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Olivetti Elea

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Alcuni calcolatori dalla linea di Olivetti Elea.
La consolle di comando dell'Olivetti Elea 9003, secondo il progetto diEttore Sottsass, premiato con ilCompasso d'Oro nel 1959.

Elea è il nome di una serie dielaboratori elettronicicentrali sviluppati daOlivetti nella seconda metà deglianni cinquanta la cui terza generazione, denominataElea 9003, fu il primo della storia interamente realizzato con componenti a stato solido.Fu concepito, progettato e sviluppato da un piccolo gruppo di giovani ricercatori guidati daMario Tchou.

Fu commercializzato alcuni mesi dopo l'uscita del concorrente2002 dellaSiemens, che, però, ancora utilizzava alcune valvole, e vari mesi prima del lancio del7090, il primo computer interamente a transistor realizzato dallaIBM.

L'acronimoELEA stava perELaboratoreElettronicoAritmetico (quest'ultimo aggettivo poi modificato in "Automatico" per ragioni dimarketing) e fu scelto con riferimento allapolis diElea,colonia dellaMagna Grecia, sede dellascuola eleatica difilosofia[1].

Generazioni

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Elea 9000

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L'Elea 9000 fu il calcolatore Olivetti di maggiori proporzioni e potenza. Conobbe quattro generazioni:9001,9002,9003 e9004, delle quali solo la terza venne effettivamente messa in commercio.

Elea 9001

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Console di comando dell'Elea 9001. Foto diPaolo Monti, 1968

Identificata anche come "Macchina Zero", fu unprototipo avalvole termoioniche con montaggio a fili liberi, con una parte a transistor algermanio, dedicata alla gestione dei nastri. Il sistema fu completato nella primavera 1957 e fu utilizzato aIvrea, dove per 6 anni controllò i magazzini di produzioneOlivetti. La macchina era un prototipo, il cui affinamento avvenne durante un anno e mezzo di effettivo esercizio.

Elea 9002

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La "Macchina 1V", fu anch'essa un prototipo a valvole con montaggio sucircuiti stampati e progetto ottimizzato. Molto più veloce del precedente, utilizzava transistor alsilicio per la gestione delle unità a nastro. La macchina non fu commercializzata, ma fu utilizzata come test per i transistor, che si dimostrarono più affidabili e economici delle valvole.

Elea 9003

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Lo stesso argomento in dettaglio:Olivetti Elea 9003.
Dettaglio della tastiera di Elea 9003
Retro di Elea 9003

Nell'ottobre 1957, venne progettato il modello9003 ("Macchina 1T", cioè la prima a transistor) con la caratteristica di essere interamente a transistor, con tecnologiaDiode-transistor logic. Presentato allaFiera di Milano del 1959, fu tra i primi computer commerciali totalmente a transistor del mondo (Philco TRANSAC S-2000, RCARCA 501,NCR 304 eIBM 7070, tutti presentati nel 1958). Dal punto di vista logico, la macchina era dotata di capacità dimultitasking, potendo gestire tre programmi contemporaneamente[2]. Nell'Elea 9003, l'informazione minima, cioè ilcarattere, era contenuta in 7 bit, di cui 6 bit contenevano il dato e un bit serviva per ilcontrollo di parità. Ilset grafico era pertanto di 64 configurazioni (26), che comprendevano segni, numeri e lettere maiuscole (si usanocaratteri di 8 bit, chiamatibyte).

Elea 9004

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Nel giugno 1961, in un incontro traMario Tchou e il matematicoMauro Picone si stabilì di realizzare in collaborazione un nuovo calcolatore scientifico per l'Istituto per le Applicazioni del Calcolo (INAC) su cui si sarebbe basata la nuova serie Elea-9004. Le caratteristiche più innovative erano la memoria astack (simile a quanto implementato nel Burroughs 5000), che la rendeva particolarmente adatta a una programmazione in linguaggioALGOL, e lamicroprogrammazione. Come linguaggi di programmazione preferenziali erano previsti ilPalgo, un dialetto dell'ALGOL, e unassembler di nome PSICO. Il progetto viene subito avviato ma, pochi mesi dopo, Tchou morì in un incidente d'auto mentre si recava da Borgolombardo a Ivrea per discuterne con la direzione aziendale[3]. A questo punto il progetto si arenò, per concludersi definitivamente nel 1964, dopo la cessione allaGeneral Electric della divisione elettronica dell'Olivetti. Della macchina verrà realizzato un solo esemplare semi-prototipale, l'Elea 9104, dettoCINAC (Calcolatrice dell'INAC - nome usato fin dal 1961 in alternativa a Elea-9004) che nel 1965 entrò in funzione presso l'INAC. La maggiore carenza della macchina, peraltro molto valida, era dovuta alla mancanza di propri compilatori in quanto lo sviluppo diPalgo ePsico non fu mai completato. Questo costrinse a dotare il CINAC di una console di simulazione che permetteva di utilizzare le librerie software dellaFINAC

Elea 6000 e 4000

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Olivetti Elea 6001

Con versioni ridotte per potenza, dimensioni e prezzo fu realizzata la famiglia degliElea 6000, inizialmente progettati come computer scientifici (4 bit), che implementavano la tecnica dellamicroprogrammazione, particolarmente utile nell'uso scientifico e tecnico, e che conobbero una notevole diffusione inuniversità e centri di ricerca[4]. Successivamente, ne fu derivata anche una versione per applicazioni aziendali e commerciali (4+4 bit), con controllo amicroprogramma, di cui furono prodotti circa 170 esemplari. Nel 1964-1965 fu prodotta la serieElea 4000 con controllo amicroprogramma di grande successo mondiale, con oltre 40.000 esemplari prodotti. Nel 1965-1966 fu realizzata la serie GE 100 (nome iniziale Elea 4-115) a nome OGE (Olivetti-General Electric, poi General Electric, a controllo a stati (state machine) e successivamente a nome Honeywell[5] molto performanti (GE 105, GE 115-1, GE 115-2 (8 bit - 16 KB), GE 120, GE 125, GE 130 a circuiti integrati), di grande successo e popolarità negli Stati Uniti (a quell'epoca il GE 115-2 - evoluzione del 115-1 per compatibilità con i sistemi della General Electric - denominato anche 115 New Common Line, progettato da Ferruccio Zulian) fu il secondo più venduto al mondo dopo l'IBM[6] chiamato confidenzialmentethe dolly" (la bambola) usato anche in alcunifilm di fantascienza prodotti aHollywood.[7][8][9][10][11][12]

Epilogo

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Buffer di memoria a nuclei magnetici con anellini di ferrite. Foto diPaolo Monti, 1960.

Le morti ravvicinate dell'ingegnerAdriano Olivetti (1960) e diMario Tchou (1961) posero un freno al lavoro del laboratorio, che in seguito fu venduto allaGeneral Electric. Questo segnò la fine dei calcolatori Elea.

Nel 1979 il Gruppo Olivetti creò Elea Spa, ente dedicato alla formazione e consulenza in ambito tecnologico e organizzativo.

Esemplari preservati

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L'esemplare di Elea 9003 appartenuto alMonte dei Paschi di Siena è stato preservato dall'Istituto Tecnico "Enrico Fermi" diBibbiena (AR), in collaborazione col Museo Informatico Bibbienese; il calcolatore fu donato alla scuola dalla banca neglianni 1970 e, in poco tempo, fu smontato e rimontato nella nuova sede dal tecnico Mario Babbini, che ne ha poi curato la manutenzione e l'impiego a scopo didattico-espositivo.

L'unico esemplare prodotto del CINAC/ELEA-9104 è custodito presso ilmuseo degli strumenti per il calcolo diPisa[13].

Un esemplare di GE-120, originariamente installato presso l'Aeroporto di Zurigo, si trova custodito presso il Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) di Cosenza.[14][15][16]

Un esemplare dei buffer di memoria di un ELEA 6001 è esposto in un'aula antistante il Centro di Calcolo INFN Catania.

Due Consolle, due Rack completi, alcuni buffer di memorie a nuclei e molta documentazione dell'ELEA 9003 sono esposte al Museo l'innovazione OLIVETTI - Laboratorio Tecnologic@mente di Ivrea (TO).

Note

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  1. ^Filippazzi, pp. 4-5.
  2. ^Filippazzi, p. 5.
  3. ^A 50-anni dalla scomparsa di Mario Tchou, sumatematica.unibocconi.it.URL consultato il 28 febbraio 2012(archiviato il 15 gennaio 2012).
  4. ^Filippazzi, p. 6.
  5. ^Honeywell Series 100 (PDF), subitsavers.org, Maggio 1972.URL consultato il 24 aprile 2023.
  6. ^I periodi Olivetti e General Electric | MATEpristem, sumatematica.unibocconi.eu.URL consultato il 24 aprile 2023.
  7. ^Il GE 115-2 ha avuto un grande successo in Italia per essere stato il primo computer al mondo ad essere usato come esecutore di musica ripreso anche dalla televisione italiana (nella rubrica "l'Approdo" del 19-06-1968) e utilizzato in vari concerti e mostre. È stato anche realizzato un disco con il titolo "Olivetti-General Electric - GE-115 COMPUTER CONCERTO"
  8. ^bin/art: GE-115 Concerto, subinart.eu.URL consultato il 24 aprile 2023.
  9. ^(EN) Giuditta Parolini,Music without Musicians ... but with Scientists, Technicians and Computer Companies, inOrganised Sound, vol. 22, n. 2, 2017-08, pp. 286-296,DOI:10.1017/S135577181700019X.URL consultato il 24 aprile 2023.
  10. ^Album foto - Museo dell'Informatica Funzionante - Palazzolo Acreide, sufacebook.com.
  11. ^Filmato audio videocorridor,Pietro Grossi computer concerto on GE-115 Computer 1967, suYouTube, 3 gennaio 2012.URL consultato il 24 aprile 2023.
  12. ^GE-115 computer concerto, 1963.URL consultato il 24 aprile 2023.
  13. ^La CINAC al museo di Pisa, sufondazionegalileogalilei.it.URL consultato il 28 febbraio 2012(archiviato il 7 marzo 2014).
  14. ^Recupero computer GE-120 (1969), suProduzioni dal Basso.URL consultato il 24 aprile 2023.
  15. ^Diamo il benvenuto al Grande Computer!, suwww.verdebinario.org.URL consultato il 24 aprile 2023(archiviato dall'url originale il 29 novembre 2022).
  16. ^Filmato audio YouSciences by GIUX,La Musica dei Computers. Il super MainFrame Ge120 al MIAI / MusIF con (Verde Binario & FreakNet), suYouTube, 24 giugno 2022.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
ComputerOlivetti
MainframeOlivetti Elea (1957-64): 9000 · 9001 · 9002 ·9003 · 9004 · 6000 · 4000
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