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Orio Vergani

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Orio Vergani
PremioPremio Viareggio1939

Orio Vergani, all'anagrafeVittorio (Milano,6 febbraio1898Milano,6 aprile1960), è stato ungiornalista,fotografo escrittoreitaliano, considerato il primofotoreporteritaliano nonché il «maestro del giornalismo sportivo». Appresero la sua altissima lezioneGianni Brera eBruno Raschi, che sono considerati i suoi continuatori[1].

Biografia

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Anni giovanili

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Nato da Maria Francesca Podrecca e Francesco Vergani, si considerava "figlio d'arte" in quanto le professioni della sua famiglia da oltre cento anni erano legate aletteratura,giornalismo eteatro. Infatti, i fratelli maggiori della madre eranoVittorio Podrecca, fondatore del «Teatro dei Piccoli», eGuido Podrecca, deputatosocialista e fondatore del settimanalesatiricoL'Asino. La sorella,Vera Vergani, fu la prima interprete assoluta deiSei personaggi in cerca d'autore diLuigi Pirandello.

Nato aMilano in via Petrarca, il padre Francesco si allontanò da casa pochi mesi dopo senza fare più ritorno[2]. Orio Vergani visse presso il prozio Vittorio dai sei anni ai sedici. Trascorse l'adolescenza traChioggia,Sansepolcro,Viterbo eColorno. A 15 anni pubblicò la sua prima novella, apparsa sulla rivistaIl secolo XX, supplemento deIl Secolo diretto daPio Schinetti[3].

Interrotti gli studi universitari, si trasferì aRoma, dove conobbeFederigo Tozzi, di cui divenne amico.Luigi Pirandello lesse i suoi racconti e lo considerò il più promettente dei suoi discepoli. Nel1923 debuttò come attore al Teatro degli Indipendenti diAnton Giulio Bragaglia conUn vigliacco[4].

Dal primo al secondo dopoguerra

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Orio Vergani alla presentazione delPremio Bagutta, Milano, gennaio 1934
Orio Vergani conMaria Callas.

A 20 anni Vergani pubblicò il suo primo libro di novelle,Acqua alla gola, mentre già svolgeva un'intensa attività giornalistica scrivendo per il quotidiano romanoLa Tribuna, per l'inserto deIl Messaggero "Il Messaggero della domenica" e per le rivisteCronache d'attualità eLo Spettatore italiano[5]. Successivamente passò aL'Idea Nazionale. Nella narrativa rimase fedele alnaturalismo, dopo la giovane esperienza nelrealismo magico.

A soli 26 anni Vergani fu chiamato daUgo Ojetti alCorriere della Sera come inviato speciale dellaTerza pagina. Lavorò nel maggiore quotidiano italiano per 34 anni, coprendo con i suoi articoli la pagina politica, la terza pagina e la pagina sportiva.Orio Vergani divenne celebre nel giornalismo sportivo come inviato al seguito di ben 25 «Giri d'Italia» e di altrettanti «Tour de France». Con il suo talento letterario portò ai massimi livelli la ritrattistica dei campioni dello sport. Esemplari i pezzi suAlfredo Binda, il campione della sua generazione. Vergani è stato anche tra i primi scrittori italiani a interessarsi di arti "nuove" come iljazz, ilcinema, lacoreografia.

Nel1926 fu uno dei fondatori delpremio Bagutta, che è per anzianità il primo premio letterario italiano.

Dalla fine degli anni Venti, Vergani divenne cronista ufficiale dei viaggi dei sovrani e dellafamiglia reale (e, dal 1930, anche diBenito Mussolini) nonché dei più importanti eventi della vita del regime[6].

Nel gennaio del 1930 si sposò con Ida Lorini, detta Mimì (da cui ebbe due figli: Leonardo nel 1932 e Guido nel 1935).

Il comune diFrancavilla al Mare gli ha dedicato uno slargo in piazza sant'Alfonso.

Il dopoguerra

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Aderì, fra i pochi intellettuali, alla R.S.I. Dopo la fine dellaRepubblica sociale fu, in pratica, l'unico epurato del «Corriere della Sera» su indicazione delComitato di Liberazione Nazionale, il cui regime commissariale si prolungò fino al giugno 1946[7]. Fino a quella data Vergani collaborò al quotidiano del pomeriggio «Milano-Sera» (si stampava nella stessa tipografia del Corriere), grazie ai buoni uffici diGaetano Afeltra, ex collega di via Solferino. La sua firma riapparve sul «Corriere della Sera» il 19 settembre1946[4].

Nel1953 fondò a Milano l'«Accademia Italiana della Cucina».

Morì al tavolo di lavoro all'alba del 6 aprile 1960. Si calcola che abbia scritto più di 20.000 articoli.

I suoi due figli, Guido e Leonardo, sono anch'essi giornalisti[4].

L’archivio personale di Vergani è stato suddiviso in tre diversi fondi, conservati rispettivamente presso ilCentro manoscritti dell'Università degli Studi di Pavia, il Museo-Biblioteca dell'attore diGenova e gli eredi.

Riconoscimenti

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Orio Vergani ha vinto:

Opere

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Fotogiornalismo

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Orio Vergani è considerato il primofotoreporter italiano. Dal suo lavoro di inviato all'estero ha tratto ispirazione per numerosi libri fotografici:

  • Il *Mediterraneo; con 15 acquarelli di H. Robert, Roma, Istituto geografico De Agostini, 1930 circa
  • 45° all'ombra, Treves, Milano 1935 (con 106 fotografie);
  • Sotto i cieli d'Africa, Treves, Milano 1936 (con 100 fotografie);
  • Riva africana, Hoepli, Milano 1937 (con 96 tavole fuori testo da fotografie dell'autore);
  • La via nera. Viaggio in Etiopia da Massaua a Mogadiscio, Treves, Milano 1938.

Biografie

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  • I Ricordi. Immagini di un'epoca
  • Caro Coppi: la vita, le imprese, la malasorte, gli anni di Fausto e di quell'Italia
  • Ciano. Una lunga confessione, 1974 (postumo)

Narrativa

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  • L'acqua alla gola, Primato, Milano 1921
  • Asso piglia tutto, Roma : Edizioni d'arte Fauno, 1927 (collana Umorismo italiano)
  • Fantocci del carosello immobile, Milano : Corbaccio, 1927
  • Soste del capogiro, Milano : Corbaccio, 1927
  • Io, povero negro, Milano : Fratelli Treves, 1929
  • Domenica al mare, Milano ; Roma : Treves-Treccani-Tumminelli, 1931
  • Recita in collegio,
  • Udienza a porte chiuse,
  • Il vecchio zio, Milano, Garzanti, 1947
  • Birignao, Udine, Casamassima, 1997

Raccolte di articoli

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  • Basso profondo ed altre fantasie (1939)
  • Alfabeto del XX secolo (postumo, a cura diOreste Del Buono)

Scrittura per il teatro e la radio

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Diari

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  • Misure del tempo. Diario 1950-1959.
  • Memorie di ieri mattina, Rizzoli, 1958.

Traduzioni

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  • Il Santo Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca tradotto da Orio Vergani; illustrato da Felice Carena. Milano, Fondazione Ines Fila, 1949.
  • Diario 1887-1910 diJules Renard, Domus, 1945.

Note

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  1. ^Avvenire, 3 maggio 2009.
  2. ^Orio Vergani, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^Formalmente il direttore del Secolo era all'epoca l'industriale Giuseppe Pontremoli. Schinetti aveva la carica diredattore capo con funzioni direttive.
  4. ^abcOreste Del Buono,Amici. Amici degli amici. Maestri..., Baldini&Castoldi, Milano 1994, pp. 141-146.
  5. ^Francesco Giubilei,Strapaese, Odoya, 2021, pag. 211.
  6. ^Orio Vergani, inDizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  7. ^ Giovanni Tassani,1946: quando Vergani scriveva di Ciano in incognito, inAvvenire, 20 febbraio 2021.URL consultato l'11 marzo 2021.
  8. ^Premio letterario Viareggio-Rèpaci, supremioletterarioviareggiorepaci.it.URL consultato il 9 agosto 2019(archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).

Bibliografia

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  • Addio a Orio Vergani, "Il Dramma", n. 284, maggio 1960, pp. 5-12

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Vincitori delPremio Viareggio per la narrativa
1930-1950Anselmo Bucci eLorenzo Viani, 1930 •Corrado Tumiati, 1931 •Antonino Foschini, 1932 •Achille Campanile, 1933 •Raffaele Calzini, 1934 •Mario Massa eStefano Pirandello, 1935 •Riccardo Bacchelli, 1936 •Guelfo Civinini, 1937 •Vittorio Giovanni Rossi eEnrico Pea, 1938 •Arnaldo Frateili,Orio Vergani eMaria Bellonci, 1939 •Silvio Micheli eUmberto Saba, 1946 •Antonio Gramsci, 1947 •Aldo Palazzeschi eElsa Morante, 1948 •Arturo Carlo Jemolo, 1949 •Francesco Jovine eCarlo Bernari, 1950
1951-1975Domenico Rea, 1951 •Tommaso Fiore (Anna Banti eGiovanni Comisso, Premi speciali), 1952 •Carlo Emilio Gadda (Anna Maria Ortese, Premio speciale), 1953 •Rocco Scotellaro (Giuseppe Raimondi, Premio speciale), 1954 •Vasco Pratolini, 1955 •Carlo Levi eGianna Manzini, 1956 •Italo Calvino,Arturo Tofanelli eNatalia Ginzburg, 1957 •Tommaso Landolfi, 1958 •Marino Moretti, 1959 •Giovanni Battista Angioletti eLaudomia Bonanni, 1960 •Alberto Moravia, 1961 •Giorgio Bassani, 1962 •Antonio Delfini, 1963 •Giuseppe Berto, 1964 •Goffredo Parise, 1965 •Raffaello Brignetti, 1967 •Libero Bigiaretti, 1968 •Fulvio Tomizza, 1969 •Nello Saito, 1970 •Ugo Attardi, 1971 •Romano Bilenchi, 1972 •Achille Campanile, 1973 •Clotilde Marghieri, 1974 •Paolo Volponi, 1975
1976-2000Mario Tobino, 1976 •Davide Lajolo, 1977 •Antonio Altomonte, 1978 •Giorgio Manganelli, 1979 •Stefano Terra, 1980 •Enzo Siciliano, 1981 •Primo Levi, 1982 •Giuliana Morandini, 1983 •Gina Lagorio, 1984 •Manlio Cancogni, 1985 •Marisa Volpi, 1986 •Mario Spinella, 1987 •Rosetta Loy, 1988 •Salvatore Mannuzzu, 1989 •Luisa Adorno, 1990 •Antonio Debenedetti, 1991 •Luigi Malerba, 1992 •Alessandro Baricco, 1993 •Antonio Tabucchi, 1994 •Maurizio Maggiani, 1995 •Ermanno Rea, 1996 •Claudio Piersanti, 1997 •Giorgio Pressburger, 1998 •Ernesto Franco, 1999 •Giorgio van Straten eSandro Veronesi, 2000
2001-oggiNiccolò Ammaniti, 2001 •Fleur Jaeggy, 2002 •Giuseppe Montesano, 2003 •Edoardo Albinati, 2004 •Raffaele La Capria, 2005 •Gianni Celati, 2006 •Filippo Tuena, 2007 •Francesca Sanvitale, 2008 •Edith Bruck, 2009 •Nicola Lagioia, 2010 •Alessandro Mari, 2011 •Nicola Gardini, 2012 •Paolo Di Stefano, 2013 •Francesco Pecoraro, 2014 •Antonio Scurati, 2015 •Franco Cordelli (Lucio d'Alessandro, Premio speciale), 2016 •Gianfranco Calligarich, 2017 •Fabio Genovesi eGiuseppe Lupo, 2018 •Emanuele Trevi, 2019 •Paolo Di Paolo, 2020 •Edith Bruck, 2021 •Veronica Raimo, 2022 •Niccolò Ammaniti, 2023 •Silvia Avallone, 2024 •Diego De Silva, 2025
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