| Uniformi di gara | |
| Sport | |
| Federazione | Confederação Brasileira de Futebol |
| BRA | |
| Soprannome | Seleção ("La selezione") |
| Selezionatore | |
| Esordio internazionale | |
Turku,Finlandia; 16 luglio1952 | |
| Migliore vittoria | |
Città del Messico,Messico; 17 ottobre1975 | |
| Peggiore sconfitta | |
Cali,Colombia; 10 febbraio1980 | |
| Torneo Olimpico | |
| Partecipazioni | 14 (esordio:1952) |
| Miglior risultato | |
Lanazionale olimpica di calcio del Brasile è la rappresentativacalcistica delBrasile che rappresenta l'omonimo paese aiGiochi olimpici. È affiliata allaCONMEBOL ed è posta sotto l'egida dellaFederazione calcistica del Brasile.
Ha vinto la medaglia d'oro alleOlimpiadi del 2016 aRio de Janeiro ed alleOlimpiadi del 2020 aTokyo, l'argento alleOlimpiadi del 1984 aLos Angeles, del1988 aSeul e del2012 aLondra, il bronzo alleOlimpiadi del 1996 adAtlanta e del2008 aPechino. È la nazionale olimpica maschile con il maggior numero di medaglie (due ori, tre argenti, due bronzi) e di finali disputate ai Giochi olimpici (cinque).
Inizialmente iGiochi olimpici non prevedevano alcuna limitazione d'età, e l'unico ostacolo che impediva ai giocatori di prendervi parte era l'eventuale condizione di professionista. La prima partecipazione del Brasile altorneo calcistico delle Olimpiadi ebbe luogo duranteHelsinki 1952. La prima partita disputata fu Brasile-Paesi Bassi, terminata 5-1 in favore della compagine sudamericana.[1] La manifestazione proseguì fino al 24 luglio, quando il Brasile fu eliminato dallaGermania Ovest per 4-2.[1] Il primocommissario tecnico della storia del Brasile olimpico fuNewton Cardoso, mentre la prima rete fu messa a segno daHumberto del São Cristóvão.[1] Saltata l'edizione diMelbourne 1956, la selezione tornò sui campi da gioco nel1959 per disputare la Taça Marechal Teixeira Lotti, una competizione non ufficiale, svoltasi in due gare all'Estádio das Laranjeiras contro la selezione militare.[1]

Il 29 agosto 1959 la Nazionale brasiliana olimpica prese parte aiIII Giochi panamericani, tenutisi aChicago. Il primo incontro in tale manifestazione fu quello vinto per 4-2 contro laCosta Rica; la gestione e la formazione della squadra era sempre appannaggio di Newton Cardoso.[1] Il Brasile giunse sino alla finale dei Giochi panamericani, pareggiando con l'Argentina e ottenendo la medaglia d'argento.[1] Terminata la competizione, Cardoso lasciò il posto aGradim, allenatore con un passato nel Fluminense. Il nuovo tecnico guidò la selezione alla qualificazione perRoma 1960, ottenuta tramite la disputa delTorneo Pre-Olimpico CONMEBOL.[1] Nonostante tale risultato, Gradim non fu confermato in panchina, e fu rimpiazzato daVicente Feola, che diresse il Brasile olimpico per la prima volta il 13 agosto1960 in un'amichevole contro ilPerù.[1] Il 26 agosto debuttò ufficialmente ai Giochi olimpici, affrontando la Gran Bretagna. Il torneo terminò allorché la selezione verde-oro fu sconfitta dall'Italia Olimpica allostadio Flaminio.[1] Feola passò ad allenare la Nazionale maggiore, e al suo posto fu chiamatoSylvio Pirillo, che era aduso all'ambiente delle selezioni brasiliane, poiché aveva già guidato la Nazionale A nel1957 e ne aveva fatto parte da giocatore.[1] Sotto la sua guida il Brasile olimpico partecipò a una competizione giovanile organizzata dalla CONMEBOL. Il suo incarico terminò nel1963, e per iIV Giochi panamericani fu selezionatoAntoninho, che debuttò il 24 aprile sulla panchina del Brasile. La gestione del nuovo CT fruttò subito la medaglia d'oro nella competizione.[1] In vista del campionato giovanile sudamericano, organizzato inArgentina,[2] fu assuntoDenoni, tecnico con un passato da giocatore nell'Atlético Mineiro.[3] Il nuovo allenatore ebbe vita breve, poiché fu sostituito da Feola, che tornò in occasione delTorneo Pre-Olimpico che precedette i Giochi diTokyo 1964. Ottenuta la qualificazione, la selezione venne nuovamente eliminata prima del raggiungimento della fase a eliminazione diretta.[3] Nel1968 fu quindi nuovamente Antoninho a prendere le redini della squadra, e con lui alla guida il Brasile guadagnò un posto aCittà del Messico 1968. Ricalcando ciò che era avvenuto nel1960, per i Giochi veri e propri fu chiamato un altro CT, e la scelta ricadde suMarão.[3] Le scarse prestazioni degli anni seguenti furono ripetute, e il Brasile fu eliminato senza aver ottenuto una sola vittoria.[3]
Antoninho inaugurò il decennio deglianni 1970, guidando la formazione il 26 novembre1971 contro l'Ecuador, gara delPre-Olimpico.[3] Nel corso del torneo, tenutosi inColombia, il Brasile si conquistò la qualificazione perMonaco di Baviera 1972.[4] Dopo alcune amichevoli di preparazione, effettuate tra il giugno e l'agosto1972, la selezione debuttò contro laDanimarca, perdendo per 3-2.[4] L'inattesa sconfitta con l'Iran tagliò fuori i brasiliani dalla competizione, nuovamente al primo turno.[4] La Nazionale olimpica tornò a calcare i campi il 14 ottobre1975, stavolta sotto la guida diZizinho: l'esordio aiVII Giochi panamericani contro laCosta Rica fu positivo, e terminò 3-1 in favore dei verde-oro.[4] Il Brasile giunse fino alla finale, contro i padroni di casa delMessico, ma la partita fu interrotta durante itempi supplementari. Inizialmente si decise di assegnare la medaglia d'oro a entrambe le nazioni, ma laFIFA annullò tale provvedimento in seguito.[4] L'amichevole contro ilBrasile under 20 del 17 dicembre chiuse il1975 della selezione Olimpica.[4][5] Il Torneo Pre-Olimpico 1976 vide il Brasile guadagnarsi l'accesso aMontréal 1976. Dal maggio al giugno 1976 furono disputate numerose partite di preparazione, con alterni risultati. L'ex tecnico delVasco da Gama fu assunto per i Giochi, rimpiazzando Zizinho e debuttando diciotto giorni dopo l'ultimo incontro del suo predecessore; stavolta il Brasile riuscì nella qualificazione al turno successivo, in qualità di prima del suo girone. Sconfitta in semifinale dallaPolonia e poi nella finale di consolazione dall'Unione Sovietica, la selezione olimpica riuscì comunque a classificarsi al quarto posto, miglior risultato nella sua storia. Il1979 videMário Travaglini incaricarsi della guida della squadra, e in seguito al Torneo di Parigi il Brasile si aggiudica la medaglia d'oro aiGiochi Panamericani del 1979.[6] A Travaglini succedeJaime Valente, che debutta in panchina il 30 ottobre.
Il nuovo commissario tecnico si cimentò nelPre-Olimpico del 1980, ottenendo due vittorie, un pareggio e tre sconfitte (l'ultima delle quali un 5-1 a opera dei padroni di casa dellaColombia). In sua vece fu assuntoGílson Nunes, che aiGiochi Panamericani del 1983 raccolse l'argento, con due vittorie e una sconfitta (per mano dei vincitori dell'Uruguay).[6] Il 19 gennaio1984 esordì in panchina il nuovo tecnico,Cléber Camerino, che pareggiò l'amichevole di debutto contro ilParaguay.[7] Camerino ottenne la qualificazione aLos Angeles 1984 tramite il Pre-Olimpico tenutosi inEcuador a febbraio, ma nel giugno dello stesso anno fu sostituito daJair Picerni. L'ex tecnico delCorinthians ben figurò nei Giochi diLos Angeles, e la squadra progredì sino alla finale: laFrancia la sconfisse per 2-0, e il Brasile ottenne la prima medaglia Olimpica della sua storia, quella d'argento.[7] A Jair Picerni successe il quasi omonimoJair Pereira, che disputò la Coppa ODESUR 1986, torneo di qualificazione per iGiochi Panamericani del 1987.[7] A prendere le redini della squadra per quest'ultima competizione fuCarlos Alberto Silva, e con lui in panchina la Nazionale ottenne la medaglia d'oro.[7] Fu sempre Silva, che aveva guidato già la compagine all'accesso aSeul 1988, a dirigerla durante i Giochi olimpici.[8] Il suo debutto avvenne il 18 settembre contro laNigeria, e la partita terminò 4-0 per i sudamericani. Per la seconda volta consecutiva, il Brasile giunse alla partita decisiva: questa volta, la medaglia d'oro se la aggiudicò l'Unione Sovietica.[8]
Ernesto Paulo, nuovo CT, fallì la qualificazione aBarcellona 1992, cui invece ebbe accesso la Colombia. Nel1994 venne così assunto un tecnico d'esperienza,Mário Zagallo, che però guidò la selezione in una singola amichevole: il commissario tecnico definitivo in vista deiGiochi Panamericani del 1995 fuPupo Gimenez.[8] Il Brasile perse però per mano dell'Honduras, e Giménez fu sostituito dapprima daJairo Leal[8] e successivamente daMário Zagallo,[9] che portò la Nazionale alla qualificazione perAtlanta 1996. Dopo una serie di amichevoli di preparazione avvenne il debutto, il 21 luglio alMiami Orange Bowl contro ilGiappone olimpica: l'incontro finì in favore degli asiatici, che si imposero per 1-0 con gol di Ito.[9] Le successive vittorie controUngheria olimpica,Nigeria olimpica eGhana olimpica permisero alla formazione verde-oro di raggiungere la semifinale; messa nuovamente di fronte alla Nigeria, questa volta ebbe la peggio, perdendo per 4-3.[9] La finale per il terzo posto vide la selezione sconfiggere ilPortogallo per 5-0, e il Brasile vinse pertanto la sua terza medaglia. Nel1999 la squadra venne assegnata aVanderlei Luxemburgo, e il tecnico riuscì a raggiungereSydney 2000.[10]

Il Torneo Pre-Olimpico, disputatosi in Brasile, vide la Nazionale disimpegnarsi con costrutto.[10] Furono poi organizzate delle partite con compaginiaustraliane per testare la condizione dei giocatori, e il 14 settembre iniziò il torneo Olimpico vero e proprio: il Brasile superò laSlovacchia per 3-1.[10] Superata la fase a gironi, ilCamerun sconfisse la Nazionale dalla maglia gialla aitempi supplementari, con gol decisivo diModeste M'Bami.[10] Nel2003 la squadra fu assegnata aRicardo Gomes, che disputò laCONCACAF Gold Cup 2003 con la selezione Under-23, mentre per iGiochi Panamericani del 2003 fu chiamatoJosé Claudinei Georgini, detto Valinhos, anche se per l'ultimo incontro a sedersi sulla panchina fuPaulo Luiz Campos.[10] Gomes riprese il comando della Nazionale olimpica dopo la partecipazione ai Panamericani, ma la Nazionale mancò la qualificazione aAtene 2004.[11] Nel2007Lucho Nizzo prese parte aiGiochi Panamericani in qualità di CT, mentre per il2008 l'allenatore della Nazionale A,Dunga, fu indicato dalla CBF come selezionatore per la formazione Olimpica.[11] La squadra giunse alle semifinali, mai rivali dell'Argentina la eliminarono con un 3-0; nella finalina, il Brasile sconfisse ilBelgio, aggiudicandosi la medaglia di bronzo.[11].

Alla Olimpiade di Londra 2012 il Brasile dopo aver vinto a punteggio pieno con 9 punti il proprio girone, ha sconfitto ai quarti di finale l'Honduras per 3-2 e in Semifinale ha battuto per 3-0 la Corea del Sud, ma a sorpresa il Brasile ha perso la finalissima per 2-1 con il Messico ed ha dovuto accontentarsi della conquista della medaglia di argento.
In vista deigiochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, il 22 luglio 2014 alla guida della selezione olimpica e under 23 brasiliana viene nominatoAlexandre Gallo[12], che resta in carica fino all'8 maggio 2015, quando la CBF chiama nuovamenteDunga alla guida dell'olimpica[13]. Prima dell'Olimpiade di Rio 2016 il Brasile viene affidato aRogério Micale, scelto in sostituzione di Dunga. Dopo qualche difficoltà nel girone, chiuso comunque al primo posto con cinque punti (una vittoria e due pareggi), la squadra raggiunge agevolmente la finale battendo la Colombia (2-0) e l'Honduras (6-0). Il 20 agosto 2016 alMaracanã di Rio de Janeiro, il Brasile sconfigge in finale la Germania per 6-5 dopo i calci di rigore (1-1 dopo i tempi supplementari) e vince l'oro olimpico con Neymar grande protagonista e autore dell'ultimo e decisivo rigore. Il Brasile si conferma campione olimpico alla successiva olimpiade di Tokyo 2020 (posticipata al 2021 per la pandemia da Covid 19), battendo in finale la Spagna 2-1 ai supplementari.
Con la conquista dell'oro olimpico, la federazione brasiliana è diventata la seconda al mondo, dopo quella francese, a vincere almeno una volta tutte le manifestazioni calcistiche maschili mondiali per nazionali (Coppa del mondo, laCoppa del mondo Under-20, laCoppa del mondo Under-17, laConfederations Cup e ilTorneo olimpico di calcio).
| Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1952 | Helsinki | Quarti di finale | 2 | 0 | 1 | 9:6 |
| 1956 | Melbourne | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1960 | Roma | Primo turno | 2 | 0 | 1 | 10:4 |
| 1964 | Tokyo | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 5:2 |
| 1968 | Città del Messico | Primo turno | 0 | 2 | 1 | 4:5 |
| 1972 | Monaco di Baviera | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 4:6 |
| 1976 | Montréal | Quarto posto | 2 | 1 | 2 | 6:6 |
| 1980 | Mosca | Non qualificata | - | - | - | - |
| 1984 | Los Angeles | Argento | 4 | 1 | 1 | 9:5 |
| 1988 | Seul | Argento | 4 | 1 | 1 | 12:4 |
| 1992 | Barcellona | Non qualificata | - | - | - | - |
| 1996 | Atlanta | Bronzo | 4 | 0 | 2 | 16:8 |
| 2000 | Sydney | Quarti di finale | 2 | 0 | 2 | 6:6 |
| 2004 | Atene | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2008 | Pechino | Bronzo | 5 | 0 | 1 | 14:3 |
| 2012 | Londra | Argento | 5 | 0 | 1 | 16:7 |
| 2016 | Rio de Janeiro | Oro | 3 | 3 | 0 | 13:1 |
| 2020 | Tokyo | Oro | 3 | 3 | 0 | 10:4 |
| 2024 | Parigi | Non qualificata | - | - | - | - |
| Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1951 | Non partecipante | - | - | - | - | |
| 1955 | Non partecipante | - | - | - | - | |
| 1959 | Argento | 4 | 1 | 1 | 27:11 | |
| 1963 | Oro | 3 | 1 | 0 | 18:3 | |
| 1967 | Non partecipante | - | - | - | - | |
| 1971 | Non partecipante | - | - | - | - | |
| 1975 | Oro | 5 | 2 | 0 | 33:2 | |
| 1979 | Oro | 5 | 0 | 0 | 14:1 | |
| 1983 | Argento | 2 | 0 | 1 | 3:1 | |
| 1987 | Oro | 4 | 1 | 0 | 10:2 | |
| 1991 | Non partecipante | - | - | - | - | |
| 1995 | Quarti di finale | 2 | 2 | 0 | 5:2 | |
| 1999 | Non partecipante | - | - | - | - | |
| 2003 | Argento | 4 | 0 | 1 | 12:2 |

| Nazionali maschili campioni olimpiche di calcio | |
|---|---|
| Gran Bretagna (1908, 1912) ·Belgio (1920) ·Uruguay (1924, 1928) ·Italia (1936) ·Svezia (1948) ·Ungheria (1952) ·URSS (1956) ·Jugoslavia (1960) ·Ungheria (1964, 1968) ·Polonia (1972) ·Germania Est (1976) ·Cecoslovacchia (1980) ·Francia (1984) ·URSS (1988) ·Spagna (1992) ·Nigeria (1996) ·Camerun (2000) ·Argentina (2004, 2008) ·Messico (2012) ·Brasile (2016, 2020) ·Spagna (2024) | |
| Come da regolamento FIFA, si considerano «maggiori» tutte quelle nazionali che parteciparono ai tornei olimpici di calcio tra il 1908 e il 1948. Dal 1952 in poi le partecipanti al torneo olimpico vengono definite «nazionali olimpiche». |