Nellaclassifica mondiale della FIFA il miglior posizionamento è il 13º posto dell'ottobre 2007, mentre il peggiore è l'88º posto del marzo 2005. Occupa attualmente il 38º posto della graduatoria.[1]
La Nazionale scozzese che affrontò l'Inghilterra nel 1872
Insieme all'Inghilterra, quella scozzese è lanazionale di calcio più antica del mondo. Le rappresentative delle due nazioni avevano disputato una serie di partite alThe Oval diKennington (Londra) dal 1870 al 1872. All'Hamilton Crescent diGlasgow, il 30 novembre 1872, disputarono poi la prima partita internazionale della storia del calcio (l'incontro terminò con un pareggio per 0-0). Tutti gli undici calciatori scesi in campo per la Scozia militavano nelQueen's Park.
Per i successivi quarant'anni la nazionale scozzese giocò solo contro le selezioni delleHome Nations, vale a direInghilterra,Galles eIrlanda (IFA). Nel 1883 iniziò ilTorneo Interbritannico, che portò le partite da un livello amatoriale a un livello professionistico. Le partite contro l'Inghilterra iniziarono a farsi particolarmente sentite e si sviluppò con gli inglesi un'accesa rivalità.
La Scozia perse solo 2 delle prime 43 partite disputate. Solo nel 1903 subì una sconfitta da una squadra diversa dall'Inghilterra, perdendo per 0-2 in casa contro l'Irlanda. Questa striscia positiva fece più volte issare la Scozia al primo posto dellaclassifica mondiale Elo, elaborata nel 1998 per il periodo dal 1876 al 1904. La Scozia vinse il Torneo Interbritannico in 24 occasioni, condividendolo almeno con un'altra squadra in ben 17 occasioni. Una vittoria degna di nota fu colta nel 1928. Il 31 marzo di quell'anno la rappresentativa in casacca blu batté sonoramente aWembley i bianchi d'Inghilterra con il risultato di 5-1 dinanzi ad una folla di 80.868 spettatori, in una gara leggendaria. La compagine, capitanata da Jimmy Mc Mullan, è passata alla storia col soprannome diWembley Wizards (I Maghi di Wembley). Altra vittoria di rilievo è quella ottenuta, sempre a Wembley, contro gli eterni rivali inglesi freschi campioni del mondo il 15 aprile 1967 nel corso dell'ultimo incontro di quell'edizione delTorneo Interbritannico. In quell'occasione la Scozia si impose con il risultato di 3-2, schierando Simpson, Gemmell, Greig,Bremner, Mc Kinnon, Mc Creadie, Mc Calliog, Baxter, Wallace, Law, Lennox. I calciatori di quella squadra scozzese furono soprannominatii maghi di Wembley.
La nazionale disputò la sua prima partita fuori dalleIsole Britanniche nel 1929, quando batté aBergen laNorvegia per 7-3. Nelle amichevoli successive contro le altre selezioni europee ottenne vittorie contro laGermania e laFrancia, per poi perdere contro ilWunderteam dell'Austria e contro l'Italia nel 1931.
Negli anni trenta la Scozia era considerata una delle quattro nazionali più forti del mondo, assieme a Inghilterra, Italia e Austria.[4] Come le altre Home Nations, la Scozia non poté tuttavia qualificarsi per ilmondiale negli anni '30, dal momento che laFIFA aveva escluso le quattro federazioni per via di un disaccordo sullo status dei calciatori dilettanti. Le quattro federcalcio, inclusa quella scozzese, rientrarono nella FIFA dopo laseconda guerra mondiale. Nel 1947 si tenne ad Hampden Park una partita tra una rappresentativa del Regno Unito e il Resto del mondo per celebrare l'avvenuta riconciliazione.
La riammissione dellaScottish Football Association (SFA) nella FIFA consentì alla nazionale scozzese di giocarsi la qualificazione alcampionato del mondo 1950. La FIFA comunicò che alle prime due classificate del Torneo Interbritannico del 1950 sarebbe stato riservato un posto al mondiale, ma la federcalcio scozzese annunciò che la nazionale avrebbe giocato la fase finale del mondiale solo se avesse vinto la competizione. Vinti i primi due incontri, la squadra fu sconfitta per 1-0 dall'Inghilterra, chiudendo il Torneo Interbritannico al secondo posto. Pur essendosi qualificata al mondiale secondo le norme della FIFA, non partecipò alla rassegna in quanto non aveva raggiunto l'obiettivo voluto dalla SFA, che fu irremovibile malgrado le richieste pressanti dei calciatori scozzesi, supportati dalcapitanoBilly Wright e altri calciatori dell'Inghilterra. La SFA mandò, invece, la squadra in tour nelNord America.
Le stesse regole furono in vigore per ilcampionato del mondo 1954, con il Torneo Interbritannico del 1954 a fungere da girone di qualificazione al mondiale. La Scozia si piazzò di nuovo seconda, ma stavolta la SFA consentì alla squadra di partecipare alla fase finale del mondiale, in programma inSvizzera. La SFA mandò tuttavia solo 13 giocatori alla fase finale, anche se la FIFA consentiva rose da 22 giocatori. Malgrado la restrizione autoimposta, i dirigenti della SFA si spostarono in massa nel paese elvetico, con mogli al seguito. La nazionale perse per 1-0 contro l'Austria, risultato che spinse il CTAndy Beattie a dimettersi qualche ora prima dell'incontro con l'Uruguay campione del mondo in carica, che non aveva mai perso una partita di fase finale di un mondiale. I sudamericani si imposero sugli scozzesi per 7-0.
Dopo la breve gestione del CTTommy Docherty il timone della rappresentativa scozzese passò nel 1973 aWillie Ormond, che all'esordio fu sconfitto per 5-0 dall'Inghilterra, ma riuscì a qualificare la squadra per la sua primaCoppa del mondo dopo sedici anni, quella diGermania Ovest 1974. Nella fase finale la squadra ottenne il suo miglior risultato ai mondiali, chiudendo da imbattuta, ma con un'eliminazione al primo turno per via delladifferenza reti. Dopo aver sconfitto loZaire, pareggiò con ilBrasile e laJugoslavia, ma non andò oltre il primo turno perché fu dietro ai verdeoro, secondi, per peggior differenza reti, dopo una parità punti.
Nel 1977 arrivò sulla panchina scozzeseAlly MacLeod, con la qualificazione alcampionato del mondo 1978 a rischio. L'esordio del nuovo tecnico fu molto positivo, con la vittoria delTorneo Interbritannico 1976-1977, grazie soprattutto a una vittoria per 1-2 contro gli inglesi aWembley. Al termine dell'incontro i tifosi scozzesi invasero il campo, strapparono zolle dal terreno di gioco e ruppero la traversa. Il buon periodo proseguì con la qualificazione al mondiale del 1978, grazie alle vittorie controCecoslovacchia eGalles. Nel periodo che precedette il mondiale argentino MacLeod nutrì le speranze degli scozzesi, affermando che la squadra sarebbe tornata a casa con una medaglia. I giocatori furono salutati con l'entusiasmo al momento della partenza per ilSudamerica, raccogliendosi attorno ad un gremitoHampden Park. Migliaia di altri fan seguirono la squadra fino all'aeroporto di Prestwick, dove era previsto il decollo dell'aereo con a bordo i calciatori. ACórdoba, contro ilPerù, gli scozzesi caddero sotto i gol diTeófilo Cubillas, autore di una doppietta nel successo per 3-1. Nella seconda partita pareggiarono per 1-1 contro il debuttanteIran e nella terza, obbligati al successo contro iPaesi Bassi (poi finalista del torneo), riuscirono, malgrado l'iniziale vantaggio siglato dagli olandesi, ad imporsi per 3-2 con un gol diKenny Dalglish e due diArchie Gemmill, il secondo dei quali è considerato uno dei più belli mai realizzati in Coppa del mondo. Il giocatore scozzese si liberò di tre olandesi prima di battere il portiereJan Jongbloed. Per la seconda volta consecutiva, però, a causa della differenza reti la squadra dovette salutare il mondiale già dopo la fase a gironi.
La Scozia si qualificò alcampionato del mondo 1986, approdando per la quarta volta di fila alla fase finale della Coppa del mondo. La qualificazione fu ottenuta al cardiopalma. Nell'ultimo match del girone eliminatorio, contro il Galles, necessitava di un punto per accedere allospareggio intercontinentale contro l'Australia. A nove minuti dalla fine, con il Galles in vantaggio per 1-0, alla Scozia fu concesso uncalcio di rigore, che fu segnato daDavie Cooper. Il pari era sufficiente alla qualificazione e fu il risultato finale dell'incontro, ma mentre giocatori e tifosi festeggiavano il gol del pareggio il CT Stein fu colpito dainfarto e morì poco dopo. Al suo posto subentrò il suo vice,Alex Ferguson, che guidò la Scozia nello spareggio contro l'Australia, vinto grazie al successo per 2-0 aGlasgow e al pareggio per 0-0 aMelbourne. L'eliminazione dal mondiale arrivò nella fase a gironi della fase finale, con un punto ottenuto in tre partite (pareggio senza reti contro l'Uruguay e sconfitte controDanimarca eGermania Ovest.
Nel luglio 1986Andy Roxburgh fu a sorpresa nominato CT della Scozia, che non riuscì a qualificarsi alcampionato d'Europa 1988. La Scozia aiutò tuttavia l'Irlanda a qualificarsi all'europeo battendo per 0-1 in trasferta laBulgaria nel novembre 1987 e consentendo così agli irlandesi di chiudere sorprendentemente il girone eliminatorio al primo posto.
La Scozia si qualificò anche alcampionato del mondo 1990, il suo quinto mondiale consecutivo, terminando al secondo posto il proprio girone eliminatorio dietro laJugoslavia ma davanti allaFrancia. Inserita in un girone conCosta Rica, Svezia e Brasile, fu sconfitta per 1-0 dalla Costa Rica, poi batté la Svezia per 2-1 e fu sconfitta dal Brasile per 1-0, chiudendo con l'eliminazione al primo turno.
Si qualificò poi per il rotto della cuffia alcampionato d'Europa 1992: pur sconfitta per 1-0 fuori casa dallaRomania, fu avvantaggiata da un pari tra bulgari e rumeni nell'ultima partita del girone. Nella fase a gironi dell'europeo svedese la squadra giocò bene contro Paesi Bassi eGermania e batté laComunità degli Stati Indipendenti, ma fu eliminata al primo turno. La nazionale scozzese mancò poi l'accesso alcampionato del mondo 1994, finendo quarta nel proprio girone, dietro aItalia,Svizzera e Portogallo e davanti aMalta edEstonia.
Andy Roxburgh si dimise da CT e fu sostituito daCraig Brown, che ottenne la qualificazione alcampionato d'Europa 1996. Nella prima partita, contro i Paesi Bassi, fu ottenuto un pari (0-0) che alimentò le speranze in vista della sentitissima partita contro l'Inghilterra padrona di casa, in programma a Wembley. Lo scozzeseGary McAllister fallì un calcio di rigore e gli inglesi, con gol diAlan Shearer ePaul Gascoigne, vinsero per 2-0. La vittoria contro la Svizzera (1-0 con golAlly McCoist) parve assicurare la qualificazione, dato che nell'altro match l'Inghilterra conduceva per 4-0 contro i Paesi Bassi, ma un gol nel finale degli olandesi tagliò le gambe agli uomini di Brown, penalizzati, a parità di differenza reti (-1), dal minor numero di gol segnati rispetto agli olandesi. La Scozia fu dunque eliminata al primo turno.
Sotto la guida di Brown la Scozia si qualificò anche alcampionato del mondo 1998, dove fu inserita in un girone contro ilBrasile. La partita delloStade de France diParigi contro i sudamericani, la prima del mondiale francese, si concluse con una sconfitta per 2-1: al gol del vantaggio brasiliano risposeJohn Collins su calcio di rigore, ma un'autorete diTom Boyd decise l'incontro in favore dei verde-oro. Nella partita seguente, aBordeaux, gli scozzesi pareggiarono per 1-1 contro laNorvegia, per poi concludere il torneo al primo turno perdendo per 3-0 aSaint-Étienne contro ilMarocco.
Nelle qualificazioni alcampionato d'Europa 2000 la Scozia giunse a disputare, nel novembre 1999, lo spareggio, che la oppose all'Inghilterra. Dopo aver perso la partita di andata ad Hampden Park per 2-0, riuscì a vincere per 1-0 a Wembley, ma fu eliminata.
La Scozia non si qualificò poi alcampionato del mondo 2002, terminando al terzo posto il proprio girone di qualificazione, dietroCroazia eBelgio. Avendo mancato per la seconda volta consecutiva la qualificazione ad un grande torneo internazionale, Craig Brown si dimise e fu sostituito dal tedescoBerti Vogts, campione d'Europa con la Germania nel1996. Nelle eliminatorie delcampionato d'Europa 2004 la Scozia giunse agli spareggi, ma dopo aver sconfitto per 1-0 i Paesi Bassi adHampden Park subì una pesante sconfitta in trasferta (6-0). I negativi risultati nelle successiveamichevoli e un brutto inizio delle qualificazioni alcampionato del mondo 2006 causarono un crollo nellaclassifica mondiale della FIFA, con la Scozia che si ritrovò al 77º posto, mai toccato in precedenza. Vogts rassegnò le proprie dimissioni nel 2004, accusando i media di ostilità nei suoi confronti.
L'ingaggio diWalter Smith, ex allenatore deiRangers e dell'Everton, diede inizialmente i suoi frutti: la Scozia risalì nel ranking FIFA e vinse laCoppa Kirin, torneo amichevole organizzato inGiappone. Ciononostante la nazionale non riuscì a qualificarsi alcampionato del mondo 2006, chiudendo al terzo posto il girone vinto dall'Italia, con laNorvegia seconda classificata. Smith lasciò la nazionale nel gennaio 2007 per tornare ai Rangers, con la Scozia prima nel girone di qualificazione alcampionato d'Europa 2008.
Il suo successore,Alex McLeish, guidò la squadra a buoni risultati in un difficile girone di qualificazione alcampionato d'Europa 2008 comprendente i campioni del mondo dell'Italia, i vice-campioni del mondo dellaFrancia e l'Ucraina. La Scozia ottenne vittorie controGeorgia,Fær Øer,Lituania,Francia (sia in casa che in trasferta) eUcraina e lottò a lungo per il primo posto, ma mancò per un soffio l'accesso alla fase finale del torneo, fallendola a causa di una sconfitta interna contro l'Italia (1-2) aGlasgow nell'ultima partita del proprio girone di qualificazione. In precedenza aveva perso 2-0 in casa dellaGeorgia, stesso risultato con cui era stata sconfitta sia in Italia che in Ucraina. Nonostante il mancato accesso alla fase finale dell'europeo diAustria eSvizzera, il risultato complessivo della Scozia risulta, però, molto positivo, soprattutto per le due vittorie ottenute contro i francesi, che fecero comunque entrare la Scozia nella top 20 del ranking FIFA. Nell'ottobre 2007 la Scozia si issò, infatti, al 13º posto della graduatoria, posizione più alta di sempre nella classifica della FIFA.
La qualificazione all'europeo del 2008 sfuggì dunque per un soffio, ma McLeish lasciò la nazionale per assumere la guida tecnica delBirmingham City e fu rimpiazzato dall'allenatore delSouthamptonGeorge Burley, che tuttavia esordì con una clamorosa sconfitta contro laMacedonia del Nord nel primo incontro di qualificazione alSudafrica 2010. Dopo la sconfitta per 3-0 contro i Paesi Bassi nella quarta partita del girone ilcapitanoBarry Ferguson e il portiereAllan McGregor furono esclusi dalla successiva partita contro l'Islanda per indisciplina. Malgrado la vittoria per 2-1 contro gli islandesi, la Scozia perse poi per 4-0 contro laNorvegia, trovandosi costretta a vincere le ultime due partite rimaste per sperare nella qualificazione ai play-off. Alla vittoria per 2-0 contro la Macedonia fece seguito la sconfitta per 1-0 contro l'Olanda, che volle dire eliminazione. Burley rimase in sella per decisione dellafedercalcio scozzese, ma la successiva sconfitta per 3-0 subita contro il Galles portò al suo esonero.
La squadra fallì poi la qualificazione al mondiale diSudafrica 2010, arrivando terza nel proprio girone, dietro aiPaesi Bassi e allaNorvegia e subendo anche una sconfitta inaspettata contro laMacedonia del Nord (1-0).
Nel dicembre 2009 il ruolo di CT fu affidato aCraig Levein, che guidò la Scozia nelle qualificazioni alcampionato d'Europa 2012. La squadra non riuscì ad arrivare ai play-off, venendo superata, nell'ultima giornata, al secondo posto dallaRep. Ceca, vincitrice per 1-4 in casa dellaLituania, mentre gli scozzesi, sconfitti dallaSpagna per 3-1, dovettero dire addio alle speranze di qualificazione.
La Scozia continuò il proprio periodo nero, non riuscendo a ottenere la qualificazione alcampionato del mondo 2014. Dopo un inizio negativo delle eliminatorie Levein (2 punti in 4 partite) si dimise e fu rimpiazzato, nel gennaio 2013, daGordon Strachan. La Scozia era stata inserita in un girone complicato conBelgio,Croazia eSerbia, oltre ai meno osticiGalles eMacedonia del Nord. Apparve subito chiaro che per gli scozzesi la qualificazione a questo mondiale sarebbe rimasto un miraggio, e infatti la nazionale britannica concluse al quarto posto con 11 punti, ben lontana dalla Croazia che, ottenendo il secondo posto, poté partecipare ai play-off.
Nelle qualificazioni alcampionato d'Europa 2016 la Scozia si piazzò quarta dietro Germania,Polonia e Irlanda, mancando così l'accesso alla fase finale del torneo, mentre nelle eliminatorie delcampionato del mondo 2018 fu fatale il terzo posto nel girone dietro a Inghilterra eSlovacchia. Strachan fu sostituito, nel febbraio 2018, dal rientranteAlex McLeish, che guidò la Scozia nellaUEFA Nations League 2018-2019, dove la nazionale britannica vinse il girone di Lega C conIsraele eAlbania, ottenendo la promozione in Lega B. Nell'aprile 2019, un mese dopo la sconfitta per 3-0 contro il Kazakistan, McLeish fu sollevato dall'incarico.
Nel maggio 2019 viene nominato CTSteve Clarke, che, fallita la qualificazione automatica alcampionato d'Europa 2020, riesce a centrarla tramite i play-off dellaUEFA Nations League, dove la Scozia eliminaIsraele e, nella decisiva sfida diBelgrado del novembre 2020, laSerbia, in entrambe le circostanze aitiri di rigore, le prime due serie di rigori in gare ufficiali nella storia della nazionale scozzese. La squadra riesce così ad approdare alla fase finale di un grande torneo internazionale dopo ventidue anni: inserita nel gruppo D, conInghilterra,Croazia eRep. Ceca, al campionato d'Europa ottiene un solo punto, con il pareggio per 0-0 contro l'Inghilterra, e subisce due sconfitte, venendo così eliminata a causa dell'ultimo posto nel girone.
Grazie a sei vittorie consecutive nel corso del 2021, la Scozia si piazza poi seconda nel girone di qualificazione alcampionato del mondo 2022 e accede così ai play-off, dove viene eliminata nelle semifinali dall'Ucraina dopo una sconfitta per 3-1.[5] I buoni risultati vengono confermatiUEFA Nations League 2022-2023, dove la Scozia vince il proprio girone di Lega B classificandosi prima davanti agli ucraini, con 4 successi e un pari in 6 partite, venendo promossa in Lega A.
Nell'ottobre 2023 si qualifica ai campionati Europei in Germania. Nel girone assieme a Spagna, Norvegia, Georgia e Cipro si piazza al secondo posto alle spalle della nazionale iberica conquistando 17 punti in 8 gare.Scott McTominay è il capocannoniere del girone con 7 reti.
AgliEuropei 2024, viene inserita nel gruppo A insieme aGermania,Svizzera eUngheria. A Monaco di Baviera, nella gara inaugurale della manifestazione viene sconfitta dai padroni di casa per 5-1; in seguito pareggia contro gli elvetici 1-1 e perde contro i magiari per 1-0, tornando a casa con un solo punto.
Nelle qualificazioni valide per la Coppa del Mondo 2026 vince il girone davanti a Danimarca, Grecia e Bielorussia. Il 18 novembre 2025 ad Hampden Park batte la nazionale danese per 4-2 e si qualifica per la fase finale dei mondiali per la nona volta.
La divisa più tradizionale della Scozia è composta da una maglia blu scuro, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi o blu scuri. Per la loro mai variata combinazione cromatica sono anche chiamatiblu di Scozia. La scelta del blu è di facile comprensione, dato che è il colore nazionale: presente nell'amata e antichissima bandiera, unacroce di Sant'Andrea bianca su campo blu, il blu è presente in qualsiasi divisa sportiva scozzese, non solo calcistica. Inoltre le divise scozzesi derivano direttamente dai colori sociali della squadraQueen's Park che rappresentò la prima volta la Scozia internazionalmente.Le tonalità di blu utilizzate per la divisa di casa sono cambiate molto a seconda degli anni, passato da un marcato blu scuro ad un blu notte quasi vicino al nero. I pantaloncini, storicamente bianchi, sono divenuti invece blu in tinta con la maglia dal 2006: l'ultima versione casalinga infatti, tuttora utilizzata, prevede una divisa monocromatica blu scuro intenso con bordini e rifiniture dorate. Da segnalare che perEuro '96, disputatosi nella vicinaInghilterra, la Scozia indossò una tenuta monocromatica blu scurissimo, con dei tradizionali quanto originali disegnitartan tipici deikilt scozzesi.
Curiosamente, la Scozia non ha però sempre giocato con l'apprezzata divisa blu, avendo in varie occasioni disputato gare con una combinazione cromatica ben differente: tra il1881 ed il1951 infatti si sono registrate partite in cui la rappresentativa scozzese scese in campo con un'insolita maglia a strisce orizzontali colorprimula e rosa, accompagnata da pantaloncini e calzettoni blu scuro, colori dei cavalli da corsa diArchibald Primrose, 5º Conte di Rosebery. ExPrimo Ministro, Lord Rosebery fu un'importante figura del calcio scozzese, ricoprendo il ruolo onorario di Presidente dellaScottish Football Association e della squadra diEdimburgo degliHearts per anni. I suoi colori vennero utilizzati frequentemente nel primo decennio del ventesimo secolo, ma vennero praticamente messi da parte dal1909 per poi essere ripresi per poco tempo nel1949 e venire utilizzati l'ultima volta contro laFrancia nel1951. Nel1900, quando la Scozia batté l'Inghilterra 4-1, un entusiasta Lord Rosebery dichiarò: "Non ho mai visto i miei colori così ben rappresentati da quando Ladas vinse il Derby".[11]
Divisa da trasferta del 2004
In trasferta la Scozia non ha utilizzato nel corso del tempo maglie univoche: se i pantaloncini sono stati quasi sempre blu scuro, la maglia alternata ha cambiato da un più opportuno bianco opposto alla prima divisa, a volte con righine o inserti blu, ad un frequente giallo intenso od ocra. Nondimeno, nel 2000 è apparsa per due anni anche un'originale maglia color salmone sormontata da una banda scura color notte e successivamente una nuova combinazione con maglia celeste e resto scuro. Nelle corso delle qualificazione al Campionato Europeo del 2008 venne utilizzata una divisa da trasferta innovitava, completamente bianca con una pittorescaCroce di Sant'Andrea, simbolo nazionale di Scozia, di color celeste sul petto (utilizzata anche contro l'Italia a Bari). La seconda divisa è bianca con inserti blu scuro, con pantaloncini blu e calzettoni bianchi. Per le qualificazioni ad Euro 2016 è stata riproposta una versione a righe orizzontali primula con la riga sul petto rosa e più larga su sfondo bianco.[12] È stata accantonata vista la sua impopolarità ed il suo legame con il conte Rosebery.[12]. Nel 2020 è stato prodotto dalla Adidas, per conto della SFA, una maglia (mai indossata ufficialmente dalla nazionale) di color fucsia/magenta per sensibilizzare i tifosi sulla questione dell'intolleranza di una parte minoritaria dei sostenitori dellaOld firm.
Storicamente affidate alla britannicaUmbro, dal1999 la fornitura tecnica è passata all'italianaDiadora e, in seguito, all'Adidas.
Ilthistle, cardo simbolo della nazione
I giocatori scozzesi portano sul petto lo stemma della federazione scozzese, un'originale combinazione di vari simboli della nazione: uno scudo giallo con un leone rampante rosso richiama fortemente loStemma Reale di Scozia, ma invece che dalle decorazioni del già citato stemma è riempito da molte piante dicardo (il ben notothistle), ritenuto il fiore ufficiale della nazione[13]. Da non molto tempo lo stemma della federazione è stato inserito in un campo blu regolare che contiene in fondo anche una bandiera scozzese stilizzata al vento e la parola in lettere d'oroScotland.
Da segnalare l'apertura della federcalcio scozzese all'uso dellalingua gaelica scozzese, anche grazie alle spinte culturali che stanno ridando vigore alle lingue minoritarie originarie dellaScozia. Da qualche anno, oltre alla parola inglese contenuta nello stemma, è presente nel retro della maglia o nei calzettoni una piccola scritta che richiama il nome gaelico della nazione,Alba.
^abQualificata al torneo ma ritiratasi prima del suo inizio.
^Come da regolamentoFIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionarequesta pagina.