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Organismo pluricellulare

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IlnematodeermafroditaCaenorhabditis elegans,tipo selvatico, colorato conRodamina B per evidenziarne i nuclei cellulari, fotografato a basso ingrandimento almicroscopio a fluorescenza

Gliorganismi pluricellulari (omulticellulari) sono organismi costituiti da più di unacellula e aventicellule differenziate che svolgono funzioni specializzate per far sopravvivere l'intero organismo. La maggior parte della vita visibile a occhio nudo ovvero la stragrande maggioranza di esseri viventi a livello macroscopico è pluricellulare.

Livelli organizzativi

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Gli organismi pluricellulari mostrano diversi livelli di organizzazione propria:

Cellule differenziate

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Semplici organismi pluricellulari attualmente viventi, lespugne, consistono di tipi cellulari multipli specializzati, che cooperano insieme per un fine comune. Questi tipi di cellule comprendono icoanociti, cellule digerenti; glisclerociti, cellule secernenti strutture di supporto; iporociti, cellule porose tubulari; e ipinacociti, cellule epidermiche. Sebbene i diversi tipi di cellule creino una struttura multicellulare organizzata di tipo macroscopico - la spugna visibile - essi non sono organizzati in veritessuti interconnessi.

Ciò si vede dal fatto che una spugna spezzata in un miscelatore si riaggregherà a partire dalle cellule esistenti. Se separati individualmente, tuttavia, i particolari tipi cellulari non possono sopravvivere da soli. Organismicoloniali ancora più semplici, come ivolvox, ma con cellule ad uno stadio elementare di specializzazione, sono strettamente imparentati con altrecloroficeevolvocacee viventi allo stato unicellulare e su di essi si concentrano alcuni studi recenti sui meccanismi di transizione tra specie uni e pluricellulari.

Tessuti

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Organismi più complessi comemeduse,coralli eanemoni di mare possiedono un livello di organizzazione dei tessuti, in cui cellule differenziate e interconnesse svolgono funzioni specializzate come gruppo. Ad esempio, i tessuti delle meduse comprendono un'epidermide e unarete neurale che svolge funzioni protettive e sensoriali, insieme ad unagastrodermide interna che svolge funzioni digerenti. L'organizzazione spaziale complessiva delle cellule differenziate è un argomento di studio dell'anatomia.

Organi e sistemi di organi

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Organismi ancora più complessi, mentre sono dotati anche di cellule e tessuti differenziati, possiedono un ulteriore livello di sviluppo, quello degliorgani, in cui tessuti multipli si raggruppano per formare appunto organi con una specifica funzione o funzioni. Gli organi possono essere primitivi come il cervello di unverme piatto (essenzialmente un raggruppamento di gangli cellulari), grandi come il fusto di unasequoia (fino a 90 metri di altezza), o complessi e multifunzionali come ilfegato di unvertebrato.

Gli organismi più complessi (come i mammiferi, gli alberi e i fiori) hannosistemi di organi in cui gruppi di organi agiscono insieme per svolgere funzioni complesse collegate tra loro, con ciascun organo che si focalizza su una parte specifica del compito. Un esempio sarebbe l'apparato digerente, nel quale labocca e l'esofago ingeriscono il cibo, lostomaco lo frantuma e lo liquefà, ilpancreas e lacistifellea lo sintetizzano e rilascianoenzimi digerenti, e gliintestini assorbono i nutrienti nelsangue.

Storia evolutiva

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Il più antico organismo pluricellulare tassonomicamente definito è un'alga rossa, laBangiomorpha pubescens, trovata fossilizzata in una roccia di 1,2 miliardi di anni, risalente al periodoectasiano dell'eramesoproterozoica.[1]

Al fine di riprodursi, i veri organismi pluricellulari devono risolvere il problema di rigenerare un intero organismo dallecellule gametiche (cioè glispermatozoi per il maschio e gliovuli per le femmine), una materia studiata nellabiologia dello sviluppo. Pertanto, si pensa che lo sviluppo dellariproduzione sessuale negli organismi unicellulari durante il periodo ectasiano abbia affrettato lo sviluppo e l'ascesa della vita pluricellulare.

Gli organismi pluricellulari devono affrontare anche il rischio delcancro, che si verifica quando le cellule non riescono a regolare la loro crescita entro i normali parametri di sviluppo.

Note

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  1. ^Bangiomorpha pubescens n. gen., n. sp.: implications for the evolution of sex, multicellularity, and the Mesoproterozoic/Neoproterozoic radiation of eukaryotes

Voci correlate

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