| Operazione Tempesta parteGuerra in Croazia | |||
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| Data | 4-7 agosto1995 | ||
| Luogo | Repubblica Serba di Krajina | ||
| Causa | Invasione con scopo di liberazione croata | ||
| Esito | Vittoria croata | ||
| Modifiche territoriali | Dissoluzione dell'autoproclamataRepubblica Serba di Krajina | ||
| Schieramenti | |||
| Comandanti | |||
| Effettivi | |||
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| Perdite | |||
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| Manuale | |||
L'operazione Tempesta (incroato:Operacija Oluja) è stata un'operazione militare, durante laguerra d'indipendenza croata, la Guerra della Patria (in croato:Domovinski rat) coordinata dall'Esercito croato, col supporto militare delle forze bosniache dell'Armata della Bosnia ed Erzegovina, contro l'Esercito Serbo della Krajina e delle milizie bosniache ribelli dellaRegione Autonoma della Bosnia occidentale.
Tra la fine del 1994 e l’inizio del 1995, Nazioni Unite, Unione europea, Stati Uniti e Russia elaborarono il cosiddetto Piano Z-4 con cui si riconosceva ampia autonomia alle aree abitate prevalentemente da serbi rimanendo però all’interno del sistema statale croato. Il piano non suscitò entusiasmo a Zagabria e venne rifiutato ufficialmente da parte serba. Il mancato accordo spalancò le porte al ritorno delle armi[1].
L'operazione, scattata il 4 agosto1995,aveva il fine di liberare le zone tradizionalmente abitate dai serbi inDalmazia eSlavonia[senza fonte] (la cosiddettaKrajina serba) e porre fine all'accerchiamento diBihać, cittadina musulmana circondata dallemilizie dei Serbi di Bosnia e da alcuni ribelli musulmani alleati dei serbi.
Secondo Savo Štrbac, la Croazia ha utilizzato più di 200 000 militari per andare a combattere contro 230 000 serbi.[2]
Centinaia di serbi (soldati e civili) furono uccisi o dispersi e più di 200 000 persone vennero espulse dalle loro proprietà, che finirono in mano ai croati, che le occuparono e in parte le distrussero.[3] Secondo ilDaily Telegraph, molti rifugiati rimasero senza un riparo sicuro.
Il numero delle vittime si differenzia notevolmente a seconda della fonte:[3]
L'operazione si concluse nel 1995 con la conquista della Krajina, zona autoproclamatasiRepubblica Serba di Krajina senza tuttavia riconoscere il neo-stato della Croazia,[3] e di 13 comuni a maggioranza serba in Bosnia e dellaRegione Autonoma della Bosnia occidentale, aree che saranno integrate nello stato croato.
Dopo 14 anni dal conflitto, secondo fonti legate all'ex Jugoslavia, un considerevole numero di persone fuggite dalla Croazia viveva in totale povertà e ancora in condizione di profugo.[4]
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