Ilneidan (nèidān shù 內丹术), oalchimia interna, consiste in una serie di dottrineesoteriche e di pratiche fisiche, mentali e spirituali che gli iniziatitaoisti utilizzano per prolungare la vita e creare un corpo spiritualeimmortale capace di sopravvivere dopo la morte del corpo fisico.[1] Conosciuta anche comeJindan (金丹 "elisir aureo"), l'alchimia interna combina teorie derivate dall'alchimia esterna cinese (waidan), dallacosmologia, e dallamedicina tradizionale cinese, con tecniche dimeditazione taoista, ginnasticadaoyin, eigiene sessuale.[2]
Nelneidan il corpo umano diventa un forno alchemico (oding), nel quale itre tesoriJing (l'essenza),Qi (il respiro), eShen (lo spirito), sono coltivati con l'obiettivo di migliorare la salute fisica, mentale, ed emotiva, e successivamente tornare all'unità primordiale delTao, ovvero diventare unimmortale. Si ritiene che loXiuzhen Tu sia una tal sorta di mappa per lo sviluppo personale. In Cina ilneidan rimanda a una serie di pratiche importante per molte scuole di Taoismo.
Il termine cinesenèidān si compone della parola comunenèi內 ossia: "dentro; interno", edān丹 "cinabro; vermiglio; elisir; alchimia". L'antonimo dinèi èwài外 "fuori; esterno".Nèidān perciò, o "elisir interno/alchimia", fu coniato dal precedente termine complementarewàidān 外丹 "elisir esterno/alchimia".
I testi alchemici cinesi chiamano regolarmente ilneidanjīndān dào 金丹道 o Via dell'elisir aureo. Nell'uso cinese moderno il terminenèidān shù 內丹術 (with術 "arte; abilità; tecnica; metodo") si riferisce generalmente a pratiche di alchimia interna.
Basandosi su evidenze testuali, Farzeen Baldrian-Hussein conclude che, nei primi testi,neidan si riferisce a una specifica tecnica, mentre già durante il regno dell'imperatore Song Zhenzong (997–1022), il termine designasse una collezione di tecniche, espresse in specifico linguaggio alchemico.[3]
L'alchimia interna si focalizza sulle trasformazioni deisanbao, i "tre tesori", le energie essenziali che sostengono la vita:
Secondo ilLibro dell'equilibrio e dell'armonia, del XIII secolo:
Quando i "tre tesori" sono mantenuti all'interno, insieme all'equilibrio di yin e yang, è possibile raggiungere un corpo sano e la longevità, gli obiettivi principali dell'alchimia interna (Ching 1996, 395).
Jing, "essenza", si riferisce alle energie del corpo fisico. Basandosi sull'idea che la morte è causata dal depletarsi del propriojing, l'alchimia interna daoista dichiarava che preservare il propriojing permetteva di raggiungere una grande longevità, se non l'immportalità. (Schipper 1993, 154).
IlQi och'i viene definito come l'"energia naturale dell'universo", e si manifesta in ognuno e ogni cosa (Carroll 2008). Tramite l'alchimia interna, i taoisti si sforzano di ottenere un flusso positivo diqi nel il corpo, che attraversi ogni organo individualmente. (Smith 1986, 201).
Si crede che pratiche di guarigione come l'agopuntura, i massaggi, le terapie erboristiche, aprano i canali delqi (meridiani) lungo tutto il corpo, cosìcché ilqi possa fluire liberamente. Mantenere ilqi bilanciato e in scorrimento promuove la salute, al contrario disequilibrio e stagnazione possono portate alla malattia.
Shen è lo spirito originario del corpo. I taoisti cercano di divenire coscienti dishen tramite la meditazione (Smith 1986, 202).