Nikolaj Nikolaevič Ge (in russoНиколай Николаевич Ге?;Voronež,27 febbraio1831 –Ivanovskij Chutor,13 giugno1894) è stato unpittorerusso famoso per i suoi lavorirealistici di tema storico e religioso.
Nato da una nobile famiglia russa di originifrancesi (suo nonno emigrò in Russia nelXVIII secolo), fu allevato dalla sua bambinaia in quanto rimastoorfano da bambino. Si diplomò al primo ginnasio diKiev e studiò scienze matematiche e fisiche all'Università di Kiev e all'Università di San Pietroburgo.
Nel1850 rinunciò alla carriera scientifica ed entrò all'Accademia Imperiale d'Arte aSan Pietroburgo. Studiò sotto l'insegnamento del pittore storicoPyotr Basin fino al1857, anno in cui si diplomò e vinse la medaglia d'oro per il suo quadroLastrega di Endor evoca lo spirito delprofeta Samuele, con la quale guadagnò unaborsa di studio per studiare all'estero. Durante questo periodo fu molto influenzato daKarl Pavlovič Brjullov.
Visitò laGermania, laSvizzera e laFrancia per poi stabilirsi inItalia nel1860. ARoma incontròAleksandr Andreevič Ivanov che lo influenzò profondamente. Nel1861 dipinseL'ultima cena che portò aSan Pietroburgo due anni dopo. Il quadro venne acquistato dallozarAlessandro II di Russia che ne rimase talmente impressionato che nominò Ge professore dell'Accademia imperiale d'arte.
Nel1864 ritornò aFirenze dove divenne amico del maggiorscrittore epensatore russo filoccidentaleAleksandr Ivanovič Herzen e di cui fece anche il ritratto. Nello stesso anno dipinseMessaggeri della risurrezione e la prima versione diCristo sulMonte degli Ulivi, quadri che però non ebbero molto successo e l'accademia imperiale si rifiutò di esporli durante la sua mostra annuale.
Nel1870 tornò a San Pietroburgo dove si orientò verso una pittura storica, cambiando quindi i tipi di soggetti rappresentati. Il dipintoPietro il grande interroga loZarevic Aleksej aPeterhof del1871 riscosse un grande successo, ma gli altri dipinti di questo nuovo genere non suscitarono altrettanto interesse. Ge preso dallo sconforto, scrisse che «gli uomini sarebbero dovuti tornare a una vita fatta di lavoro agricolo e che l'arte non avrebbe dovuta essere fatta per essere venduta».
In seguito si trasferì in un piccolochutor nelGubernija di Černihiv (attualmente inUcraina). Qui conobbeLev Nikolaevič Tolstoj e divenne sostenitore della sua filosofia.
Negli ultimianni ottanta del XIX secolo ritornò alla pittura religiosa e ai ritratti anche a persone comuni, in quanto affermò che «tutti avevano diritto ad un ritratto». Tra i ritratti sono famosi quelli di Tolstoj e aMichail Evgrafovič Saltykov-Ščedrin.
I suoi ultimi quadri sulNuovo Testamento furono osannati dalle critiche liberali diVladimir Stasov, criticati dai conservatori comeErnest Renan e proibite dalle autorità perblasfemia:Quid est veritas? Cristo ePilato del1890 fu rifiutato dalla sua mostra;Il giudizio delSinedrio: È colpevole! non fu esposto all'esposizione annuale dell'accademia;il Calvario del1893 rimase incompiuto eLa crocefissione del1894 fu bandito dallo zarAlessandro III di Russia.
Ge morì nella sua fattoria nel1894.
La sorte che ebbero molti suoi quadri rimane un mistero. Ge lasciò in eredità tutti i suoi lavori alla benefattrice svizzera Beatrice de Vattville in cambio di una piccola rendita vitalizia. Quando ella morì, nel1952, nessuna delle opere di Ge fu trovata nel castello della de Vattville. Vennero successivamente trovate presso botteghe di seconda mano in Svizzera nel1974.[1]
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF(EN) 50022850 ·ISNI(EN) 0000 0001 0970 0140 ·ULAN(EN) 500010284 ·LCCN(EN) n84184039 ·GND(DE) 118854119 ·BNE(ES) XX938807(data) ·BNF(FR) cb12412714f(data) ·J9U(EN, HE) 987007434576605171 · CONOR.SI(SL) 90807651 |
---|