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Nodjmet

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Nodjmet
La regina Nodjmet in adorazione di Osiride. Da uno dei papiri delLibro dei morti rinvenuti con la sua mummia (ca. 1070 a.C.)
Regina consorte d'Egitto
In carica1088 a.C. (o 1080 a.C.) –
1081 a.C. (o 1074 a.C.)
SuccessoreDuathathor-Henuttawy
MorteTebe, ca. 1064 a.C.
Luogo di sepolturaDB320 pressoDeir el-Bahari
DinastiaDinastia dei Primi Profeti di Amon /XXI dinastia egizia
PadreRamesse XI?Amenhotep?
MadreHrere
ConiugiHerihor
Payankh?
FigliPinedjem I,Smendes?, Heqanefer, Heqamaat, Ankhefenmut, Faienmut

Nodjmet (... –Tebe, ca. 1064 a.C.) è stata unareginaegizia tra la tardaXX dinastia e l'inizio dellaXXI dinastia, consorte delPrimo Profeta di Amon e sovranoHerihor.

Biografia

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nDmm&tB1
nḏm.t "Nodjemett"
ingeroglifici
Heriohor e Nodjmet in adorazione diOsiride. Da uno deipapiri delLibro dei morti rinvenuti con la mummia della regina (ca. 1070 a.C.)

Forse figlia dell'ultimo sovranoramessideRamesse XI o delPrimo Profeta diAmonAmenotep, forse andò in un primo tempo in sposa a un altroPrimo Profeta di Amon,Payankh (che a differenza di Herihor non assunse mai ititoli reali), qualora questi sia stato predecessore di Herihor nella carica sacerdotale[1]. Già dalla giovinezza Nodjmet poté fregiarsi di titoli comeSignora della Casa eCapo dell'harem diAmon.

Secondo gliegittologiAidan Dodson e Dyan Hilton[2], Nodjmet generò al suo primo marito vari figli: Heqanefer, Heqamaat, Ankhefenmut, Faienmut (femmina) e, più importante di tutti, il futuro Primo Profeta di Amon efaraonePinedjem I. Pare che Nodjmet sia divenuta la più ascoltata consigliera di Payankh e tutte le volte che questi dovette recarsi inNubia per tutelare i propri interessi, lasciò a lei il governo diTebe. Quando Payankh morì, Herihor era il candidato maggiore alla successione; Nodjmet fece in modo di conservare le proprie alte prerogative sposando Herihor. In seguito, Herihor reclamò la dignità di re - benché soltanto nei dintorni delcomplesso templare di Karnak - e Nodjmet divenne la suaregina: il suo nome venne sempre scritto nelcartiglio reale, e ricevette i titoli diSignora delleDue Terre eMadre del Re[3], per cui gliegittologi hanno ipotizzato cheSmendes, sovrano fondatore dellaXXI dinastia, ne fosse il figlio.

La mummia di Nodjmet

Sopravvisse di molti anni (forse quasi venti) al secondo consorte, del quale ancora non si conosce la sepoltura, e morì nel primo di anno di regno diSmendes, nel 1064 a.C.

Mummia

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Fu ritrovata nel cosiddettonascondiglioDB320 aDeir el-Bahri ove vennero nascoste, ai tempi del faraoneSiamon, decine dimummie reali per preservarle dall'azione dei violatori di tombe. Giaceva in un doppiosarcofago in legno dicedro; quello esterno irrimediabilmente danneggiato dai ladri di tombe. Venne sbendata parzialmente daMaspero il 1 giugno1886, completamente da G. Elliot Smith il 13 settembre1906[4]. La sua mummia, quella di una donna anziana alta 1 metro e 55 centimetri, presenta i segni di una tecnica di imbalsamazione propria di quegli anni: le furono applicati occhi finti, e le sue guance furono imbottite per conferire al volto un'impressione di pienezza vitale, così come l'addome dopo l'eviscerazione[5]; il naso fu riempito di resina e la bocca di segatura[5]. Altri ipotizzano che il deciso gonfiore del suo volto fu l'effetto collaterale di un'esagerazione in tali tecniche, anche se lungi dagli esiti che si ebbero sulla successiva regina e nuoraDuathathor-Henuttaui, le cui guance troppo riempite giunsero a squarciarsi.

Note

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  1. ^ Karl Jansen-Winkeln,Das Ende des Neuen Reiches, inZAS, n. 119, 1992, pp. 22-37.
  2. ^ Aidan Dodson & Dyan Hilton,The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson, 2004, pp. 200-201,ISBN 0-500-05128-3.
  3. ^ K. Kitchen,The Third Intermediate Period in Egypt (1100–650 BC), Aris & Phillips Limited, 1996, pp. 40-45.
  4. ^ G. Elliot Smith,The Royal Mummies, Duckworth Egyptology, 1912 (ristampa 2000), p. 94,ISBN 0-7156-2959-X.
  5. ^ab G. Elliot Smith,The Royal Mummies, Duckworth Egyptology, 1912 (ristampa 2000), p. 95-96.

Bibliografia

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