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Nazionale maschile di rugby a 15 dell'Argentina

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Argentina (bandiera)
Argentina
Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Prima tenuta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Tenuta alternativa
SportRugby a 15
FederazioneUnión Argentina de Rugby
Soprannome«los Pumas»
C.T.Felipe Contepomi
Record presenzePablo Matera (112)
Record meteJ. M. Núñez Piossek (30)
Record puntiNicolás Sánchez (899)
Piazzamento5ª (14 novembre 2024)
Sponsor tecnicoNike
Esordio internazionale
Argentina3-28Anglo-Welsh XV
Buenos Aires, 12 giugno 1910
Migliore vittoria
Argentina 152-0Paraguay
Mendoza, 1º maggio 2002
Peggiore sconfitta
Nuova Zelanda 93-8 Argentina
Wellington, 28 agosto 1999
Coppa del Mondo
Partecipazioni10 (esordio:1987)
Miglior risultato3ª (2007)
Sudamericano
Partecipazioni28 (esordio:1951)
Miglior risultato1ª (27 volte)
Rugby Championship
Partecipazioni8 (esordio:2012)
Miglior risultato2ª (2020)
Stadio nazionale
Stadio nazionaleStadio José Amalfitani
(49540 posti)

LaNazionale argentina di rugby a 15 (inspagnolo: Selección de rugby de Argentina, i cui giocatori sono soprannominatiLos Pumas, iPuma) è la rappresentante ufficiale dell'Argentina nelle competizioni e nei test-match diRugby Union ed è sotto la giurisdizione dellaUnión Argentina de Rugby (sino al 1951 Union de Rugby de Rio de la Plata). È tra le migliori nazionali di rugby a 15 del mondo (Al 21 novembre 2022 la squadra occupa la 7ª posizione delranking World Rugby.) e la migliore in assoluto del continente americano. Classificatasi terza allaCoppa del Mondo 2007 alle spalle diSudafrica eInghilterra e davanti allaFrancia, dal 2012 prende parte alThe Rugby Championship.

Dal 2012 partecipa alRugby Championship, torneo che la vede contrapposta adAustralia,Nuova Zelanda eSudafrica. È stata negli anni relegata a tornei minori come ilCampionato sudamericano di rugby, nel quale non ha mai perso in oltre 50 anni neppure un incontro e ilCampionato panamericano di rugby, disputato tra il 1995 e il 2004 controStati Uniti,Uruguay eCanada.

Nel 1995-97 venne creata laCoppa Latina conFrancia,Italia eRomania, ma il torneo non ha avuto seguito dopo l'ammissione dell'Italia nel "Sei Nazioni".

Storia

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Le origini

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Prima squadra storica, 1910

La prima partita nota dirugby fu disputata nel 1873. Il gioco venne diffuso in Argentina, nella zona di Buenos Aires, porto principale del paese e aperta ai commerci con i paesi britannici.Nel 1899 quattro club di Buiones Aires fondarono la River Plate Rugby Football Union.Nel 1910 vi fu un primo contatto internazionale. Una selezione dellaUniversità di Oxford si recò in Argentina in tour. Schierando anche alcuni giocatori scozzesi, venne presentata come “Combinado Britannico” o “Gran Bretagna XV” . Gli argentini furono sconfitti per 3-28.

Un'altra selezione britannica ufficiosa visitò l'Argentina nel 1927 per un lungotour cogliendo 4 vittorie assai nette contro la selezione argentina (formata solo di giocatori della Capitale).Altri cinque anni trascorsero prima della visita degli “JuniorSpringboks” che nel 1932 colsero due successi facili.Nel 1936 per la prima volta una selezione argentina si recò all'estero in un tour in Cile, dove colse facili vittorie. Un mese prima vi era stata la terza visita di una selezione delle Isole britanniche (10 vittorie in 10 partite per i britannici).

Il dopoguerra

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L'attività internazionale conobbe uno stop con la seconda guerra mondiale, che pure risparmiò l'Argentina. Nel 1948 vi fu lavisita di una selezione di studenti di Oxford e Cambridge. Colsero due vittorie contro la selezione nazionale, che all'epoca giocava allo stadio “Maldonado” del “Club de Gimnasia y Esgrima de Buenos Aires” (GEBA) .Sempre nello stesso stadio, l'Argentina affrontò due volte laFrancia nel 1949 con altrettante sconfitte.

Nel 1951 furono organizzati a Buenos Aires i primiGiochi panamericani e la River Plate Rugby Football Union propose di organizzare un torneo. Il comitato olimpico Argentino accettò ma a condizione che diventasse una vera federazione nazionale. Fu così che nacque laUnion Argentina de Rugby (UAR), mentre la precedente divenne successivamente laUnión de Rugby de Buenos Aires (URBA). La nazionale argentina, formata sempre da giocatori della capitale, si aggiudicò facilmente il torneo, considerato come la prima edizione del Campionato Sudamericano.

Il primo risultato di prestigio arrivò nel 1952 quando fu l'Irlanda ad inviare una selezione (non ufficiale): nel primo dei due match con il “combinado Argentino” , giunse per quest'ultimo uno storico pareggio.Seguì nel 1954 una visita dellaFrancia. Per l'occasione la nazionale cambiò casa, giocando al più capientestadio del Ferro Carril Oeste.Dopo un tour ancora di un “combinado” delle università di Oxford e Cambridge nel 1956 e la vittoria nelcampionato sudamericano del 1958, nel 1959 la selezione argentina subì due onorevolissime sconfitte con gli Junior Springboks (6-14) (6-20). Iniziò un privilegiato rapporto rugbistico tra i due paesi.

1965-1970: Nasce la leggenda dei Pumas

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Nel1964 vennero allestite due squadre denominate nazionali. La prima, ufficiale, inviata a giocare a San Paolo alCampionato sudamericano; la seconda, ufficiosa ma formata dai giocatori migliori, inviata a Tucuman a disputare come selezione della “capital” il campionato argentino contro selezioni di altre province. Al campionato sudamericano assistettero dei tecnici e il presidente dellafederazione sudafricana, quindi l'Argentina venne invitata per un tour in Sudafrica: fu la prima spedizione oltremare. Come si usava all'epoca la federazione sudafricana inviò un tecnico (Izaak Van Heerden) a collaborare con i tecnici argentini Alberto Camardón e Ángel Guastella.

I tour in e fuori dell'Argentina 1910-1970

A partire dal1910 varie nazionali e selezioni hanno visitato l'Argentina, mentre la nazionale argentina ha più raramente ricambiato la visita.

Iltour del 1965 fu trionfale anche se non affrontarono gliSpringboks (in tour in Australia) ma batterono la seconda squadra (Junior Springboks) in un match che ebbe grande risalto in tutto il mondo.In quell'occasione fu coniato il nome “pumas”: sulla maglia dei giocatori argentini era ed è rappresentato ungiaguaro delle Ande (yaguaretè), animale tipicamente americano.In occasione del primo match in Rhodesia, un giornalista presente all'arrivo della squadra, Carl Kohler, non capì che cosa fosse, e lo scambiò per unpuma (anch'esso molto presente in Sudamerica), così il giornale "Wackley Farmer of Rhodesia" presentò la squadra come i "Pumas". Dopo due sconfitte con Rhodesia (17-14) e Northern Transvaal, arrivarono le prime vittorie contro Western Transvaal,South West Africa Country Districts e contro la selezione delle Southern Universities. Infine giunse il successo contro gli Junior Springboks per 11-6.

I giocatori vennero accolti all'aeroporto di Ezeiza a Buenos Aires da una folla enorme. Da allora, dopo i grandi risultati di quel tour, il titolo di ”Puma” venne assegnato, anche retroattivamente, a tutti coloro che avevano o avrebbero vestito la maglia della Nazionale.

Al ritorno i Pumas affrontarono in sequenza il "combinado" Oxford-Cambridge e la squadra campione di Francia delPau. Il match con i francesi è ricordato più per il gioco duro e le zuffe avvenute che per la vittoria argentina (30-6), tanto che il secondo match venne annullato. Con il "combinado universitario" , i Pumas ottennero uno storico pareggio (19-19) e una sconfitta onorevole.

L'Argentina divenne così meta di tour di squadre dell'aristocrazia del rugby mondiale. Nel1966 vi fu la vista delle "Gazelles" (praticamente una giovanile delSudafrica). Gli ospiti ottennero due vittorie per 9-3 e 20-15.

Nel1967 l'Argentina si confermò facilmente campione sudamericano, dopo che nel 1967 una selezione irlandese si era recata in argentina per due test ufficiosi. I "Pumas" trionfarono con due vittorie sudatissime (8-3) (6-3)

IlGalles arrivò a Buenos Aires nel1968: i Pumas vinsero la serie di match (una vittoria e un pareggio).

Gli anni '60 si chiusero con l'arrivo dellaScozia. La serie finì con una vittoria per parte, 20-3 per i Pumas e 6-3 per gli scozzesi.

Anni 70: i Pumas alla conquista dell'Europa

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García Yáñez, Handley e Foster en 1970.
I tour in e fuori dell'Argentina 1971-1980

Negli anni 70 grazie ad una serie di confronti internazionali i Pumas diventano una realtà assai rispettata nel panorama mondiale

Ancora nel 1970 vi fu la visita ufficiosa della nazionale irlandese che venne superata due volte.

Nel 1971 i Pumas, affidati a Ángel Guastella and Eduardo Poggi, pareggiarono una serie in Sudafrica con leGazelles nel secondo tour d'oltremare della storia.

Seguì la visita del "combinado" di Oxford-Cambridge, sconfitta per la prima volta in entrambi i match. Nella nazionale argentina, ha esordito da poco nel Campionato sudamericano il giocatore che segnerà la storia del rugby argentino per 20 anni:Hugo Porta che arriverà nel 1985 ad essere votato come il miglior giocatore al mondo per la rivistaMidi Olympique e nel 1999 il miglior mediano di apertura di tutti i tempi per la rivistaRugby World.

Nel 1973, i Pumas si recano in tour in Europa, dopo che pochi mesi prima il tour in Argentina dell'Inghilterra era stato annullato per paura di attentati terroristici, vista la situazione gravissima nel paese sudamericano conseguente al ritorno diPeron e alMassacro di Ezeiza del 20 giugno 1973. L'Argentina cedette onorevolmente sia all'Irlanda sia alla Scozia.

Anche con la Francia, in tour in Sudamerica nel 1974, vi furono due onorevoli sconfitte. La visita fu ricambiata, con analoghi risultati nel 1975.

Il 1976 fu l'anno della consacrazione. I grandiAll Blacks neozelandesi visitano l'Argentina in un tour e affrontano, vincendo, due volte i Pumas.In autunno, la nazionale Argentina si reca in Galles. A Cardiff ilGalles è sopravanzato dai Pumas per quasi tutta la partita e conquista la vittoria solo grazie ad un calcio di punizione in pieno recupero ad opera diPhil Bennett.

Nel 1977 la Francia visita l'Argentina. Dopo una pesante sconfitta nel primo match (3-28) per la prima volta i Pumas conquistano un pareggio storico (18-18) in una sfida che sarà ricordata per la sfida tra i mediani di apertura e piazzatoriHugo Porta eJean-Michel Aguirre, che realizzano tutti i punti delle due squadre.

La squadra di questi anni è giunta però alla fine di un ciclo. Dissidi tra giocatori e direzione tecnica portano la quasi totalità dei giocatori ad abbandonare la nazionale.

A dirigere la squadra viene richiamatoÁngel Guastella, che trova collaborazione con il capitano del 1965,Aitor Otaño, e in José L. Imhoff.

Per il tour del 1978 in Europa, la squadra è completamente rinnovata: il soloHugo Porta aveva partecipato al tour in Galles di due anni prima e viene richiamato in nazionale ancheHector "Pochola" Silva che aveva smesso di giocare 5 anni prima. Tutti gli altri sono giocatori molto giovani e meno esperti, per lo più sotto i vent'anni, ma che diventeranno la colonna della grande squadra degli anni 80:Marcelo Loffreda,Rafael Madero eGabriel Travaglini. Malgrado l'inesperienza, aTwickenham i Pumas conquistano un pareggio meritatissimo. Eroe della partita èMarcelo Campo che realizza una meta saltando nel vero senso della parola l'estremo inglese paratosi davanti a lui. Segue una vittoria con il Galles "B" (ma imbottito di giocatori normalmente in nazionale) e con ilLeinster. Il tour si chiude con una sconfitta inaspettata con l'Italia.

Nel 1979 i Pumas, ora diretti daLuis Gradín eAitor Otaño, si recarono in Nuova Zelanda vincendo tutti i 6 match contro le selezioni provinciali e perdendo in modo onorevole i due match contro gli All Blacks (9-18) (6-15).

Il decennio si chiuse con una gloriosa vittoria interna contro l'Australia (17-12) decisa da una stupenda meta diRicardo Mastai dopo una fuga di 70 metri diMarcelo Loffreda. Anche lo stadio del Ferrocarrill era diventato stretto per il crescente pubblico e la nuova casa dei Pumas per i match più importanti diventò lo stadio calcistico delVelez Sarsfield.

Il Sudamérica XV

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sudamérica XV.

Nel 1980 l'Argentina viene invitata in Sudafrica per un tour. Problematiche politiche, legate al regime diapartheid in quel paese, fecero sì che venisse creata una squadra denominata "Sud America XV" (o "Giaguari"), allargata alla presenza più ornamentale che di sostanza di giocatori uruguaiani, cileni, paraguaiani e brasiliani. Se ufficialmente era una squadra ad inviti, stileBarbarians e senza coinvolgimento della U.A.R., in realtà era una nazionale argentina camuffata che si recò tra il 1980 e il 1984 due volte in Sudafrica e ricevette la visita due volte degliSpringboks.Nel 1982 aBloemfontein conquistò un rimarchevole successo per 21-12 (tutti i punti furono realizzati daHugo Porta).

Gli Anni '80

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Oltre al confronto con il Sudafrica, nel 1980, l'Argentina ricevette le visita diFigi (due vittorie) eInghilterra (un pareggio e una sconfitta).Nel 1981 la guida della nazionale fu affidata aRodolfo O'Reilly.

Guidata sempre dal suo capitanoHugo Porta (votato nel 1985 miglior giocatore del mondo nel referendum annuale del settimanale franceseMidi Olimpique), i "Pumas" avviarono un periodo di rinnovamento che li portò nel 1983 al clamoroso successo diBrisbane quando soverchiarono l'Australia diMark Ella eDavid Campese con un netto 18-3. Persero il secondo match caratterizzato dall'arbitraggio del gallese Clive Norling che assegnò una incredibile meta tecnica a favore dell'Australia per un fallo veniale avvenuto a oltre 20 metri dalla linea di meta.

Nel 1984Hector "Pochola" Silva assunse la direzione della squadra ed iniziò un periodo di grande crescita segnati dai successi con laFrancia nel 1985 e 1986. dal pareggio con laNuova Zelanda e dal successo ancora con l'Australia alla vigilia della coppa del Mondo.

In questo periodo l'Argentina non poté affrontare le nazionali britanniche a causa degli strascichi dellaGuerra delle Falkland.

Coppa del Mondo 1987: la grande delusione

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Il successo con l'Australia alla vigilia dellaprima edizione del mondiale illuse l'opinione pubblica e i giocatori di poter competere per un posto tra le prime squadre al mondo.Ma già alla prima partita le speranze ebbero un brutto colpo con la sconfitta conFigi (9-28). La vittoria con l'Italia non bastò per la qualificazione, anche per la preventivata sconfitta con laNuova Zelanda che si aggiudicherà il torneo.Hugo Porta, sino ad allora leader di quella squadra, decise di farsi da parte, giunto ormai a 36 anni. Così pure lasciò la guida della nazionale Hector Silva.

Il periodo grigio di transizione (1987-1995)

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Il rugby stava imboccando la strada del professionismo, e gli anni successivi furono assai duri per l'amatoriale rugby argentino.

Alla guida della squadra venne richiamatoRodolfo O'Reilly: se con le squadre Europee (Francia, Inghilterra ed Italia) i Pumas, riuscivano sul loro terreno a vincere ancora alcuni match, la tournée del 1989 in Nuova Zelanda (due sconfitte per 9-90 e 12-49) evidenziò un divario crescente con la vera élite del rugby mondiale, in quel momento questione tra Australia e Nuova Zelanda.

Nel tour del 1990 in Gran Bretagna,Hugo Porta tornò in nazionale a 39 anni. Dopo un incoraggiante sconfitta di misura a Dublino (18-21) i Pumas crollarono conInghilterra (0-51),Scozia (3-49) e Barbarians (22-34). Hugo Porta, peraltro infortunatosi nel secondo match, lasciò definitivamente il rugby (diventerà prima ambasciatore argentino in Sud Africa, poi presidente della confederazione sudamericana di rugby, la CONSUR).

A meno di un anno dal mondiale, la squadra venne affidata a Luis Gradín e Guillermo Lamarca. La squadra soffrì anche dell'emorragia di molti giocatori che, trasferitisi in Europa o Australia, finirono per vestire anche le maglie di nazionali come quella italiana.

AllaCoppa del Mondo 1991 l'Argentina arrivò con una squadra assai rinnovata e impreparata (aveva disputato solo il campionato sudamericano contro squadre modeste) e venne superata daAustralia,Samoa eGalles. La partita con Samoa fu caratterizzata dalle continue risse.

La ricostruzione della squadra proseguì e i Pumas conquistarono uno storico successo esterno conFrancia nel 1992 (24-20).

Fu solo una parentesi, come le due vittorie interne con laScozia nel 1994 ottenute dalla squadra affidata a Héctor Méndez e José J. Fernández. AllaCoppa del Mondo 1995, i "pumas" furono superati daInghilterra,Samoa eItalia. Tutte sconfitte di misura, che indicavano segni di rinascita sotto la guida di Alejandro Petra.

Da segnalare che in questo periodo le presenze di giocatori provenienti dalla "provincia", sino ad allora saltuarie per non dire eccezionali, diventano abituali.

1995-1999: l'era di Imhoff e Wyllie

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Come selezionatori vengono chiamati José Luis Imhoff e il neozelandeseAlex Wyllie (che farà per quattro anni la spola con la madrepatria).

I frutti di un duro lavoro si concretizzarono inizialmente nelle vittorie interne del 1997 con l'Inghilterra (33-13) eAustralia (18-16).

La squadra trova un nuovo leader in campo inAgustín Pichot, talentuoso mediano di mischia, che dopo l'esordio nel 1995, guiderà la squadra sino al 2007, e validi talenti comeManuel Contepomi, suo fratelloFelipe Contepomi,Diego Albanese e il capitano storicoLisandro Arbizu (che aveva esordito già nel 1992).

Molti giocatori emigrano nei club europei e questo accresce il livello di professionalità della squadra.

Almondiale 1999, l'Argentina si presenta come outsider nel girone conGalles,Samoa. Sconfitta dai padroni di casa, supera Samoa (primo successo in coppa del mondo dopo 12 anni!) e si qualifica per gli ottavi di finale. ALens i Pumas riescono sorprendentemente a superare l'Irlanda (28-24) in una partita passata alla storia per il forcing finale degli Irlandesi che per oltre dieci minuti premono sulla linea di meta, regolarmente respinti dai Pumas.Nel quarto di finale con laFrancia i Pumas cedono ai futuri vicecampioni del mondo.

2000-2007: L'era Loffreda

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Dopo il mondiale, Wyllie lascia l'incarico e viene chiamato a dirigere la nazionale uno dei grandi degli anni '80:Marcelo Loffreda. Sin dall'esordio (vittoria interna con l'Irlanda) si intravede un progetto di squadra ben strutturata, capace di pescare tra i giocatori impegnati in Europa ma anche nel campionato nazionale. A novembre 2000 l'Argentina sfiora il successo conAustralia eSudafrica prima di essere travolta dall'Inghilterra (0-19).

Nel 2001 solo una meta nel finale, nata da un calcio di liberazione sbagliato da Pichot, evita agli All Blacks la sconfitta contro i Pumas (20-24), per l'occasione ospiti del più grande stadio di Buenos Aires, quello delRiver Plate.

Altra sconfitta di misura giunge nel 2003 aPort Elisabeth con il Sudafrica (24-25).

AllaCoppa del mondo 2003 l'Argentina ha ancora, come nel 1999 (e nel 2007), l'onore di disputare la partita inaugurale. Sconfitta dall'Australia (8-24), supera poi facilmenteRomania eNamibia e arriva a giocarsi il passaggio ai quarti con l'Irlanda. La sconfitta di misura (15-16) giunge nel finale di un match equilibratissimo.

Questa delusione viene superata rapidamente, Loffreda continua a costruire una squadra sempre più basata sui giocatori impegnati in Europa (e stelle dei rispettivi club). Per facilitare loro il compito, il C.T. organizza i raduni in territorio francese (dove giocano la maggior parte di essi) e nel 2007 delle amichevoli con squadre inglesi nel periodo di sospensione dei campionati per la disputa delSei Nazioni.

Nel 2005 la squadra si conferma squadra di rango (perde di misura con ilSudafrica), poi vince in casa diScozia eItalia (ma quest'ultima aveva battuto i Pumas in uno dei due test-match estivi giocati sul suo suolo). La sconfitta interna conSamoa, mostra come questa squadra dipenda dai giocatori impegnati in Europa (molti assenti nell'occasione).

L'11 novembre 2006, i Pumas raggiungono l'apoteosi: vincono a Londra con l'Inghilterra violando lostadio di Twickenham. Eroe del match èFederico Todeschini, che subentrato ad un compagno piazza 3 calci e realizza una meta dopo aver intercettato un passaggio al largo degli inglesi. La sconfitta porta il tecnico ingleseAndy Robinson a dare le dimissioni. Seguirà un successo con l'Italia e una sconfitta immeritata con laFrancia.

A pochi mesi dal mondiale l'Irlanda (due volte) e l'Italia vengono battute in match casalinghi.

Il Mondiale 2007

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Nell'incontro inaugurale dellaCoppa del Mondo di rugby 2007 i Pumas superano la Francia, vincendo 17-12. Un risultato che fa scalpore, essendo i francesi padroni di casa e gli unici considerati in grado di contendere agli All Blacks il titolo mondiale. SuperateNamibia,Georgia eIrlanda, l'Argentina conquista i quarti di finale.Al termini di una partita equilibrata, superano nei quarti laScozia per 19-13.

Grande è l'attesa per la semifinale. Addirittura viene spostato l'orario del "superclassico" di calcio traBoca Juniors eRiver Plate. La marcia trionfale si interrompe con ilSudafrica che travolge i Pumas, stanchi e forse appagati, vincendo 37-13.

Il riscatto parziale avviene ancora con la Francia, superata nella finale per il terzo posto per 34-10, miglior risultato dei Pumas al Mondiale, che chiude l'era di Loffreda.

2007-2011 L'era Phelan

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A Loffreda, succedeSantiago Phelan coadiuvato daFabián Turnes.

La squadra si è mantenuta tra le prime 8-9 del mondo.

Al mondiale 2011, ha superato il primo turno, battendoGeorgia,Romania,Scozia e perdendo il primo match contro l'Inghilterra. È riuscita dunque a confermarsi tra le migliori squadre al mondo, cedendo nei quarti ai futuri campioni del mondo e padroni di casa dellaNuova Zelanda.

Statistiche

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Confronti totali con le altre Nazionali

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Vengono considerati in questa tabella solo gli incontri ufficialmente riconosciuti comeFull International. Non vengono conteggiati quindi incontri contro rappresentative locali, squadre di club o selezioni diverse dalla Nazionale maggiore (es. iBarbarians o le selezioni A, B, XVet alii).(Agg. al 23-11-2013)

Avversario1º incontro1ª vittoriaGVNPPFPS% V/G
Francia (bandiera)Francia28 agosto194922 giugno19854712134736115625,53
Uruguay (bandiera)Uruguay9 settembre19519 settembre19513232001393323100,00
Cile (bandiera)Cile11 settembre193611 settembre19363030001285181100,00
Australia (bandiera)Australia27 ottobre197927 ottobre197921411631756119,03
Inghilterra (bandiera)Inghilterra30 maggio19814 agosto199020411529853320,00
Italia (bandiera)Italia24 ottobre197828 maggio198719131547632668,42
Nuova Zelanda (bandiera)Nuova Zelanda26 ottobre198514 novembre 20201911172657695,26
Sudafrica (bandiera)Sudafrica6 novembre19931701163246820,00
Paraguay (bandiera)Paraguay16 ottobre197116 ottobre1971161600131158100,00
Galles (bandiera)Galles9 ottobre199110 novembre200115501035042833,33
Brasile (bandiera)Brasile13 settembre195113 settembre1951131300106044100,00
Irlanda (bandiera)Irlanda27 ottobre199020 ottobre19991350824927938,46
Scozia (bandiera)Scozia10 novembre19904 giugno19941390421824769,23
Canada (bandiera)Canada3 ottobre19813 ottobre1981960327715966,66
Stati Uniti (bandiera)Stati Uniti8 novembre19898 novembre19899900281149100,00
Romania (bandiera)Romania8 settembre19938 settembre1993880031797100,00
  British Lions12 giugno19107016312360,00
Giappone (bandiera)Giappone15 maggio199315 maggio1993540120513980,00
Figi (bandiera)Figi1º novembre19801º novembre198043011309675,00
Samoa (bandiera)Samoa13 ottobre199110 ottobre199941038211125,00
Spagna (bandiera)Spagna23 novembre198223 novembre1982440014975100,00
Georgia (bandiera)Georgia11 settembre200711 settembre200733008728100,00
Namibia (bandiera)Namibia14 ottobre200314 ottobre2003220013017100,00
Perù (bandiera)Perù11 ottobre195811 ottobre19581100440100,00
Venezuela (bandiera)Venezuela1º maggio20041º maggio200411001477100,00
TOTALE331185713910135639555,89

Confronti in Coppa del Mondo con le altre Nazionali

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AvversarioGVNPPFPS% V/G
Francia (bandiera)Francia3201776966,67
Irlanda (bandiera)Irlanda3201735566,67
Samoa (bandiera)Samoa3102708333,33
Australia (bandiera)Australia200227560,00
Galles (bandiera)Galles200225390,00
Georgia (bandiera)Georgia22005810100,00
Inghilterra (bandiera)Inghilterra200227370,00
Italia (bandiera)Italia2101504750,00
Namibia (bandiera)Namibia220013017100,00
Nuova Zelanda (bandiera)Nuova Zelanda200225790,00
Romania (bandiera)Romania22009311100,00
Scozia (bandiera)Scozia22003225100,00
Figi (bandiera)Figi10019280,00
Giappone (bandiera)Giappone11003312100,00
Sudafrica (bandiera)Sudafrica100113370,00
TOTALE301501574260550,00

Altri incontri internazionali

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L'Argentina ha giocato, concedendo il titolo di "Pumas" ai giocatori, anche alcuni incontri contro selezioni, club o squadre di altri paesi in veste semiufficiale, oltre i match come "Sudamerica XV" contro il Sudafrica.

AvversarioGVNP% V/G
 Oxford & Cambridge821525,00
Sudafrica (bandiera)Sudafrica(ComeSudamérica XV)80170,00
Irlanda (bandiera) Irlanda XV522140,00
Sudafrica (bandiera) Sudafrica Junior510420,00
Sudafrica (bandiera) Sudafrica Gazelles40040,00
Galles (bandiera) Galles XV311133,33
Scozia (bandiera) Scozia XV310233,33
World XV3300100,00
  Barbarians10010,00
Inghilterra (bandiera) Inghilterra XV10010,00
 Section Paloise1100100,00
TOTALE421052723,81

Giocatori

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Giocatori più importanti

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I Pumas (in maglia a righe bianche e azzurre) contro l'Inghilterra (in maglia bianca)

Tra parentesi è indicato il periodo di tempo in cui hanno giocato con la nazionale.

Rosa attuale

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Rosa aggiornata al 01 ottobre 2023.

GiocatoreRuoloPresenzeClub
Agustin CreevyTL106  Sale Sharks
Julián Montoya (C)TL93  Leicester
Ignacio RuizTL7  Perpignano
Eduardo BelloPL19  Newcastle
Thomas GalloPL21  Benetton
Francisco Gómez KodelaPL36  Lione
Joel SclaviPL16  La Rochelle
Mayco VivasPL20  Gloucester
Matías AlemannoSL90  Gloucester
Tomás LavaniniSL85  Clermont
Guido PettiSL80  Bordeaux Bègles
Pedro RubioloSL9  Newcastle
Rodrigo BruniFL24  Bayonne
Juan Martín GonzálezFL29  Saracens
Facundo IsaFL49  Tolone
Marcos KremerFL62  Clermont
Pablo MateraFL98  Honda Heat
Joaquín OviedoFL2  Perpignano
Lautaro BazánMM11  Rovigo
Gonzalo BertranouMM56  Dragons
Tomás CubelliMM92  Miami Sharks
Santiago CarrerasMA40  Gloucester
Nicolás SánchezMA102  Sungoliath
Santiago ChocobaresCE17  Tolosa
Lucio CintiCE20  Saracens
Jeronimo de la FuenteCE77  Perpignano
Matías MoroniCE78  Newcastle
Emiliano BoffelliTQ57  Edimburgo
Mateo CarrerasTQ15  Newcastle
Juan ImhoffTQ43  Racing 92
Rodrigo IsgroTQ3Argentina 7s
Martín BogadoES3  Highlanders
Juan Cruz MalliaES31  Tolosa

Allenatori

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Nella tabella è riportato l'elenco cronologico degli allenatori della Nazionale argentina, fin dall'istituzione di tale ruolo.

NomeAnni
Argentina (bandiera) Edmundo Stanfield1932
Argentina (bandiera) Luis Cilley, Edmundo Stanfield e C. Huntley Robertson1936
Argentina (bandiera) Juan C. Wells1954
Argentina (bandiera) Dermot Cavanagh e Horacio Savino1956
Argentina (bandiera) Jorge Merelle1959
Argentina (bandiera) Saturnino Racimo1960
Sudafrica (bandiera) Izaak Van Heerden,Argentina (bandiera) Alberto Camardón e Ángel Guastella1965
Argentina (bandiera) Alberto Camardón e Ángel Guastella1965-1966
Argentina (bandiera) Alberto Camardón e Ángel Guastella1967-1970
Argentina (bandiera) Ángel Guastella e Eduardo Poggi1971
Argentina (bandiera) Ángel Guastella, Eduardo Poggi e Oscar Martínez Basante1972-1973
Argentina (bandiera) Carlos Villegas, Emilio Perasso e Jorge Merelle1974
Argentina (bandiera) Ángel Guastella, Eduardo Poggi e Oscar Martínez Basante1975
Argentina (bandiera) Eduardo Poggi e Eduardo Scharenberg1976-1977
Argentina (bandiera) Ángel Guastella, Aitor Otaño eJosé L. Imhoff1978
Argentina (bandiera) Eduardo Poggi e Eduardo Scharenberg1976-1977
Argentina (bandiera) Luis Gradín e Aitor Otaño1979-1980
Argentina (bandiera) Ángel Rodolfo O'Reilly1981-1983
Argentina (bandiera)Héctor Silva, Aitor Otaño e Ángel Guastella1985-1986
Argentina (bandiera) Héctor Silva e Ángel Guastella1987
Argentina (bandiera) Rodolfo O'Reilly e Raúl Sanz1988-1990
Argentina (bandiera) Luis Gradín e Guillermo Lamarca1990-1991
Argentina (bandiera) Rodolfo O'Reilly e Raúl Sanz1992
Argentina (bandiera) Luis Gradín e José L. Imhoff1992
Argentina (bandiera) Héctor Méndez e José J. Fernández1993-1994
Argentina (bandiera) Alejandro Petra e Ricardo Paganini1995
Argentina (bandiera) Alejandro Petra e Emilio Perasso1995
Argentina (bandiera) José L. Imhoff, José J. Fernández, Héctor Méndez eNuova Zelanda (bandiera)Alex Wyllie1996
Argentina (bandiera) José Luis Imhoff, Héctor Méndez eNuova Zelanda (bandiera) Alex Wyllie1997
Argentina (bandiera) José Luis Imhoff eNuova Zelanda (bandiera) Alex Wyllie1998-1999
Argentina (bandiera) Héctor Méndez eNuova Zelanda (bandiera) Alex Wyllie1999
Nuova Zelanda (bandiera) Alex Wyllie1999
Argentina (bandiera)Marcelo Loffreda e Daniel Baetti2000-2007
Argentina (bandiera)Santiago Phelan eFabián Turnes2008-2013
Argentina (bandiera)Daniel Hourcade2013-2017
Argentina (bandiera)Mario Ledesma2018-2022
Australia (bandiera)Michael Cheika2022-2024
Argentina (bandiera)Felipe Contepomi2024-

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Rugby AfricaBenin ·Ciad ·Egitto ·Libia ·Niger ·Rep. del Congo ·RD del Congo ·Seychelles
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Rugby EuropeBielorussia ·Estonia ·Islanda ·Kosovo ·Liechtenstein ·Montenegro ·San Marino
Rugby Americas NorthCuraçao ·Rep. Dominicana ·Guadalupa[N 1] ·Martinica[N 1] ·Turks e Caicos
Oceania RugbyNauru ·Nuova Caledonia[N 1] ·Tahiti ·Wallis e Futuna[N 1]
Sudamérica RugbyEcuador ·El Salvador
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Non affiliate ad alcun organismo
Selezioni dellaFFRMayotte ·la Riunione
Sospese o mai affiliateArmenia[N 2] ·Bahrein ·Gibilterra ·Grecia[N 3] ·Mauritania ·Russia[N 4]
SoppresseCatalogna ·Cecoslovacchia ·Germania Est ·Golfo Persico ·Jugoslavia ·Unione Sovietica
Note
  1. ^abcdFacente capo allafederazione francese
  2. ^Armenia sospesa dal 2014 per inattività
  3. ^Grecia sospesa per mancato riconoscimento della federazione dal proprio comitato olimpico
  4. ^Russia sospesa dal 2022 a seguito dell’aggressione militare all’Ucraina
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