Nicolò Sebregondi (o Sebregundi) (Sondrio,1585 –Mantova,1652) è stato unarchitetto epittoreitaliano.

Studiò pittura nelleFiandre. Agli inizi delSeicento lavorò aRoma dove nel1612 progettò e ricostruì laChiesa di Santa Maria del Pianto.Eseguì anche la facciata diPalazzo Crescenzi.
Durante il soggiorno romano conobbe il cardinaleFerdinando Gonzaga che quando fu chiamato a ricoprire il ruolo diDuca succedendo al fratello deceduto nel 1613, lo chiamò aMantova alla corte deiGonzaga dove costruì nel periodo1613-1624 laVilla La Favorita, alla periferia della città, nella qualeFerdinando Gonzaga ipotizzava di spostare la sede ducale.
Albrecht von Wallenstein, militare e politicoceco, chiamò, tra gli altri, il Sebregondi per l'edificazione, nel quartiere diMalá Strana aPraga, dell'imponente costruzione barocca diPalazzo Wallenstein.

Sempre a Mantova iniziò la costruzione della facciata diPalazzo Valenti Gonzaga, che venne ultimata nel1677 dall'architetto fiammingoFrans Geffels.Al Sebregondi si deve l'edificazione nel1651 delle Fruttiere diPalazzo Te per il ricovero invernale di piante e agrumi e gli è attribuito il progetto della scenograficaesedra ad emiciclo che unisce le Fruttiere all'appartamento del giardino segreto.
Gli fu attribuita anche l'edificazione diPalazzo Beffa Negrini adAsola.[1]
Alcune sue altre opere tra cui Porta Cerese e l'Eremo dei Padri Camaldolesi nelBosco della Fontana aMarmirolo nei secoli successivi furono oggetto di demolizione e sono andate definitivamente perdute.
Altri progetti
| Predecessore | Prefetto delle Fabbriche Gonzaghesche | Successore |
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| Antonio Maria Viani | 1637 -1652 | Daniel van den Dyck |
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