| San Nicola da Tolentino | |
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Il giovane frate è vestito con l'abito nero degli Agostiniani. | |
Sacerdote agostiniano, mistico taumaturgo e patrono delle Anime del Purgatorio | |
| Nascita | Sant'Angelo in Pontano,1245 |
| Morte | Tolentino,10 settembre1305 |
| Venerato da | Chiesa cattolica |
| Canonizzazione | Nel1446 dapapa Eugenio IV |
| Santuario principale | Basilica di San Nicola da Tolentino |
| Ricorrenza | 10 settembre |
| Attributi | Cesto di pane, pane, stella in mezzo al petto, libro della regola, crocifisso e giglio. |
| Patrono di | ecumenismo, maternità, infanzia, anime purganti,Marche,Agna (PR),San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE),Sant'Angelo in Pontano (MC),Monterubbiano (FM),Barzizza (BG),Albi (CZ),San Nicola Arcella (CS),Mornese (AL),Vigone (TO), Solarolo Rainerio (CR),Puget-Théniers (Francia),Barranquilla (Colombia),Montoro (AV),Modugno (BA),Campisico di Sopra (CR),Nocera dei Pagani (SA),Sambughetto (VB),distretto di Vilcabamba (Perù) |
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Nicola da Tolentino, al secoloNicola di Compagnone (Sant'Angelo in Pontano,1245 –Tolentino,10 settembre1305), è stato un frateitaliano dell'Ordine di Sant'Agostino, proclamatosanto dapapa Eugenio IV nel1446[1].


Nacque nel 1245 aSant'Angelo in Pontano (Macerata) nellaDiocesi di Fermo. I suoi genitori, Compagnone de Guarutti e Amata de Guidiani (icognomi potrebbero semplicemente indicare i loro luoghi di nascita e forse la famiglia era quella dei Compagnoni[2]), erano gente pia. La leggenda della sua vita rappresentata da un ignoto pittoregiottesco dettoMaestro della Cappella di San Nicola, narra come i suoi genitori, ormai anziani, si fossero recati in pellegrinaggio aBari, su consiglio di un angelo, alla tomba disan Nicola di Bari, per avere la grazia di un figlio. Ritornati a Sant'Angelo ebbero il figlio desiderato e, ritenendo di aver ricevuto la grazia richiesta, lo chiamaronoNicola. La leggenda narra ancora che il concepimento sia avvenuto nella limitrofa città diModugno, di cui oggi il santo è il patrono.
Si distinse a tal punto nei suoi studi che, prima che essi fossero compiuti, venne fattocanonico dellachiesa del Santissimo Salvatore aSant'Angelo in Pontano. Ascoltando una predica di uneremita agostiniano sulla frasepaolinaNolite diligere mundum, nec ea quae sunt in mundo, quia mundus transit et concupiscentia ejus ("Non amate il mondo, né le cose che sono del mondo, perché il mondo passa e passa la sua concupiscenza"), avvertì la chiamata allavita religiosa. Implorò allora l'eremita di ammetterlo nel proprioordine, e i suoi genitori acconsentirono con gioia.
Il giovane Nicola entrò nell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino.
Già prima dell'ordinazione fu mandato in diversiconventi dell'ordine:Fermo,San Ginesio,Recanati,Macerata e altri, e i biografi mettono in evidenza che fu un modello di generoso impegno verso la perfezione.
Fece ivoti solenni a meno di diciannove anni.
Nel 1269 fu ordinato sacerdote daBenvenuto Scotivoli.
Dopo la sua ordinazione, predicò soprattutto a Tolentino, dove fu trasferito intorno al 1275. Nel convento di Sant'Agostino di Tolentino rimase fino alla sua morte nel 1305.
Trascorse gli ultimi trent'anni della sua vita, predicando quasi ogni giorno. Sebbene negli ultimi anni la malattia mise alla prova la sua sopportazione, continuò le sue mortificazioni quasi fino al momento della morte. I devoti ne ricordano la mitezza, l'ingenua semplicità e la dedizione per laverginità, che non tradì mai, custodendola con lapreghiera e la mortificazione.
Il processo dicanonizzazione iniziò nel 1325 sottopapa Giovanni XXII, ma si concluse soltanto nel 1446 sottopapa Eugenio IV. Tuttavia già fin dalla metà del'300 veniva raffigurato con l'aureola (vedi ad esempio il cappellone della Basilica di Tolentino).Papa Bonifacio IX concesse l'indulgenza plenaria a chi visitava la tomba di Nicola con la Bolla Papale Splendor paternae gloriae del 1º gennaio 1390, com'è riportato dalle cronache di Gaetano Moroni:
(Gaetano Moroni,Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica: da S. Pietro sino ai nostri giorni, 1856)
È considerato un santomariano poiché sostenne di avere la visione degli angeli che trasportavano laSanta Casa diLoreto nella città marchigiana il 10 dicembre del 1294.La sua protezione è invocata dai devoti per gliappestati, inaufraghi e icarcerati, ma in particolare per le anime delPurgatorio.
San Nicola fu anche un famosoesorcista, uno dei pannelli della sua vita affrescati nel Cappellone di Tolentino mostra proprio Nicola che libera una donna indemoniata; questa sua facoltà rimase integra anche dopo la sua morte visto che numerosiex voto lo indicano come guaritore di indemoniati.
La devozione al santo è iniziata appena dopo la sua morte, prova ne sono i numerosiex voto che si trovano oggi in un'apposita ala della basilica a questi dedicata.
Celebri sin dalMedioevo sono i cosiddetti "panini miracolosi" di san Nicola, che servirono anche per la raccolta difarina da parte dei fedeli che si recavano al santuario e che dettero nome anche alla compagnia cerretana degli "affarinati", che rubavano la farina agli ingenui spacciandosi per pellegrini diretti a Tolentino, in cerca di farina per fare i panini miracolosi, citata anche dalvescovourbinateTeseo Pini nel suoSpeculum Cerretanorum del1485.
Viene ricordato il 10 settembre. La sua tomba, a Tolentino, è conservata con venerazione dai fedeli.
Nel 2001, per la prima volta nella storia, le spoglie del Santo escono dalla Basilica di Tolentino, per una Peregrinatio. Esse arrivano inelicottero nella città diModugno, dove molto forte è la devozione per San Nicola (patrono della città pugliese), per proseguire in un tragitto che tocca diverse localitàpugliesi.
Nel 2024 in occasione dell'Anno Giubilare Nicoliano celebrato nella Parrocchia di San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino in Montoro (AV) per la prima volta il prezioso Reliquiario con i panni di lino intrisi di Sangue, che avvolgevano "Le Sante Braccia" di San Nicola lasciarono la Basilica del Santo per raggiungere la Città di Montoro di cui è patrono.
ALagonegro, nella chiesa di Sant'Antonio Abate, vi è un altare dedicato a San Nicola da Tolentino. In questo dipinto il religioso è prostrato ai piedi della Beata Vergine Maria e chiede intercessione per le anime purganti.
AVicenza nel 1500 fu eretto unoratorio di San Nicola da Tolentino; l'interno è in stile barocco ed ospita pregevoli quadri di scuola veneta che raffigurano la vita e i miracoli del santo.

È raffigurato con l'abito nero degliEremitani di Sant'Agostino, con unastella sopra di lui o unsole sulpetto, e in mano ungiglio o unacroce con ghirlande di gigli. Talvolta, al posto di un giglio, tiene una sacca riempita didenaro opane.
È raffigurato con un sole al centro della tonaca nera, per uno dei fatti della vita del santo: si narra che unastro lucente lo seguisse continuamente nei suoi spostamenti e illuminasse la sua figura.

Affreschi attribuiti aPietro da Rimini,Storie della vita di San Nicola e miracoli post mortem
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