IlNilo (in araboنهر النيل?,Nahr al-Nīl) è unfiumeafricano lungo 6 852 km che attraversa otto Stati dell'Africa. Tradizionalmente è stato considerato per lungo tempo ilfiume più lungo del mondo, ma in realtà si contende questo primato con ilRio delle Amazzoni.[1]
È formato da due grandi rami confluenti, ilNilo Bianco e ilNilo Azzurro; quest'ultimo contribuisce con un maggior apporto di acqua e di limo fertile, ma il primo è il più lungo. Il Nilo Bianco nasce convenzionalmente dalLago Vittoria aJinja, in Uganda, ma le sue fonti si spingono fino alRuanda e alBurundi; scorre poi verso nord attraverso l'Uganda, ilSudan del Sud e ilSudan. Il Nilo Azzurro invece nasce convenzionalmente dalLago Tana, inEtiopia, e scorre attraverso ilSudan sud-orientale. I due fiumi si incontrano e si fondono presso la capitale sudaneseKhartum.
Il corso settentrionale del fiume scorre quasi interamente attraverso ilSahara, dal Sudan all'Egitto, un paese la cui civiltà è dipesa dalfiume fin dai tempi antichi e più remoti. La maggior parte della popolazione egiziana e tutte le sue città (con l'eccezione di quelle situate lungo la costa) si trovano lungo la valle del Nilo a nord diAssuan, e quasi tutti i siti storici e culturali dell'Antico Egitto si trovano lungo le sponde del fiume.
La parolaNilo proviene dalla parola grecaNèilos (Νεῖλος), che significa "valle del fiume". Nellalingua egizia, il Nilo è chiamatoiteru, che significagrande fiume, rappresentato dai geroglifici mostrati a sinistra (letteralmenteitrw).[2] Inlingua copta, le parolepiaro ophiaro che significanoil fiume (lett. p(H).iar-oil.canale-grande) provengono dallo stesso nome antico.
Ilbacino idrografico del Nilo copre una superficie di 3 254 555 chilometri quadrati (quasi 11 volte l'Italia), circa il 10% della superficie dell'Africa.[3]
Tradizionalmente si considera che il Nilo sorga dallago Vittoria inUganda, anche se il lago stesso è alimentato da alcuni immissari, di cui il principale è ilKagera, lungo 690 km.
Fino dai tempi del geografo greco alessandrinoClaudio Tolomeo (II secolo d.C.) si conosceva come sorgente del Nilo il gruppo deiLunae Montes(Monti della Luna), catena che attualmente prende il nome diRuwenzori, presso l'Equatore, perennemente innevata. Pur essendo una delle principali fonti che contribuiscono al regime, non è la sorgente più meridionale del Nilo.
Le presunte sorgenti del Nilo sono state scoperte dall'esploratore tedescoBurkhart Waldecker nel 1937: si trovano nella parte meridionale dell'altopiano delBurundi a 45 km a est dellago Tanganica, sul versante nord del monte Kikizi (3°54′35″S 29°49′38″E3°54′35″S,29°49′38″E), in località Kasumo, 2 054 m, comune diRutovu,provincia di Bururi. Sul luogo nel 1938 è stata eretta una piramide con una targa in latino in memoria di tutti i cercatori delle sorgenti del Nilo:
La targa alla presunta sorgente del Nilo in Burundi
(latino) «PYRAMI[DIS]
AD CAPUT [IN] NILI MERIDIONALISSIMUM UT SIGNUM INCIPIENTIS FLUMINIS PYRAMIDUM ---ERECTA A.D. MDCCCCXXXVIII SUB PROTECTIONE PROCONSULIS JUNGERS ET CUM AUXILIO PATRIS COLLE GERADINQUE ET MONTEYNE A DR. BURKHART WALDECKER IN MEMORIAM OMNIUM QUAERENTIUM CAPUT NILI ERATOSTHENES PTOLEMAEUS SPEKE STANLEY KANDT ET ALII ---SUNT NOMINA NILI KASUMO-MUKASENYI-KIGIRA LUVIRONZA-RUVUBU-KAGERA LAC VICTORIA-VICTORIA NILE LAC KYOGA-MWITA NZIGE (LAC ALBERT) BAHR EL GEBEL-KIR-BAHR EL ABIAD NIL ---CFL-GEOMINES-UMHK»
(italiano) «Piramide al capo più meridionale del Nilo, come segno dell'inizio del fiume delle Piramidi - Eretta nel 1938, sotto la protezione del proconsole Jungers e con l'aiuto dei Padri Colle e Gerardine e di Monteyne, dal dr. Burkhart Waldecker in memoria di tutti coloro che hanno cercato il capo del Nilo, [che sono] Eratostene Tolomeo Speke Stanley e altri - Sono nomi del Nilo Kasumo-Mukesenyi-Kigira Luvironza-Ruvubu-Kagera Lago Vittoria-Nilo Vittoria Lago Kyoga-Mwita Nzige (Lago Alberto) Bahr el Gebel-Kir-Bahr el Abiad Nilo.»
Qui nasce il Kasumo, entra nel Mukasenyi, poi Kigira, affluente delLuvironza (o Ruvyironza) che alimenta il fiumeRuvubu; questo, così come ilNyabarongo confluisce nelKagera.[4]
L'esploratore tedescoRichard Kandt nel 1898, tracciando il corso delKagera è risalito al monte Bigugu inRuanda attraverso un altro affluente, ilRukarara; la sorgente di questo si trova a 2 807 m, circa 58 km di corso in più (2°26′04″S 29°15′25″E2°26′04″S,29°15′25″E) del Kasumo[5] e perciò è considerata la probabile sorgente del Nilo.
Neil McGrigor nel 2006 dichiarò di aver scoperto una sorgente 107 km ancora più lontano in una foresta, risalendo profondamente il Kagera ed i suoi affluenti[6][7]; in realtà la determinazione della sorgente del Nilo è problematica per la vastità del bacino dei suoi affluenti, e per il loro scorrere tra zone paludose, montagne e foreste di difficile accesso.
L'uscita del Nilo dal Lago Vittoria a Jinja (Uganda)
Uscendo dal lago Vittoria il fiume assume il nome diNilo Vittoria e scorre per circa 500 km nel corso dei quali attraversa il lagoKyoga e raggiunge illago Alberto; ne esce con il nome diNilo Alberto ed entra nel territorio del Sudan, nel quale assume il nome diBaḥr al-Jabal (fiume delle montagne). Alla confluenza del Baḥr al-Jabal con ilBaḥr al-Ghazal (fiume delle gazzelle), lungo 720 km, il fiume assume il nomeBahr al-Abyad, conosciuto più diffusamente come Nilo Bianco (in araboal-Nīl al-Abyaḍ). Da qui scorre verso la città di Khartum.
Il percorso del Nilo ripreso dal satelliteLeCascate del Nilo Azzurro conosciute comeTis Issat oTissisat, situate nella prima parte del corso del fiume, circa 30 km dalla cittadina diBahar Dar e dalLago Tana.
IlNilo Azzurro (Bahr al-Azraq) esce invece dallago Tana situato nell'altopiano etiopico, scorrendo per circa 1 400 km fino a Khartum dove si unisce al Nilo Bianco formando il Nilo vero e proprio.
Il Nilo Azzurro nasce aGish Abbai, un luogo sacro per la Chiesa etiope, con tre piccole sorgenti nel raggio di 20 metri, a 2 744 metri di altezza (10°59'N - 37°13'E). Il primo europeo a visitare il luogo fu il missionario cattolico spagnoloPedro Páez, il 21 aprile 1618. Vi sorge un venerato santuario. Questa sorgente si versa col nome diLesser Abbai nel lago Tana ad 11°48'N - 37°07'E.[8]
Oltre ai due grandi affluenti che confluiscono presso Khartum, il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro che si originano nella parte meridionale dellaRift Valley, l'ultimo importante affluente è il fiumeAtbara, che ha origine in Etiopia a nord delLago Tana. Possiede una lunghezza di circa 800 km, ma riesce a scorrere per tutto il suo tratto solamente durante lastagione delle piogge in Etiopia e si prosciuga molto rapidamente. Confluisce nel Nilo circa 300 km a nord di Khartum.
Il corso del Nilo è caratterizzato dalla presenza di 6 gruppi dicateratte, la prima aAssuan, la sesta aSabaloka (appena a nord di Khartum) e dopo la quale il fiume forma una grande ansa ripiegando verso sudovest, prima di ritornare a scorrere nuovamente verso nord.
Il fiume prosegue in direzione nord attraversando una vasta zona desertica fino a raggiungere illago Nasser, unbacino artificiale formato dallo sbarramento delladiga di Assuan. Attraversa il confine fra Sudan ed Egitto. Nella zona desertica dell'alto Egitto il Nilo forma un'oasi fluviale larga dai 5 ai 20 km utilizzabile per la coltivazione.
A nord delCairo, il Nilo si divide in due rami che confluiscono nel Mediterraneo: il Ramo di Rosetta a ovest e il Ramo dell'albero giallo a est, che danno vita così a un Delta che si estende su 24 000 km² di superficie.
La portata d'acqua del Nilo nelSudan del Sud è costante durante quasi tutto l'anno e la media è di 1 048 m³/s. Passata la città di Mongalla il Nilo, che diviene noto con il nome di Bahr al-Jabal, entra in un'enorme regionepaludosa chiamataSudd nelSudan del Sud. Più della metà delle acque del Nilo viene persa in queste paludi causa l'evaporazione e la filtrazione nel suolo. La portata d'acqua del Bahr al- Jabal scende drasticamente a circa 510 m³/s. Da qui ben presto incontrerà il fiumeSobat e darà forma alNilo Bianco vero e proprio.
Il Bahr al-Ghazal e il Sobat sono i due principali affluenti del Nilo Bianco, in termini dibacino idrografico e portata d'acqua. Il bacino idrografico del Bahr al-Ghazal è il più vasto fra tutti i sub-bacini del Nilo, e misura 520 000 chilometri quadrati. Il fiume Sobat, che entra a far parte del Nilo poco distante dalLago No, possiede un bacino idrografico grande la metà, circa 225 000 km², ma contribuisce mediamente con 412 metri cubi di acqua al secondo.
Il flusso medio del Nilo Bianco aMalakal, a valle della confluenza con il fiume Sobat, è di 924 m³/s, con picchi nell'ordine di 1 218 m³/s ai primi di marzo e punte minime di circa 609 m³/s a fine agosto. La fluttuazione è dovuta alla sostanziale variazione della portata del Sobat che varia da un minimo di circa 99 m³/s nel mese di agosto, a un picco di oltre 680 m³/s all'inizio di marzo.
Da qui il Nilo Bianco si dirige verso Khartum dove si fonde con il Nilo Azzurro dando vita al fiume Nilo. Più a valle il fiume Atbara, l'ultimo significativo affluente del Nilo, si fonde al corso d'acqua principale. Durante la stagione secca (da gennaio a giugno) il Nilo Bianco contribuisce tra il 70% e il 90% della portata d'acqua totale del Nilo. Durante questo periodo la portata del Nilo Azzurro può essere inferiore ai 113 m³/s, anche se le dighe a monte regolano il flusso del fiume. Durante la stagione secca non ci sono apporti da parte del fiume Atbara.
Nei periodi di piena il Nilo Azzurro contribuisce con circa l'80-90% della portata del fiume Nilo. Il flusso del Nilo Azzurro varia notevolmente durante il ciclo annuale e di conseguenza influenza notevolmente il flusso del Nilo stesso. Durante la stagione umida il picco di flusso del Nilo Azzurro spesso supera i 5 663 m³/s verso fine agosto.
Prima della costruzione delle dighe sul fiume, la portata poteva variare di 15 volte pressoAssuan nel corso dell'anno. Il picco massimo poteva superare gli 8 212 m³/s tra fine agosto e inizio settembre, e il flusso minimo toccava i 552 m³/s tra fine aprile e inizio maggio.
Resta il fatto che il bacino idrografico del Nilo rimane complesso, e molti fattori su un'area così vasta possono influenzare anche notevolmente la portata del fiume, come l'andamento meteo, deviazioni del corso d'acqua, l'evaporazione e filtrazione nelle falde acquifere.
Portate medie mensili in metri cubi al secondo (media mensile)
La diga di Assuan ripresa dal Memoriale dell'amicizia egiziano-sovietica
L'utilizzo del fiume Nilo è stato materia di discussione nelle politiche Mediorientali e delCorno d'Africa per molti decenni. Vari paesi, tra cui Uganda, Sudan, Etiopia e Kenya hanno spesso lamentato il dominio egiziano riguardo alla risorsa idrica Nilo. Il Nile Basin Initiative è stato uno dei più importanti programmi per promuovere la parità di utilizzo e cooperazione pacifica fra i membri del bacino del Nilo.[9] Ma sono in molti a temere che il dominio egiziano delle acque possa essere fonte di ostacoli economici per l'area.
Il Nilo sostiene ancora gran parte della popolazione che vive lungo le sue rive, specie in regioni altrimenti inospitali come neldeserto del Sahara. Il fiume straripava ogni estate, depositando il fertilelimo nelle pianure. Il corso del fiume è ostacolato in diversi punti dalla presenza delle cateratte, che sono delle sezioni in cui l'acqua scorre più rapidamente e in cui possono trovarsi molte piccole isole, e rocce affioranti, che di fatto costituiscono un ostacolo alla navigazione delle imbarcazioni.
Anche la regione umida del Sudd in Sudan è un formidabile ostacolo alla navigazione e al deflusso delle acque. Il Sudan aveva tentato di scavare un canale (il Canale Jonglei) per tentare di prosciugare questa stagnante massa d'acqua.[10]
Il Nilo è stato ed è tuttora utilizzato per il trasporto di merci lungo il suo percorso. Mentre la maggior parte degli egiziani vive ancora nella valle del Nilo, la costruzione dellaDiga di Assuan (terminata nel1970) per fornireenergia idroelettrica ha interrotto le inondazioni estive e il rinnovo del terreno fertile.
Più di recente la siccità durante glianni ottanta ha portato alla fame diverse popolazioni in Etiopia e in Sudan. L'Egitto è stato parzialmente protetto da questo processo tramite l'accumulo di acqua nellago Nasser.
Figura di regina raffigurata sotto le forme del dio Nilo scolpita sulle pareti interne deltempio di Sobek e Haroeris a Kom Ombo. Foto del 1870-1888, Archivio fotografico Museo Egizio, Torino.
Il Nilo (iteru in Egiziano antico) è strettamente legato allo sviluppo dell'antica civiltà egiziana, con la maggior parte della popolazione e delle città situate nella valle a nord diAssuan. Il Nilo è stato vitale per la cultura egiziana sin dall'età della pietra. Il cambiamento climatico e il progressivo inaridirsi dei pascoli e di quelle terre d'Egitto che hanno dato vita alSahara, già nell'8000 a.C. presumibilmente hanno spinto gli abitanti a migrare verso il fiume, dove poi hanno sviluppato un'agricoltura sedentaria basata sulla fertilizzazione del territorio grazie al limo e una società più centralizzata.
Il Nilo è almeno il quinto fiume che nei milioni di anni è disceso dagli altopianietiopi attraversando questa immensa regione. Immagini satellitari sono state utilizzate per identificare antichi letti fluviali nel deserto ad ovest dell'odierno corso del Nilo. Unagola oggi totalmente ricoperta rappresenta il corso di un ancestrale Nilo chiamato Eonilo che scorreva nel tardo corso delMiocene (23-5,3 milioni di anni fa).
Nel tardo Miocene durante laCrisi di salinità del Messiniano, quando ilMar Mediterraneo divenne un bacino chiuso e l'acqua evaporò, il Nilo incise il suo letto fino a trovarsi alcune centinaia di metri sotto il livello degli oceani nella regione diAssuan e 2 400 metri al di sotto dell'attualeCairo. Questo grande canyon si andò successivamente riempiendo.
IlLago Tanganica gettò le sue acque nel bacino idrografico del Nilo fino a quando ivulcani delVirunga non ne ostruirono il corso in Ruanda. All'epoca quindi le sorgenti si dovevano spingere fin nel nord delloZambia.
Ci sono due teorie in relazione all'età di formazione dell'attuale Nilo. La prima è che la formazione dell'attuale bacino idrico del Nilo sia di età relativamente giovane, che il bacino del Nilo fosse precedentemente suddiviso in una serie di sotto-bacini separati e che solo il più settentrionale di questi bacini (il bacino del Proto Nilo) in seguito formò l'attuale corso del Nilo in Egitto e nel nord del Sudan.[11] L'altra teoria è che le acque provenienti dall'Etiopia attraverso fiumi equivalenti agli attuali Nilo azzurro, Atbara eTacazzè scorressero verso il Mediterraneo attraverso la regione egiziana del Nilo ben prima delTerziario.[12]
Salama (1987) suggerisce che durante il Terziario fossero presenti una serie di distintibacini fluviali tra loro chiusi e indipendenti, ognuno dei quali occupava una delle principali fenditure delSudanese Rift System: Mellut Rift, Nilo bianco Rift, Nilo azzurro Rift, Atbara Rift e Sag El Naam Rift.[13]
I sedimenti del bacino del Mellut Rift sono stati stimati ad una profondità di 12 km nella sua parte centrale. Questa frattura è forse ancora attiva come suggerisce l'attività tettonica nei suoi confini nord e sud. Le paludi del Sudd che costituiscono la parte centrale del bacino sono forse ancora in fase di subsidenza. Il sistema del Rift del Nilo bianco è a 9 km di profondità. Prospezioni geofisiche del Nilo Azzurro Rift System stimano la profondità dei sedimenti tra i 5 e i 9 km.
Questi bacini non sono stati collegati tra loro se non da quando è cessata l'opera disubsidenza e il tasso di deposizione deisedimenti è stato sufficiente a riempire i bacini a un livello che consentisse la connessione dei vari sistemi fluviali. Il riempimento delle depressioni ha portato alla connessione del Nilo egiziano con il Nilo sudanese, che captava le acque nella regione etiope ed equatoriale durante le ultime fasi di attività tettonica del Sudanese Rift Systems.[14] La connessione dei diversi Nilo si verificò durante periodi umidi ciclici. Il fiume Atbara traboccò dal suo bacino chiuso durante il periodo umido che si verificò circa tra i 100 000 e i 120 000 anni fa. Il Nilo azzurro si collegò al restante corso del (proto) Nilo nel periodo umido verificatosi tra i 70 000 e gli 80 000 anni fa. Il bacino idrico del Nilo bianco rimase unlago chiuso fino a quando non avvenne la connessione con il Nilo Victoria 12 500 anni fa.
Il Nilo giocò un ruolo cruciale nella fondazione dellaciviltà egiziana. Il Nilo fu (e lo è tuttora) un'importante fonte di sostentamento per le popolazioni lungo le sue sponde. Il Nilo rendeva il terreno circostante estremamente fertile dopo le annuali inondazioni. Gli egizi furono pertanto in grado di coltivaregrano e altre colture, ricavandone cibo per supportare le esigenze alimentari della popolazione. Inoltre l'introduzione ad opera deiPersiani deibufali nel VII secolo a.C. che ricercavano ambienti umidi e con presenza di acqua, in aggiunta ai cammelli, rappresentò un'eccellente fonte di carne. I bufali vennero inoltre addomesticati e utilizzati per l'aratura, mentre i cammelli come animali da soma. L'acqua fu pertanto di vitale importanza sia per le persone, che per il bestiame. Il Nilo permise inoltre un efficiente sistema di trasporto.
La società egiziana fu una delle più stabili nella sua storia. Questa stabilità fu una conseguenza diretta della fertilità del Nilo. Il Nilo forniva il prezioso limo in seguito alle sue inondazioni. Il grano fu una produzione cruciale nelle colture delMedio Oriente, dove la fame fu molto comune. La produzione agricola divenne strumento nei rapporti diplomatici tra Egitto e gli altri paesi, e spesso contribuì alla stabilità economica. Inoltre il Nilo, fornendo le risorse alimentari e finanziarie, contribuiva ad una rapida ed efficiente crescita di un esercito atto sia nel ruolo difensivo che di offesa.
Il Nilo svolse un ruolo importante nella vita politica, sociale e spirituale. Il Nilo fu così significativo per la vita degli egiziani che essi crearono un dio dedicato al controllo delle inondazioni annuali. Il nome del dio fuHapy, e sia lui che il faraone sono ritenuti controllare le inondazioni del fiume Nilo. Inoltre, il Nilo veniva considerato come una via tra la vita, la morte e l'oltretomba. L'Est era visto come un luogo di nascita e crescita, l'ovest come il luogo della morte, così come il dio Ra, il dio delsole, che nasceva, moriva, e risorgeva ogni volta che attraversava il cielo. Tutte le tombe vennero situate pertanto ad ovest del Nilo, perché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
Lostorico grecoErodoto scrisse che 'l'Egitto fu il dono del Nilo', e in un certo senso può essere vero. Senza le acque del fiume Nilo per l'irrigazione la civiltà egiziana sarebbe stata probabilmente di breve durata. Il fiume fornì gli elementi per rendere vigorosa una civiltà, e ha contribuito molto alla sua durata che si snodò per 3 000 anni.
Secondo gli antichi mitografi greci, il Nilo, al pari di ogni altro fiume, aveva una divinità a esso collegata, di sesso maschile. Tra leNaiadi sue figlie, le più note sonoAnchinoe e Menfi.
Il fiume viene attualmente molto sfruttato anche dal punto di vista delturismo con la proposta di innumerevoli tipi dicrociere lungo il suo corso. Tra leimbarcazioni caratteristiche con cui vengono effettuate può essere citata laDahabeya.
Nel 2013 il programma televisivo britannicoTop Gear ha organizzato una spedizione per trovare la reale sorgente del fiume Nilo, dichiarandone la scoperta al termine del lungo viaggio diJames May,Richard Hammond eJeremy Clarkson. La sorgente si troverebbe a Sud Est del lago Vittoria nel parco delSerengeti e coinciderebbe con la sorgente del fiumeGrumeti.
Ladiga di Assuan e il conseguente blocco del trasporto disedimenti è una delle cause del progressivo erodersi dell'ampio delta del Nilo.
^Di solito si afferma che il Nilo è il fiume più lungo del mondo, con una lunghezza di 6 650 km (fonte: Encyclopaedia BritannicaNile RiverArchiviato il 10 ottobre 2017 inInternet Archive.), con il Rio delle Amazzoni collocato al secondo posto, con i suoi almeno 6 400 km (fonte: Encyclopaedia BritannicaAmazon RiverArchiviato il 3 giugno 2019 inInternet Archive.). Nel tempo si è intensificato il dibattito sulla vera sorgente del Rio delle Amazzoni, e quindi sulla sua lunghezza. Gli studi brasiliani e peruviani del 2007 e del 2008 hanno proposto una nuova sorgente per il Rio delle Amazzoni, con la conseguenza che il fiume avrebbe una lunghezza totale di 6 992 km, superiore quindi a quella del Nilo, calcolata in 6 853 km. Tuttavia, a partire dal 2010, la lunghezza di entrambi i corsi d'acqua rimane aperta all'interpretazione e il dibattito continua.
^Shahin Mamdouh,Hydrology and Water Resources of Africa pag. 286-287 (2002 Springer)ISBN 1-4020-0866-X
^Said, R. (1981).The geological evolution of the River Nile. Springer-verleg.
^Williams, M.A.J. and Williams, F. (1980).Evolution of Nile Basin. In M.A.J. Williams and H. Faure (eds),The Sahara and the Nile. Balkema, Rotterdam, pp. 207-224.
^Salama R.B., The evolution of the River Nile, The buried saline rift lakes in Sudan, J. African Earth Sciences 1987 pp. 899-913
^Salama, R.B. (1997).Rift Basins of Sudan. African Basins, Sedimentary Basins of the World. 3. Edited by R.C. Selley (Series Editor K.J. Hsu) p. 105–149. ElSevier, Amsterdam.