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Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri

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Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri
Una scena del film
Titolo originaleOnce Were Warriors
Lingua originaleinglese,māori
Paese di produzioneNuova Zelanda
Anno1994
Durata99 min
Generedrammatico
RegiaLee Tamahori
SoggettoAlan Duff(omonimo romanzo)
SceneggiaturaRiwia Brown
ProduttoreRobin Scholes
Distribuzione in italianoMoviemax
FotografiaStuart Dryburgh
MontaggioMichael Horton
Effetti specialiRichard Taylor
MusicheMurray Grindlay,
Murray McNabb
ScenografiaMichael Kane,
Shayne Radford
CostumiMichael Kane
TruccoDebra East
Interpreti epersonaggi
Doppiatori italiani
«Il nostro popolo era un popolo di guerrieri, ma non come te, Jake: era un popolo nobile, fiero, che aveva una grande anima. E se la mia anima è sopravvissuta a diciotto anni con te può sopravvivere a qualsiasi cosa...»

(Beth)

Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri (Once Were Warriors) è unfilm del1994 diretto daLee Tamahori e interpretato daRena Owen eTemuera Morrison. Il film, liberamente tratto dal romanzoErano guerrieri diAlan Duff, denuncia, in maniera brutale e realistica, le condizioni di degrado di molte famiglie disagiate residenti nellaperiferia diAuckland, inNuova Zelanda, la maggior parte delle quali di etniamaori.

Come già accaduto per inativi americani, o per gliaborigeni australiani, i protagonisti sono segnati da un destino di alcolismo e ghettizzazione, relegati in fatiscenti periferie, lasciati soli a incattivirsi e a sbranarsi l'un l'altro.

Trama

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Jake Heke ha un'indole molto aggressiva aggravata dal suo alcolismo cronico, difatti è soprannominato "Jake la Furia" e quasi ogni giorno è coinvolto in feroci risse da bar. Beth è una fiera discendente di una nobile stirpe di guerrierimaori, che per amore di Jake, discendente invece da una stirpe di poveri schiavi, ha tagliato i ponti con la sua gente. Sono sposati da 18 anni; lui la riempie di botte e la costringe a vivere nel degrado sottoproletario diAuckland, eppure lei continua ad amarlo.

Ma ad un tratto la situazione precipita, coinvolgendo anche i loro figli: Nig, il primogenito, se ne va di casa e si unisce ad una pericolosa gang di strada, "Boogie", il secondogenito, a seguito di un furto compiuto con un gruppo di teppisti, viene mandato in un centro di assistenza sociale e Grace, la terzogenita, si suicida dopo esser stata violentata dal fratello di Jake, "zio Bully". Beth capisce allora che è giunto il momento di cambiare vita.

Distribuzione

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Il film venne presentato alFestival di Venezia il 2 settembre 1994, venne poi presentato nei seguenti paesi:

Accoglienza

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Incassi

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Nel 1995 il film incassò inNuova Zelanda 6.795.000NZD.[2]

Critica

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  • Lee Tamahori ha il senso dei tempi drammatici nel dirigere film e attori. Vi unisce la sincera denuncia di un abbandono metropolitano e di un culto anacronistico della forza fisica.(Roberto Nepoti -La Repubblica)
  • Ci si emoziona, si soffre, si parteggia, si tira un mezzo sospiro di sollievo. Tamahori possiede il dono di una grande immediatezza narrativa, tiene il voltaggio della tensione fino allo spasimo. Rena Owen, con la sua faccia scolpita nel legno, offre ai movimenti della storia un personale contributo di rabbia, dedizione, espressività. (Maurizio Porro -Corriere della Sera)
  • Dramma socialfamiliare ambientato fra i Maori inurbati della desolata periferia di Auckland, questo film neozelandese tratto dall'omonimobest seller di Alan Duff (edito da Frassinelli), arriva sui nostri schermi forte dell'ottima accoglienza ricevuta in vari festival internazionali, da Venezia a Montreal; e del record di incassi in patria dove ha battutoJurassic Park eLezioni di piano. Un bel successo per l'esordiente regista Lee Tamahori che, al contrario della connazionale Jane Campion, preferisce abbeverarsi alle fonti culturali autoctone piuttosto che a quelle dei colonizzatori inglesi: riallacciandosi a una tradizione cinematografica che risale al 1914, quando apparve il primo lungometraggio neozelandese ispirato per l'appunto a un soggetto maori. (Alessandra Levantesi -La Stampa)
  • Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri, ora invece passano la maggior parte del tempo devastandosi con l'alcol. Sono i Maori, gli indigeni della grande isola di Aotearoa, già fierissimi antagonisti dei colonizzatori inglesi che conquistarono la loro terra ribattezzandola con il nome di Nuova Zelanda. Il film di Lee Tamahori parla del loro abbrutito presente, della perdita progressiva e inarrestabile delle loro radici. Periferia di Auckland, una delle principali città del paese. Un immenso cartello pubblicitario promette cieli limpidi e natura incontaminata, proprio quello che ci aspetteremmo di vedere nell'isola degli antipodi. (Luigi Paini -Il Sole 24 Ore)

Riconoscimenti

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Sequel

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Nel 1996 Alan Duff scrisse unsequel del romanzo, intitolatoWhat Becomes of the Broken Hearted?, da cui venne tratto un film dal titolo omonimo, conosciuto inItalia comeOnce Were Warriors 2 - Cinque anni dopo, diretto da Ian Mune.

Curiosità

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Note

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  1. ^Date di uscita per Once Were Warriors - Una Volta erano Guerrieri (1994), suimdb.com,IMDb.
  2. ^Incassi per Once Were Warriors - Una Volta erano Guerrieri (1994), suimdb.com,IMDb.

Voci correlate

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Altri progetti

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