Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Nicola da Tolentino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
San Nicola da Tolentino
Ritratto di san Nicola da Tolentino
Il giovane frate è vestito con l'abito nero degli Agostiniani.
 

Sacerdote agostiniano, mistico taumaturgo e patrono delle Anime del Purgatorio

 
NascitaSant'Angelo in Pontano,1245
MorteTolentino,10 settembre1305
Venerato daChiesa cattolica
CanonizzazioneNel1446 dapapa Eugenio IV
Santuario principaleBasilica di San Nicola da Tolentino
Ricorrenza10 settembre
AttributiCesto di pane, pane, stella in mezzo al petto, libro della regola, crocifisso e giglio.
Patrono diecumenismo, maternità, infanzia, anime purganti,Marche,Agna (PR),San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE),Sant'Angelo in Pontano (MC),Monterubbiano (FM),Barzizza (BG),Albi (CZ),San Nicola Arcella (CS),Mornese (AL),Vigone (TO), Solarolo Rainerio (CR),Puget-Théniers (Francia),Barranquilla (Colombia),Montoro (AV),Modugno (BA),Campisico di Sopra (CR),Nocera dei Pagani (SA),Sambughetto (VB),distretto di Vilcabamba (Perù)
Manuale

Nicola da Tolentino, al secoloNicola di Compagnone (Sant'Angelo in Pontano,1245Tolentino,10 settembre1305), è stato un frateitaliano dell'Ordine di Sant'Agostino, proclamatosanto dapapa Eugenio IV nel1446[1].

Biografia

[modifica |modifica wikitesto]
Piero della Francesca
San Nicola da Tolentino, 1454-69
Milano, Museo Poldi Pezzoli
Carlo Ceresa
San Nicola da Tolentino e angioletto che reca dei gigli, 1640 circa

Nacque nel 1245 aSant'Angelo in Pontano (Macerata) nellaDiocesi di Fermo. I suoi genitori, Compagnone de Guarutti e Amata de Guidiani (icognomi potrebbero semplicemente indicare i loro luoghi di nascita e forse la famiglia era quella dei Compagnoni[2]), erano gente pia. La leggenda della sua vita rappresentata da un ignoto pittoregiottesco dettoMaestro della Cappella di San Nicola, narra come i suoi genitori, ormai anziani, si fossero recati in pellegrinaggio aBari, su consiglio di un angelo, alla tomba disan Nicola di Bari, per avere la grazia di un figlio. Ritornati a Sant'Angelo ebbero il figlio desiderato e, ritenendo di aver ricevuto la grazia richiesta, lo chiamaronoNicola. La leggenda narra ancora che il concepimento sia avvenuto nella limitrofa città diModugno, di cui oggi il santo è il patrono.

Si distinse a tal punto nei suoi studi che, prima che essi fossero compiuti, venne fattocanonico dellachiesa del Santissimo Salvatore aSant'Angelo in Pontano. Ascoltando una predica di uneremita agostiniano sulla frasepaolinaNolite diligere mundum, nec ea quae sunt in mundo, quia mundus transit et concupiscentia ejus ("Non amate il mondo, né le cose che sono del mondo, perché il mondo passa e passa la sua concupiscenza"), avvertì la chiamata allavita religiosa. Implorò allora l'eremita di ammetterlo nel proprioordine, e i suoi genitori acconsentirono con gioia.

Il giovane Nicola entrò nell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino.

Già prima dell'ordinazione fu mandato in diversiconventi dell'ordine:Fermo,San Ginesio,Recanati,Macerata e altri, e i biografi mettono in evidenza che fu un modello di generoso impegno verso la perfezione.

Fece ivoti solenni a meno di diciannove anni.

Nel 1269 fu ordinato sacerdote daBenvenuto Scotivoli.

Dopo la sua ordinazione, predicò soprattutto a Tolentino, dove fu trasferito intorno al 1275. Nel convento di Sant'Agostino di Tolentino rimase fino alla sua morte nel 1305.

Trascorse gli ultimi trent'anni della sua vita, predicando quasi ogni giorno. Sebbene negli ultimi anni la malattia mise alla prova la sua sopportazione, continuò le sue mortificazioni quasi fino al momento della morte. I devoti ne ricordano la mitezza, l'ingenua semplicità e la dedizione per laverginità, che non tradì mai, custodendola con lapreghiera e la mortificazione.

Devozione

[modifica |modifica wikitesto]

Il processo dicanonizzazione iniziò nel 1325 sottopapa Giovanni XXII, ma si concluse soltanto nel 1446 sottopapa Eugenio IV. Tuttavia già fin dalla metà del'300 veniva raffigurato con l'aureola (vedi ad esempio il cappellone della Basilica di Tolentino).Papa Bonifacio IX concesse l'indulgenza plenaria a chi visitava la tomba di Nicola con la Bolla Papale Splendor paternae gloriae del 1º gennaio 1390, com'è riportato dalle cronache di Gaetano Moroni:

«Bonifacio IX con una bolla, concesse l'indulgenza plenaria nella domenica dentro l'ottavo [entro gli otto giorni successivi] della festa del santo[dunque si celebrava prima d'Eugenio IV] nella stessa guisa dellaPorziuncola, a chi visitasse la chiesa che racchiude il suo corpo, la quale fu confermata da altri Papi.»

(Gaetano Moroni,Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica: da S. Pietro sino ai nostri giorni, 1856)

È considerato un santomariano poiché sostenne di avere la visione degli angeli che trasportavano laSanta Casa diLoreto nella città marchigiana il 10 dicembre del 1294.La sua protezione è invocata dai devoti per gliappestati, inaufraghi e icarcerati, ma in particolare per le anime delPurgatorio.

San Nicola fu anche un famosoesorcista, uno dei pannelli della sua vita affrescati nel Cappellone di Tolentino mostra proprio Nicola che libera una donna indemoniata; questa sua facoltà rimase integra anche dopo la sua morte visto che numerosiex voto lo indicano come guaritore di indemoniati.

La devozione al santo è iniziata appena dopo la sua morte, prova ne sono i numerosiex voto che si trovano oggi in un'apposita ala della basilica a questi dedicata.

Storie di san Nicola, particolare degli affreschi delMaestro di Tolentino (Pietro da Rimini?), 1325-28, Tolentino, Basilica di San Nicola, Cappellone

Celebri sin dalMedioevo sono i cosiddetti "panini miracolosi" di san Nicola, che servirono anche per la raccolta difarina da parte dei fedeli che si recavano al santuario e che dettero nome anche alla compagnia cerretana degli "affarinati", che rubavano la farina agli ingenui spacciandosi per pellegrini diretti a Tolentino, in cerca di farina per fare i panini miracolosi, citata anche dalvescovourbinateTeseo Pini nel suoSpeculum Cerretanorum del1485.

Viene ricordato il 10 settembre. La sua tomba, a Tolentino, è conservata con venerazione dai fedeli.

Nel 2001, per la prima volta nella storia, le spoglie del Santo escono dalla Basilica di Tolentino, per una Peregrinatio. Esse arrivano inelicottero nella città diModugno, dove molto forte è la devozione per San Nicola (patrono della città pugliese), per proseguire in un tragitto che tocca diverse localitàpugliesi.

Nel 2024 in occasione dell'Anno Giubilare Nicoliano celebrato nella Parrocchia di San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino in Montoro (AV) per la prima volta il prezioso Reliquiario con i panni di lino intrisi di Sangue, che avvolgevano "Le Sante Braccia" di San Nicola lasciarono la Basilica del Santo per raggiungere la Città di Montoro di cui è patrono.

ALagonegro, nella chiesa di Sant'Antonio Abate, vi è un altare dedicato a San Nicola da Tolentino. In questo dipinto il religioso è prostrato ai piedi della Beata Vergine Maria e chiede intercessione per le anime purganti.

AVicenza nel 1500 fu eretto unoratorio di San Nicola da Tolentino; l'interno è in stile barocco ed ospita pregevoli quadri di scuola veneta che raffigurano la vita e i miracoli del santo.

Iconografia

[modifica |modifica wikitesto]
Giovanni Giacomo Barbelli
San Nicola da Tolentino, 1653

È raffigurato con l'abito nero degliEremitani di Sant'Agostino, con unastella sopra di lui o unsole sulpetto, e in mano ungiglio o unacroce con ghirlande di gigli. Talvolta, al posto di un giglio, tiene una sacca riempita didenaro opane.

È raffigurato con un sole al centro della tonaca nera, per uno dei fatti della vita del santo: si narra che unastro lucente lo seguisse continuamente nei suoi spostamenti e illuminasse la sua figura.

San Nicola da Tolentino che salva Pisa dalla peste, a Pisa nella Chiesa di S. Nicola da Bari, prima metà del XV secolo - Autore ignoto di ambiro locale - tempera du tela
San Nicola da Tolentino che salva Pisa dalla peste, a Pisa nella Chiesa di S. Nicola da Bari, prima metà del XV secolo - Autore ignoto di ambito locale - tempera du tela

Aneddoti sulla vita di Nicola

[modifica |modifica wikitesto]
  • "I panini benedetti sono un segno particolare della devozione a san Nicola, legati ad un episodio della sua vita. San Nicola, gravemente malato, ottenne la grazia della guarigione per intervento della Vergine Maria, che, apparsa in visione, gli aveva assicurato: «Chiedi in carità, in nome di mio Figlio, un pane. Quando lo avrai ricevuto, tu lo mangerai dopo averlo intinto nell'acqua, e grazie alla mia intercessione riacquisterai la salute». Il santo non esitò a mangiare il pane ricevuto in carità da una donna di Tolentino, riacquistando così la salute.
Da quel giorno san Nicola prese a distribuire il pane benedetto ai malati che visitava, esortandoli a confidare nella protezione della Vergine Maria per ottenere la guarigione dalla malattia e la liberazione dal peccato.
La Chiesa ha approvato l'istituzione e l'uso dei Panini, prescrivendo un rito speciale per la loro benedizione, analogo a quello della benedizione delle palme, ma riservato all'Ordine Agostiniano."
  • Molteplici sono i racconti entrati a fare parte della tradizione dei luoghi della giovinezza di Nicola, in particolare nel paese natale in cui tutt'oggi è radicata una forte devozione.
  • Si racconta che, nel tragitto da Sant'Angelo a Tolentino, trovandosi a passare nella città diSan Ginesio, imponendo le mani impedì il crollo di una parte della cinta muraria, che ancora oggi si conserva integra.
  • Sempre durante il tragitto verso il convento, trovandosi in ritardo, impose le mani per fermare il sole fino a quando non fosse arrivato a destinazione (in modo simile a quanto accade aGiosuè; questa è anche una spiegazione alternativa per la raffigurazione del santo con il sole).
  • Ilponte del diavolo di Tolentino è chiamato così in ricordo della leggenda secondo cui l'architetto Benevegna, in difficoltà durante la costruzione del ponte (che veniva distrutto nottetempo dall'impetuosità del fiume Chienti), stipulò un patto con il diavolo, il quale assicurò la realizzazione del ponte in una sola notte in cambio dell'anima del primo essere vivente che lo avesse attraversato. L'architetto, pentitosi del suo patto col diavolo, si rivolse disperato a San Nicola. Il santo escogitò uno stratagemma: a costruzione ultimata benedisse il ponte; poi, attese che si avvicinasse un cane e fece rotolare una forma di formaggio dall'altra parte del ponte, costringendo l'animale ad attraversarlo. Il diavolo, accecato d'ira, tentò invano di distruggere il ponte con una cornata, che sarebbe ancora visibile.
  • Durante la sua permanenza nel convento di San Ginesio, San Nicola era solito portare del cibo ai mendicanti e, per non farlo sapere ai suoi superiori, nascondeva il pane nelle maniche della tunica. Venuti a sapere dell'espediente, i frati lo bloccarono chiedendogli cosa portasse. Il santo rispose: "petali di rose!" scrollando le maniche dalle quali uscirono petali di fiori.
  • Durante il cammino, San Nicola era solito fermarsi a pregare in una zona di campagna nelle vicinanze di Sant'Angelo. In quel punto fece sgorgare un piccolo pozzo dal quale abbeverarsi. Lefontanelle di San Nicola, come vengono chiamate oggi, secondo la tradizione smettono di sgorgare se un animale si abbevera ad esse, fino a quando non vengono nuovamente benedette da un sacerdote.

Affreschi del Cappellone di San Nicola nella Basilica di San Nicola da Tolentino a Tolentino

[modifica |modifica wikitesto]

Affreschi attribuiti aPietro da Rimini,Storie della vita di San Nicola e miracoli post mortem

  • San Nicola di Bari predice il destino ai genitori di Nicola da Tolentino
    San Nicola di Bari predice il destino ai genitori di Nicola da Tolentino
  • Il giovane Nicola da Tolentino attende agli studi
    Il giovane Nicola da Tolentino attende agli studi
  • Nicola da Tolentino ascolta la predica di un agostiniano ed entra nell'Ordine
    Nicola da Tolentino ascolta la predica di un agostiniano ed entra nell'Ordine
  • La consegna della corona come pegno eterno
    La consegna della corona come pegno eterno
  • Esequie di Nicola da Tolentino e sua apoteosi
    Esequie di Nicola da Tolentino e sua apoteosi
  • Resurrezione della giovinetta di Fermo
    Resurrezione della giovinetta di Fermo
  • Guarigione di una cieca a San Ginesio
    Guarigione di una cieca a San Ginesio
  • Liberazione di un carcerato
    Liberazione di un carcerato
  • Salvataggio di un naufragio
    Salvataggio di un naufragio
  • Conforto a un condannato per impiccagione
    Conforto a un condannato per impiccagione
  • Liberazione di un indemoniato per intercessione della Vergine e del Bambino Gesù
    Liberazione di un indemoniato per intercessione della Vergine e del Bambino Gesù

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^«Del 1446 a dì 5 de luglio, lo di di pasqua rosata, fu canonizzato santo Nicola di Tolentino dell'ordine di santo Agostino, et disse la messa lo papa, et gì la processione da Santo Agostino ad Santo Pietro solennemente con molti prelati, et popolo» ( Stefano Infessura,Diario della città di Roma di Stefano Infessura scribasenato, a cura di Oreste Tommasini, Roma, 1890, pp. 43-44.)
  2. ^Associazione "Bichi Reina Leopardi Dittajuti" - CICCOLINI - COMPAGNONI MAREFOSCHI, suassociazioneleopardi.it.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Famiglia agostiniana
StoriaRegola ·RiccardoCardinal Annibaldi ·Papa Innocenzo IV ·Capitoli generali ·Sant'Ambrogio ·Santa Monica
SantiAgostino d'Ippona ·Nicola da Tolentino ·Chiara da Montefalco ·Giovanni da San Facondo ·Odolfo di Stavoren ·Tommaso di Villanova ·Rita da Cascia ·Giuliana di Cornillon ·Alonso de Orozco ·Giovanni Stone
TeologiGuglielmo di Champeaux ·Ugo di San Vittore ·Riccardo di San Vittore ·Giovanni da San Facondo ·Jacques de Vitry ·Gregorio da Rimini ·Gerhoh di Reichersberg ·Alexander Neckam ·Agostino Trionfi ·Robert di Cricklade
PapiLeone XIV
Filosofia agostinianaPatristica (Neoplatonismo) ·Linguistica agostiniana ·Teodicea agostiniana
(Credo ut intelligam ·Deus absconditus ·Fides quaerens intellectum ·Si comprehendis non est Deus ·Melius scitur Deus nesciendo)
Congregazioni ed istituzioniConfederati ·Scalzi ·Recolletti ·Giambonini ·Assunzionisti
Monache ·Agostiniane (sclaze ·recollette) ·Canonichesse
Suore recollette (recollette del Sacro Cuore di Gesù ·missionarie)
Pontificio Istituto Patristico Augustinianum
Controllo di autoritàVIAF(EN5726122 ·ISNI(EN0000 0001 1437 1409 ·SBNLO1V314927 ·BAV495/23045 ·CERLcnp00399167 ·LCCN(ENn87903895 ·GND(DE118734962 ·BNE(ESXX1149646(data) ·BNF(FRcb119843876(data) ·J9U(EN, HE987007513141305171
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Nicola_da_Tolentino&oldid=147781640"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp