Commento:L'articolo non fa distinzione tra la regione storica e quella amministrativa, ma sono due entità distinte, con due diversi oggetti Wikidata (rispettivamenteStorica eAmministrativa)
Era una delleprovince storiche della Francia, che nel 1790 fu suddivisa in cinquedipartimenti (Calvados,Manica,Orne,Eure e Senna Inferiore, divenuta poiSenna Marittima). Nel 1956 i primi tre furono raggruppati nella regione amministrativa dellaBassa Normandia e gli ultimi due in quella dell'Alta Normandia. Un soggetto ricorrente nelle contestazioni delle suddivisioni regionali è stata la richiesta di riunire i cinque dipartimenti normanni in una sola regione. Tale obiettivo è stato raggiunto il 17 dicembre 2014, quando l'Assemblea nazionale ha dato il via libera definitivo alla riduzione delle regioni dellaFrancia metropolitana da 22 a 13: una di queste è la Normandia, i cui confini ricalcano quasi completamente quelli della provincia storica, a eccezione di qualche comune e con l'aggiunta di parte dell'anticacontea del Perche a sud.
La Normandia conta più di 3,2 milioni di abitanti, che prendono il nome di normanni (Normands), con una densità di popolazione di115 ab./km², superiore alla media nazionale di 102. Le città principali, considerando il numero di abitanti dell'agglomerazione urbana riportato tra parentesi, sono:
Rouen (485 000 abitanti), ex prefettura della regione dell'Alta Normandia, capitale storica e prefettura della Normandia;
Le Havre (245 000 abitanti), prima città della Normandia per popolazione comunale e secondo porto francese;
Caen (235 000 abitanti) ex prefettura della regione dellaBassa Normandia e sede del consiglio regionale della Normandia;
La presenza umana in epocapreistorica è attestata da ritrovamenti diindustria litica soprattutto nell'Eure e nelCalvados. La grotta di Gouym pressoRouen conserva incisioni parietali ed è la grotta decorata più settentrionale d'Europa. Nel territorio inoltre sono visibili numerosi monumentimegalitici.
La situazione in epocaceltica è meglio conosciuta, grazie a fonti archeologiche abbastanza abbondanti e ben datate. Già nel XIX secolo l'Abate Cochet, un erudito locale, aveva iniziato a studiare i resti archeologici, principalmente nell'Alta Normandia, tra cui si possono citare alcune scoperte notevoli, come quella dell'elmo gallico dorato diAmfreville-la-Mi-Voie, del IV secolo a.C., o quello inferro del museo diLouviers, o siti come la grande necropoli diPîtres, nell'Eure, con le sueurne funerarie, le sue spade e tracce di tombe con deposizione di carri da guerra. Una necropoli della fine dellacultura di Hallstatt o dell'inizio di quella diLa Tène è stata rinvenuta aIfs nel Calvados.
Tra il IV e il III secolo a.C. le popolazioni celtiche deiBelgi si stanziarono nella regione in ondate successive e la testimonianza delDe bello Gallico diCesare ci permette di identificare i differenti popoli e i lorooppida che alla metà del I secolo a.C. erano lì presenti. Tra questi iCaleti (Lillebonne oJuliobona), iVeliocassi (Rouen oRotomagus), iDiablinti, iBaiocassi (Bayeux oAugustodurum) iLexoviani (Lisieux oNoviomagus) e gliAulerci Eburovici (Évreux oMediolanum). Altri centri furonoBreviodurum (Brionne),Caracotinum (Harfleur),Augusta (Eu).
Negli anni 57-56 a.C. le popolazioni si riunirono nella resistenza alle legioni romane, che continuò per qualche tempo anche dopo lasconfitta gallica ad Alesia. Nel 51 a.C. la regione, parte dellaGallia transalpina, era stata sottomessa aRoma.
Mosaico di Orfeo ritrovato aJuliobona (Lillebonne), museo di antichità della Senna Marittima.Caraffa romana, museo di antichità della Senna Marittima.
Nella riorganizzazione delle province galliche attuata sottoAugusto nel 27 a.C. il territorio deiCaleti e deiVeliocassi fu inserito nella provincia dellaGallia Lugdunense, mentre il resto del territorio entrò a fare parte della provincia dellaGallia Belgica.
La romanizzazione avvenne, come in tutto l'occidente, attraverso la costruzione di strade e una politica di urbanizzazione degli antichi centri locali già citati.
Gli scavi condotti durante la costruzione dell'autostrada A29, nellaSenna Marittima, hanno rivelato numerose ville rurali, con piante longitudinali e facciate aperte verso sud, oppure con piante più tradizionali, a corte centrale (villa diSainte-Marguerite-sur-Mer, pressoDieppe). La costruzione avveniva con l'uso di materiali locali, ma anche in mattoni. PressoHarfleur sono stati rinvenuti i resti di unfanum gallo-romano, della serie dei piccoli santuari di tradizione locale, con pianta centrale, spesso quadrata.
AÉvreux il sito romano (Viel Evreux) ha rivelato la presenza di un centro di pellegrinaggio che comprendeva un foro, una basilica monumentale, delle terme, duefana e il secondo più grande teatro della Gallia.
Un'iscrizione del 235-238 d.C., ritrovata aVieux presso Caen nel XVI secolo (marmo di Thorigny), riporta l'erezione di una statua aTitus Sennius Solemnis, sacerdote presso l'altare delle tre Gallie diLione e l'elenco dellecivitates diRotomagus (Rouen),Noviomagus (Lisieux),Augustodorum (Bayeux) eAragenuae (Vieux).
Nel secondo terzo del III secolo d.C. la regione fu devastata da incursioni barbariche, di cui resta traccia nei segni di incendio osservati negli edifici rinvenuti negli scavi e nel frequente ritrovamento di tesoretti di monete. La costa subì le invasioni deiSassoni, contro i quali fu stanziata nel 298 una legione per volere diCostanzo Cloro, in onore del quale l'accampamento prese il nome diConstantia (Coutances): dal suo territorio (pagus Costantinus) prenderà il nome la penisola delCotentin.
Nel corso della riforma provinciale voluta daDiocleziano la Normandia diventò provincia a sé con il nome di Gallia Lugdunense Seconda.
In quell'epoca iniziò anche la cristianizzazione della regione: alla metà del III secolo d.C.Mellone è ordinato vescovo di Rouen.
A partire dal 406 le popolazioni germaniche si riversarono sull'occidente e l'autorità dell'imperatore romano si indebolì fino a scomparire. I Sassoni si installarono sulle coste, le ville rurali furono abbandonate e i centri urbani si rinchiusero nelle loro mura.
Nel 486 le regioni tra i fiumiSomme eLoira passarono sotto il controllo del re deiFranchi,Clodoveo. La penetrazione franca non fu massiccia in questi territori: sono conosciute necropoli aEnvermeu,Londinières,Hérouvillette eDouvrend. La parte orientale, più prossima aParigi, fu luogo di residenza per numerosi membri della casa realemerovingia. Sono di origine franca i toponimi in -ville e in -court. A questo periodo risale anche la suddivisione del territorio in contee.
Lacristianizzazione, iniziata in epoca tardo-romana, si diffuse con la costruzione di chiese nelle città principali e in alcune località suburbane e di oratori sulle strade. L'istituzione delle parrocchie si realizzò progressivamente in tempi piuttosto lunghi e le tombe si raggrupparono intorno alle chiese parrocchiali.
A partire dal VI secolo si sviluppò il monachesimo, soprattutto nella parte occidentale, più isolata, e nel VII secolo si ebbero diverse fondazioni monastiche nella valle della Senna: l'Abbazia di Saint-Wandrille de Fontenelle nel 649, l'abbazia diJumièges verso il 654 e ancoraPavilly eMontivilliers. I centri monastici adottarono presto la regolabenedettina e divennero proprietari di grandi possedimenti fondiari, sparsi per tutta la Francia, da cui ricavavano rendite consistenti, giocando quindi un ruolo importante nelle lotte politiche e dinastiche del periodo.
A partire dal 790 si ebbero le prime incursioni deiVichinghi, che venivano chiamatiNorthmanni oNormanni, con il significato di "uomini del Nord" (ed è da questa denominazione che la Normandia assunse in seguito il suo attuale nome). Negli anni 790 le spedizioni toccarono le coste occidentali e a partire dagli inizi del IX secolo le coste delCanale della Manica, risalendo le valli fluviali per impadronirsi delle ricchezze dei monasteri, mal difesi. Un'incursione dell'841 provocò grandi distruzioni a Rouen e a Jumièges e nell'845 i Vichinghi arrivarono fino a Parigi.
Le prime incursioni erano razzie, dopo le quali i Vichinghi ritornavano alle loro sedi inScandinavia, ma a partire dall'851 cominciarono a svernare nella bassa valle della Senna. Dopo l'incendio dell'abbazia i monaci di Saint-Wandrille de Fontenelle dovettero rifugiarsi aBoulogne-sur-Mer nell'858 e aChartres nell'885, mentre le reliquie di santa Onorina furono trasportate dall'abbazia di Graville aConflans, nella regione parigina. Anche una parte delle biblioteche monastiche fu trasferita (parte dei volumi dell'abbazia di Jumièges a San Gallo), mentre parte venne distrutta dai saccheggi e dagli incendi.
I re carolingi ebbero una politica incerta e contraddittoria.Carlo II il Calvo concesse nell'867 al capo bretone Salomone la contea del Cotentin, a condizione di riceverne il giuramento di fedeltà e aiuto contro i Vichinghi.
Nel 911 fu siglato un accordo tra il capo norvegeseRollone e il reCarlo III di Francia, in base al quale i Normanni occupavano le terre della bassa valle della Senna (equivalente all'Alta Normandia) in cambio di un giuramento di vassallaggio (che fu pronunciato nel 940) e di un impegno a ricevere il battesimo. Da allora, e fino al 1204 la Normandia fu un ducato indipendente che, dopo la vittoria allabattaglia di Hastings da parte diGuglielmo I d'Inghilterra, farà parte della Corona d'Inghilterra.
La politica del reFilippo Augusto fu rivolta a favorire l'integrazione del ducato al dominio reale. Mantenne le specificità normanne: furono confermati gli statuti di Rouen che davano ai mercanti della città il monopolio della navigazione sullaSenna, fu conservata l'istituzione dello Scacchiere, corte giudiziaria e amministrativa del ducato, come anche il Costume normanno. Il re controllò strettamente i suoi vassalli e lasciò l'istituzione delle viscontee. Lasciò ai capitoli delle cattedrali il compito di scegliere il proprio vescovo. Installò in tutta la regione deibaillis francesi.
Profittando della sicurezza continuò il dissodamento di nuove terre, spesso incoraggiato dai signori e dallo stesso re, che dotavano di privilegi i nuovi borghi e villaggi. Le culture furono maggiormente diversificate (grano, orzo, guado, lino, canapa, legumi).
Crebbero anche le città:Rouen venne dotata della terza cinta di mura e le fiere attiravano mercanti dalle regioni vicine. Il reFilippo il Bello vi costruì nel porto un arsenale (Clos aux galées). I mercanti della città esportavano vino e grano in Inghilterra, da cui provenivano stagno, lana e tessuti.
L'architettura conserva nella prima metà del XIII secolo la propria originalità, come per le lanterne a base quadrata che svettavano sopra le cattedrali (Rouen). Più tardi si impose il gotico francese, con edifici più luminosi per la soppressione delle tribune e con l'introduzione degli archi rampanti. I lavori sono finanziati dal re e dai signori più importanti (Filippo Augusto contribuì alla costruzione dellaMerveille nell'abbazia delMont Saint Michel.
Alla fine del secolo si moltiplicarono i torbidi legati alle imposte: nel 1281 il sindaco di Rouen venne assassinato e le case dei nobili saccheggiate nel corso di una rivolta. Il re Filippo il Bello reagì sopprimendo il comune e togliendo ai mercanti il monopolio della navigazione sulla Senna fino al 1294.
Le riforme monetarie della moneta reale diminuirono le rendite dei borghesi e in seguito a nuove agitazioni venne concessa la primaCarta ai Normanni nel 1315, seguita da una seconda nel 1339, con le quali si riaffermava l'autonomia della regione in materia di giustizia e di imposte. GliStati di Normandia, assemblee convocate per regolare i problemi finanziari del regno, divennero permanenti e influenti.
La Normandia durante la guerra dei cent'anni (XIV e XV secolo)
La "peste nera" tocca la Normandia a partire dal 1348 con una serie di epidemie ricorrenti, che si aggiungono alle devastazioni della guerra e alle carestie. La difficile situazione provoca rivolte popolari, come quella di Rouen contro le imposte nel 1382.
La Normandia fu inoltre il teatro di una violenta opposizione tra il re di FranciaGiovanni il Buono e ilre di NavarraCarlo II il Malvagio: questi, nipote da parte di madre del reFilippo il Bello, rivendicava infatti diritti sul trono di Francia. In Normandia possedeva la contea diÉvreux e approfittò della guerra dei cent'anni alleandosi con l'Inghilterra.
Dopo avere ingrandito i propri domini normanni in seguito altrattato di Mantes fu imprigionato nel 1354 aChâteau Gaillard, da dove riuscì a fuggire nel 1357. Fomentò quindi le rivolte contro le imposte, ma fu sconfitto dall'esercito francese, comandato daBertrand du Guesclin aCocherel[1] nel 1364. Con il trattato diAvignone, nel 1365, Carlo rinunciò ai propri possessi normanni in favore del re di Francia, ottenendo in cambio la città diMontpellier.
Dopo una sospensione di qualche anno laguerra dei cent'anni riprese, interessando la Normandia in misura ancora maggiore che nella sua prima fase.
Nell'agosto del 1415 ilre di InghilterraEnrico V sbarcò alla foce della Senna con l'intenzione di conquistare laFrancia. Pose l'assedio a Harfleur, che finì per cadere, e sconfisse i francesi adAzincourt, conquistando l'intera regione. Nel 1419 cadde il capoluogo normanno Rouen e gliinglesi si impadronirono di buona parte delregno di Francia.
Con iltrattato di Troyes del 1420 Enrico V d'Inghilterra ottenne in sposa Caterina di Francia, figlia del reCarlo VI e la promessa che alla morte del re Carlo, egli stesso o suo figlio avrebbero riunito la corona di Francia a quella di Inghilterra. Nel 1422 morirono sia Carlo VI che Enrico V, e, dal momento che il figlio di quest'ultimo,Enrico VI, era ancora in fasce, assunse la reggenzaGiovanni Plantageneto, I duca di Bedford.
Il duca di Belford creò a Caen l'università e tentò di controllare il particolarismo dei nobili normanni. Il malcontento della popolazione, tuttavia, si accresce a causa dell'eccessiva pressione fiscale. Nel 1431 ottenne cheGiovanna d'Arco, catturata all'assedio diCompiègne, dopo un lungo processo che si svolse a Rouen, fosse condannata a morte e bruciata sul rogo. Nel 1434 il peso delle imposte che gli Inglesi continuavano a esigere determinò un clima generale di rivolta.
Nel 1449 le offensive dell'esercito del re di FranciaCarlo VII nella penisola delCotentin e nel centro della regione, segnarono l'inizio della liberazione e l'occupazione inglese della Normandia si concluse nel 1450, dopo labattaglia di Formigny, nell'attualedipartimento delCalvados, eCherbourg fu l'ultima città liberata nell'estate di quell'anno: iniziò quindi un periodo di ricostruzione a seguito delle devastazioni della guerra.
Dopo le devastazioni del periodo precedente, tra il 1337 e il 1450 si ebbe una ripresa della crescita demografica e, intorno al 1530, il livello della popolazione raggiunse di nuovo quello che era prima della crisi.
Nel 1517 il reFrancesco I creò il porto e la città diLe Havre; a Rouen l'industria tessile conobbe uno sviluppo senza precedenti. I pescatori normanni si spingevano fin nelmar Baltico per la pesca dellearinghe, o aTerranova per imerluzzi e riportavano il sale prodotto aGuérande, nell'attuale dipartimento dellaLoira Atlantica. Fino al 1570 ilcanale della Manica fu luogo di passaggio per le navi commerciali che si dirigevano aLondra o adAnversa. I mercanti normanni importavano materie prime dalle isole britanniche (lana,stagno, cuoio) e il sale eallume dal meridione, e frequentavano il porto di Anversa.Harfleur accoglieva mercanti spagnoli.
La Normandia partecipò al movimento delle grandi scoperte geografiche: in particolare daHonfleur partì nel 1503 la spedizione diBinot Paulmier de Gonneville, che raggiunse le coste del Brasile, mentreJean Denis, sempre di Honfleur, raggiunse nel 1506 laTerranova e la foce delfiume San Lorenzo. Ancora nel 1608 la spedizione diSamuel de Champlain portò alla fondazione della città diQuébec.
Lo sviluppo della prima metà del XVI secolo e la presenza di prestigiosi mecenati permisero la fioritura del Rinascimento in Normandia. La nuova prosperità e il dinamismo economico della regione si riflessero nella costruzione di innumerevoli residenze nelle campagne o nelle grandi città. Le residenze rurali applicarono elementi delRinascimento italiano a edifici che conservavano ancora un impianto di tradizionegotica e fu in voga una profusione decorativa. I materiali utilizzati furono il mattone, il legno e la pietra. Lo sviluppo di queste costruzioni si interruppe con leguerre di religione della seconda metà del secolo.
Tra i mecenati possono essere citatiGeorges II d'Amboise e la famiglia d'Estouteville, mentre i principali castelli e palazzi costruiti o rimaneggiati in questo periodo, furono:
LaRiforma protestante si diffuse abbastanza presto in Normandia, a partire dagli anni 1530, soprattutto nelle città (Alençon) e nella valle della Senna (Caudebec-en-Caux). La penisola delCotentin fu raggiunto solo più tardi, nella seconda metà del XVI secolo. Il successo della Riforma fu dovuto al traffico delle indulgenze e all'assenza dei curati, in una regione relativamente ricca e culturalmente vivace e aperta, per influsso dei commerci. I protestanti erano soprattutto membri della piccola nobiltà, borghesi e artigiani dell'industria tessile.
Nel XVI secolo si ebbero anche in Normandia gli episodi di lotte e violenza delleguerre di religione:
1562: violenze in diverse città, assedio e saccheggio di Rouen, trattato di Hampton Court;
Alla fine del secolo la diffusione della riforma ebbe un arresto, sebbene resti relativamente ben impiantata adAlençon e a Caen.
Poco prima dell'editto di Fontainebleau, con cui il reLuigi XIV revocava nel 1685 l'editto di Nantes, la Normandia aveva circa 200 000 protestanti, che costituivano la parte più attiva e dinamica della popolazione. Un gran numero di questi, approfittando della vicinanza con il mare, preferirono al momento della revoca spostarsi nei paesi protestanti dell'Inghilterra e deiPaesi Bassi, con cui intrattenevano da lungo tempo relazioni commerciali. Molte abitazioni furono lasciate deserte e le città risentirono del calo demografico. Rouen passò da 86 000 a 60 000 abitanti; l'emigrazione di quattromila protestanti da Caen, quasi tutti ricchi commercianti marittimi, impoverì la popolazione; tutti i protestanti di Coutances emigrarono trasferendo le proprie manifatture di tessuti e lo stesso avvenne in altre città: in molti casi gli operai più abili, anche cattolici, seguirono i proprietari per non perdere il lavoro e questa massiccia emigrazione rovinò per diversi anni il commercio e l'industria della regione.
Il Gros Horloge di Rouen, costruito durante il Seicento
La rivolta deiPiedi Scalzi (Nus Pieds), un grande sollevamento popolare, interessò l'intera regione nel 1639, a causa della decisione del reLuigi XIII di estendere la tassazione dellegabelle all'intero territorio francese. Altre rivolte avevano scosso il Paese anche in precedenza, nel 1623 a Rouen e nel 1634.
Nel 1667Jean-Baptiste Colbert creò la manifattura reale delle tele diElbeuf e si ebbe un nuovo periodo di prosperità, con una diminuzione della pressione fiscale e la costruzione di castelli e residenze in stile classico (Balleroy, Beaumesnil, Cany, Flamamville).
A partire dal 1689 la guerra contro l'Inghilterra comportò diversi attacchi al litorale normanno. Nel 1692 la flotta francese subì una bruciante sconfitta nella battaglia diLa Hogue nelCotentin e nel 1694 le città diLe Havre e di Dieppe furono bombardate.
Il XVIII secolo vide l'apogeo del traffico negriero, a favore dei ricchiborghesi diLe Havre, di Rouen e diHonfleur, soprattutto nell'attualeAlta Normandia. Nelle città si sviluppò l'industria delcotone e diverse manifatture furono impiantate nella periferia di Rouen, che restava il maggiore centro di produzione dei tessuti dilana.
L'agricoltura restò un'attività importante, con la produzionecerealicola elattiera, e furono in progresso quella dellacarne e dellemele (sidro), mentre levigne si ridussero. Scomparve progressivamente la tecnica di lasciare periodicamente i campi a riposo, ma la suddivisione in piccoli fondi forniva rendite mediocri.
Nel 1788-1789 icahiers de doléances rivelarono le difficoltà e le attese dei Normanni: erano vivacemente contestati le corporazioni e i pedaggi, I cattivi raccolti, i progressi tecnici e gli effetti del trattato del commercio del 1786 influenzavano l'occupazione e l'economia della provincia. Le maggiori lamentele riguardavano il peso del carico fiscale.
I principali avvenimenti nella regione:
estate del 1789: "Grande Paura" (Grande Peur), per le voci di un complotto aristocratico per schiacciare la Rivoluzione.
Charlotte Corday assassinò Marat. Le insurrezioni federaliste toccarono la Bassa Normandia e si rifiutò la leva di massa.
Il periodo delRegime del Terrore vide l'applicazione della "scristianizzazione" e la cattedrale di Rouen fu trasformata in tempio della Ragione.
A partire dal 1795 si diffuse in Bassa Normandia la rivolta realista dellachouannerie, nata poco prima inBretagna e diversi colpi di mano dei realisti furono portati a termine sotto ilDirettorio.
Soprattutto nella parte orientale, l'Alta Normandia, dopo le guerre rivoluzionarie e il periodonapoleonico vi fu un nuovo periodo di crescita economica a partire dal 1815:
miglioramento delle vie di comunicazione:battelli a vapore sulla Senna e inaugurazione della ferrovia traParigi e Rouen nel 1843, estesa aLe Havre nel 1848;
Durante laseconda guerra mondiale la Normandia fu uno dei due punti di partenza (insieme allaProvenza) dell'offensiva alleata che mise fine all'occupazionenazista. Il 6 giugno del 1944 fu lanciata l'Operazione Overlord, il maggioresbarco di tutta la storia militare, condotta contemporaneamente su diverse spiagge delCalvados e dellaManica. Vi presero parte truppe degli Stati Uniti, dellaGran Bretagna e delCanada e contingenti francesi epolacchi. Lo sbarco fu l'inizio dellabattaglia di Normandia, che si concluse solo il 12 settembre con la capitolazione della guarnigione diLe Havre, quando diverse regioni dellaFrancia erano già state liberate.
Un gran numero di cimiteri militari e musei di cimeli esistono nella regione a ricordo del periodo e si conservano fortificazioni incemento (soprattutto lungo la costa), detteBlockhaus, le quali appartenevano alVallo Atlantico, costruito dalle truppe hitleriane.
Nel dopoguerra numerosi centri cittadini e infrastrutture dovettero essere ricostruiti dopo le devastazioni della guerra. A Rouen andarono distrutte diverse case medioevali con le facciata a travature di legno e la stessa cattedrale fu in parte risparmiata. Scomparve il centro storico di Lisieux, dove si salvò miracolosamente solo la cattedrale di San Pietro e la nuova basilica che era in corso di costruzione. Numerosi edifici andarono distrutti a Caen, mentre la cittadina diSaint-Lô fu quasi interamente distrutta.
Leisole anglo-normanne furono popolate da genti di origine bretone fino alle invasionivichinghe.Fecero parte del ducato di Normandia tra il 933 e il 1204. In seguito divennero dipendenze autonome della corona britannica, conservando leggi e tradizioni normanne.Alla fine dellaguerra dei cent'anni la riconquista francese del ducato di Normandia, con la successiva annessione alla Francia, non si estese a queste due isole, che restarono dunque come ducato di Normandia ai re di Inghilterra.Tuttora i re di Inghilterra conservano il titolo di duca di Normandia e dalla loro persona dipendono direttamente le isole, che tuttavia non fanno parte formalmente delRegno Unito (e quindi neppure dell'Unione europea).
La Normandia è una creazione storica e non ha una vera unità geografica: si divide tra le due grandi regioni naturali del nord dellaFrancia, costituite dalbacino parigino e dalmassiccio armoricano. La divisione geografica non è seguita neppure nella vecchia suddivisione amministrativa in dueregioni dove il confine tra le due zone attraversava da nord a sud i dipartimenti del Calvados e dell'Orne. La differenza paesistica è tuttavia poco accentuata, poiché entrambe le regioni godono dello stessoclima e praterie e campi coltivati si ritrovano identici in entrambe.
Le coste presentano aspetti molto diversi: alte scogliere nella regione di Caux (Costa d'Alabastro), vaste spiagge di sabbia fine nel Calvados (regione di Auge, Bessin, Costa fiorita) e grande varietà nellaManica, con promontori elevati nel nord della penisola del Cotentin e litorali bassi e sabbiosi nella zona diSaint-Vaast e delMont Saint Michel.
I fiumi sono rappresentati dalla Senna e dai suoi affluenti (Epte, Andelle,Eure, Risle) e inoltre da un certo numero di fiumi costieri (Bresle, Touques,Dives, Orne,Vire, Sée, Sélune, Couesnon. Vi si trova anche il più breve fiume di Francia, la Veules, nella Senna Marittima.
Fra le riserve naturali ci sono il Parco regionale delle paludi del Cotentin e del Bessin e il parco naturale regionale delle anse della Senna normanna.
Ilnormanno è la lingua regionale, ancora parlato oggi nel Cotentin e nella regione di Caux, oltre che nelle isole anglo-normanne (con la variante deljersiais).
La gastronomia normanna si basa principalmente su quattro prodotti provenienti dal territorio: lamela, illatte, lacarne e i prodotti ittici (frutti di mare). Questi prodotti costituiscono la base di numerose specialità regionali come burro, sidro, pommeau, etc.
Nei frutteti vengono coltivate, oltre alle mele,pere, ciliegie,prugne... Tuttavia, lamela è un ingrediente essenziale della cucina normanna sia per le mele da tavola che le mele da sidro.
Anche se la coltivazione dei meli è una pratica molto antica in Normandia, è solo intorno al XVI secolo che ifrutteti si sono sviluppati nelle grandi proprietà di membri del clero o della nobiltà, arrivando a occupare una gran parte delle campagne della regione del Perche nei secoli XVII e XVIII. Vi si coltivavano essenzialmente mele da sidro, bevanda divenuta popolare e prodotta in quasi tutte le fattorie del Perche.
Nel XIX secolo l'attività agricola di questa regione vede una progressiva specializzazione nell’allevamento bovino ed equino, pur mantenendo attiva la produzione del sidro. Il Perche diviene pertanto un territorio di policoltura-allevamento la cui peculiarità è rappresentata dai campi per la coltivazione piantati a meleti.[2]
Dall'elaborazione delle mele o delle pere si ottiene:
il celebrecalvados, ottenuto dalla distillazione delle mele da sidro;
Ilpommeau, un aperitivo alcolico che si ottiene da un misto di succo di mela non fermentato e calvados;
ilpoiré, bevanda alcolica frizzante simile al sidro. Si ottiene dalla fermentazione del succo di pera ottenuto dalle "pere per il poiré".
Ibovini della razza normanna, riconoscibili per il manto e per le macchie inconfondibili attorno agli occhi (chiamate "gli occhiali"), e del Jersey sono conosciuti per la qualità dellatte e sono celebri iformaggi prodotti nella regione.
illivarot, chiamato anche il "colonnello" per via delle cinque bande difalasco che avvolgono il formaggio;
ilneufchâtel;
ilpont-l'évêque
L'allevamento zootecnico in Normandia è estremamente sviluppato, costituendo, anche dal punto di vista economico, uno dei maggiori fattori di sviluppo.[3][4]
Per quanto riguarda i prodotti ittici, dalla costa normanna si possono gustare gamberetti (ilgamberetto grigio di Honfleur),cozze (la cozza "bionda" di Barfleur),capesante, etc.
La Normandia è inoltre la seconda regione produttrice diostriche in Francia.
Nel 2013 è stata creata laFête des Normands (festa dei normanni), una festa regionale della Normandia che viene celebrata intorno al 29 settembre di ogni anno su tutto il territorio normanno, in Francia o all'estero[5].
Il simbolo della regione è lo stemma rosso con due leoni dorati. Tuttavia alcuni preferiscono lo stemma con tre leoni; il terzo sarebbe stato introdotto daRiccardo Cuor di Leone. Generalmente la Normandia continentale francese usa lo stemma con due leoni, quella insulare britannica quello con tre.
Labandiera normanna è identica allo stemma, e reca due leoni d'oro su fondo rossoUn simbolo dettoCroce di sant'Olaf, con una doppia croce scandinava dorata su fondo rosso, è usato da alcune associazioni culturali che rivendicano l'eredità vichinga dei normanni.
Il "movimento normanno" (Le mouvement normand), rappresentato dalla figura emblematica diDidier Patte, ha lottato contro la divisione della Normandia in due regioni amministrative.
La Normandia è una delleRegioni della Francia più visitate[6]. Offre paesaggi verdeggianti e assai diversi che va dalla lussureggiante campagna alla costa frastagliata e ricca difalesie e dirupi, dallaSvizzera normanna alle città d'arte ricche di monumenti e fascino d'altri tempi. Un percorso storico che va dalle invasioni deiVichinghi alloSbarco in Normandia del 1944.
Notevole è il patrimonio artistico regionale, con opere che vanno dalromanico algotico, con capolavori di finissimo livello. Importanti musei con collezioni pittoriche, dei pizzi (Alençon), degli arazzi (Arazzo di Bayeux).Le città della regione sono ricche di luoghi con atmosfere medievali, con case a graticcio, canali. Le campagne sono puntellate di castelli nobiliari e antiche abbazie.
La città di Rouen, con le sue architetture gotiche, e Caen, con il castello e le abbazie romaniche, sono tra le mete più visitate.