Gioca le partite casalinghe allostadio Vélodrome di Marsiglia, impianto da oltre 67 000 posti a sedere.
In ambitointernazionale è la seconda squadra di Francia, dietro alParis Saint-Germain, per numero di titoli ufficiali vinti (2); nella propria bacheca figurano unaUEFA Champions League ed unaCoppa Intertoto. In ambito nazionale è la seconda compagine transalpina per numero di titoli ufficiali vinti (25); nella bacheca del club figurano 9campionati, 10coppe, 3Coppe di Lega e 3supercoppe nazionali. Complessivamente il club si è aggiudicato 27 trofei ufficiali, 25 nazionali e 2 internazionali, che la rendono la seconda squadra più vincente in Francia dietro il Paris Saint-Germain (55).
Con ilParis Saint-Germain sussiste la più accesa rivalità del calcio francese, denominatale Classique ("il classico"). L'OM è la squadra francese che vanta il maggior numero di partecipazioni alla massima serie (75).
L'Olympique de Marseille, fondato il 31 agosto 1899 daRené Dufaure de Montmirail[1], è il risultato della fusione tra il Football Club de Marseille, fondato dallo stesso Dufaure nel 1897 e da cui viene ereditato il mottoDroit au but, e il club discherma L'Épée[2]. Lo statuto del club viene ratificato dall'assemblea generale straordinaria convocata nell'agosto del 1899 e riconosciuto ufficialmente con decreto prefettizio del 12 dicembre 1900[1]. Ciononostante secondo André Gascard, giocatore, allenatore, e archivista dell'OM, la polisportiva Olympique de Marseille sarebbe stata fondata nel 1892[3], come riporta l'intestazione dei documenti di fondazione[1].
Agli esordi la principale sezione del club è la squadra dirugby, che può vantare giocatori del calibro diHarry Baur,Camille Montade eFernand Bouisson. Riconosciuto dall'Union des sociétés françaises de sports athlétiques (USFSA) nel 1894, il calcio è effettivamente praticato solo dal 1902[3]. Tra tutti i sodalizi sportivi della città di Marsiglia l'OM diviene rapidamente il club più importante grazie alla sua organizzazione e alla sua disponibilità economica, relegando lo Sporting Club de Marseille o l'Union sportive phocéenne a un ruolo di secondo piano. Il club si trasferisce ben presto allostadio dell'Huveaune[4].
Nel 1903 l'OM vince per la prima volta il campionato costiero (competizione riservata ai club di Marsiglia e della sua conurbazione) e partecipa per la prima volta alcampionato di calcio francese USFSA[5], dove è eliminato al turno preliminare sul tappeto verde[6]. Il club è eliminato in semifinale nel 1904, nel 1907 e nel 1908[7], ma domina incontrastato a livello regionale, vincendo sei campionati costieri di fila, dal 1903 al 1908. Sarà il club rivale, loStade helvétique de Marseille, a porre fine a questo dominio e a vincere per tre volte il campionato francese USFSA[7].
Con lo scoppio dellaprima guerra mondiale tutte le attività del club sono sospese. Malgrado questi avvenimenti nasce una nuova competizione, laCoppa di Francia, di cui l'OM diventa subito una delle protagoniste. Il primo match vede i marsigliesi battere l'Herculis de Monaco con il punteggio di 7-0[8]. Dopo la grande guerra l'OM esce sconfitto dalla finale dell'ultimo campionato francese USFSA, nel 1919 contro ilLe Havre (4-1)[7].
È a partire daglianni venti che l'Olympique de Marseille acquista prestigio sul piano nazionale. Nel 1921 la presidenza passa aMarino Dallaporta, che rinforza la squadra con nuovi acquisti[4], imitando la politica delSète, grande rivale del Marsiglia. Da Parigi arrivano, per la stagione 1923-1924,Édouard Crut, nazionale militare, eJean Boyer, tra i protagonisti della storica vittoria ottenuta dallaFrancia contro l'Inghilterra nel maggio 1921 e autore di uno dei due gol francesi[9].
Agli inizi deglianni trenta l'OM si impone ancora nel campionato del sud-est. Tutti questi successi consentono al club di aderire al gruppo di club professionistici e di fare parte delcampionato professionistico francese, creato nel 1932. Questa adesione, con cui l'OM diviene un club professionistico, comporta un cambiamento di tutta l'organizzazione, con la nomina di un presidente, un segretario e un tesoriere[13].
Questo campionato nazionale è diviso in due gironi. L'OM si piazza secondo nel proprio raggruppamento[14] dietro ai futuri campioni di Francia dell'Olympique lillois, pur avendoli battuti per 7-0 nel match di apertura[15].
La stagione1933-1934 è deludente per il Marsiglia, beffato dalSète contro tutti i pronostici. Il quotidianoL'Auto, dopo la vittoria per 7-3 contro ilNîmes[16], scrive che "l'Olympique de Marseille è praticamente campione di Francia". Il Sète, in effetti, ha un solo punto di vantaggio sui marsigliesi, che hanno però tre altre partite da disputare, mentre il Sète ha già terminato i suoi impegni. Inoltre ladifferenza reti è a favore del Marsiglia, cui quindi basterebbe anche un pareggio a reti bianche in tre partite per vincere il titolo. Invece accade un fatto imponderabile: il Marsiglia perde tutte e tre le partite e il titolo va ai rivali[17]. I setesi apprendono la notizia inAfrica, durante una tournée, dopo la vittoria contro i marsigliesi nella finale della Coppa di Francia[18].
L'Olympique de Marseille nel 1935
L'OM si aggiudica il suo primo campionato francese nel1936-1937, grazie a una miglioredifferenza reti rispetto alSochaux (+30 contro +14), giunto a pari punti con i marsigliesi[14]. Il 13 giugno 1937 l'OM si trasferisce alloStadio Vélodrome, impianto da 35 000 posti in cui esordisce contro ilTorino vincendo per 2-1[19]. Nel frattempo l'OM conferma la propria reputazione di "club di coppa" vincendo nuovamente la Coppa di Francia nel 1935, diventando il club più titolato nella competizione insieme allaRed Star[20], e nel 1938[20]. Prima della stagione seguente si registrano la partenza del portiereDi Lorto, accasatosi al Sochaux, e gli arrivi del giovane attaccanteMario Zatelli, delbrasilianoJaguare de Besveconne Vasconcellos e delmarocchinoLarbi Benbarek, soprannominato "la perla nera"[21]. Nel 1937-1938 e nel 1938-1939 arrivano due secondi posti in campionato.
Successi in periodo bellico e immediato dopoguerra (1940-1949)
Con lo scoppio dellaseconda guerra mondiale lostadio Vélodrome è riservato alle forze armate[22], ma l'attività calcistica non si ferma. Il Marsiglia, tornato allostadio dell'Huveaune, termina terzo il campionato sud-orientale del 1939-1940 e, nella stessa stagione, perde la finale di Coppa di Francia contro l'RC France[20]. In campionato scende in campo per una volta ancheAhmed Ben Bella, futuro presidente dell'Algeria[23]. Nel 1940-1941 il Marsiglia vince il campionato della zona libera, titolo non ufficiale. Nel 1942-1943 l'attacco dell'OM si dimostra molto prolifico: i gol segnati in campionato sono cento[14], di cui venti solo nella partita contro l'Avignone (20-2 il risultato finale del match), in cuiEmmanuel Aznar segna nove reti[24]. Nello stesso anno il club si aggiudica la sesta Coppa di Francia[25] contro ilBordeaux (4-0), grazie a una nuova generazione di calciatori qualiRoger Scotti eGeorges Dard. La stagione 1943-1944 vede scendere in campo squadre federali formate dalregime di Vichy, che rimpiazzano i club nel campionato francese. Molti giocatori dell'Olympique passano nell'Équipe fédérale Marseille-Provence. Con laliberazione della Francia questa squadra è sciolta. Nel 1945 l'OM disputa la Coppa della Liberazione (poi rinominata Coppa della Vittoria) e perde in finale allo stadio dell'Huveaune contro ilMetz[26].
Dopo un nono posto e un sesto posto l'OM si laurea nuovamente campione di Francia nel1947-1948, undici anni dopo il suo ultimo titolo, grazie a un pareggio ottenuto negli ultimi istanti della partita contro il Sochaux e due successi contro ilCO Roubaix-Tourcoing (6-0) e il Metz (6-3)[27]. I focesi raggiungono il terzo posto l'anno successivo. Nel 1949 il presidenteLouis-Bernard Dancausse fonda un secondo club professionistico, ilGroupe Sporting Club Marseillais, soprannominatoMarseille II. In breve il nuovo club diventa la squadra riserve dell'OM e sparisce già nel 1951[28].
La stagione1951-1952 è segnata da una brutta sconfitta interna contro ilSaint-Étienne (10-3).[24] Pur avendo sette punti di vantaggio sulla penultima in classifica, l'OM è costretta allo spareggio-salvezza. Scampa la retrocessione inDivision 2 grazie al suo bombersvedeseGunnar Andersson, capocannoniere del campionato con 31 reti, riuscendo ad aggiudicarsi lo spareggio contro ilValenciennes: sconfitti per 3-1 nel match di andata, i marsigliesi capovolgono il risultato nel ritorno, vincendo per 4-0[29].
Nel1952-1953 Gunnar Andersson si conferma capocannoniere con 35 reti, il 56% dei gol del Marsiglia[30].
Nel decennio l'OM giunge in finale in due competizioni: in Coppa di Francia, nel 1954, perde per 2-1 contro ilNizza con il ritorno diBenbarek; inCoppa Charles Drago, nel 1957, vince per 3-1 contro ilLens.
Malgrado il successo in coppa in campionato il Marsiglia stenta e, dopo la salvezza conquistata all'ultima giornata nel1957-1958[31], retrocede per la prima volta in Division 2 nel1958-1959. Neanche in coppa le cose riescono al Marsiglia, che è eliminato al primo turno dalPerpignan (2-1), allora fanalino di coda della seconda serie.
La risalita non è semplice. All'esordio in seconda divisione il Marsiglia si piazza decimo. Dopo un tentativo di promozione non concretizzatosi nel 1960-1961, nel 1961-1962 riescono a risalire in massima divisione, ma nel1962-1963 si classificano ultimi e retrocedono[14] nella stagione dell'esordio sul palcoscenico europeo, inCoppa delle Fiere (eliminazione al primo turno contro ibelgi dell'Union Saint-Gilloise, 4-3 il risultato aggregato)[32].
Marcel Leclerc, imprenditore di Marsiglia, decide di prendere la guida dell'OM nel 1965, con il club reduce da una stagione disastrosa in seconda divisione: quattordicesimo posto e umiliazione al sesto turno della Coppa di Francia, in casa contro i dilettanti delGazélec Ajaccio (1-5). Il Marsiglia aveva fatto registrare inoltre, il 23 aprile 1965, la più bassa affluenza di sempre al Vélodrome, con soli 434 spettatori per il match contro l'US Forbach[33].Mario Zatelli, arrivato un anno prima, veste i panni di allenatore.
L'ambizione di Leclerc consente al club di tornare in massima serie nel 1965-1966 e di vincere la sua settima Coppa di Francia nel1968-1969[34]. Dopo una lotta serrata contro il Saint-Étienne l'OM si aggiudica il titolo di campione di Francia nel1970-1971, guidata dal duo d'attacco composto daJosip Skoblar (autore di 44 gol, ancora oggi record di marcature in una singola stagione nel campionato francese) eRoger Magnusson[35]. L'OM piazza poi due grandi colpi ingaggiandoGeorges Carnus eBernard Bosquier proprio dal Saint-Étienne.
Nell'epoca segnata dalla figura del presidente Leclerc, la cui gestione risolleva un club in declino arricchendo la sua bacheca, il pubblico di Marsiglia può ammirare calciatori come Roger Magnusson,Josip Skoblar,Jean Djorkaeff eJules Zvunka. Accusato diappropriazione indebita, il presidente è costretto alle dimissioni nel 1972[37]. Sarà condannato nel 1976 a un risarcimento di 3,3 milioni difranchi[38].
La stagione1973-1974 è difficile per l'OM. Indebolito dalla partenza di Magnusson per laRed Star il club si piazza dodicesimo ed è eliminato dalColonia inCoppa dei Campioni dopo una sconfitta per 6-0 aColonia[39]. La stagione seguente è, però, di tutt'altro tenore: il club si piazza secondo in campionato, trascinato dei nuovi acquisti brasilianiPaulo César Lima eJairzinho, primicampioni del mondo a vestire la maglia di un club francese. Quest'ultimo lascia la squadra dopo una sola stagione, accusato di avere aggredito un guardalinee ai quarti di finale di Coppa di Francia contro ilParis Saint-Germain. Nel1975-1976 il Marsiglia vince di nuovo la Coppa di Francia[40].
Nelle stagioni successive l'OM termina dodicesimo e quarto e nel1978-1979 ancora dodicesimo, grazie al ritorno di Jules Zvunka, che rivitalizza una squadra moribonda[41].
Glianni ottanta cominciano con la retrocessione in Division 2 (1979-1980), cui fanno seguito ben quattro anni di permanenza in seconda serie. La stagione 1980-1981 è nerissima per il club, posto in liquidazione giudiziaria nell'aprile 1981, con l'abbandono di tutti i giocatori e lo staff. La dirigenza decide a quel punto di adottare una politica di promozione di giovani calciatori, vincitori con la squadra iuniores dellaCoppa Gambardella nel 1979. Tra questi figuranoChristian Caminiti,José Anigo,Éric Di Meco eJean-Charles De Bono. Questi ragazzi evitano la retrocessione del club in terza serie non perdendo alcuno degli ultimi sei incontri stagionali e battendo il neo-promossoMontpellier per 3-1[42][43].
Dopo due stagioni in cui il Marsiglia termina terzo e quarto, nel 1983 il presidente Jean Carrieu puntella la squadra con gli innesti diŽarko Olarević,Saar Boubacar eFrançois Bracci e finalmente il club riguadagna la promozione nel 1983-1984, al termine di un'annata molto prolifica[44]. La stagione del ritorno nella massima serie del calcio francese è complicata, ma il Marsiglia ottiene la salvezza. Nella stagione seguente perde la finale diCoppa di Francia contro il Bordeaux (2-1 dopo itempi supplementari)[45].
La svolta risale al 1986, quando, su iniziativa del sindaco di MarsigliaGaston Defferre, la società viene acquistata daBernard Tapie, noto miliardario francese e personaggio politico dello schieramentosocialista. I propositi del nuovo proprietario sono chiari: portare a Marsiglia la Coppa dei Campioni[46]. È l'inizio dell'epoca più gloriosa nella storia del club.
Vicecampione di Francia dietro al Bordeaux nel1986-1987, il Marsiglia domina la scena calcistica nazionale a cavallo degli anni '80 e '90, vincendo quattro titoli nazionali di fila dal1988-1989 al1991-1992 e una Coppa di Francia nel1988-1989[25].
Nell'estate dello stesso anno Bernard Tapie riesce a ingaggiareDiego Armando Maradona dalNapoli, ma la stessa società partenopea si tira indietro all'ultimo momento nonostante il contratto sia già stato firmato[49].
Nell'annata successiva (1989-1990), sempre con Gili in panchina, l'OM rivince il campionato con due punti di vantaggio sul Bordeaux e arriva in semifinale diCoppa dei Campioni.
Nel1990-1991 la squadra mette in bacheca il settimo titolo nazionale e disputa la prima finale diCoppa dei Campioni della sua storia, persa contro la Stella Rossa. In quella stagione, nel gennaio 1991, la panchina passa dall'allenatoreFranz Beckenbauer aRaymond Goethals. Il Marsiglia perde anche la finale dellaCoppa di Francia, per 1-0 contro il Monaco.
Al trionfo, segue, però, un periodo di declino. Al termine della stagione1992-1993 il club rimane, infatti, coinvolto nello scandalo denominatoAffaire VA-OM: la magistratura accerta che i giocatori delValenciennesJacques Glassmann,Jorge Burruchaga eChristophe Robert sono stati corrotti dal giocatore marsiglieseJean-Jacques Eydelie al fine dicombinare il risultato dell'ultima partita di campionato e garantire ai calciatori dell'Olympique di non subire infortuni in vista dell'imminente finale europea contro il Milan. L'Olympique Marsiglia si vede revocare il titolo nazionale ottenuto sul campo e ripercussioni si hanno anche a livello internazionale: la squadra viene esclusa daCoppa Intercontinentale eSupercoppa UEFA, e al suo posto è chiamato il finalista Milan. La squadra non è neppure autorizzata a partecipare allaChampions League 1993-1994, dove al suo posto è chiamato il Monaco.
Nella stagione1993-1994 l'OM riuscì a tenere testa per buona parte del campionato alla capolistaParis Saint-Germain, ma laFedercalcio francese aveva disposto la retrocessione inDivision 2 del club,[51] per l'incriminazione del presidenteBernard Tapie, a causa del suo diretto coinvolgimento nel caso Valenciennes-Olympique Marsiglia e dei conseguenti problemi economici che avrebbero causato un forte passivo alle casse societarie.[52] Al termine del campionato la società fu retrocessa d'ufficio in seconda serie. Malgrado il declassamento, fu mantenuto il diritto del club di partecipare allaCoppa UEFA.[51] Nel 1994-1995, dopo avere vinto il campionato di seconda serie, la squadra fu esclusa dalla Division 1 per irregolarità finanziarie. Nell'annata 1995-1996, sostenuta dal manager dell'AdidasRobert Louis-Dreyfus, la compagine di Marsiglia completò infine la propria risalita nella prima divisione.
Seguono però due stagioni particolarmente tribolate (1999-2000 e2000-2001) nelle quali rischia la retrocessione inLigue 2.Bernard Tapie viene richiamato come direttore sportivo nell'annata2001-2002, conclusa al 9º posto in classifica, seguito da un 3º posto nell'annata successiva.
Pur continuando a essere il club francese con più sostenitori e l'unico ad avere trionfato inUEFA Champions League, negli anni che seguirono l'OM fu incapace di interrompere il digiuno di vittorie nei tornei di prestigio. Ci andò vicino nel2004, quando raggiunse lafinale della Coppa UEFA dopo avere eliminato l'Inter, ilLiverpool e ilNewcastle Utd, grazie soprattutto ai gol diDidier Drogba. In finale, però, la squadra di Marsiglia fu sconfitta dai neocampioni diSpagna delValencia e ancora una volta fu costretta a rimandare i festeggiamenti per la conquista di un trofeo. Al termine di quella stagione l'OM vendette Drogba, che finì alChelsea per 24 500 000sterline.
Ingresso in campo dei giocatori del Marsiglia
L'Olympique Marsiglia riuscì a vincere laCoppa Intertoto 2005, eliminando sulla sua strada laLazio e ilDeportivo La Coruña e guadagnando così l'accesso allaCoppa UEFA 2005-2006. Nelle ultime stagioni disputate dal ritorno nella massima serie l'Olympique fu regolarmente sconfitto da rivali comeLione,Monaco eParis Saint-Germain, precludendosi le possibilità di conquistare il titolo nazionale. Ciò avvenne anche nella stagione2005-2006, in cui l'OM rinunciò a velleità di successo in campionato dopo un inizio estremamente negativo, ma raggiunse la finale dellaCoppa di Francia, giocata alloStade de France contro il Paris Saint-Germain, che batté i marsigliesi per 2-1.
Anche nella stagione 2006-2007 l'OM perse la finale della Coppa di Francia, questa volta contro ilSochaux aitiri di rigore per 5-4. Incampionato la squadra si classificò seconda alle spalle del Lione, riguadagnando così la qualificazione allaUEFA Champions League dopo alcuni anni di assenza. Nell'estate del 2007 il Marsiglia vendetteFranck Ribéry, uno deigolden boy del calcio francese, al Bayern Monaco per 25 milioni di euro.
La squadra, pur mantenendo in rosa giocatori comeSamir Nasri, altro giovane potenziale campione, eDjibril Cissé, iniziò male il campionato 2007-08. Alla fine di settembre, l'allenatoreAlbert Emon fu esonerato e al suo posto subentrò il belgaEric Gerets: pur classificandosi terza nel suo girone di Champions League, vinto dal Porto e dal Liverpool, l'ex allenatore del Galatasaray fu protagonista della risalita del Marsiglia fino al terzo posto della Ligue 1, che valse i preliminari della Champions League 2008-2009. In luglio Samir Nasri passò all'Arsenal per una cifra intorno ai 20 milioni di euro, reinvestiti in parte per l'acquisto diHatem Ben Arfa dal Lione.
Nella stagione2008-2009 l'OM si classifica per la terza stagione di seguito sul podio, al secondo posto dietro al Bordeaux. Eric Gerets lascia quindi l'Olympique,per divergenze con la società[senza fonte], dopo due anni.
Didier Deschamps, giocatore dei marsigliesi dal 1989 al 1994, e poi tecnico dal 2009 al 2012
Nel mese di maggio 2009 è stato ingaggiato come allenatoreDidier Deschamps, già calciatore dal 1989 al 1994, e con lui l'OM torna a vincere: nel marzo 2010, dopo 17 anni di digiuno, i tifosi potevano festeggiare la conquista dellaCoppa di Lega francese battendo in finale il Bordeaux 3-1, primo successo marsigliese in questa manifestazione, mentre il 5 maggio 2010 l'OM, vincendo 3-1, contro il Rennes si laurea, dopo 18 anni, campione di Francia con due giornate d'anticipo e con otto punti sulle rivali Lilla e Auxerre. Al termine del campionato l'OM al primo posto può vantare sei punti di distacco sul Lione e sette sull'Auxerre. Nell'estate seguente è la volta della conquista della Supercoppa francese, con la vittoria ai calci di rigore nel "Classique" contro il Paris St. Germain.
Nella Ligue 1 2010-2011 l'OM si classifica seconda in classifica, dietro ai campioni del Lille, vince la Coppa di Lega battendo in finale il Montpellier per 1-0, mentre nella Champions League, dopo essere riuscita a passare il turno a gironi, l'OM si ferma agli ottavi di finale davanti al Manchester United che in questa edizione arriveranno in finale fermandosi solo davanti al Barcellona di Guardiola.
Durante la stagione 2011-2012, che si apre con la conquista della terza Supercoppa francese (vittoria sul Lille, vincitore nella stagione precedente di campionato e Coppa di Francia, con un rocambolesco 5-4), il Marsiglia riesce a migliorarsi in Champions League, passando il turno degli ottavi di finale di Champions League ed eliminando l'Inter. Ai quarti di finale deve affrontare ilBayern Monaco dell'indimenticato "ex" Ribéry viene sconfitta dai bavaresi in entrambe le gare per 2-0. In campionato invece la squadra parte male, precipitando anche all'ultimo posto in classifica e, nonostante una striscia positiva di risultati che gli permette di tornare a lottare per le zone europee, alla fine della stagione deve accontentarsi del decimo posto. Peraltro, grazie al terzo successo consecutivo inCoppa di Lega francese contro il Lione, l'OM si assicura un posto all'UEFA Europa League 2012-2013.
Nel 2012 la squadra effettua ancora cessioni eccellenti. Dopo quella diLucho González alPorto in gennaio, la società durante l'estate vende i tre elementi di maggior qualità della rosa: il capitanoStephane M'Bia,Alou Diarra eCésar Azpilicueta, rispettivamente aQPR,West Ham Utd eChelsea. Nonostante questo la squadra parte bene in campionato, riuscendo a vincere le prime cinque giornate, anche se in seguito deve cedere il primo posto ai rivali del Paris Saint-Germain. Le prestazioni inEuropa League sono invece molto deludenti: la compagine marsigliese è eliminata nel turno a gironi, avendo raccolto solo una vittoria e due pareggi in sei partite e perso rovinosamente (0-3) in casa dei ciprioti dell'AEL Limassol nell'ultima giornata del girone. In campionato il Marsiglia arriva secondo dietro il PSG, qualificandosi per laChampions League dopo un anno di assenza.
Nella stagione 2013-2014 il Marsiglia si classifica sesto, dopo una stagione difficile che vede l'esonero diÉlie Baup e a fine stagione diJosé Anigo.
Marcelo Bielsa, tecnico del Marsiglia dal 27 maggio 2014 all'8 agosto 2015
Nella stagione seguente, sotto la guida dell'argentinoMarcelo Bielsa, sino a metà gennaio il Marsiglia è in testa, ma un calo di rendimento porta la squadra a chiudere il campionato al quinto posto, con qualificazione per l'Europa League. Nell'estate 2015 lasciano il club tre elementi chiave qualiAndré-Pierre Gignac,André Ayew eDimitri Payet. La stagione inizia in modo problematico, con le dimissioni improvvise di Bielsa al termine della partita di esordio in Ligue 1 contro ilCaen, per divergenze contrattuali[53]. Gli subentraMíchel, sotto la cui guida la squadra non riesce a vincere in casa per sei mesi ed esce ai sedicesimi di finale dell'Europa League[54]. Nell'aprile 2016, alla vigilia della semifinale diCoppa di Francia, l'allenatore spagnolo è esonerato e rimpiazzato dal traghettatoreFranck Passi, con cui la squadra raggiunge la finale di Coppa di Francia dopo nove anni, ma perde per 4-2 contro il PSG. In campionato la squadra non va oltre il 13º posto, peggiore piazzamento in Ligue 1 degli ultimi quindici anni.
Nell'estate del 2016 il club decide di incassare per risollevarsi da una situazione economica difficile e liberarsi di stipendi onerosi. Vanno viaSteve Mandanda, storico capitano, ai saluti dopo otto anni,Nicolas N'Koulou eMichy Batshuayi, ceduto alChelsea per la cifra record di 40 milioni di euro. Il club passa nelle mani dell'uomo d'affari statunitenseFrank McCourt, che rileva ufficialmente il club nell'ottobre 2016 e promette copiosi investimenti per fare tornare il club al vertice del calcio francese[55]. Nello stesso mese torna ad allenare la squadraRudi Garcia, ereditando il 12º posto in campionato da Passi (tredici punti in nove partite)[54], mentreAndoni Zubizarreta diventa il direttore sportivo del club. La nuova gestione inizia con soli sei punti nelle prime sei partite, ma quattro vittorie consecutive risollevano i marsigliesi prima del mercato di gennaio, durante il quale arrivanoPatrice Evra eMorgan Sanson, torna Payet, riacquistato per trenta milioni di euro, e vanno viaRomain Alessandrini eLassana Diarra, questi ultimi due titolari fissi fino a poco tempo prima[54]. La stagione si conclude con un il quinto posto finale in Ligue 1, che vale la qualificazione per l'Europa League.
Nell'estate del 2017 torna a Marsiglia il portiereSteve Mandanda e arrivanoAdil Rami,Kōstas Mītroglou,Luiz Gustavo eLucas Ocampos, mentre lasciano il clubAbou Diaby eBafétimbi Gomis. La stagione 2017-2018, conclusa al quarto posto in campionato, vede la squadra marsigliese tornare a disputare una finale di una competizione europea, nella fattispecie l'Europa League, dopo quattordici anni. Dopo avere superatoOstenda eDomžale nei turni preliminari la squadra si piazza seconda nel girone vinto dalSalisburgo, con due vittorie, due pareggi e due sconfitte, mettendosi davanti in classifica ilKonyaspor e ilVitória Guimarães. Ai sedicesimi di finale eliminaBraga, agli ottavi l'Athletic Bilbao e ai quarti ilRB Lipsia, mentre in semifinale prevale sulSalisburgo, già incontrato nel girone, grazie a un gol segnato neitempi supplementari della sfida di ritorno in trasferta. Nell'atto conclusivo del torneo l'OM è sconfitto nettamente dall'Atlético Madrid (3-0).
Nelcalciomercato estivo del 2018 il Marsiglia acquista per 25 milioni di euro dallaRoma il centrocampista olandeseKevin Strootman, che diviene il secondo acquisto più caro della storia del club[56]. La cessione più esosa è, invece, quella diAndré Zambo Anguissa, ceduto alFulham per 33 milioni di euro[57]. La squadra, pur essendo finalista uscente del torneo, è autrice di un percorso disastroso inEuropa League: nel girone conEintracht Francoforte,Lazio eApollōn Limassol ottiene solo un pari sul campo dei ciprioti e subisce cinque sconfitte, chiudendo all'ultimo posto. La crisi continua anche inCoupe de France, dove l'OM viene battuto per 2-0 ed eliminato ai trentaduesimi di finale dai dilettanti dell'Andrezieux, club diquarta divisione[58]. La stagione si chiude con il quinto posto in campionato e la separazione consensuale dal tecnico Garcia.
Nell'estate del 2019 la guida tecnica passa al portogheseAndré Villas-Boas, il quale ottiene il secondo posto in campionato, che frutta il ritorno in UEFA Champions League. Nel febbraio del 2021, a seguito delle dimissioni rassegnate dal tecnico portoghese, la proprietà statunitense nominaJorge Sampaoli come nuovo allenatore e affida la carica di presidente allo spagnolo Pablo Longoria. La stagione 2020-2021 si chiude con il quinto posto, che vale l'accesso diretto alla fase a gironi di Europa League a discapito delLens, e l'eliminazione ai gironi di Champions. La stagione successiva si conclude con il secondo posto in Ligue 1 e la semifinale diConference League dopo l'eliminazione ai gironi di Europa League.
Partito Jorge Sampaoli, il Marsiglia lo rimpiazza conIgor Tudor, che, nonostante alcuni screzi con società e giocatori, conduce la squadra al terzo posto (a causa di un calo nel finale di stagione termina a 11 punti dal secondo posto occupato dal Lens), ma non riesce a superare il girone di Champions, piazzandosi ultimo. Proprio i dissapori emersi durante l'annata determinano la chiusura del rapporto con il tecnico croato, sollevato dall'incarico alla fine della stagione. Nel 2023-2024 il nuovo tecnicoMarcelino subisce l'eliminazione dalla UEFA Champions League ai turni preliminari contro ilPanathīnaïkos e, inviso alla tifoseria, malgrado l'imbattibilità in campionato si dimette dopo appena cinque giornate di Ligue 1, lasciando il posto aGennaro Gattuso.[59][60] Purtroppo con la guida del tecnico italiano la squadra ha un rendimento inferiore alle aspettative: inEuropa League arriva seconda nel suo girone, ritrovandosi quindi a dover affrontare gli spareggi per proseguire il suo cammino, mentre in campionato, in 16 gare, raccoglie solo 21 punti. Il 20 febbraio 2024 Gattuso viene esonerato[61], con la squadra al 9º posto in classifica, e viene sostituito daJean-Louis Gasset[62], che porterà i bianco-azzurri fino alla semifinale di Europa League e a chiudere la Ligue 1 all'8º posto, quindi senza ottenere un posto per le prossime coppe europee.
Dal1937 il club disputa le proprie gare interne nelloStadio Vélodrome, per ragioni di sponsorizzazione oggi noto ufficialmente come "Orange Vélodrome", che può contenere 67 000 spettatori. Iniziato a costruire nell'aprile1935 viene inaugurato il 13 giugno1937 con un'amichevole tra il Marsiglia e ilTorino. Poco dopo ha ospitato due incontri delcampionato del mondo 1938 per il quale era stato costruito, mentre in seguito si sono disputate qui anche alcune partite delcampionato d'Europa 1960 e diquello del 1984. In tempi più recenti si sono tenuti qui anche alcuni incontri delMondiale del 1998 e dell'Europeo del 2016, oltre che della VICoppa del Mondo di rugby del 2007. Come suggerisce il nome, in passato aveva una pista per ilciclismo, ma in seguito è stata rimossa. Nella sua storia è stato più volte ammodernato, in particolare per l'ultimoMondiale, in occasione del quale ha assunto la forma attuale[65].
Dal1904 al1937 il Marsiglia ha giocato invece nelloStade de l'Huveaune, che aveva una capienza di quindicimila posti.
Gli ultras del Marsiglia intrattengono gemellaggi con le tifoserie diSampdoria (solo il Commando Ultrà '84),[69] dal 1987,AEK Atene,Livorno,Siviglia eGenoa (solo i South Winners).[70] Hanno inoltre una forte amicizia con la tifoseria dellaVirtus Verona[70].
Le coreografie delle tifoserie marsigliese e parigina in occasione della finale dellaCoppa di Francia 2005-2006
L'Olympique Marsiglia vive un'intensa rivalità con il Paris Saint-Germain, con cui disputa la partita soprannominatale Classique. Si tratta di una delle rivalità calcistiche più sentite di Francia poiché vede contrapporsi le due squadre più seguite e titolate del paese. L'inizio del conflitto risale agli anni '80 del XX secolo, quando l'emittenteCanal+ acquisì la maggioranza delle azioni del PSG e portò la squadra a competere con l'OM sul mercato dei trasferimenti; secondo alcune voci dell'epoca, fu la lega calcistica francese stessa a spingere Canal+ all'acquisto del club parigino, in modo da creare un antagonista credibile al dominio dell'OM, che in quegli anni aveva reso il campionato meno competitivo e prestigioso che mai.
I tifosi del Marsiglia hanno un orientamento politico molto di sinistra. In curva non mancano bandiere di Ché Guevara e striscioni inneggianti al comunismo. La rivalità più importante è quella con il Nizza, tifoseria di destra.