LaNuova Svezia (insvedeseNya Sverige) era una piccola coloniasvedese situata lungo ilfiume Delaware sulla costa est delNord America.[1] La colonia fu uno dei primi insediamenti europei e l'unico insediamento svedese nel Nord America continentale.[2]
Alla metà delXVII secolo, i confini del Regno di Svezia si erano ulteriormente estesi e consolidati con la firma dellapace di Vestfalia e il Paese entrava nel novero delle grandi potenze europee. Il dominio svedese in Europa comprendeva l'Ingria, buona parte dellaPomerania, le arcidiocesi diBrema eVerden, l'Estonia, e laLettonia. Oltre a questi territori bisogna ricordare che il regno svedese comprendeva tutta l'attualeFinlandia e parte dell'attualeRussia. Gli Svedesi cercarono, quindi, di estendere la loro influenza nell'area nordamericana creando una colonia specializzata nella produzione di prodotti agricoli (soprattuttotabacco) e di pellicce, al fine di aggirare il monopolio dei mercantifrancesi einglesi. Fu quindi istituita laCompagnia di Nuova Svezia, che includeva azionisti svedesi, olandesi e tedeschi.
La prima spedizione svedese in Nord America, organizzata dall'ammiraglioClas Fleming, salpò dal porto diGöteborg nel1637. La spedizione venne organizzata e supervisionata dall'ammiraglioKlaus Fleming. Un olandese,Samuel Blommaert, assistette ai preparativi e designòPeter Minuit quale guida della spedizione.
I membri della spedizione viaggiarono sulle naviFogel Grip eKalmar Nyckel, e arrivarono nellabaia di Delaware, in un punto situato nella zona rivendicata dagli olandesi. Successivamente raggiunseroCapo May eCapo Henlopen nel marzo1638 e gettarono l'ancora in corrispondenza di una zona rocciosa vicino aMinquas Kill.
La fondazione di Fort Christina e l'ostilità olandese
Gli svedesi costruirono un forte, vicino all'odiernaWilmington, che chiamarono Fort Christina.[3] Negli anni seguenti, circa 600 svedesi e finlandesi si insediarono in quest'area. L'insediamento rappresentava de facto un'invasione della colonia deiNuovi Paesi Bassi, in quanto questo territorio era stato esplorato e reclamato dai coloni olandesi.
Peter Minuit fu il primo governatore della colonia diNuova Svezia. Essendo stato il direttore dellaCompagnia Olandese delle Indie Occidentali, ed il predecessore dell'attuale direttore al momento della fondazione della colonia,Willem Kieft, Minuit conosceva la situazione dei territori su entrambe le sponde del Delaware in quel momento. Sapeva che gli olandesi si erano insediati solo nella zona orientale (New Jersey), ma non in quella occidentale (Maryland, Delaware, e Pennsylvania). Minuit accolse i capi delle popolazioni native a bordo dellaKalmar Nyckel e acquistò dai nativi i territori corrispondenti all'attuale città diFiladelfia, la Pennsylvania del Sud, il Delaware e il Maryland.
Kieft protestò, ma Minuit lo ignorò, perché sapeva bene che al momento gli olandesi erano militarmente impotenti. Minuit completò Fort Christina nel1638 e quindi tornò aStoccolma, ma prima fece scalo neiCaraibi per acquistare tabacco da rivendere in Europa e rendere il viaggio economicamente proficuo. Minuit morì nel corso di questo viaggio a causa di unuragano nei pressi dell'isola diSaint Christopher, nei Caraibi. In seguito a questo avvenimento, gli obblighi ufficiali del primo governatore diNuova Svezia vennero trasferiti aMåns Nilsson Kling, un finlandese, fino all'invio di un nuovo governatore dalla madrepatria, due anni dopo.[4]
Estensione e ubicazione delle colonie deiNuovi Paesi Bassi (Nieuw Nederland) e Nuova Svezia (Nya Sverige)
Lo scontro con i Paesi Bassi e la fine della colonia
Nel1643 la compagnia si espanse lungo il fiume e costruì Fort Nya Elfsborg vicino all'attualeSalem. Nel maggio1654 l'insediamento olandese di Fort Casimir fu occupato da un contingente svedese guidato daJohan Rising.Il forte fu conquistato senza l'uso della forza, dato che non vi era polvere da sparo[non chiaro], e fu rinominato Fort Trefaldigheets. Come rappresaglia gli olandesi, guidati dal governatorePeter Stuyvesant, posizionarono un esercito vicino alfiume Delaware nell'estate1655, chiedendo la resa immediata di Fort Trefaldigheets e Fort Christina e presero il comando della colonia.
Nonostante l'occupazione olandese, i coloni svedesi e finlandesi continuarono a godere di uno status autonomo, possedendo una propria milizia, religione e terre.
Questa condizione durò ufficialmente fino alla conquistainglese della colonia dei Nuovi Paesi Bassi, nell'ottobre1664, e continuò non ufficialmente fino a che l'intera area venne inclusa nello stato della Pennsylvania da parte diWilliam Penn nel1682. Durante questo periodo l'immigrazione e l'espansione svedese continuarono. Il primo insediamento svedese, con l'annesso Fort Wicaco, nell'area diFiladelfia fu costruito solo nel1669, ma la maggiore immigrazione svedese in Nord America avvenne due secoli dopo, nel periodo tra il 1870 e il 1910, quando, soprattutto nelMinnesota, giunsero circa un milione di svedesi.
Fort Christina (così battezzato in onore della reginaCristina di Svezia) fu costruito nel1638 e fu il primo insediamento europeo permanente nella valle del fiume Delaware. Nel1651 i coloni olandesi edificaronoFort Casimir a soli 12 chilometri di distanza e le tensioni fra le due colonie aumentarono notevolmente, fino a quando, nel1655, la colonia di Nuova Svezia passò in mano olandese; oraWilmington,Delaware.
Fort Trefaldigheets (Forte Trinità), era precedentemente un avamposto olandese col nome diFort Casimir. Venne conquistato dagli svedesi al comando di Johan Rising nel1654, ma la caduta della colonia svedese pose termine all'occupazione; oraNew Castle, Delaware.
^Gli altri possedimenti svedesi nelle Americhe furono ottenuti solo successivamente e si trovavano nelleAntille: l'isola diSaint-Barthélemy (svedese dal1785 al1878, ora francese) e l'arcipelago diGuadalupa (la Francia lo cedette agli svedesi nel1813, ma nell'anno successivo ne riottenne la sovranità a seguito delPrimo Trattato di Parigi).
^Thorne, Kathryn Ford, Compiler, & Long, John H., Editor:New York Atlas of Historical County Boundaries; p. 5; The Newbury Library; 1993.
^Russell Shorto,The Island at the Center of the World, parte II; capitolo 6, pp. 115-117.