Pur nata nel 1990, dopo l'indipendenza dallaJugoslavia, la federazione croata fu affiliata allaFIFA solo due anni dopo; il primo incontro ufficiale della nazionale è una sconfitta contro l'Australia (0-1) del maggio 1992. Rappresentative non riconosciute dalla FIFA sono quelle dellaBanovina di Croazia, che nel 1940 disputò il primo incontro con i colori nazionali, e quella delloStato Indipendente di Croazia,paese fantoccio dell'Italia fascista e della Germania nazista.
Tra le nazionali sorte dopo ladissoluzione della Jugoslavia, la Croazia è quella con i migliori risultati sportivi: al campionato del mondo vanta un secondo posto, ottenuto nel2018, e due terzi posti, ottenuti nel1998 e nel2022; inoltre, nell'edizione del 1998, espresse il capocannoniere del torneo,Davor Šuker, e nel 2018 un suo elemento,Luka Modrić, fu eletto migliore giocatore di tale edizione della competizione. A livello continentale la squadra vanta quale migliore risultato i quarti di finale delcampionato d'Europa del1996 e del2008 e il secondo posto nellaUEFA Nations League del2022-2023. Dalla sua data di debutto internazionale ha mancato la qualificazione alla fase finale di sole due competizioni maggiori, ilcampionato d'Europa 2000 e ilcampionato del mondo 2010.
I calciatori della Croazia sono soprannominatiVatreni ("i focosi") oKockasti ("scaccati").Sulla divisa sono raffigurati i tradizionali scacchi di colorebianco erosso, in riferimento allostemma nazionale.
Nel 1994 fu inserita al 125º posto delranking FIFA, introdotto l'anno precedente; la Croazia raggiunse il suo miglior risultato in tale classifica nel gennaio 1999, quando si piazzò al 3º posto. Attualmente occupa il 10º posto della graduatoria.[2]
Con laColombia è una delle due nazionali nominate due volteBest Mover of the Year (1994 e 1998), ovvero quella che in un anno solare ha guadagnato più posizioni del ranking FIFA.
La nazionale croata debuttò contro laSvizzera il 2 aprile1940, vincendo 4-0. Successivamente all'invasione militare delle forze italo-tedesche ed alla istituzione, il 10 aprile1941, delloStato Indipendente di Croazia, la selezione nazionale giocò 16 incontri nel periodo 1940-1944, tra cui uno perso 4-0 con l'Italia nel 1942.[3]
Dopo laseconda guerra mondiale la Croazia entrò a far parte dellaJugoslavia e la nazionale croata non giocò quindi più alcuna partita fino all'indipendenza del1990.
La Croazia disputò la prima gara ufficiale dopo la separazione dalla Jugoslavia il 17 ottobre 1990 alloStadio Maksimir contro gliStati Uniti, vincendo per 2-1 sotto la guida del traghettatoreDražan Jerković. Il match contro gli statunitensi segnò l'introduzione della tradizionale divisa a scacchi bianchi e rossi. Sebbene l'indipendenza della Croazia sarebbe stata sancita ufficialmente solo un anno più tardi (l'8 ottobre 1991), questa compagine era di fatto la nazionale di calcio croata. Sotto la gestione Jerković furono disputate altre due amichevoli non ufficiali: contro laRomania nel dicembre 1990 e contro laSlovenia nel giugno 1991.
Il 3 luglio 1992 la Croazia fu riammessa allaFIFA e giocò le prime tre partite da affiliata alla FIFA contro l'Australia, aMelbourne,Adelaide eSydney. Questa nazionale era allenata daStanko Poklepović. Nell'aprile 1993 fu nominatocommissario tecnicoVlatko Marković e nel giugno 1993 la Croazia fu ammessa allaUEFA, troppo tardi per partecipare allequalificazioni al mondiale 1994, già iniziate l'anno prima. Marković guidò la nazionale solo in una partita, quella vinta in casa contro l'Ucraina nel giugno 1993. Nel febbraio 1994 fu esonerato e rimpiazzato un mese dopo daMiroslav Blažević.
I risultati ottenuti dalla Croazia prima dell'indipendenza del 1991 non furono tenuti in considerazione dalla FIFA, ragion per cui la Croazia fece il proprio ingresso nelranking FIFA al 125º posto.
La Croazia prima della vittoriosa partita giocata contro l'Italia aPalermo il 16 novembre 1994 e valida per le qualificazioni alcampionato d'Europa 1996
Il 4 settembre 1994 la Croazia esordì nellequalificazioni al campionato europeo 1996 ottenendo la prima vittoria dopo l'indipendenza, un 2-0 contro l'Estonia. La prima sconfitta dopo l'indipendenza avvenne l'11 giugno 1995 in casa dell'Ucraina, nel corso delle stesse qualificazioni, durante le quali la Croazia affrontò l'Italia diArrigo Sacchi, vice-campione del mondo in carica, rimanendo imbattuta nelle due gare con gli azzurri (vittoria per 2-1 aPalermo[5] il 16 novembre 1994 e pareggio per 1-1 aSpalato l'8 ottobre 1995). La Croazia vinse il girone di qualificazione. Nel 1994 fu eletta FIFA Best Mover of the Year, essendosi issata al 62º posto delranking FIFA alla fine dell'anno.
Ottenuto l'accesso alla fase finale diEuro '96, inInghilterra la formazione croata bagnò il debutto con una vittoria, grazie ad un gol diGoran Vlaović che piegò laTurchia. Poi sconfisse i campioni d'Europa in carica dellaDanimarca (3-0) e perse l'ultimo match contro ilPortogallo (3-0). Si qualificò così per i quarti di finale, dove fu battuta per 2-1 ed eliminata dallaGermania poi vincitrice del torneo.
Zvonimir Boban, capitano e trascinatore della competitiva nazionale croata degli anni 1990
Raggiunta la qualificazione alcampionato mondiale 1998 dopo aver concluso il girone dietro la Danimarca e aver vinto lo spareggio contro l'Ucraina (2-0 in casa e 1-1 in trasferta), trascinata dai gol del cannoniereŠuker (miglior realizzatore della competizione con 6 gol in 7 partite), la Croazia fu la rivelazione di Francia '98[6][7]. Entrata tra le prime 8 (secondo posto nel girone dopo il 3-1 allaGiamaica, l'1-0 alGiappone e la sconfitta per 1-0 contro l'Argentina)[8], sconfisse proprio i tedeschi, all'epoca secondi nelranking FIFA[9]. Sconfitta in semifinale dallaFrancia[10], agguantò il terzo posto battendo iPaesi Bassi[11].
L'exploit della Croazia a Francia '98 fu una delle migliori prestazioni di una debuttante ai mondiali (fu eguagliato il risultato del Portogallo, che da esordiente si piazzò terzo aInghilterra 1966). Nel gennaio 1999 la Croazia si elevò al terzo posto della classifica della FIFA, miglior posizionamento di sempre nella graduatoria.
Nonostante il ritiro dall'attività agonistica di molti campioni della "generazione d'oro" croata, la nazionale rimase imbattuta nelle qualificazioni (5 vittorie e 3 pareggi in 8 partite) e si qualificò perCorea del Sud-Giappone 2002 in qualità di vincitrice del proprio raggruppamento. Nella fase finale del mondiale non riuscì a superare il primo turno, anche se la vittoria contro gli azzurri diGiovanni Trapattoni (2-1), vicecampioni d'Europa in carica, nella seconda partita[12] aveva fatto ben sperare. Fu fatale la sconfitta rimediata contro il già eliminatoEcuador (1-0) nella terza e decisiva partita della fase a gironi. La Croazia, già sconfitta all'esordio dalMessico (1-0), lasciò all'Italia il secondo posto e la qualificazione.
Jozić si dimise e fu sostituito, nel luglio 2002, daOtto Barić, il quale dovette ricostruire un organico che aveva perso molte delle sue stelle per sopraggiunti limiti d'età. Il ricambio generazionale diede i suoi frutti. La Croazia si classificò seconda nel suo girone diqualificazione a Euro 2004, con un punto in meno dellaBulgaria e a pari merito con il Belgio, ma avvantaggiata negli scontri diretti. Nello spareggio contro la Slovenia dovette sudare per avere la meglio, dato che, dopo il pareggio per 1-1 in Croazia, la partita di ritorno si stava per concludere sullo 0-0 e arridere agli sloveni per laregola dei gol fuori casa. Fu un gol nel finale diDado Pršo a consentire ai biancorossi di staccare il biglietto per ilPortogallo. Dopo i pareggi per 0-0 contro laSvizzera e per 2-2 contro la Francia campione del mondo, la Croazia perse per 4-2 contro l'Inghilterra e fu eliminata[13]. Il contratto biennale di Barić, che terminava nel giugno 2004, non fu rinnovato.
Darijo Srna, detentore del record di presenze con la maglia croata, ha giocato in nazionale dal 2002 al 2016, indossandone la fascia dicapitano dal 2008 al 2016
Sotto la guida del nuovo CTZlatko Kranjčar la Croazia si qualificò per ilcampionato del mondo 2006 da imbattuta, giungendo prima nel girone di qualificazione davanti aSvezia e Bulgaria. Non mancarono le polemiche attorno al commissario tecnico, accusato dinepotismo per la convocazione del figlioNiko Kranjčar.
Il 4 giugno 2006 la Croazia conseguì la vittoria più larga della propria storia battendo per 10-0San Marino inamichevole aFiume.
AGermania 2006 la squadra uscì di scena al primo turno, dopo una sconfitta (1-0 contro ilBrasile) e due pareggi (0-0 contro ilGiappone con un rigore sbagliato da Srna e 2-2, con tre espulsi tra i croati, contro l'Australia)[14]. Nel match contro l'Australia l'arbitrobritannicoGraham Poll fu protagonista di una svista storica, ammonendo per tre volteJosip Šimunić, che non fu mandato via dal campo dopo il secondo cartellino giallo. Poll dichiarò che aveva scambiato Šimunić per un calciatore australiano per via del suo accento australiano. Fortemente criticato per la direzione di quella partita, Poll si ritirò dall'attività di arbitro poco dopo[15].
Un'immagine di Croazia-Inghilterra dell'11 ottobre 2006, giocata aZagabria e vinta per 2-0 dai padroni di casa.
Dopo il mondiale tedesco, la panchina fu affidata aSlaven Bilić il quale esordì battendo - in amichevole - l'Italia campione del mondo: il 16 agosto 2006, a Livorno, finì 2-0.[16] Guidò poi la squadra a qualificarsi per ilcampionato d'Europa 2008, primeggiando nel suo girone con ben 29 punti.[17] Tra i risultati spiccarono, in particolare, le due vittorie contro l'Inghilterra (2-0 a Zagabria[18][19], 2-3 a Londra) che comportarono l'eliminazione dei britannici.[20] Anche nella fase finale, i croati sorpresero tutti vincendo a punteggio pieno (fatto, questo, senza alcun precedente) il girone nel quale vennero inseriti.[21] Nei quarti si arresero allaTurchia ai rigori, dopo aver terminato i 120 minuti di gioco sul risultato di 1-1.[22] La formazione risultò - tra le finaliste - quella ad aver subìto il minor numero di reti, 2.[22]
Mancata la qualificazione alcampionato del mondo 2010 per aver chiuso il girone al terzo posto, dietro l'Inghilterra e l'Ucraina[23], nella fase eliminatoria delcampionato d'Europa 2012 si consumò la rivincita contro i turchi, battuti nello spareggio.[24] La Croazia fu poi eliminata al primo turno, in cui conseguì 4 punti: battuta l'Irlanda per 3-1[25], pareggiò con l'Italia e perse contro la Spagna nella terza giornata.[26] Al termine della rassegna, Bilić, già accordatosi in precedenza con laLokomotiv Mosca, lasciò l'incarico di allenatore.[27]
Il nuovo corso partì con le nomine diIgor Štimac a CT e Davor Šuker a nuovo presidente dellafedercalcio croata (HNS) dopo la morte diVlatko Marković, alla guida dell'istituzione da 14 anni.
Dopo un sofferto secondo posto nel girone di qualificazione, Štimac fu sollevato dall'incarico e rimpiazzato daNiko Kovač, giàcapitano della Croazia e già tecnico dell'Under-21. Un altro spareggio, stavolta con l'Islanda, portò i croati almondiale 2014[28]. Le sconfitte per 3-1 con il Brasile padrone di casa (molto criticata la direzione di gara delgiapponeseYūichi Nishimura) e ilMessico, inframmezzate dalla vittoria per 4-0 contro ilCamerun, eliminarono la formazione croata[29].
La nuova generazione d'oro e la finale mondiale (2015-2018)
Durante lequalificazioni al campionato europeo del 2016 Kovač fu esonerato dopo due risultati deludenti (pareggio esterno senza reti contro l'Azerbaigian e sconfitta esterna contro laNorvegia) e sostituito daAnte Čačić, che assunse le redini della squadra il 21 settembre 2015. Pur subendo una penalizzazione di un punto dallaUEFA per i fatti diSpalato nel match contro l'Italia, ma alla fine rivelatasi ininfluente[30], la Croazia si piazzò seconda alle spalle degli azzurri diAntonio Conte (contro cui entrambi i match finirono con il risultato di 1-1) e si qualificò per la fase finale dell'europeo. InFrancia la Croazia primeggiò nel proprio raggruppamento, sconfiggendo la Turchia (1-0, gol di Modrić), pareggiando contro laRep. Ceca (2-2) e sconfiggendo laSpagna (2-1 in rimonta, gol di Kalinić ePerišić), cui bastava un pari per vincere il girone, nello scontro diretto[31]. Agli ottavi di finale la nazionale croata, indicata da molti come una possibile candidata per la vittoria finale del torneo, perse per 1-0 contro il Portogallo subendo un gol neitempi supplementari e venendo così eliminata dalla competizione. Al termine del torneo il capitano Darijo Srna si ritirò dalla nazionale. Con 68 presenze da capitano e 134 totali, è il primatista di presenze con la nazionale croata.
Il 7 ottobre 2017 Čačić fu esonerato dopo il pari contro laFinlandia e una striscia di 4 partite con soli 4 punti ottenuti, con la squadra scesa dal primo al secondo posto nel girone di qualificazione alcampionato del mondo 2018. Al suo posto subentròZlatko Dalić, che guidò i suoi al secondo posto nel girone (vincendo 2-0 in casa dell'Ucraina),[32] valevole per l'accesso ai play-off, dove la Croazia ottenne la qualificazione al mondiale eliminando con autorevolezza laGrecia (4-1 in casa e 0-0 in trasferta).
Al mondiale di Russia la squadra croata compì un ottimo percorso, il migliore della propria storia in un grande torneo internazionale. Batté agilmenteNigeria (2-0) eArgentina (3-0), ottenendo la certezza della qualificazione al turno successivo, prima di sconfiggere anche l'Islanda (2-1) e di chiudere così a punteggio pieno la fase a gironi. Agli ottavi di finale batté per 3-2 aitiri di rigore laDanimarca (1-1 dopo 120 minuti di gioco) e ai quarti di finale sempre ai tiri di rigore (per 4-3) laRussia padrona di casa (2-2 dopo 120 minuti di gioco), accedendo alla semifinale di un campionato del mondo dopo vent'anni. Opposta all'Inghilterra, la Croazia passò in svantaggio di un gol quasi cinque minuti dopo il calcio d'inizio, ma pervenne al pareggio nel secondo tempo e siglò nei tempi supplementari il gol del definitivo 2-1, qualificandosi così per la finale del mondiale per la prima volta nella propria storia. AMosca fu sconfitta per 4-2 dallaFrancia. Il croatoLuka Modrić fu eletto miglior giocatore del torneo. Un mese dopo la finale del mondialeMario Mandžukić annunciò il proprio ritiro dalla nazionale[33].
Il bronzo mondiale e l'argento nella UEFA Nations League (2018-oggi)
All'esordio in gare ufficiali dopo la finale del campionato del mondo di Russia, l'11 settembre 2018 la Croazia incappò nella peggiore sconfitta della sua storia, perdendo per 6-0 all'esordio nella Lega A diUEFA Nations League 2018-2019 adElche contro laSpagna. Si tratta della peggiore sconfitta in gare ufficiali per una nazionale che ha giocato una finale di Coppa del mondo[34]. Nelle successive gare interne del girone i croati colsero un pari (0-0 contro l'Inghilterra) e una vittoria (3-2 contro la Spagna), prima di subire contro gli inglesi una sconfitta (2-1) aWembley che determinò il piazzamento all'ultimo posto del girone. Nonostante fosse destinata alla retrocessione in Lega B, la Croazia fu ripescata in Lega A insieme aGermania,Islanda ePolonia grazie al cambio di regolamento, che per l'edizione 2020-2021 prevede un aumento da 12 a 16 squadre partecipanti alla Lega A.
Qualificatasi alcampionato d'Europa 2020 grazie al primo posto nel raggruppamento delle eliminatorie, la Croazia di Dalić fu assegnata al girone conInghilterra,Rep. Ceca eScozia e si piazzò seconda, accedendo agli ottavi di finale: contro laSpagna, in una partita assai combattuta, prevalsero gli iberici per 5-3 dopo itempi supplementari. NellaUEFA Nations League 2020-2021 la Croazia ottenne una sola vittoria e subì 5 sconfitte in 6 partite; finita terza in classifica nel proprio girone di Lega A, alle spalle diFrancia ePortogallo e davanti allaSvezia, si salvò dalla retrocessione a spese di quest'ultima per via del vantaggio nelladifferenza reti, nonostante la seconda peggiore difesa della competizione (solo l'Islanda subì più gol dei croati). Avendo vinto 2 delle 8 partite giocate nel 2020, i balcanici fecero registrare il peggiore bilancio annuo della loro storia.
Nelle eliminatorie delcampionato del mondo 2022 la Croazia iniziò con una battuta d'arresto contro laSlovenia, che rimase l'unica sconfitta degli uomini di Dalić nella campagna di qualificazione. Con 7 vittorie e 2 pareggi nelle restanti 9 partite, i croati si qualificarono alla fase finale del mondiale, scavalcando in extremis laRussia in vetta alla classifica del girone dopo averla battuta di misura (1-0) all'ultima giornata allostadio municipale di Poljud diSpalato. La ripresa della Croazia fu confermata nellaUEFA Nations League 2022-2023, in cui i biancorossi vinsero il proprio girone di Lega A davanti aDanimarca,Francia eAustria, con 4 vittorie in 6 partite. Il successo valse l'approdo allafinal four del torneo.
Al mondialeqatariota la squadra di Dalić superò dapprima il girone grazie al secondo posto, dopo un pari a reti bianche contro ilMarocco, una vittoria per 4-1 contro ilCanada e un altro pari a reti bianche, contro ilBelgio, poi, con due vittorie ai tiri di rigore, controGiappone (3-1) eBrasile (4-2), ambedue seguite all'1-1 deitempi supplementari, approdò nuovamente nelle semifinali del torneo, per poi uscire sconfitta dal confronto con l'Argentina (0-3). La vittoria contro ilMarocco (2-1) nella finale di consolazione valse il terzo posto.
Nel giugno 2023 la Croazia, battendo iPaesi Bassi, raggiunse la finale di UEFA Nations League, dove fu sconfitta ai rigori dallaSpagna, dovendosi accontentare della medaglia d'argento.
Qualificatasi per ilcampionato d'Europa 2024 tramite il secondo posto nel girone eliminatorio vinto dallaTurchia, con un bilancio di 5 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, nella fase finale la Croazia perse la prima gara per 3-0 contro laSpagna, poi pareggiò per 2-2 contro l'Albania e infine pareggiò per 1-1 contro l'Italia, che rimontò l'iniziale svantaggio negli istanti finali della partita.[35] I balcanici si ritrovarono, dunque, relegati al terzo posto della classifica del girone e l'eliminazione, già assai probabile al fischio finale dell'incontro con gli italiani, divenne aritmetica due giorni più tardi, a seguito dei risultati maturati nelle partite degli altri raggruppamenti, essendo la Croazia collocata al sesto e ultimo posto della graduatoria delle terze classificate della fase a gironi.[36]
Lostemma croato col suo famoso motivo a scacchi che ha ispirato da sempre anche le divise della nazionale.
La prima maglia indossata dalla nazionale croata nell'esordio assoluto con la Svizzera del 2 aprile 1940 era di colore rosso, con pantaloncini bianchi e calzettoni blu. I colori furono scelti ispirandosi alla bandiera dell'alloraBanovina di Croazia.
Dalla rinascita della nazionale (1990), viene utilizzata una maglia piuttosto particolare, ovvero bianca a scacchi rossi. Questa combinazione stilistica e cromatica richiama il simbolo patrio per eccellenza croato, ilGrb ošahovnica, elemento principale stemma nazionale e introdotto al centro dell'attualebandiera croata. La maglia è unica nel suo genere tra le nazionali, che solitamente indossano maglie monocromatiche tradizionalmente o a strisce, ed è molto amata dai propri tifosi. Solitamente è accompagnata da pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri, o anche con tutto azzurro ma più desueto.
Il Maksimir durante un Croazia-Inghilterra, con una coreografia a scacchi.
La prima divisa croata ha creato notevoli problemi per gli accostamenti cromatici con gli avversari ed è stato il principale oggetto di varie regoleFIFA riguardo l'abbigliamento tecnico nelle massime competizioni ufficiali. La maglia del 1994 e quella degli Europei 1996 avevano dei quadrati bianchi per nome e numero. Una regola del2002 vieta, ad esempio, l'utilizzo di una quantità superiore al 30% di bianco in maglie di altri colori. Questo ha portato a varie rettifiche delle divise croate in corsa, oltre che a parti di materiale plastico esteticamente discutibili sulle quali applicare i numeri, solitamente azzurri, che secondo FIFA eUEFA si confondevano con gli scacchi. Emblematica fu la situazione delcampionato del mondo 2006 quando laNike, produttrice dell'abbigliamento tecnico della nazionale, fu costretta a cambiare design in prossimità della manifestazione per ottemperare a tale obbligo[37]. Da allora il produttore tecnico realizza maglie con il retro completamente bianco o rosso per i numeri e uno spazio davanti racchiuso in quadrato espressamente pensato per il numero di divisa. Le maglie pertanto oscillano tra una colorazione prevalentemente rossa e una prevalentemente bianca. Una delle divise più famose e rimaste impresse nell'immaginario collettivo è quella delcampionato del mondo 1998 fornita dalla Lotto, una maglia interamente bianca con degli scacchi inseriti soltanto nella parte destra e disegnati come se fossero una bandiera al vento.[38] Per gli Europei diFrancia 2016, Nike ha rivisitato la fantasia classica della maglia con un design dinamico, riproponendo l'effetto bandiera al vento, e ha optato per la prima volta per calzettoni interamente a scacchi.[39]
La divisa da trasferta croata è solitamente tutta blu, con inserti più o meno marcati coi tradizionali motivi a scacchi bianco-rossi. Soltanto una volta la Croazia vestiva completamente bianca in trasferta, non senza problemi dato che anche la prima era sostanzialmente bianca e rossa. Altre versioni della seconda maglia sono state indossate in occasione degli Europei 2016, con scacchi blu tono su tono,[39], e aiMondiali 2018, con scacchi nero-blu.[40]
Nel 1990Uhlsport fu il primo fornitore tecnico della nazionale, a cui nel 1992 subentròLotto, che rimase fino al 2000. Da allora il fornitore ufficiale èNike.[41]
Sulle maglie croate è sempre stato apposto uno stemma ispirato ai simboli nazionali. Nel 1940, in occasione della prima amichevole ufficiale, venne cucito al petto lostemma dellaBanovina di Croazia, ovvero uno scudoscaccato di bianco e di rosso (šahovnica) sormontato dallacorona reale. Dopo la rinascita della nazionale nei primi anni novanta, fu usato lo scudo nazionale, privato della corona, inserito in un campo bianco circondato da una cornice rosso-blu perché fosse visibile sulla maglia a scacchi. Fu poi la volta dello stemma della federazione croata, tutt'oggi utilizzato, che presenta la trama a scacchi con una banda centrale blu recante la sigla «HNS» e in basso un vecchio pallone da calcio.[42]
Lo stemma della Banovina di Croazia, primo stemma ufficiale della nazionale, usato sulle maglie nelle amichevoli del 1940
Il tradizionale scudo scaccato,šahovnica, simbolo storico del paese
Logo della HNS, utilizzato sulle maglie croate fino ad oggi
La maggiore rivalità della Croazia, carica di connotazioni politiche,[43] è con laSerbia. La contrapposizione risale alladissoluzione della Jugoslavia e alleguerre di secessione ed è annoverata da alcuni esperti tra le 10 rivalità più sentite nella storia del calcio.[44] Le due squadre si sono sinora affrontate 4 volte, con un bilancio di una vittoria croata e 3 pareggi.[45]
Un'altra rivalità di rilievo è quella con la vicinaItalia,[46][47][48] contro cui la Croazia è imbattuta dal suo esordio come nazionale di uno stato indipendente (1990). Il match è noto come "derby dell'Adriatico".[49][50] Il bilancio delle 10 partite tra le due squadre è di 3 vittorie croate, 6 pareggi e una vittoria italiana (risalente al 1942 in amichevole, quando la Croazia non era ancora uno stato autonomo).[51]
Negli anni si è sviluppata anche una rivalità con laGermania,[52] contro cui la Croazia è imbattuta dal1996.
Contro i tedeschi la Croazia perse ai quarti di finale diEuro 1996 e vinse ai quarti di finale del mondiale diFrancia 1998 e nella fase a gironi diEuro 2008.
Contro i turchi la Croazia vinse nella fase a gironi diEuro 1996 (1-0) e perse nei quarti di finale diEuro 2008, eliminata aitiri di rigore[57] al termine di una partita molto emozionante. Il risultato fu sbloccato da un gol diIvan Klasnić a un minuto dalla fine deitempi supplementari, gol pareggiato daSemih Şentürk nei minuti di recupero dei supplementari.[58][59] Nel mezzo ci furono due amichevoli, nel 1997 e nel 2004, terminate entrambe in pareggio (1-1 la prima, 2-2 la seconda).
Le due compagini si sono riaffrontate negli spareggi per la qualificazione aEuro 2012, con i croati che hanno vinto per 3-0 all'andata in trasferta aIstanbul;[24][60] nella partita di ritorno la Croazia, pareggiando a reti bianche in casa, ha ottenuto la propria rivincita sui turchi, qualificandosi al campionato d'Europa in programma inPolonia eUcraina.[61]
Alcampionato d'Europa 2016 entrambe le squadre si sono qualificate e si sono ritrovate insieme nel girone; a prevalere è stata ancora la Croazia, per 1-0 con gol diLuka Modrić.[62]
Pochi mesi più tardi, in occasione dellequalificazioni alcampionato del mondo 2018, le due squadre (entrambe nelgirone I) si sono riaffrontate: l'andata è terminata 1-1 a Zagabria il 5 settembre 2016,[63] mentre un anno esatto più tardi, aEskişehir, i turchi hanno vinto per 1-0.[64] A qualificatsi al mondiale sono stati, però, i croati all'ultima giornata, vincendo per 2-0 in casa dell'Ucraina,[32] mentre i turchi, che hanno raccolto solo un punto nelle ultime due partite con Islanda (sconfitta per 0-3) e Finlandia (2-2), sono finiti al quarto posto dietro Islanda, Croazia e Ucraina.[65]
Il bilancio delle partite tra le due nazionali è di 3 vittorie croate, 4 pareggi e 2 vittorie turche.[66]
La nazionale croata, dall'indipendenza, è stata guidata da 13commissari tecnici. Il primo fuDražan Jerković, che la guidò dal 1990 al 1991.Slaven Bilić eDalić sono gli allenatori che vantano il maggior numero di vittorie alla guida della nazionale.
Questa è la lista completa dei commissari tecnici che si sono succeduti alla guida della nazionale croata dal 1990 a oggi.
Dati aggiornati al 15 ottobre 2023.
Slaven Bilić, l'allenatore che ha ottenuto la più alta percentuale di vittorie alla guida della nazionale.
Questi sono i saldi della Croazia nei confronti delle nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri. I dati includono i match disputati dalla rappresentativa delloStato Indipendente di Croazia (1940-1945).
Luka Modrić, primatista di presenze con la nazionale croataAlen Halilović è divenuto il più giovane debuttante in nazionale croata, scendendo in campo all'età di 16 anni e 357 giorni nel 2013Davor Šuker, miglior marcatore di tutti i tempi della Croazia
Dario Šimić fu il primo calciatore della nazionale croata a raggiungere le 100 presenze, prima di ritirarsi nel 2008. Egli superòRobert Jarni, che deteneva il precedente record con 81 presenze.[72][73][74]
Il 6 febbraio 2013 anche ilcapitano della CroaziaDarijo Srna,Josip Šimunić eStipe Pletikosa tagliarono il traguardo delle 100 presenze in nazionale nella partitaamichevole vinta per 4-0 contro laCorea del Sud aLondra. Il trio stabilì poi un record congiunto di 101 presenze nel marzo 2013, quando scese in campo nella partita vinta contro laSerbia aZagabria, valida per le qualificazioni alcampionato del mondo 2014. Srna si portò poi a quota 134 presenze in nazionale prima di ritirarsi dalla nazionale nel 2016; per alcuni anni detenne il record di apparizioni con la selezione croata.
Il 27 marzo 2021Luka Modrić superò il record di Srna, diventando il primatista di presenze con la nazionale croata di calcio.
Il più giovane esordiente nella nazionale croata èAlen Halilović, che il 10 giugno 2013, contro ilPortogallo, debuttò a 16 anni, 11 mesi e 22 giorni.[75] Il calciatore più anziano sceso in campo con la Croazia èLuka Modrić, che al 15 ottobre 2023 ha giocato una partita in nazionale all'età di 38 anni, 1 mese e 6 giorni.[76]
Con 45 gol segnati,Davor Šuker, attuale presidente dellafederazione calcistica della Croazia, è il primatista di reti realizzate con la nazionale croata. Nel 2004 fu nominato "calciatore croato del cinquantennio 1954-2003" agliUEFA Jubilee Awards.[77]Mladen Petrić detiene invece il primato di gol con la Croazia in una sola partita, avendo segnato una quaterna nella gara vinta per 7-0 in casa controAndorra il 7 ottobre 2006.[78]
Dati aggiornati al 17 novembre 2025.
I calciatori ingrassetto sono ancora in attività con la nazionale.
La vittoria più larga della Croazia risale al 4 giugno 2016, quando la compagine biancorossa batté per 10-0San Marino inamichevole aFiume. La sconfitta più larga della Croazia risale all'11 settembre 2018, quando laSpagna batté i croati, alla prima gara ufficiale dopo la finale delcampionato del mondo 2018, per 6-0 in una partita dellaUEFA Nations League 2018-2019. Si tratta della peggiore sconfitta in gare ufficiali per una nazionale che ha giocato una finale di Coppa del mondo[34].
Il precedente record di peggiori sconfitte della Croazia risalivano a prima dell'indipendenza del paese: contro laGermania, che per due volte vinse per 5-1 contro i croati negli anni '40, e contro l'Italia, che vinse per 4-0 aGenova contro i croati nel 1942.
Come nazionale di uno stato indipendente, la seconda sconfitta più larga di sempre della Croazia risale, invece, al 9 settembre 2009 contro l'Inghilterra allostadio di Wembley diLondra, dove gli inglesi si imposero per 5-1 in una partita di qualificazione alcampionato del mondo 2010.[79]
Le partite della Croazia in cui in totale sono stati segnati più gol (10) risalgono al 9 aprile 1944 (aZagabria, Croazia-Slovacchia 7-3) e al 4 giugno 2016 (aFiume, Croazia-San Marino 10-0).
^Come da regolamentoFIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionarequesta pagina.
^Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 a causa dellapandemia di COVID-19.
^Retrocessa in Lega B ma successivamente ripescata in Lega A con il cambio di formula a partire dall'edizione2020-2021.