È a partire dalCongresso di Vienna (1814) che si verifica un primo tentativo di organizzazione internazionale: a tutela delle deliberazioni diVienna si costituì infatti un sistema diplomatico imperniato sul cosiddettoconcerto europeo, vale a dire una sorta di direttorio delle grandi potenze che sebbene non caratterizzato da un'organizzazione permanente può considerarsi l'antesignano delle future e più compiute organizzazioni internazionali a carattere universale, vale a dire laSocietà delle Nazioni (SdN) e l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), delXX secolo.
Tra le prime organizzazioni internazionali vi fu la futuraUnione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), che fu fondata dalla firma della Convenzione internazionale del telegrafo tra dodici paesi nel maggio del 1865; nelXIX secolo, laFrancia mostrò interesse nella creazione di alcune organizzazioni internazionali (come quelle per il mantenimento delSystème international d'unités (sistema metrico)), per questo molte organizzazioni hanno attualmente sede in Francia, spesso aParigi.
Formate daenti pubblici, ad es. da stati sovrani, o altre OIG come membri, i loro scopi e obiettivi sono molto spesso nelpubblico interesse, ma possono anche essere creati per uno scopo specifico.
Leorganizzazioni internazionali si sviluppano principalmente dalla necessità delle nazioni e dei governi di avere un forum neutrale dove dibattere e prendere in considerazione interessi, che per loro natura o estensione non trovano efficace tutela a livello del singolo Stato, spingendo questi a cooperare.
Tali interessi possono essere intesi come beni pubblici internazionali:pace esicurezza internazionale,tutela ambientale,commercio internazionale, ecc. Storicamente, molte organizzazioni internazionali si svilupparono anche per la necessità di un'entità esecutiva o costrittiva che potesse gestire gli interessisopranazionali in forma unificata.
Benché molteorganizzazioni non governative (ONG), termine utilizzato per i privati che creano organizzazioni con scopi internazionali, abbiano sicuramente una presenza e un obiettivo internazionali, è nel senso di OIG che il termine “Organizzazioni internazionali” è usato nel resto di questo articolo.
Giuridicamente parlando, un'organizzazione internazionale può essere creata tramite unostatuto, untrattato o unaconvenzione che, nel momento della firma da parte dei membri fondatori, fornisce alla OIG un riconoscimento legale.
Stabilendo così che le organizzazioni internazionali sono dei soggetti didiritto internazionale, capaci di prendere parte ad accordi tra loro stessi o con gli Stati[1] e, più in generale, di adottare e promuovere atti disoft law. Esse sono governate dalprincipio di specialità, ovvero non sono dotate, a differenza degli Stati, di competenza generale, ma si vedono attribuire dagli stati che le creano poteri i cui limiti sono fissati in funzione del perseguimento degli interessi comuni che esse hanno il compito di promuovere.
Da tempo si è ormai affermato che possiedono unapersonalità giuridica propria distinta da quella degli Stati che partecipano ad esse. A tale principio si ispira lagiurisprudenza italiana delNovecento, ma i requisiti per la titolarità di una vera e propria personalità sono indicati nella necessaria autonomia, anche organizzativa, distinta da quella degli Stati membri, e nella presenza di una missione ben definita, con attribuzione di relative competenze al cui esercizio corrisponde la titolarità di uno specificostatus nellacomunità internazionale.
Tali caratteri sono emersi in un caso famoso sottoposto allaCorte internazionale di giustizia nel 1949, nello stabilire se l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) godesse del diritto al risarcimento del danno provocato dalla violazione di obblighi relativi al trattamento ed alla protezione internazionalmente dovuta ad un proprio agente. Nel caso si osservò che "la conclusione di accordi, di cui l'Organizzazione è parte, ha confermato il carattere di adeguata autonomia dell'Organizzazione che occupa una posizione per alcuni versi distinta dai suoi Membri ed ai quali ha il dovere, ove del caso, di ricordare il rispetto di certi obblighi", ma anche che: "L'Organizzazione è stata destinata a godere di diritti che possono spiegarsi solo se ad essa è attribuita, in larga misura, lapersonalità internazionale e lacapacità di agire sul piano internazionale. Si deve riconoscere che i suoi membri, assegnandole certe funzioni, l'hanno dotata delle competenze necessarie per permetterle di svolgere effettivamente queste funzioni"[2].
Nello svolgimento delle funzioni, il modello seguito dagli organi interni alle organizzazioni internazionali è diversificato: in alcuni casi, i collegi che presiedono alla vita dell'organizzazione sono definiti "organi di Stati", perché i loro componenti agiscono ciascuno a titolo di rappresentanza degli Stati membri; in altri casi, il collegio viene definita come "organo di individui", in quanto deve agire nell'interesse generale dell'organizzazione e non dello Stato di appartenenza (sia pure quello che ha designato ad entrare nel collegio). Quest'ultimo modello opera, soprattutto, per il personale dipendente, sia quando assunto per contratto, sia quando designato dagli Stati membri; nel caso degli organi giurisdizionali internazionali, questo principio si interseca con quello dell'imparzialità del giudice, affermato nel voto espresso daDionisio Anzilotti nel caso del Vapore Wimbledon.
Così le organizzazioni internazionali, in senso legale, sono distinguibili dai semplici raggruppamenti di stati, come ilG8 e ilG7, poiché nessuno di essi è stato fondato da un atto istitutivo ed esiste solo come foro informale di discussione tra stati membri, benché in un contesto non giuridico alcuni si riferiscano erroneamente a questi come organizzazioni internazionali. Le organizzazioni internazionali devono essere anche distinte dai trattati. Molti trattati (ad esempio Accordo nord americano di libero scambio (NAFTA) o, nel periodo 1947-1995, l'Accordo generale sulle tariffe e il commercio (GATT) non stabiliscono un'organizzazione internazionale e contano semplicemente sulle parti contraenti per la loro amministrazione.
Le organizzazioni internazionali si differenziano per funzioni, membri e criteri di associazione. L'iscrizione ad alcune organizzazioni (organizzazioni mondiali) è aperta a tutte le nazioni del mondo purché osservino i criteri di associazione e in seguito all'approvazione da parte di un'assemblea generale o organismo simile. Questa categoria include leNazioni Unite e le sue agenzie e l'Organizzazione mondiale del commercio. Altre organizzazioni sono aperte solo ai membri di una particolareregione ocontinente, come l'Unione europea, l'Unione africana, l'ASEAN.
Organizzazioni che raggruppano quasi tutti i paesi di un particolare continente. Nota che laRussia è stata membro sia del Dialogo per la cooperazione asiatica (ACD) sia delConsiglio d'Europa (COE) prima dell'espulsione da quest'ultima, eCuba è attualmente un membro sospeso dell'Organizzazione degli Stati americani (OSA)Alcune organizzazioni regionali. Ad oggi l'Ucraina e laGeorgia non fanno più parte dellaCSI e ilRegno Unito non fa più parte dell'UE.Alcune grandi alleanze. I colori più chiari indicano Stati osservatori/associati o candidati.
Organizzazioni internazionali che rappresentano maggiormente gli Stati indipendenti formatisi dopo la dissoluzione di un impero. LaFrancofonia si sovrappone a tutte le altre organizzazioni mostrate in questa mappa.
^Come dimostra la Convenzione di Vienna del 1978 sul diritto dei trattati stipulati tra Stati ed organizzazioni internazionali: pur mancando (al 1º gennaio 2016) ancora 4 ratifiche per la sua entrata in vigore, si ritiene che sul punto della capacità di stipulare trattati essa recepisca diritto consuetudinario.
^CIG, 11 aprile 1949, Parere relativo alla riparazione dei danni subiti al servizio delle N.U. in ragione dell'assassinio diFolke Bernadotte.