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Nigel Mansell

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Nigel Mansell
Mansell nel 2015
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Altezza180cm
Peso76kg
Automobilismo
CategoriaFormula 1,CART,BTCC,24 Ore di Le Mans
Termine carriera13 giugno2010
Carriera
Carriera inFormula 1
Esordio17 agosto1980
Stagioni1980-1992,1994-1995
Scuderie  Lotus 1980-1984
  Williams 1985-1988
  Ferrari 1989-1990
  Williams 1991-1992, 1994
  McLaren 1995
Mondiali vinti1 (1992)
GP disputati191 (187 partenze)
GP vinti31
Podi59
Punti ottenuti480 (482)
Pole position32
Giri veloci30
Carriera nellaChamp Car
Esordio21 marzo 1993
Stagioni1993-1994
ScuderieStati Uniti (bandiera)Newman-Haas
Mondiali vinti1 (1993)
GP disputati32 (31 partenze)
GP vinti5
Podi13
Punti ottenuti279
Pole position10
Giri veloci5
Il campionato era allora denominato CART.
Statistiche aggiornate al Gran Premio di Spagna 1995
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Nigel Ernest James Mansell (Upton-upon-Severn,8 agosto1953) è un expilota automobilisticobritannico, campione del mondo diFormula 1 nel1992 e vincitore della serie americanaCART nel1993.

Fino al 2014 è stato il pilota britannico ad aver ottenuto più vittorie nella massima serie, essendosi imposto in 31 Gran Premi, record battuto daLewis Hamilton nelGran Premio degli Stati Uniti del 2014, ed è tuttora nono nella classifica di tutti i tempi di successi in carriera. Ha ottenuto i suoi maggiori successi guidando per laWilliams, ma ha corso anche per altre squadre prestigiose comeFerrari,Lotus eMcLaren.

Dotato di una guida spettacolare e spesso irrispettosa del mezzo meccanico, era soprannominatoIl leone d'Inghilterra per la grinta che mostrava in pista.[1] Mansell è stato inoltre votato tra i primi 10 piloti di Formula 1 di tutti i tempi dal commentatore televisivoMurray Walker. Nel 2008,ESPN lo ha classificato 24º nella sua classifica dei migliori piloti di tutti i tempi.[2] È stato anche classificato 9º dalThe Times fra i più grandi piloti del mondo. Nel 2005, è stato inserito nellaInternational Motorsports Hall of Fame.

Biografia

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Nato aUpton-upon-Severn,Worcestershire da Eric e Joyce Mansell, Nigel era il terzo di quattro figli, Michael, Gail e Sandra.[3] Mansell trascorse undici anni della sua vita come poliziotto speciale nell'Isola di Man, prima della sua carriera di pilota, e nelDevon e inCornovaglia dopo il suo ritiro dalle corse. La sua fidanzata Roseanne, conosciuta nel1970, fu il suo più grande sostegno morale durante la sua carriera. La coppia si sposò nel1975 ed ebbe tre figli: Chloe (11 aprile1983), Leo (4 gennaio1985) e Greg (8 novembre1987).

Diventò il "Leone" dopo aver mostrato negli anni1986 e1987 temperamento e grinta in gara, tali da vincere spesso il confronto con il suo compagno di squadraNelson Piquet. Proverbiali divennero le sue gare tutte improntate sul coraggio e l'azione, dove la tattica e la strategia passavano in secondo piano: per questo egli fu amatissimo dai tifosi ma soventemente bacchettato dai critici.[4]

Divenuto campione del mondo diFormula 1 nel1992 a 39 anni, è stato fino al2014 il pilota britannico che vantava il maggior numero di vittorie nei Gran Premi (31). Passato nel1993 alla FormulaCART, vinse immediatamente il titolo, diventando l'unico pilota a essere contemporaneamente campione in Formula 1 e in Formula CART. Un'altra sua peculiarità fu quella di correre in Williams con il numero rosso, differente da quello bianco del compagno.[4]

Carriera

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Le formule minori

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Mansell guidò per la prima volta un'auto all'età di sette anni in un campo vicino a casa e, dopo aver vistoJim Clark vincere ilGran Premio di Gran Bretagna nel 1962, decise di tentare la carriera nel mondo dell'automobilismo.[5] Dopo gli ottimi risultati ottenuti neikart, nel1976 Mansell fece il suo debutto inFormula Ford, nonostante la disapprovazione del padre. La sua prima stagione lo vide trionfare sei volte sulle nove gare a cui partecipò. L'anno successivo prese invece parte a tutto il campionato e si laureò campione di categoria. Ebbe anche un pericoloso incidente in cui si ruppe il collo che rischiò di interrompere la sua carriera,[5] tanto che i medici gli dissero che era stato vicino allatetraplegia dopo lo schianto.[5] Dopo il successo ottenuto, nel1978 Mansell prese parte al campionato diFormula 3, ottenendo subito al debutto lapole position e un podio. LaMarch, che l'aveva preso in squadra, aveva promesso di pagargli l'intera stagione se avesse trovato degli sponsor.

Mansell non esitò a vendere la casa in cui viveva con sua moglie per ottenere i soldi per correre le prime gare,[5] ma questi finirono presto, e di conseguenza lo sponsor non arrivò e dopo sole quattro gare l'inglese rimase a piedi. Fu il momento più critico della sua carriera e il Leone, pur di racimolare qualche quattrino, lavorò anche come lavavetri. Qualcuno comunque si accorse delle sue qualità, e verso metà stagione gli fu consentito di debuttare inFormula 2 aDonington Park, ma un incidente nelle prove gli fece mancare la qualificazione. Dopo un'annata nera le cose cominciarono a girare per il verso giusto.

Mansell venne a sapere che si era liberato un posto nelteam di David Price, e dopo un paio di colloqui riuscì ad ottenerlo. Non solo non avrebbe dovuto portare sponsor, ma avrebbe anche ricevuto uno stipendio visto che nel contratto era previsto che dovesse lavorare come rappresentante per la Unipart, lo sponsor della squadra. Il punto debole del team era il motoreTriumph, che soffriva parecchio di potenza a bassi regimi.

Nonostante ciò, il 25 marzo1979, in una piovosaSilverstone e dopo un accanito duello conAndrea De Cesaris edEddie Jordan, Mansell vinse la sua prima gara di F3. Un paio di mesi dopo il pilota inglese partecipò per la prima volta al Gran Premio di Monaco di F3. Delle cinque March iscritte dal team di David Price quella di Mansell fu l'unica a qualificarsi e diversi uomini della Formula 1 lo notarono, a partire daColin Chapman, patron della Lotus.

Sul finire di stagione, Mansell ebbe un grave incidente adOulton Park dopo un contatto con De Cesaris, che per poco non lo paralizzò. Il recupero fu molto doloroso, ma venne addolcito da una telefonata inaspettata:Chapman lo chiamò per un test con la Lotus. Mansell si recò così alcircuito Paul Ricard e prese parte al test, nonostante il dolore che ancora lo tormentava dopo l'incidente. Cominciò poi il 1980 correndo ancora nel campionato inglese di F3, per poi passare a metà stagione in F2, dove portò al debutto nella seconda serie l'ambizioso motore Honda. I risultati in Formula 2 furono incoraggianti visto che da quasi debuttante riuscì a sfiorare la vittoria nella gara diHockenheim, dimostrando che allaLotus avevano visto giusto.

Formula 1

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Gli anni alla Lotus (1979-1984)

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1979
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1979.

Nel1979 Mansell partecipò ad un test collettivo organizzato dallaLotus alCircuito Paul Ricard con lo scopo di trovare un pilota da affiancare aMario Andretti per la stagione1980 al posto diCarlos Reutemann. Oltre a lui provarono laLotus 79-Ford nella livrea verdeElio De Angelis,Eddie Cheever eJan Lammers. L'italianoDe Angelis venne infine scelto come pilota titolare mentre Nigel venne assunto come collaudatore[6].

1980
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1980.

Nel 1980 Mansell diventò pilota ufficiale delTeam Lotus[6], una squadra che era passata nel corso delle ultime due stagioni dall'essere Campione del Mondo a schierare una delle peggiori vetture sulla griglia di partenza. Nella prima parte dellastagione svolse il ruolo di collaudatore[6]. AlGran Premio d'Austria fu schierata una terzaLotus 81B, motorizzataFord Cosworth DFV, affidata al debuttante Mansell che si ritirò per la rottura del motore. Partecipò anche alGran Premio d'Olanda, dove si ritirò nuovamente, questa volta per un problema ai freni, e a quello d'Italia, ma in quest'ultimo caso mancò la qualificazione[7]. Concluse la stagione senza aver ottenuto punti iridati[7].

1981
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1981.

Nel 1981 diventò pilota titolare dellaLotus al fianco dell'italianoElio De Angelis. Iniziò lastagione guidando una poco competitiva81B-Ford, come seconda guida del team. AlGran Premio del Belgio aZolder, dopo aver ottenuto il decimo tempo in qualifica, arrivò terzo al traguardo, dietro allaWilliams diCarlos Reutemann e allaLigier diJacques Laffite, conquistando il primo podio e i primi punti. AMonaco portò al debutto la nuova e più veloce87-Ford e ottenne il terzo tempo in prova, ma fu costretto al ritiro in gara per la rottura di una sospensione. Nonostante fosse alla sua prima stagione completa nella massima categoria, l'inglese riuscì a mettersi in luce con alcune ottime prestazioni, attirando sin da subito l'interesse della stampa e di altri team. ALas Vegas, ultima gara stagionale, giunse quarto al traguardo[8]. Concluse ilCampionato al quattordicesimo posto con otto punti[9].

1982 e 1983
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1982 e Campionato mondiale di Formula 1 1983.
LaLotus 92-Ford guidata da Mansell nel1982

Il1982 non andò benissimo: alla Lotus era tornatoPeter Warr, tecnico storico della scuderia, e questi, forse ingelosito per lo splendido rapporto che si era creato fra Mansell e Chapman, sviluppò una vera e propria antipatia nei confronti del suo pilota. La stagione prese una svolta tragica con gli incidenti mortali diVilleneuve ePaletti, più quello che mise fine alla carriera diPironi. Anche Mansell fu vittima di un brutto incidente in Canada, quando si spezzò un polso in un urto conBruno Giacomelli, rimanendo fermo per qualche gara. A fine stagione Mansell si trovò nel palmarès solo un terzo posto inBrasile e un quarto aMonaco. Egli perse anche nettamente il duello a distanza con il suo compagno di squadraElio De Angelis, che raccolse il triplo dei punti dell'inglese e vinse una gara inAustria.

A fine anno un infarto ucciseColin Chapman, ePeter Warr assunse il ruolo di capo del team; gli ultimi due anni in Lotus si rivelarono i più difficili, anche perché il1983 sarebbe stato sacrificato per far esperienza con il motore turbo. La stagione partì malissimo, ma una volta abbandonato il leggendario ma obsoletoFord Cosworth in favore del turboRenault, i risultati cominciarono a migliorare. A fine stagione e con dieci punti in classifica, l'inglese fece meglio di De Angelis, ottenendo un podio alGran Premio d'Europa, dove fece registrare anche ilgiro più veloce. Nella stagione successiva si iniziarono a cogliere i frutti del lavoro di sviluppo fatto nel 1983.

1984
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1984.
Mansell alla guida dellaLotus 95T-Renault

Mansell diede avvio alla nuova stagione con un buon segnale, ottenendo la primapole position della sua carriera aDallas. Dopo aver dominato buona parte della gara, all'ultimo giro per colmo della sfortuna la sua Lotus si piantò a pochi metri dal traguardo. Nonostante la fatica di due ore di gara e il caldo torrido (42 gradi all'ombra), il pilota britannico provò generosamente a spingere la sua Lotus oltre il traguardo, ma stramazzò a terra per il grande sforzo. Anche aMontecarlo andò vicino alla vittoria, nella gara che consacrò al mondo della Formula 1 il talento diAyrton Senna; Mansell, partito in prima fila sotto il diluvio, prese la testa della corsa. Commise poi un errore alla curva della stazione, andando in aquaplaning e sbattendo contro il guard-rail, situazione che lo mise fuori gara. A fine stagione Peter Warr riuscì finalmente a liberarsi di lui, facendo pressioni sullaJohn Player Special, lo sponsor del team, per assumere l'astro nascente Senna. TuttaviaFrank Williams, che già dal 1981 lo seguiva con interesse, gli fece arrivare un'offerta concreta basata sulla stima che aveva per le qualità del pilota. LaWilliams, che stava sviluppando il nuovo motoreHonda Turbo, era un'incognita, ma Mansell (forse memore del periodo con la Honda in F2) si convinse che era la scelta migliore da fare.

L'approdo in Williams (1985-1988)

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1985
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1985.

Inizialmente il suo arrivo inWilliams non venne ben accolto daKeke Rosberg, il quale non gradiva l'inglese come compagno di squadra. Nonostante l'iniziale diffidenza del finlandese, però, nel corso della stagione i due piloti seppero collaborare proficuamente e instaurarono un rapporto di stima.[10] Il passaggio alla squadra inglese cambiò le sorti della carriera di Mansell. Dopo un inizio difficile, a causa del difficile sviluppo dell'inaffidabile, ma potente motoreHonda, l'inglese riuscì finalmente ad ottenere la sua prima vittoria nelGran Premio d'Europa aBrands Hatch, alla quale fece seguito, di lì a poco, il successo inSudafrica aKyalami. Le ottime prestazioni a fine anno di Mansell e Rosberg, che si spartirono la vittoria nelle ultime tre gare, posero le basi per poter finalmente competere per il titolo mondiale contro lo strapotere dellaMcLaren motorizzataTAGPorsche che aveva dominato le ultime due stagioni.

1986
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1986.
Mansell (a sinistra) festeggia il suo secondo posto alGran Premio d'Italia 1986, alle spalle del compagno di squadra e vincitoreNelson Piquet.

Nel1986 il nuovo compagno di squadra dell'inglese divenne il brasilianoNelson Piquet, indicato come il favorito per il titolo, in virtù anche dell'annunciata competitività dellaWilliams-Honda. Dopo un inizio di stagione dai risultati altalenanti, Mansell sfoderò una grinta che non aveva fatto intravedere nei suoi primi anni di carriera (e che gli avrebbe valso il nuovo soprannome di "Leone" in luogo di "Mansueto" usato fino a quel momento): in rapida successione vinse inBelgio,Canada e, dopo un quinto posto negliUSA, anche inFrancia e inGran Bretagna, guadagnando la testa del mondiale a metà stagione. Questa serie di successi pose Mansell all'attenzione universale di pubblico e addetti ai lavori: è di questi tempi il raggiungimento di un accordo con laFerrari, in vista della stagione successiva, in seguito disatteso. I risultati conseguiti accesero la rivalità, in casa Williams, tra Piquet ed il pilota inglese (il primo supportato dalla Honda, il secondo sostenuto dal team) e che avrebbe avuto il suo peso sull'esito finale del campionato. Nel resto della stagione Mansell si aggiudicò anche ilGran Premio del Portogallo e si presentò alla vigilia dell'ultima gara diAdelaide, inAustralia, in testa alla classifica mondiale con 7 punti di vantaggio sul pilota dellaMcLarenAlain Prost e 9 su Piquet (che però, al contrario dei due rivali, non doveva più scartare risultati validi) ottenendo lapole position. La gara però ebbe un esito beffardo: al 63º passaggio (a 19 dal termine) Mansell, che era 3º dietro ai due rivali e stava tranquillamente amministrando la gara, subì lo scoppio di uno pneumatico in pieno rettilineo e fu costretto al ritiro. Con Piquet richiamato ai box per un prudente cambio-gomme, gara e titolo furono appannaggio di Prost e dellaMcLaren, bravi a sfruttare alla perfezione le circostanze e la rivalità tra i due piloti Williams. A tale catastrofica conclusione non fu certo estraneo il grave incidente d'auto occorso inCamargue aFrank Williams mentre rientrava a casa dopo una sessione di test privati (marzo 1986): la frattura della colonna vertebrale di Williams e la sua successivaparaplegia lo resero indisponibile per tutta la stagione, con conseguenti carenze nella gestione della squadra e dei piloti.

1987
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1987.

La stagione1987 si annunciò come un duello privato in casa Williams, stante l'incrementata superiorità della squadra motorizzataHonda sulle avversarie e la rinnovata rivalità tra Piquet e Mansell. La prima parte del campionato, in realtà, disattese parzialmente queste aspettative, ma poi però Mansell e Piquet presero il largo dallaLotus guidata daAyrton Senna. L'inglese si aggiudicò sei gare (San Marino,Francia,Gran Bretagna,Austria,Spagna eMessico), il brasiliano tre (Germania,Ungheria eItalia), ma grazie al maggior numero di arrivi in zona punti fu proprio quest'ultimo a trovarsi in testa al campionato a due gare dalla fine con 12 punti di vantaggio. InGiappone, nel corso delle prove libere del penultimo Gran Premio, Mansell ebbe un pauroso incidente che lo obbligò a terminare anzitempo la stagione per la frattura di alcune vertebre precludendosi definitivamente ogni speranza di lottare per il titolo, vinto dal compagno. Per l'inglese fu una brutta botta, sia fisica sia morale, nell'anno in cui aveva messo in mostra una netta superiorità dal punto di vista velocistico sul pilota brasiliano con 6 vittorie e 8 pole position.

1988
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1988.
Mansell con la suaWilliams alGran Premio del Canada del1988

Nel1988, dopo aver perso i motori Honda a vantaggio della Mclaren, la Williams venne spinta dal Judd, un propulsore artigianale che negò fin da subito, causa la poca affidabilità, ogni possibilità di successo. Pur con una vettura poco competitiva, Mansell decise tuttavia di rimanere in nome dell'amicizia con lo sfortunatoFrank Williams che nel 1986 aveva perso l'uso degli arti inferiori a causa di un incidente stradale. Mansell fu affiancato daRiccardo Patrese che aveva preso il posto di Piquet, ma anche senza il rivale brasiliano l'inglese non sarebbe stato in grado di lottare per il Mondiale con una macchina fragile e nettamente inferiore alla concorrenza. Nigel dovette anche saltare due gare per motivi di salute, ma riuscì a ottenere due secondi posti, di cui uno sul bagnato aSilverstone, dove tra l'altro fu ufficializzato il suo passaggio allaFerrari per il1989.

Il biennio in Ferrari e la rivalità con Prost (1989-1990)

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1989
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1989.
Mansell in Ferrari nel 1989 durante ilGran Premio del Belgio.

Nel1989 pilotò laFerrari 640 F1 e fu affiancato dall'austriacoGerhard Berger[11]. Debuttò alGran Premio del Brasile sulCircuito di Jacarepaguá dove, dopo il sesto tempo in qualifica, vinse la gara davanti adAlain Prost suMcLaren-Honda. ASan Marino ottenne il terzo tempo in prova ma si ritirò in corsa per un problema al cambio come già accaduto anche aMonaco e inMessico, nonostante avesse segnato in entrambe le occasioni ilgiro più veloce. In seguito venne costretto al ritiro per problemi elettrici negliStati Uniti e squalificato inCanada. Fu poi secondo inFrancia eGran Bretagna dove ottenne ilgiro più veloce, terzo inGermania e vinse, segnando ilgiro veloce in gara, ilGran Premio d'Ungheria dopo una grande rimonta dalla dodicesima posizione. Continuò la stagione salendo sul terzo gradino del podio inBelgio, ritirandosi inItalia dopo essere partito dalla seconda fila, e venne nuovamente squalificato inPortogallo, non prendendo parte al successivoGran Premio di Spagna; si ritirò infine inGiappone eAustralia, ultimi Gran Premi della stagione[11]. A fine anno si piazzò quarto nelMondiale con trentotto punti[11].

1990
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1990.
Mansell allaScuderia Ferrari nel fine settimana delGran Premio degli Stati Uniti d'America 1990

Anche il1990 non fu ricco di soddisfazioni. La Ferrari aveva una vettura in grado di lottare per il titolo, ma l'inglese fu sopraffatto in velocità e sul versante psicologico dal nuovo compagno,Alain Prost, e restò ben presto tagliato fuori dalla lotta per il titolo, arrivando addirittura ad annunciare il ritiro dalle gare nel dopocorsa delGran Premio di Gran Bretagna. L'annuncio si rivelò ben presto un bluff, in quanto l'inglese firmò poi per la Williams. Mansell vinse ilGran Premio del Portogallo, dove però vi furono polemiche per una manovra dell'inglese che, inpole position, alla partenza strinse verso il muro il compagno Prost, partito secondo, facendo passare avanti le dueMcLaren di Berger e Senna, che sarebbe andato poi a vincere il titolo proprio ai danni di Prost.

Il ritorno in Williams, il titolo iridato e il primo ritiro (1991-1994)

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1991
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1991.
Mansell alGran Premio degli Stati Uniti 1991.

La Williams intanto, dopo alcune stagioni di anonimato, stava ritornando competitiva grazie alla partnership col motoristaRenault. Nel1991 Nigel iniziò male, pagando anche un'iniziale mancanza di affidabilità della suaWilliams FW14 ed arrivando ad essere distaccato di oltre 30 punti da Senna, ritrovandosi anche dietro al suo compagno di squadra Patrese. In estate però Mansell vinse tre GP consecutivi (Francia,Gran Bretagna eGermania), arrivando a minacciare il leader del mondiale Senna. InPortogallo Mansell pagò un errore della squadra che non gli avvitò una ruota al pit-stop. Ottenne poi altre due vittorie inItalia eSpagna prima di arrendersi definitivamente a Senna inGiappone.

Mansell sullaWilliams FW14 alGran Premio di Monaco 1991.
1992
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1992.

L'inglese si prese una clamorosa rivincita nel1992, quando dominò in lungo e in largo la stagione grazie anche alla fenomenaleWilliams FW14B. Sbaragliò il compagno di squadraPatrese e gli avversari, raccogliendo 9 vittorie e 14 pole position su 16 gare. Dimostrò quindi di essere un campione forte e sicuro, libero da quelle ombre psicologiche che in passato avevano influito sulle sue prestazioni.

Mansell iniziò la stagione vincendo le prime 5 gare inSudafrica,Messico,Brasile,Spagna eSan Marino con altrettantepole position. La sua inarrestabile corsa verso il titolo si arricchì con altre vittorie inFrancia,Gran Bretagna eGermania, fino a presentarsi già inUngheria con la possibilità matematica di vincere il titolo, che arrivò al 55º giro quando Patrese, secondo in classifica, si ritirò dalla corsa. Mansell vinse anche inPortogallo e finì la stagione con 108 punti, quasi il doppio dei punti del suo compagno. A fine anno, Mansell, che aveva già un accordo per continuare a correre su Williams nel 1993, al fianco diAlain Prost come seconda guida, venne allontanato da Frank Williams in quanto quest'ultimo declinò la sua richiesta sulla possibilità di raddoppiare il suo stipendio.

1994
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1994.

Nel1994 Mansell iniziò la stagione ancora in America, ma a metà campionato fu richiamato in Williams per correre alcune gare in sostituzione diAyrton Senna, deceduto adImola. Viste le scarne prestazioni del debuttanteDavid Coulthard,Frank Williams decise di affidare la seconda macchina a Mansell, nella speranza che quest'ultimo riuscisse ad aiutareDamon Hill ad evitare una sconfitta per mano dellaBenetton-Ford diMichael Schumacher. Pur a mezzo servizio l'inglese riuscì a tornare alla vittoria nell'ultimoGran Premio in Australia, dove ottenne anche la sua ultimapole position. Hill perse il Mondiale contro Schumacher per 1 punto, a causa di un incidente con quest'ultimo, ma nonostante questoPatrick Head decise di guardare al futuro, firmando per l'anno dopo con il giovane Coulthard e non rinnovando l'ormai quarantunenne Mansell.

Il breve ritorno con la McLaren e il secondo ritiro (1995)

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1995
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Lo stesso argomento in dettaglio:Campionato mondiale di Formula 1 1995.
LaMcLaren MP4/10 guidata da Mansell nel 1995

Nel1995 il "Leone" firmò un contratto con laMcLaren equipaggiata con il motoreMercedes, che si dimostrò ben presto nettamente inaffidabile, come compagno diMika Häkkinen. Di fronte ai molteplici problemi che la monoposto anglo-tedesca evidenziò nelle prove pre-campionato, Mansell decise di prendersi una pausa per aspettare che la vettura fosse sviluppata a dovere e saltò le prime due gare, sostituito daMark Blundell. Tornò al volante nelGran Premio di San Marino e nel successivoGran Premio di Spagna, ma i problemi dellaMcLaren MP4/10 erano tutt'altro che risolti e l'inglese decise, grazie ad una clausola del suo contratto, di sciogliere anticipatamente la sua collaborazione, abbandonando definitivamente laFormula 1. Tuttavia nel dicembre1996, Mansell guidò unaJordan 196 in un test privato nelCircuito di Estoril, alimentando le speculazioni che fosse in ballottaggio per un sedile nella stagione1997.

Statistiche in F1

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Nigel Mansell ha disputato 187 Gran Premi di Formula 1 (su 191 apparizioni), con 31 vittorie (28 Williams e 3 Ferrari), 32 pole position (28 Williams, 3 Ferrari e 1 Lotus), 30 giri più veloci in corsa (23 Williams, 6 Ferrari e 1 Lotus) e 5 Hat Trick. Ha conquistato 480 punti validi, si è classificato 82 volte a punti e 59 sul podio, è partito 56 volte in prima fila, è stato al comando di 55 gare per un totale di 2091 giri in testa (9651 km).

CART

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Lola (1993-1994)

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Mansell al volante dellaLola T9300-Ford in una gara del campionatoIndyCar nel 1993

Vista l'impossibilità di rinnovare il contratto con laWilliams, Mansell dopo aver valutato anche il ritiro dalle competizioni firmò un contratto con laNewman-Haas Racing con cui corse le stagioni1993 e1994 del campionatoCART. L'intesa venne formalizzata durante il fine settimana delGran Premio del Portogallo.[12][13] Nella stagione1993 Mansell pilotò unaLola T9300-Ford ed ebbe come compagno di squadraMario Andretti.[14][15] Il debutto avvenne al Gran Premio d'Australia aSurfers Paradise dove ottiene lapole position[16] e vinse la gara battendoEmerson Fittipaldi; era il primo pilota dai tempi diGraham Hill, nel1966, a vincere all'esordio nella categoria.[12] Poche settimane più tardi, non essendo ancora abituato alla guida sugli ovali americani, ebbe un incidente durante le prove della 200 miglia di Phoenix e fu costretto a saltare la corsa.[12] Ripresosi velocemente si piazzò terzo aLong Beach partendo dallapole e replicò il medesimo piazzamento alla500 Miglia di Indianapolis, in cui perse la vittoria per un errore di inesperienza a seguito di una brutta ripartenza.[12] Venne quindi nominatoRookie of the year, cioè migliore debuttante dell'anno. Si impose anche nella 200 Miglia di Milwaukee e segnò pole position egiro veloce alGran Premio di Detroit dove si piazzò quindicesimo. Partì dalla pole position alla 200 Miglia di Portland e arrivò secondo in gara, si piazzò terzo al Gran Premio di Cleveland e ventesimo alla Indy Toronto. Vinse la 500 Miglia del Michigan segnando anche il giro veloce in gara. Alla 200 Miglia del New England centrò pole position, vittoria e giro veloce. Si piazzò secondo alla 200 Miglia di Road America, sesto alla Indy Vancouver e dodicesimo al200 Miglia di Mid-Ohio partendo dalla pole. Alla 200 Miglia di Nazareth ottenne nuovamente pole position, giro veloce e vittoria, l'ultima per lui nella categoria. All'ultima gara del Campionato, ilGran Premio di Monterey arrivò al traguardo in ventitreesima posizione[14][15]. Vinse il titolo con centonovantuno punti.

Nel1994 guida unaLola T9400-Ford, affiancato ancora daMario Andretti[17]. Nel corso della stagione disputa anche quattro Gran Premi diFormula 1[18]. Alla gara inaugurale, il Gran Premio d'Australia, ottienepole position egiro veloce e si piazza nono in corsa. È terzo alla200 Miglia di Phoenix e secondo alGran Premio di Long Beach. Alla500 Miglia di Indianapolis arriva ventiduesimo al traguardo, quinto alla 200 Miglia di Milwaukee e ventunesimo alGran Premio di Detroit partendo dallapole. Si piazza quinto alla 200 Miglia di Portland, sale sul secondo gradino del podio al Gran Premio di Cleveland e arriva al traguardo in ventitreesima posizione alla Indy Toronto. Centra la terzapole position stagionale alla 500 Miglia del Michigan dove chiude la gara ventiseiesimo. Si piazza settimo alla200 Miglia di Mid-Ohio, diciottesimo alla 200 Miglia del New England, decimo alla Indy Vancouver e tredicesimo alla 200 Miglia di Road America dove segna ilgiro veloce in gara. Conclude la stagione con un ventiduesimo posto alla 200 Miglia di Nazareth e un ottavo alGran Premio di Monterey[17]. Con ottantotto punti ottenuti si piazzò ottavo inCampionato[17].

Statistiche in IndyCar

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Nigel Mansell ha gareggiato nelCampionato IndyCar nel1993 e1994 vincendo il titolo l'anno del debutto. In 31 gare disputate ha ottenuto 5 vittorie, 4 secondi posti, 4 terzi posti, 8 piazzamenti a punti, 10pole position, 6giri veloci, 2 hat tricks, 279 punti. È stato premiato comeRookie of the year delCampionato. Nelle due partecipazioni alla500 Miglia di Indianapolis ha conquistato il terzo posto e il titolo diIndy 500 Rookie of the year nel1993.

Altre competizioni

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Mansell a bordo della Ginetta-Zytek 09S durante la1000 km di Silverstone del 2009.

Negli anni successivi ha partecipato sporadicamente ad alcune corse con vetture categoria Turismo. Nel1998 ha corso sei gare nelBritish Touring Car Championship al volante di unaFord Mondeo. Nel2004 a distanza di otto anni dall'ultima volta torna a guidare una monoposto di Formula 1 nella fattispecie laJordan EJ14 con cui effettua un test sulcircuito di Silverstone e alcunishow car. Nel2005 Mansell ha accettato di partecipare alGrand Prix Masters vincendo la prova inaugurale svoltasi in novembre aKyalami, inSudafrica, dopo avere anche ottenuto la pole-position. Il suo compenso è stato devoluto interamente per aiutare i bambini poveri dell'Africa. L'altra sua grande passione è ilgolf. Il 4 febbraio2010, in occasione della conferenza stampa di presentazione della prova, Nigel Mansell ha annunciato la sua partecipazione all'edizione 2010 della24 Ore di Le Mans, alla guida di una Ginetta-ZytekLMP1 delBeechdean Mansell Team alternandosi alla guida con i suoi due figli[19], tuttavia la gara di Mansell è durata appena 17 minuti in quanto il prototipo che guidava è rimasto seriamente danneggiato in un fuoripista causato dalla foratura di uno pneumatico.

Risultati

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Formula 1

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1980ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus81B Rit Rit NQ 0
1981ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus81B
87[20]
Rit 11 Rit 3 Rit 6 7 NQ Rit Rit Rit Rit Rit 4 814º
1982ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus87B
91[21]
Rit 3 7 Rit 4 Rit Rit Rit 9 Rit 8 7 Rit 714º
1983ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus92
94T[22]
93T[23]
12 12 Rit Rit Rit Rit 6 Rit 4 Rit 5 Rit 8 3 NC 1012º
1984ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus95T Rit Rit Rit Rit 3 Rit 6 Rit 6 Rit 4 Rit 3 Rit Rit Rit 13
1985ScuderiaVettura PuntiPos.
WilliamsFW10 Rit 5 5 7 6 Rit NP Rit 6 Rit 6 11 2 1 1 Rit 31
1986ScuderiaVettura PuntiPos.
WilliamsFW11 Rit 2 Rit 4 1 1 5 1 1 3 3 Rit 2 1 5 Rit 70 (72)
1987ScuderiaVettura PuntiPos.
WilliamsFW11B 6 1 Rit Rit 5 1 1 Rit 14 1 3 Rit 1 1 NP 61
1988ScuderiaVettura PuntiPos.
WilliamsFW12 Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 2 Rit Rit Rit 2 Rit Rit 12
1989ScuderiaVettura PuntiPos.
Ferrari640 F1 1 Rit Rit Rit Rit SQ 2 2 3 1 3 Rit SQ ES Rit Rit 38
1990ScuderiaVettura PuntiPos.
Ferrari641 F1
641/2[24]
Rit 4 Rit Rit 3 2 18* Rit Rit 17* Rit 4 1 2 Rit 2 37
1991ScuderiaVettura PuntiPos.
WilliamsFW14 Rit Rit Rit 2 6 2 1 1 1 2 Rit 1 SQ 1 Rit 2 72
1992ScuderiaVettura PuntiPos.
WilliamsFW14B 1 1 1 1 1 2 Rit 1 1 1 2 2 Rit 1 Rit Rit 108
1994ScuderiaVettura PuntiPos.
WilliamsFW16
FW16B[25]
Rit Rit 4 1 13
1995ScuderiaVetturaPuntiPos.
McLarenMP4/10B 10 Rit 0
Legenda1º posto2º posto3º postoA puntiSenza punti/Non class.Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
SqualificatoRitiratoNon partitoNon qualificatoSolo prove/Terzo pilota

PPG Indy Car World Series

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AnnoSquadraTelaioMotore12345678910111213141516PuntiPosizione
1993Newman/Haas RacingLola T93/00Ford XBV8tSRF
1
PHX
NP
LBH
3
INDY
3
MIL
1
DET
15
POR
2
CLE
3
TOR
20
MCH
1
NHA
1
ROA
2
VAN
6
MDO
12
NAZ
1
LAG
23
191
1994Newman/Haas RacingLola T94/00Ford XBV8tSRF
9
PHX
3
LBH
2
INDY
22
MIL
5
DET
21
POR
5
CLE
2
TOR
23
MCH
26
MDO
7
NHA
18
VAN
10
ROA
13
NAZ
22
LAG
8
88

Onorificenze

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Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per meriti sportivi»
— Londra, 31 dicembre1990[26].
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'impegno in aiuto dei giovani britannici attraverso l'associazione UK Youth»
— Londra, 31 dicembre2011[27].

Riconoscimenti

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  • Pilota britannico dell'anno per la rivista Autosport nel 1985, 1986, 1989 e 1991
  • Pilota internazionale dell'anno per la rivista Autosport nel 1986, 1987, 1992 e 1993
  • Personalità sportiva dell'anno della BBC nel 1986, 1992 e 1993
  • Casco d'oro iridato della rivista Autosprint nel 1992
  • medaglia d'oro del Royal Automobile Club nel 1993
  • Premio ESPY nel 1993 e 1994
  • Rookie of the year alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1993
  • Rookie of the year del Campionato Champ Car nel 1993
  • Dottorato ad honorem in ingegneria dall'Università di Birmingham nel 1993
  • Inserito nellaInternational Motorsport Hall of Fame nel 2005[28]

Note

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  1. ^Casamassima, p. 719.
  2. ^Kinser, Mansell, Garlits, Lauda, and Muldowney set high standards.URL consultato il 21 marzo 2013.
  3. ^Mansell, p. 71.
  4. ^abFormula 1 News - Nigel Mansell.URL consultato il 21 marzo 2013.
  5. ^abcd(EN)Nigel Mansell, suformula1.com.URL consultato l'11 agosto 2015.
  6. ^abc1979 - L'anticamera della F1-Il test Lotus raccontato da Mansell.URL consultato il 20 marzo 2013(archiviato dall'url originale il 12 maggio 2014).
  7. ^ab1980 FIA Formula One World Championship, inFormula1.com.URL consultato il 20 marzo 2013(archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2015).
  8. ^1981 FIA Formula One World Championship, inFormula1.com.URL consultato il 20 marzo 2013(archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2015).
  9. ^Stats F1 - 1981, inStatsf1.com.URL consultato il 20 marzo 2013.
  10. ^ Nigel Roebuck,Diavolo in corpo, inAutosprint, n. 32-33, 11 agosto 2015, 42-47.
  11. ^abcStats F1 - 1989, inStatsf1.com.URL consultato il 21 marzo 2013.
  12. ^abcdWagstaff, pp. 155-161.
  13. ^Champcar stats - Nigel Mansell, inChampcar stats.URL consultato il 25 marzo 2013.
  14. ^ab1993 PPG Indy Car World Series, inChampcar stats.URL consultato il 25 marzo 2013.
  15. ^ab1993 CART PPG IndyCar World Series results, inRace database.URL consultato il 25 marzo 2013.
  16. ^Nigel Mansell - se è difficile, è più dolce, sufunof1.com.ar, Funo, 22 febbraio 2005.
  17. ^abc1994 PPG Indy Car World Series, inChampcar stats.URL consultato il 25 marzo 2013.
  18. ^Stats F1 - 1994, inStats F1.URL consultato il 25 marzo 2013.
  19. ^Conférence ACO : Les échos et les photos. Pescarolo en LMS ?, inENDURANCE-INFO.com, 4 febbraio 2010.URL consultato il 21 marzo 2013(archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
  20. ^Dal GP di Monaco.
  21. ^Dal GP del Brasile.
  22. ^Al GP di Gran Bretagna e dal GP d'Austria.
  23. ^Al GP di Germania.
  24. ^Dal GP del Canada.
  25. ^Dal GP d'Europa.
  26. ^SUPPLEMENT TO THE LONDON GAZETTE, 31ST DECEMBER 1990, inLondon Gazette, 31 dicembre 1990.URL consultato il 21 marzo 2013.
  27. ^THE LONDON GAZETTE SATURDAY 31 DECEMBER 2011 SUPPLEMENT No. 1 N7, inLondon Gazette, 31 dicembre 2011.URL consultato il 21 marzo 2013.
  28. ^International Motorsports Hall of Fame Members, inMotorsports Hall of Fame.com.URL consultato il 21 marzo 2013(archiviato dall'url originale il 27 agosto 2008).

Bibliografia

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Regno Unito (bandiera)Team Lotus
Vetture
Passate12 ·16 ·18 ·21 ·18/21 ·24 ·25 ·33 ·43 ·49 ·49B ·63 ·49C ·72A ·72B ·72C ·72D ·56B ·72E ·76 ·72F ·77 ·78 ·79 ·80 ·81 ·81B ·88 ·87 ·87B ·91 ·92 ·93T ·94T ·95T ·97T ·98T ·99T ·100T ·101 ·102 ·102B ·102D ·107 ·107B ·107C ·109
Piloti
PrincipaliMario Andretti ·Jack Brabham ·Jim Clark ·Elio De Angelis ·Emerson Fittipaldi ·Mika Häkkinen ·Johnny Herbert ·Graham Hill ·Phil Hill ·Jacky Ickx ·Innes Ireland ·Nigel Mansell ·Stirling Moss ·Gunnar Nilsson ·Ronnie Peterson ·Nelson Piquet ·Carlos Reutemann ·Jochen Rindt ·Ayrton Senna ·Jo Siffert ·John Surtees ·Derek Warwick
Persone
FondatoreColin Chapman
PassateMike Costin ·Frank Dernie ·Gérard Ducarouge ·Keith Duckworth ·Maurice Philippe ·Peter Warr
Ingrassetto vetture e piloti che con la scuderia hanno conquistato il titolo mondiale.
V · D · M
Regno Unito (bandiera)Williams F1
Vetture
Passate761 ·FW06 ·FW07 ·FW07B ·FW07C ·FW08 ·FW08C ·FW09 ·FW09B ·FW10 ·FW11 ·FW11B ·FW12 ·FW12C ·FW13 ·FW13B ·FW14 ·FW14B ·FW15C ·FW16 ·FW16B ·FW17 ·FW17B ·FW18 ·FW19 ·FW20 ·FW21 ·FW22 ·FW23 ·FW24 ·FW25 ·FW26 ·FW27 ·FW28 ·FW29 ·FW30 ·FW31 ·FW32 ·FW33 ·FW34 ·FW35 ·FW36 ·FW37 ·FW38 ·FW40 ·FW41 ·FW42 ·FW43 ·FW43B ·FW44 ·FW45 ·FW46
PresentiFW47
Piloti
PrincipaliMario Andretti ·Thierry Boutsen ·Jenson Button ·David Coulthard ·Heinz-Harald Frentzen ·Damon Hill ·Alan Jones ·Pastor Maldonado ·Nigel Mansell ·Juan Pablo Montoya ·Riccardo Patrese ·Nelson Piquet ·Alain Prost ·Clay Regazzoni ·Carlos Reutemann ·Keke Rosberg ·Nico Rosberg ·Ralf Schumacher ·Ayrton Senna ·Jacques Villeneuve
PresentiAlexander Albon ·Carlos Sainz Jr.
Persone
FondatoriFrank Williams ·Patrick Head
PassateJost Capito ·Mike Coughlan ·Dirk de Beer ·François-Xavier Demaison ·Frank Dernie ·Doug Lafferty ·Paddy Lowe ·Doug McKiernan ·Sam Michael ·Adrian Newey ·Mike O'Driscoll ·Adam Parr ·Simon Roberts ·Enrique Scalabroni ·Robert Smedley ·Dickie Stanford ·Pat Symonds ·David Wheater ·Claire Williams ·Geoff Willis ·Ed Wood
PresentiMark Biddle ·Jenson Button ·Adam Carter ·Jamie Chadwick ·Pat Fry ·Darren Fultz ·James Matthews ·Mark Pattinson ·Willy Rampf ·Dave Redding ·Matthew Savage ·Sven Smeets ·Jacques Villeneuve ·James Vowles
Ingrassetto vetture e piloti che con la scuderia hanno conquistato il titolo mondiale.
V · D · M
Italia (bandiera)Scuderia Ferrari
Vetture
Passate125 F1 ·166 F2 ·275 F1 ·375 F1 ·212 F1 ·500 F2 ·375 Indy ·553 F1 ·625 F1 ·555 F1 ·D50 ·801 ·246 F1 ·156 F2 ·256 F1 ·246 P ·156 P ·156 F1 ·156 F1-63 ·156 Aero ·158 ·1512 ·246 F1-66 ·312 F1 ·312/67 F1 ·312/68 F1 ·312/69 F1 ·312 B ·312 B2 ·312 B3 ·312 B3-74 ·312 T ·312 T2 ·312 T3 ·312 T4 ·312 T5 ·126 CK ·126 C2 ·126 C2B ·126 C3 ·126 C4 ·156-85 ·F1-86 ·F1-87 ·F1-87/88C ·640 F1 ·641 F1 ·641/2 F1 ·642 F1 ·643 F1 ·F92A ·F92AT ·F93A ·412 T1 ·412 T1B ·412 T2 ·F310 ·F310B ·F300 ·F399 ·F1-2000 ·F2001 ·F2002 ·F2003-GA ·F2004 ·F2004M ·F2005 ·248 F1 ·F2007 ·F2008 ·F60 ·F10 ·150º Italia ·F2012 ·F138 ·F14 T ·SF15-T ·SF16-H ·SF70H ·SF71H ·SF90 ·SF1000 ·SF21 ·F1-75 ·SF-23 ·SF-24
PresentiSF-25
Piloti
PrincipaliMichele Alboreto ·Jean Alesi ·Fernando Alonso ·Mario Andretti ·René Arnoux ·Alberto Ascari ·Giancarlo Baghetti ·Lorenzo Bandini ·Rubens Barrichello ·Gerhard Berger ·Tony Brooks ·Peter Collins ·Juan Manuel Fangio ·Nino Farina ·José Froilán González ·Mike Hawthorn ·Phil Hill ·Jacky Ickx ·Eddie Irvine ·Niki Lauda ·Nigel Mansell ·Felipe Massa ·Luigi Musso ·Didier Pironi ·Alain Prost ·Kimi Räikkönen ·Clay Regazzoni ·Carlos Reutemann ·Carlos Sainz Jr. ·Ludovico Scarfiotti ·Jody Scheckter ·Michael Schumacher ·John Surtees ·Patrick Tambay ·Piero Taruffi ·Maurice Trintignant ·Sebastian Vettel ·Gilles Villeneuve ·Wolfgang von Trips
PresentiCharles Leclerc ·Lewis Hamilton
Persone
FondatoreEnzo Ferrari
PassateJames Allison ·Maurizio Arrivabene ·John Barnard ·Luigi Bazzi ·Mattia Binotto ·Ross Brawn ·Gustav Brunner ·Marcin Budkowski ·Louis Carey Camilleri ·Enrico Cardile ·Carlo Chiti ·Gioachino Colombo ·Luca Cordero di Montezemolo ·Aldo Costa ·Stefano Domenicali ·Chris Dyer ·Piero Ferrari ·Cesare Fiorio ·Mauro Forghieri ·Pat Fry ·Franco Gozzi ·Vittorio Jano ·Aurelio Lampredi ·Sergio Marchionne ·Laurent Mekies ·Marco Piccinini ·Harvey Postlethwaite ·Simone Resta ·David Sanchez ·Robert Smedley ·Andrea Stella ·Jean Todt ·Nicholas Tombazis
PresentiRiccardo Adami ·Loïc Bigois ·Rory Byrne ·Jock Clear ·Jérôme d'Ambrosio ·John Elkann ·Enrico Gualtieri ·Diego Ioverno ·Ravin Jain ·Fabio Montecchi ·Xavier Marcos Padros ·Iñaki Rueda ·Loïc Serra ·Matteo Togninalli ·Frédéric Vasseur ·Benedetto Vigna
Ferrari Driver Academy
PassatiGiuliano Alesi ·Marcus Armstrong ·Jules Bianchi ·Mirko Bortolotti ·Laura Camps Torras ·Enzo Fittipaldi ·Antonio Fuoco ·Callum Ilott ·Arthur Leclerc ·Brandon Maïsano ·Raffaele Marciello ·Sebastián Montoya ·Sergio Pérez ·Gianluca Petecof ·Mick Schumacher ·Lance Stroll ·Robert Švarcman ·James Wharton ·Daniel Zampieri ·Zhou Guanyu
PresentiOliver Bearman ·Dino Beganovic ·Rafael Câmara ·Aurelia Nobels ·Tuukka Taponen ·Maya Weug
Ingrassetto vetture e piloti che con la scuderia hanno conquistato il titolo mondiale.
V · D · M
Regno Unito (bandiera)McLaren
Vetture
PassateM2B ·M4B ·M5A ·M7A ·M7C ·M9A ·M14A ·M7D ·M14D ·M19A ·M19C ·M23 ·M26 ·M28 ·M29 ·M30 ·M29F ·MP4/1 ·MP4/1B ·MP4/1C ·MP4/1E ·MP4/2 ·MP4/2B ·MP4/2C ·MP4/3 ·MP4/4 ·MP4/5 ·MP4/5B ·MP4/6 ·MP4/6B ·MP4/7A ·MP4/8 ·MP4/9 ·MP4/10 ·MP4/10B ·MP4/10C ·MP4/11 ·MP4/11B ·MP4/12 ·MP4/13 ·MP4/14 ·MP4/15 ·MP4-16 ·MP4-17 ·MP4-17D ·MP4-19 ·MP4-19B ·MP4-20 ·MP4-21 ·MP4-22 ·MP4-23 ·MP4-24 ·MP4-25 ·MP4-26 ·MP4-27 ·MP4-28 ·MP4-29 ·MP4-30 ·MP4-31 ·MCL32 ·MCL33 ·MCL34 ·MCL35 ·MCL35M ·MCL36 ·MCL60 ·MCL38
PresentiMCL39
Piloti
PrincipaliFernando Alonso ·Gerhard Berger ·Jenson Button ·David Coulthard ·Emerson Fittipaldi ·Mika Häkkinen ·Lewis Hamilton ·Denny Hulme ·James Hunt ·Heikki Kovalainen ·Niki Lauda ·Nigel Mansell ·Jochen Mass ·Bruce McLaren ·Juan Pablo Montoya ·Nelson Piquet ·Alain Prost ·Kimi Räikkönen ·Peter Revson ·Daniel Ricciardo ·Keke Rosberg ·Jody Scheckter ·Ayrton Senna ·John Watson
PresentiOscar Piastri ·Lando Norris
Persone
FondatoreBruce McLaren
PassateJohn Barnard ·Éric Boullier ·Marcin Budkowski ·Gil de Ferran ·Ron Dennis ·Pat Fry ·Tim Goss ·Norbert Haug ·James Key ·Gordon Murray ·Adrian Newey ·Steve Nichols ·Jo Ramírez ·David Sanchez ·Andreas Seidl ·Nicholas Tombazis ·Martin Whitmarsh
PresentiAlessandro Alunni Bravi ·Zak Brown ·Rob Marshall ·Neil Oatley ·Peter Prodromou ·Tom Stallard ·Andrea Stella
Ingrassetto vetture e piloti che con la scuderia hanno conquistato il titolo mondiale.
V · D · M
Piloti campioni del mondo di Formula 1

Italia (bandiera)Farina (1950)·Argentina (bandiera)Fangio (1951)·Italia (bandiera)Ascari (1952,1953)·Argentina (bandiera)Fangio (1954,1955,1956,1957)·Regno Unito (bandiera)Hawthorn (1958)·Australia (bandiera)Brabham (1959,1960)·Stati Uniti (bandiera)P. Hill (1961)·Regno Unito (bandiera)G. Hill (1962)·Regno Unito (bandiera)Clark (1963)·Regno Unito (bandiera)Surtees (1964)·Regno Unito (bandiera)Clark (1965)·Australia (bandiera)Brabham (1966)·Nuova Zelanda (bandiera)Hulme (1967)·Regno Unito (bandiera)G. Hill (1968)·Regno Unito (bandiera)Stewart (1969)·Austria (bandiera)Rindt (1970)·Regno Unito (bandiera)Stewart (1971)·Brasile (bandiera)Fittipaldi (1972)·Regno Unito (bandiera)Stewart (1973)·Brasile (bandiera)Fittipaldi (1974)·Austria (bandiera)Lauda (1975)·Regno Unito (bandiera)Hunt (1976)·Austria (bandiera)Lauda (1977)·Stati Uniti (bandiera)Andretti (1978)·Sudafrica (bandiera)Scheckter (1979)·Australia (bandiera)Jones (1980)·Brasile (bandiera)Piquet (1981)·Finlandia (bandiera)K. Rosberg (1982)·Brasile (bandiera)Piquet (1983)·Austria (bandiera)Lauda (1984)·Francia (bandiera)Prost (1985,1986)·Brasile (bandiera)Piquet (1987)·Brasile (bandiera)Senna (1988)·Francia (bandiera)Prost (1989)·Brasile (bandiera)Senna (1990,1991)·Regno Unito (bandiera)Mansell (1992)·Francia (bandiera)Prost (1993)·Germania (bandiera)Schumacher (1994,1995)·Regno Unito (bandiera)D. Hill (1996)·Canada (bandiera)Villeneuve (1997)·Finlandia (bandiera)Häkkinen (1998,1999)·Germania (bandiera)Schumacher (2000,2001,2002,2003,2004)·Spagna (bandiera)Alonso (2005,2006)·Finlandia (bandiera)Räikkönen (2007)·Regno Unito (bandiera)Hamilton (2008)·Regno Unito (bandiera)Button (2009)·Germania (bandiera)Vettel (2010,2011,2012,2013)·Regno Unito (bandiera)Hamilton (2014,2015)·Germania (bandiera)N. Rosberg (2016)·Regno Unito (bandiera)Hamilton (2017,2018,2019,2020)·Paesi Bassi (bandiera)Verstappen (2021,2022,2023,2024)

V · D · M
Vincitori del campionatoCART/Champ Car
Controllo di autoritàVIAF(EN91419963 ·ISNI(EN0000 0001 0924 0930 ·SBNCFIV109368 ·LCCN(ENn92104231 ·GND(DE1208169661 ·BNE(ESXX1014248(data) ·BNF(FRcb122042369(data) ·NDL(EN, JA00471007
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