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Normanni

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Normanni,XI-XII secolo

INormanni (daNordmanni oNordmaenner, ossia "Uomini del Nord") erano un popolonorreno che si stanziò inNeustria, regione nel nord-ovest dellaFrancia, agli inizi delX secolo.[1]

Originari dei territori scandinavi[2], principalmente dallaDanimarca[3][4][5] eNorvegia,[6] dopo varie scorrerie su suolo francese decisero di giurare fedeltà al reCarlo III in cambio di una vasta superficie territoriale nel nord delRegno dei Franchi Occidentali.

Etimologia

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Il termineNormanni deriva dalle parole francesiNormans/Normanz, plurale diNormant (francese modernoNormand), che è a sua volta preso in prestito dalbasso francone anticoNortmann (lett. "uomo del nord") o direttamente dalnorrenoNorðmaðr, dall'analogo significato.

La prima occorrenza diNortmannus è nelCodice Sangermanense quale probabile latinizzazione diNorðmaðr.[7]

TraVIII eXI secolo il sostantivoNortmannus e gli aggettivi connessi vennero usati non solo in Francia, ma anche inInghilterra per indicare i popoli di tutta laScandinavia[8]. Tale termine divenne molto noto grazie allapreghiera attribuita, anche se con alcune incertezze, aimonaci deimonasteri depredati dai razziatorivichinghi nei secoliVIII eIX, che recitava: «Dio ci salvi dal furore normanno»[9].

L'ingleseCronaca anglosassone distingue tra i vichinghi norvegesi pagani, stanziati aDublino, nominandoliNorðmannum, e i vichinghi danesi cristianizzati stanziati nelDanelaw, nominandoliDæne (lett. "Dani"). Analoga distinzione è presente nelle memorie diEdmondo I d'Inghilterra sui vichinghi delregno di Jórvík da lui sconfitti nel 942[10][11][12].Tuttavia, il terminenormanni fu successivamente usato in modo pressoché esclusivo per qualificare gli stanziamenti inNeustria, nel nord della Francia, a causa dei quali fu ridenominataNormandia.

Origini

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La nativa culturanorrena, come quella di molti altri popoli migratori, era particolarmente versatile e aperta al nuovo: per un certo periodo, questa caratteristica li portò a occupare territorieuropei tra loro eterogenei. Dopo l'insediamento inNormandia conRollone nel 910, nell'XI secolo si riversarono nell'Italia meridionale (1017 circa) e inInghilterra (1066, nonostante diversi attacchi precedenti e la fondazione delDanelaw da parte deiVichinghi). NelSud Italia diedero luogo alla fondazione dellaContea di Puglia con gliAltavilla e nel 1130 alRegno di Sicilia.

Normanni in Normandia

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LaChiesa di Santo Stefano aCaen.

I Norreni passarono a occupare l'odiernaNormandia (regione dellaFrancia settentrionale che da essi prese il nome) a partire dall'ultimo quarto delIX secolo. Nel 911,Carlo III il Semplice,re dei Franchi Occidentali, concesse, grazie altrattato di Saint-Clair-sur-Epte, agli invasori una piccola porzione di territorio lungo il basso corso del fiumeSenna, che andò poi espandendosi, diventando ilducato di Normandia. Gli invasori erano guidati dal principeHrolf, latinizzato in Rollone, che strinse un'alleanza con Carlo.

Oltre a sostituirsi alla precedente classe aristocratica e guerriera, una rilevante parte dei Normanni si dedicò all'agricoltura, adottò lareligione cristiana e la linguagalloromanza, in un rapido processo dietnogenesi[13] dando così vita in alcunegenerazioni[14] a una nuovaidentità culturale, fondendosi con la popolazione locale dellaNeustria.[15]

Geograficamente, la Normandia corrispondeva alla vecchia provincia ecclesiastica diRouen oNeustria. Non avevafrontiere naturali e precedentemente fu una semplice unità amministrativa.

Nell'XI secolo la posizione degli invasori inNormandia era ormai consolidata. Via via (sia in Normandia sia inInghilterra) assimilarono anche il sistemafeudale francese.

La classe guerriera normanna era diversa dalla vecchiaaristocrazia francese. Molte delle famiglie di quest'ultima si facevano tradizionalmente risalire aiCarolingi, mentre i Normanni avrebbero raramente potuto vantare antenati antecedenti all'XI secolo. La maggior parte deicavalieri rimase povera e senza terra e per questo molti dei loro guerrieri divennero combattenti di professione al fine di procacciarsi ricchezze e terre.

Normanni in Inghilterra

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Lo stesso argomento in dettaglio:Anglo-normanni e Conquista normanna dell'Inghilterra.
Cavalieri normanni dellabattaglia di Hastings

I Norreni erano in contatto con l'Inghilterra già da lungo tempo. I relativi guerrieri vichinghi avevano più volte devastato non solo i litorali inglesi, ma anche la maggior parte dei più importanti porti di fronte all'Inghilterra al di qua dellaManica.Riuscirono a imporre la loro egemonia su vari regni inglesi, con l'eccezione del regno sassone delWessex nel quale il reAlfredo il Grande, (che regnò dall'871 all'898), seppe tener loro testa.

Emma, figlia delduca di NormandiaRiccardo I, sposò ilre ingleseEtelredo II d'Inghilterra. Fu per questo che Etelredo fuggì in Normandia nel 1013, quando fu scacciato daSven di Danimarca. La sua permanenza in Normandia (fino al 1016) influenzò lui e i figli avuti da Emma, che rimasero in Normandia dopo l'unificazione dell'Inghilterra da parte diCanuto il Grande.

Quando infineEdoardo il Confessore ritornò dal rifugio di suo padre nel 1041, su invito del fratellastroCanuto II d'Inghilterra, portò con sé l'educazione normanna ricevuta, molti consulenti e combattenti Normanni. Assoldò anche un piccolo numero di Normanni per addestrare e stabilire una forza militare di cavalleria inglese. NominòRobert di Jumiègesarcivescovo di Canterbury eRalph il timidoconte di Hereford. Invitò suo cognatoEustachio II di Boulogne alla sua corte nel 1051, cosa che provocò il più grande dei primi conflitti fraSassoni e Normanni e portò all'esilio delconte del Wessex,Godwin.

Nel 1066 Edoardo morì senza discendenti, ma lasciò come suo erede il ducaGuglielmo di Normandia. Costui attraversò la Manica per far valere i propri diritti, dando l'inizio allaconquista normanna dell'Inghilterra, con il rientro dei discendenti dei vecchi abitanti inglesi, ormai francesizzati. Nel frattempo l'aristocrazia inglese aveva però eletto re il più potente fra i suoi esponenti,Aroldo II, che regnò per qualche mese, fino a ottobre, quando fu ucciso nella celebreBattaglia di Hastings nel 1066 che decise le sorti dell'Inghilterra. Poco più di due mesi dopo Guglielmo, dettoil Conquistatore, fu incoronato re dall'arcivescovo di York pressoWestminster.

Dopo una tale drammatica ascesa al potere fu facile per Guglielmo rimodellare le strutture politiche e amministrative del regno escludendo dal potere le aristocrazieanglosassoni locali e rafforzando contemporaneamente la presenza normanna secondo il processo iniziato già daEdoardo il Confessore. Nei suoi 20 anni di regno Guglielmo trapiantò in Inghilterra ilmodello feudale francese (definitogiogo normanno), retribuendo con feudi i servizi resigli dall'aristocrazia al suo seguito (ai suoi tempi vennero costruiti circa ottantacastelli). Dopo un iniziale periodo di risentimento e ribellione, i due popoli cominciarono a fondersi, mescolando lingue e tradizioni. Tra le sue iniziative ci fu anche nel 1086 la redazione delGrande Libro del Catasto d'Inghilterra, che intendeva censire i beni e le persone del territorio del regno. Questo censimento catastale, redatto in unalingua latina ricca di termini anglosassoni, è uno dei documenti dell'epoca più importanti a livello storico, sociale, economico e politico della zona.

I Normanni cominciarono a identificarsi con il nome dianglo-normanni, mentre lalingua anglonormanna fu ampiamente distinta dal "francese parigino", soggetto all'humor diGoffredo Chaucer. Alla fine questa distinzione scomparve quasi del tutto nel corso dellaGuerra dei Cento Anni, con l'aristocrazia anglonormanna che andò progressivamente definendosi con il termine diinglese, e la convergenza dellalingua anglosassone eanglonormanna verso ilmedio inglese.

Normanni in Galles

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Ilcastello normanno di Pembroke (Galles meridionale)

I Normanni, sottoRobert Fitzhamon, signore di Gloucester, occuparono ilGlamorgan (ca 1093). Nel 1167,Dermot, re delLeinster, cacciato dall'isola, fu rimesso sul trono dai Normanni del Galles comandati daRiccardo di Clare, conte diPembroke.

Normanni in Scozia

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Uno dei rivali di Guglielmo il Conquistatore,Edgardo Atheling, alla fine si rifugiò inScozia. ReMalcolm Canmore di Scozia sposò la sorella di Edgar,Margherita, ed entrò così in contrapposizione con il normanno, che stava già minacciando e mettendo in discussione la sicurezza dei confini scozzesi del sud. Guglielmo allora invase il regno nel 1072, giungendo fino alFirth of Tay, dove si incontrò con la sua flotta. Malcolm fece atto di sottomissione, pagò l'omaggio a Guglielmo e gli diede come ostaggio il figlioDuncan.

I Normanni penetrarono in Scozia, costruendocastelli e dando inizio a una serie di nobili famiglie da cui discesero alcuni futuri sovrani comeRobert Bruce o i fondatori diclan scozzesi delleHighland. ReDavid I giocò un ruolo importante nell'introduzione dei Normanni e della cultura normanna in Scozia, avendo passato del tempo alla corte diEnrico I d'Inghilterra, che era sposato con la sorella di David,Matilde di Scozia. Il processo continuò sotto i successori di David. Il sistema feudale normanno fu applicato anche alle pianure scozzesi, mentre l'influenza sulla lingua degliscozzesi della pianura fu limitata.

Normanni in Irlanda

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Rovine normanne delcastello di Trim,Contea di Meath,Irlanda.

I Normanni s'insediarono nell'Irlanda durante ilX secolo. Essi ebbero un effetto profondo sulla cultura, la storia e la composizioneetnica (e anche sulla lingua) dell'Irlanda, con una fusione e una mescolanza molto rapida. I Normanni s'insediarono soprattutto nella parte orientale dell'isola verde, poi conosciuta comePale, dove costruirono molti castelli e insediamenti, come quelli diTrim e diDublino.

Normanni in Spagna

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InSpagna, dal XI al XII secolo, a partire dalleAsturie, un gran numero di Normanni parteciparono allaReconquista. Il primo fuRuggero di Tosny (morto nel 1040), detto "Le Mangeur de Maures" ("Il Mangiatore diMori"), attivo inCatalogna intorno al 1020.

Nel 1064, ilre di AragonaSancho Ramírez, alleatosi al conte Ermengardo III di Urgell, e con l'aiuto di una banda di Normanni comandati daGuglielmo di Montreuil († circa 1068), riuscì a catturare la capitale dellataifa di Saragozza, la città fortificata diBarbastro.

Nel 1129, ilcondottieroRoberto Burdet divenne Principe diTarragona.

Normanni in Italia

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In Italia meridionale

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Territori normanni,XII secolo.
Lo stesso argomento in dettaglio:Guerre bizantino-normanne e Conquista normanna dell'Italia meridionale.

I Normanni si stabilirono con successo anche lontano dalla Normandia. Prima dellaconquista dell'Inghilterra, gruppi di Normanni si diressero verso ilsud Italia (1000-1016), inizialmente prestando i loro servizi per vari compiti, come la protezione a pagamento deipellegrini che si recavano o tornavano dalsantuario di San Michele Arcangelo aMonte Sant'Angelo nelGargano. Successivamente furono ingaggiati comemercenari nella difesa delle città costiere dagli attacchi deiSaraceni e soprattutto nelle ribellioni anti-bizantine inPuglia.In particolare, un gruppo di Normanni con almeno cinque fratelli della famigliaDrengot combatté i Bizantini in Puglia sotto il comando diMelo di Bari. Dopo alcuni successi iniziali, i Normanni furono sconfitti aCanne nell'ottobre 1018. A quel punto Melo riparò aBamberga, in Germania, dove morì nel 1022.

Invece molti Normanni, capeggiati daGilberto Buatère, si stabilirono adAriano (allora sede di un'importante contealongobarda), ove nel giro di qualche anno riuscirono a usurpare il potere. Pertanto lacontea di Ariano, riconosciuta formalmente proprio nel 1022 dall'imperatoreEnrico II di Franconia[16], può essere considerata come il primo organismo politico posto in essere dai Normanni nell'Italia meridionale[17][18].

A capo dei Normanni in Italia eraRainulfo Drengot che, dopo aver ottenuto nel 1030 un palazzo-castello in prossimità della chiesa votiva diSancte Paulum at Averze, fondò la cittadina diAversa che divenne ben presto il punto di riferimento di tutti i Normanni che giungevano in Italia.

Melfi, capitale dellacontea di Puglia (caput Apuliae) fin dal 1043, fu sede di cinqueconcili tra il 1059 e il 1101. Durante il concilio indetto daNiccolò II nel 1059,Roberto il Guiscardo (dalfrancesevissart = "volpe") degliAltavilla strinse un patto con il pontefice (ilconcordato di Melfi), con cui si dichiarava formalmente suovassallo, ottenendo in cambio i titoli (ancora solo nominali) diduca di Puglia (che comprendeva anche laBasilicata e parte dellaCampania) e diCalabria (che era però ancora in parte in mano ai Bizantini) oltre che conte diSicilia (che però era ancora sotto il dominioarabo).

I Normanni riuscirono ben presto a scacciare dal Meridione la presenza bizantina con ripetute spedizioni che culminarono nel 1060 con la conquista a opera diRoberto il Guiscardo della città diReggio Calabria, dove egli confermò il suo titolo diduca di Calabria.In seguito gli Altavilla, avendoRoberto il titolo diduca di Puglia, scalzarono l'ultimo principe longobardo con laconquista di Salerno nel1077, che divenne così la nuova capitale delducato di Puglia e Calabria, mentre inSicilia ancora si combatteva contro gli Arabi.

La conquista della Marca Fermana

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L'occupazione normanna dellaMarca Fermana, che comprendeva parte delle odierne regioni delle Marche meridionali e dell'Abruzzo settentrionale, avvenne fra il 1053 ed il 1080, seppur iniziata con una serie di scorrerie, obbediva in realtà a precisi motivi strategici: fronteggiare cioè due possibili avversari, da una parte Guarnerio, marchese di Ancona e duca di Spoleto, spintosi nella Marca e oppressore di città e genti locali, dall'altraGoffredo il Barbuto che da Spoleto, congiungendosi a Guarnerio, avrebbe potuto aumentare le difficoltà dell'occupazione.

Nell'autunno del 1055, al momento d'abbandonare l'Italia, l'imperatoreEnrico III concedeva al Papa il ducato di Spoleto e la marca di Fermo, segnando i limiti che i Normanni non avrebbero dovuto oltrepassare. Il nuovo confine lasciava in possesso dei Normanni buona parte del territorio ascolano a sud del Tronto e il concordato seguito al concilio di Melfi (agosto 1059), di cui si è già parlato, ne sanzionava la legittimità concedendo ai Normanni «per investituram terras Beati Petri ... ab eis olim invasas».

A partire dal 1066-67, i Normanni, forti di tale stato di cose, si sentirono legittimati a violare codesta linea di confine e ad iniziare l'occupazione parziale di posizioni strategiche della Marca Fermana, per contrastare e assestare un colpo definitivo ai nemici Guarnerio e Goffredo, sino a che, nel 1080, a Ceprano,Gregorio VII non suggellò l'alleanza con Roberto il Guiscardo, concedendoglide facto la sovranità sui territori conquistati.[19]

Normanni in Sicilia

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Pittura del soffitto ligneo della Cappella Palatina diPalazzo dei Normanni,Palermo
Lo stesso argomento in dettaglio:Conquista normanna della Sicilia e Storia della Sicilia normanna.

Alcuni gruppi di Normanni, guidati daHarald Hardrade di Norvegia,Guglielmo Braccio di Ferro (soprannome datogli per aver trafitto con la spada l'emiro di Siracusa[20]) eDrogone d'Altavilla, agli ordini del generale bizantinoGiorgio Maniace, nel 1040, contribuirono alla temporanea riconquista della città diSiracusa allora in possesso degli Arabi.

In seguito, nel 1061,RuggeroBosso d'Altavilla, fratello di Roberto, alla testa di un folto gruppo di cavalieri, tra cui anche il conteAmico di Giovinazzo, sbarcò aMessina e invase l'isola (allora sotto dominiosaraceno), riuscendo nel 1072 ad arrivare aPalermo (assedio di Palermo), che venne poi eletta capitale dellaContea di Sicilia. MentreBoemondo I d'Antiochia, figlio della prima moglie di Roberto, diventava verso la fine del 1088 sovrano delPrincipato di Taranto, Ruggero I conquistò nel 1091 l'ultima roccaforte araba in Sicilia,Noto, e nello stesso anno l'isola diMalta, anch'essa sotto il dominio arabo[21].

Il Regno di Sicilia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Regno di Sicilia.

Gli succedette nel 1101 il figlioRuggero II, con la reggenza fino al 1112 della madreAdelaide del Vasto. Ruggero II dopo aver conquistato l'Italia meridionale, creò ilRegno di Sicilia: la notte di Natale del 1130 nellacattedrale di Palermo fu incoronato re di Sicilia e duca di Puglia e di Calabria. Ruggero II conquistò anche (a partire dal 1135) alcuni territori costieri dellaTunisia e dellaTripolitania, costituendo deipossedimenti normanni in Africa annessi al Regno di Sicilia; completò quindi il dominio normanno in Italia meridionale con la conquista delducato di Napoli (1137); infine, con leAssise di Ariano (1140), conferì al suo Regno un'organizzazione feudale rigidamente gerarchica e strettamente legata alla persona del sovrano, con una struttura statale all'avanguardia ed efficiente per l'Europa medievale.

Il normanno Regno di Sicilia nel 1160.

Seguirono i regni diGuglielmo I (1154 – 1166) e diGuglielmo II (1166 – 1189).

Quando Guglielmo il Buono morì (1189), non essendovi discendenti diretti, si pose il problema della successione. In punto di morte, Guglielmo avrebbe indicato la zia Costanza d'Altavilla come erede e obbligato i cavalieri a giurarle fedeltà. Una parte della corte, sperando anche nell'appoggio papale, simpatizzava invece perTancredi conte di Lecce, che era riuscito a ottenere una certa stima come comandante militare ed era, per quanto illegittimo, figlio diRuggero III, l'ultimo discendente maschio della famiglia Altavilla e fratello di Costanza. Nel novembre 1189, Tancredi fu incoronato a Palermo Re di Sicilia.

Quando nel 1191Enrico VI di Svevia succedette al padreFederico Barbarossa sul trono imperiale, in virtù del suo matrimonio conCostanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II, si accinse a conquistare il regno di Sicilia, ma fu sconfitto. L'impresa gli riuscì nel luglio del 1194 dopo la morte di Tancredi. Palermo fu conquistata agli inizi di dicembre e il 25 dicembre 1194 Enrico VI s'incoronò re di Sicilia. Il giorno seguente Costanza, in procinto di raggiungere la Sicilia dalla Germania, diede alla luce aJesiFederico II. Con la morte di Costanza nel 1197 e l'ascesa al trono di Federico II terminò così la dinastia normanna in Italia meridionale, soppiantata dagliHohenstaufen.

Normanni in Terrasanta

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ConBoemondo d'Altavilla, principe di Taranto e figlio diRoberto il Guiscardo, i normanni dell'Italia meridionale conquistarono nel 1098 anche la ricca città diAntiochia nel corso dellaprima crociata, e governando ilPrincipato d'Antiochia fino al 1268.

I Normanni così crearono una sorta di variegato dominio che andava dall'Inghilterra, alla Sicilia, all'Africa, alla Terrasanta, privo di una qualsiasi unità familiare o istituzionale, ma figlio della medesima spinta espansiva del popolo scandinavo.

Note

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  1. ^Van Houts (2000), p. 1.
  2. ^Norreni, sutreccani.it, Treccani.
  3. ^(EN) R. Allen Brown,The Normans, Boydell & Brewer, 1994, p. 18.
    «The first Viking settlers in Normandy, it is agreed, were predominantly Danish, though their leader, Rollo was of Norse extraction»
  4. ^Bates (1982), pp. 8-10.
  5. ^(EN)Was Viking Ruler Rollo Danish or Norwegian?, suthelocal.no, 2 marzo 2016.URL consultato il 19 febbraio 2017.
  6. ^(FR) Du Cluzel de Remaurin, Chevalier,Généalogie de la noble et ancienne maison des Le Roy, sugallica.bnf.fr, Bibliothèque nationale de France, département Philosophie, histoire, sciences de l'homme, 1863.URL consultato il 30 maggio 2023(archiviato il 30 maggio 2023).
    «D'orgine normande, la noble maison des LE ROY 1, divisée en quatre principales bran-ches, dont nous donnons ici la généalogie, remonte à la plus haute antiquité, c'est-à-dire à ces fiers enfants du Nord (Nort-mans) qui, du fond de la Norwège 2, sous la conduite des Hadding, des Gerlon, des Héric et autres chefs non moins inhumains et farouches, inon-dèrent la Gaule au septième siècle, et ne laissèrent rien d'entier sur leur passage que les traces sanglantes de leur barbarie, la désolation et des' ruines, assiégèrent trois fois Paris et en effrayèrent si fort les habitants..." "2 Nortwége selon Moriri, et Norwegue selon Bruzen de a Martinière.»
  7. ^(FR) Centre National de Ressources Textuelles et Lexicales,Etymologie de Normand, sucnrtl.fr.URL consultato il 9 settembre 2023.
  8. ^ Simone Barcelli,Il Retaggio Perduto dei Vichinghi: Quando i Norreni conquistarono il mondo, Cerchio della luna, 2019,ISBN 9788869375019.URL consultato il 9 settembre 2023.
    «In Inghilterra venivano anche chiamati uomini del Nord o norreni, termini con cui all'epoca si indicavano in maniera generica tutte quelle popolazioni che provenivano dalla Scandinavia, senza distinzione per regione...»
  9. ^A furore Normannorum libera nos Domine rimane sostanzialmente priva di riscontri se non come successiva rielaborazione diSumma pia gratia nostra conserving corpora et custodita, de gente fera Normannica nos libero, quae nostra vastat, Deus, regna, attestata nel IX secolo comeantifona dedicata ai santiVaast eMenard (cfr(EN) Albert D'Haenens,Les Invasions Normandes en Belgique au IX Siècle, Lovanio, 1967.).
  10. ^(EN) Ann Williams,Edmund I (920/21–946), inOxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004,DOI:10.1093/ref:odnb/8501,ISBN 978-0-19-861412-8.URL consultato il 9 settembre 2023.
  11. ^(EN) Whitelock (a cura di),Anglo-Saxon Chronicle, inEnglish Historical Documents, 1, c. 500-1042, 2nd, London, Routledge, 1979, p. 221,ISBN 978-0-415-14366-0.
  12. ^(EN) Bately (a cura di),The Anglo-Saxon Chronicle, A Collaborative Edition, 3, MS A, Cambridge, UK, D. S. Brewer, 1986, p. 73,ISBN 978-0-85991-103-0.
  13. ^ Ewan Johnson,Origin myths and the construction of medieval identities: Norman chronicles 1000–1100 (PDF), inForschungen Zur Geschichte Des Mittelalters, n. 12, 2006, pp. 153-164.
  14. ^(EN) R. Allen Brown,The Normans, Boydell & Brewer, 1994, p. 19.
    «the Northmen of Normandy became increasingly Gallicized, increasingly Norman we may say, until by the mid-eleventh century they were more French than the French, or, to speak correctly, more Frankish than the Franks»
  15. ^(EN) J.R. Tanner, C.W. Previte-Orton e Z.N. Brook,XV, inCambridge Medieval History, vol. 5, Cambridge University Press.
    «had become not only Christians but in all essentials Frenchmen. They had adopted the French language, French legal ideas, and French social customs, and had practically merged with the Frankish or Gallic population among whom they lived»
  16. ^D'Onofrio (1994), p. 177 177.
  17. ^ Enrico Cuozzo e Jean Marie Martin,Intorno alla prima contea normanna nell'Italia meridionale, inCavalieri alla conquista del Sud. Studi sull'Italia normanna in memoria di Léon-Robert Ménager, Roma-Bari, Laterza, 1998, pp. 171-193,ISBN 88-420-5395-3.
  18. ^(EN) Raffaele D’Amato e Andrea Salimbeti,The Normans in Italy 1016–1194, Bloomsbury Publishing, 2020, p. 7,ISBN 9781472839442.
  19. ^G. Bonarelli,I Bonarelli d'Ancona e l'insediamento dei Normanni nella Marca Fermana, Gubbio 1983
  20. ^Cfr.G. Tamassia,Storia del regno dei Goti e dei Longobardi in Italia, vol. 1-3, p. 146.
  21. ^ N. Wilson,Malta e Gozo, Lonely Planet Publications, 2010, p. 11,ISBN 978-88-6040-554-8.URL consultato il 9 giugno 2020.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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