Al2024, con 65 stagioni giocate, i Raiders vantano 509 vittorie, 480 sconfitte e 11 pareggi ed unrecord nei play-off di 25 vittorie e 20 sconfitte.[3]
In tutta la loro storia, i Raiders hanno ottenuto 15 titoli divisionali (di cui tre nella American Football League e 12 nella NFL), 3 Super Bowl, 4 titoli della American Football Conference ed un titolo della defunta AFL. Al 2022 complessivamente 30 Raiders tra ex giocatori (26), capi-allenatori (2) e dirigenti (2) sono entrati a far parte della Pro Football Hall of Fame.[4]
Durante le prime tre stagioni della loro storia (1960-1962), i Raiders hanno dovuto affrontare diverse difficoltà sia dentro che fuori dal campo. Nel 1963 però la squadra assunse come capo-allenatoreAl Davis, che negli anni seguenti diventerà proprietario egeneral manager della squadra. Sotto la sua guida, i Raiders raccolsero i primi successi. Nel 1967 riusciranno a qualificarsi per la prima volta ai play-off, vincendo per la prima ed unica volta il titolo AFL battendo in finale gliHouston Oilers, per poi venire sconfitti daiGreen Bay Packers nelSuper Bowl II.
Saranno glianni '70 a vedere i Raiders raggiungere la gloria: in questo decennio infatti vincono per sei volte il titolo di division e raggiungono la finale della AFC in altrettante 6 occasioni. Il primo titolo NFL arriva nel1976 quando, in occasione delSuper Bowl XI sconfiggono iMinnesota Vikings. Il secondo titolo giunge inaspettatamente nel1980 battendo iPhiladelphia Eagles nelSuper Bowl XV, divenendo così la prima squadra della lega a vincere il titolo dopo essersi qualificata ai play-off comewild card. Dopo essersi trasferiti aLos Angeles l'anno precedente, nel1983 i Raiders sconfiggono iWashington Redskins nelSuper Bowl XVIII ottenendo il terzo e per ora ultimo titolo NFL della propria storia. Dopo lastagione 1985, infatti, il club si avvia verso un declino che durerà un decennio: nelle nove stagioni seguenti a Los Angeles riuscirà a vincere soltanto un titolo di division (nella stagione 1990) e due partite di play-off. Nel1995 la franchigia riporta la sua sede aOakland.
A cavallo fra la fine deglianni '90 e l'inizio deglianni 2000, gli Oakland Raiders riescono a risorgere dalle ceneri, seppur per un breve periodo. Una rinascita che culmina nellastagione 2002, quando escono sconfitti dalSuper Bowl XXXVII per mano deiTampa Bay Buccaneers. Da quel momento in poi la franchigia si avvia a una crisi profonda: per 13 stagioni i Raiders non sono riusciti mai a raggiungere i play-off e neanche ad ottenere un record stagionale positivo. Il periodo negativo ha avuto termine tornando allapost-season nel2016.
Anche se il progetto iniziale era quello di chiamare la squadra Oakland Señors, prima dell'inizio dellastagione 1960 la squadra assume il nome definitivo di Oakland Raiders. Dopo aver rifiutato le offerte deiWashington Redskins (NFL) e deiLos Angeles Chargers (AFL), ad essere nominato primohead coach della storia della franchigia èEddie Erdelatz, nativo diSan Francisco e reduce da una grande carriera di allenatore nelcollege football durante gli anni '50. Ma la prima stagione dei Raiders non si avvia sotto buoni auspici, non potendo fare altro che scegliere per ultimi i giovani talenti provenienti daicollege. Ilroster della stagione 1960 è composto di 42 elementi, di cui soltanto 14 veterani e ben 29 giocatori al primo anno tra i professionisti (rookie). Fra questi ultimi però c'è ilcentro (e futuro nominato alla Hall of Fame)Jim Otto e ilquarterbackTom Flores (che saràhead coach dei Raiders dal 1979 al 1987). Al loro debutto, i Raiders di Erdelatz ottengono 6 vittorie e 8 sconfitte. Ma nellastagione seguente, Erdelatz entra in conflitto con la dirigenza dei Raiders e dopo una disastrosa partenza (nelle prime due partite i nero-argento incassano 99 punti senza segnarne nemmeno uno), il 18 settembre 1961 i Raiders lo licenziano.
Dopo il licenziamento di Erdelatz, il 24 settembre 1961 viene nominato nuovohead coachMarty Feldman. Nel 1961 i Raiders finiscono la stagione con unrecord di 2-12. Feldman rimane in carica con l'inizio dellastagione 1962, ma dopo un avvio di 5 sconfitte e nessuna vittoria, viene licenziato anche lui. Al suo posto assume il comando delle operazioniRed Conkright, che riesce ad ottenere soltanto una vittoria. Ilrecord stagionale del 1962 è un pesantissimo 1-13. Ne fa le spese naturalmente Conkright, che però rimane all'interno delcoaching staff dei Raiders con un ruolo di "mentore" per il futuro allenatore. Sotto la guida dei suoi primi tre allenatori, ilrecord complessivo dei Raiders è un disastroso 9-33.
La American Football League e Al Davis (1963-1969)
Dopo la fallimentare stagione 1962,F. Wayne Valley (uno degli otto proprietari degli Oakland Raiders) decide di assumereAl Davis nel ruolo dihead coach egeneral manager. Alla giovane età di 33 anni, Davis è stato il più giovane ad aver assunto entrambi i ruoli nella storia del football americano professionistico.[6] Appena arrivato, Davis si assume la responsabilità di rivoluzionare il gioco dei Raiders in senso più "verticale" (come lui stesso definirà), implementando un gioco offensivo più aggressivo sulla scorta dell'attacco sviluppato dall'head coach dei ChargersSid Gillman.[7] Al suo primo anno sulla panchina, nel1963 i Raiders di Al Davis migliorano improvvisamente ottenendo 10 vittorie e 4 sconfitte (lo stesso Davis viene nominatoCoach of the Year della American Football League) e nella stessa stagione, l'8 settembre 1963 debutta la famosa divisa da gara ufficiale nera e argento. Dopo una lieve flessione nellastagione 1964 (5-7-2), i Raiders tornano a vincere nel1965, ottenendo 8 vittorie, 5 sconfitte e 1 pareggio.
Avendo ricevuto la nomina aCommissioner della American Football League, nell'aprile 1966 Al Davis è costretto a passare la carica dihead coach al suo assistente,John Rauch. Ma soltanto un paio di mesi dopo la AFL si unisce allaNational Football League e quindi la sua nomina non ha più ragione di esistere. Dopo una trattativa con Valley per ritornare ai Raiders, il 25 luglio 1966 Al Davis acquista una quota di minoranza della squadra (il 10%, con un investimento di 18.000 dollari).[8]
Rauch guida i Raiders ad unastagione 1966 che si conclude con un record identico a quello della stagione precedente (8-5-1), finendo secondi nella AFL West Division.
Tornato alla guida dei Raiders, Al Davis assembla e allena una squadra che migliora a vista d'occhio. Con al suo fianco John Rauch (successore designato ma che formalmente detiene il ruolo dihead coach), e grazie alle prestazioni del quarterbackDaryle Lamonica (arrivato ad Oakland daiBuffalo Bills), Al Davis conduce i Raiders in una stagione 1967 che si conclude con 13 vittorie ed una sola sconfitta e la vittoria del titolo AFL, battendo in finale gliHouston Oilers con un netto 40-7. Con la vittoria contro gli Oilers i Raiders ottengono quindi il diritto di disputare aMiami ilSuper Bowl II contro iGreen Bay Packers del leggendarioVince Lombardi, da cui però ne escono sconfitti 33-14. La stagione seguente ilrecord stagionale è 12-2, ma nella finale AFL contro iNew York Jets ne usciranno sconfitti di misura (27-23). A causa dei conflitti con la proprietà e soffocato dalla figura ingombrante di Davis, il 16 gennaio 1969 John Rauch si dimette dahead coach, accasandosi nello stesso ruolo ai Buffalo Bills.
Dopo essere stato, durante i primi anni '60,defensive assistant coach dellaSan Diego State University (sotto l'head coachDon Coryell, di cui Madden dichiarerà sempre la sua influenza),John Madden arriva ai Raiders nel 1967 assunto da Al Davis per il ruolo di allenatore deilinebackers. Il 4 febbraio 1969, dopo l'addio di John Rauch, Madden diventa quindi il sesto allenatore della storia dei Raiders. Sotto la guida di Madden, nel1969 i Raiders vincono la AFL West Division con unrecord di 12-1-1. Dopo aver distrutto gli Houston Oilers il 20 dicembre 1969 nella gara di playoff (56-7), i Raiders escono però sconfitti dalla finale diconference il 4 gennaio 1970, battuti daiKansas City Chiefs diHank Stram con il punteggio di 17-7.
I Raiders degli anni '70 hanno giocatori di livello assoluto, con ben 8 giocatori successivamente eletti nella Hall of Fame oltre allo stesso John Madden. Una serie di successi costruiscono il "mito" dei Raiders come una squadra temutissima per la sua superiorità fisica ed atletica. Grazie soprattutto ad una difesa dominante (che si avvale anche dei placcaggi durissimi dellesafetyJack Tatum eGeorge Atkinson e delcornerbackSkip Thomas), i Raiders vincono regolarmente la AFC West ed accedono ai playoff in quasi ogni stagione. Nel periodo 1973-1977 i Raiders riescono a raggiungere sempre la finale di conference.
E gli anni '70 sono anche gli anni della splendida rivalità tra i Raiders e iPittsburgh Steelers, le due squadre più forti dellaAmerican Football Conference e, forse, di tutta la lega. Ai playoff i Raiders incontrano spesso gli Steelers e, fra il 1974 e il 1976, per ben 3 volte la squadra vincente della sfida Steelers-Raiders vince ilSuper Bowl. E l'attenzione mediatica si concentra su questa rivalità, influenzata da giocate controverse, placcaggi disperati, accuse reciproche e dichiarazioni pubbliche.
Nel 1969John Madden venne nominato nuovo capo-allenatore, portando i Raiders durante gli anni 70 a imporsi come una delle migliori squadre della lega, vincendo sette titoli di division e ilSuper Bowl XI contro iMinnesota Vikings nel 1976.MVP della partita fu il ricevitoreFred Biletnikoff che ricevette 4 passaggi per 79 yard. Giocatori di rilievo durante questo decennio oltre a Biletnikoff, furono gliHall of FamerKen StablerDave Casper,Art Shell eGene Upshaw. Nel frattempo, Davis acquisì diverse quote societarie, diventando il proprietario della franchigia.
L'anello dei Raiders per la vittoria delSuper Bowl XV.
Nel 1979 subentrò un nuovo allenatore,Tom Flores, primo allenatore di origine ispanica nella storia della NFL. Sotto la sua direzione i Raiders continuarono a dominare la lega nella prima metà degli anni ottanta. Nel 1980, il popolare quarterback Ken Stabler fu scambiato con gliHouston Oilers. Nella quinta settimana della stagione, il quarterback titolare Dan Pastorini si ruppe una gamba e fu rimpiazzato dall'ex prima scelta assolutaJim Plunkett. Plunkett guidò Oakland a un record di 11-5 ottenendo una wild card per i playoff. Lì i Raiders superarono Houston Oilers,Cleveland Browns e San Diego Chargers, qualificandosi per ilSuper Bowl XV, vincendolo contro i favoritiPhiladelphia Eagles, divenendo la prima squadra qualificatasi ai playoff come wild card a vincere il Super Bowl.
1982-1994: gli anni a Los Angeles e il terzo Super Bowl
Prima della stagione 1980, Al Davis tentò senza successo di ammodernare l'Oakland Coliseum, portandolo a trasferire la squadra nel 1982 aLos Angeles. Nella nuova città, nella stagione 1983, la squadra terminò con un record di 12–4 ed ottenne delle vittorie convincenti contro Steelers eSeattle Seahawks nei playoff. Contro i favoritiWashington Redskins nelSuper Bowl XVIII, i Raiders vinsero nettamente per 38-9 conquistando il loro terzo Super Bowl. Miglior giocatore della partita fu il running back al secondo annoMarcus Allen.
Nel 1988 giunse alla corte dei Raiders l'ottavo head coach,Mike Shanahan, proveniente dallo staff deiDenver Broncos. Dopo una stagione terminata con il record di 7 vinte e 9 perse, nella stagione successiva una partenza molto negativa (una vinta e 3 perse) ne causò l'esonero. Al suo posto giunse Art Shell, diventando il primo capo-allenatore afro-americano della storia della NFL. Shell rimase fino alla stagione 1994, l'ultimo anno dei Raiders a Los Angeles.
Nel 1995 i Raiders fecero ritorno a Oakland, diretti dal nuovo allenatore Mike White. Nonostante un inizio positivo, i Raiders non riuscirono più a conquistare i playoff e di conseguenza dopo tre stagioni White venne esonerato.
Nella stagione 1997 arrivòJoe Bugel, il quale rimase alla guida della squadra per una sola stagione, venendo sostituito daJon Gruden che rimane con i Raiders fino alla stagione 2001, riportando la squadra agli antichi fasti dopo un decennio negativo. La miglior stagione della gestione Gruden fu quella del 2000 terminata con un record di 12-4. Guidata dal quarterback veteranoRich Gannon, Oakland vinse il suo primo titolo di division dal 1990, giungendo fino alla finale della AFC, dove fu sconfitta 16–3 dai futuri vincitori del Super Bowl, iBaltimore Ravens.
Gli ultimi anni della gestione Al Davis (2002-2011)
Nellastagione 2002Bill Callahan divenne il tredicesimo allenatore della storia della società, portando la squadra fino alSuper Bowl XXXVII, dove venne sconfitta contro iTampa Bay Buccaneers dell'ex allenatore Jon Gruden che intercettò Gannon, nominato quell'annoMVP della NFL, un numero record di 5 volte.
A finestagione 2003 Callahan venne esonerato e sostituito daNorv Turner. I risultati ottenuti furono però deludenti e nel 2005 Davis decise di richiamare Art Shell, che concluse col peggior record della lega. Con la prima scelta assoluta delDraft NFL 2007 i Raiders scelsero il quarterback da LSUJaMarcus Russell, una selezione negativa che condizionò la franchigia per diversi anni a venire.
Il 22 gennaio 2007 dopo stagioni di insuccessi venne nominato il sedicesimo allenatore,Lane Kiffin, il più giovane nella storia dei Raiders. A distanza di meno di due anni, a causa dei risultati pessimi e del rapporto negativo con Al Davis, Kiffin viene esonerato, sostituito a stagione in corso daTom Cable, già coordinatore offensivo della squadra.
Nellastagione 2010 i Raiders, dopo 7 anni terminati con un record negativo, chiusero la stagione in pareggio (8 vinte e 8 perse), vincendo tutte le 6 partite della propria division ma non ottenendo la qualificazione ai playoff, diventando la prima squadra dal 1970 a non raggiungere i playoff pur chiudendo la stagione regolare senza sconfitte nella propria division. Dopo pochi giorni dalla fine della stagione, Cable decise di ritirarsi.
Il 17 gennaio 2011 fu nominato come diciassettesimo allenatore l'ex-coordinatore offensivoHue Jackson. L'8 ottobre 2011 morì all'età di 82 anni lo storico proprietario Al Davis. A metà stagione, con un record di 7 vittorie e 4 sconfitte per i Raiders i play-off sembravano un risultato alla portata di Oakland, ma dopo una serie di tre sconfitte consecutive e la sconfitta con i rivali deiKansas City Chiefs, la stagione si è conclusa con un altro risultato finale in pareggio: 8 vittorie e 8 sconfitte.
Il 6 gennaio 2012 venne assunto il nuovogeneral managerReggie McKenzie. Il 10 dello stesso mese, Hue Jackson venne esonerato e sostituito daDennis Allen che concluse lastagione 2012 con un altro pessimo record di 4-12, venendo tuttavia confermato. Dopo un2013 chiuso con 4 vittorie e 12 sconfitte, Allen fu licenziato dopo avere perso tutte le prime quattro partite dellastagione 2014.[9] A sostituirlo fino alla fine della stagione fu il coordinatore offensivo Tony Sparano. Il 2014 terminò con 3 vittorie e 13 sconfitte.
Il 14 gennaio 2015 fu annunciato l'arrivo diJack Del Rio come capo allenatore.[10] I Raiders, col nuovo quarterback rookieDerek Carr conclusero il 2015 migliorando il bilancio vittorie-sconfitte dell'anno precedente, salendo a 7-9.[11] Nel2016 la squadra tornò per la prima volta ai playoff dopo la sconfitta nel Super Bowl della stagione 2002, vincendo la propria division con un record 12-4.[12] A causa dell'infortunio di Carr nel finale della stagione regolare, la squadra fu però subito eliminata nel primo turno della post-season.[13]Khalil Mack invece fu premiato come difensore dell'anno.[14]
Il 27 marzo 2017 i proprietari delle squadre della NFL si pronunciarono a favore (31 favorevoli e 1 contrario) della richiesta dei Raiders di spostare la loro sede aLas Vegas. Vi fu costruito unnuovo stadio, finanziato per 750 milioni di dollari da fondi pubblici e per 500 milioni stanziati congiuntamente dai Raiders stessi e dalla NFL. Ulteriori finanziamenti furono garantiti dallaBank of America. La decisione di spostare nuovamente la "casa" dei Raiders fu presa in seguito al mancato impegno degli enti pubblici californiani per la costruzione di un nuovo stadio a Oakland, e dopo il rifiuto della NFL di accettare un piano del 2016 per cui i Raiders avrebbero diviso con i Chargers uno stadio aCarson, nei sobborghi di Los Angeles[15]. Il trasferimento fu ufficializzato il 22 gennaio 2020.[16]
Prima dellastagione 2017 i Raiders estesero il contratto del quarterback Derek Carr per cinque anni a 125 milioni di dollari, record per la NFL.[17] La stagione, partita con l'aspettativa di tornare per il secondo anno di fila ai playoff,[18][19] fu invece molto deludente chiusa con il record 6-10. Dopo l'ultima partita stagionale persa contro i Los Angeles Chargers 20-30, Mark Davis licenziò il capo-allenatore Del Rio, a cui era stato esteso il contratto per quattro anni ad inizio stagione.[20][21]
Il 6 gennaio 2018 i Raiders annunciarono il ritorno come capo-allenatore diJon Gruden che da nove anni faceva l'analista perESPN nelMonday Night Football.[22] Mark Davis, che voleva assumere Gruden da sei anni, gli offrì un contratto di 10 anni dal valore stimato di 100 milioni di dollari.[23] L'arrivo di Gruden fu caratterizzato da importanti scambi, conKhalil Mack ai Chicago Bears per due scelte al primo turno del draft eAmari Cooper ai Dallas Cowboys per un'altra scelta al primo turno. Fu inoltre licenziato il direttore generale Reggie McKenzie sostituito dal 2019 da Mike Mayock, esperto di draft diNFL Network. Lastagione 2018 fu comunque negativa per la squadra che chiuse con un record di 4-12 e all'ultimo posto della AFC West, cosa che non succedeva dal 2014.
In quella che sarebbe stata l'ultima stagione del secondo periodo ad Oakland, lastagione 2019, i Raiders migliorarono di tre vittorie rispetto all'anno precedente ma sempre chiudendo con un record negativo di 7-9.
Il 22 gennaio 2020 fu annunciato il trasferimento effettivo dei Raiders a Las Vegas.[24] Nella loro prima stagione nel Nevada, la2020, i Raiders giocarono le partite casalinghe nel nuovoAllegiant Stadium senza tifosi a causa dellapandemia di COVID-19. Dopo essersi portati su un record 6-3, chiusero la stagione in pareggio 8-8 non qualificandosi ai playoff per la quarta stagione di fila.
Lastagione 2021 fu caratterizzata soprattutto da problemi fuori dal campo: prima della partita della settimana 5 contro iChicago Bears furono pubblicate delle e-mail di Jon Gruden quando era commentatore sportivo per la ESPN in cui si esprimeva con termini razzisti.[25] In seguito alla pubblicazione di altre email pubblicate dalNew York Times in cui usava termini misogini e omofobi, Gruden si dimise l'11 ottobre 2021.[26][27] La squadra fu affidata al coordinatore degli special teamRich Bisaccia.[28] Dopo la vittoria contro iDenver Broncos nella partita della settimana 6 Mark Davis dichiarò che i Raiders sono contrari a commenti come quelli fatti da Gruden.[29] Il 2 novembre 2021 il wide receiver titolareHenry Ruggs fu arrestato con molteplici accuse dopo aver ucciso una donna in un incidente d'auto.[30] Più tardi quel giorno, i Raiders svincolarono Ruggs.[31] L'8 novembre 2021 il cornerbackDamon Arnette fu svincolato dopo che fu reso pubblico un video in cui brandiva delle armi da fuoco.[32] Fu invece positivo l'andamento in campo della squadra che chiuse la stagione regolare sul record di 10-7, arrivando seconda nella AFC West e qualificandosi allapost-season dopo cinque stagioni. Lì fu sconfitta nelWild-Card round daiCincinnati Bengals.
Lastagione 2022 vide l'arrivo del nuovo capo-allenatoreJosh McDaniels,[33] del nuovo general managerDave Ziegler[34] e del nuovo presidenteSandra Douglass Morgan, prima donna afro-americana a ricoprire tale ruolo nella NFL.[35] Al quarterbackDerek Carr fu prolungato di tre anni il contratto per 121,5 milioni di dollari[36] e tramite scambio della prima e seconda scelta al draft fu acquisito il wide receiverDavante Adams daiGreen Bay Packers.[37] Al contempo vari giocatori selezionati come prime scelte nell'era Gruden furono scambiati o svincolati, mentre sul running backJosh Jacobs non fu usata l'opzione per prolungare di un anno, il quinto, il contratto da rookie.[38] Partiti con l'obiettivo di qualificarsi ai playoff per il secondo anno di fila, i Raiders chiusero la stagione con un record negativo 6-11, terzi nella division e fuori dallapost-season. Derek Carr, autore di prestazioni giudicate insufficienti, fu accantonato nelle ultime due gare stagionali, sostituito dal quarterback di riserva.[39] Josh Jacobs invece ebbe una stagione con prestazioni notevoli chiudendo come leader delle lega per yard corse, per la corsa più lunga, per la media delle yard corse per partita, per le yard guadagnate dalla linea di scrimmage e leall-purpose yard.[40][41][42]
Nellastagione 2023 continuò il lavoro del duo McDaniels-Ziegler per portare a Las Vegas il modello di organizzazione e di filosofia che aveva caratterizzato gli anni vincenti diBill Belichick neiNew England Patriots, quella che fu giornalisticamente definitaThe Patriots Way e basata su una rigida disciplina e accondiscendenza dei giocatori alle esigenze della squadra e della dirigenza.[43] In sostituzione di Derek Carr arrivò il veteranoJimmy Garoppolo,[44] mentre conJosh Jacobs, dopo averlo bloccato con ilfranchise tag per non perderlo comefree agent, fallì il tentativo di trovare un accordo pluriennale e ci si accordò per continuare insieme per un altro anno.[45] Partiti con l'obiettivo di tornare ai playoff dopo un anno di assenza, i risultati sul campo però portarono a metà stagione ad un brusco cambio di direzione: McDaniels e Ziegler furono licenziati dopo l'ottava settimana, con la squadra sul record di 3 vittorie e 5 sconfitte,[46] e fu nominato come capo-allenatoread interim l'allenatore dei linebackerAntonio Pierce,[47] che scelse di far giocare il quarterback rookieAidan O'Connell al posto di Garoppolo.[48] Sotto la guida di Pierce la squadra si rafforzò soprattutto nel gioco difensivo ma riuscì anche a migliorare il record di franchigia di punti segnati in una gara, segnandone 63 nella gara contro iChargers.[49] La stagione terminò sul record di 8 vittorie e 9 sconfitte, 2° nella AFC West ma fuori dai playoff per il secondo anno consecutivo.[50]
Tom Brady socio di minoranza dei Raiders dall'ottobre 2024
Il 15 ottobre 2024, dopo oltre un anno di discussione interna alla lega, i proprietari delle franchigie approvarono all'unanimità la partecipazione come socio di minoranza dei Raiders, con una quota complessiva del 10% di cui il 5% detenuto personalmente, dell'ex quarterback sette volte vincitore del Super Bowl, cinque volte MVP del Super Bowl e tre volte MVP della NFL,Tom Brady, ritirato dal campo nel 2022 e divenuto poi commentatore televisivo per laFox.[51] Sul campo, lastagione 2024 fu una delle peggiore degli ultimi anni, con la squadra già fuori dalla corsa play-off a metà della stagione regolare chiusa infine sul record di 4-13, con sei sconfitte su sei gare disputate contro gli avversari di division, e il capo-allenatore Pierce licenziato al termine dell'annata.[52][53] La squadra fu quindi affidata all'espertoPete Carroll.[54]
Le uniformi dal1960 al1962 erano di colore nero, oro e bianco; dal1963 per le partite in casa la maglia è diventata nera, il numero in argento e i pantaloni sono in argento con strisce nere e argento. Per le partite fuori casa la divisa è composta da una maglia bianca con numeri neri e pantaloni argento con strip nere e argento. Il casco è di color argento con una striscia nera che parte dalla base fino alla visiera. Sul lato vi è un'immagine che raffigura uno scudo con all'interno una testa di un predone con un casco di football e delle sciabole incrociate.
LaPro Football Hall of Fame ha ammesso 30 giocatori che hanno giocato nei Las Vegas Raiders o che hanno fatto parte dell'organizzazione come dirigenti o allenatori.[55] Nella tabella sono indicati ingrassetto coloro che hanno prevalentemente passato la loro carriera con il club.
L'organizzazione dei Raiders non ritira i numeri di maglia né ufficialmente, né ufficiosamente. Il numero 00, indossato daJim Otto per tutta la sua carriera, non è più permesso nella NFL[56]. Era stato permesso in origine dalla AFL per una questione di marketing perché la pronuncia di tale numero in inglese era simile a quella del cognome del giocatore ("aught-O").
C'era una speculazione secondo cui il numero 2 sarebbe stato ritirato dalla circolazione: l'ultimo a indossarlo fuJaMarcus Russell nel 2009 ma a causa del pregiudizio del fatto che Russell fu una delle peggior scelte del draft di tutti i tempi nella storia degli sport professionistici americani i Raiders decisero di non farlo indossare a nessun altro[57][58]. Quando la squadra scelseTerrelle Pryor nel Draft Supplementare del 2011, gli fu assegnato il numero 6 al posto del numero due che indossava allaOhio State University malgrado quello non fosse utilizzato da alcun giocatore al momento. A Pryor non fu data alcuna spiegazione del perché non avesse ricevuto il proprio numero[59]. Tuttavia Pryor ritornò ad indossare la maglia numero 2 prima dell'inizio della stagione 2013.
I seguenti giocatori sono stati inseriti nella formazione ideale della stagioneAll-Pro mentre militavano nei Raiders. In grassetto i giocatori che fanno ancora parte della franchigia.
I seguenti giocatori sono stati convocati per l'annualePro Bowl mentre militavano nei Raiders. In grassetto i giocatori che fanno ancora parte della franchigia.
Il primo ruolo è il principale mentre gli eventuali successivi indicano i ruoli secondari.
(IR) sta perInjured Reserve ed indica la lista ristretta per un solo giocatore infortunato che può tornare ad allenarsi dopo la settimana 6 e a rientrare in prima squadra dopo che questa ha giocato 8 partite.
(NF-Inj.) / (NF-Ill.) stanno rispettivamente perNon-Football Injured eNon-Football Illness ed indicano le liste dove viene inserito un giocatore che ha un infortunio o una malattia non dipendente dal football americano.
(PUP) sta perPhysically Unable to Perform ed indica la lista dove viene inserito un giocatore mentre è in attesa di recuperare la condizione fisica. Nella stagione regolare dopo la sesta partita giocata dalla propria squadra, il giocatore ha tempo tre settimane per riprendere ad allenarsi, più tre settimane aggiuntive dal suo rientro agli allenamenti per rientrare in prima squadra.