| Nicola Signorello | |
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| Sindaco di Roma | |
| Durata mandato | 31 luglio 1985 – 10 maggio 1988 |
| Predecessore | Ugo Vetere |
| Successore | Pietro Giubilo |
| Presidente della Provincia di Roma | |
| Durata mandato | 19 gennaio 1961 – 9 luglio 1965 |
| Predecessore | Paolo Pulci |
| Successore | Ettore Ponti |
| Ministro del turismo e dello spettacolo | |
| Durata mandato | 8 luglio 1973 – 15 marzo 1974 |
| Capo del governo | Mariano Rumor |
| Predecessore | Vittorio Badini Confalonieri |
| Successore | Camillo Ripamonti |
| Durata mandato | 18 ottobre 1980 – 4 agosto 1983 |
| Capo del governo | Arnaldo Forlani Giovanni Spadolini Amintore Fanfani |
| Predecessore | Bernardo D'Arezzo |
| Successore | Lelio Lagorio |
| Ministro della marina mercantile | |
| Durata mandato | 4 marzo 1980 – 18 ottobre 1980 |
| Capo del governo | Francesco Cossiga |
| Predecessore | Franco Evangelisti |
| Successore | Francesco Compagna |
| Senatore della Repubblica Italiana | |
| Durata mandato | 5 giugno 1968 – 22 ottobre 1985 |
| Legislatura | V, VI, VII, VIII, IX |
| Gruppo parlamentare | Democratico Cristiano |
| Circoscrizione | V-VIII:Lazio IX:Liguria |
| Collegio | VII-VIII:Roma V IX:Imperia |
| Sito istituzionale | |
| Dati generali | |
| Partito politico | Democrazia Cristiana |
| Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
| Professione | Giornalista pubblicista |
Nicola Signorello (San Nicola da Crissa,18 giugno1926 –Roma,26 dicembre2022[1]) è stato unpoliticoitaliano.È stato sindaco diRoma e ministro della Repubblica.
Laureatosi in giurisprudenza, entra giovanissimo nellaDemocrazia Cristiana. Eletto consigliere provinciale di Roma nel 1952, rieletto nel 1956 e nel 1960, guida la provincia di Roma dal 1961 al 1965, primo presidente democristiano dal 1948 dopo due giunte di sinistra a guida comunista.
Inizialmente vicino allacorrente diMario Scelba, in seguito aderisce a quella diGiulio Andreotti, diventandone uno degli esponenti più in vista a Roma insieme adAmerigo Petrucci e aFranco Evangelisti. Eletto senatore nel 1968, viene rieletto in tutte le successive elezioni; si dimette nel 1985 per incompatibilità con il mandato di sindaco di Roma.
Ministro del turismo, sport e spettacolo nelIV governo Rumor (7 luglio 1973 - 14 marzo 1974). Il 4 marzo 1980 è nominato ministro della marina mercantile nelI governo Cossiga, in sostituzione di Franco Evangelisti, dimissionario. Viene confermato allo stesso posto nelII governo Cossiga (4 aprile 1980 - 18 ottobre 1980). Successivamente ricopre il ruolo di ministro del turismo, sport e spettacolo dal 18 ottobre 1980 al 4 agosto 1983, nei governiForlani,Spadolini I eII eFanfani V.

In vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Roma del maggio 1985, è nominato dal segretario nazionale del partitoCiriaco De Mita commissario del comitato romano della Dc. Capolista, è eletto consigliere comunale, ed è sindaco dal 31 luglio 1985 al 6 agosto 1988, a capo della prima giunta di pentapartito Dc-Psi-Psdi-Pri-Pli dopo nove anni di amministrazioni di sinistra a guida comunista. Si dimette il 10 maggio 1988, ed è sostituito il 6 agosto dello stesso anno daPietro Giubilo alla guida di una giunta di pentapartito.
Nel corso del suo mandato, Signorello sarà fatto oggetto di numerose critiche, soprattutto da parte delPsi, per l'eccessiva cautela nell'amministrare il Campidoglio, tanto che gli sarà rimproverata una gestione immobilista della città. Per l'attenzione data al cerimoniale, sarà soprannominato "pennacchione". Sull'altro versante, le sue scrupolose attenzioni nei riguardi dell'opposizione dell'allora (Pci) e la sua indiscussa integrità morale gli guadagneranno il rispetto degli avversari politici.
Durante il mandato di Signorello da primo cittadino ogni anno si verificò una crisi della giunta, sempre con la conferma di Signorello a sindaco e l'alternanza solo di alcuni assessori socialisti. Alla terza crisi però Signorello si dimette, il 10 maggio 1988, insieme con la giunta. D'altra parte, in quel periodo, i contrasti all'interno della maggioranza non investirono solo la giunta capitolina, come emerge dall'articolo diMiriam Mafai apparso suLa Repubblica il 12 maggio 1988, dal titolo "Il crollo delle giunte". La Mafai scrive: "Le dimissioni di Signorello, sindaco di Roma, non sono giunte impreviste. Mai decisione fu tanto annunciata: la giunta ha retto per mille giorni, ma di questi un terzo sono passati tra crisi politiche. (...) i casi di Roma, Napoli e Torino vengono a configurare un quadro grave, di generale instabilità delle amministrazioni locali. (...) alla base di tutto ci sono anche motivi di carattere istituzionale. (...) Sindaco e giunta hanno, dal punto di vista formale, scarsissimi poteri"[2]. Infatti, per una stabilità delle amministrazioni comunali, bisognerà attendere la legge 25 marzo 1993 n. 81, che prevederà l'elezione diretta del sindaco e, conseguentemente, contribuirà ad una maggiore coesione delle maggioranze.
Dal 1989 si è ritirato dalla vita politica. È stato presidente del Credito Sportivo.[3][4]
Sua moglie, Francesca Busiri Vici (1930 - 2006), apparteneva a un'illustrefamiglia romana di architetti.
Nicola Signorello si è spento la sera del 26 dicembre2022 all'età di 96 anni nella sua abitazioneromana.[5] I funerali sono stati celebrati il 30 dicembre successivo nella parrocchia diMaria S.S. Annunziata aSan Nicola da Crissa, prima della traslazione del feretro nel cimitero comunale.
Altri progetti
| Predecessore | Sindaco di Roma | Successore | |
|---|---|---|---|
| Ugo Vetere | 31 luglio1985 - 10 maggio1988 | Pietro Giubilo |
| Predecessore | Presidente dellaProvincia di Roma | Successore | |
|---|---|---|---|
| Paolo Pulci | 19 gennaio1961 - 8 luglio1965 | Ettore Ponti |
| Predecessore | Ministro del Turismo e dello Spettacolo | Successore | |
|---|---|---|---|
| Vittorio Badini Confalonieri | 7 luglio1973 - 14 marzo1974 | Camillo Ripamonti | I |
| Bernardo D'Arezzo | 14 ottobre1980 - 4 agosto1983 | Lelio Lagorio | II |
| Predecessore | Ministro della Marina Mercantile | Successore | |
|---|---|---|---|
| Luigi Preti | 4 marzo1980 - 18 ottobre1980 | Francesco Compagna |
| Controllo di autorità | VIAF(EN) 3573153954871205680000 ·SBNSBLV181778 |
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