Orihuela è uncomune spagnolo di 77 414 abitanti (dati INE 2019) situato nellacomunità autonomaValenciana, capitale storica dellacomarcaVega Baja del Segura a18 km daMurcia e a60 km daAlicante. È inprovincia di Alicante sulfiume Segura al centro di una fertilissimaHuerta, irrigata e ben coltivata fin dalXIII secolo. Le inondazioni provocate dalla piene del fiume nel1651,1879,1973 e1987 hanno costretto al rinnovo del sistema di canalizzazione dal1989 per evitare le esondazioni. Grande centro di agrumeti e maggior centro europeo per la produzione didatteri, al territorio comunale appartengono anche24 km di costa con belle spiagge, cale e picchi sulMediterraneo nella cosiddettaCosta Blanca che sono state organizzate in stazioni balneari a partire dal1990, sicché attualmente l'economia locale non si basa più soltanto sull'agricoltura ma anche sul turismo. Èsede vescovile con Alicante.
Nel suo territorio diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che già inepoca calcolitica c'era una presenza umana; successivamente vi furono i primi insediamenti degliIberi ai quali si aggiunsero iCelti e, mescolandosi, formarono il popolo detto deiCeltiberi. Giunsero poi iFenici e iCartaginesi col generaleAmilcare Barca che fondòCartago Nova, l'attualeCartagena, e fortificò e ampliò il castello della futura Orihuela nel228 a.C. Durante leguerre puniche il territorio vide le lotte fra Cartaginesi eRomani che se ne impossessarono e fondarono la città chiamataOrcelis. Il dominio romano durò fino al411 d.C. quando, in seguito alleinvasioni dei popoli germanici e alla dissoluzione dell'impero, vi si insediarono per un breve periodoVandali eAlani, poi stabilmente iVisigoti dal419. Dapprima i Visigoti fondarono un unico regno che comprendeva quasi interamente la penisola iberica, che suddivisero in contee fra le quali quella diOrospeda con capitaleAurariola, nuovo nome assunto da Orcelis. Nel577 la contea diventòRegno e nel579 è uno degli otto ducati del Regno diLeovigildo. Nell'VIII secolo è duca di AurariolaTeodomiro (Tudmir inarabo) che combatté gli Arabo-Berberi che erano sbarcati in Spagna nel 711 e stavano sottomettendo rapidamente tutta la penisola iberica; dopo diversi scontri si giunse alla pace e, col cosiddettoTrattato di Teodomiro, nel713 si delimitarono le zone di dominio arabo e cristiano. Nacque così ilRegno di Tudmir che oltre alla capitale Orihuela comprendeva parte delle province di Alicante e Murcia. Nell'825 il regno perse l'indipendenza passando sotto l'emirato Omeya con capitale Murcia, nel910 all'emirato diCordova e nel929 col nome di Regno di Murcia all'emirato diValencia. Seguì un periodo in cui il regno cambiò la dipendenzafinché alla metà del XIII secolo il reAlfonso X il Saggio lo conquistò, includendolo nel regno di Valencia con uno statuto particolare. Nel1304 Orihuela fu al centro di scontri fraCastiglia eAragona e passò sotto il dominio degli Aragonesi che distrussero il castello nel1355. Nel1437 le venne attribuito il titolo dicittà con i privilegi che ciò comportava e nel1564 diventò sede episcopale staccandosi dalla diocesi di Cartagena. Nel1610 fu sede di un'Università retta dai Domenicani che restò in funzione fino al 1807. Alla metà del XVI secolo Orihuela subì una crisi economica e una diminuzione della popolazione a causa delle epidemie di peste che investirono la Spagna e per il tracollo del commercio agricolo conseguente. Nel1647 passò sotto la signoria di Alicante. Da questo periodo buio si risollevò agli inizi delXVIII secolo, si ripopolò e l'agricoltura ebbe nuovo impulso. Durante la guerra di successione fu favorevole al pretendente austriaco che nel1707 ne fece la capitale della provincia, ma in seguito alcuni centri si staccarono e capitale della provincia fu Alicante, alla quale nel1799 fu poi aggregata anche Orihuela. Nel1810 durante l'occupazione francese fece parte delDipartimento del rio Segura con capitale Murcia, dal1822 appartenne alla provincia di Murcia per passare poi definitivamente nel1833 alla provincia di Alicante. Non essendosi aggregata nelXIX secolo e all'inizio delXX al processo d'industrializzazione rimase una provincia esclusivamente agricola, salvo alcuni modesti insediamenti industriali, iniziando dal1990 a sfruttare la sua costa per il turismo.
Altri monumenti da vedere sono: il complesso del centro storico (Casco historico) dichiaratoConjunto historico y artistico; leMurallas, parte di cinta muraria con accanto i bagni arabi, case islamiche e resti di costruzioni gotiche e barocche; ilColegio de Santo Domingo rinascimentale delXVI secolo; la chiesa delle Sante Giusta e Rufina (Iglesia Parroquial de las santas Justa y Rufina) delXIV secolo instile gotico isabellino poi modificata; la chiesa di San Giacomo Apostolo (Iglesia Parroquial de Santiago Apostol) del XVIII secolo barocca; l'Ermita de San Antón del XVIII secolo in stile barocco; l'Iglesia del Carmen, chiesa barocca del XVIII secolo; i monasteri neoclassici della Visitazione e di Nostra Signora di Monserrate, il Monastero di Sant'Anna del 1594 con annessa chiesa barocca; i palazzi nobiliari barocchide la condesa de Via manuel,de los condes de Luna,del baron de la Linde,del marques de Rafal,del marques de Arueva, il Palazzo vescovile barocco del XVIII secolo; laTorre del Cabo Roig del XVI secolo a difesa degli attacchi dei pirati; laLonja municipal, magazzino municipale, costruzione metallica del XX secolo; ilMolino de la ciudad del1902-1905 costruito sopra unmulino del XVIII secolo; ilsistema idraulico arabo con pozzi e ruote per la sollevazione dell'acqua modificato nel XVIII secolo; ilSeminario diocesano de San Miguel del XVIII secolo; i resti delle case-torri diCasiniello,de calle Torreta, ede Embergones quest'ultima di epocaalmohade.
Pure interessante da vedere è ilPalmeral de San Antón palmeto dichiaratoParaje Pintoresco con tre coltivazioni irrigue a tre altezze diverse: in basso quella erbacea, poi quella degli alberi da frutta ed infine le palme da datteri.
Le feste più importanti sono quella del 17 luglio, anniversario dellaReconquista cristiana, in cui oltre ai balli e alla musica si svolge una rappresentazione in costumi storici di episodi della rivalità fra cristiani e musulmani e quella dell'8 settembre della Vergine di Monserrat. Le celebrazioni dellaSettimana Santa sono state dichiaratede Interés Turistico Nacional e si svolgono secondo i canoni tradizionali.