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Operazione Tempesta

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Operazione Tempesta
parteGuerra in Croazia
Mappa dell'operazione Tempesta
Data4-7 agosto1995
LuogoRepubblica Serba di Krajina
CausaInvasione con scopo di liberazione croata
EsitoVittoria croata
Modifiche territorialiDissoluzione dell'autoproclamataRepubblica Serba di Krajina
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
31 000 uomini
200 carri armati
350 pezzi d'artiglieria pesante
138 500 uomini
350 carri armati
800 pezzi d'artiglieria pesante
30 aerei ed elicotteri
Perdite
174 soldati morti
1 430 soldati feriti
2 000 - 3 000 civili serbi morti
circa 250 000 profughi serbi
560 soldati morti
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Manuale

L'operazione Tempesta (incroato:Operacija Oluja) è stata un'operazione militare, durante laguerra d'indipendenza croata, la Guerra della Patria (in croato:Domovinski rat) coordinata dall'Esercito croato, col supporto militare delle forze bosniache dell'Armata della Bosnia ed Erzegovina, contro l'Esercito Serbo della Krajina e delle milizie bosniache ribelli dellaRegione Autonoma della Bosnia occidentale.

Il conflitto

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Tra la fine del 1994 e l’inizio del 1995, Nazioni Unite, Unione europea, Stati Uniti e Russia elaborarono il cosiddetto Piano Z-4 con cui si riconosceva ampia autonomia alle aree abitate prevalentemente da serbi rimanendo però all’interno del sistema statale croato. Il piano non suscitò entusiasmo a Zagabria e venne rifiutato ufficialmente da parte serba. Il mancato accordo spalancò le porte al ritorno delle armi[1].

L'operazione, scattata il 4 agosto1995,aveva il fine di liberare le zone tradizionalmente abitate dai serbi inDalmazia eSlavonia[senza fonte] (la cosiddettaKrajina serba) e porre fine all'accerchiamento diBihać, cittadina musulmana circondata dallemilizie dei Serbi di Bosnia e da alcuni ribelli musulmani alleati dei serbi.

Secondo Savo Štrbac, la Croazia ha utilizzato più di 200 000 militari per andare a combattere contro 230 000 serbi.[2]

Perdite

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Centinaia di serbi (soldati e civili) furono uccisi o dispersi e più di 200 000 persone vennero espulse dalle loro proprietà, che finirono in mano ai croati, che le occuparono e in parte le distrussero.[3] Secondo ilDaily Telegraph, molti rifugiati rimasero senza un riparo sicuro.

Il numero delle vittime si differenzia notevolmente a seconda della fonte:[3]

  • secondo il procuratore di stato della Croazia le vittime furono 217;
  • secondo la sezione croata del comitato di Helsinki le vittime civili furono 677;
  • secondo l'ONG Veritas ci furono 1852 morti o dispersi, di cui 1078 civili.

L'operazione si concluse nel 1995 con la conquista della Krajina, zona autoproclamatasiRepubblica Serba di Krajina senza tuttavia riconoscere il neo-stato della Croazia,[3] e di 13 comuni a maggioranza serba in Bosnia e dellaRegione Autonoma della Bosnia occidentale, aree che saranno integrate nello stato croato.

Dopo 14 anni dal conflitto, secondo fonti legate all'ex Jugoslavia, un considerevole numero di persone fuggite dalla Croazia viveva in totale povertà e ancora in condizione di profugo.[4]

Note

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  1. ^Oluja: l’impatto antropico di una Tempesta (militare) • Meridiano 13, sumeridiano13.it, 4 agosto 2022.URL consultato il 27 agosto 2023.
  2. ^Savo Štrbac:L'operazione Oluja («Tempesta») ebbe le caratteristiche dell'etnocidio, 5 agosto 2009[senza fonte].[citazione non fontata]
  3. ^abcAntonela Riha,Oluja: la “Tempesta” sui Balcani, su balcanicaucaso.org
  4. ^Operazione Tempesta - I primi anniversari, su cnj.it

Bibliografia

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  • Melita Richter, Maria Bacchi,Le guerre cominciano a primavera: soggetti e genere nel conflitto jugoslavo, Rubbettino Editore, 2003 - 353 pagine.

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Guerre jugoslave
Guerre
GuerreGuerra d'indipendenza croata ·Guerra in Bosnia ed Erzegovina ·Guerra del Kosovo
Conflitti minoriGuerra d'indipendenza slovena ·Guerra croato-musulmana in Bosnia ed Erzegovina ·Conflitto nella Repubblica di Macedonia del 2001
Avvenimenti
principali
1989Discorso del Gazimestan
1990Rivoluzione dei tronchi
1991Pasqua di sangue a Plitvica ·Incidente di Borovo Selo ·Massacro di Gospić ·Accordi di Brioni ·Battaglia per Vukovar ·Massacro di Ovčara ·Massacro di Škabrnja ·Assedio di Ragusa
1992Assedio di Sarajevo ·Massacri nella Slavonia occidentale ·Operazione Corridoio ·Massacro di soldati jugoslavi a Sarajevo ·Massacro di soldati jugoslavi a Tuzla ·Massacro di Kazani ·Tunnel di Sarajevo ·Offensiva di Mitrovdan 1992 ·Attacco all'altopiano di Miljevac ·Accordo di Graz
1993Operazione Deny Flight ·Massacro di Kravica ·Operazione Maslenica ·Massacro di Zenica ·Massacro di Budakovići ·Operazione sacca di Medak
1994Massacri di Markale ·Operazione Tigar 94 ·Operazione Pauk ·Patto di Washington
1995Operazione Lampo ·Massacro della Kapija ·Sblocco di Sarajevo ·Massacro di Srebrenica ·Operazione Tempesta ·Operazione Una 95 ·Operazione Deliberate Force ·Accordo di Dayton
1998-1999Attacco a Prekaz ·Battaglia di Junik ·Crimini di guerra in Kosovo (Massacro di Račak ·Massacro di Suva Reka ·Massacro di Meja ·Massacro di Podujevo ·Massacro di Velika Kruša ·Massacro di Izbica ·Massacro di Ćuška ·Massacro di Bela Crkva ·Massacri di Drenica ·Massacro di Gornje Obrinje ·Massacro di Vučitrn ·Attacco di Rahovec ·Uccisioni di Klečka ·Massacro del lago Radonjić ·Uccisioni di Gnjilane ·Massacro del bar Panda) ·Operazione Allied Force ·Operazione Allied Harbour ·Battaglia per la Košara ·Risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ·Accordo di Kumanovo ·Incidente di Pristina
Partecipanti
Principali partecipantiJugoslavia (bandiera) Jugoslavia ·Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia (bandiera Serbia · Montenegro) ·Croazia (bandiera) Croazia ·Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina ·  Repubblica Serba ·Repubblica Serba di Krajina ·Repubblica Croata dell'Erzeg-Bosnia ·Kosovo (bandiera) Kosovo
Altri partecipantiSlovenia (bandiera) Slovenia ·Macedonia (bandiera) Macedonia ·Repubblica della Bosnia Occidentale
Forze armate belligerantiArmata Popolare Jugoslava ·Forze armate della RF Jugoslavia ·Forze armate di Croazia ·Consiglio di difesa croato ·Armata della Bosnia ed Erzegovina ·Esercito della Republika Srpska ·Esercito della Repubblica Serba di Krajina ·Difesa territoriale slovena ·NATO
ParamilitariUÇK ·UÇK macedone ·Aquile Bianche ·Guardia Volontaria Serba ·Forze di Difesa Croate ·Bosnia ed Erzegovina (bandiera)Berretti verdi ·Grecia (bandiera)Guardia Volontaria Greca
Fattori esterniONU ·Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti ·Germania (bandiera) Germania ·Italia (bandiera) Italia ·Città del Vaticano (bandiera) Città del Vaticano ·Austria (bandiera) Austria ·Regno Unito (bandiera) Regno Unito ·Francia (bandiera) Francia ·Russia (bandiera) Russia ·Canada (bandiera) Canada ·Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita ·Albania (bandiera) Albania ·Grecia (bandiera) Grecia
Comandanti
PoliticiAnte Marković ·Borisav Jović ·Slobodan Milošević ·Slovenia (bandiera)Milan Kučan ·Slovenia (bandiera)Lojze Peterle ·Slovenia (bandiera)Janez Janša ·Croazia (bandiera)Franjo Tuđman ·Croazia (bandiera)Stjepan Mesić ·Mate Boban ·Alija Izetbegović ·Adil Zulfikarpašić ·Haris Silajdžić ·Radovan Karadžić ·Milan Babić ·Goran Hadžić ·Milan Martić ·Fikret Abdić ·Ibrahim Rugova ·Momir Bulatović ·Milo Đukanović
ComandantiVeljko Kadijević ·Ratko Mladić ·Croazia (bandiera)Ante Gotovina ·Croazia (bandiera)Ivica Rajić ·Atif Dudaković ·Dragoljub Ojdanić ·Nebojša Pavlović ·Leighton W. Smith, Jr. ·Wesley Clark
ParamilitariNaser Orić ·Vojislav Šešelj ·Željko Ražnatović ·Hashim Thaçi ·Ramush Haradinaj
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