
Nikolaj Abraham Abildgaard (Copenaghen,11 settembre1743 –Frederiksdal,4 giugno1809) è stato unpittoredanese.
Figlio dell'incisoreSøren Abildgaard, che ne fu il primo maestro,[1] dal1764 studiò all'Accademia Reale Danese d'Arte di Copenaghen, distinguendosi per le sue doti che lo portarono a vincere diversi premi.
Nel1769 divenne assistente all'Accademia. In questo periodo realizzò decorazioni instile neoclassico, spesso commissionate dalla casa reale danese, in cui si rintracciano influenze di artisti francesi comeClaude Lorrain eNicolas Poussin.
Nel1772 Abildgaard si recò aRoma, dove subì il fascino dell'arte romana antica e dove ammirò la pittura dei grandi Maestri italiani, in particolare diRaffaello,Tiziano,Michelangelo eAnnibale Carracci.
Nel1776 un'escursione aNapoli gli diede l'opportunità di avvicinarsi alla pittura di genere storico.
Nel1777 tornò in Danimarca e divenne professore all'Accademia di Copenaghen, contribuendo a gettare le basi per il periodo artistico noto come l'Età dell'Oro della Pittura Danese. Come professore dell'Accademia, di cui fu anche direttore dal1789 al1791 e poi dal1801 al1809, Abildgaard ebbe tra i suoi studentiAsmus Jacob Carstens,Bertel Thorvaldsen eChristoffer Wilhelm Eckersberg, che sarebbero diventati a loro volta professori dell'Accademia. In questi anni molte sue opere sono interpretazioni melodrammatiche di episodi di mitologia greca e nordica, in particolare diOssian.
Produsse non solo opere monumentali, ma anche pezzi più piccoli, come illustrazioni, progettò vecchi costumi nordici, fece alcune sculture ed incisioni.
Al pari dello scultore svedeseJohan Tobias Sergel e del pittoreJohann Heinrich Füssli, Abildgaard si allontana dal classicismo tipico degli ambienti accademici per avvicinarsi dapprima alneoclassicismo e poi alromanticismo nordico, che contribuì a diffondere nella sua patria sia con l'opera pittorica che con l'insegnamento.

Il suo stile, notevole specialmente per il senso del colore, appare talvolta freddo, troppo attento alla teoria e non ispirato dalla natura, ma con un tono molto armonioso: in questo si avverte l'influenza di grandi pittori del passato e di alcuni suoi contemporanei, comeWilliam Blake.
Nel1780 ebbe il prestigioso incarico di decorare una parte del Palazzo diChristiansborg; scelse di dipingere una storia della Danimarca, usando anche elementi allegorici e mitologici, per glorificare il governo; buona parte di questi lavori rimasero distrutti da un incendio scoppiato all'interno del Palazzo nel1794.
Nonostante queste opere, Abildgaard era un libero pensatore religioso e un sostenitore della riforma politica, entrando spesso in conflitto con le autorità per alcuni suoi scritti e disegni satirici.
Entusiasmato dallaRivoluzione francese, cercò di dare spazio a questi ideali rivoluzionari con la sua arte; queste scelte frenarono però la sua carriera, riducendo drasticamente il numero di commissioni.
Negli ultimi anni della sua vita si rivolse a una clientela borghese, prediligendo temi erotici tratti daApuleio,Omero e altri autori classici.
Nel1804 ricevette una commissione per una serie di dipinti per la sala del trono nel nuovo palazzo, ma i suoi disaccordi con il principe ereditario misero fine a questo progetto. Tuttavia continuò a fornire alla corte disegni per mobili e decorazioni per le camere.
Abildgaard morì a Frederiksdal il 4 giugno1809.
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