L'Ordoviciano, il cui nome deriva da una tribùgallese (gliOrdovici), fu definito daCharles Lapworth nel1879 per risolvere una disputa tra i seguaci diAdam Sedgwick e diRoderick Murchison che avevano attribuito le stesserocce del nord del Galles rispettivamente al Cambriano ed al Siluriano. Lapworth risolse la contesa proponendo un nuovo periodo, perché aveva riconosciuto che lafaunafossile neglistrati oggetto della disputa era diversa sia da quella del Cambriano che da quella del Siluriano.
NelRegno Unito l'adozione del nuovo periodo fu lenta, mentre nelle altre parti del mondo l'Ordoviciano fu accettato velocemente. Esso ricevette il riconoscimento internazionale nel1906, quando fu adottato ufficialmente come periodo delPaleozoico dal Congresso Internazionale di Geologia. Isedimenti dell'Ordoviciano contengono abbondantifossili, in particolare:trilobiti,brachiopodi,cefalopodi,crinoidi,graptoliti,coralli. In talune regioni i sedimenti ordoviciani contengono giacimenti diidrocarburi.
L'Ordoviciano iniziò con un evento minore diestinzione circa 486,5 milioni di anni fa. La fine dell'Ordoviciano, 443,1 milioni di anni fa, coincide con uno dei maggiori eventi diestinzione di massa, che portò alla scomparsa di circa il 60% dei generi di animali marini.
La base dell'Ordoviciano, che coincide anche con quella dell'Ordoviciano inferiore, nonché del suo primo piano, il Tremadociano, è data dalla prima comparsa negli orizzonti stratigrafici deiconodonti della specieIapetognathus fluctivagus. Questo limite inferiore è posizionato appena sopra la prima comparsa della zona conodontica delCordylodus lindstromi e appena al di sotto della comparsa dei primigraptoliti planctonici.
Il limite superiore, che è anche il limite dell'Ordoviciano superiore e del suo ultimo piano, l'Hirnantiano, nonché base del successivoSiluriano, è dato dalla prima comparsa dei graptoliti della specieAkidograptus ascensus, a poca distanza dalla prima comparsa delParakidograptus acuminatus.
L'Ordoviciano fu caratterizzato da unaradiazione adattativa molto importante, anche se meno famosa dell'esplosione cambriana; igeneri della fauna marina in pratica si quadruplicarono, dando vita al 12% di tutta la fauna marina conosciuta delFanerozoico.[8] AiTrilobiti, aiBrachiopodi non articolati, agliArcheociatidi e alla fauna eocrinoide del Cambriano, subentrarono le specie destinate a dominare il rimanente periodo delPaleozoico, come ibrachiopodi articolati, icefalopodi e icrinoidi. I brachiopodi articolati in particolare, rimpiazzarono i trilobiti nelle comunità dipiattaforma continentale.[9] Il loro successo è esemplificativo della grande crescita registratasi nell'Ordoviciano da tutti gli organismi in grado di secernere una conchiglia di naturacarbonatica.[9]
Lealghe verdi erano piuttosto comuni nel Tardo Cambriano e nell'Ordoviciano e dalla loro evoluzione ebbero origine le piante. Le piante terrestri si svilupparono dapprima come muschi non vascolari simili alleepatiche del tipoMarchantiophyta. Spore fossili di piante terrestri sono state identificate nei sedimenti dell'Ordoviciano superiore.
Le prime forme di funghi terrestri erano del tipomicorriza arbuscolare e hanno giocato un ruolo importante nel facilitare la colonizzazione della terra da parte delle piante attraverso lasimbiosi micorrizica, che mette i nutrienti del terreno a disposizione delle cellule vegetali. Sono stati ritrovati fossili diIfe espore fungine dell'Ordoviciano risalenti a 460 milioni di anni fa, quando la flora terrestre doveva consistere essenzialmente dibriofite non vascolari.[10]
Durante l'Ordoviciano il livello marino fu elevato, infatti durante ilTremadociano l'ingressione marina in tutto il mondo fu una delle maggiori mai registrate.
I continenti meridionali erano uniti in un singolosupercontinente chiamatoGondwana. All'inizio del periodo la Gondwana si trovava ad unalatitudineequatoriale: successivamente cominciò man mano a migrare verso ilPolo sud. L'inizio dell'Ordoviciano è ritenuto essere un periodo caldo, almeno aitropici, mentre nella parte conclusiva ighiacci furono largamente estesi. Durante l'Ordoviciano la Gondwana fu estesamente coperta da mari poco profondi che favorirono la crescita di organismi che fissavano ilcarbonato di calcio nei loro gusci (conchiglie) o nelle loro parti solide del corpo.
Le rocce dell'Ordoviciano sono principalmentesedimentarie. A causa dell'area ristretta e della limitata elevazione delle terre emerse, caratteristiche che limitavano l'erosione, isedimenti marini che compongono una gran parte dell'Ordoviciano consistono incalcari. Leargille e learenarie sono meno rappresentate.
Un rilevante episodio di sollevamento fu l'orogenesi taconiana che era già in corso durante ilCambriano. All'inizio dell'Ordoviciano superiore, tra 460 e 450 milioni di anni fa, i vulcani lungo la costa dell'oceano Giapeto eruttarono nell'atmosfera enormi quantità dianidride carbonica, trasformando il pianeta in una serra caldissima. Quando le isole di questoarco vulcanico entrarono in collisione con il Nord America, diedero luogo alla catena deiMonti Appalachi. Alla fine dell'Ordoviciano superiore le emissioni vulcaniche si fermarono. Nel frattempo laGondwana si era spostata verso il Polo sud e si era ricoperta di ghiaccio.
Nei mari lacalcite a basso tenore di magnesio era la forma predominante nei precipitati dicarbonato di calcio marino, permettendo lo sviluppo di fauna invertebrata dotata di scheletri calcitici.[11][12]
L'Ordoviciano si concluse con una serie diestinzioni che, considerate collettivamente, compongono la seconda tra le cinque maggiori estinzioni dellastoria della Terra in termini di percentuale dispecie scomparse. L'unica maggiore fu quella occorsa nel passaggio tra ilPermiano ed ilTriassico.
L'estinzione avvenne circa fra 444-447 milioni di anni fa e segna la separazione tra l'Ordoviciano e il seguente periodo, ilSiluriano. A quel tempo molti organismi complessi multicellulari che vivevano nel mare (circa il 49% delle specie della fauna) scomparirono per sempre;brachiopodi ebriozoi furono decimati, insieme a molte famiglie ditrilobiti,conodonti egraptoliti.
La teoria più accettata è che, a causa di imponentiglaciazioni, il livello marino si abbassò drasticamente, la composizione chimica degli oceani mutò e si ebbe l'estinzione di molte specie marine fra cui igraptoliti[13]. Depositi glaciali di questo periodo sono stati trovati neldeserto del Sahara. Si pensa infatti che, a causa dellederiva dei continenti, il supercontinenteGondwana transitando vicino alPolo sud abbia causato una prolungata glaciazione. Gli impulsi glaciali furono almeno due, separati da 500.000-1.000.000 di anni durante i quali illivello del mare risalì rapidamente.
Secondo una ipotesi avanzata da A. Melott della Kansas University, questa estinzione di massa sarebbe stata causata dalampi di raggi gamma dovuti all'esplosione di unasupernova "vicina" (qualche migliaio di anni luce) particolarmente massiccia.[14]. In generale però si ritiene che gli eventi di estinzione abbiano una genesi piuttosto complessa e dipendano una elevata serie di concause. Una teoria prevede che la glaciazione sia stata causata dai primimuschi che colonizzarono la terraferma e che sottrassero CO₂ all'aria[15]. CommentaElizabeth Kolbert: «Se così fosse, la prima estinzione di massa degli animali sarebbe stata causata dalle piante»[16].
I terreni ordoviciani inItalia non sono molto diffusi. Sono rappresentati solo inSardegna (metaconglomerati a matrice argillosa, detti "puddinghe", nella zona costiera dell'Iglesiente) e nelleAlpi Carniche (calcari marnosi, in quota).Le puddinghe sarde sono il risultato di una fase di continentalità dell'Iglesiente, limitata all'Ordoviciano medio, dettaFase Sarda, in cui si ebbe l'erosione di gran parte dei preesistenti depositi cambriani e la rideposizione dei prodotti erosi in una matrice argillosa, indiscordanza stratigrafica sui depositi preesistenti.
^ab Commissione internazionale di stratigrafia,International Chronostratigraphic Chart, sustratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche.URL consultato l'8 marzo 2024.
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