OnosmaL. è ungenere dipiante dellafamiglia delleBoraginacee.[1]
Comprende pianteerbaceeannuali operenni. Molte specie sono ornate con setole inserite su di un tubercolo basale il quale reca una corona di setole stellate (asterosetole) con generalmente 4-20 raggi. La setola centrale è occasionalmente assente, ma di solito è distintamente più lunga e più robusta dei raggi.
Ifiori sono portati in cime terminali, bratteate e di solito ramificate. Ilcalice, diviso quasi fino alla base, è spesso accrescente, portato da un corto peduncolo o anchesessile. Lacorolla gialla, biancastra o porporina, è tubulosa o tubulosa-campanulata, con cinque piccoli lobi, patenti o deflessi, senzascaglie, ma con un anello vicino alla base. Glistami, inclusi o sporgenti, sono inseriti nella parte mediana della corolla; hanno leantere a base sagittata e, di solito, con una sporgenzaconnettivale all'apice. Lostilo sporgente ha unostimma capitato o bifido. Le nucule erette, a volte in numero inferiore a quattro per aborto, sono ovoidi o trigone, acute o rostrate, lisce o tubercolate, con la base piana e triangolare.
Il genere è presente inEuropa centro-meridionale,Nord Africa eAsia[1]. La maggior parte delle specie sono proprie dellaregione mediterranea e dell'Asia centrale.[senza fonte]
Il genere comprende circa 250specie.[1]
La presenza o l'assenza disetole stellate, nonché la loro frequenza e lunghezza, sono tra i caratteri più importanti per la determinazione, ma questi elementi presentano un'ampia variabilità cosìcche, in passato, c'è stata una notevole confusione nomenclaturale.
Dalla consultazione di variechiavi dicotomiche, ci si può rendere conto di come le chiavi diPignatti siano le più efficaci per la determinazione, in quanto basate su caratteri più discriminanti e più facilmente individuabili di altre chiavi, basando la discriminazione tra le specie, molto affini tra loro per quanto riguarda l'aspetto generale, fondamentalmente sul numero delleasterosetole site sul tubercolo basale delle setole, elemento che con un buonmicroscopio binoculare diventa facilmente osservabile.
In Italia sono presenti cinquespecie:[2]
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