Lanazionale di calcio della Nuova Zelanda è la rappresentativa calcistica maggiore dellaNuova Zelanda ed è posta sotto l'egida della locale federazione nota comeNew Zealand Football.
GliAll Whites sono la nazionale oceaniana più titolata, potendo vantare 6titoli continentali (1973,1998,2002,2008,2016 e2024). Si sono qualificati per due volte alla fase finale di uncampionato mondiale, nel1982 e nel2010, non riuscendo mai, però, a vincere un incontro. Vantano anche quattro partecipazioni allaConfederations Cup, dove sono sempre stati eliminati al primo turno.
La tradizionale divisa bianca, che dà il soprannome alla selezione, prende spunto da quella inglese ed è in contrasto con quella totalmente nera della nazionale dirugby (gliAll Blacks), essendo il nero inutilizzabile nel calcio perché in passato riservato agli arbitri.
Nellaclassifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, la Nuova Zelanda vanta quale miglior piazzamento il 49º posto dell'agosto 2002, mentre il peggiore piazzamento è il 133º posto toccato nell'aprile e nel maggio 2018. La Nuova Zelanda occupa, ad aprile 2025, l'86ª posizione della graduatoria.[2]
La nazionale neozelandese debutta il 23 luglio 1904 con una sconfitta alCaledonian Ground diDunedin di fronte a circa 400 spettatori contro la selezione delNuovo Galles del Sud, all'epoca in tour in Nuova Zelanda. Sette giorni dopo le due formazioni si affrontano all'Athletic Park diWellington e pareggiano per 3-3.
Il 10 giugno 1905 la squadra gioca contro una rappresentativa di Wellington, prima di partire per un tour inAustralia, durante il quale gioca contro undici rappresentative locali, tra cui il Nuovo Galles del Sud, con cui disputa vari test match (uno vinto, uno pareggiato, uno perso).
La nazionale neozelandese torna in campo solo nel 1922, anno in cui gioca tre partite contro l'Australia.Il 17 giugno disputò il suo primofull international vincendo 3-1 aCarisbrook (Dunedin) di fronte a circa 10 000 spettatori; successivamente giunse un pareggio 1-1 all'Athletic Park diWellington e un'altra vittoria per 3-1 al Domain diAuckland[3].
Nel maggio 1923 i neozelandesi si recano in Australia per un tour di tre mesi, nel corso del quale disputano sedici incontri, di cui tre contro l'Australia. La squadra vince il trofeo The Ashes, competizione contesa tra le due nazionali fino allaseconda guerra mondiale, e si impone due volte sugli australiani, uscendone una volta sconfitta.
Dopo alcune partite con una selezione universitaria cinese nel 1924 e il mancato arrivo delSudafrica in Nuova Zelanda nel 1926, è ilCanada la seconda nazionale affrontata dai neozelandesi, nel 1927.In quattro partite la Nuova Zelanda ottiene una vittoria, due pareggi e due sconfitte contro i canadesi.[non chiaro]
Bisogna attendere il 1933 per vedere nuovi incontri internazionali. La squadra neozelandese si reca in Australia per affrontare, l'11 maggio, la nazionale di casa. dei tredici incontri disputati in Australia, ne gioca tre contro la squadra di casa. Contrariamente a quanto avvenuto nel 1923, impreparati dal punto di vista fisico, fanno registrare tre sconfitte: 2-4 il 5 giugno, 4-6 il 17 giugno, 2-4 il 24 giugno. Nel 1934 gli australiani si recano in Nuova Zelanda e mantengono il titolo nel torneo The Ashes, imponendosi in tutti e tre i match contro i neozelandesi.
L'11 luglio 1936, a Wellington, l'Australia sconfigge la Nuova Zelanda per 10-0. Nel 1937 è l'Inghilterra amatoriale la prima nazionale europea a recarsi inOceania. La formazione inglese disputa dieci match in Nuova Zelanda, di cui tre contro la squadra di casa, vincendo facilmente tutti e tre gli incontri e infliggendo ai padroni di casa la loro più larga sconfitta di sempre, un 12-0, il 12 luglio 1937.
Con lo scoppio dellaseconda guerra mondiale i match internazionali sono sospesi. Non riprenderanno prima del 1947, quando ilSudafrica si recherà in Nuova Zelanda per un tour. Ikiwi saranno sconfitti in quattro occasioni dagli africani. Nel 1948 lafedercalcio neozelandese aderisce allaFIFA. Dopo altre quattro sconfitte contro l'Australia nel 1948, la Nuova Zelanda si reca per la prima volta inMelanesia nel 1951. AffrontaNuova Caledonia,Nuove Ebridi eFigi.
Nel 1957 affronta la prima squadra europea, l'Austria Vienna. Tra marzo e aprile 1964 la Nuova Zelanda è in tour inAsia, inEuropa e negliStati Uniti, dove affronta vari club e selezioni locali.
Nel 1966 la federcalcio australiana è membro fondatore dellaOFC. Nel 1967 la Nuova Zelanda disputa un match di prestigio contro ilManchester Utd, all'epocacampione d'Inghilterra in carica, che prevale per 11-0, peggiore sconfitta per i neozelandesi dopo il 1937.
Primi tentativi di qualificazione alla coppa del mondo (1969-1982)
La Nuova Zelanda si iscrive per la prima volta alle qualificazionimondiali in vista diMessico 1970. Nel gruppo 2 della zonaAFC-OFC affrontaIsraele, allenato dall'ingleseBarrie Truman, e perde con il risultato complessivo di 6-0 in due partite.
Nel girone D della zona AFC-OFC di qualificazione alcampionato del mondo 1974 se la vede con Australia,India eIraq e termina ultima nel girone, con tre pareggi e tre sconfitte in sei partite.
Nel 1975 la compagine neozelandese si reca inCina, poi disputa la Coppa del PresidentePark, torneoamichevole organizzato inCorea del Sud. Nel 1977, nel turno preliminare di qualificazione alcampionato del mondo 1978, batte due volteTaipei cinese (6-0 il risultato complessivo), ma viene poi eliminata dall'Australia nel turno successivo.
Nel 1979 assume la guida della nazionale l'allenatore ingleseJohn Adshead. Sotto la sua gestione la Nuova Zelanda disputa la seconda edizione dellaCoppa delle nazioni oceaniane nel1980, dove è eliminata al primo turno, dopo due sconfitte contro Tahiti e Figi. Ad agosto, durante una partita amichevole contro ilMessico, John Adshead fa debuttareRicki Herbert,Keith Mackay,Grant Turner,Steve Wooddin eJohn Hill. La squadra si rende autrice di una delle prestazioni migliori della propria storia, imponendosi per 4-0.
La Nuova Zelanda fa il proprio debutto nelle eliminatorie delcampionato del mondo 1982 in occasione dell'ANZAC Day, il 25 aprile 1981 contro l'Australia, la favorita per la vittoria del girone del primo turno. Le due formazioni pareggiano per 3-3. Negli incontri successivi i neozelandesi ottengono due vittorie contro Figi e Indonesia, inframmezzate dal pareggio a reti inviolate contro Taipei Cinese. Nel match di ritorno contro gli australiani, il 16 maggio 1981 aSydney, i neozelandesi vincono poi sorprendentemente in trasferta per 2-0, infliggendo ai rivali la loro prima sconfitta interna in match ufficiali dopo 35 partite. Dopo le nuove vittorie contro Indonesia e Taipei Cinese, il 16 agosto 1981 la Nuova Zelanda consegue la più larga vittoria della propria storia, battendo per 13-0 le Figi ad Auckland, con sei gol delcapitanoSteve Sumner. È la vittoria più larga mai conseguita da una nazionale nella storia delle qualificazioni alla coppa del mondo, dopo il 12-0 dellaGermania Ovest controCipro nel 1969.
GliAll Whites, soprannome dato dalla stampa alla squadra per via delle divise completamente bianche mostrate durante le qualificazioni, si qualificano dunque per il secondo turno delle qualificazioni AFC-OFC a Spagna 1982 grazie al primo posto nel girone. Inseriti in un girone conKuwait,Cina eArabia Saudita, i neozelandesi esordiscono con un pareggio a reti bianche in terra cinese, la nona partita consecutiva senza gol subiti dal portiereRichard Wilson, per un totale di 921 minuti di imbattibilità, un record per la coppa del mondo. Dopo la vittoria interna contro la Cina (1-0) e la sconfitta interna contro il Kuwait (1-2), arrivano due pareggi per 2-2 in casa contro l'Arabia Saudita e in trasferta contro il Kuwait. I neozelandesi arrivano dunque all'ultima giornata al terzo posto in classifica, a due punti dai cinesi secondi, e con unadifferenza reti di -5 rispetto ai cinesi. Il 19 dicembre 1981 aRiad contro i sauditi vincono per 5-0, con due gol dell'unico calciatore professionista nelle file dei neozelandesi,Wynton Rufer. Grazie all'impresa la Nuova Zelanda raggiunge in classifica la Cina al secondo posto e ottiene il diritto a disputare lo spareggio per l'accesso alla coppa del mondo, da tenersi in campo neutro. Il 27 dicembre 1981 aSingapore la Nuova Zelanda vince per 2-1 contro i cinesi di fronte a 60.000 spettatori e si qualifica pertanto per la prima volta nella sua storia per la fase finale della coppa del mondo.
Inserita in un gruppo difficile, contro laScozia la Nuova Zelanda riesce a rimontare parzialmente lo svantaggio di 3-0 del primo tempo realizzando due gol nella ripresa conSteve Sumner eSteve Wooddin, ma la partita termina poi 5-2 per gli scozzesi. Nelle successive due partite gliAll Whites rimediano due sconfitte controUnione Sovietica (3-0) eBrasile (4-0), concludendo il girone all'ultima posizione.
L'attaccanteisraelianoRonny Rosenthal circondato dagli avversari in Israele-Nuova Zelanda del 5 marzo 1989
Nelle eliminatorie successive, quelle perMessico 1986, l'exploit della Nuova Zelanda non trova conferma. La squadra si piazza terza nel suo gruppo dietro Australia e Israele, come accade anche nelle qualificazioni aItalia 1990. Nelle qualificazioni alcampionato del mondo 1994 la Nuova Zelanda vince il proprio girone preliminare composto da tre squadre, ma è eliminata nel turno finale dall'Australia, che prevale per 1-0 a Auckland e per 3-0 aMelbourne. Malgrado gli insuccessi nelle qualificazioni mondiali, la Nuova Zelanda raggiunge la semifinale nellaCoppa delle nazioni oceaniane 1996, prima di essere eliminata nuovamente dall'Australia, e nuovamente nel turno finale (3-0 ad Auckland e 2-0 aSydney), nelle qualificazioni aFrancia 1998
Nel1998 la Nuova Zelanda allenata dall'ingleseKen Dugdale vince per la seconda volta laCoppa d'Oceania. Vinto il girone A, i neozelandesi battono in semifinale le Figi per 1-0 e in finale l'Australia, ancora per 1-0 grazie ad un gol diMark Burton. La squadra si qualifica così per laConfederations Cup 1999, dove termina il percorso nella prima fase, ultima nel proprio girone dopo tre sconfitte, controStati Uniti (1-2),Germania (0-2) eBrasile (0-2), e un solo gol realizzato, dalcapitanoChris Zoricich.
Impegnata nelle qualificazioni alcampionato del mondo 2002, la Nuova Zelanda vince il proprio girone di prima fase con quattro vittorie in altrettanti incontri, ma si inchina nuovamente all'Australia, che nel turno finale vince per 2-0 aWellington e per 4-1 a Sydney.
Ken Dugdale lascia il posto aMick Waitt, che guida la squadra nellaCoppa delle nazioni oceaniane 2002, disputata in casa. La Nuova Zelanda termina prima nel proprio gruppo, in semifinale ha la meglio suVanuatu con il risultato di 3-0 e in finale si prende la propria rivincita sull'Australia, battendola per 1-0 con un gol diRyan Nelsen al 78º minuto di gioco. Il terzo successo nel massimo torneo continentale vale alla Nuova Zelanda il 47º posto nellaclassifica mondiale della FIFA dell'agosto 2002, il più alto piazzamento nella storia della Nuova Zelanda nella graduatoria.
NellaCoppa delle nazioni oceaniane 2004 la Nuova Zelanda delude, piazzandosi terza nel girone preliminare e lasciando così ad Australia e Isole Salomone, prima e seconda classificata, il diritto di accedere alla finale. I neozelandesi vincono tre partite e ne perdono due, una contro l'Australia (0-1) e una, decisiva, contro il modesto Vanuatu (2-4), che conclude il girone all'ultimo posto. Il raggruppamento vale anche come girone di qualificazione per determinare le due squadre che, affrontandosi, avrebbero determinato la compagine qualificata allo spareggioCONMEBOL-OFC per l'accesso alcampionato del mondo 2006. La Nuova Zelanda, a causa della clamorosa sconfitta contro Vanuatu, resta dunque esclusa già in questa fase dalla rassegna iridata.
A Mick Waitt succedeRicki Herbert, che debutta nell'unico incontro disputato nel 2005, quello contro l'Australia. Nel 2006 la Nuova Zelanda gioca una serie di amichevoli in Europa e vince per 3-1 contro laGeorgia, conseguendo la prima vittoria inEuropa. Malgrado questo successo, la mancanza di partite di livello si fa sentire e la Nuova Zelanda precipita al 116º posto nella classifica mondiale della FIFA, fino a crollare al 156º posto nel settembre 2007.
Ammessa di diritto allaCoppa delle nazioni oceaniane 2008, la nazionale neozelandese domina il torneo vincendo le prime 5 partite segnando 14 gol (8 del capocannoniereSmeltz) e subendone solo 2. Certi del primo posto nel girone unico dalla quarta partita, i kiwi sono battuti per 2-0 dalle Figi nel sesto ed ultimo match in programma.
La vittoria della coppa permette ai neozelandesi di giocarsi un posto aSudafrica 2010 nello spareggio interzona AFC-OFC contro ilBahrein. Dopo il pareggio a reti inviolate aRiffa, il 14 novembre 2009 la Nuova Zelanda riesce a qualificarsi per la fase finale dellacoppa del mondo 2010 battendo nel ritorno gli asiatici con il punteggio di 1-0 grazie ad un gol realizzato dall'attaccante delPlymouth ArgyleRory Fallon.
L'esperienza neozelandese ai mondiali sudafricani è la seconda, dopo la precedente diSpagna 1982 (3 sconfitte su 3 partite, 2 reti fatte e 12 subite). Il 15 giugno 2010, nella partita d'esordio aRustenburg contro laSlovacchia, gliAll Whites scrivono la storia, conquistando il primo punto nella fase finale di un campionato mondiale. La partita termina infatti 1-1, grazie al pareggio raggiunto dai neozelandesi al 93º minuto di gioco conWinston Reid. Il 20 giugno 2010, nella seconda gara del girone eliminatorio, i neozelandesi compiono l'impresa di fermare sull'1-1 (rete del vantaggio diSmeltz) l'Italia, campione del mondo in carica, restando quindi in corsa per il passaggio del turno. Nell'ultima partita un pareggio per 0-0 colParaguay elimina i neozelandesi dal mondiale, ma con grande onore. Gli oceaniani chiudono infatti al terzo posto e alla fine della manifestazione iridata quella neozelandese risulterà l'unica nazionale del mondiale ad aver concluso il torneo senza sconfitte.
Insuccessi e ritorno sulla vetta continentale (2012-oggi)
Nel giugno 2012 la nazionale neozelandese, qualificata d'ufficio, prende parte alla fase finale dellanona edizione della Coppa d'Oceania, disputatasi nelleIsole Salomone. Alla vigilia del torneo, anche dopo quanto fatto di buono al mondiale sudafricano, la Nuova Zelanda è sicuramente considerata la candidata numero uno per la vittoria finale. Nella fase a gironi vince le prime due partite controFigi ePapua Nuova Guinea, poi pareggia la terza contro leIsole Salomone. Si qualifica così per le semifinali, dove affronta laNuova Caledonia, da cui viene sorprendentemente sconfitta per 0-2. Perde così la possibilità di affermarsi vincendo la coppa, ma accede (in quanto prima classificata di uno dei due gironi) allasuccessiva fase di qualificazione aBrasile 2014. Disputa e vince la finale per il terzo posto contro i padroni di casa delleIsole Salomone.
Qualificatasi per lospareggio interzona per l'accesso aBrasile 2014, nel novembre 2013 la Nuova Zelanda manca la qualificazione al mondiale brasiliano perdendo nettamente il doppio confronto contro ilMessico (5-1 in trasferta e 2-4 in casa).
Nel settembre 2017, pareggiando per 2-2 sul campo delleIsole Salomone dopo averle battute per 6-1 in casa, la Nuova Zelanda si qualifica per lospareggio interzona contro ilPerù che mette in palio un posto perRussia 2018. Dopo il pareggio per 0-0 in casa, viene sconfitta per 2-0 inPerù, mancando quindi la qualificazione.
Con l'allargamento delle partencipanti alMondiale 2026, la Nuova Zelanda si assicura il posto garantito per le nazionali oceaniche alla medesima competizione dopo aver sconfitto 3-0 nella finale unica laNazionale della Nuova Caledonia.