Prosegue latradizione sportiva del "Novara Calcio", sodalizio fondato nel 1908, che ha disputato per tredici volte il campionato diSerie A, l'ultima nella stagione2011-2012, e vi ha conseguito come miglior risultato l'ottavo posto nell'annata1951-1952; ha giocato inoltre una finale diCoppa Italia nell'edizione1938-1939. Escluso nel 2021 dai campionati professionistici, il Novara Calcio è stato dichiarato fallito due anni dopo. Vanta la 30ª miglior tradizione sportiva in Italia.
Il 22 dicembre 1908 otto studenti del Liceo Carlo Alberto, tutti di età compresa tra i 15 e i 16 anni – e fra essi ancheGiovanni Canestrini, che sarebbe stato poi giornalista per laGazzetta dello Sport, e l'avvocatoPietro Omodei Zorini[4] – fondano laFootball Association Studenti Novara,[4] grazie anche all'appoggio della società sportiva cattolicaVoluntas, i cui atleti indossavano una divisaazzurra. Tra il 1909 e il 1911 la F.A.S. selezionò i suoi migliori giocatori assieme a quelli delle altre società che già praticavano lo sport delcalcio nella cittàpiemontese (laGinnastica e Scherma, laForza e Speranza, laPro Scalon) per fondare ilFoot Ball Club Novara, che diede ottima prova di sé nelle amichevoli. Nel 1912 laFIGC la selezionò per uno speciale concorso volto a inserire forze nuove nel campionato diPrima Categoria, nonostante il club non avesse mai fatto attività ufficiale a livello nazionale. Sconfitta laVigor, il Novara esordì dunque per la prima nellamassima serie il 3 novembre di quell'anno sul campo di via Lombroso.[4] L'avversario era ilTorino, e la gara si concluse sul punteggio di 2 reti a 1 per questi ultimi:Mario Meneghetti siglò il primo gol nella storia del Novara.[4] Nel 1920 si fuse con l'Unione Sportiva Novarese, una società nata nel 1917, mantenendo la divisa azzurra e mutando il nome inFoot Ball Association Novara.[5]
Fu nelprimo dopoguerra che il Novara ottenne i primi risultati favorevoli: nel1919-20 sfiorò le semifinali interregionali dell'Italia settentrionale, nel1920-21 si mise in mostra vincendo il suo girone a pari punti con il Torino: le buone prestazioni ottenute in quegli anni e i nei tornei seguenti fruttarono una discreta popolarità alla squadra azzurra, che andò così a formare con altre le altre tre società del Piemonte Orientale in auge in quel periodo - laPro Vercelli, l'Alessandria e ilCasale - il cosiddetto "quadrilatero piemontese".[4]
Il 23 settembre 1926 il Novara retrocesse inPrima Divisione a causa di una riforma dei campionati: fatale fu la ripetizione, aTorino, di uno spareggio che era già terminato con un nulla di fatto aCasale Monferrato. L'Alessandria vinse 2-1; il Novara tuttavia si riscattò immediatamente ritornando, l'anno successivo, inDivisione Nazionale. Nel 1929 fu ammesso al primo campionato diSerie B (1929-30), dove passò sette stagioni consecutive. Nel 1931 gli fu imposto di italianizzare il nome inAssociazione Calcio Novara; nello stesso anno ci fu l'arrivo diLuciano Marmo nel ruolo di direttore tecnico e fu inaugurato ilcampo di gioco di via Alcarotti, lo stadio "Littorio" (dal 1946 "Comunale"). Il Novara continuò a giocare su questo campo fino al gennaio 1976, quando venne inaugurato il nuovo"Comunale" di viale Kennedy.
Al termine del campionato1935-36, il Novara giunse primo in classifica alla pari con laLucchese ed entrambe furono ammesse al loro primocampionato diSerie A. La squadra piemontese fece ritorno in B, però, dopo un solo anno e nelcampionato 1937-38 fu autrice di una grande rimonta ai danni dell'Alessandria, culminata con la vittoria in casa dei grigi per 1-0 all'ultima giornata e con il vittorioso spareggio-promozione diTorino, vinto per 3-2. Gli azzurri ritornarono nella massima serie dopo appena un anno, rimanendovi fino al 1941, quando un quoziente reti peggiore rispetto a quello dellaLazio li condannò alla retrocessione (campionato 1940-41). Nel 1939 il Novara aveva raggiunto la finale dellaCoppa Italia diquell'anno, alla quale era arrivata dopo aver battuto Pro Vercelli,SIME Popoli,Modena eMilan: la finale fu persa per 2-1 contro l'Ambrosiana il 18 maggio 1939. Nel 1944 il calcio italiano si fermò a causa dellaseconda guerra mondiale.
Il dopoguerra, Silvio Piola e la retrocessione in Serie C
Silvio Piola, leggenda del calcio italiano e centravanti novarese per 7 stagioni
Nel 1947 venne ingaggiato l'attaccante trentaquattrenneSilvio Piola: il suo apporto fu fondamentale per gli azzurri nella vittoria dellaSerie B 1947-48 e nelle stagioni che la squadra passò in Serie A tra il 1948 e il 1954. Il nome dell'attaccante si legò dunque a quello della squadra azzurra, che a lui dedicò lo stadio nell'anno della sua morte, il 1996. Nel1951-52 il Novara allenato daGiovanni Varglien arrivò ottavo in massima serie, miglior prestazione di sempre della squadra azzurra;[4] a questa posizione in classifica contribuì fortemente Piola, che all'età di 38 anni segnò 18 gol.
Al termine delcampionato 1955-56 il Novara retrocesse in Serie B.[4] Il ritorno tra i cadetti non fu facile per la squadra, che evitò laSerie C nelcampionato 1960-61 vincendo aFerrara lo spareggio retrocessione contro laTriestina. Nella stagione successiva il Novara fu declassato all'ultimo posto per un tentativo d'illecito denunciato da un giocatore dellaSambenedettese: in questo modo al termine delcampionato 1961-62 il Novara retrocesse per la prima volta in terza serie. Ritornata in Serie B nel 1965, la squadra azzurra crollò di nuovo in C tre anni più tardi, classificandosi penultima inSerie B 1967-1968.
Al ritorno tra i cadetti nel 1970, il Novara lanciò due giovani campioni destinati a fare la storia nelle file rispettivamente dellaLazio e delTorino:Felice Pulici eRenato Zaccarelli. Il miglior piazzamento si registrò nel1975-76, quando la squadra ottenne il sesto posto dopo aver lottato a lungo per la promozione in Serie A. Al termine delcampionato 1976-77 retrocesse in Serie C[4] e nel 1978 fu ammessa alla primaSerie C1. La squadra in quel periodo fu molto vicina al ritorno nella serie cadetta ma, a causa di una vicenda di illecito denunciata da un giocatore delLecco, subì una penalizzazione in classifica e la squalifica di un suo giocatore. Retrocesse poi per la prima volta inSerie C2 al termine delcampionato 1980-81.[4]
Il Novara del 1971-1972
Il Novara trovò enormi difficoltà in C2 iniziando un calvario che culminò nel 1990 con la retrocessione nelCampionato Interregionale dopo uno spareggio perso contro ilPontedera; la squadra venne però ripescata per il declassamento in Promozione della sua rivale storica, laPro Vercelli. Seguirono anni di ripresa e diversi campionati di vertice che portarono finalmente alla promozione in Serie C1 ottenuta al termine delcampionato 1995-96, ma a causa di dissidi societari interni l'allora presidente Giampiero Armani dovette abbandonare la carica che venne presa prima da Gianfranco Montipò fino al 30 settembre 1996, poi da Carlo Manzetti e nel 1997, dopo solo un anno, la squadra tornò in C2.[4] Seguirono cinque anni tormentati, caratterizzati da continui cambi di gestione, e per tre anni, dal 1999 al 2001, il Novara evitò la retrocessione aiplay-out che avrebbe anche determinato il fallimento della società ma al termine delcampionato 2002-03 ottenne una quasi insperata promozione in Serie C1 che stabilizzò la situazione societaria.[4]
La stagione2006-07 si concluse con la salvezza certa con un turno d'anticipo; nel frattempo avvenne anche il passaggio di proprietà dalla famiglia Resta a quella De Salvo, proprietaria di diversi policlinici nell'Italia settentrionale e desiderosa di sfondare nel mondo del calcio.[6]
Lastagione 2008-2009 si aprì con l'arrivo del nuovo allenatoreEgidio Notaristefano e con l'acquisto del capocannoniere dellaSerie C2Cristian Bertani, del centrocampistaFilippo Porcari e del difensore Alessio Tombesi; da registrare però anche la cessione del capitano Sandro Ciuffetelli, sostituito daMatteo Centurioni. Dopo un ottimo girone d'andata ai vertici della classifica, la squadra cominciò un lento declino a partire dal pareggio casalingo per 1-1 con laCremonese,[8] nella serata che avrebbe dovuto essere la festa per il centenario della società, e che continuò per tutto il girone di ritorno. La stagione si concluse così all'ottavo posto in classifica.
I gaudenziani festeggiano dopo la vittoriosa trasferta in casa della rivaleCremonese, stagione 2009-2010
Nellastagione 2009-2010 vi furono importanti cambiamenti nell'organigramma societario, conPasquale Sensibile nuovo direttore sportivo in sostituzione diSergio Borgo e conAttilio Tesser nuovo tecnico. La squadra vinse il campionato con 67 punti, tornando in Serie B dopo trentatré anni dall'ultima apparizione, e rimase imbattuta in campionato fino alla sconfitta contro ilBenevento a quattro giornate dalla fine;[9] inCoppa Italia il cammino fu ancora più sorprendente, in quanto la squadra arrivò a giocare gli ottavi di finale con ilMilan (persi per 2 a 1 allo Stadio Meazza davanti a circa 13000 tifosi azzurri) dopo aver eliminato squadre di Serie A come ilSiena e ilParma.[10] Dopo la vittoria del Campionato di Lega Pro, nel finale di stagione il Novara colse undouble conquistando, il 23 maggio 2010, anche laSupercoppa di Lega di Prima Divisione battendo ilPortogruaro per 5-4 nella doppia finale.
Il ritorno in Serie A e l'altalena tra Serie B e Serie C (2010-2021)
Nellastagione 2010-2011, la prima nella serie cadetta dopo molti anni, il Novara si rivela la sorpresa del campionato, grazie a un gioco spumeggiante in velocità, trainata dall'inedita coppia d'attaccoBertani-González e da un Piola sempre stracolmo che portano i Piemontesi a chiudere il girone d'andata in testa da soli a 40 punti. Nel girone di ritorno il Novara vede un brusco calo di risultati, rimanendo comunque aggrappato al treno play-off, che ottiene grazie a un ottimo terzo posto, dovuto a una striscia di vittorie nelle ultime gare del campionato. Nei play-off sfidò laReggina e dopo un pareggio a reti bianche in Calabria gli azzurri ottennero la finale grazie a un pirotecnico 2-2 interno, propiziato da un gran gol a tempo scaduto diMarco Rigoni. In finale il Novara si trova ad affrontare ilPadova, capace di battere ilVarese. La gara di andata termina ancora con un pareggio senza reti, mentre al Piola finisce con un secco 2-0 grazie ai gol di González su punizione e del solito Rigoni, capaci di mandare in delirio un'intera provincia. Il Novara tornò in massima serie dopo cinquantacinque anni dall'ultima apparizione.[11]
Marco Rigoni, tra i protagonisti nel biennio 2009-2011 del doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A, quest'ultima nuovamente raggiunta dopo 55 anni.
Nellastagione 2011-2012 il Novara ha registrato la partenza del direttore sportivo Pasquale Sensibile destinato allaSampdoria e l'arrivo come sostituto di Mauro Pederzoli, ex direttore sportivo del settore giovanile del Milan.[12] Il 20 settembre 2011, nella prima partita inSerie A sul campo di casa, con erba in sintetico, vince per 3-1 contro l'Inter.[13] Il 12 febbraio 2012 ottiene la prima vittoria esterna in campionato sempre contro l'Inter alMeazza vincendo 1-0 con gol diAndrea Caracciolo (vittoria che non avveniva da 51 anni). Questa è anche la prima vittoria sulla panchina dei piemontesi perEmiliano Mondonico, subentrato a Tesser dopo la sconfitta a Palermo 2-0 del 29 gennaio. Il 6 marzo la società solleva dall'incarico il direttore sportivo Mauro Pederzoli, sostituito dal vice Cristiano Giaretta, e l'allenatoreEmiliano Mondonico, richiamando in panchinaAttilio Tesser. Il 2 maggio 2012, a seguito del pareggio esterno contro laFiorentina (2-2), il Novara retrocede matematicamente in Serie B. Chiude la stagione il 13 maggio, perdendo 2-1 in trasferta colMilan.
Nella stagione2012-2013, iniziata con una penalizzazione di 4 punti per il coinvolgimento (responsabilità oggettiva) nelloscandalo italiano del calcioscommesse del 2011 la partenza è sofferta (3 sole vittorie dopo 12 incontri), e il 31 ottobre 2012, dopo la sconfitta contro l'Ascoli, Tesser viene esonerato e sostituito daGiacomo Gattuso, da quattro anni alla guida della formazionePrimavera e già sulla panchina della prima squadra per brevi periodi nelle stagioni 2004-2005 e 2006-2007. L'esperienza di Gattuso sulla panchina del Novara è tuttavia breve: dopo tre sconfitte consecutive il tecnico viene esonerato e la guida della squadra viene affidata adAlfredo Aglietti, che riesce con una grande rimonta a centrare il 5º posto in classifica, qualificando gli azzurri per i play-off. L'avventura dei piemontesi finisce in semifinale, dove la squadra di Aglietti viene eliminata dall'Empoli pareggiando 1-1 all'andata al Piola per poi perdere 4-1 in Toscana.
Nella stagione2013-2014, dopo una serie di cambi sulla panchina, arriva la retrocessione inLega Pro a seguito del 19º posto e della successiva sconfitta con ilVarese maturata aiplay-out. Durante l'estate il Novara fa richiesta di essere riammesso alla Serie B a seguito della esclusione del Siena, ma pochi giorni prima dell'inizio dei campionati la sua richiesta viene definitivamente respinta a vantaggio delVicenza già riammesso in Serie B sia per la stagione 2005-06 che per la stagione 2012-13.
Nella stagione2014-2015 il Novara parte un po' a rilento; la squadra, rinnovata per la gran parte e affidata al nuovo tecnicoDomenico Toscano, fatica un po' agli inizi (solo 10 punti nelle prime 8 partite) ma poi inizia una rimonta basata soprattutto sul rendimento interno (alla fine dell'anno saranno 15 vittorie casalinghe su 19 partite) e sulle imprese del trio d'attacco composto dal rigeneratoGonzález, dal capitanoFelice Evacuo e dal giovaneSimone Corazza (42 gol totali in 3) e riesce a conquistare l'immediata risalita fra i cadetti. Nonostante tre punti di penalizzazione, la squadra riesce a svettare anche guadagnando vantaggi negli scontri diretti contro tutte le squadre immediate inseguitrici in classifica (fondamentali i rotondi successi per 4-0 suPavia eComo e ancor più la vittoria per 2-1 sul campo delBassano). Proprio il Bassano sarà la rivale più accanita, agganciata alla penultima giornata (vittoria del Novara per 1-0 sull'Arezzo e pareggio del Bassano aMonza). Il 10 maggio, ultima giornata, 2000 tifosi azzurri invadono pacificamenteLumezzane, dove Corazza segnando il gol del decisivo 0-1 regala al Novara l'immediato ritorno nella serie cadetta. Tutti i numeri parlano a favore del Novara: miglior attacco, miglior difesa, maggior numero di partite vinte e, come detto, vantaggi negli scontri diretti con tutte le squadre classificate dalla 2ª alla 6ª posizione. A corollario della promozione, il 24 maggio 2015 la squadra si aggiudica la sua secondasupercoppa di categoria superando, in un triangolare,Salernitana eTeramo. Come nel 2010, anche la formazioneBerretti vince lo scudetto.
Nonostante gli ottimi risultati raggiunti in campionato, la società opta per il cambio di allenatore per la successiva stagione di Serie B. Nel 2015-2016 il Novara si piazza ottavo e raggiunge i play-off, dove elimina ilBari vincendo per 4-3 alSan Nicola, ma è eliminato in semifinale. Nella stagione seguente, con un nuovo cambio in panchina, la squadra ottiene una tranquilla salvezza classificandosi al 9º posto con 56 punti, 4 in meno rispetto all'ultimo posto utile per giocare i play-off. È invece tribolata l'annata 2017-2018, conclusasi con un'amara retrocessione in Serie C: il Novara, cui basterebbe il pari per accedere ai play-out, perde in casa contro laVirtus Entella all'ultima giornata e saluta la seconda divisione dopo tre anni.
Inseriti nel girone A dellaSerie C, i piemontesi concludono la stagione regolare al 9º posto in classifica con 50 punti; piazzamento che consente alla squadra di qualificarsi per i play-off accedendo sin dal primo turno preliminare. Dopo aver eliminato ilSiena vincendo per 1-0 in trasferta, la squadra viene estromessa dalla corsa alla promozione in Serie B dall'Arezzo dopo aver pareggiato 2-2 in terra toscana, in seguito al peggior piazzamento in classifica.
Nel corso dellastagione 2019-2020 (che vede gli azzurri trascorrere il campionato a metà classifica, senza riuscire ad agganciare i playoff) la famiglia De Salvo cede l'80% delle azioni del Novara Calcio alla società di diritto tedesco Tm commodities GmbH, rappresentata dall'imprenditore Maurizio Rullo[14]. La presidenza viene assunta da Marcello Cianci, che sarà poi costretto alle dimissioni ai primi del 2021 per problemi legali apparentemente non connessi col club, lasciando la carica allo stesso Rullo[15].
La gestione Rullo dura solo 17 mesi: alla fine della stagione diSerie C 2020-2021 (nella quale il Novara, seppur con una rosa assemblata in economia, esprime a tratti un buon calcio e manca di poco l'accesso ai playoff) il club passa nuovamente di mano, con la cessione dell'80% delle azioni alla A&G Real Estate SpA, rappresentata da Leonardo Pavanati e Marco Bonanno; i De Salvo confermano invece il loro 20%.[16]
A stretto giro emergono irregolarità nelle pratiche d'iscrizione alla terza serie, che portano all'esclusione del club dai campionati professionistici.[17] Nella stagione 2021-2022 il Novara Calcio si iscrive quindi esclusivamente ai campionati giovanili provinciali,[18] salvo poi non riuscire ad allestire le squadre per mancanza di giocatori: di lì a poco le attività cessano completamente.[19]
Circa un anno dopo la mancata iscrizione, a seguito dell'apertura presso la Procura della Repubblica novarese di un fascicolo d'inchiesta per indebite compensazioni,distrazioni dalle casse societarie[20] e violazioni della legge fallimentare e della normativa fiscale, vengono arrestate o indagate diverse persone a vario titolo legate all'ultima gestione del Novara Calcio (ivi compresi i "capi cordata" Pavanati e Bonanno), con contestuali perquisizioni e sequestri anche al centro sportivo diNovarello.[21] Cominciano inoltre a essere rogate le prime istanze di fallimento: a febbraio ne viene rigettata una previo pagamento di un creditore, mentre a settembre il club propone al Tribunale di aprire una composizione negoziata, per risanare la situazione societaria e riprendere le attività;[22][23] la proposta non viene accolta e il 10 gennaio 2023 il Tribunale di Novara deposita la sentenza di fallimento, che dichiara aperta la liquidazione giudiziale della società.[24] Un ulteriore filone d'indagine tocca l'ex patròn Maurizio Rullo e l'ex presidente Marcello Cianci[25], che poco dopo, nel mese di febbraio, vengono a loro volta posti in stato di fermo nel quadro di un'inchiesta per traffico internazionale di rifiuti, con l'accusa (tra l'altro) di aver riciclato parte dei proventi illeciti all'interno del Novara Calcio.[26]
Frattanto il nome «Novara» e i colori sociali sono mantenuti nei campionati maggiori di calcio, da una diversa società fondataex novo nel 2021 sotto l'egida dell'amministrazione comunale, il Novara Football Club, inizialmente senza alcun legame con il vecchio Novara Calcio; pur se il presidente del nuovo sodalizio, Massimo Ferranti, palesa l'intento di proseguire latradizione sportiva della precedente società.[27] La squadra esordisce lo stesso anno inSerie D, vincendo subito il girone A e ottenendo la promozione inSerie C per la stagione 2022-2023.[28]
Il 13 dicembre 2023, il presidente Massimo Ferranti ha ceduto il 100% delle quote azionarie ad una cordata di imprenditori: il 34% alla Blu Line Sport Management s.r.l., il 32% alla BF s.r.l. ed il 34% alla PLM Management s.r.l. diPietro Lo Monaco.[29] Il 20 febbraio 2025 la famiglia Boveri, attraverso la BF s.r.l., acquista le quote della Blu Line Sport Management s.r.l., divenendo così l'azionista di maggioranza con il 75% e lasciando il 25% alla PLM Management s.r.l.; contestualmente si dimette il presidente Marco La Rosa, il cui posto viene preso dal vicepresidente Fabio Boveri.[3]
2021 - Al termine della stagione, il club viene escluso dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie. Nell'estate, il neocostituitoNovara Football Club viene ammesso in Serie D con un nuovo titolo sportivo.
Alla fondazione il Club adottò una magliabianca e calzoncinineri, ma pochi anni dopo li sostituì con la divisa attuale. La maglia del Novara èazzurra (spesso con bordini bianchi) e reca sul petto lo stemma della città diNovara "di rosso alla croce d'argento", che è riprodotto anche nel logo. I calzoncini in uso sono neri; più volte in passato sono stati bianchi, e più raramente azzurri. I calzettoni sono neri, mentre in passato sono stati azzurri (spesso con risvolti bianchi), e più raramente bianchi. La seconda divisa è tradizionalmente bianca con bordini azzurri. Per la terza maglia, si è ciclicamente ricorso a tinte qualigranata,rosso,giallo o nero.
Il logo del Novara, dal 2021, riprende con stile grafico più moderno, i loghi storici del Novara in uso dal 1930 al 2003, di forma circolare, di colore azzurro, con in testa lo stemma comunale ed all'interno il nome del club. Sulla maglia è spesso presente solamente lo stemma comunale.[31]
Stemma utilizzato dal 1908 al 1930 e presente ancora oggi sulle divise azzurre.
In occasione delle partite casalinghe, allo stadio viene suonato l'innoForza Novara (più noto comeVa Novara Va!), realizzato dal gruppo novarese The Bristol negli anni 1960.[2][32]
Interno dello stadio Silvio Piola prima dei lavori
Lo stadio del Novara calcio è[34] ilSilvio Piola, inaugurato il 18 gennaio 1976 in seguito all'abbandono del precedentestadio Comunale di via Alcarotti. All'inizio fu chiamato genericamente Comunale di Viale Kennedy (dal nome della strada in cui è situato) e poi fu dedicato aLuciano Marmo, ma il 3 ottobre 1997 fu ufficialmente intitolato all'attaccanteSilvio Piola, scomparso l'anno precedente.[35]
L'impianto fino al 2010 ha avuto una capacità di 7 500 spettatori.
I lavori di rinnovo e ampliamento del 2010 hanno portato alla sostituzione del terreno di gioco, ormai deteriorato dal clima umido, con uno inerba sintetica (il primo tra i campi di Serie B e A).[36] È stata poi completamente sostituita la copertura della tribuna con una più moderna, sulla quale si è provveduto all'installazione diimpianti fotovoltaici per l'autosostentamento dell'impianto elettrico.Sono stati inoltre installati una serie di 8 Sky Box oltre a una risistemazione completa dell'area vip-stampa; infine, in regola con le nuove norme di sicurezza, sono stati installati 12tornelli alle entrate di tutti i settori dello stadio.
Nel giugno 2011, dopo la promozione in Serie A, sono iniziati ulteriori lavori di ampliamento che hanno permesso di raggiungere la capienza di 17 875 spettatori, attraverso l'innalzamento delle due curve.[37]
Costruito nel 2007 a seguito dell'acquisizione del Novara Calcio da parte della famiglia De Salvo, sorge sul sito di un vecchio mulino delXVII secolo. Dispone di 6 campi da calcio a 11 regolamentari (di cui 8 omologati), una foresteria per l'alloggio dei calciatori, 1 palestra da 600 m², 1 area medica e per la riabilitazione, 1 ristorante e alcune aree relax.[38] A Novarello fu inoltre stabilita la sede legale e operativa del Novara Calcio.
Anche dopo la cessione societaria, la proprietà del centro è sempre rimasta avocata alla famiglia De Salvo, tramite il soggetto giuridicoPoliclinico di Monza SpA; dopo un anno di assenza, nell'agosto 2022, previo accordo con il Novara Football Club (lanewco subentrata nel 2021 a seguito della mancata iscrizione del Novara Calcio alla Serie C), gli azzurri hanno ripreso a svolgere la loro preparazione a Novarello.[39]
Qui di seguito è riportata la lista dei calciatori italiani del Novara convocati innazionale maggiore (anche nota comeNazionale A) per incontri ufficiali dal 1920 a oggi mentre militavano nel club piemontese.[51]
Il tifo organizzato ha la propria sede nella Curva Nord "Nini Udovicich" dello stadio Silvio Piola. Il primo gruppo, nato alla fine degli anni 1960, fu ilCommandos Club, che alla fine degli anni 1970 cedette il posto alleBrigate Biancoazzurre; fece poi seguito laLegione '83, esistita dal 1983 al 2005.[54]
Nel giugno 2016, un comunicato ufficiale di tutti i gruppi presenti in curva annunciò la creazione di un'unica fazione, i cui membri si identificano, in casa e in trasferta, dietro uno striscione riportante la scrittaNuares.[55]
Dal 2023 è presente in Curva Nord un nuovo gruppo, iFiöi Della Nord, composto dalle giovani nuove leve del tifo organizzato biancoblù che, dalla stagione 2024-2025, è diventato il gruppo novarese più numeroso, sia in casa che in trasferta.
Per quanto concerne la tifoseria non ultrà, ilClub Fedelissimi Novara Calcio è l’associazione dei tifosi più longeva, essendo nata nel 1964.[56]
La tifoseria novarese intrattiene un unico gemellaggio, con i sostenitori delRimini,[57] oltreché un'amicizia con le curve diOlbia eMontevarchi.[57] La rivalità più importante è quella con laPro Vercelli con cui il Novara disputa il cosiddetto Derby del Riso, molto sentito e sempre molto acceso tra le due tifoserie le rispettive città, è stato giocato quasi sempre in Serie C e C2. In passato le due squadre hanno giocato i derby nei massimi campionati precedenti il girone unico e, dalla nascita della Serie A, il campionato di livello più alto in cui le due rivali si sono incontrate è la Serie B negli anni '30 e '40 e dopo 64 anni, col ritorno dei bianchi in Serie B, è tornato a giocarsi in seconda serie a partire dalla stagione2012-2013 e seguenti. Il Novara ha mantenuto la superiorità negli incontri in Serie B, finché nel 2016 la Pro Vercelli è tornata a vincere il derby dopo 15 anni, mentre nel 2017 le Bianche Casacche sono tornate al successo in trasferta dopo 17 anni. A seguito della sconfitta a Novara nel marzo 2019, la Pro Vercelli ha ottenuto la vittoria di tre derby consecutivi: l'unico disputato nella stagione 2019-2020, in trasferta, ed entrambi i match della stagione 2020-2021. Si coltivano anche altre rivalità con i collettivi al seguito diPro Patria (con cui disputa il Derby del Ticino),Pavia,Monza,Cesena,Vogherese,Viareggio,Alessandria,Casale,Varese,Legnano,Cremonese eLecco.[57]
^Comunicato ufficiale, sunovarafootballclub.it, 13 dicembre 2023.URL consultato il 14 dicembre 2023.
^Elenco delle società calcistiche italiane pubblicate dalla FIGC all'inizio della stagione 1920-1921 a p. 1 (Piemonte - Novara F. Associazione, Casella Postale N. 19 - Novara) ed elenco delle affiliate stagione 1924-1925 (Annuario Generale degli Sports - Industrie Applicate - Turismo, p. 1635 - Provincia di Novara: Novara Foot-Ball Club Associazione - Via Carlo Alberto - Novara; Tornielli di Borgolavezzaro march. L. (Presidente) ). Volume conservato dallaBiblioteca comunale centrale di Milano eBiblioteca Nazionale Braidense.
^Padre diLino Grassi, come riportato in:Quaderni novaresi. Lino Grassi la storia dell'hockey di Gianfranco Capra - Novara, Zen iniziative, 2008, a pag. 9.