Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Nazionale maschile di rugby a 15 dell'Italia

Questa è una voce in vetrina. Clicca qui per maggiori informazioni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Italia (bandiera)
Italia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Prima tenuta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Tenuta alternativa
SportRugby a 15
FederazioneFederazione Italiana Rugby
Soprannome«Azzurri»
C.T.Gonzalo Quesada
Record presenzeSergio Parisse (141)
Record meteMarcello Cuttitta (25)
Record puntiDiego Domínguez (971)
Piazzamento10ª (11 agosto 2025)
Sponsor tecnicoMacron
Esordio internazionale
Spagna 9-0 Italia
Barcellona, 20 maggio 1929
Migliore vittoria
Italia 104-8Rep. Ceca
Viadana, 18 maggio 1994
Peggiore sconfitta
Sudafrica 101-0 Italia
Durban, 19 giugno 1999
Coppa del Mondo
Partecipazioni10 (esordio:1987)
Miglior risultato2 vittorie e 1 pareggio al 1º turno (2019)
Sei Nazioni
Partecipazioni25 (esordio: 2000)
Miglior risultato4ª (2007,2013)
Stadio nazionale
Stadio nazionaleStadio Olimpico
(70634 posti)

Lanazionale maschile italiana di rugby a 15 è la selezione dirugby a 15 (oRugby union) che rappresenta l'Italia in ambito internazionale maschile.

Attiva dal 1929, opera sotto la giurisdizione dellaFederazione Italiana Rugby.

La nazionale italiana è impegnata annualmente nel torneo delSei Nazioni, che la vede di fronte alle migliori compagini nazionali europee:Francia,Galles,Inghilterra,Irlanda eScozia.In precedenza, dal 1936 fino al 1997, prese parte alcampionato europeo, torneo del quale vinse proprio l'ultima edizione alla quale partecipò, nelbiennio 1995-97[1].

Inoltre, fin dalla sua prima edizione (1987), l'Italia è sempre presente allaCoppa del Mondo di rugby, competizione nella quale non è mai, tuttavia, riuscita a superare la prima fase a gironi.

Ilcommissario tecnico della squadra è l'argentinoGonzalo Quesada, in carica dal 1º gennaio 2024.

Figura fin dal 2000 nel novero delle nazionali maschili di prima fascia (gruppo che comprende le squadre delSei Nazioni e quelle delRugby Championship).All’11 agosto 2025 la squadra occupa la 10ª posizione delranking World Rugby.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]

Le origini del rugby in Italia

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Rugby a 15 in Italia.
Una formazione dell'U.S. Milanese di rugby. In piedi a sinistra Stefano Bellandi

Il rugby, al pari delcalcio, apparve inItalia verso la fine delXIX secolo, ivi portato dai britannici che facevano scalo alporto di Genova; la diffusione massiccia del gioco, comunque, fu dovuta all'opera di un pioniere italiano emigrato oltralpe,Stefano Bellandi[2]; questi, nato nel 1892 inprovincia di Cremona, dovette rientrare inItalia per svolgere il servizio militare e, avendo conosciuto il rugby inFrancia, si adoperò per diffonderlo anche in patria[2].Bellandi, grazie all'aiuto di un amico francese che viveva in Italia, riuscì a mettere in piedi una sezione rugbistica presso l'Unione Sportiva Milanese, storica società calcistica oramai scomparsa, che all'epoca competeva nel campionato nazionale al pari delle concittadineInter (con la quale poi si fuse alla fine deglianni venti) eMilan.Tuttavia, già nella primavera del 1910 si era tenuto aTorino un incontro secondo le regole del rugby tra due compaginicalcistiche non italiane, ilServette diGinevra e lo SC Universitaire diParigi[3][4], finito 40-3 per i francesi[5]; sulla scia di tale evento, il 18 giugno successivo nacque il primo club rugbistico italiano, ilTorino[6], scioltosi dopo un solo incontro, disputato contro laPro Vercelli, club calcistico tra i più forti dell'epoca.Benché, quindi,Torino vanti la primogenitura del rugby inItalia, fu aMilano che la nuova disciplina ebbe il suo pieno sviluppo[2].

Il primo incontro dell'U.S. Milanese si tenne all'Arena Civica diMilano il 2 aprile 1911 contro una compagine francese, che si impose 15-0[7]; ma, come riportò laGazzetta dello Sport, gli spettatori furono entusiasti dello spettacolo, tanto che poco meno di un anno dopo, agli inizi del 1912, la squadra milanese organizzò un altro incontro, aVercelli, contro l'U.S. Chambéry.Anche in tale occasione si trattò di una sconfitta, anche se di minore entità (i francesi vinsero 12-3)[7].Poi giunse laGrande Guerra e di rugby in tutta Europa si ricominciò a parlare a partire dai primianni venti.

La nascita della federazione e della nazionale

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Federazione Italiana Rugby.

Dopo il conflitto fu, ancora, Stefano Bellandi a tentare di rilanciare la disciplina: chiese ospitalità allo Sport Club Italia, del cui presidente Algiso Rampoldi era amico e, con la collaborazione di alcuni amici, rimise in piedi una squadra rugbistica, benché raffazzonata ed estemporanea, che si fece comunque conoscere dal grande pubblico grazie alla stampa[8]; il 26 luglio 1927 fu alfine costituito uncomitato di propaganda che costituì il preludio alla nascita di una federazione nazionale che disciplinasse l'attività rugbistica, nel frattempo diffusasi in tutta la penisola (a parteMilano, ancheTorino,Udine,Roma,Napoli e altre città)[9].Il 29 settembre 1928 a Roma vide la luce laFederazione Italiana Rugby[10].

Il primotest match tra Francia e Italia

Roma,Stadio Nazionale, 22 aprile 1935, ore 15:40GMT+1

FRANCIA — ITALIA 44-6

Marcatori: 2’ e 4’ Finat; 6’ Blond (tr. Chaud); 43’, 48’ e 68’ (tr. Chaud) Fretet; 59’ Coderc; 67’ Laurent; 70’ Vinci IV; 71’ Marescalchi; 77’ Dorot (tr. Chaud); 80+3’ Boyer (tr. Chaud).

ITALIA: Centinari; Cazzini, Piana (41' Rizzoli),Vinci III, Cesani; Vinci IV (c), de Marchis; Sgorbati, Visentin (41' Marescalchi), Carloni (41' Caccia Dominioni), de Angelis, Albonico, Maestri, Bottonelli, Tagliabue
Allenatore:Julien Saby.

FRANCIA: Chaud; Finat, Desclaux, Coderc, Fretet; Boyer, Servole (c); Dupont, Raynal, Blond, Dorot, Camel, Laurent, Bigot, Ollivier.
Allenatori: Joseph Lanusse e Allan Muhr.

Arbitro:Francia (bandiera) Léopold Mailhan

Spettatori:8000

La nazionale nacque quasi contemporaneamente all'istituzione del primo campionato italiano: il 20 maggio 1929, allo Stadio dell'Esposizione delMontjuïc diBarcellona, vi fu l'esordio contro l'altrettanto debuttante selezionespagnola, arbitro ilfrancese Brutus.Davanti a62000 spettatori e alla presenza del reAlfonso XIII[11] gli iberici (in realtà una selezionecatalana ufficialmente rivestita con i colori della Spagna[12]) si imposero 9-0.Gli uomini di quel primo incontro di Barcellona furono Dondana, Cesani, Dora, Vinci II,Vinci III, Vinci IV, Modonesi, Balducci, Paselli, Raffo, Allevi, Barzaghi, Altissimi, Bottonelli, Bricchi.Roma eMilano si divisero in parti uguali la rappresentanza: sei atleti dalla Capitale, spondaLazio, inclusi i fratelli Vinci, altrettanti dall'ex U.S. Milanese, oramai fusa con l'Ambrosiana-Inter.Brescia contribuì con due uomini; ma il capitano proveniva dalla MichelinTorino (Dondana)[12].Un anno più tardi, il 29 maggio 1930 gli spagnoli restituirono la visita per quello che fu il primo incontro interno dell'Italia: all'Arena di Milano gli Azzurri, per l'occasione ancora in maglia quasi completamente bianca, vinsero 3-0[13].

Una formazione della nazionale italiana del 1933

Una polemica di carattere politico-organizzativo per ragioni mai chiarite, verosimilmente relativa alla disciplina dei propri tesserati[14], portò allo scioglimento della F.I.R.[14] e al passaggio dell'organizzazione del rugby nazionale a un apposito direttorio istituito in seno allaFederazione Italiana Giuoco Calcio[15].L'organismo di governo fu successivamente ricostituito come Federazione Italiana della Palla Ovale, poi rinominato, per ragioniautarchiche,Federazione Italiana Rugbi[16].Nella prima metà deglianni trenta la nazionale si confrontò con le più forti selezioni dell'Europa continentale (le quattro britanniche dell'IRB costituendo di fatto una realtà a loro stante),Cecoslovacchia (sconfitta due volte, aMilano ePraga, nel corso del 1933),Romania (vittoria aMilano per 7-0 nel 1934) eCatalogna (pareggio per 5-5 aBarcellona nel 1934[17][18]).Prima sconfitta dopo l'esordio, aRoma nel 1935 contro laFrancia[19] che, fino al 1983, fu l'unica squadra di alto livello fuori dall'IRFB e, fino al 1988, l'unica delCinque Nazioni, a concedere all'Italiatest match ufficiali[N 1].

Il 2 gennaio 1934 l'Italia, laFrancia e laGermania, capifila di un fronte che propugnava la formazione di una federazione internazionale alternativa all'IRB, istituirono aParigi insieme ad altre federazioni nazionali europee laFédération Internationale de Rugby Amateur oFIRA[20] (o FIRA, oggiRugby Europe), confederazione alternativa all'allora International Rugby Football Union (oggi nota comeWorld Rugby).La neonata associazione istituì un torneo, originariamente chiamatoTorneo FIRA (poi Coppa delle Nazioni e Coppa FIRA), di fatto un campionato europeo di rugby a cui l'Italia prese parte fino al 1997.

Lo stesso argomento in dettaglio:Campionati internazionali Rugby Europe.

La nazionale italiana prese parte a due delle tre edizioni del Torneo FIRA d'anteguerra, classificandosi in un'occasione terza, nell'altra seconda[21].Entrambi i trofei furono vinti dallaFrancia, che peraltro si impose in 25 edizioni sulle 30 in totale cui prese parte.

L'attività proseguì per quanto possibile durante laguerra: il campionato si tenne fino al 1943 e la nazionale andò avanti fino al maggio del 1940: l'ultimo incontro disputato prima di una lunga interruzione internazionale che durò fino al 1948 fu aMilano contro laRomania, e nell'occasioneFrancesco Vinci divenne l'ultimo marcatore internazionale del rugby del secondo anteguerra[22].Del resto, lo stesso regimefascista, dopo aver malvisto tale disciplina in quanto di derivazioneinglese, decise di promuoverlo a tutti i livelli quale esempio di cameratismo e spirito di combattimento[23];Achille Starace, segretario delPNF, sostenne che «Il giuoco del rugby, sport da combattimento, deve essere praticato e largamente diffuso tra la gioventù fascista»[23].Uno dei fattori ritenuti frenanti d'una possibile ulteriore diffusione del movimento rugbistico nel dopoguerra viene identificato proprio in tale politicizzazione della disciplina, alla quale a lungo fu attribuita l'etichetta di “sport fascista”[23].

L'immediato dopoguerra

[modifica |modifica wikitesto]
Una fase della finale traFrancia e Italia dellaCoppa Europa 1954 aRoma

Il ritorno alla normalità dopo la guerra avvenne a tappe: il campionato riprese nel 1946, l'attività internazionale, con ilCinque Nazioni, nel1947, ma la nazionale italiana dovette attendere fino al marzo 1948 per tornare in campo[24], in concomitanza con il primo congresso post-bellico della FIRA che si tenne aMilano[25].Alla guida tecnica, nei primi 13 anni di attività, vi erano stati 12 avvicendamenti tecnici, al ritmo di uno all'anno di media, con 11 tecnici coinvolti.In realtà, si trattava spesso di affiancamenti o di ritorni (ilfranceseJulien Saby, per esempio, uno degli artefici dello sviluppo tecnico del rugby in Italia, ebbe tre mandati di cui due in coppia con un altro tecnico; lo stesso Luigi Bricchi ebbe 8 mandati di cui 6 affiancato a uno o più colleghi)[24].

Tommaso Fattori, primo C.T. del dopoguerra (1947)

Nel 1947 la squadra fu affidata all'ex nazionaleTommaso Fattori, già giocatore diLazio,Rugby Roma eAmatori Milano e futuro tecnico dell'Aquila.Questi guidò la squadra in due incontri, entrambi nel 1948, con la Francia B (sconfitta aRovigo per 6-39[26]) e con laCecoslovacchia (vittoria aParma per 17-0[27]).Ma le differenze tra la miglior formazione continentale, la Francia, e l'Italia (e a sua volta tra la stessa Italia e le altre avversarie), erano palesi: gli Azzurri riuscivano a tenere il passo con le altre formazioni europee, quando addirittura non venivano considerati i migliori del resto del continente[26], ma non a battere i transalpini, neppure quando questi schieravano la loro formazione non ottimale[26].A dispetto della crescita del gioco nel suo triangolo d'elezione traTreviso,Padova eRovigo, con punte d'eccellenza in seguito anche aNapoli,Roma,Parma eL'Aquila, la nazionale non riuscì per lungo tempo a rendersi competitiva fuori dall'ambito della Coppa delle Nazioni / Coppa FIRA, nella quale era sempre laFrancia a dominare[24]: fino al 1968 quest'ultima non si fece sfuggire un'edizione del torneo europeo e, in aggiunta a ciò, era l'unica continentale a confrontarsi annualmente con le quattro britanniche nelCinque Nazioni.

La Francia batté l'Italia nelle finali delle due edizioni dellaCoppa Europa tenutesi nel decennio, quella del1952 aMilano[28] e quella del1954 aRoma[29].

A contrastare l'Italia a livello continentale era invece laRomania, che aveva visto a partire dal 1950 un numero sempre crescente di praticanti (da1500 nell'immediato dopoguerra, divennero13500, nove volte tanto, alla fine deglianni settanta[30]) e che contese, spesso strappandola loro, agli Azzurri la piazza d'onore nella Coppa delle Nazioni riuscendo perfino a battere i francesi, impresa che l'Italia conseguì solo molto più avanti, a fine secolo.

Apparve chiaro che, quindi, solo un confronto con le nazioni più all'avanguardia poteva dare al rugby italiano occasioni di crescita, e nell'ottobre 1956 fu organizzato untour informale (non conteggiabile come tale in quanto non previde alcuntest match) inGran Bretagna: tre incontri che si risolsero in altrettante sconfitte per la nazionale, contro igallesi delloSwansea (5-14) e delCardiff RFC (3-8)[31] e ilondinesiHarlequins per 14-15, tutto sommato una sconfitta meno pesante del temuto; iltour fu ripetuto due anni dopo e, proprio nell'ultima partita della serie, che faceva seguito a due sconfitte, contro le Contee Londinesi per 3-9 e ilBlackrock College per 8-18, l'Italia vinse 5-3 contro gliirlandesi delCork Constitution[32]; quanto aitest match nel periodo intorno a talitour, si registrarono vittorie in serie (Germania Ovest 12-3 nel 1956[33], 8-0 nel 1957[34], 11-5 nel 1960[35];Cecoslovacchia 9-19 nel 1956 eRomania 6-3 nel 1958, ma contro la Francia ancora quattro sconfitte (3-16 nel 1956[36], 6-38 nel 1957[37], 3-11 nel 1958[38] e 0-22 nel 1959[39]).

Il buio in Europa

[modifica |modifica wikitesto]
Italia –Francia 0-26 aTreviso, 1960

La situazione profilatasi circa un decennio prima – all'inizio deglianni sessanta – era ormai consolidata e tale rimase praticamente per il trentennio successivo: sempre fuori portata leisole britanniche, almeno a livello di rappresentative nazionali, il termine di confronto per tutto il resto d'Europa era laFrancia, unica selezione del continente ammessa a competere su base annuale con le quattroHome Nation d'Oltremanica da un lato, e dall'altro impegnata nellaCoppa delle Nazioni.A seguire l'Italia, sempre regolarmente sconfitta dalla Francia, a contendersi la seconda piazza di norma con laRomania, ed entrambe un gradino sopra il resto dei contendenti europei.Tuttavia, il 14 aprile 1963, l'Italia fu a un passo dall'interrompere la supremazia francese: aGrenoble, nell'incontro che vide l'esordio in azzurro diMarco Bollesan, la squadra conduceva 12-6 a pochi minuti dal termine.Una meta trasformata dei francesi (all'epoca valida 5 punti) portò il punteggio sul 12-11 a quattro minuti dalla fine e proprio allo scadere un'altra meta, di Christian Darrouy, lo ribaltò proprio sul finale portandolo a 14-12 a proprio vantaggio[40].

Tale impresa mancata di poco parve a tutti il preludio a un effettivo salto di qualità che tuttavia non giunse.LaFIRA mise mano nel 1965 al torneo europeo dandogli il nome di Coppa delle Nazioni e strutturandolo in divisioni: l'Italia entrò nella 1ª divisione del torneo1965-66 esordendovi con una vittoria 11-3 contro laCecoslovacchia aLivorno[41], piazzandosi seconda e perdendo come di consueto (0-21) l'incontro con laFrancia, all'Arenaccia diNapoli[42].

Italia –Germania Ovest 22-3 aVenezia, 1968

Ma fu l'edizione successiva, quella del1966-67, che frustrò le ambizioni italiane di proporsi a livelli più alti: la squadra vinse solo l'incontro con ilPortogallo (peraltro con un sofferto 6-3[43]), ma perse 3-24 contro laRomania e soprattutto 13-60 contro laFrancia aTolone[44] dopo una prestazione insufficiente in prima linea, reparto nella quale i nuovi arrivati non erano riusciti a rimpiazzare i vari Levorato, Avigo,Lanfranchi e altri, giunti ormai a fine carriera[44].Da allora e per 28 anni (e per 30 nel torneo), la federazione francese non concesse più all'Italia iltest match e le schierò contro solo la sua nazionale “A”[45][46].

La cosa più grave, tuttavia, fu che l'Italia, a causa di tali risultati, retrocedette in 2ª divisione europea, quindi fuori anche daimatch più importanti: scelse quindi di non partecipare allaCoppa delle Nazioni successiva, preferendo impegnarsi nel 1968 in alcuni incontri conPortogallo (17-3)[47] eGermania Ovest (22-14); l'incontro con laJugoslavia di fine d'anno (22-3) fu invece valido per la 2ª divisione dellaCoppa delle Nazioni 1968-69[48], che l'Italia vinse per riproporsi nella massima serie per l'edizione successiva; tuttavia, laFederazione giunse alla conclusione che, al fine di allargare l'esperienza internazionale dell'Italia, era necessario farla uscire dall'Europa.Nel 1970 fu così organizzato il primotour ufficiale azzurro, inMadagascar, capitano Bollesan: furono 2 amichevoli contro imalgasci, il 24 e 31 maggio, entrambi vinti.

Tre anni più tardi l'esperienza fu ripetuta in maniera più estesa: la nazionale, sempre con Bollesan capitano, si recò intour in Africa meridionale (Sudafrica eRhodesia, successivamente Zimbabwe), per disputare diversi incontri tra cui untest match internazionale, contro laRhodesia aSalisbury (sconfitta 4-42), ma a spiccare fu la vittoria diPort Elizabeth per 24-4 sui South African Leopards, di fatto lanazionale sudafricanacoloured[49].L'importanza di taletour, che vide per la prima volta il rugby italiano protagonista di un'affermazione di prestigio in un Paese di lunga tradizione nella disciplina, è riconosciuta anche in tempi più recenti, tanto che quella spedizione è tuttora vista come una pietra miliare del rugby nazionale[50].

L'epoca dei tour e la lenta ripresa

[modifica |modifica wikitesto]

Nel frattempo, nel rinnovato torneo europeo, rinominato daCoppa delle Nazioni aCoppa FIRA, l'Italia non era presente, in quanto retrocessa nuovamente nel 1971 al termine di un umiliantecampionato terminato all'ultimo posto e caratterizzato da una sconfitta interna aNapoli contro ilMarocco[51], definita «la Corea del rugby italiano» che spinse anche alle dimissioni del C.T.Sergio Barilari[51]; la squadra non tornò nella massima serie che nel 1974[52].Affidata nel gennaio 1975 algalleseRoy Bish[53][54], primobritannico dopo John Thomas (C.T. dell'esordio azzurro e per un incontro solo) a guidare la nazionale, la squadra si classificò terza nel torneo1974-75, mettendo in mostra notevoli progressi nel gioco e nei risultati come il pareggio (3-3) contro la Romania[55], vincitrice del torneo e capace pochi mesi prima di battere lanazionale maggiore francese.

Lo stesso argomento in dettaglio:Roy Bish.

Da registrare nel biennio duetour nelRegno Unito, nel 1974 inInghilterra (tre sconfitte contro altrettante selezioni di contea) e nel 1975 in Inghilterra eScozia (una vittoria e due sconfitte, una delle quali, aNewcastle upon Tyne, contro l'Inghilterra U-23 per 13-29[56]).

Dopo il secondo posto nellaCoppa FIRA 1975-76, conquistato grazie alla vittoria sullaRomania, alla fine del 1976 vi fu anche unmatch (non ufficiale) contro l'Australia aMilano, che gli Azzurri persero con un soddisfacente 15-16[56][57].Tale vittoria sfiorata alimentò speranze, presto vanificate dall'andamento della disastrosaCoppa FIRA 1976-77: la sconfitta contro ilMarocco 9-10[58] portò alle dimissioni di Bish e all'affidamento della squadra aIsidoro Quaglio, giocatore internazionale fino alla stagione precedente e tra i protagonisti deltour del 1973.L'Italia batté laPolonia (2 aprile 1977, 29-3[59]), ma il 1º maggio successivo fu travolta 0-69 dallaRomania, peggior passivo azzurro per i 22 anni a seguire[60].La sconfitta provocò anche l'esonero di Quaglio dopo soli due incontri e meno di un mese d'incarico.

I tour della nazionale

A partire dal 1970 la nazionale italiana affronta diversitour, a ritmo più o meno triennale e, a partire dall’ingresso nelSei Nazioni (2000), annuale.Già tra il 1956 e il 1964 era uscita fuori dai confini nazionali per quattro brevi puntate nelleisole britanniche e inBelgio, ma si trattava di incontri non ufficiali.Il primotour con untest match ufficiale fu quello del 1970 in Madagascar.

Fu, quello, il periodo in cui i club del campionato italiano iniziarono a ingaggiare rugbisti da altre federazioni, talora oriundi, più spesso veri e propri stranieri: una nazionale, ribattezzataXV del Presidente, formata da 12 italiani e 3 stranieri militanti inserie A (isudafricaniDirk Naudé eNelson Babrow e ilfranceseGuy Pardiès), incontrò a fine 1977, aPadova, un XV dellaNuova Zelanda per un incontro senza valenza ditest match, ma comunque incoraggiante per le ridotte dimensioni della sconfitta (9-15)[61]; nel 1978 la nazionale fu affidata a un giovane tecnico all'epoca trentacinquenne, ilfrancesePierre Villepreux, ingaggiato con un contratto di 30 milioni di lire l'anno, all'epoca considerato un'enormità nel mondo del rugby[62], che il 24 ottobre esordì sulla panchina azzurra aRovigo guidando la squadra a una convincente vittoria per 19-6 contro l'Argentina[63].Tra i risultati da segnalare di quel periodo anche il pareggio diBrescia per 6-6 contro l'Inghilterra U-23[56] (16 maggio 1979) e la sconfitta per 12-18 contro il XV nazionale neozelandese (ribattezzatoAll Blacks) in un match senza valenza ditest disputato sempre a Rovigo il 28 novembre 1979[56] per il quale l'interesse fu tale che a pochi minuti dall'inizio dell'incontro si decise di ammettere allo stadio anche gli spettatori senza biglietto, che si assieparono a bordo campo dietro ai cartelloni pubblicitari[64].

L'incontro di Rovigo del 1979 contro gli All Blacks perso 12-18

Villepreux guidò nel 1980 anche untour in Oceania e America del Nord; itest match disputati furono solo due, aSuva controFigi (sconfitta 3-16) e adAvarua contro leIsole Cook (sconfitta 6-15), ma tra i duetest vi fu un ben più rilevante incontro, sebbene non ufficiale, contro gli Junior All Blacks[N 2], perso adAuckland per 13-30[56].

Il contratto di Villepreux giunse a scadenza e la squadra passò alla coppia Pulli – Paladini, che esordirono inCoppa FIRA 1981-82 con un pareggio 12-12 aMosca contro l'Unione Sovietica[65], per proseguire con una netta vittoria sullaGermania Ovest[66]; l'Italia perse per l'ennesima volta contro la Francia A (19-25 aCarcassonne al termine di una prova coraggiosa anche se alfine infruttuosa[67], ma si assicurò comunque il secondo posto finale con una altrettanto convincente vittoria sullaRomania[68].

Nell'edizionesuccessiva, l'Italia riuscì addirittura a classificarsi davanti agli eterni rivali francesi: fu infatti seconda con tre vittorie, un pareggio (per 6-6 aRovigo contro la squadra A francese, che ormai da 16 anni non concedeva più agli Azzurri iltest match)[46][69] e una sconfitta, contro laRomania[70].La Coppa1983-84, invece, vide l'Italia piazzarsi terza per differenza punti nei confronti dellaRomania (tre vittorie e due sconfitte ciascuna).

Quello a cavallo deglianni settanta eottanta fu uno dei periodi migliori, per risultati e crescita complessiva a livello internazionale, del primo mezzo secolo di vita della nazionale: a coronamento di tali progressi vi fu il primo incontro ufficiale con una nazionale dell'International Rugby Board: fu aRovigo, al “Battaglini”, che il 22 ottobre 1983 l'Australia scese in campo contro gli Azzurri[71].L'incontro terminò 29-7 per gliWallabies, con 5 mete contro una (diZanon, cui si affiancò nelloscoreStefano Bettarello che trasformò un calcio piazzato), ma al di là della sconfitta tale partita ha tuttora il valore, per il rugby italiano, di primo passo mosso verso l'ingresso nel club delle grandi Nazionali dell'IRB[72].

L'era della Coppa del Mondo

[modifica |modifica wikitesto]

Il 22 marzo 1985 aParigi l'International Rugby Board, per contrastare il rischio, ventilato da un imprenditore televisivoaustraliano, della nascita di una competizione internazionale (professionistica) parallela all'attività ufficiale (dilettantistica)[73], decise di istituire un banco di prova comune per tutte le squadre nazionali al fine di stabilire una graduatoria che andasse al di là dei risultati dei singolitour stagionali.Nacque così laCoppa del Mondo di rugby[74], inizialmente pensata come manifestazione riservata alle sole federazioni iscritte all'IRFB ma che, in fase di votazione istitutiva, fu allargata alle nazioni emergenti per iniziativa del presidente dellaFFR Albert Ferrasse, che a tale apertura subordinò il suo voto favorevole alla nascita della competizione[75].L'Italia (per la quale detto allargamento fu ininfluente, in quanto presente nel nucleo iniziale di 8 federazioni invitate alla prima edizione[73]) intensificò la sua attività internazionale di alto livello: oramai la presenza di una competizione ufficiale di portata mondiale costituiva un appuntamento ineludibile per chiunque, sia per le Nazionali dell'IRFB (le quattro britanniche, l'Australia, laNuova Zelanda e laFrancia, nel frattempo entrata nel 1978) che per coloro che aspiravano a entrarvi.La stessa Italia era ormai in procinto di aderire all'IRB, organismo nel quale fu ammessa ufficialmente nel marzo 1987[76] e, dal 1991, anche con diritto di voto.L'organizzazione della prima edizione della Coppa del Mondo, programmata per il1987, fu assegnata congiuntamente all'Australia e allaNuova Zelanda, ovverosia le due Federazioni più interessate dal rischio-emorragia.

Lo stesso argomento in dettaglio:Coppa del Mondo di rugby.
L'Aquila, Italia –Romania 19-3,Coppa FIRA 1985-87

Dopo la votazione diParigi fu laRugby Football Union la prima federazione a organizzare un incontro con gli Azzurri, sebbene non ancora in untest match[77].Tornata nel prestigiosostadio di Twickenham dopo 29 anni, l'Italia perse 9-21 contro l'Inghilterra B[78]; in seguito, in giugno, la squadra sostenne duetest contro loZimbabwe riportando altrettante vittorie, per 25-6 aBulawayo e per 12-10 una settimana più tardi adHarare.

Il 10 maggio 1986, allostadio Olimpico di Roma, l'Italia ricambiò l'ospitalità degli inglesi, anche in tale occasione per unmatch senza valore ditest; il risultato fu tuttavia di rilievo, un pareggio 15-15 che rimane al 2021 il migliore contro una selezione internazionale dell'Inghilterra[79].Il 1º giugno successivo, intour aBrisbane per restituire la visita agliaustraliani, l'Italia perse dagliWallabies per 18-39[80].Per i successivi 12 mesi quello fu l'ultimotest match di alto livello, visto che, nelle more della Coppa del Mondo, vi fu la partecipazione alla Coppa FIRA da onorare.

Il 22 maggio 1987 è una data storica per il rugby mondiale e, più in particolare, anche per l'Italia: si tratta infatti del giorno dell'incontro inaugurale della primaCoppa del Mondo di rugby, e a disputarlo fu proprio la nazionale azzurra, guidata in panchina daMarco Bollesan, opposta adAuckland ai padroni di casaneozelandesi in quello che fu visto subito come un incontro proibitivo: come da previsione, infatti, gliAll Blacks vinsero, e largamente, imponendosi 70-6; sebbene il rugby italiano fosse in crescita, il divario con le migliori Nazionali del mondo era ancora grande, e i dettagli del punteggio servono a mostrare la differenza di prestazioni: a fronte del calcio piazzato e deldrop messi a segno dall'Italia, gliAll Blacks marcarono 12 mete (all'epoca valevoli ancora 4 punti ciascuna[81]) di cui 8 trasformate, e due calci piazzati[82].

Stefano Bettarello fu il primoBarbarian italiano (1987)

L'Italia compromise buona parte delle suechance di qualificazione ai quarti di finale a causa di un'ulteriore sconfitta (16-25) contro l'Argentina[83], maturata al termine di un incontro sostanzialmente pari nell'andamento del gioco alla mano (due mete, di cui una trasformata, per parte) ma in cui i sudamericani prevalsero in quello al piede (cinque calci piazzati contro due italiani): l'ultimo incontro conFigi fu vinto per 18-15 ma – a causa del quoziente mete sfavorevole – quest'ultima, a pari punti di Italia e Argentina, si qualificò a scapito di entrambe[84].

Bollesan lasciò la panchina azzurra a fine 1988 e fu sostituito da Loreto Cucchiarelli[85], il cui interregno durò solo sette incontri, ma caratterizzato da tretest match importanti: una sconfitta 6-55 contro l'Australia alFlaminio diRoma il 3 dicembre[86], poi il 31 dicembre successivo, aDublino, il primo incontro ufficiale contro una nazionale delleisole britanniche, l'Irlanda (risoltosi in una sconfitta per 15-31, con 5 mete a 1 per gli irlandesi[87]) e un'ulteriore sconfitta aBuenos Aires per 16-21 il 24 giugno 1989 contro l'Argentina, incontro ancora una volta sostanzialmente pareggiato alla mano ma perso al piede (una meta e quattro piazzati azzurri contro una meta trasformata e cinque piazzati deiPumas).

A ulteriore dimostrazione della crescita del movimento rugbistico e del rispetto acquisito anche in ambito internazionale, figura la chiamata deiBarbarians, il prestigioso club inglese a inviti, al primo italiano: fuStefano Bettarello (n. 1958) che, neitourpasquali 1987 e 1988, fu schierato in totale 4 volte, marcando 43 punti[88][89][90].Per 9 anni Bettarello rimase l'unico azzurro a essere invitato dal club a maglie bianconere.

Da quel momento l'attività internazionale dell'Italia, al pari di quella delle altre federazioni di vertice, fu rimodulata in funzione della cadenza quadriennale della Coppa del Mondo e, dal punto di vista tecnico, dalla necessità di intensificare i confronti con le squadre più rappresentative dell'International Rugby Board.

AllaCoppa del Mondo 1991 il C.T. azzurroBertrand Fourcade diede vita a un'accesa polemica con la stampabritannica: sorteggiati nel girone che li vedeva in gara controNuova Zelanda,Stati Uniti e i padroni di casa inglesi, gli azzurri batterono gli americani nella prima gara, e persero aTwickenham opponendo una strenua resistenza all'Inghilterra, che vinse con il punteggio di 36-6; la stampa tuttavia criticò aspramente la tattica di Fourcade[91], che in una conferenza post-gara rispose accusando gli inglesi di arroganza e suggerendo il pensionamento dell'arbitro scozzese dell'incontro Brian Anderson[92], a suo dire partigiano nella concessione dei calci franchi all'Inghilterra[92].Le polemiche giornalistiche proseguirono fino alla partita dell'Italia contro laNuova Zelanda[93], in cui gli Azzurri contennero il passivo a soli 10 punti (21-31)[94][95] grazie a una prestazione molto fisica.Giancarlo Dondi, all'epoca vice presidente federale, pur nello sforzo di placare l'incidente diplomatico generato dal battibecco tra Fourcade e la stampa d'Oltremanica, prese spunto da tale risultato dichiarando in un'intervista che l'Italia autentica era quella vista contro gliAll Blacks, in quanto le era stato permesso di giocare[92], posizione ribadita anche dallo stesso Fourcade[96].

Georges Coste e la conquista dell'Europa

[modifica |modifica wikitesto]
Georges Coste dirige l'Italia da bordo campo

Dopo Fourcade fu il turno di un altro francese,Georges Coste[97], il quale si propose di continuare sulla strada tecnica impostata dal suo predecessore, in particolare per quanto riguardava il gioco dei tre quarti, ancora non al livello delle prime linee.Furono quattro le vittorie iniziali del neotecnico, tutte inCoppa FIRA 1992-94, di cui una di prestigio assoluto: l'11 novembre 1993, aTreviso, l'Italia batté 16-9 laFrancia A1[98].Sebbene non ancoratest match, il segnale fu forte, anche perché gli Azzurri terminarono il campionato europeo a pari punti dei transalpini, i quali prevalsero solo per la differenza punti marcati / subìti.L'estate del 1994 vide la squadra intour inAustralia che segnò un passo in avanti nonostante le due sconfitte: la prima giunse di misura alBallymore diBrisbane per 20-23 con due mete a una per gliWallabies al termine di una prestazione che indusse l'inviato delCanberra Times a scrivere che l'Australia era «sopravvissuta» agli assalti italiani[99], e la seconda aMelbourne per 7-20 con una meta per parte e cinque piazzati australiani a due, anche se in tale occasione l'Italia pagò l'eccessiva fallosità (14 punizioni fischiatele contro a fronte delle 8 a sfavore degliWallabies)[100].Il 12 ottobre successivo giunse anche il primotest match contro un'altra compagine del Cinque Nazioni, ilGalles allo stadio nazionale diCardiff, partita valida per lequalificazioni europee alla Coppa del Mondo 1995: entrambe le squadre avevano già guadagnato l'accesso alla competizione, ma l'incontro servì a stabilire la prima classificata del girone, e a prevalere furono i gallesi per 29-19[101].

I progressi derivanti dal disputare incontri d'alto livello furono evidenti: aTreviso, il 6 maggio 1995, l'Italia sconfisse per la prima volta in untest match una nazionale storica delle isole britanniche, l'Irlanda, per 22-12[102].LaCoppa del Mondo di rugby 1995 inSudafrica, lì organizzata per celebrare il rientro nella comunità internazionale di quel Paese a seguito del superamento dell'apartheid, vide di nuovo l'Italia eliminata al primo turno, con una sconfitta preventivabile contro l'Inghilterra, anche se per 20-27, e una contro una squadra alla portata degli Azzurri,Samoa che, nell'incontro d'esordio, vinse 42-18 rendendo così vana la successiva vittoria di prestigio contro l'Argentina nell'ultima gara del girone, giunta per mano dell'oriundoDiego Domínguez, autore di una meta decisiva nel finale[103].A seguire, a ottobre, nel corso dell'edizione d'esordio dellaCoppa Latina, l'Italia disputò il suo primotest match contro laFrancia dopo 28 anni dalmatch diTolone[104].Se il cammino d'avvicinamento alle migliori squadre europee procedeva, sia pur lentamente, il divario con l'Emisfero Sud era ancora notevole: nell'autunno del 1995 laNuova Zelanda, al “Dall’Ara” diBologna, passò 70-6 sopra l'Italia, marcando 10 mete (a zero) con nove giocatori diversi[105]; tuttavia, poche settimane dopo, allostadio Olimpico di Roma, ilSudafrica neo-campione del mondo, nel primotest match ufficiale concesso agli Azzurri, vinse 40-21, marcando solo una meta in più degli italiani (3 contro 2), che a metà secondo tempo conducevano l'incontro prima che gliSpringbok affrontassero iltest match con un minimo d'applicazione che permettesse loro di vincere l'incontro anche se non di larghissimo margine, vista la differenza tra gli avversari[106].

Italia –All Blacks aBologna, 1995:Stefano Bordon tenta un placcaggio suJonah Lomu

Alla fine del 1995 l'Italia aveva, quindi, incontrato almeno una volta tutte le squadre delTri Nations (senza vittorie) e quattro delCinque Nazioni, con una vittoria.Solo laScozia – che peraltro perse aRieti a inizio 1996 un incontro che non figura nell'elenco deitest match perché la squadra britannica si presentò come Scozia B – ancora non aveva incontrato ufficialmente gli Azzurri.Il primotest del 1996 fu aCardiff: i gallesi conducevano 28-3 a metà gara, ma un parziale azzurro di 23-3 in venticinque minuti del secondo tempo portò il risultato a 31-26, punteggio che costituì la base per iniziare a parlare seriamente, per l'Italia, di ammissione al Cinque Nazioni, cosa perfino impensabile solo un quinquennio prima[107].

La Coppa Europa 1997

Grenoble,Stadio Lesdiguières, 22 marzo 1997

FRANCIA — ITALIA 32-40

Marcatori: 5’ I. Francescato m. (tr. Domínguez); 14’ m. tecn. Francia (tr. Aucagne), 17’, 30’, 62’ e 68’ Domínguez c.p.; 20’ e 24’ Aucagne c.p.; 34’ Gardner m. (tr. Domínguez); 52’ e 82’ Bondouy m. (2 tr. Aucagne); 56’ Croci m. (tr. Domínguez); 74’ Vaccari m. (tr. Domínguez); 79’ Sadourny m.

FRANCIA:Sadourny,Ougier,Delaigue,Bondouy,Saint-André,Aucagne,Accoceberry,Costes,Pelous,Benetton,Miorin (Betsen),Merle,Tournaire,Dal Maso (Ibañez),de Rougemont.
Allenatore:Jean-Claude Skrela.

ITALIA:Pértile;Vaccari,Bordon,I. Francescato (24’Mazzariol),Marcello Cuttitta;Domínguez,Troncon (39’ e 42’Guidi);Gardner,Giovanelli,Sgorlon;Cristofoletto,Croci;Properzi,Orlandi,Massimo Cuttitta.
Allenatore:Georges Coste.

Arbitro:Irlanda (bandiera) McHugh

Il 1995 fu un anno importante per il rugby mondiale: ad agosto di quell'anno, infatti, l'International Rugby Board aprì la strada al professionismo nella disciplina che, fino ad allora, era vissuta su alcuni equivoci circa i rimborsi-spese dei giocatori e forme più o meno occulte di pagamento[108]; laFIRA smise di essere l'associazione di fatto alternativa all'IRFB per divenirne la filiale europea[109], e così tutte le organizzazioni continentali di categoria; presidente della federazione italiana fu elettoGiancarlo Dondi[110] che, come primo passo per rilanciare il ruolo del rugby italiano e della nazionale, iniziò a porre in sede internazionale la questione della presenza permanente dell'Italia in un torneo di alto livello, segnatamente il Cinque Nazioni[12][111].A rafforzare la sua posizione, i risultati che stavano giungendo nel corso dell'anno: in testa a punteggio pieno nel proprio girone dellaCoppa FIRA 1995-97 — competizione ai cui incontri minori ormai non inviava più la nazionale seniores, ma per esempio la squadra Emergenti, che batté 107-19 laPolonia — oramai l'Italia (come peraltro la Francia, la quale tuttavia era impegnata sia nel Cinque Nazioni che nella Coppa FIRA), orientata ai grandi tornei come laCoppa del Mondo, necessitava di confrontarsi con le nazioni più abituate a competere ad alti livelli.

Esaurita la formalità della Coppa FIRA (64-3 alPortogallo) e in attesa della finale, il 1996 dell'Italia fu denso di appuntamenti di rilievo.Detto del Galles, il resto della stagione azzurra vide solo avversari di spessore: di nuovo ilGalles il 5 ottobre allo Stadio Olimpico diRoma (sconfitta 22-31)[112], sconfitta anche a Padova 18-40 contro un'Australia forte di suo[113], ma alla quale l'inadeguato arbitraggio dellostatunitense Sorenson, verosimilmente non abituato a incontri di un certo livello[114], diede vantaggi non richiesti e non necessari; sconfitta 21-54 anche aTwickenham contro l'Inghilterra[115] ed esordio, infine, aMurrayfield per un 22-29 subìto a opera dellaScozia[116], nazionale che completava il quadro delle avversarie di alto livello incontrate dagli Azzurri in almeno untest match.

Le famiglie in azzurro

Ilrugby a 15 vanta circa 8 milioni di praticanti in tutto il mondo al 2025[117], una cifra relativamente esigua in relazione ad altri sport ma più che raddoppiata rispetto alle stime di circa vent'anni prima[118]; in ragione di ciò succede spesso che la passione rugbistica coinvolga più membri della stessa famiglia, oppure si tramandi per generazioni.Se è vero un po’ dovunque (inFrancia vi sono gli esempi diJean-Claude Skrela, ex rugbista e allenatore, e di suo figlioDavid, attuale nazionale francese, inInghilterra i fratelliRory eTony Underwood, oppureDick eWill Greenwood, padre e figlio), inItalia vi sono state in passato, e tuttora vi sono, numerosi giocatori appartenenti alla stessa famiglia.I fratelli Vinci, diRoma (Piero, Paolo,Francesco ed Eugenio), disputarono l’incontro d’esordio della nazionale aBarcellona nel 1929; più avanti, i fratelli Battaglini: Francesco eMario “Maci”, i fratelli Bettarello,Ottorino eRomano, quest’ultimo padre diStefano, il primo azzurro a vestire la maglia deiBarbarians.Ancora, da nord a sud: in Veneto i Checchinato, Giancarlo (padre) eCarlo (figlio), aRoma Pierluigi (padre) eValerio Bernabò (figlio), aNapoliElio Fusco e suo figlioAlessandro.

Tra i vari fratelli presenti contemporaneamente in nazionale hanno figurato anche tre coppie di gemelli: si tratta dei Romano, Pietro e Guido, i Fedrigo, Adriano e Paolo e, più recentemente, i gemelli Cuttitta,Massimo eMarcello.

La famiglia più numerosa del rugby italiano recente è sicuramente quella dei Francescato, con quattro fratelli, tutti internazionali:Bruno,Luigi, detto Nello,Rino e il più giovane,Ivan, morto nel 1999 a soli 32 anni.

A titolo statistico, nel primo incontro dellaCoppa del Mondo traNuova Zelanda e Italia scesero in campo due coppie di gemelli: i citati Massimo e Marcello Cuttitta per l’Italia, eAlan eGary Whetton per gliAll Blacks.

In tempi più recenti la famiglia più famosa in azzurro è quella dei fratelli Bergamasco,Mauro eMirco, a loro volta figli diArturo, 4 volte nazionale neglianni settanta.

Infine, con la crescente diffusione della disciplina anche tra le ragazze, il rugby non viene più tramandato solo per via maschile.È il caso per esempio degliaquilani Cucchiella: il padre,Giancarlo, 25 incontri in nazionale e la partecipazione allaCoppa del Mondo di rugby 1987; sua figliaElisa,pilone ritiratasi dopo la partecipazione allaCoppa del Mondo di rugby femminile 2017 con 67 presenze nell'Italia femminile.Da notare anche la nascita di coppie di rugbisti: per esempio,Elisa Facchini, 30 presenze tra il 2002 e il 2012,mediano di mischia, moglie dell’ex nazionaleMatteo Mazzantini, azzurro allaCoppa del Mondo di rugby 2003.

Il 1997 fu l'anno in cui l'Italia iniziò il raccolto di tutto quanto era stato seminato nei dieci anni precedenti: nel primotest match di stagione, il 4 gennaio, gli Azzurri si recarono alLansdowne Road diDublino a battere l'Irlanda 37-29[119], punteggio che descrive solo in parte l'andamento del gioco sul campo: l'Italia mise a terra quattro mete contro solo una degli irlandesi, i quali ridussero il passivo con 8 calci piazzati; eroe di giornata fuDiego Domínguez, autore di 22 punti (una meta, quattro trasformazioni e tre piazzati); gli altri uomini ad andare a meta furonoPaolo Vaccari (2) eMassimo Cuttitta (1)[119].

Diego Domínguez eAlessandro Troncon, coppia mediana di lungo corso nella nazionale degli anni novanta

Giunse infine il giorno della finale della Coppa Europa, da disputarsi tra Italia eFrancia, che avevano vinto a punteggio pieno i loro rispettivi gironi, nei quali in totale le squadre maggiori erano state schierate tre volte (due volte l'Italia, lasciando gli altri due incontri agli Emergenti e allaNazionale A, addirittura una sola la Francia, che in due occasioni mandò la Militare e in un'altra la squadra B).A guidare laFrancia eraJean-Claude Skrela, assistito dall'ex C.T. azzurroVillepreux: il presidente della FFR,Bernard Lapasset, per via di una promessa fatta tempo prima aDondi, concesse per ilmatch la squadra migliore, quella che aveva appena vinto ilCinque Nazioni 1997 con ilGrande Slam, e lo riconobbe cometest match[114].Per il gioco dell'alternanza delle sedi, quell'anno l'incontro si tenne in casa dei francesi: dopo aver giocato adAuckland, aBrisbane e aMelbourne, all'Arms Park diCardiff, alMurrayfield diEdimburgo, alLansdowne Road e perfino aTwickenham, l'Italia era ancora una volta tenuta fuori dalParco dei Principi diParigi, lo stadio dove laFrancia disputava gli incontri del Cinque Nazioni; la sede scelta fu lostadio Lesdiguières diGrenoble.

Il 22 marzo 1997, a un anno dalla fine della fase a gironi della competizione e persino dopo il termine dell'edizione successiva, si tenne l'ultimo atto della Coppa FIRA, e l'Italia, andando contro pronostico, si impose con un 40-32 che a sei minuti dalla fine era ancora un 40-20[1][120], frutto di quattro mete di quattro marcatori diversi:Ivan Francescato,Paolo Vaccari,Julian Gardner eGiambattista Croci.Il piede diDiego Domínguez fece il resto, trasformando tra i pali tutte le mete e mettendo a segno anche quattro calci piazzati.La meta di Croci, frutto di un lavoro di squadra che coinvolse numerosi giocatori, è rimasta nella storia recente del rugby italiano come il momento di svolta di tutto il movimento: se il giornalista sportivo Alfio Caruso aveva definito, anni prima, il mondo del rugby italiano come una “parrocchia”, a sottintenderne il carattere élitario e tutto sommato localistico[121], anni dopo, nel 2005, il giocatore marchigiano, nella vita di tutti i giorni funzionario di banca, si vide attribuire dal giornalista diRepubblicaCorrado Sannucci il titolo di autore «[…] della meta più bella del rugby italiano […] ma […] anche la più importante perché è quella che ha strappato il rugby italiano dalle parrocchie per consegnarlo alla BBC»[122].

Sulla scia del successo in Coppa Europa, anche a livello internazionale ci si accorse dei rugbisti italiani:Massimo Cuttitta, dieci anni dopo il precursore Bettarello, fu invitato neiBarbarians; già l'anno precedente due azzurri erano stati chiamati dal prestigioso club inglese, ma si trattava diJulian Gardner eMark Giacheri, rispettivamente un naturalizzato e un oriundo australiano.Insieme a Cuttitta furono chiamati ancheDiego Domínguez,Alessandro Troncon ePaolo Vaccari; l'anno successivo toccò anche al gemello di Massimo,Marcello Cuttitta, poi aLuca Martin eMassimo Giovanelli.Anche i club dei vari campionati esteri misero gli occhi sui giocatori italiani; se è vero che già a partire daglianni cinquanta vi erano atleti italiani impegnati inFrancia (Mario Battaglini alTolone, Francesco Zani all'Agen eSergio Lanfranchi alGrenoble per 15 anni dal 1946 al 1961 eIsidoro Quaglio alBourgoin-Jallieu per una stagione), la rarità di casi poteva essere vista fino ad allora come l'eccezione di un rugby generalmente ritenuto non adatto all'esportazione[123]; invece, solo per rimanere al 1997,Domínguez lasciò l'Amatori Milano per trasferirsi alloStade français fino a fine carriera;Massimo Cuttitta fu ingaggiato dailondinesiHarlequins;Cristian Stoica e, poco dopo, ancheMassimo Giovanelli, alNarbonne;Orazio Arancio eStefano Bordon alTolone[124].

Nei test di fine 1997 - inizio 1998 l'Italia perse aBologna 31-62 contro ilSudafrica[125], ma prima di Natale, sempre a Bologna, sconfisse 37-22 l'Irlanda[126] e infine, a gennaio 1998, laScozia 25-22[127].Tali due vittorie capitarono a cavallo della decisione più importante per il rugby nazionale: il comitato del Cinque Nazioni, riunitosi aParigi il 16 gennaio 1998, decise di ammettere l'Italia al torneo a partire dal2000[128].

Verso il Sei Nazioni

[modifica |modifica wikitesto]

Rimaneva un biennio prima delSei Nazioni 2000, da onorarein primis con lequalificazioni alla Coppa del Mondo 1999: a novembre 1998 l'Italia fu impegnata aHuddersfield in un torneo a tre squadre che comprendeva anche iPaesi Bassi e i padroni di casa dell'Inghilterra, nel quale era sufficiente il secondo posto per accedere alla fase finale della Coppa; preventivabile la vittoria italiana sui Paesi Bassi per 67-7[129] con mete di sei uomini diversi inclusi gli esordientiMauro Bergamasco (due volte) eMatt Pini[130], che consegnò agli azzurri la scontata qualificazione, la partita contro l'Inghilterra vide gli Azzurri determinati tenere testa per lunghi tratti agli avversari, in vantaggio al primo tempo per 16-6[131], nella ripresa due piazzati e un drop diDiego Domínguez riportarono l'Italia sotto di un punto sul 15-16; l'arbitro francese Didier Mené giudicò irregolare una meta diAlessandro Troncon[132], che la stessa stampa inglese ritenne valida; allo scadere, una meta diWill Greenwood diede all'Inghilterra il vantaggio di 8 punti che mise al sicuro il risultato, giudicato «immeritato» dall'Independent[131], ma che evitò alla squadra diWoodward di perdere il posto di testa di serie del girone.

In vista del Mondiale inGalles l'anno successivo, l'Italia curò la preparazione con una serie ditest match con le contendenti delCinque Nazioni 1999, affrontate in ciascuno dei loro giorni di riposo: sconfitta ad apertura d'anno contro laFrancia XV a Genova (24-49)[133], sconfitte di fila aMurrayfield contro laScozia (12-30)[134], aTreviso contro ilGalles (21-60)[135] e aLansdowne Road contro l'Irlanda (30-39)[136].A maggio, in pieno caos organizzativo,Coste annunciò l'intenzione di lasciare la nazionale dopo la Coppa del Mondo[137]: in vista deltour inSudafrica era sorta una serie di dissidi tra il CT, la federazione e i club che riluttavano a cedere gli elementi migliori alla nazionale (visto il nuovo status di professionisti, che rendeva i giocatori patrimonio anche economico delle loro società d'appartenenza)[138].La spedizione fu disastrosa: aPort Elizabeth gliSpringbok vinsero il primo incontro per 74-3 (11 mete a zero), peggior passivo italiano di sempre[139], destinato tuttavia a essere ritoccato in peggio una settimana più tardi aDurban, quando i sudafricani vinsero 101-0 (15 mete a zero)[140].

Ormai ingestibile la situazione, Coste lasciò la nazionale e la squadra venne affidata al suo secondo, l'ex azzurroMassimo Mascioletti. Questi ebbe il compito di guidare la squadra allaCoppa del Mondo di rugby 1999.Opposta in prima fase di nuovo aInghilterra eNuova Zelanda (piùTonga), l'Italia si rese protagonista della peggior Coppa del Mondo della sua storia: sconfitta 7-67 dall'Inghilterra, perse anche 25-28 da Tonga per chiudere con un 3-101 che in termini numerici non equivalse la sconfitta contro il Sudafrica di pochi mesi prima solo per un calcio piazzato diDomínguez: per il resto furono 12 mete neozelandesi di cui 11 trasformate, più 3 calci piazzati[141].

L'Italia in prima fascia e l'era del Sei Nazioni

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Sei Nazioni.

L'ingresso dell'Italia nel Sei Nazioni coincise anche con una profonda ristrutturazione del rugby europeo: la FIRA cambiò nome inFIRA - AER (Association Européenne de Rugby,Associazione europea rugby); Italia eFrancia abbandonarono definitivamente il torneo continentale, rinominato dal 2000Campionato europeo per Nazioni, che rimase così riservato solamente alle squadre di seconda fascia, in tal modo ufficializzando l'ingresso dell'Italia tra le sei federazioni con il ranking europeo più alto.

Dopo la Coppa del Mondo, anche Mascioletti lasciò la panchina azzurra, che fu affidata all'exAll BlackBrad Johnstone[142].Questi guidò la nazionale al suo primoSei Nazioni, e l'esordio fu dei più incoraggianti: il 5 febbraio 2000, alloStadio Flaminio diRoma, l'Italia batté laScozia campione uscente per 34 a 20 riuscendo nell'impresa di evitare ilWhitewash nell'anno di esordio[143][144], anche se quella fu l'unica vittoria di quel Sei Nazioni e dei due successivi: l'Italia collezionò infatti 14 sconfitte consecutive nel torneo.

Massimo Giovanelli eAlessandro Troncon nel vittorioso esordio italiano 34-20 contro laScozia alSei Nazioni 2000

Nonostante i tentativi di Johnstone – che ereditava una nazionale in gran parte figlia della tradizione rugbistica francese[145] – di impartire alla squadra una disciplina di tipo anglosassone[146], tale atteggiamento fu giudicato penalizzante per i rugbisti italiani – oltreché foriero di scelte sbagliate – da personaggi storici del rugby comeMarco Bollesan, ex giocatore e allenatore della nazionale e dirigente federale[147].Le critiche nascevano dal fatto che, a detta di Bollesan, pur avendo Johnstone una squadra competitiva, egli non riusciva a farla esprimere al meglio per errori nella gestione degli uomini a livello, più che tecnico, caratteriale e psicologico.Ad autunno 2001 fu affiancato a Johnstone un altroAll Black,John Kirwan, che da giocatore vinse la Coppa del Mondo nel1987 e che disputò diverse stagioni sportive in Italia[148].Dopo qualche mese di gestione congiunta, e dopo ilSei Nazioni 2002 concluso di nuovo con ilWhitewash, Johnstone fu esonerato e Kirwan divenne C.T. titolare.Questi mise subito in evidenza i punti a suo dire deboli sui quali lavorare, in particolare riguardo al superamento della mentalità in base alla quale i giocatori si consideravano già sconfitti prima di entrare in campo contro un'avversaria più quotata[149].

Kirwan portò avanti il 2002 con buoni risultati per quanto riguardava la qualificazione allaCoppa del Mondo di rugby 2003 inAustralia (vittorie controSpagna 50-3[150] eRomania 25-17[151]) e buone prestazioni, al di là del punteggio di 10-64, contro gliAll Blacks adHamilton[152], ma ebbe segnali incerti dalla sessione autunnale di incontri internazionali dopo la sconfitta 6-36 dall'Argentina al Flaminio[153] e 3-34 dall'Australia alFerraris diGenova[154].

NelSei Nazioni 2003 l'Italia colse la sua seconda vittoria in assoluto nel torneo, a Roma contro ilGalles (30-22) ancora una volta alla 1ª giornata[155]; a differenza di quella di tre anni prima, la vittoria del2003 fu utile per non relegare l'Italia all'ultimo posto, che fu lasciato ai gallesi, i quali incassaronocucchiaio di legno eWhitewash: nell'ultimo incontro del torneo, perso solamente per 25-33 contro la Scozia, l'Italia mancò anzi l'occasione per superare i britannici e stabilirsi al quarto posto, che sarebbe stato il miglior risultato della fin lì breve esperienza nel Sei Nazioni[156].Tuttavia il percorso successivo non fu agevole: l'Italia giunse allaCoppa del Mondo 2003 inAustralia dopo due sconfitte e una vittoria neitest match di riscaldamento (rispettivamente contro Scozia, Irlanda eGeorgia) e, dopo la prevedibile sconfitta nella gara d'apertura del girone contro gliAll Blacks (7-70), giunsero le vittorie controTonga (36-12) eCanada (19-14); la sfida contro ilGalles divenne decisiva per un eventuale accesso ai quarti di finale, ma i britannici vinsero 27-15 e per l'Italia sfumò ancora l'obiettivo di andare oltre il primo turno, obiettivo peraltro meno impensabile che nelle precedenti edizioni, vista la vittoria a inizio anno sui gallesi[157].

Anche nelSei Nazioni 2004 l'Italia evitò sia ilWhitewash che ilCucchiaio, che furono appannaggio della Scozia, battuta nella 3ª giornata del torneo[158]; nel prosieguo della stagione gli azzurri, impegnati in untour di metà anno in Romania e Giappone, riportarono una sconfitta contro i primi per 24-25 e una vittoria per 32-19 in Asia[159][160] e, nei test di fine anno, furono sconfitti 10-59 dalla Nuova Zelanda[161].

Il calcio d’avvio diScozia – Italia aMurrayfield,Sei Nazioni 2007

IlWhitewash nelSei Nazioni 2005 costò tuttavia il posto da C.T. a Kirwan che, ad aprile, fu sostituito dalfrancesePierre Berbizier, ex nazionale nel ruolo dimediano di mischia[162]; questi si prefissò quale obiettivo primario quello di riportare il rugby italiano nel suo alveo culturale, figlio della subdiffusione della disciplina in tuttaEuropa a opera dei francesi[163], e di cercare di favorire lo sviluppo di un'identità nazionale del gioco[162][164].Il resto del 2005 vide tretest match contro l'Argentina (uno dei quali si tradusse nella prima vittoria in casa deiPumas)[165] e uno ciascuno controAustralia,Tonga eFigi.A salvare gli azzurri nel2006 dalWhitewash fu, per la prima volta, un pareggio, che coincise anche con il primo punto fuori casa nel torneo, aCardiff 18-18 contro ilGalles[166], che però non impedì l'ennesimoCucchiaio; l'Italia terminò quel Sei Nazioni con un -53 di differenza punti, la migliore fino ad allora.Gli incontri più significativi del resto dell'anno furono alFlaminio controAustralia (una soddisfacente sconfitta 18-25)[167] eArgentina (sconfitta 16-23)[168].

I primi risultati del lavoro di Berbizier si videro nelSei Nazioni 2007: dopo la sconfitta 3-39 alloStade de France, l'Italia andò a Twickenham a disputare contro gli inglesi un incontro di grande spessore agonistico, risultando alla fine sconfitta per 7-20[169], ma al contempo autrice di una prestazione capace di creare molti problemi alla squadra britannica, sia grazie alla minor pressione che gravava sugli azzurri a detta del CT ingleseBrian Ashton, sia soprattutto a un energico pacchetto di mischia messo in campo da Berbizier[170], come ammise il capitano avversarioPhil Vickery.Nella terza giornata giunse alfine la prima vittoria esterna dell'Italia nel torneo, aMurrayfield contro la Scozia: già davanti 21-0 dopo 6' grazie a tre mete di rapina, gli azzurri vinsero 37-17 e uscirono dallo stadio con gli applausi dei tifosi scozzesi[171].

Una fase diScozia - Italia 18-16 allaCoppa del Mondo di rugby 2007

L'impresa fu impreziosita dalla successiva vittoria interna 23-20 sulGalles alla 4ª giornata[172] che valse il quarto posto matematico[172].Singolarmente, a quel punto della competizione l'Italia aveva una sia pur infinitesimale possibilità di vincerla: infatti la classifica vedeva in testaFrancia,Inghilterra eIrlanda a 6 punti e, a seguire, l'Italia con 4, che nell'ultimo turno attendeva alFlaminio proprio l'Irlanda: purtuttavia l'Italia avrebbe dovuto battere l'Irlanda di almeno 20 punti e l'Inghilterra avrebbe dovuto perdere contro il Galles di almeno 19 per ambire quantomeno al terzo posto, mentre per vincere il torneo, ferme restando le due ipotesi precedenti, sarebbe stato necessario un contemporaneo tracollo dellaFrancia contro la Scozia[173]; ciononostante l'Italia fu arbitra della vittoria finale perché, pur perdendo 24-51 contro gli irlandesi, impedì loro di migliorare la differenza punti fatti-subiti rispetto ai francesi – vincitori sulla Scozia 46-19 – che alfine si aggiudicarono il torneo[174].

L'Italia si avvicinò allaVI Coppa del Mondo inFrancia con motivate speranze di passare il turno, speranze avallate anche dai pronostici possibilisti della stampa britannica dopo i risultati nel Sei Nazioni contro Inghilterra e soprattutto Scozia, avversaria degli azzurri nel girone[175]; in ordine di calendario l'Italia affrontòNuova Zelanda,Romania,Portogallo e la citata Scozia.Dopo la prevedibile, pesante, sconfitta aMarsiglia (14-76) contro gliAll Blacks, giunsero due vittorie contro rumeni e portoghesi e, alfine, l'incontro decisivo al“Geoffroy-Guichard” diSaint-Étienne: l'unica meta dell'incontro fu italiana, da parte diAlessandro Troncon alla sua 101ª e ultima partita internazionale, mentre l'italo-franceseDavid Bortolussi (tre piazzati e una trasformazione) marcò gli altri punti; per gli scozzesi fuChris Paterson a marcare 6 calci piazzati per il 18-16 finale[176]; lo stesso Bortolussi aveva sul piede la palla per ribaltare il risultato a 4' dalla fine dell'incontro, ma non riuscì a trasformare il calcio piazzato concesso dall'arbitrosudafricanoKaplan[177].A Berbizier, che già aveva annunciato la fine del suo incarico al termine dell'impegno azzurro in Coppa del Mondo, subentrò l'anglo-sudafricanoNick Mallett[178], che da giocatore aveva avuto un'esperienza in Italia aRovigo e da allenatore era stato il C.T. del Sudafrica che nel 1999 aveva battuto 101-0 gli azzurri.

La gestione Mallett

[modifica |modifica wikitesto]
Una fase di Italia –Australia aPadova, 8 novembre 2008

Mallett esordì abbastanza positivamente nelSei Nazioni 2008 con una sconfitta 11-16 aCroke Park contro l'Irlanda[179] e una per 19-23 al Flaminio contro l'Inghilterra[180], miglior risultato fino ad allora contro i Bianchi d'Oltremanica; il CT diede spazio, come preannunciato, a elementi giovani provenienti dal campionato come l'alaAlberto Sgarbi e l'aperturaAndrea Marcato, entrambi delBenetton[181]; nonostante la sconfitta contro il Galles autore delGrande Slam a fine torneo, giunse la convincente prova contro la Francia aSaint-Denis per 13-25[182] e, infine, la vittoria aRoma nell'ultima giornata contro la Scozia grazie a undrop all'80' di Marcato che, se non servì a evitare ilCucchiaio, risparmiò agli azzurri il quartoWhitewash e li tenne a punti per la terza edizione di seguito[183].Neltour di metà anno la squadra perse 0-26 dalSudafrica aCittà del Capo (risultato ritenuto soddisfacente sotto il punto di vista del carattere e della fase difensiva da parte della stampa sia italiana che sudafricana[184][185]) e vittoria in rimonta aCórdoba contro l'Argentina, con meta diGhiraldini trasformata da Marcato all'80' sul 12-6 per iPumas[186].A tale vittoria fecero seguito, tuttavia, 13 sconfitte consecutive: le tre deitest match di fine anno controAustralia (20-30 a Padova, che era ancora 20-20 a pochi minuti dalla fine[187]),Argentina (14-22 aTorino[188]) ePacific Islanders (17-25 aReggio Emilia[189]), ilwhitewash nelSei Nazioni 2009[190] e le tre del successivotour inAustralasia (8-31[191] e 12-34 contro l'Australia[192], ma anche un rinfrancante 6-27 contro laNuova Zelanda aChristchurch, che autorizzò la rinascita delle speranze[193]).

Una mischia in Italia -Nuova Zelanda aMilano, novembre 2009

Neitest match di fine anno si videro i primi segnali di ripresa: la Nuova Zelanda, ospite allostadio Meazza diMilano, impianto normalmente dedito al calcio e per l'occasione gremito da più di81000 spettatori, non riuscì ad avere la meglio in maniera definitiva sulla prima linea italiana e vinse con uno scarto relativamente basso, 20-6[194] al termine di un incontro i cui ultimi dieci minuti la videro bloccata sulla propria linea di meta a seguito di una serie di mischie a introduzione italiana che le impedirono di fatto di giocare il pallone[195][196]; una settimana più tardi ilSudafrica vinse aUdine un incontro in cui l'Italia concesse agliSpringbok i primi dieci minuti di gioco, ma poi riuscì a tenere il campo[197] e, infine, adAscoli Piceno, giunse un 24-6 suSamoa che interruppe la serie di sconfitte che durava da 17 mesi[198].

I giocatori italiani celebrano la vittoria contro laFrancia nelSei Nazioni 2011

Interlocutorio ilSei Nazioni 2010, con due sconfitte accettabili contro Irlanda e Inghilterra (rispettivamente 11-29 e 12-17[199][200][201]) e due meno soddisfacenti contro Galles e Francia (10-33 e 26-46) inframmezzate da una vittoria 16-12 contro la Scozia a evitare ilWhitewash[202], iltour di metà anno inSudafrica diede indicazioni contrastanti, con una sconfitta 13-29 frutto di buon gioco contro gliSpringbok[203], ma un'altra per 11-55 con sette mete subite[204].L'anno terminò con una sconfitta 16-22 aVerona contro l'Argentina che lasciò molti dubbi[205], in parte fugati dalla prestazione successiva aFirenze contro l'Australia, condotta praticamente alla pari fino alla fine quandoRocky Elsom trovò una meta che tolse gliWallabies dall'imbarazzo di vincere contro l'Italia solo grazie ai punti al piede, stante il conteggio pari di mete fino a quel momento[206][207].La seconda vittoria del 2010 giunse proprio nell'ultima partita dell'anno, controFigi aModena[208].

Sergio Parisse placcato duranteFrancia – Italia alSei Nazioni 2012

IlSei Nazioni 2011 terminò per l'Italia all'ultimo posto a pari punti della Scozia, ma vide la squadra autrice di prestazioni di rilievo negli incontri interni: nell'apertura di torneo giocata al Flaminio contro l'Irlanda, gli azzurri conducevano per 10-11 fino a tre minuti dalla fine quandoRonan O'Gara ribaltò il punteggio con undrop che diede alla sua squadra la vittoria per 13-11[209]; una sconfitta aCardiff per 16-24 frutto di disattenzioni ma, il 12 marzo, nella quarta giornata, la prima vittoria assoluta sul proprio terreno contro laFrancia, un 22-21 maturato al termine di una rimonta che vedeva l'Italia soccombere per 6-18 a venticinque minuti dalla fine[210] a seguito del quale lo staff transalpino fu messo sotto accusa dalla stampa francese[211].Grazie a tale vittoria, coincidente con l'ultima partita internazionale disputata allostadio Flaminio[212][213], l'Italia si aggiudicò per la prima volta dalla sua istituzione ilTrofeo Garibaldi.Neitest matchagostani di preparazione allaCoppa del Mondo 2011, una vittoria al"Manuzzi" diCesena contro ilGiappone per 31-24 costellata da alcuni errori difensivi pagati con tre mete giapponesi[214] e una sconfitta aEdimburgo contro la Scozia per 12-23 con due mete per parte e decisa dal gioco al piede[215] furono il viatico per la competizione inNuova Zelanda, nella quale l'Italia debuttò contro l'Australia, ben contenuta nel primo tempo terminato 6-6 ma irresistibile nella ripresa con 4 mete e vincitrice per 32-6[216]; le due successive partite controRussia eStati Uniti furono due vittorie con bonus (53-17 e 27-10) che permisero agli azzurri di presentarsi all'incontro decisivo con il suo miglior punteggio di sempre (10 punti in tre incontri); contro l'Irlanda, tuttavia, si ripeté il copione già visto in occasione della partita con gliWallabies: primo tempo sostanzialmente equilibrato (9-6 per gli irlandesi) contrapposto a una ripresa con tre mete subìte, per un passivo di 6-36 ed ennesima eliminazione sulla soglia dei quarti di finale[217].Già da prima del Sei Nazioni la federazione aveva deciso di non rinnovare il contratto a Mallett[218] e investì della successione ilfranceseJacques Brunel[219], già allenatore in patria delPerpignano condotto alla vittoria delcampionato 2008-09.

L'Italia di Jacques Brunel

[modifica |modifica wikitesto]
Le squadre di Italia eInghilterra nelSei Nazioni 2012

Il primo appuntamento del nuovo C.T. fu ilSei Nazioni 2012, proprio contro la Francia che presentava anch'essa un nuovo allenatore,Philippe Saint-André.ASaint-Denis la squadra di casa si impose 30-12[220].Una settimana più tardi, in unaRoma insolitamente battuta da freddo eneve, l'Italia accolse l'Inghilterra nella nuova sede delloStadio Olimpico: gli azzurri marcarono due mete nel primo tempo e andarono vicini a una prima storica vittoria contro gli avversari di Oltremanica, ma nella ripresa i punti al piede ribaltarono il risultato e assicurarono agli inglesi la vittoria per 19-15, anche se per la prima volta segnarono meno mete dell'Italia in un incontro singolo[221].Dopo due ulteriori sconfitte in Galles e Irlanda, giunse la vittoria scaccia-Whitewash contro la Scozia per 13-6 nell'ultimo turno[222].InAmerica a metà anno giunse una sconfitta 22-37 aSan Juan contro l'Argentina[223], mentre aToronto e aHouston giunsero due vittorie rispettivamente controCanada (25-16) eStati Uniti (30-10).A novembre successivo l'Italia conseguì la terza vittoria consecutiva a 14 anni di distanza dall'ultima serie analoga[224]: aBresciaTonga fu sconfitta 28-23[224]; il sabato successivo furono di scena all'Olimpico di Roma gliAll Blacks: a fronte di un primo tempo ben contenuto, chiuso in svantaggio 7-13[225], l'Italia tenne alta la concentrazione fin quasi alla fine: al 69' il risultato era ancora di 23-10 per gli ospiti[225][226], ma tre mete nel finale portarono i neozelandesi a 42[225].AFirenze, una settimana più tardi, l'Italia mancò l'occasione di conseguire il suo primo risultato utile contro l'Australia: sotto 3-16 all'intervallo, gli azzurri risalirono fino al 19-22 e a un minuto dalla fine, conLuciano Orquera, mancarono il calcio piazzato del possibile 22 pari[227]; ilGuardian scrisse di un'Australia «sopravvissuta» al contrassalto dell'Italia e la stessa stampa degli antipodi parlò di «vittoria risicata contro un'Italia rediviva»[228].

Italia – Nuova Zelanda a Roma nel 2012:Aaron Cruden trasforma per gliAll Blacks

Nella gara d'apertura delSei Nazioni 2013 l'Italia ripeté contro la Francia l'impresa di due anni prima, benché in maniera più netta, dominando fisicamente l'incontro e non sbagliando quasi niente sia in mischia che intouche: 23-18 fu il risultato finale[229]; seguirono una sconfitta 10-34 contro la Scozia a Murrayfield e un 9-26 interno contro il Galles, ma a Twickenham l'Italia vinse per la seconda volta il conteggio delle mete, marcando l'unica dell'incontro perso 11-18 (sei calci piazzati per gli inglesi, costretti a una gara difensiva[230]; nell'ultima giornata del torneo, infine, a Roma fu battuta l'Irlanda per 22-15[231]; grazie a tale vittoria gli azzurri sorpassarono in classifica proprio gli irlandesi e chiusero il torneo al quarto posto tenendosi dietro anche laFrancia.A giugno 2013 Brunel affrontò quello che, in retrospettiva, fu considerato iltour che innescò la spirale in controtendenza della squadra[232]: un quadrangolare inSudafrica, in cui, persa prevedibilmente la prima partita contro gliSpringbok per 10-44[233], le altre due sconfitte giunsero per cattiva condizione fisica (contro Samoa 10-39[234]) e per limiti di tenuta dopo aver condotto fino all'80' (Scozia, 29-30[235]).La striscia non si interruppe neppure in autunno, quando l'Australia vinse 50-20 a Torino e l'Argentina 19-14 a Roma[236].

Il 2014 non fu migliore, con unWhitewash nelSei Nazioni e ulteriori tre sconfitte nel successivotour inAsia e Pacifico, nell'ordine contro Figi, Samoa e, infine,Giappone, che mai prima d'allora aveva battuto gli azzurri[237].Prevennero parzialmente il fallimento completo la vittoria di fine anno contro Samoa e due sconfitte combattute controArgentina[238] eSudafrica[239].

L'Italia, per la prima volta dal 2007, tornò alla vittoria esterna nelSei Nazioni 2015, di nuovo in casa della Scozia[240] ma, quello a parte, soffrì quattro sconfitte, due delle quali, pesanti, in casa propria a opera della Francia (0-29) e Galles (20-61)[241].Inserita in un girone diCoppa del Mondo che la vedeva contrapposta a Francia, Irlanda,Canada eRomania, l'Italia si presentò alla rassegna reduce da tre sconfitte neitest match di preparazione, due delle quali sconcertanti contro la Scozia (12-16 in casa a Torino[242] e 7-48 a Edimburgo[243], peggiore risultato di sempre contro la nazionale britannica) e una, un 19-23 aCardiff contro il Galles, capace di riaccendere speranze[244].La partita d'esordio aLondra contro laFrancia si risolse in una sconfitta per 10-32 con molti punti transalpini al piede, 22, frutto di indisciplina italiana in mischia[245]; la sconfitta obbligò l'Italia a cercare di fare risultato contro l'Irlanda nel terzo incontro, ma prima c'era da vincere quello contro il Canada, missione alfine compiuta dagli azzurri ma con grande fatica, per 23-18[246].Un'Italia trasformata costrinse gli irlandesi al fallo sistematico e all'espulsione di un loro elemento, ma tale impegno fruttò solamente una sconfitta per 9-16 che valse solo un punto di bonus e l'eliminazione dalla corsa ai quarti di finale[247].La successiva vittoria per 32-22 sulla Romania mise in sicurezza la qualificazione alla successivaCoppa del Mondo 2019 inGiappone.

L'ultimo appuntamento internazionale di Brunel fu ilSei Nazioni 2016, conclusosi con il secondoWhitewash della sua gestione dopo quello del2014; pur iniziato abbastanza bene con una semicasuale sconfitta a Saint-Denis per 21-23 contro la Francia[248], giunsero due sconfitte interne senza gioco controInghilterra eScozia.Dei due rovesci esterni, moderato quello in Irlanda ma pesante (14-67) quello in Galles[249].Il successivo 25 marzo fu ufficializzato l'ingaggio del tecnicoirlandeseConor O'Shea, che prese ufficialmente in carico la nazionale al termine dei suoi impegni con la squadra di club dell'Harlequins[250][251].

La gestione O'Shea e la prima vittoria contro l'Emisfero Sud

[modifica |modifica wikitesto]
La prima vittoria contro il Sudafrica

Firenze,Stadio Artemio Franchi, 19 novembre 2016

ITALIA —SUDAFRICA 20-18

Marcatori: 9’ Habana m.; 13’ v. Schalkwyk m. (tr. Canna); 18’ de Allende m. (tr. Lambie); 29’ Padovani c.p.; 46’ Lambie c.p., 57’ Venditti m. (tr. Canna); 60’ Jantjies c.p.; 64’ Canna c.p.

ITALIA:Padovani,Bisegni,Benvenuti,McLean,Venditti,Canna (70’Allan),Bronzini (70’Gori);Panico (41’N. Quaglio),Gega,Cittadini (41’Ferrari),Fuser,v. Schalkwyk (27’Biagi),Minto (59’B. Steyn),S. Favaro,Parisse
Allenatore:Conor O'Shea

SUDAFRICA:W. le Roux (70’J. Goosen),Combrink,F. Venter,de Allende,Habana,Lambie (52’Jantjies),Paige (52’F. de Klerk);Mtawarira (52’Kitshoff),A. Strauss (76’Mbonambi),Koch (52’Nyakane),du Toit,L. de Jager (70’Mostert),Carr,Alberts (64’Mohoje),Whiteley
Allenatore:Allister Coetzee

Arbitro:Irlanda (bandiera) George Clancy

Ammonizioni: 41’-51’Fuser

O'Shea esordì alla guida dell'Italia nel corso deltour di metà anno nelle Americhe; con l'obiettivo dichiarato di migliorare la tenuta fisica della squadra[252], andò incontro a una sconfitta 24-30 aSanta Fe contro l'Argentina[253] nonostante una prova giudicata generalmente positiva[253]; le due prestazioni nordamericane, altrettante vittorie controStati Uniti (24-20 aSan Jose) eCanada (20-18 aToronto), furono giudicate dalla stampa più negativamente rispetto alla prova esibita contro iPumas[254][255].Fu a novembre, tuttavia, che l'Italia conseguì uno dei suoi risultati più clamorosi: attesa in sequenza da tretest matchNuova Zelanda,Sudafrica eTonga, rispettivamente aRoma,Firenze ePadova, davanti ai63000 spettatori dell'Olimpico gli Azzurri furono sconfitti 10-68 dagliAll Blacks[256], risultato che tuttavia non scalfì la fiducia di O'Shea dettosi soddisfatto della prestazione in campo della squadra[256][257].All'"Artemio Franchi", la settimana successiva, la fiducia mostrata dal C.T. si confermò ben riposta: gli Azzurri disputarono un incontro ruvido e fisico avendo alla fine ragione 20-18 degliSpringbok[258]; anche il mondo anglosassone non mancò di sottolineare l'evento, che vedeva l'Italia per la prima volta battere una delle tre grandi potenze dell'Emisfero Sud nonché una delle vincitrici della Coppa del Mondo, circostanza mai verificatasi in precedenza[259], per di più contro una squadra che sopravanzava gli Azzurri di nove posizioni nel ranking mondiale World Rugby (il Sudafrica era quarto all'epoca)[260].Quasi inosservata passò, una settimana dopo, la sconfitta diPadova controTonga per 17-19[261], maturata solo nell'ultimo secondo di gioco a seguito di un calcio piazzato del tongano Takulua[261], frutto di poca lucidità con cui l'Italia pagò lo sforzo della vittoria di Firenze[261].

Una fase diAustralia – Italia aBrisbane nel giugno 2017

L'incontro inaugurale delSei Nazioni 2017 contro ilGalles fu il primo di tale torneo in cui a un capo di Stato italiano, nell'occasione il presidenteSergio Mattarella, furono presentate le squadre[262].Dopo un primo tempo chiuso in vantaggio 7-3, nella ripresa gli italiani subirono il ritorno dei gallesi, autori di 30 punti e vincitori alfine 33-7, anche se il capitanoParisse e il C.T. O'Shea espressero dubbi sulla conduzione arbitrale di J.P. Doyle che a loro detta punì gli azzurri in maniera preponderante a fronte di una fallosità più o meno uguale delle due squadre[263].La sconfitta per 10-63 – il più pesante rovescio interno del torneo – contro l'Irlanda nella seconda giornata[264] parve preludere a un pomeriggio d'agonia aTwickenham nel turno successivo[265], ma inaspettatamente la squadra sorprese gli inglesi con una condotta di gara priva di qualsiasi indisciplina grazie alla quale chiuse il primo tempo in vantaggio di 10-5[266].I Bianchi britannici, di fronte alla tattica italiana di non andare a contatto dopo il placcaggio onde non creare unraggruppamento che avrebbe generato una linea di fuorigioco, rimasero talmente spiazzati da chiedere insistentemente al direttore di gara franceseRomain Poite indicazioni sul come comportarsi, sì da indurre lo stesso Poite a risponder loro di essere l'arbitro, non un allenatore[267][268].Nella ripresa il risultato rimase in bilico (17-15 per l'Inghilterra) fino al 69', poi tre mete inglesi, due trasformate, portarono il risultato a 36, ma la stampa britannica vide nella partita preparata da O'Shea una prova di maturità tattica[269] che allontanò ogni ipotesi di esclusione dell'Italia dal torneo, paventata dopo le non brillanti prestazioni prima della vigilia.Dopo una sconfitta interna 18-40 all'Olimpico contro la Francia[270], giunse lo 0-29 di Edimburgo contro la Scozia a rovinare parzialmente quanto di buono, dal punto di vista della crescita tattica, l'Italia aveva mostrato nei primi mesi della gestione O'Shea[271].Iltour di metà anno nel Pacifico si concluse con tre sconfitte: brutta la prima contro laScozia aSingapore (10-34[272]), casuale quella aSuva controFigi (19-22), maturata all'ultimo secondo di partita[273], promettente quella diBrisbane contro l'Australia, decisa solo negli ultimi due minuti di gioco prima dei quali la squadra era ancora indietro di un punto (27-28) contro gliWallabies[274]; due mete, al 78' e all'80', arrotondarono loscore australiano per un 27-40 finale giudicato troppo punitivo per gli Azzurri[274].A novembreFigi restituì la visita e alCibali diCatania l'Italia si prese la rivincita per 19-10[275]; una settimana più tardi giunse l'ennesima sconfitta contro l'Argentina per 15-31[276] e non si ripeté l'impresa di un anno prima contro gliSpringbok, vincitori aPadova 35-6[277].

Una fase di Italia – Scozia a Roma alSei Nazioni 2018

Anonimo anche ilSei Nazioni 2018, conclusosi con un solo punto, frutto di una sconfitta di misura grazie al bonus nel frattempo introdotto nel torneo dall'anno precedente quando fu adottato il metodo di classifica delRugby Championship: dal punto di vista statistico l'Italia disputò il suo primo incontro di venerdì e in notturna nel torneo, oltre a farlo in una sede diversa da quella generalmente in calendario: laFrancia, infatti, organizzò il proprio incontro interno con gli Azzurri alVélodrome diMarsiglia invece che allo Stade de France[278].L'unico punto ottenuto dall'Italia fu dovuto alla sconfitta 27-29 aRoma contro laScozia, che ribaltò il punteggio con un calcio piazzato diGreig Laidlaw a un minuto e mezzo dalla fine[279].InGiappone a metà anno per acclimatarsi allaCoppa del Mondo 2019 in programma in tale Paese, l'Italia vinse una gara di riscaldamento infrasettimanale contro una formazione locale diTop League, ma perse il primotest match contro iSakura per 17-34, seconda sconfitta consecutiva contro la squadra del Sol Levante dopo quella del 2014[280]; nel secondotest match l'Italia riequilibrò la situazione vincendo 25-22 una partita che, sul piano del gioco e delle occasioni, a detta della stampa avrebbe giustificato un punteggio più largo a favore degli Azzurri[281].Riguardo aitest match autunnali, quasi inosservato passò il rovescio nel primo di essi contro l'Irlanda in un match-esibizione organizzato a sette fusi orari di distanza aChicago per il pubblicostatunitense[282]; l'Italia, infatti, a giugno aveva raccolto la sfida chiestale dalla federazione georgiana[283], la cui nazionale proveniva da sei vittorie nei più recenti sette campionati europei, e più volte rivendicava il diritto di chiedere l'ammissione al Sei Nazioni, eventualmente proprio a spese della stessa Italia[284]; l'incontro fu fissato per il 10 novembre aFirenze e si risolse in una netta vittoria azzurra, più ampia di quanto il punteggio dica (quattro mete a due per l'Italia per un punteggio di 28-17)[285], che aiutò a respingere le pretese del rugby georgiano, ancora distante dal livello del Sei Nazioni[286].Pieno di rimpianti il successivo 7-26 con cui la squadra perse a Padova contro un'Australia per gran parte dell'incontro in confusione tattica e fortunata a vedersi annullare, nel primo tempo, due mete italiane a seguito di decisioni arbitrali giudicate errate dalla stampa[287]; quasi una resa per impotenza la sconfitta per 3-66 (dieci mete a zero) contro gliAll Blacks aRoma nell'ultimo incontro della serie autunnale[288].

IlSei Nazioni 2019, a meno di 10 mesi dalla Coppa del Mondo inGiappone, si risolse in unWhitewash: a parte la pesante lezione subìta dall'Inghilterra (14-57 a Twickenham[289]), gli altri incontri videro l'Italia sconfitta con passivi tra i 10 e i 13 punti (Scozia 20-33[290], Galles 15-26[291], Irlanda 16-26[292] e Francia 14-25[293]) con segnali di crescita nelle ultime due partite, in cui la squadra aveva controllato il gioco ma perso per errori individuali.Senzatour di metà anno, il calendario internazionale riprese ad agosto con le gare di riscaldamento per laCoppa del Mondo 2019: per l'Italia furono 3 sconfitte su 4test match, controIrlanda,Francia eInghilterra, e una vittoria 85-15 contro laRussia in una sede insolita per un incontro internazionale, lostadio Riviera delle Palme diSan Benedetto del Tronto[294].

Una fase diItaliaNamibia allaCoppa del Mondo 2019

L'Italia era stata sorteggiata nel girone B della Coppa del Mondo e il suo calendario prevedeva, nell'ordine,Namibia,Canada,Sudafrica eNuova Zelanda; nelle prime due partite che affrontò contro gli avversari abbordabili fece il suo massimo, ovvero due vittorie con bonus (47-22 alla Namibia e 48-7 al Canada[295], garantendosi quindi l'obiettivo minimo di qualificarsi allaCoppa del Mondo 2023[295]; le sue aspirazioni furono però frustrate dagliSpringbok alShizuoka Stadium diFukuroi: già costretta ad affrontare l'incontro in sofferenza per la perdita nel primo quarto d'ora di entrambi i piloniSimone Ferrari eMarco Riccioni, si dimostrò perfino storica riuscendo a limitare lo svantaggio sul 3-17 nel primo tempo[296]).Nel secondo tempo, invece, a causa di un grave errore di indisciplina, rimase in 14 dopo l'espulsione diAndrea Lovotti per un fallo inutile e potenzialmente pericoloso suDuane Vermeulen[296]; i sudafricani marcarono altri 32 punti vincendo 49-3 di fatto azzerando qualsiasi speranza italiana di passare il turno[296].Tuttavia l'incontro con gliAll Blacks non ebbe mai luogo: a causa dell'alto rischio sulla sicurezza negli stadi del Giappone sudorientale costituito dall'uragano Hagibis che in quei giorni stava battendo la costa pacifica del Paese,World Rugby annullò tre incontri e li dichiarò terminati in parità 0-0 ai fini della classifica; tra di essi figuravano i due incontri finali del girone dell'Italia, tra Canada e Namibia e, appunto, tra gli Azzurri e i neozelandesi; a tutte le squadre interessate furono assegnati due punti in classifica[297][298].Il risultato degli altri incontri annullati non cambiò nulla ai fini della qualificazione, ma quello dell'Italia sì, perché un'eventuale vittoria degli Azzurri, sia pure ritenuta altamente improbabile visto l'avversario, avrebbe permesso di accedere ai quarti di finale: il capitano italianoSergio Parisse criticò pesantemente la decisione di annullare l'incontro asserendo che, pur conscio delle scarse o nulle possibilità di vittoria, la squadra meritava comunque di giocare la qualificazione sul campo, aggiungendo inoltre polemicamente che a parti invertite, avesse avuto laNuova Zelanda necessità di punti, si sarebbe trovato il modo per far giocare la partita[299].Il CT neozelandeseSteve Hansen, nel comprendere le ragioni dell'Italia e convenendo che un giocatore desidera terminare il torneo sul campo da gioco, non su quello d'allenamento, aggiunse che le due squadre non avevano il potere di cambiare le cose, perché la situazione non era sotto il loro controllo[300].Dal punto di vista statistico si trattò comunque del miglior mondiale dell'Italia, con due vittorie, una sconfitta e un pareggio, 12 punti e una differenza punti fatti / subiti positiva, situazione quest'ultima mai verificatasi.Fu anche, per la quinta edizione consecutiva, l'ennesimo terzo posto nel girone dall'introduzione della formula a 5 squadre per gruppo.Il 16 novembre successivo, con sei mesi d'anticipo sulla fine del suo contratto che scadeva dopo la fine delSei Nazioni 2020, O'Shea rassegnò le dimissioni dall'incarico di CT[301].

Il traghettatore Smith e la gestione Crowley

[modifica |modifica wikitesto]
Kieran Crowley, tra il 2021 e il 2023 C.T. dell'Italia

A metà novembre 2019 il consiglio federale deliberò di affidare fino a luglio 2020 l'incarico di C.T. aFranco Smith,sudafricano, già presente nello staff tecnico del dimissionario O'Shea come allenatore in seconda[302]; era quindi previsto che Smith dovesse seguire la squadra solo per le cinque gare delSei Nazioni 2020.Dopo tre partite di tale torneo, nel quale l'Italia era ancora a zero punti[303], giunse la sospensione di qualsiasi attività sportiva a seguito delle restrizioni di movimento imposte come misure di contrasto allapandemia di COVID-19 con successivo annullamento di tutti itour di metà anno e ricalendarizzazione del Sei Nazioni in autunno[304]; nel frattempo, a maggio, lafederazione aveva confermato Smith come commissario tecnico fino al 2024[305].Alla ripresa del torneo giunsero ulteriori due sconfitte controIrlanda eInghilterra e, nella successivaAutumn Nations Cup, competizioneuna tantum ideata dal comitato organizzatore delSei Nazioni, l'Italia giunse sesta dopo aver perso due partite su tre nel girone e vinto l'unica 28-0 a tavolino controFigi, impossibilitata a presentarsi all'incontro per via della quarantena obbligatoria cui dovette sottoporsi; nella finale per il quinto posto perse 18-38 dalGalles[306].Smith fu anche al timone del peggiorSei Nazioni della storia del rugby italiano, con unwhitewash e -184 di differenza punti[307], oltre al nuovo record negativo contro la Scozia, vincitrice per 52-10 a Murrayfield nell'ultima giornata del torneo[307], che così sancì il sesto torneo consecutivo senza vittorie[307].

Smith lasciò l'incarico con 13 sconfitte in altrettante partite dirette: pochi giorni prima della fine del Sei Nazioni, infatti, l'assemblea dellaFederazione Italiana Rugby aveva posto fine allagovernance diAlfredo Gavazzi ed eletto al suo posto, quale presidente, l'ex nazionaleMarzio Innocenti, capitano azzurro allaCoppa del Mondo 1987[308]; tra le prime iniziative del nuovo presidente vi fu quella di trasferire Smith dall'incarico di C.T. a quello di responsabile dello sviluppo federale del rugby d'alto livello[309] e di affidare la squadra nazionale alneozelandeseKieran Crowley, già familiare al rugby italiano sia da giocatore, quando nei primianni ottanta fu aParma, che da allenatore con la guida tecnica delBenetton nelle stagioni precedenti alla nomina a C.T.[310].Il primo appuntamento dell'Italia con Crowley commissario tecnico fu iltest match di fine anno 2021 contro laNuova Zelanda allostadio Olimpico di Roma, vinto 47-9 dagliAll Blacks[311].Del 20 novembre successivo è, invece, la prima vittoria della gestione Crowley e dell'era-Innocenti, un 17-10 all'Uruguay realizzato allo stadio Lanfranchi diParma[312].

Fase di gioco della vittoriosa partita contro l'Australia aFirenze nei test autunnali 2022

Nel corso delSei Nazioni 2022 l'Italia interruppe la sequenza negativa che durava dalla gestione-Brunel nel 2015: ancora a zero punti dopo quattro incontri nonostante il ringiovanimento della squadra e il lancio di alcuni nuovi elementi di spessore tecnico come l'italo-franceseAnge Capuozzo (due mete per lui contro laScozia al debutto internazionale[313]), giunse aCardiff contro ilGalles la prima vittoria dopo 36 sconfitte consecutive nel torneo, un 22-21 maturato proprio all'ultimo minuto di gioco[314][315].Si tratta del secondo risultato utile in Galles dopo il pareggio 18-18 nel2006 nonché la terza vittoria esterna dopo le due in Scozia nel2007 e2015.Il successivotour estivo si risolse in due vittorie consecutive, controPortogallo aLisbona[316] eRomania aBucarest[317], e una sconfitta aBatumi contro laGeorgia[318], per la prima volta vittoriosa contro una squadra del primo livello mondiale.L'anno si chiuse con due vittorie su tretest match autunnali: perentoria quella suSamoa, regolata aPadova con un 49-17 che alla fine del primo tempo era già 28-0[319][320], di misura ma storica quella diFirenze perché giunta contro l'Australia, mai battuta in precedenza ed ennesima avversaria del Tier 1 a cadere per mano azzurra, nell'occasione con il punteggio di 28-27[321][322][323][324].Sconfitta invece nella terza partita contro i campioni del mondo delSudafrica aGenova: a fronte di un primo tempo in cui gliSpringbok conducevano solo 18-13, dilagarono nella ripresa facendo valere la loro maggiore forza fisica e chiusero 63-21[325].Al termine deitest novembrini, l'Italia scalò due posizioni del ranking World Rugby attestandosi alla dodicesima posizione.

Fase di gioco tra Italia eUruguay aNizza allaCoppa del Mondo 2023

Nonostante le buone prestazioni alSei Nazioni successivo, gli Azzurri ottennero solo un punto in classifica grazie al bonus difensivo ottenuto in casa contro laFrancia alla prima giornata[326]; nonostante cinque sconfitte, il passivo massimo nel torneo fu contenuto a 17 punti, 14-31 contro l'Inghilterra aTwickenham nella seconda giornata[327].Iwarm-up premondiali si risolsero in due sconfitte contro le avversarie del Sei Nazioni (13-25 contro laScozia e 17-33 contro l'Irlanda) e due vittorie di peso controRomania 57-7 eGiappone 42-21.AllaCoppa del Mondo 2023 inFrancia, la squadra di Crowley raggiunse l'obiettivo minimo della qualificazione al torneo 2027 battendo con bonusNamibia (52-8[328]) eUruguay (38-17 in rimonta con 31 punti nella ripresa[329]).Tuttavia contro gliAll Blacks giunse un pesante rovescio per 17-96[330] da parte di una squadra che necessitava dei punti necessari per qualificarsi ai quarti di finale, avendo perduto l'incontro inaugurale contro laFrancia; la stessa Francia batté l'Italia 60-7 nella partita che chiuse il cammino azzurro alla Coppa del Mondo 2023[331].

Al termine del torneo Crowley si dimise dall'incarico in anticipo sulla scadenza naturale del 31 dicembre, per essere sostituito dall'argentinoGonzalo Quesada, il cui ingaggio era stato annunciato dalla F.I.R. nel giugno precedente[332].

Quesada e la nuova Italia nel Sei Nazioni

[modifica |modifica wikitesto]

Con pochissime settimane di preparazione alle spalle (il primo raduno fu poco dopoCapodanno aVerona[333]), e le due brutte sconfitte in Coppa del Mondo da superare, il CT argentino Quesada convocò buona parte del gruppo mondiale proveniente daBenetton eZebre[333] più qualche esordiente di prospettiva come il giovaneLouis Lynagh, figlio dell'australianoMichael eitaliano grazie a sua madretrevigiana[334].

La nazionale di Quesada esordì contro l'Inghilterra aRoma nella gara inaugurale delSei Nazioni 2024: nonostante la sconfitta 24-27, comunque il miglior risultato di sempre degli Azzurri contro i britannici[335], il gioco messo in mostra dagli italiani permise di vincere quantomeno il confronto delle mete marcate (3 contro 2)[335].Nel successivo fine settimana, la partita teoricamente più difficile per l'Italia si rivelò tale anche in pratica, perché l'Irlanda si confermò tra le migliori squadre del ranking mondiale e vinse 36-0 senza discussioni[336]; ciononostante, quella di Dublino fu l'ultima sconfitta del torneo per gli Azzurri che, aVilleneuve-d'Ascq, imposero infatti il pari 13-13 allaFrancia, uscita imbattuta dal campo solo perché a tempo scadutoPaolo Garbisi tirò sul palo un calcio piazzato[337].

Ange Capuozzo contro ilGalles alSei Nazioni 2025

A rendere storico il Sei Nazioni italiano concorsero le vittorie consecutive nelle ultime due giornate di torneo (mai successo in precedenza) controScozia eGalles, nonché, più in generale, i tre risultati utili consecutivi e gli 11 punti in classifica[338] grazie ai quali gli Azzurri evitarono l'ultimo posto per la prima volta dal2015.Al termine del Sei Nazioni l'Italia raggiunse l'ottavo posto delranking World Rugby, completando una scalata di sei posizioni nel corso dei trascorsi dodici mesi[339].L'Italia concluse ilSei Nazioni 2025 al penultimo posto grazie a una vittoria sulGalles, la terza in quattro edizioni di torneo e statisticamente rilevante perché, con tale risultato, la formazione del Dragone raggiungeva la quattordicesima sconfitta consecutiva, peggiorando quindi il record detenuto proprio dalla squadra azzurra[340].Grazie a tale risultato l'Italia evitò per la seconda volta consecutiva l'ultimo posto e per la terza di finire senza vittorie.

Colori e simboli delle uniformi

[modifica |modifica wikitesto]
Ilfascio littorio asostegno dello stemma dicasa Savoia

La maglia della nazionale, come gran parte delle tenute degli sportivi che rappresentano l'Italia a livello internazionale, èazzurra, anche se la tonalità è spesso variata nel corso degli anni.All'inizio della sua avventura internazionale, come del resto anche per quella dellanazionale di calcio, gli atleti del rugby vestivano una maglia quasi completamente bianca, adottando poi più avanti un celestino sempre più carico fino ad arrivare alblu Savoia, che è il colore al quale si uniformarono generalmente le selezioni rappresentanti di qualsiasi disciplina sportiva.Tale colore deriva da quello del bordo che circonda l'emblema dicasa Savoia, all'epoca regnante in Italia.

A completare la tenuta, i calzettoni, che riprendono i colori della maglia, e i calzoncini, bianchi.La tenuta alternativa è speculare alla prima: calzoncini azzurri, maglia e calzettoni bianchi.

Lo stemma sulle maglie della nazionale nel 2023

Con il passare degli anni la tenuta, una volta stabilizzatasi sul colore, non ha subìto significativi cambiamenti di foggia: sostanzialmente la maglietta è sempre rimasta con il collo a "V" con un colletto bianco, e il suo colore è stato sempre di un azzurro scuro.In anni più recenti l'allora sponsor tecnico della nazionale, laKappa, aveva abbandonato il collo a V e introdotto un colore che si differenzia da quello di altre rappresentative nazionali, per esempio quella di calcio: laddove in quest'ultima l'azzurro tende più al blu, nel caso della nazionale di rugby vira più verso il celeste.

Da luglio 2017 lo sponsor tecnico della nazionale è labologneseMacron[341], che firmò con la federazione un accordo di 8 anni fino al 30 giugno 2025[341]; la prima delle maglie prodotte, rispetto alla consueta tenuta, presenta dei bordi dorati alle estremità delle maniche e sul bordo inferiore[341].

Il marchio federale usato dal 1946 al 1985

Macron rimpiazzaAdidas, fornitore dell'Italia dal 2012 al 2017[342]; benché ufficializzata solo a luglio la notizia era ufficiosamente nota dalla primavera precedente in quanto Adidas aveva espresso già dal 2014 l'intenzione di uscire dalle sponsorizzazioni rugbistiche e non rinnovarle, fatta eccezione per quella con gliAll Blacks[343]; già in passato, fino ai primianni novanta, Adidas aveva equipaggiato la nazionale italiana, la quale vestiva le uniformi di tale fornitore durante laCoppa del Mondo di rugby 1987[342], in seguito poi i fornitori tecnici furono Lotto, Gilbert, Le Roc Sport,Reebok, Cotton Oxford solo nel 1999,Canterbury of New Zealand per il primo Sei Nazioni e dall'autunno 2000 a giugno 2012 latorineseKappa[344].

Dal 23 gennaio 2007 all'estate 2018 lo sponsor di maglia della nazionale italiana fu l'istituto di credito Cariparma (già Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza), facente capo dallo stesso anno al gruppo bancariofranceseCrédit Agricole[345], cui succedette, dal 2018 a metà 2021,Cattolica Assicurazioni[346].Per la finestra deitest match di fine anno 2021 laF.I.R. siglò un accordo con la casa automobilisticagiapponeseSuzuki, il cui marchio sponsorizzò le maglie della squadra[347]; per tutta la durata delSei Nazioni 2022, altresì, lo sponsor di maglia fu la piattaforma austriaca digitale di investimento Bitpanda, all'epoca presente in Italia da poco più di sei mesi[348].

Lo sponsor in essere fino al 2024 èVittoria Assicurazioni: dopo un accordo iniziale limitato ai tretest match dell'Autumn Nations Series 2022 (nome dato daWorld Rugby alla finestra internazionale degli incontri di fine anno tra nazionali) controSamoa,Australia eSudafrica[349], a gennaio 2023 è sopraggiunto un prolungamento di un anno e mezzo[350].

La nazionale disputò il suo primo incontro nel 1929, durante il regimefascista: il simbolo della squadra era lo stemma di casa Savoiaaffiancato da unfascio littorio ricamato in oro.Tale fu il simbolo della nazionale di rugby e, più in generale, di qualsiasi rappresentativa sportiva italiana a livello internazionale, fino alla caduta del fascismo.

Con la successiva abrogazione dellamonarchia nel 1946 venne abbandonato anche l'emblema reale e adottato unoscudetto tricolore bordato d'oro sormontato dalla sigla "F.I.R" dorata su sfondo azzurro[351], che rimase in uso fino alla metà degli anni '90, venendo poi modificato con l'aggiunta di due fronde d'alloro al naturale intrecciate, caricate di un cartiglio azzurro bordato d'oro recante la scritta "ITALIA" in oro.

Dal 1998 fino al 2001 il simbolo fu un ovale che richiamava un pallone da rugby formato da linee diagonali ondulate bianche, di cui tre linee nel centro componevano un tricolore. Il tutto completato dalla scritta "ITALIA RUGBY" in basso.

Dal 2001 al 2012 lo stemma tornò ad essere basato sullo scudetto tricolore bordato d'oro come in precedenza, ma le fronde d'alloro divennero blu bordate d'oro e fu invertita la posizione delle scritte ("ITALIA" in capo allo scudetto e "F.I.R." sul cartiglio inferiore).

Lo stemma venne rinnovato nel 2012, modificando i colori, migliorando il disegno delle fronde e dello scudo e invertendo nuovamente la posizione delle scritte, ed è quello attualmente in uso: uno scudetto tricolore bordato d'oro con in capo l'acronimo "F.I.R." d'oro in campo azzurro, sostenuto da due fronde d'alloro dorate, caricate di un cartiglio azzurro bordato d'oro recante la scritta "ITALIA" in oro.[352]

Stadio

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Stadio Olimpico (Roma).
Iltest match di fine 2013 tra Italia eArgentina allostadio Olimpico di Roma

DalSei Nazioni 2012 l'Italia disputa le sue gare interne in tale torneo nelloStadio Olimpico diRoma[353][354].Tale impianto, di uso prevalentementecalcistico, nel 1995 aveva ospitato l'incontro tra Italia eSudafrica, valido come primotest match tra le due Nazionali e, un anno più tardi, tra Italia eGalles; nel 1954, quando era noto comeStadio dei Centomila, esso ospitò la finale diCoppa Europa tra Italia eFrancia, con vittoria di questi ultimi per 39-12[355][29].

Dal2000 al2011 lo stadio di casa delle gare delSei Nazioni fu, altresì, ilFlaminio, che sorge a poche centinaia di metri dall'Olimpico; sull'area di tale impianto l'Italia giocò per la prima volta nel 1935 (nel preesistenteStadio Nazionale) per l'incontro con un XV dellaFrancia non valido cometest.La F.I.R. decise lo spostamento all'Olimpico per mutate esigenze logistiche, in parte anche imposte dal comitato organizzatore del Sei Nazioni[356][357].

Il "Riviera delle Palme" diSan Benedetto del Tronto, al 2021 il più recente stadio ad avere ospitato per la prima volta la nazionale

Il primo incontro interno in assoluto della nazionale fu disputato, come detto, nel 1930 all'Arena Civica diMilano.Ancora nel 1935 larappresentativa della Catalogna fu ospite allo Stadio della Nafta (oggiCarlini-Bollesan) diGenova[358].Nel dopoguerra, frequentemente utilizzati furonoTreviso (Stadio di Monigo),Rovigo (Comunale, poi rinominatoBattaglini),Napoli (Arenaccia) e, più recentemente,L'Aquila (Fattori),Udine (Gerli),Bologna (Arcoveggio).AncheCatania (Maria Goretti), più sporadicamente, ha ospitato incontri della nazionale.

APadova, una delle capitali del rugby italiano, tre stadi hanno ospitato la nazionale: ilPlebiscito, impianto di casa delPetrarca, l'Euganeo, costruito nel 1994 e impianto casalingo delCalcio Padova, e l'Appiani, storico impianto che ospitò nel 1977 il citato incontro tra il XV del Presidente e gliAll Blacks.

Comunque, anche nell'era delSei Nazioni, la nazionale ha affrontatotest match in varie sedi: tra quelle non citate in precedenzaAsti,Benevento,Biella,Monza,Parma ePrato (tali sedi soprattutto per gli incontri di qualificazione alla Coppa del Mondo).Quello disputato il 15 novembre 2008 contro l'Argentina fu il primotest match della nazionale italiana aTorino, città nella quale non aveva mai giocato a livello ufficiale pur essendo lì nato il primo club italiano di rugby (e pur avendo singolarmente ospitato, nel 1952, il primo incontro interno dellanazionale di rugby a 13[359]); due anni più tardi (novembre 2010) ancheFirenze, all'Artemio Franchi, ospitò per la prima volta gli Azzurri.

Lo stadio che più recentemente ospitò l'Italia per la prima volta è il citato "Riviera delle Palme" diSan Benedetto del Tronto[294], sede di untest match tra Italia eRussia in preparazione della Coppa del Mondo del mese successivo.

Statistiche

[modifica |modifica wikitesto]

La nazionale italiana di rugby ha disputato al 30 settembre 2021 505 incontri (intendendo come tali quelli che abbiano conferito la presenza ai propri giocatori).Di essi 42 non sono classificati cometest match, intendendo che la squadra contro cui l'Italia giocò non concesse la presenza internazionale ai giocatori schierati[360].

Il record di presenze della nazionale appartiene aSergio Parisse.Questi vanta 142 presenze, con la partecipazione in cinque consecutiveCoppe del Mondo, dal2003 al2019.Il record di punti segnati è appannaggio dell'italo-argentinoDiego Domínguez con 971 punti in 73 incontri.Domínguez conta anche 27 punti marcati in precedenza con la nazionale dell'Argentina; la somma totale lo porta a detenere, al 30 settembre 2021, il posto di sesto miglior marcatore internazionale dopo ilneozelandeseDan Carter (1385), l'ingleseJonny Wilkinson (1246), ilgalleseNeil Jenkins (1090), l'irlandeseRonan O’Gara (1077) e l'altro ingleseOwen Farrell (1053, a tale data l'unico in attività tra i citati).Infine, il record di mete appartiene aMarcello Cuttitta, con 25, seguìto daPaolo Vaccari con 22.Entrambi facevano parte della squadra che vinse la Coppa FIRA nel 1997 sconfiggendo laFrancia aGrenoble.

Lo stesso argomento in dettaglio:Statistiche della nazionale maschile di rugby a 15 dell'Italia.

Al 2022 l'avversario incontrato più di frequente è laFrancia, 44, con 3 vittorie e 41 sconfitte.A parte leIsole Cook (un incontro), le uniche nazionali che l'Italia non è, al 2022, mai riuscita a battere sonoNuova Zelanda eInghilterra.Per quanto riguarda le altre squadre delSei Nazioni, l'Italia vanta tre vittorie contro la Francia (una in finale di Coppa FIRA e altre due nel torneo), quattro vittorie contro l'Irlanda (una nel torneo), otto contro laScozia (di cui una prima del Sei Nazioni) e tre contro ilGalles (tutte nel Sei Nazioni).Relativamente, infine, alle tre nazionali maggiori dell'Emisfero Sud, l'Italia vinse la prima volta contro una di esse il 19 novembre 2016 aFirenze, neltest match contro ilSudafrica terminato 20-18[258].

Giocatori di rilievo

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Giocatori di rilievo della nazionale maschile di rugby a 15 dell'Italia.

Allenatori

[modifica |modifica wikitesto]

Riepilogo dei commissari tecnici della nazionale al 28 dicembre 2022[361][362].Nel conteggio dei risultati degli incontri non sono considerati quelli ottenuti per decisione degli organi competenti a seguito di annullamento gare.

NomeDalAlGVNP% V/G
Italia (bandiera) Arnaldo Cortese
Inghilterra (bandiera) John Thomas
20 maggio 192910010,00
Italia (bandiera)Angelo Cameroni
Italia (bandiera) Luigi Bricchi
29 maggio 19301100100,00
Italia (bandiera) Luigi Bricchi1º novembre 193226 dicembre 1934430175,00
Italia (bandiera) Luigi Bricchi
Francia (bandiera)Julien Saby
26 dicembre 19347 aprile 19351100100,00
Francia (bandiera)Julien Saby7 aprile 193514 maggio 193620020,00
Italia (bandiera) Luigi Bricchi
Francia (bandiera)Michel Boucheron
14 maggio 193616 maggio 1936210150,00
Italia (bandiera) Luigi Bricchi
Francia (bandiera)Julien Saby
1º gennaio 193717 ottobre 1937521240,00
Italia (bandiera) Luigi Bricchi6 marzo 193820 novembre 193810010,00
Italia (bandiera) Luigi Bricchi
Italia (bandiera)Giuseppe Sessa
20 novembre 193819 marzo 1940210150,00
Italia (bandiera) Romano Bonifazi19 marzo 19409 febbraio 1941210150,00
Italia (bandiera) Luigi Bricchi
Italia (bandiera) Franco Chiaserotti
9 febbraio 19412 maggio 1942
Italia (bandiera) Luigi Bricchi
Italia (bandiera) Franco Chiaserotti
2 maggio 194218 maggio 19471100100,00
Italia (bandiera)Tommaso Fattori18 maggio 194727 marzo 1949210150,00
Italia (bandiera) Giorgio Briasco
Italia (bandiera) Antonio Radicini
27 marzo 194926 febbraio 195020020,00
Italia (bandiera) Romano Bonifazi26 febbraio 195029 luglio 1950
Italia (bandiera)Francesco Vinci29 luglio 19504 ottobre 1950
Italia (bandiera) Renzo Maffioli4 ottobre 195025 febbraio 1951
Italia (bandiera) Renzo Maffioli
Francia (bandiera)Julien Saby
25 febbraio 19511º agosto 1954960366,66
Italia (bandiera)Piermarcello Farinelli
Italia (bandiera) Aldo Invernici
Italia (bandiera) Umberto Silvestri
1º agosto 195422 dicembre 1956850362,50
Italia (bandiera) Giulio Fereoli
Italia (bandiera) Aldo Invernici
Italia (bandiera) Umberto Silvestri
22 dicembre 19568 dicembre 1957210150,00
Italia (bandiera)Sergio Barilari
Italia (bandiera) Aldo Invernici
Italia (bandiera) Umberto Silvestri
8 dicembre 195719 luglio 195810010,00
Italia (bandiera)Sergio Barilari
Italia (bandiera)Mario Battaglini
Italia (bandiera) Aldo Invernici
19 luglio 195810 aprile 1960210150,00
Italia (bandiera)Sergio Barilari
Italia (bandiera) Romano Bonifazi
10 aprile 196022 aprile 1962420250,00
Italia (bandiera) Aldo Invernici22 aprile 19628 dicembre 1965720528,57
Italia (bandiera)Sergio Barilari
Italia (bandiera) Mario Martone
8 dicembre 196528 ottobre 1967731342,85
Italia (bandiera) Aldo Invernici28 ottobre 196724 maggio 1970870187,50
Italia (bandiera) Giordano Campice24 maggio 197025 ottobre 19702200100,00
Italia (bandiera)Sergio Barilari25 ottobre 197010 aprile 197130030,00
Italia (bandiera)Memo Geremia11 aprile 197127 maggio 197110010,00
Italia (bandiera) Aldo Invernici28 maggio 197119 febbraio 1972
Italia (bandiera) Umberto Levorato20 febbraio 197225 novembre 1972412125,00
Italia (bandiera) Gianni Villa26 novembre 197214 febbraio 197520611330,00
Galles (bandiera)Roy Bish15 febbraio 19751º aprile 19771581653,33
Italia (bandiera)Isidoro Quaglio2 aprile 19771º maggio 1977210150,00
Galles (bandiera) Gwyn Evans23 ottobre 197723 ottobre 1978511320,00
Francia (bandiera)Pierre Villepreux24 ottobre 197824 ottobre 1981241011341,66
Italia (bandiera) Paolo Paladini
Italia (bandiera) Marco Pulli
25 ottobre 19819 novembre 1985281621057,14
Italia (bandiera)Marco Bollesan10 novembre 19854 novembre 198819711136,84
Italia (bandiera) Loreto Cucchiarelli5 novembre 198829 settembre 1989710614,28
Francia (bandiera)Bertrand Fourcade30 settembre 198930 agosto 1993291701258,62
Francia (bandiera)Georges Coste31 agosto 199319 giugno 1999481912839,58
Italia (bandiera)Massimo Mascioletti20 giugno 19994 febbraio 2000520340,00
Nuova Zelanda (bandiera)Brad Johnstone5 febbraio 200026 aprile 200227502218,51
Nuova Zelanda (bandiera)John Kirwan27 aprile 200218 aprile 2005321002231,25
Francia (bandiera)Pierre Berbizier19 aprile 200530 settembre 2007301211740,00
Sudafrica (bandiera)Nick Mallett3 ottobre 20072 ottobre 201142903321,42
Francia (bandiera)Jacques Brunel3 ottobre 201121 marzo 2016501103922,00
Irlanda (bandiera)Conor O’Shea26 maggio 201616 novembre 201940903122,5
Sudafrica (bandiera)Franco Smith21 novembre 201930 giugno 20211300130,00
Nuova Zelanda (bandiera)Kieran Crowley1º luglio 202131 dicembre 2023271001737,03
Argentina (bandiera)Gonzalo Quesada1º gennaio 202422911240,91

Palmarès

[modifica |modifica wikitesto]

Note

[modifica |modifica wikitesto]
Annotazioni
[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^La prima federazione dell'International Rugby Football Board a concedere all'Italia iltest match reciproco (ovverosia, riconosciuto comefull international ambo le parti) fu l'Australia nel 1983; laFrancia aderì all'IRFB nel 1978 e, benché incontrata in svariate occasioni prima di allora, disputò contro l'Italia il primotest match con tale nuovo status nel 1985; la prima squadra britannica delCinque Nazioni a fare lo stesso fu l'Irlanda nel 1988.
  2. ^All'epoca la rappresentativa U-23, non ancora la nazionale A neozelandese
Fonti
[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^ab Emanuele Rossano,Storica meta, l’Italia insegna rugby ai francesi, inCorriere della Sera, 23 marzo 1997.URL consultato l'11 agosto 2008(archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2009).
  2. ^abcRavagnani, p. 299.
  3. ^L'arrivo della squadra parigina di rugby, inLa Stampa, 26 marzo 1910, p. 2.URL consultato il 27 marzo 2017(archiviato il 28 marzo 2017).
  4. ^(FR) Florent Lazzerini,Le SCUF pionnier du rugby italien en 1910, suscuf.org, Sporting Club Universitaire de France, 18 gennaio 2015.URL consultato il 16 gennaio 2018(archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2018).
  5. ^Le brillanti vittorie dei parigini nei primi matches di rugby, inLa Stampa, 29 marzo 1910, p. 4.URL consultato il 27 marzo 2017(archiviato il 28 marzo 2017).
  6. ^La costituzione del Rugby-Club Torino, inLa Stampa, 19 giugno 1910, p. 4.URL consultato il 27 marzo 2017(archiviato il 28 marzo 2017).
  7. ^abRavagnani, pag. 300.
  8. ^Tognetti.
  9. ^Ravagnani, p. 303.
  10. ^ Piero Paselli,Il movimento rugbistico, inil Littoriale, n. 242, 4 ottobre 1928, p. 1.URL consultato l'8 ottobre 2021.
  11. ^(ES)España vence a Italia por nueve puntos a cero, inABC, 21 maggio 1929, pp. 49-50.URL consultato il 30 gennaio 2018(archiviato il 31 gennaio 2018).
  12. ^abcRavagnani, pag. 306.
  13. ^Italia – Spagna 3-0, inLa Stampa, 30 maggio 1930.URL consultato l'11 settembre 2021.
  14. ^abLa soppressione della federazione di rugby, inLa Stampa, 20 ottobre 1929, p. 5.URL consultato il 15 aprile 2019.
  15. ^Il torneo federale, inil Littoriale, n. 284, 28 novembre 1930, p. 1.URL consultato il 15 aprile 2019.
  16. ^Federazione Italiana Rugby, suconi.it, CONI.URL consultato l'11 settembre 2021(archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2010).
  17. ^(ES)Como el I Cataluña termino en empate a 5, inMundo Deportivo, 15 aprile 1934, p. 3.URL consultato il 19 maggio 2018.
  18. ^Affermazione italiana in Spagna, inil Littoriale, 16 aprile 1934, p. 6.URL consultato il 19 maggio 2018.
  19. ^La possente squadra francese di rugby piega per 44 a 6 il giovane «quindici» italiano, inLa Stampa, 23 aprile 1935, p. 6.URL consultato il 17 marzo 2017(archiviato il 18 marzo 2017).
  20. ^Lo statuto della Federazione Internazionale di Rugby Amatori approvato, inil Littoriale, n. 73, 26 marzo 1934, p. 8.URL consultato l'11 maggio 2018.
  21. ^ Giuseppe Levi,Gli azzurri di palla ovale piegano di fronte ai francesi, inLa Stampa, 18 ottobre 1937, p. 5.URL consultato il 3 novembre 2017.
  22. ^Collins, p. 204.
  23. ^abcRavagnani, pag. 310.
  24. ^abcRavagnani, p. 220.
  25. ^Collins, p. 214.
  26. ^abc Enzo Finotti,Come si prevedeva : Francia B – Italia 39-6, inCorriere dello Sport, 29 marzo 1948, p. 6.URL consultato l'11 settembre 2021.
  27. ^ Giuseppe Melillo,La vittoria sulla Cecoslovacchia: non un trionfo, ma uno sprone a lasciare gli umili per gli eletti, inCorriere dello Sport, 26 maggio 1948, p. 3.URL consultato l'11 settembre 2021.
  28. ^Battuti dalla Francia i rugbisti azzurri (17-8) (PDF), inl'Unità, 18 maggio 1952, p. 4.URL consultato il 19 marzo 2018.
  29. ^ab Remo Gherardi,Ai "tricolori" di Francia la Coppa Europa di rugby (PDF), inl'Unità, 25 aprile 1954, p. 7.URL consultato il 29 luglio 2019.
  30. ^Ravagnani, p. 221.
  31. ^Battuti a Cardiff i rugbisti azzurri (PDF), inl'Unità, 4 ottobre 1956, p. 6.URL consultato il 20 maggio 2021(archiviato il 20 maggio 2021).
  32. ^I rugbisti italiani vincono in Irlanda, inLa Stampa, 7 novembre 1958, p. 8.URL consultato il 20 maggio 2021(archiviato il 20 maggio 2021).
  33. ^Gli azzurri del rugby battono i tedeschi (12-3) (PDF), inl'Unità, 26 marzo 1956, p. 6.URL consultato l'11 settembre 2021.
  34. ^ Piero Saccenti,Nel rugby vittoriosi gli azzurri (PDF), inl'Unità, 8 dicembre 1957, p. 6.URL consultato l'11 settembre 2021.
  35. ^La nazionale italiana di rugby supera quella tedesca: 11-5, inStampa Sera, 11 aprile 1960, p. 15.URL consultato il 12 settembre 2021.
  36. ^Francia – Italia 16-3 (PDF), inl'Unità, 3 aprile 1956, p. 6.URL consultato il 12 settembre 2021.
  37. ^Francia – Italia 38-6 (PDF), inl'Unità, 22 aprile 1957, p. 3.URL consultato il 12 settembre 2021.
  38. ^Nel doppio confronto con la Francia sconfitti gli azzurri nel rugby (11-3); si rifanno nella pallacanestro (69-43) (PDF), inl'Unità, 8 aprile 1958, p. 6.URL consultato il 12 settembre 2021.
  39. ^Una clamorosa sconfitta: 22-0 dei rugbisti italiani in Francia, inStampa Sera, 30 marzo 1959, p. 4.URL consultato il 12 settembre 2021.
  40. ^(FR) Robert Duthen,Une pâle et miraculeuse victoire du Quinze de France sur l'équipe d'Italie, inLe Monde, 16 aprile 1963.URL consultato il 7 novembre 2017(archiviato il 5 febbraio 2021).
  41. ^ Piero Saccenti,L'Italia vittoriosa (11-3) sulla Cecoslovacchia (PDF), inl'Unità, 9 dicembre 1965, p. 12.URL consultato il 12 settembre 2021.
  42. ^ Piero Saccenti,Francesi in cattedra, «azzurri» K.O.: 21-0 (PDF), inl'Unità, 10 aprile 1966.URL consultato il 12 settembre 2021.
  43. ^ Piero Saccenti,L'Italia stenta a superare il modesto Portogallo (6-3) (PDF), inl'Unità, 8 maggio 1967, p. 11.URL consultato il 12 settembre 2021.
  44. ^ab Piero Saccenti,Travolto il rugby azzurro (PDF), inl'Unità, p. 10.URL consultato il 12 settembre 2021.
  45. ^Ravagnani, p. 375.
  46. ^ab Remo Musumeci,I maestri francesi contro l'Italia a Rovigo (PDF), inl'Unità, 6 febbraio 1983, p. 14.URL consultato il 1º dicembre 2021.
    «La lezione più dura gli italiani la subirono il 26 marzo 1967 a Tolone: sballottati per il campo, umiliati, irrisi e sommersi da 60 punti (contro 13). Da allora ì francesi destinarono alla nostra nazionale la loro squadra B: era più che sufficiente»
  47. ^Rugby: Italia 17 Portogallo 3 (PDF), inl'Unità, 13 maggio 1968.URL consultato il 12 settembre 2021.
  48. ^Un nazionale di rugby si frattura una spalla, inStampa Sera, 30 dicembre 1968, p. 11.URL consultato il 13 settembre 2021.
  49. ^(EN)African Springbok Morgan Cushe passes away, inRugby 15, 9 ottobre 2020.URL consultato il 13 settembre 2021(archiviato il 4 ottobre 2023).
  50. ^Dondi saluta gli azzurri del ’73, inSolorugby, 13 marzo 2008.URL consultato il 21 agosto 2008(archiviato dall'url originale il 21 agosto 2008).
  51. ^ab Maurizio Bocconcelli,Azzurri umiliati, inCorriere dello Sport, 22 febbraio 1971.URL consultato il 13 novembre 2021.
  52. ^Rugby, l'Italia in "A", inStampa Sera, 6 giugno 1974, p. 14.URL consultato il 14 settembre 2021.
  53. ^Remo Musumeci,Rugby: i campi sembrano orti (PDF), inl'Unità, 3 gennaio 1975, p. 10.URL consultato il 14 settembre 2021.
  54. ^Rugby, morto ex CT azzurro Roy Bish, inla Repubblica, 8 novembre 2006.URL consultato il 14 settembre 2021.
  55. ^Azzurri sorprendenti (PDF), inl'Unità, p. 10.URL consultato il 14 settembre 2021.
  56. ^abcdeRavagnani, p. 379.
  57. ^I rugbisti azzurri perdono per un punto, inLa Stampa, 5 novembre 1976.URL consultato il 14 ottobre 2011(archiviato il 12 febbraio 2015).
  58. ^Rugby: l'Italia sconfitta in Marocco 10-9 (PDF), inl'Unità, 6 marzo 1977.URL consultato il 14 settembre 2021.
  59. ^ Remo Musumeci,Rugby: anche senza Roy Bish gli azzurri si fanno valere (PDF), inl'Unità, 4 aprile 1977.URL consultato il 14 settembre 2021.
  60. ^Il rugby azzurro affonda, inStampa Sera, 2 maggio 1977, p. 23.URL consultato il 14 settembre 2020.
  61. ^ Carlo Coscia,Che rugby con gli All Blacks tra canti maori e tanta classe, inLa Stampa, 23 ottobre 1977.URL consultato il 21 maggio 2011(archiviato il 26 aprile 2015).
  62. ^Rugby di lusso: trenta milioni all'allenatore, inStampa Sera, 13 ottobre 1978, p. 13.URL consultato il 15 settembre 2021.
  63. ^ Cristiano Chiavegato,Con Villepreux, santone del rugby, un'impresa storica per gli azzurri, inStampa Sera, 25 ottobre 1978, p. 11.URL consultato il 15 settembre 2021.
  64. ^ Cristiano Chiavegato,L’Italia fa vedere nero agli “All Black”, inStampa Sera.URL consultato l'11 settembre 2011(archiviato il 12 febbraio 2015).
  65. ^L'Italia pareggia con l'URSS, inStampa Sera, 26 ottobre 1981, p. 23.URL consultato il 16 settembre 2021.
  66. ^L'Italia travolge la Germania Ovest, inStampa Sera, 30 novembre 1981, p. 23.URL consultato il 16 settembre 2021.
  67. ^Azzurri battuti per un soffio (25-19), inStampa Sera, 22 febbraio 1982.URL consultato il 16 settembre 2021.
  68. ^Rugby, bravi gli azzurri: Romania battuta a Rovigo, inStampa Sera, 13 aprile 1982, p. 23.URL consultato il 16 settembre 2021.
  69. ^ Gigi Bevilacqua,Impresa storica: l'Italia costringe la Francia al pari, inStampa Sera, 7 febbraio 1983, p. 19.URL consultato il 16 settembre 2021.
  70. ^L'Italia del rugby migliora in Romania, inStampa Sera, 11 aprile 1983, p. 20.URL consultato il 16 settembre 2021.
  71. ^Rugby: contro l'Italia a Rovigo i «professori» dell'Australia (PDF), inl'Unità, 22 ottobre 1983.URL consultato il 16 settembre 2021.
  72. ^Ravagnani, pag. 223.
  73. ^abRavagnani, pag. 231.
  74. ^(EN) Daniel Schofield,Rugby World Cup: How the 1987 tournament was almost cancelled, inStuff, Fairfax Media, Ltd, 20 settembre 2019.URL consultato il 10 novembre 2019.
  75. ^(EN)Organising the tournament - 1987 Rugby World Cup, sunzhistory.net.nz, New Zealand History Online.URL consultato il 17 settembre 2008(archiviato il 6 settembre 2008).
  76. ^Unions in Membership (PDF), suWorld Rugby Handbook,world.rugby,World Rugby, 14 gennaio 2015.URL consultato il 17 settembre 2021(archiviato dall'url originale il 16 settembre 2021).
  77. ^ Remo Musumeci,Se l'Italia sarà un collettivo forse farà fuori l'Inghilterra (PDF), inl'Unità, 17 aprile 1985, p. 19.URL consultato il 17 settembre 2021.
  78. ^ Remo Musumeci,I maestri inglesi ci hanno dato una buona lezione (PDF), inl'Unità, 18 aprile 1985.URL consultato il 17 settembre 2021.
  79. ^ Remo Musumeci,L'Italia pareggia 15-15 con la grande Inghilterra (PDF), inl'Unità, 11 maggio 1986.URL consultato il 17 settembre 2021.
  80. ^Il rugby azzurro merita applausi, inStampa Sera, 2 giugno 1986, p. 21.URL consultato il 17 settembre 2021.
  81. ^Calcolati con il sistema attuale i punti neozelandesi sono 82.
  82. ^ Remo Musumeci,All Blacks, che incubo (PDF), inl'Unità, 23 maggio 1987, p. 22.URL consultato il 10 novembre 2019.
  83. ^ Remo Musumeci,Italia, zero in classifica (PDF), inl'Unità, 29 maggio 1987, p. 22.URL consultato il 17 settembre 2021.
  84. ^ Remo Musumeci,Maledetta meta (PDF), inl'Unità, 2 giugno 1987, p. 18.URL consultato il 17 settembre 2021.
  85. ^Tempo di verifiche per le nazionali di rugby (PDF), inl'Unità, 25 settembre 1988, p. 18.URL consultato il 17 settembre 2021.
  86. ^ Remo Musumeci,Campese e i suoi canguri si esibiscono in scioltezza per gli allievi azzurri (PDF), 4 dicembre 1988, p. 28.URL consultato il 17 settembre 2021.
  87. ^Rugby: azzurri sconfitti a Dublino (PDF), inl'Unità, 2 gennaio 1989, p. 18.URL consultato il 17 settembre 2021.
  88. ^Bettarello convocato tra i Barbarians, inla Repubblica, 25 maggio 1987.URL consultato il 22 febbraio 2010.
  89. ^ Remo Musumeci,Bettarello in campo con i Barbarians. Un pezzo del nostro rugby oltre Manica (PDF), inl'Unità, 18 aprile 1987, p. 23.URL consultato il 4 aprile 2020.
  90. ^ Valerio Vecchiarelli,Barbarians, la leggenda del rugby torna in meta, inCorriere della Sera, 25 maggio 1987.URL consultato il 2 febbraio 2010(archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
  91. ^ Remo Musumeci,Gli azzurri di Fourcade vanno a ripetizione dai leggendari All Blacks (PDF), inl'Unità, 13 ottobre 1991, p. 30.URL consultato il 19 novembre 2019.
  92. ^abcLuciano Ravagnani, Un uomo solo al comando, pp. 112-13.
  93. ^Rugby, inglesi in campo, inla Repubblica, 11 ottobre 1991.URL consultato il 22 novembre 2019.
  94. ^ Federico Rossi,Squadra coraggio (PDF), inl'Unità, 14 ottobre 1991, p. 25.URL consultato il 19 novembre 2019.
  95. ^Paolo Rosi,Due mete agli All Blacks, è un successo, inLa Stampa, 14 ottobre 1991, p. 35.URL consultato il 28 maggio 2014.
  96. ^Ora l'Italia è più vicina all'élite, inla Repubblica, 15 ottobre 1991.URL consultato il 22 novembre 2019.
  97. ^Rugby: Coste CT dell'Italia (PDF), inl'Unità, 8 agosto 1993, p. 28.URL consultato il 17 settembre 2021.
  98. ^ Remo Musumeci,Rugby Italia non ha più mete proibite (PDF), inl'Unità, 13 novembre 1993, p. 30.URL consultato il 17 settembre 2021.
  99. ^(EN)Gregan, Lynagh hurt as Wallabies survive Italian charge, inThe Canberra Times, 19 giugno 1994, p. 15.URL consultato il 18 settembre 2021. Ospitato suBiblioteca nazionale australiana.
  100. ^(EN)Australians outpoint Italians in a 'fizzer', inThe Canberra Times, 26 giugno 1994, p. 15.URL consultato il 18 settembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  101. ^Rugby: l'Italia cede in Galles 29-19, inLa Stampa, 13 ottobre 1994, p. 36.URL consultato il 18 settembre 2021.
  102. ^ Michele Ruggiero,L'Italia di Coste fa sognare: battuta l'Irlanda (PDF), inl'Unità, 7 maggio 1995, p. 36.URL consultato il 18 settembre 2021(archiviato il 19 agosto 2022).
  103. ^ Michele Ruggiero,Fa tutto Domínguez. L'Italia si congeda salvando l'onore (PDF), inl'Unità, 5 giugno 1995, p. 36.URL consultato il 22 febbraio 2020.
  104. ^(FR) Pascal Céaux,La Coupe latine de rugby tente son premier essai, inle Monde, 14 ottobre 1995.URL consultato il 7 ottobre 2021(archiviato dall'url originale il 12 aprile 2021).
  105. ^Corrado Sannucci,Magia All Blacks: loro duri, noi scolari, inla Repubblica, 29 ottobre 1995.URL consultato il 18 settembre 2021.
  106. ^ Corrado Sannucci,Cinque minuti in paradiso, inla Repubblica, 13 novembre 1995.
  107. ^Ravagnani, pag. 361.
  108. ^(EN) Steve Bale,Rugby Union: Professionalism is embraced by RFU, inThe Independent, 25 marzo 1996.URL consultato il 2 marzo 2020.
  109. ^(EN)History, sufira-aer-rugby.com, Rugby Europe, 26 maggio 2005.URL consultato l'11 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  110. ^Rugby, Giancarlo Dondi eletto presidente (PDF), inl'Unità, 22 settembre 1996, p. 37.URL consultato il 19 settembre 2021.
  111. ^Zupo.
  112. ^ Corrado Sannucci,Un'altra bocciatura per il rugby azzurro, inla Repubblica, 6 ottobre 1996.URL consultato il 19 settembre 2021.
  113. ^ Andrea Passerini,L'Italia si stanca troppo presto, inla Repubblica, 24 ottobre 1996.URL consultato il 31 luglio 2015.
  114. ^abRavagnani, pag. 363.
  115. ^ Corrado Sannucci,Che lezione per il rugby azzurro, inla Repubblica, 24 novembre 1996.URL consultato il 19 settembre 2021.
  116. ^Italrugby, sconfitta onorevole, inla Repubblica, 15 dicembre 1996.URL consultato il 19 settembre 2021.
  117. ^(EN)About World Rugby, suworld.rugby, World Rugby.URL consultato il 15 novembre 2025(archiviato il 16 maggio 2025).
  118. ^Ravagnani, pag. 375.
  119. ^abDomínguez piega l'Irlanda: festa storica per il rugby, inla Repubblica, 5 gennaio 1997.URL consultato il 19 settembre 2021.
  120. ^(EN)Italy scale peak in Grenoble, inThe Guardian, 24 marzo 1997, p. 22.
  121. ^Ravagnani, pag. 332.
  122. ^ Corrado Sannucci,Le storie/2, inla Repubblica, 10 aprile 2005.URL consultato il 19 settembre 2021.
  123. ^Ravagnani, pag. 364.
  124. ^ Luca Masotto,Rugby, Mediaset lascia l’Amatori Milano senza meta (PDF), inl'Unità, 15 luglio 1997, p. 9.URL consultato il 20 settembre 2021.
  125. ^ Michele Ruggiero,Azzurri, un tempo a meta. Poi risorge il Sudafrica (PDF), inl'Unità, 9 novembre 1997, p. 15.URL consultato il 19 settembre 2021.
  126. ^ Luca Masotto,Il «pacchetto» azzurro si regala il Cinque nazioni (PDF), inl'Unità, 21 dicembre 1997, p. 8.URL consultato il 19 settembre 2021.
  127. ^ Michele Ruggiero,L'Italia è nel gotha del rugby (PDF), inl'Unità, 25 gennaio 1998, p. 7.URL consultato il 19 settembre 2021.
  128. ^ Michele Ruggiero,Il tempio del rugby apre le porte all’Italia: Azzurri accettati tra i grandi dell’ovale (PDF), inl'Unità, 17 gennaio 1998, p. 16.URL consultato il 19 settembre 2021.
  129. ^(EN) Chris Hewett,Stoica provides an early answer, inThe Independent, 19 novembre 1998.URL consultato il 6 agosto 2014.
  130. ^ Carlo Bruzzone,Italia, due vittorie in un giorno, inla Gazzetta dello Sport, 19 novembre 1998.URL consultato il 6 agosto 2014.
  131. ^ab(EN) Chris Hewett,England choke on Italian recipe, inThe Independent, 23 novembre 1998.URL consultato il 6 agosto 2014.
  132. ^ Carlo Bruzzone e Giorgio Lo Giudice,Italia a un passo dall'impresa, inla Gazzetta dello Sport, 23 novembre 1998.URL consultato il 6 agosto 2014.
  133. ^Rugby, Francia batte Italia 49-24 (PDF), inl'Unità, 31 gennaio 1999, p. 7.URL consultato il 20 settembre 2021.
  134. ^Ma sul campo i rossi vincono, inla Repubblica, 8 marzo 1999.URL consultato il 20 settembre 2021.
  135. ^Rugby, il Galles affonda l'Italia: ci hanno dato una lezione, inla Repubblica, 21 marzo 1999.URL consultato il 20 settembre 2021.
  136. ^Rugby, l'Italia si arrende a Dublino, inla Repubblica, 11 aprile 1999.URL consultato il 20 settembre 2021.
  137. ^Il CT Coste: «Lascio la nazionale», inla Repubblica, 14 maggio 1995.URL consultato il 20 settembre 2021.
  138. ^Ravagnani, pag. 365.
  139. ^Durissima sconfitta per l'Italia di Coste, 72-3 (22-3) dal Sudafrica, inla Repubblica, 13 giugno 1999.URL consultato il 20 settembre 2021.
  140. ^Il Sudafrica umilia l'Italia: finisce 101-0, inla Repubblica, 20 giugno 1999.URL consultato il 20 settembre 2021.
  141. ^ Gabriele Marcotti,Polverizzati dagli All Blacks, inLa Stampa, 15 ottobre 1999, p. 35.
  142. ^Rugby: la nazionale a Johnstone, exAll Blacks, inCorriere della Sera, 19 novembre 1999.URL consultato il 3 settembre 2008(archiviato dall'url originale il 30 luglio 2014).
  143. ^(EN)Scots destroyed in Italian debut, inBBC, 5 febbraio 2000.URL consultato il 28 gennaio 2021.
  144. ^Corrado Sannucci,L'Italia in paradiso, inla Repubblica, 6 febbraio 2000, p. 44.URL consultato il 28 gennaio 2021.
  145. ^Ravagnani, pag. 374.
  146. ^ Flavio Vanetti,Johnstone: “Italia, impara dagli All Blacks”, inCorriere della Sera, 22 novembre 2002.URL consultato il 3 settembre 2008(archiviato il 16 ottobre 2014).
  147. ^ Flavio Vanetti,Bollesan e il Sei Nazioni «Gli errori di Johnstone hanno rovinato la festa», inCorriere della Sera, 11 aprile 2001.URL consultato il 3 settembre 2008(archiviato dall'url originale il 16 agosto 2011).
  148. ^ Flavio Vanetti,Kirwan, un All Black in meta con gli azzurri, inCorriere della Sera, 8 novembre 2001.URL consultato il 3 settembre 2008(archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  149. ^ Valerio Vecchiarelli,Kirwan nuovo C.T. azzurro: “Basta piangersi addosso, qui c’è troppo disfattismo”, inCorriere della Sera, 27 aprile 2002.URL consultato il 3 settembre 2008(archiviato dall'url originale il 14 agosto 2011).
  150. ^ Giampaolo Tassinari,L’Italia di Kirwan travolge la Spagna e vede l’Australia (PDF), inl'Unità, 23 settembre 2002, p. 23.URL consultato il 22 settembre 2021.
  151. ^ Giampaolo Tassinari,Rugby, l’Italia batte la Romania ma va ai Mondiali senza brillare (PDF), inl'Unità, 29 febbraio 2002, p. 18.URL consultato il 22 settembre 2021.
  152. ^ Giampaolo Tassinari,Nuova Zelanda, banco di prova positivo per gli azzurri (PDF), inl'Unità, 10 giugno 2002, p. 17.URL consultato il 22 settembre 2021.
  153. ^L’Argentina affonda l’Italia. Tra 7 giorni l’Australia (PDF), inl'Unità, 18 novembre 2002, p. 19.URL consultato il 22 settembre 2021.
  154. ^ Giampaolo Tassinari,Pioggia, vento e australiani sull’Italia dell’ovale (PDF), inl'Unità, 24 novembre 2002, p. 22.URL consultato il 22 settembre 2021.
  155. ^Rugby, Sei Nazioni: Italia-Galles 30-22, inCorriere della Sera, 15 febbraio 2003.URL consultato il 24 settembre 2021(archiviato dall'url originale il 9 marzo 2003).
  156. ^ Corrado Sannucci,Non è più la squadra del cucchiaio di legno, inla Repubblica, 30 marzo 2003.URL consultato il 24 settembre 2021.
  157. ^ Andrea Passerini,Italia, il sogno dura un'ora, inla Repubblica, 26 ottobre 2003.URL consultato il 24 settembre 2021.
  158. ^ Corrado Sannucci,6 Nazioni, inla Repubblica, 7 marzo 2004.URL consultato il 24 settembre 2021.
  159. ^L'Italia cede ai romeni, inla Gazzetta dello Sport, 27 giugno 2004.URL consultato il 24 ottobre 2015.
  160. ^Castrogiovanni tre mete: l'Italia travolge il Giappone, inla Gazzetta dello Sport, 5 giugno 2004.URL consultato il 24 giugno 2015.
  161. ^ Corrado Sannucci,Pronti via, gli All Blacks ci mettono ko, inla Repubblica, 14 novembre 2004.URL consultato il 25 settembre 2021.
  162. ^abPierre Berbizier nuovo CT azzurro, inCorriere della Sera, 20 aprile 2005.URL consultato il 3 settembre 2008(archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
  163. ^Ravagnani, pp. 374 e seguenti. Ravagnani, analizzando la diffusione del rugby in tutto il mondo, distingue tra quella definita «diretta» – in generale nei Paesi anglofoni ex colonie dell'Impero britannico e anche Argentina, dove erano presenti numerose comunità di inglesi – e la «subdiffusione», che avvenne tramite Paesi intermedi, segnatamente la Francia in Europa, tramite cui la disciplina fu appresa in gran parte del continente, in particolare inItalia,Spagna eRomania, nel primo dopoguerra.
  164. ^ Valerio Vecchiarelli,Ecco Berbizier: “Darò un’identità alla nazionale”, inCorriere della Sera, 27 aprile 2005.URL consultato il 3 settembre 2008(archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
  165. ^ Corrado Sannucci,Rugby, storica vittoria in Argentina, inla Repubblica, 19 giugno 2005.URL consultato il 25 settembre 2021.
  166. ^Italia, un piccolo grande punto, inla Repubblica, 12 marzo 2006.URL consultato il 25 settembre 2021.
  167. ^ Eduardo Lubrano,Azzurri, cuore e classe: a un passo dall'Australia, inla Repubblica, 12 novembre 2006.URL consultato il 25 settembre 2021.
  168. ^ Corrado Sannucci,Italia, un passo indietro: l'Argentina vince di forza, inla Repubblica, 19 novembre 2006.URL consultato il 25 settembre 2021.
  169. ^Rugby, Italia sconfitta con onore: a Twickenham solo 20-7 per i maestri inglesi, inla Repubblica, 10 febbraio 2007.URL consultato il 15 gennaio 2008(archiviato il 3 maggio 2007).
  170. ^(EN)England have work to do - Ashton, inBBC, 10 febbraio 2007.URL consultato il 15 gennaio 2008(archiviato il 19 marzo 2007).
  171. ^ Andrea Buongiovanni,Grand’Italia: conquistata la Scozia, inla Gazzetta dello Sport, 24 febbraio 2007.URL consultato il 4 settembre 2008(archiviato il 30 aprile 2008).
  172. ^ab Carlo Gobbi,Sei Nazioni, fantastico bis dell’Italia, inla Gazzetta dello Sport, 10 marzo 2007.URL consultato il 5 settembre 2008(archiviato il 21 marzo 2007).
  173. ^ Corrado Sannucci,Febbre rugby, gli azzurri ci riprovano, inla Repubblica, 17 marzo 2007.URL consultato il 25 settembre 2021.
  174. ^ Corrado Sannucci,Arrivederci Italia, è stato bellissimo, inla Repubblica, 18 marzo 2007.URL consultato il 25 settembre 2021.
  175. ^(EN)Italy RWC team guide, inBBC, 4 settembre 2007.URL consultato il 6 gennaio 2021.
    «Our verdict: This is Italy's moment. They have a real chance to get out of the pool stages for the first time and should be able to see off Scotland in St Etienne»
  176. ^(EN) Colin Moffat,Scotland 18-16 Italy, inBBC, 29 settembre 2007.URL consultato il 6 gennaio 2021.
  177. ^Rugby, l'Italia sfiora l'impresa. Va avanti la Scozia: 18-16, inla Repubblica, 29 settembre 2007.URL consultato il 6 gennaio 2021.
  178. ^Mallet è il nuovo ct della nazionale, inla Repubblica, 4 ottobre 2007.URL consultato il 25 settembre 2021.
  179. ^Marco Pastonesi,Italia, una meta non basta: l’Irlanda s’impone 16-11, inla Gazzetta dello Sport, 2 febbraio 2008.URL consultato il 5 settembre 2008(archiviato il 13 aprile 2008).
  180. ^ Carlo Gobbi,L’Italia si sveglia tardi: Inghilterra mai così vicina, inla Gazzetta dello Sport.URL consultato il 5 settembre 2008(archiviato il 30 aprile 2008).
  181. ^ Pasquale Notargiacomo,Mallett lancia l’Italia dei giovani per la sfida contro il Galles, inla Repubblica, 22 febbraio 2008.URL consultato il 5 settembre 2008(archiviato il 30 aprile 2008).
  182. ^ Andrea Buongiovanni,Tre mete della Francia. L’Italia si arrende 25-13, inla Gazzetta dello Sport, 3 marzo 2008.URL consultato il 25 settembre 2008(archiviato il 19 aprile 2008).
  183. ^ Pasquale Notargiacomo,Scozia battuta all’ultimo minuto, Italrugby evita il cucchiaio di legno, inla Repubblica, 15 marzo 2008.URL consultato il 25 settembre 2008(archiviato il 21 settembre 2008).
  184. ^ Andrea Buongiovanni,Italia a testa alta. Delusione Sud Africa, inla Gazzetta dello Sport, 21 giugno 2008.URL consultato il 5 settembre 2008(archiviato il 28 settembre 2008).
  185. ^(EN)Springboks stutter against Italy, inESPN, 21 giugno 2008.URL consultato il 25 settembre 2021.
  186. ^Rugby, l’Italia piega i Pumas. Gli azzurri vincono con il cuore, inla Repubblica, 28 giugno 2008.URL consultato il 2 giugno 2010(archiviato il 27 settembre 2008).
  187. ^ Pasquale Notargiacomo,Italia – Australia, 70 minuti alla pari poi prevale il cinismo dei Wallabies, inla Repubblica, 8 novembre 2008.URL consultato il 24 novembre 2008(archiviato l'11 dicembre 2008).
  188. ^ Pasquale Notargiacomo,Italrugby, un passo indietro. Brutta e nervosa, vincono i Pumas, inla Repubblica, 15 novembre 2008.URL consultato il 24 novembre 2008(archiviato il 4 dicembre 2013).
  189. ^ Pasquale Notargiacomo,L’Italrugby manca il riscatto. Con i Pacific arriva il terzo ko, inla Repubblica, 22 novembre 2008.URL consultato il 24 novembre 2008(archiviato il 2 ottobre 2010).
  190. ^ Claudio Lenzi,Sei Nazioni, che disfatta! Italia – Francia: 8-50, inla Gazzetta dello Sport, 21 novembre 2009.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 21 gennaio 2012).
  191. ^ Claudio Lenzi,L’Italia cade in Australia. Francia super con gli All Blacks, inla Gazzetta dello Sport, 13 giugno 2009.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 19 maggio 2011).
  192. ^ Pasquale Notargiacomo,Italrugby, l’Australia vince senza strafare. Solo i giovani fanno sorridere Mallett, inla Repubblica, 20 giugno 2009.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 30 giugno 2009).
  193. ^ Claudio Lenzi,L’Italia cede agli All Blacks. Ma è un k.o. onorevole, inla Gazzetta dello Sport, 27 giugno 2009.URL consultato il 4 marzo 2011(archiviato il 2 marzo 2010).
  194. ^ Massimo Calandri,L’Italia fa soffrire gli All Blacks, inla Repubblica, 14 novembre 2009.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 23 marzo 2019).
  195. ^ Claudio Lenzi,L’Italia incanta San Siro. Vittoria All Blacks a fatica, inla Gazzetta dello Sport, 14 novembre 2009.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 14 marzo 2010).
  196. ^(EN)Italy 6-20 New Zealand, inBBC, 14 novembre 2009.URL consultato il 26 settembre 2021.
  197. ^ Andrea Buongiovanni,Italia battuta, ma la mischia è da Sudafrica, inla Gazzetta dello Sport, 22 novembre 2009.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 25 agosto 2021).
  198. ^ Claudio Lenzi,È il giorno di Italia – Samoa. Impresa azzurra: 24-6, inla Gazzetta dello Sport, 28 novembre 2009.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 2 marzo 2010).
  199. ^ Massimo Calandri,Italia ko in Irlanda. Ma quanti rimpianti, inla Repubblica, 6 febbraio 2010.URL consultato il 26 settembre 2021.
  200. ^ Massimo Calandri,L'Italia sfiora l'impresa, l'Inghilterra resta un tabù, inla Repubblica, 14 febbraio 2010.URL consultato il 26 settembre 2021.
  201. ^ James Standley,Italy 12-17 England, inBBC, 14 febbraio 2010.URL consultato il 26 settembre 2021.
  202. ^ Massimo Calandri,Finalmente Italia: addio cucchiaio, inla Repubblica, 27 febbraio 2010.URL consultato il 26 settembre 2021.
  203. ^Paolo Condò,L’altro Sudafrica: springboks duri, bianchi e campioni. Ma l’Italia resiste, inla Gazzetta dello Sport, 20 giugno 2010.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 22 febbraio 2015).
  204. ^ Claudio Lenzi,Troppo Sudafrica per l’Italia. Springbok di slancio: 55-11, inla Gazzetta dello Sport, 26 giugno 2010.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 18 settembre 2010).
  205. ^ Massimo Calandri,Italia senza idee, l’Argentina ringrazia, inla Repubblica, 13 novembre 2010.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 23 gennaio 2011).
  206. ^Rugby, test match: Azzurri ko con Australia 14-32, inla Repubblica.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 5 febbraio 2012).
  207. ^(EN) Georgina Robinson,Wallabies' heads back in the game as they face another Italian job, inThe Sydney Morning Herald, 20 novembre 2012.URL consultato il 26 settembre 2021(archiviato dall'url originale il 26 settembre 2021).
  208. ^ Massimo Calandri,Fa tutto Bergamasco: l’Italia batte Figi, inla Repubblica, 22 novembre 2010.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 6 febbraio 2011).
  209. ^ Massimo Calandri,Italia, il cuore non basta: l'Irlanda ci beffa nel finale, inla Repubblica, 5 febbraio 2011.URL consultato il 26 settembre 2021.
  210. ^ Claudio Lenzi,Italia – Francia: 22-21! Che impresa al Flaminio, inla Gazzetta dello Sport, 12 marzo 2011.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato il 4 aprile 2011).
  211. ^(FR)Lièvremont : “déception et colère”, inl'Équipe, 12 marzo 2011.URL consultato il 3 aprile 2011(archiviato dall'url originale il 15 marzo 2011).
  212. ^Il Sei Nazioni 2012 allo stadio Olimpico, inla Gazzetta dello Sport, 12 luglio 2011.URL consultato il 15 settembre 2011.
  213. ^ Claudia Voltattorni,Stadio Flaminio addio, il 6 Nazioni trasloca all’Olimpico, inCorriere della Sera, 12 luglio 2011.URL consultato il 17 dicembre 2011(archiviato il 15 luglio 2011).
  214. ^ Massimo Calandri,Italia, luci e ombre. Domato il Giappone, inla Repubblica, 13 agosto 2011.URL consultato il 2 ottobre 2011(archiviato il 17 agosto 2011).
  215. ^ Massimo Calandri,Italia, doccia scozzese: “Sconfitta colpa nostra”, inla Repubblica, 20 agosto 2011.URL consultato il 2 ottobre 2011(archiviato il 22 agosto 2011).
  216. ^ Massimo Calandri,Bella Italia per un tempo, poi l’Australia dilaga, inla Repubblica, 11 settembre 2011.URL consultato il 2 ottobre 2011(archiviato il 25 settembre 2011).
  217. ^ Massimo Calandri,Irlanda troppo forte. L’Italia torna a casa, inla Repubblica, 2 ottobre 2011.URL consultato il 2 ottobre 2011(archiviato il 3 ottobre 2011).
  218. ^(FR)Rugby: Jacques Brunel prend le chemin de l'équipe d'Italie, inle Monde, 18 gennaio 2011.URL consultato il 18 gennaio 2011(archiviato il 19 gennaio 2011).
  219. ^Brunel nuovo CT: “Grande occasione”, inla Repubblica, 3 maggio 2011.URL consultato il 2 ottobre 2011(archiviato l'8 agosto 2011).
  220. ^(EN) James Standley,Six Nations: France 30-12 Italy, inBBC, 4 febbraio 2012.URL consultato il 3 febbraio 2013(archiviato il 4 febbraio 2013).
  221. ^(EN) Tom Fordyce,Six Nations: Italy 15-19 England, 11 febbraio 2012.URL consultato il 3 febbraio 2013(archiviato il 26 febbraio 2012).
  222. ^(EN) Andy Campbell,Six Nations: Italy 13-6 Scotland, inBBC, 17 marzo 2002.URL consultato il 4 febbraio 2013(archiviato il 19 marzo 2012).
  223. ^Italia, il fisico non basta: all'Argentina il 1° test match, inla Repubblica, 9 giugno 2012.URL consultato il 4 febbraio 2013(archiviato il 22 luglio 2012).
  224. ^ab Massimo Calandri,Rugby, Italia-Tonga 28-23: azzurri pronti per gli All Blacks, inla Repubblica, 10 novembre 2012.URL consultato il 4 febbraio 2013(archiviato il 1º dicembre 2012).
  225. ^abc Massimo Calandri,All Blacks insuperabili, ma l'Italia esce a testa alta, inla Repubblica, 17 novembre 2012.URL consultato il 1º dicembre 2012(archiviato il 21 dicembre 2012).
  226. ^(EN)New Zealand's Julian Savea scores twice in comfortable win over Italy, inThe Guardian, 17 novembre 2012.URL consultato il 1º dicembre 2012(archiviato il 20 novembre 2012).
  227. ^(EN)Australia survive fightback to maintain perfect record against Italy, inThe Observer, 24 novembre 2012.URL consultato il 4 febbraio 2013(archiviato il 29 novembre 2012).
  228. ^(EN) Georgina Robinson,Wallabies scrape home against resurgent Azzurri, inThe Sydney Morning Herald, 25 novembre 2012.URL consultato il 4 febbraio 2013(archiviato l'11 febbraio 2013).
  229. ^(FR) Richard Escot,Les Bleus trop pâles, inl'Équipe, 3 febbraio 2013.URL consultato il 3 febbraio 2013(archiviato il 6 febbraio 2013).
  230. ^ Massimo Calandra,Rugby, l’Inghilterra applaude gli azzurri: "Ci hanno messo paura", inla Repubblica, 11 marzo 2003.URL consultato il 16 marzo 2013(archiviato il 16 marzo 2013).
  231. ^ Massimo Calandri,Rugby, Sei Nazioni: Italia-Irlanda 22-15. Gli azzurri chiudono alla grande, inla Repubblica, 16 marzo 2013.URL consultato il 16 marzo 2013(archiviato il 19 marzo 2013).
  232. ^ Massimo Calandri,Il ritratto di Dorian Brunel, inla Repubblica, 27 settembre 2015.URL consultato il 31 ottobre 2015(archiviato il 4 marzo 2016).
  233. ^ Massimo Calandri,Rugby, l’Italia si sveglia tardi. Il Sudafrica vince facile, inla Repubblica, 8 giugno 2013.URL consultato il 31 maggio 2014(archiviato il 31 maggio 2014).
  234. ^ Massimo Calandri,Rugby, Italia più brutta travolta da Samoa, inla Repubblica, 15 giugno 2013.URL consultato il 31 maggio 2014(archiviato il 31 maggio 2014).
  235. ^ Roberto Parretta,Rugby, Italia – Scozia 29-30. Il tour in Sudafrica chiude con l’incubo, inla Gazzetta dello Sport, 22 giugno 2013.URL consultato il 31 maggio 2014(archiviato l'11 marzo 2014).
  236. ^ Massimo Calandri,Italia stanca e confusa. Con l'Argentina un altro ko, inla Repubblica, 23 novembre 2013.URL consultato il 24 novembre 2013(archiviato il 24 novembre 2013).
  237. ^ Massimo Calandri,Rugby, Italia umiliata in Giappone: Brunel se ne va?, inla Repubblica, 21 giugno 2014.URL consultato il 21 giugno 2014(archiviato il 21 giugno 2014).
  238. ^ Massimo Calandri,Rugby, l’Italia sfiora l’impresa: vince una cinica Argentina, inla Repubblica, 14 novembre 2014.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato il 4 marzo 2016).
  239. ^ Massimo Calandri,Rugby: Italia, un’ora da sogno. Ma con il Sudafrica non basta, inla Repubblica, 22 novembre 2014.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato il 24 settembre 2015).
  240. ^(EN) Andy Burke,Scotland 19-22 Italy, inBBC, 28 febbraio 2015.URL consultato il 22 marzo 2015(archiviato il 15 marzo 2015).
  241. ^(EN) Richard Williams,Six Nations 2015: Italy 20-61 Wales, inBBC, 21 marzo 2015.URL consultato il 22 marzo 2015(archiviato il 22 marzo 2015).
  242. ^ Simone Battaggia,Rugby, Italia, esame fallito: la Scozia passa 16-12, inla Gazzetta dello Sport, 22 agosto 2015.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato il 25 agosto 2021).
  243. ^ Simone Battaggia,Rugby, Scozia-Italia 48-7. Azzurri, quanti problemi. Sei mete a una, inla Gazzetta dello Sport, 29 agosto 2015.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato il 16 dicembre 2015).
  244. ^ Andrea Buongiovanni,Rugby, Galles – Italia 23-19, ma con Parisse torna il carattere, inla Gazzetta dello Sport, 5 settembre 2015.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato l'11 ottobre 2015).
  245. ^Rugby, Mondiali: Francia – Italia 32-10, la strada per gli azzurri è già in salita, inla Repubblica, 19 settembre 2015.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato il 23 ottobre 2015).
  246. ^ Valerio Vecchiarelli,Mondiale di Rugby: Italia – Canada 23-18, prima vittoria: gli azzurri tremano, rimontano e vincono, inCorriere della Sera, 26 settembre 2015.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato il 12 ottobre 2015).
  247. ^ Massimo Calandri,Rugby, Mondiali: Irlanda – Italia 16-9, ma gli azzurri sfiorano l'impresa, inla Repubblica, 4 ottobre 2015.URL consultato il 1º novembre 2015(archiviato il 6 novembre 2015).
  248. ^ Massimo Calandri,Rugby, Sei Nazioni: l'Italia sfiora il colpo, la Francia si impone 23-21, inla Repubblica, 6 febbraio 2016.URL consultato il 25 marzo 2016(archiviato il 10 marzo 2016).
  249. ^ Massimo Calandri,Rugby, Sei Nazioni: l'Italia chiude con una disfatta, azzurri travolti dal Galles, inla Repubblica, 19 marzo 2016.URL consultato il 25 marzo 2016(archiviato il 25 marzo 2016).
  250. ^(EN)Italy name Harlequins director of rugby Conor O’Shea as new head coach, inThe Guardian, 25 marzo 2016.URL consultato il 25 marzo 2016(archiviato il 25 marzo 2016).
  251. ^(EN)Conor O'Shea: Harlequins boss confirmed as new Italy coach, inBBC, 25 marzo 2016.URL consultato il 25 marzo 2016(archiviato il 25 marzo 2016).
  252. ^La formula segreta di O'Shea, così rinasce l'Italrugby, inla Repubblica, 20 novembre 2016.URL consultato il 10 dicembre 2016(archiviato il 10 dicembre 2016).
  253. ^ab Roberto Parretta,Rugby, test match: Argentina-Italia 30-24. Ma il bicchiere è mezzo pieno, inla Gazzetta dello Sport, 11 giugno 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  254. ^ Roberto Parretta,Rugby, l’Italia pasticcia ma vince: USA k.o. 24-20, inla Gazzetta dello Sport, 19 giugno 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 2 ottobre 2016).
  255. ^ Roberto Parretta,Rugby, sofferenza Italia: il Canada si arrende 20-18, inla Gazzetta dello Sport.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  256. ^ab Nicola Melillo,Rugby, Italia-All Blacks 10-68: dieci mete dai maestri, inla Gazzetta dello Sport, 12 novembre 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  257. ^ Massimo Calandri,Rugby, passeggiata All Blacks: Italia travolta 68-10, inla Repubblica, 12 novembre 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  258. ^ab Roberto Parretta,Rugby, l'Italia ha fatto la storia: il Sudafrica è battuto per la prima volta!, inla Gazzetta dello Sport, 19 novembre 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  259. ^(EN)Italy beat South Africa 20-18 to secure first ever win over Springboks, inBBC, 19 novembre 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  260. ^Italy celebrate famous first win over sorry South Africa, inThe Observer, 19 novembre 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  261. ^abc Andrea Buongiovanni,Rugby, Italia – Tonga 17-19: la beffa nel finale con un piazzato di Takulua, inla Gazzetta dello Sport, 26 novembre 2016.URL consultato il 13 marzo 2017(archiviato il 14 marzo 2017).
  262. ^Rugby, Sei Nazioni: Italia-Galles 7-33. Azzurri grandi un tempo, poi dilagano i Dragoni, inla Gazzetta dello Sport, 5 febbraio 2017.URL consultato il 27 febbraio 2017(archiviato il 28 febbraio 2017).
  263. ^Rugby, O'Shea e Parisse contro l'arbitro: "Due pesi e due misure", inla Repubblica, 5 febbraio 2017.URL consultato il 27 febbraio 2017(archiviato il 28 febbraio 2017).
  264. ^Rugby, Sei Nazioni: Italia – Irlanda 10-63. Travolti dall'onda verde, inla Gazzetta dello Sport, 11 febbraio 2017.URL consultato il 27 febbraio 2017(archiviato il 28 febbraio 2017).
  265. ^(EN) Tom Fordyce,Six Nations 2017: England 36-15 Italy, inBBC, 26 febbraio 2017.URL consultato il 13 febbraio 2017(archiviato il 12 marzo 2017).
  266. ^Rugby, Sei Nazioni, sogno finito dopo un'ora. Inghilterra – Italia 36-15, inla Gazzetta dello Sport, 26 febbraio 2017.URL consultato il 27 febbraio 2017(archiviato il 28 febbraio 2017).
  267. ^Rugby, il regolamento: ruck non contestate. Niente fuorigioco, inla Gazzetta dello Sport, 26 febbraio 2017.URL consultato il 26 febbraio 2017(archiviato il 28 febbraio 2017).
  268. ^(EN)England 36 Italy 15: Azzurri ruck tactics baffle hosts as Eddie Jones's men avoid almighty scare at Twickenham, inThe Daily Telegraph, 26 febbraio 2017.URL consultato il 27 febbraio 2017(archiviato il 26 febbraio 2017).
  269. ^(EN) Rick Broadbent,Forget Georgia, Italy deserve their place in the Six Nations, inThe Times, 27 febbraio 2017.URL consultato il 27 febbraio 2017(archiviato il 27 febbraio 2017).
  270. ^ Massimo Calandri,Rugby, Sei Nazioni; Italia ko anche con la Francia: arriva un altro cucchiaio di legno, inla Repubblica, 11 marzo 2017.URL consultato il 14 marzo 2017(archiviato il 13 marzo 2017).
  271. ^ Simone Battaggia,Rugby, Sei Nazioni: Scozia – Italia 29-0, azzurri a zero e disarmati, inla Gazzetta dello Sport, 18 marzo 2017.URL consultato il 23 aprile 2017.
  272. ^Rugby, la Scozia resta troppo forte: Italia sconfitta 34-13, inla Repubblica, 10 giugno 2017.URL consultato il 29 settembre 2021.
  273. ^ Massimo Calandri,Rugby, Italia punita allo scadere: con le Figi ko amaro, inla Repubblica, 17 giugno 2017.URL consultato il 29 settembre 2021.
  274. ^ab Massimo Calandri,Rugby, Italia a testa alta con l'Australia: ma arriva un altro ko, inla Repubblica, 24 giugno 2017.URL consultato il 29 settembre 2021.
  275. ^ Stefano Semeraro,Catania applaude l’Italia del rugby: Figi battute 19-10 nel primo test match, inLa Stampa, 11 novembre 2017.URL consultato il 29 settembre 2021.
  276. ^ Massimo Calandri,Rugby, l'Italia torna a perdere: Argentina troppo forte, inla Repubblica, 18 novembre 2017.URL consultato il 29 settembre 2021.
  277. ^ Massimo Calandri,Rugby, stavolta niente impresa: l'Italia si arrende al Sudafrica, inla Repubblica, 25 novembre 2017.URL consultato il 29 settembre 2021.
  278. ^(FR)Six nations 2018: France-Italie délocalisé à Marseille, une première, inFrance 24, 16 giugno 2017.URL consultato il 13 agosto 2017(archiviato dall'url originale il 13 agosto 2017).
  279. ^(EN) Lewis Stuart,Scotland snatch Six Nations victory over Italy with late Greig Laidlaw penalty, inThe Observer, 17 marzo 2018.URL consultato il 5 maggio 2018.
  280. ^ Massimo Calandri,Rugby, per l'Italia pesante sconfitta nel test-match contro il Giappone, inla Repubblica, 9 giugno 2018.URL consultato il 10 giugno 2018.
  281. ^ Massimo Calandri,Rugby, l'Italia si rialza: Giappone battuto 22-25, inla Repubblica, 16 giugno 2018.URL consultato il 16 giugno 2018.
  282. ^(EN)Ireland’s Jordan Larmour overwhelms Italy with Chicago hat-trick, inThe Observer, 3 novembre 2018.URL consultato il 30 settembre 2021.
  283. ^Italia, ufficializzato il calendario di novembre 2018, sufederugby.it,Federazione Italiana Rugby, 6 giugno 2018.URL consultato il 29 settembre 2021(archiviato dall'url originale il 29 settembre 2021).
  284. ^ Domenico Calcagno,Rugby. Attenta Italia, la Georgia è un trappolone in chiave Sei Nazioni, inCorriere della Sera, 9 settembre 2018.URL consultato il 30 settembre 2021.
  285. ^ Massimo Calandri,Rugby, l'Italia supera la Georgia: a Firenze è festa azzurra, inla Repubblica, 10 novembre 2018.URL consultato il 30 settembre 2021.
  286. ^(EN) Ian Malin,Italy end Georgia debate – for now, inRugby union: talking points from the second round of autumn Tests,The Guardian, 12 novembre 2018.URL consultato il 30 settembre 2021.
  287. ^ Massimo Calandri,Rugby, Italia – Australia 7-26: azzurri ko, altra occasione sprecata, inla Repubblica, 17 novembre 2018.URL consultato il 30 settembre 2021.
  288. ^ Massimo Calandri,Italia travolta dagli All Blacks, all'Olimpico finisce 3-66, inla Repubblica, 24 novembre 2018.URL consultato il 30 settembre 2021.
  289. ^Sei Nazioni Rugby, Inghilterra – Italia 57-14. Dura lezione per gli azzurri, inla Repubblica, 9 marzo 2019.URL consultato il 1º ottobre 2021.
  290. ^ Massimo Calandri e Diego Costa,Rugby, Sei Nazioni: Scozia – Italia 33-20. Gli azzurri deludono, non basta l'orgoglio finale, inla Repubblica, 2 febbraio 2019.URL consultato il 1º ottobre 2021.
  291. ^ Massimo Calandri,Sei Nazioni 2019, Italia-Galles 15-26: Dragoni troppo forti per gli Azzurri, inla Repubblica, 9 febbraio 2019.URL consultato il 1º ottobre 2021.
  292. ^ Massimo Calandri,Rugby, Sei Nazioni: Italia – Irlanda 16-26. Agli azzurri non basta la miglior partita dell'anno, inla Repubblica, 24 febbraio 2019.URL consultato il 1º ottobre 2021.
  293. ^ Massimo Calandri,Sei Nazioni, Italia – Francia 14-25: per gli azzurri ancora cucchiaio di legno, inla Repubblica.URL consultato il 1º ottobre 2021.
  294. ^abRugby, l'Italia travolge la Russia (85-15) nel Cattolica test match, inla Repubblica, 17 agosto 2019.URL consultato il 1º ottobre 2021.
  295. ^ab Luca Stamerra,Italia-Canada 48-7: un successo convincente che avvicina gli azzurri ai Mondiali 2023, inEurosport, 26 settembre 2021.URL consultato il 31 luglio 2021(archiviato dall'url originale il 31 luglio 2021).
  296. ^abc Simone Battaggia,Il Sudafrica sfianca l’Italia: 49-3, l’élite ovale resta un miraggio, inla Gazzetta dello Sport, 4 ottobre 2019.URL consultato il 31 luglio 2021.
  297. ^(EN) Chris Jones,Rugby World Cup: Typhoon Hagibis forces England-France off; Scotland wait & Ireland play, inBBC, 10 ottobre 2019.URL consultato il 31 luglio 2021.
    «England's Rugby World Cup match against France on Saturday has been called off because of Typhoon Hagibis […] The Pool B match between New Zealand and Italy in Toyota on Saturday has also been cancelled»
  298. ^(EN)Namibia v Canada called off, inThe Namibian, 12 ottobre 2019.URL consultato il 30 luglio 2021(archiviato dall'url originale il 30 luglio 2021).
    «World Rugby and the Japan 2019 Organising Committee have cancelled today's Rugby World Cup 2019 Pool B match between Namibia and Canada in Kamaishi on safety grounds»
  299. ^(EN) Tom Hamilton,Sergio Parisse: Game wouldn't have been cancelled if New Zealand needed points, inESPN, 10 ottobre 2019.URL consultato il 31 luglio 2021.
  300. ^(EN)All Blacks sympathise with Italy after 'no-brainer' cancellation, inReuters, 10 ottobre 2019.URL consultato il 31 luglio 2021(archiviato dall'url originale il 31 luglio 2021).
  301. ^O’Shea lascia la panchina azzurra con effetto immediato, inla Gazzetta dello Sport, 16 novembre 2019.URL consultato il 2 ottobre 2021.
  302. ^Nazionale, definito lo staff tecnico per il Guinness Sei Nazioni 2020, sufederugby.it, Federazione Italiana Rugby, 21 novembre 2019.URL consultato il 2 ottobre 2021(archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2021).
  303. ^ Federico Proietti,Stadi pieni e zero punti. Il paradosso del rugby, inla Repubblica, 23 febbraio 2020.URL consultato il 2 ottobre 2021.
  304. ^(EN) Gerard Meagher,Six Nations: Rescheduling set to hand England busy autumn, inThe Guardian.URL consultato il 2 ottobre 2021.
  305. ^Franco Smith confermato ct della nazionale italiana di rugby, inRai Sport, 30 maggio 2020.URL consultato il 2 ottobre 2021(archiviato il 2 ottobre 2021).
  306. ^Autumn Nations Cup: Italia ko con il Galles, inRai Sport, 5 dicembre 2020.URL consultato il 2 ottobre 2021(archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2021).
  307. ^abc Roberto Parretta,Italia, il disastro è completo: la Scozia domina 52-10, inla Gazzetta dello Sport, 20 marzo 2021.URL consultato il 5 ottobre 2021.
  308. ^Marzio Innocenti è il ventunesimo presidente della Federazione Italiana Rugby, sufederugby.it, Federazione Italiana Rugby, 13 marzo 2021.URL consultato il 13 marzo 2021(archiviato dall'url originale il 13 marzo 2021).
  309. ^ Simone Battaggia,Smith racconta il suo nuovo Alto Livello: "La chiave sarà l’Italia A", inla Gazzetta dello Sport, 8 settembre 2021.URL consultato il 5 ottobre 2021.
  310. ^ Massimo Calandri,Rugby, Kieran Crowley è il nuovo CT dell'Italia: «È l'uomo giusto per tornare in alto», inla Repubblica, 19 maggio 2021.URL consultato il 5 ottobre 2021.
  311. ^Italia – All Blacks 9-47: Italia sconfitta tra gli applausi, inla Gazzetta dello Sport, 6 novembre 2021.URL consultato il 6 novembre 2021.
  312. ^ Massimo Calandri,Italia, di buono c'è solo la vittoria. Uruguay ko, ma quanta sofferenza, inla Repubblica, 20 novembre 2021.URL consultato il 21 novembre 2021.
  313. ^ Roberto Parretta,Italia, i ko consecutivi sono 36. Evitato il naufragio, ma la Scozia passa 33-22, inla Gazzetta dello Sport, 12 marzo 2022.URL consultato il 15 marzo 2022.
  314. ^ Roberto Parretta,Capolavoro allo scadere di Capuozzo, storico successo dell’Italia col Galles, inla Gazzetta dello Sport, 19 marzo 2022.URL consultato il 19 marzo 2022.
  315. ^(EN) Daniel Gallan,Padovani’s late try gives Italy historic Six Nations win against turgid Wales, inThe Observer, 19 marzo 2022.URL consultato il 19 marzo 2022.
  316. ^Rugby: test match, Portogallo - Italia 31-38, inANSA, 25 giugno 2022.URL consultato il 14 luglio 2022(archiviato dall'url originale il 28 giugno 2022).
  317. ^ Simone Battaggia,Italia, il messaggio che serviva: Romania battuta 45-13, sette mete a una, inla Gazzetta dello Sport, 1º luglio 2022.URL consultato il 14 luglio 2022.
  318. ^ Simone Battaggia,Italia troppo acerba per una Georgia affamata: 28-19, la sconfitta che non ci voleva, inla Gazzetta dello Sport, 10 luglio 2022.URL consultato il 15 luglio 2022.
  319. ^ Massimo Calandri,Rugby, Italia-Samoa 49-17: buon test per gli azzurri in vista di Australia e Sudafrica, inla Repubblica, 5 novembre 2022.URL consultato il 9 novembre 2022.
  320. ^È un'Italia spettacolare: sei mete a Samoa, finisce 49-17, inla Gazzetta dello Sport, 5 novembre 2022.URL consultato il 20 novembre 2022.
  321. ^ Massimo Calandri,Rugby, storica Italia: battuta l'Australia per la prima volta, inla Repubblica, 12 novembre 2022.URL consultato il 12 novembre 2022.
  322. ^Capolavoro Italia, a Firenze batte l'Australia per la prima volta!, inla Gazzetta dello Sport, 12 novembre 2022.URL consultato il 12 novembre 2022.
  323. ^(EN)Italy 28-27 Australia: Azzurri earn first win against Wallabies, inBBC, 12 novembre 2022.URL consultato il 12 novembre 2022.
  324. ^(EN) Tom Decent,‘Poor coaching’: Italy stun Wallabies to break 39-year drought as Donaldson misses match-winning kick, inThe Sydney Morning Herald, 13 novembre 2022.URL consultato il 16 novembre 2022(archiviato dall'url originale il 13 novembre 2022).
  325. ^ Valerio Vecchiarelli,Rugby, Italia-Sudafrica risultato 21-63: Springboks troppo forti, inCorriere della Sera, 19 novembre 2022.URL consultato il 27 novembre 2022(archiviato il 19 novembre 2022).
  326. ^(EN)  Referto World Rugby incontro n° 29838, daworld.rugby,World Rugby.
  327. ^(EN)  Referto World Rugby incontro n° 29841, daworld.rugby,World Rugby.
  328. ^ Roberto Parretta,Italia bruttina, ma basta e avanza per piegare 52-8 la Namibia, inla Gazzetta dello Sport, 9 settembre 2023.URL consultato il 7 maggio 2024.
  329. ^ Claudio Lenzi,Italia a due facce: prima soffre, poi travolge l’Uruguay e vola in testa al gruppo, inla Gazzetta dello Sport, 20 settembre 2023.URL consultato il 7 maggio 2024.
  330. ^(EN) Joe Rindl,New Zealand 96-17 Italy: All Blacks move to cusp of Rugby World Cup, 29 settembre 2023.URL consultato il 7 maggio 2023.
  331. ^ Roberto Parretta,Italia, i quarti restano un miraggio: Francia a valanga, azzurri eliminati, inla Gazzetta dello Sport, 6 ottobre 2023.URL consultato il 7 maggio 2024.
  332. ^Gonzalo Quesada commissario tecnico dell’Italia dal 1º gennaio 2024, sufederugby.it, Federazione Italiana Rugby, 16 giugno 2023(archiviato dall'url originale il 6 maggio 2024).
  333. ^ab Francesca Castagna,Preparazione al Payanini per la nazionale italiana di rugby, inl'Arena,Verona, 3 gennaio 2024.URL consultato il 9 maggio 2024(archiviato il 5 gennaio 2024).
  334. ^Papà leggenda Wallabie, lui stella in Premier: la storia di Louis Lynagh che ha scelto l'Italia, inla Gazzetta dello Sport, 7 marzo 2024.URL consultato l'8 marzo 2024.
  335. ^ab Valerio Vecchiarelli,Sei Nazioni, Italia-Inghilterra 24-27: gli azzurri battuti con onore, inCorriere della Sera, Milano, 3 febbraio 2024.URL consultato il 9 maggio 2024(archiviato il 14 febbraio 2024).
  336. ^ Roberto Parretta,Sei Nazioni: l'Irlanda passeggia, Italia liquidata 36-0, inla Gazzetta dello Sport, 11 febbraio 2024.URL consultato il 10 maggio 2024.
  337. ^(FR) Richard Escot,Les Bleus concèdent un nul historique à domicile face à l'Italie dans les Six Nations, inl'Équipe, 25 febbraio 2024.URL consultato il 5 ottobre 2024(archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2024).
  338. ^(EN) Luke McLaughlin,Gatland offers Wales resignation after dire Six Nations ends with defeat to Italy, inThe Observer, 16 marzo 2024.URL consultato il 4 maggio 2024.
  339. ^Rugby: l'Italia sale all'ottavo posto nel ranking internazionale, inRai News, 18 marzo 2024.URL consultato il 10 maggio 2024(archiviato dall'url originale il 19 marzo 2024).
  340. ^(EN) Daniel Gallan,Italy beat the deluge and condemn toothless Wales to 14th defeat in a row, inThe Guardian, 8 febbraio 2025.URL consultato il 16 agosto 2025.
  341. ^abcFIR e Macron insieme fino al 2025, sufederugby.it, Federazione Italiana Rugby, 3 luglio 2017.URL consultato il 5 luglio 2017(archiviato dall'url originale il 5 luglio 2017).
  342. ^ab Giacomo Bagnasco,Adidas e Azzurri: il rugby cambia maglia, inIl Sole 24 Ore, 13 settembre 2012.URL consultato il 21 novembre 2012(archiviato il 25 agosto 2021).
  343. ^Rugby: Adidas in uscita su FIR, pronta all’ingresso Macron, inSport Economy, 17 aprile 2017.URL consultato il 19 aprile 2017(archiviato il 25 agosto 2021).
  344. ^Notizie di sport, inla Repubblica, 8 novembre 2000.URL consultato il 5 ottobre 2021.
  345. ^Rugby: si incontrano i giocatori con Cariparma Crédit Agricole, inGazzetta di Parma, 9 novembre 2014.URL consultato il 5 luglio 2017(archiviato dall'url originale il 5 luglio 2017).
  346. ^Cattolica e il rugby, sucattolica.it,Cattolica Assicurazioni, 3 luglio 2018.URL consultato il 25 agosto 2021(archiviato dall'url originale il 25 agosto 2021).
  347. ^Suzuki sponsor di maglia della nazionale italiana rugby, sufederugby.it, Federazione Italiana Rugby, 5 novembre 2021.URL consultato il 21 marzo 2022(archiviato dall'url originale il 9 novembre 2021).
  348. ^ Marco Bellinazzo,La piattaforma digitale Bitpanda sarà partner dell’Italrugby nel Sei nazioni 2022, inil Sole 24 Ore, 20 gennaio 2022.URL consultato il 21 marzo 2022(archiviato dall'url originale il 22 marzo 2022).
  349. ^Vittoria Assicurazioni nuovo sponsor di maglia della nazionale italiana maschile, sufederugby.it, Federazione Italiana Rugby, 4 novembre 2011.URL consultato il 13 novembre 2022(archiviato dall'url originale il 13 novembre 2022).
  350. ^Vittoria Assicurazioni main sponsor di FIR fino al 2024, sufederugby.it, Federazione Italiana Rugby, 24 gennaio 2023.URL consultato il 28 gennaio 2023(archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2023).
  351. ^Per alcuni incontri tra il 1991 e il 1995 fu usato uno scudetto tricolore bordato d'azzurro sormontato dalla sigla "F.I.R" azzurra su sfondo bianco.
  352. ^Corporate Identity Manual FIR, sufederugby.it.
  353. ^Il Sei Nazioni 2012 allo stadio Olimpico, inla Gazzetta dello Sport, 12 luglio 2011.URL consultato il 15 settembre 2011(archiviato il 15 settembre 2011).
  354. ^ Claudia Voltattorni,Stadio Flaminio addio, il 6 Nazioni trasloca all’Olimpico, inCorriere della Sera, 12 luglio 2011.URL consultato il 17 dicembre 2011(archiviato il 16 agosto 2011).
  355. ^Cronache dello sport, inLa Stampa, 25 aprile 1954, p. 4.URL consultato il 27 agosto 2012(archiviato il 12 febbraio 2015).
  356. ^Il Sei Nazioni 2012 allo stadio Olimpico, inla Gazzetta dello Sport, 12 luglio 2011.URL consultato il 15 settembre 2011.
  357. ^ Claudia Voltattorni,Stadio Flaminio addio, il 6 Nazioni trasloca all’Olimpico, inCorriere della Sera, 12 luglio 2011.URL consultato il 17 dicembre 2011.
  358. ^ Cenzo Bianculli,I nazionali d'Italia affrontano la rappresentativa catalana di Spagna: la bilancia dovrebbe finalmente pendere a nostro favore, inil Littoriale, 23 marzo 1935, p. 5.URL consultato l'8 maggio 2024.
  359. ^L'Italia battuta dalla Francia nell'incontro di rugby XIII: 22-18, inLa Stampa, 23 maggio 1952.URL consultato il 28 giugno 2011(archiviato il 3 dicembre 2013).
  360. ^Rugby 2021, p. 293.
  361. ^I C.T. azzurri, inla Gazzetta dello Sport, 3 ottobre 2007.URL consultato il 25 ottobre 2011(archiviato il 21 gennaio 2012).
  362. ^Rugby 2021, p. 297.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]


V · D · M
Top 20 di World Rugby al 17 novembre 2025
1.Sudafrica · 2.Nuova Zelanda · 3.Inghilterra · 4.Irlanda · 5.Francia · 6.Argentina · 7.Australia · 8.Figi · 9.Scozia · 10.Italia
11.Georgia · 12.Galles · 13.Giappone · 14.Spagna · 15.Uruguay · 16.Stati Uniti · 17.Samoa · 18.Cile · 19.Tonga · 20.Romania
V · D · M
Sei Nazioni
Edizioni
Home Championship (1883-1909)1883 ·1884 ·1885 ·1886 ·1887 ·1888 ·1889 ·1890 ·1891 ·1892 ·1893 ·1894 ·1895 ·1896 ·1897 ·1898 ·1899 ·1900 ·1901 ·1902 ·1903 ·1904 ·1905 ·1906 ·1907 ·1908 ·1909
Cinque Nazioni (1910-1931)1910 ·1911 ·1912 ·1913 ·1914 ·1920 ·1921 ·1922 ·1923 ·1924 ·1925 ·1926 ·1927 ·1928 ·1929 ·1930 ·1931
Home Championship (1932-1939)1932 ·1933 ·1934 ·1935 ·1936 ·1937 ·1938 ·1939
Cinque Nazioni (1947-1999)1947 ·1948 ·1949 ·1950 ·1951 ·1952 ·1953 ·1954 ·1955 ·1956 ·1957 ·1958 ·1959 ·1960 ·1961 ·1962 ·1963 ·1964 ·1965 ·1966 ·1967 ·1968 ·1969 ·1970 ·1971 ·1972 ·1973 ·1974 ·1975 ·1976 ·1977 ·1978 ·1979 ·1980 ·1981 ·1982 ·1983 ·1984 ·1985 ·1986 ·1987 ·1988 ·1989 ·1990 ·1991 ·1992 ·1993 ·1994 ·1995 ·1996 ·1997 ·1998 ·1999
Sei Nazioni2000 ·2001 ·2002 ·2003 ·2004 ·2005 ·2006 ·2007 ·2008 ·2009 ·2010 ·2011 ·2012 ·2013 ·2014 ·2015 ·2016 ·2017 ·2018 ·2019 ·2020 ·2021 ·2022 ·2023 ·2024 ·2025 ·2026
Storia
SquadreFrancia ·Galles ·Inghilterra ·Irlanda ·Italia ·Scozia
Impianti in usoStade de France (Francia) ·Millennium Stadium (Galles) ·Twickenham (Inghilterra) ·Aviva Stadium (Irlanda) ·Olimpico (Italia) ·Murrayfield (Scozia)
Impianti del passatoYves du Manoir, Colombes (Francia) ·Parco dei Principi, Parigi (Francia) ·Vélodrome, Marsiglia (Francia) ·Parc OL (Francia) ·Pierre Mauroy (Francia) ·Cardiff Arms Park (Galles) ·National Stadium, Cardiff (Galles) ·Rodney Parade, Newport (Galles) ·St. Helen’s, Swansea (Galles) ·Wembley, Londra (Galles) ·Richmond Athletic Ground, Londra (Inghilterra) ·Rectory Field, Blackheath (Inghilterra) ·Cardigan Field, Leeds (Inghilterra) ·Welford Road, Leicester (Inghilterra) ·Whalley Range, Manchester (Inghilterra) ·Balmoral Showgrounds, Belfast (Irlanda) ·Ormeau Road, Belfast (Irlanda) ·Ravenhill, Belfast (Irlanda) ·Mardyke, Cork (Irlanda) ·Lansdowne Road, Dublino (Irlanda) ·Stadio Flaminio, Roma (Italia) ·Inverleith Sports Ground, Edimburgo (Scozia) ·Raeburn Place, Edimburgo (Scozia)
Riconoscimenti e trofei accessoriGrande Slam ·Triple Crown ·Cucchiaio di legno ·Trofeo Auld Alliance ·Calcutta Cup ·Centenary Quaich ·Cuttitta Cup ·Doddie Weir Cup ·Trofeo Garibaldi ·Millennium Trophy
VarieStatistiche
V · D · M
Tour della nazionale di rugby a 15 dell’Italia
Africa1970 ·1973 ·1985 ·1991 ·1997 ·1999 ·2001 ·2008 ·2010 ·2013
Americhe1980 ·1983 ·1989 ·2001 ·2005 ·2007 ·2008 ·2012 ·2016
Asia2004 ·2006 ·2014 ·2017 ·2018 ·2024
Europa1974 ·1975 ·1988-89 ·1990 ·1994-95 ·1998 ·2004 ·2022
Oceania1980 ·1981 ·1986 ·1994 ·2000 ·2002 ·2003 ·2005 ·2006 ·2009 ·2014 ·2017 ·2024
Federazione Italiana Rugby ·Nazionale italiana di rugby
V · D · M
Nazionali e selezioni maschili di rugby a 15
Nazionali di alto livello
Argentina ·Australia ·Francia ·Galles ·Inghilterra ·Irlanda ·Italia ·Nuova Zelanda ·Scozia ·Sudafrica
Nazionali emergenti
Partecipanti alla
Coppa del Mondo
Canada ·Cile ·Costa d'Avorio ·Figi ·Georgia ·Namibia ·Portogallo ·Romania ·Samoa ·Spagna ·Stati Uniti ·Tonga ·Uruguay ·Zimbabwe
Altre affiliate
World Rugby
Algeria ·Andorra ·Austria ·Azerbaigian ·Bahamas ·Barbados ·Belgio ·Bermuda ·Bosnia ed Erzegovina ·Botswana ·Brasile ·Brunei ·Bulgaria ·Burundi ·Burkina Faso ·Camerun ·Cina ·Colombia ·Corea del Sud ·Costa Rica ·Croazia ·Danimarca ·Emirati Arabi Uniti ·eSwatini ·Filippine ·Finlandia ·Germania ·Ghana ·Guatemala ·Giamaica ·Guam ·Guyana ·Hong Kong ·India ·Indonesia ·Iran ·Isole Cayman ·Isole Cook ·Isole Salomone ·Isole Vergini Britanniche ·Israele ·Kazakistan ·Kenya ·Kirghizistan ·Laos ·Lettonia ·Lituania ·Lussemburgo ·Madagascar ·Malaysia ·Mali ·Malta ·Marocco ·Mauritania ·Mauritius ·Messico ·Moldavia ·Monaco ·Mongolia ·Nigeria ·Niue ·Norvegia ·Paesi Bassi ·Pakistan ·Panama ·Papua Nuova Guinea ·Paraguay ·Perù ·Polonia ·Rep. Ceca ·Ruanda ·Saint Lucia ·Saint Vincent e Grenadine ·Samoa Americane ·Senegal ·Serbia ·Singapore ·Slovacchia ·Slovenia ·Sri Lanka ·Svezia ·Svizzera ·Taipei cinese ·Tanzania ·Thailandia ·Togo ·Trinidad e Tobago ·Tunisia ·Turchia ·Ucraina ·Uganda ·Ungheria ·Uzbekistan ·Vanuatu ·Venezuela ·Zambia
Nazionali e selezioni affiliate solo agli organismi continentali
Rugby AfricaBenin ·Ciad ·Egitto ·Libia ·Niger ·Rep. del Congo ·RD del Congo ·Seychelles
Asia RugbyBangladesh ·Cambogia ·Macao
Rugby EuropeBielorussia ·Estonia ·Islanda ·Kosovo ·Liechtenstein ·Montenegro ·San Marino
Rugby Americas NorthCuraçao ·Rep. Dominicana ·Guadalupa[N 1] ·Martinica[N 1] ·Turks e Caicos
Oceania RugbyNauru ·Nuova Caledonia[N 1] ·Tahiti ·Wallis e Futuna[N 1]
Sudamérica RugbyEcuador ·El Salvador
Selezioni internazionali
African Leopards ·Africa Orientale ·British and Irish Lions ·Pacific Islanders ·Sudamérica XV ·World XV
Non affiliate ad alcun organismo
Selezioni dellaFFRMayotte ·la Riunione
Sospese o mai affiliateArmenia[N 2] ·Bahrein ·Gibilterra ·Grecia[N 3] ·Mauritania ·Russia[N 4]
SoppresseCatalogna ·Cecoslovacchia ·Germania Est ·Golfo Persico ·Jugoslavia ·Unione Sovietica
Note
  1. ^abcdFacente capo allafederazione francese
  2. ^Armenia sospesa dal 2014 per inattività
  3. ^Grecia sospesa per mancato riconoscimento della federazione dal proprio comitato olimpico
  4. ^Russia sospesa dal 2022 a seguito dell’aggressione militare all’Ucraina
World Rugby
V · D · M
Rugby a 15 in Italia
FederazioneFederazione Italiana Rugby ·Nazionale maschile ·Nazionale femminile ·Nazionale A maschile ·Under-20 ·Accademia Ivan Francescato
Attività nazionaleStruttura dei campionati ·Serie A Élite maschile (derby d’Italia) ·Serie A Élite femminile ·Serie A maschile ·Serie A femminile ·Serie B ·Serie C ·Coppa Italia ·Supercoppa italiana (maschile)
Attività interconfederaleUnited Rugby Championship (derby italiano)
Attività internazionaleSei Nazioni ·Nations Cup ·Sei Nazioni femminile ·Giocatori internazionali di rilievo
Attività giovanileCampionato U-18
CategorieSquadre di club maschili ·Squadre di club femminili ·Rugbisti ·Arbitri ·Stadi
EventiCoppa Europa 1952 ·Coppa Europa 1954 ·Campionato europeo femminile 1995 ·Campionato europeo femminile 1999 ·Coppa delle Nazioni femminile 2002 ·Coppa delle Nazioni femminile 2006 ·Campionato mondiale giovanile 2011 ·Campionato europeo femminile 2012 ·Campionato mondiale U-20 2015 ·Campionato mondiale U-20 2020 ·Torneo di qualificazione al mondiale femminile 2021
SelezioniI Dogi ·I Lupi
TrofeiCuttitta Cup ·Trofeo Giuseppe Garibaldi ·Trofeo Anita Garibaldi
OrganizzazioniAssociazione italiana rugbysti ·Lega Italiana Rugby
Attività del passatoCoppa dei Campioni FIRA ·Churchill Cup ·Coppa Intercontinentale ·Lega Italiana Rugby d'Eccellenza
V · D · M
Rappresentative sportive nazionali italiane
Sport individuali
MaschiliGinnastica artistica
FemminiliGinnastica artistica
MisteA1 GP ·Atletica leggera ·Ciclismo su pista ·Ciclismo su strada ·Judo ·Nuoto ·Pugilato ·Scherma ·Sci alpinismo ·Sci alpino ·Short track ·Slittino
Sport di squadra
MaschiliBaseball ·Calcio ·Calcio a 5 ·Canoa polo ·Cricket ·Curling ·Floorball ·Football americano ·Football sala ·Hockey su ghiaccio ·Hockey su pista ·Hockey su prato ·Hockey su slittino ·Lacrosse ·Pallacanestro ·Pallamano ·Pallanuoto ·Pallavolo ·Roller derby ·Rugby a 7 ·Rugby a 13 ·Rugby a 15 ·Softball ·Tennis
FemminiliBeach handball ·Calcio ·Calcio a 5 ·Canoa polo ·Cricket ·Curling ·Football americano ·Ginnastica ritmica ·Hockey su ghiaccio ·Hockey su pista ·Hockey su prato ·Pallacanestro ·Pallamano ·Pallanuoto ·Pallavolo ·Roller derby ·Rugby a 7 ·Rugby a 13 ·Rugby a 15 ·Softball ·Tennis
MisteBob ·Curling doppio misto ·Curling misti ·Polo ·Korfball
Olimpiadi ·Paralimpiadi ·Giochi mondiali ·Universiadi
  Portale Rugby: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rugby
Wikimedaglia
Wikimedaglia
Questa è unavoce in vetrina, identificata come una dellemigliori voci prodotte dallacomunità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 25 dicembre 2008 —vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accettisuggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci in vetrina in altre lingue  ·  Voci in vetrina in altre lingue senza equivalente su it.wiki

Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Nazionale_maschile_di_rugby_a_15_dell%27Italia&oldid=147930037"
Categoria:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp