Nativa dellaCarolina del Nord, sesta di otto fratelli in una famiglia molto povera e religiosa, fin da bambina rivela un grande talento per la musica, che la porta a suonare e cantare in chiesa con le due sorelle, con il nome di "Waymon Sisters", ma ilpregiudizio razziale del profondo Sud che conosce a 12 anni, durante un'esibizione neglianni quaranta, la condizionerà per molto tempo.[3]
Sin dall'età di 3 anni prende lezioni dipiano, pagate dalla comunità nera locale che promuove una fondazione per consentirle di proseguire gli studi musicali aNew York. Nei primianni cinquanta lavora come pianista-cantante in vari club, ispirandosi aBillie Holiday; si orienta verso iljazz, cambia il suo nome in Nina Simone (Nina dallospagnolo "niña", "piccola" soprannome datole dal fidanzato,[4] e Simone in onore dell'attriceSimone Signoret, di cui era ammiratrice) ed esegueI Loves You, Porgy,cover di un brano diGeorge Gershwin (daPorgy and Bess) che vince ilGrammy Hall of Fame Award2000.
Il suo album di debutto, datato 1959, comprendeI Loves You, Porgy eMy Baby Just Cares for Me. Nel1960 il singoloAin't Got No, I Got Life raggiunse la seconda posizione nelRegno Unito, la prima neiPaesi Bassi per sei settimane e la decima nelleFiandre inBelgio.
Lascia gliStati Uniti verso la fine deglianni sessanta, accusando sia l'FBI che laCIA di scarso interesse nel risolvere il problema delrazzismo. Negli anni successivi gira il mondo, vivendo aBarbados, inLiberia, inEgitto, inTurchia, neiPaesi Bassi e inSvizzera. In seguito al polemico abbandono degliStati Uniti, i suoi album vengono pubblicati solo di rado. Nel1974 abbandona per qualche anno la discografia lasciando poche notizie di sé. Ritorna nel1978 con l'albumBaltimore, che prende il titolo da un brano diRandy Newman. Si eclissa di nuovo fino aglianni ottanta.
Dopo cheChanel usa neglianni ottanta la suaMy Baby Just Cares For Me per una pubblicità televisiva, molti riscoprono la sua musica e Simone diventa un'icona del jazz. Nel1987My Baby Just Cares For Me (brano di quasi trent'anni prima) entra prepotentemente nelle classifiche inglesi, olandesi, svizzere, austriache e francesi. Si moltiplicano antologie e ristampe dei suoi dischi. Dopo i successi ottenuti neglianni ottanta torna con un nuovo album,Nina's Back, del1989, seguito daLive & Kickin,live registrato qualche anno prima aSan Francisco.
Simone si è sposata due volte e nel1962 ha avuto una figlia, Lisa Celeste Stroud, cantante nota con il nome d'arte Lisa Simone. Nina Simone ha vissuto una vita sentimentale difficile e travagliata: ha avuto rapporti difficili con uomini potenti e violenti, ed è risaputo che il maritomanager lapicchiasse[5]; una volta addirittura la Simone ha raccontato che Stroud le avesse puntato unapistola in testa, legata al letto eviolentata.[6] Da lui ha poi divorziato nel 1968, forse dopo aver assistito inTV all'assassinio di Martin Luther King.[7]
Nina Simone è morta il 21 aprile2003 nella sua casa aCarry-le-Rouet per untumore al seno all'età di 70 anni. Secondo le sue volontà, fu cremata e le sue ceneri sono state sparse in vari luoghi dell'Africa, terra d'origine dei suoi antenati.[10]
Cresciuta in una cittadina e un ambiente in cui lasegregazione delle persone afroamericane è un elemento scontato ma non particolarmente accentuato, con l'età adulta si avvicina almovimento per i diritti civili e alfemminismo, specie a partire dal1963, a seguito di eventi come l'uccisione dell'attivista neroMedgar Evers e il celebre discorso diMartin Luther KingI Have a Dream. La nuova consapevolezza che ne consegue le fa dare una nuova lettura della sua stessa carriera, convincendola di non essere diventata una pianista classica di successo a causa della sua identità di donna afroamericana. La sua posizione di attivista si avvicina a quella diMalcolm X e delBlack Power più che a quella del non-violento Martin Luther King, ed è influenzata dall'amicizia con la drammaturga e attivistaLorraine Hansberry e altre personalità del movimento per i diritti dei neri negli Stati Uniti.
Diverse canzoni testimoniano di questo impegno, a partire daMississippi Goddam, scritta per reazione all'omicidio di quattro ragazze in un attentato dinamitardo a sfondo razziale pressoBirmingham, eseguita in pubblico la prima volta allaCarnegie Hall nel 1964 e il cui linguaggio esplicito di protesta le vale il fatto di non essere trasmessa da diverse stazioni radio. L'interpretazione diPirate Jenny, canzone tratta daL'opera da tre soldi diBertolt Brecht e registrata per la prima volta per l'albumIn Concert, fa della sguattera protagonista del racconto l'evidente metafora di una donna che invita alla rappresaglia contro il razzismo. InFour Women, Simone esprime nel ritratto di quattro donne afroamericane il conflitto interiore a cui la donna nera è soggetta nella società
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David Bowie chiude il suo album del 1976,Station to Station, con una cover diWild is the Wind, essendo rimasto colpito dall'interpretazione di Nina Simone dello stesso brano.
Il personaggio principale del film del1993Nome in codice: Nina (versione statunitense del film diLuc Besson,Nikita) è una grande ammiratrice di Nina Simone, dalla quale appunto prende ispirazione per il nome in codice. Durante il film si possono ascoltare alcune delle sue canzoni, fra cuiHere Comes the Sun,I Want a Little Sugar in My Bowl,Feeling Good,Wild Is the Wind eBlack Is the Color of My True Love's Hair.
Nella scena finale del filmBefore Sunset diRichard Linklater la protagonista Céline (Julie Delpy) imita le movenze di Nina Simone sulle note diJust in Time, mentre nella scena finale del filmGioco a due il brano musicale che viene usato è intitolatoSinner Man, cantato da Nina Simone. Sinner Man è inoltre la colonna sonora dei titoli di coda diInland Empire di David Lynch e del filmCellular di David R. Ellis. È stato utilizzato inoltre in vari telefilm (tra cuiSherlock,Chuck,Person of Interest eScrubs - Medici ai primi ferri). Viene anche cantata e suonata al piano da Lucifer (Tom Ellis) nella puntata 5 della prima stagione deltelefilm omonimo.
Una versione dance-remix del branoSinner Man è parte della colonna sonora del filmMiami Vice (2006).
Compare indirettamente anche durante una scena diOgni maledetta domenica con la canzoneDon't explain.
«...her work swung back and forth between jazz, blues, soul, classical, R&B, pop, gospel, and world music, with passion, emotional honesty, and a strong grasp of technique as the constants of her musical career.»
^ Alan Light,What happened, Miss Simone?, Milano, Il Saggiatore, 2016,ISBN9788842822813.