L'olio di semi di arachide oolio di arachidi è unolio vegetale che si ricava per pressione o per mezzo di solventi daisemi diarachidi.
Se altamente raffinato, con acidi grassi liberi <0,05%, ilpunto di fumo può superare 220. A queste condizioni, visto il grado di insaturazione non elevato e la minima concentrazione diacido α-linolenico può essere utilizzato per la frittura.
Le arachidi sono prodotte in quantità significative in più di 30 paesi, con i dati relativi alla produzione mondiale stimati attorno ai 50 milioni di tonnellate (dati del 2018 riferiti alle arachidi con guscio). I tre maggiori produttori di arachidi sono India, Cina e Stati Uniti che rappresentano circa il 65% della produzione mondiale.
La produzione di olio di arachidi subisce la pressione competitiva della più redditizia produzione di arachidi per il loro consumo diretto, comesnack o comeburro di arachide.
La ripartizione nell'utilizzo delle arachidi per la produzione dell'olio o per il consumo diretto varia sensibilmente da paese a paese. Mentre in India, il 75% delle arachidi prodotte in quel paese vengono frantumate per produrre l'olio, negli USA solo Il 10-12% della produzione di arachidi viene avviata alla estrazione dell'olio.[1] La maggior redditività delle arachidi destinate al consumo diretto comporta che le arachidi utilizzate per l'estrazione dell'olio siano state separate dalle scorte commestibili a causa di loro difetti compreso il potenziale rischio della presenza diaflatossine e micotossine.[1] Il contenuto dilipidi nel seme di arachide è relativamente alto, dell'ordine del 50% indipendentemente dalle varietà e dall'area di produzione. Alto anche il contenuto di proteine (22%) che rende il prodotto residuo dall'estrazione dell'olio utile per l'alimentazione animale.
I maggiori produttori di olio di arachide nel 2018[2]
Dopo una minima estrazione dell'olio, il materiale residuo pressato, chiamato in genere torta, che è povera di olio e ricca di proteine, può essere utilizzata per il cibo animale se l'aflatossina viene mantenuta al di sotto di livelli accettabili.[1]
Se la torta pressata è inaccettabile per l'alimentazione, come gran parte del materiale rimanente dopo l'estrazione fisica e chimica, viene relegata all'uso come fertilizzante.
Dopo l'estrazione l'olio grezzo deve subire una completa raffinazione chimica. Il rischio di trasferimento di aflatossine e micotossine dai semi ad oli altamente raffinati è quasi nullo.[3]
Le caratteristiche chimico fisiche degli oli vegetali possono variare in funzione del processo di raffinazione.A temperatura ambiente è liquido e si presenta come una sostanza oleosa di colore giallo più o meno intenso.I valori standard dell'olio di semi di arachidi non raffinato sono:
Caratteristiche chimico fisiche dell'olio di semi di arachide non raffinato[4]
In tutti gli oli vegetali la composizione può variare in funzione dellacultivar, delle condizioni ambientali, della raccolta e della lavorazione. L'olio di semi di arachide è composto prevalentemente datrigliceridi con la seguente distribuzione tipica diacidi grassi, come indicato nelCodex Alimentarius[4].
La concentrazione di acidi a catena molto lunga,acido arachico e superiori, non deve superare il 4,8%[4].
L'alta concentrazione diacidi grassi polinsaturi e monoinsaturi lo rende particolarmente suscettibile all'auto-ossidazione, che può essere ritardata daitocoli naturalmente presenti o da antiossidanti addizionati.
Legenda: ND,= Non Determinato
concentrazione tocoli rilevata su oli non raffinati[4]
Sostanza
mg/kg
Tocoli totali
170 - 1300
Alfa-tocoferolo
49-373
Beta-tocoferolo
ND – 41
Gamma-tocoferolo
88 – 389
Delta-tocoferolo
ND - 22
Alfa-tocotrienolo
ND
Gamma-tocotrienolo
142
Delta-tocotrienolo
ND
La concentrazione totale di steroli rilevata su oli non raffinati è 900-2900 mg/kg.
Legenda: ND, Non Determinato o ≤0,05%
concentrazione steroli rilevata su oli non raffinati[4]
Può però contenere, se non adeguatamente raffinato, anche proteine lipofile ed allergeni (agglutinine eoleosine) che introducono un rischio per chi soffre di grave allergia alle arachidi[5][6].
Vista l'alta diffusione ed il rischio di severe reazioni della allergia alle arachidi, la maggioranza degli oli di semi di arachide sul mercato sono altamente raffinati.
Come altri frutti a guscio e sementi da cui estrarre oli le arachidi sono soggette al rischio di contaminazione da funghi e micotossine. Di particolare pericolosità sono leaflatossine che possono contaminare le derrate conservate non correttamente. L'aflatossina è un composto potenzialmente cancerogeno prodotto daAspergillus flavus e Aspergillus parasiticus che possono invadere arachidi, mais, semi di cotone, di riso e altre merci. In tutti i paesi avanzati sono in atto programmi di controllo e procedure di stoccaggio per cui le concentrazioni di aflatossine nelle arachidi commestibili è attentamente monitorato.[7] L'aflatossina è generalmente associata alla porzione proteica delle arachidi e quindi generalmente non si trova nell'olio raffinato.[3]