La Corea del Sud è la squadra asiatica che ha ottenuto più successi da quando debuttò alleOlimpiadi del 1948. Daglianni 1960 si è imposta come una delle migliori nazionali dellaAsian Football Confederation (AFC) e conta undici partecipazioni (record asiatico) alla fase finale delcampionato del mondo, di cui dieci consecutive. È l'unica nazionale asiatica (cioè affiliata all'AFC) ad aver raggiunto la semifinale di un campionato del mondo, traguardo raggiunto nell'edizione2002, co-ospitata con ilGiappone. È stata la seconda nazionale non appartenente allaUEFA o allaCONMEBOL, dopo gliStati Uniti nel1930, a raggiungere questo risultato, eguagliato in seguito dalMarocco nel2022.
Ha vinto 2Coppe d'Asia (1956 e1960), torneo in cui si è piazzata per 4 volte seconda (1972, 1980, 1988 e 2015) e 4 volte terza (1964, 2000, 2007 e 2011). Ha inoltre vinto 3 medaglie d'oro aiGiochi asiatici (1970, 1978 e 1986).
Nellaclassifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, il miglior piazzamento della Corea del Sud è il 17º posto del dicembre 1998, mentre il peggiore piazzamento è il 69º posto occupato dal novembre 2014 al gennaio 2015; la squadra occupa attualmente la 22ª posizione della graduatoria.[1]
In Corea, nell'antichità, si praticava un gioco di palla chiamatochuk-guk, molto simile al calcio contemporaneo. I coreani conobbero per la prima volta la versione corrente del calcio nel1882, quando gli inglesi giocarono una partita mentre il loro vascello sostava nel porto diIncheon[2]. Nel1921 si disputò il primo campionato nazionale sudcoreano e nel1928 fu fondata lafederazione calcistica sudcoreana allo scopo di diffondere e sviluppare il calcio in Corea[3]. Nel 1941 il Governatore Generale di Corea impose la dissoluzione della federcalcio.
Durante i decenni del dominio colonialegiapponese il calcio contribuì ad alleviare le frustrazioni dei coreanioppressi e ad alimentare la speranza di liberazione. LaKorea Football Association fu re-istituita nel 1948, con la creazione della Repubblica di Corea. Nello stesso anno la KFA divenne membro dellaFIFA, la federazione che governa il calcio internazionale.
Dalla seconda metà deglianni 1950 la Corea del Sud si affermò come una delle nazionali calcio più forti d'Asia. Nel1956 prese parte alla primaCoppa d'Asia della storia. Dopo il pareggio contro i padroni di casa diHong Kong, sconfisseIsraele eVietnam del Sud, aggiudicandosi così la competizione grazie al primo posto nel girone.
Nel1960 ospitò e vinse nuovamente la Coppa d'Asia, grazie al primo posto nel girone conIsraele,Taiwan eVietnam del Sud. NellaCoppa d'Asia 1964 perse tutti gli incontri e fu eliminata al primo turno, mentre non si qualificò per l'edizione del1968.
Nel1972 i sudcoreani si piazzarono secondi, battuti in finale dall'Iran (2-1), mentre non si qualificarono all'edizione d 1976.
La massima serie delcampionato sudcoreano di calcio, laK-League, fu istituita nel 1983 e fu la prima divisione professionistica di calcio in Asia. Il movimento calcistico nazionale ottenne dunque una spinta decisiva e neglianni 1980 il livello del calcio sudcoreano aumentò notevolmente. Ad oggi squadre di K-League come ilSuwon Samsung Bluewings sono tra le compagini più titolate nelle competizioni continentali per club.
Nel1980 la Corea del Sud ottenne nuovamente il secondo posto, battuta in finale dai padroni di casa delKuwait (3-0). NellaCoppa d'Asia 1984 la nazionale deluse, perdendo due partite e pareggiandone due e venendo estromessa nella fase a gironi.
Dal 1986 la nazionale sudcoreana si è qualificata alla fase finale della Coppa del mondo per dieci volte consecutive, per un totale di undici partecipazioni al campionato del mondo.
La Corea del Sud tornò a disputare la fase finale del campionato mondiale proprio aMessico '86, dopo trentadue anni di assenza. Malgrado potesse schierareCha Bum-kun, uno dei migliori calciatori asiatici dell'epoca, perse contro l'Argentina (3-1), poi pareggiò contro laBulgaria (1-1) e perse di misura (3-2) contro i campioni del mondo in carica dell'Italia[4], venendo così eliminata al primo turno.
La Corea del Sud iniziò glianni 1990 con due delusioni. Qualificatasi al campionato mondiale diItalia 1990, perse tutte e tre le partite (2-0 contro ilBelgio, 3-1 contro laSpagna e 1-0 contro l'Uruguay) e fu eliminata nuovamente al primo turno. Non riuscì poi a qualificarsi allaCoppa d'Asia 1992.
La nazionale sudcoreana ottenne poi la qualificazione al campionato del mondo diStati Uniti 1994 al termine di un'eliminatoria asiatica molto combattuta. Nell'ottobre 1993 aDoha, inQatar, i sudcoreani, pur battuti dalGiappone nello scontro diretto, la spuntarono per la miglioredifferenza reti e si piazzarono secondi nel girone finale dietro all'Arabia Saudita. NegliStati Uniti la Corea del Sud sfiorò l'accesso agli ottavi di finale. Pareggiato il primo match contro la Spagna riacciuffandola sul punteggio di 2-2 negli ultimi cinque minuti di partita (gol diHong Myung-bo eSeo Jung-won su assist dello stesso Hong Myung-bo), impattò (0-0) con laBolivia e perse (3-2) contro laGermania una partita nella quale rimontò parzialmente lo svantaggio di tre gol con reti diHwang Sun-hong e Hong Myung-bo (ambedue nella ripresa) e sfiorò più volte il pari[5].
NellaCoppa d'Asia 1996 la squadra sudcoreana ottenne un pari (1-1) contro gliEmirati Arabi Uniti padroni di casa, una vittoria (4-2) contro l'Indonesia e subì una sconfitta (2-0) contro ilKuwait, chiudendo il girone al terzo posto. Beneficiando del regolamento del torneo, che la premiò insieme con l'Iraq come una delle due migliori terze ed escluse laSiria, superò il turno, ma ai quarti di finale fu sconfitta per 6-2 dall'Iran, concedendo ben cinque gol nel secondo tempo.
Sulla panchina della nazionale subentrò la leggenda del calcio sudcoreanoCha Bum-kun, con l'obiettivo di qualificare la squadra alla Coppa del mondo diFrancia 1998. L'obiettivo riuscì in modo convincente, ma la nazionale iniziò la fase finale del mondiale con una sconfitta per 3-1 contro ilMessico e proseguì il proprio cammino in modo negativo, perdendo malamente (5-0) contro iPaesi Bassi. Ilcommissario tecnico Cha Bum-kun fu esonerato al termine del match e la squadra fu affidata aKim Pyung-Seok, che ottenne un pareggio (1-1) contro ilBelgio nell'ultima partita del girone.
Terminato il campionato mondiale diFrancia, fu ingaggiato come CTHuh Jung-Moo, già alla guida della nazionale sudcoreana nel 1995. Qualificatasi allaCoppa d'Asia 2000 inLibano, la Corea del Sud raccolse un pari contro laCina (2-2), una sconfitta contro ilKuwait (1-0) e una vittoria contro l'Indonesia (3-0). Ai quarti di finale eliminò l'Iran (2-1), ma in semifinale perse contro l'Arabia Saudita (2-1). Chiuse al terzo posto battendo la Cina (1-0) nella finale di consolazione.
Malgrado non avesse mai ottenuto una vittoria nella fase finale del campionato del mondo, la Corea del Sud si presentò ai nastri di partenza delcampionato mondiale del 2002 con grandi aspettative ed entusiasmo, in quanto rappresentativa di uno dei due paesi ospitanti (e dunque qualificata d'ufficio). L'organizzazione della manifestazione insieme alGiappone fu un premio alla passione del popolo sudcoreano e al sempre più crescente interesse della nazione per il calcio.
Il campionato mondiale del 2002 mostrò segni evidenti dei rapidi progressi compiuti dal calcio sudcoreano. Guidata dall'allenatoreolandeseGuus Hiddink, la nazionale, seppur con controverse decisioni arbitrali a favore[6], riuscì ad aggiudicarsi il primo posto nel girone di prima fase, grazie alla vittoria contro laPolonia (2-0), al pareggio contro gliStati Uniti (1-1) e al successo (1-0) contro unPortogallo ridotto in nove uomini ed eliminato a causa di quella sconfitta. Il tecnico olandese impartì ai propri calciatori una ferrea disciplina tattica, che, unita alla notevole condizione fisica, all'abilità nelpressing e nel gioco in velocità, fece della selezione asiatica una delle compagini più temibili del torneo[7]. Hiddink adottò un modulo3-5-2 duttile, che all'occasione si trasformava in un4-3-3, schieramento prediletto dei tecnici olandesi[7].Lee Woon-jae era il portiere, in difesa giocavanoChoi Jin-Cheul,Hong Myung-Bo eKim Tae-Young; a centrocampoSong Chong-gug,Kim Nam-Il,Yoo Sang-Chul,Park Ji-sung (che però in pratica scalava in avanti diventando la terza punta) eLee Young-Pyo; in attaccoAhn Jung-hwan eSeol Ki-Hyeon[7].
Gli ottavi di finale opposero i padroni di casa all'Italia vice-campione d'Europa in carica, una delle favorite per la vittoria del mondiale. La Corea fallì uncalcio di rigore conAhn Jung-hwan dopo quattro minuti di gioco e andò in svantaggio (gol diChristian Vieri) al ventesimo, ma a due minuti dalla fine della partitaSeol Ki-Hyeon realizzò il gol del pari, che prolungò l'incontro aitempi supplementari, dove ilgolden goal diAhn Jung-hwan mise fine alla sfida sul punteggio di 2-1, eliminando gli azzurri. La partita fu segnata dalle discusse decisioni del contestato arbitro ecuadorianoByron Moreno[8] (su tutte la discutibile espulsione diFrancesco Totti per una presunta simulazione e il fischio che fermòDamiano Tommasi, solo con la palla davanti alla porta sudcoreana, per un presunto fuorigioco, poi rivelatosi del tutto inesistente[9]). In generale i calciatori italiani ebbero l'impressione, sin dai primi minuti, di trovarsi di fronte un direttore di gara ostile e prevenuto nei loro riguardi[10]. L'arbitraggio di Moreno fu oggetto di prolungate polemiche che mettevano addirittura in discussione l'imparzialità dell'organizzazione del torneo[11]. Ad alimentare questi sospetti contribuirono, oltre a quanto accaduto durante la partita con l'Italia, anche altri episodi molto dibattuti delle precedenti partite, tra cui quella contro il Portogallo. Un'indagine condotta dalla FIFA non rilevò, tuttavia, alcun tentativo di illecito sportivo e dichiarò regolare lo svolgimento dell'ultima partita dell'Italia al mondiale[12][13].
Analoghe polemiche accompagnarono il quarto di finale tra Corea del Sud eSpagna: agli spagnoli furono inspiegabilmente annullati dall'arbitro egizianoGamal Ghandour due gol regolari, uno nei 90 minuti e uno nei tempi supplementari (sarebbe stato ilgolden goal della vittoria[14][15]), e la Corea poté dunque portare il match aitiri di rigore, dove si impose per 5-3. Fu fatale l'errore al quarto tiro dal dischetto diJoaquín, che si fece parare il tiro daLee Woon-jae dopo che la gara era finita a reti bianche. Le polemiche iberiche si aggiunsero così a quelle italiane, seguite all'incontro che aveva visto gli azzurri eliminati nel turno precedente. Molto dura fu anche la stampa: il quotidianoAS il giorno dopo titolò in prima pagina¡ROBO! ("Furto!")Italia tenía razón ("L'Italia aveva ragione")[16], mentreEl Mundo Deportivo, sulla stessa linea, scrisseManos arriba ("Mani in alto"), elencando tutte le decisioni arbitrali pro-Corea.
La squadra del tecnico olandese raggiunse quindi la semifinale del mondiale, la prima per una nazionale asiatica. LaFIFA, dopo gli errori arbitrali accaduti, decise per le semifinali e finali di chiamare direttori di gara europei di esperienza molto più lunga. La Corea del Sud perse quindi sia la semifinale contro laGermania (1-0) sia la finale per il terzo posto contro laTurchia (3-2), chiudendo con un prestigioso quarto posto. Il piazzamento diede nuova linfa all'entusiasmo per la nazionale e testimoniò la crescita del movimento calcistico dell'intera nazione.
Malgrado le pressioni, Hiddink fu irremovibile sulla decisione di abbandonare la nazionale dopo il mondiale. Al suo posto fu ingaggiato ilportogheseHumberto Coelho, che condusse la squadra alla vittoria della prima edizione dellaCoppa dell'Asia orientale nel2003. Dopo clamorose sconfitte controOman eVietnam e uno 0-0 contro leMaldive, Coelho fu sollevato dall'incarico e rimpiazzato daJo Bonfrère. NellaCoppa d'Asia 2004 la Corea del Sud fu eliminata ai quarti di finale dall'Iran e nellaCoppa dell'Asia orientale 2005 chiuse ultima da paese ospitante.
Qualificatasi alcampionato del mondo 2006 già nel giugno 2005, battendo ilKuwait 4-0 adAl-Kuwait, aGermania 2006 uscì di scena al primo turno, a causa del terzo posto nel girone eliminatorio, avendo battuto per 2-1 ilTogo, pareggiato 1-1 con laFrancia e perso 2-0 con laSvizzera. Il tecnico olandeseDick Advocaat rassegnò le dimissioni, lasciando il posto al compatriotaPim Verbeek, in carica ufficialmente dall'agosto 2006. Verbeek aveva già lavorato per la nazionale sudcoreana sotto la gestione di Hiddink nel 2002.
Priva di giocatori chiave comeLee Young-Pyo,Park Ji-sung eSeol Ki-Hyeon, la Corea del Sud faticò nelle prime due partite dellaCoppa d'Asia 2007 (1-1 contro l'Arabia Saudita, sconfitta per 2-1 contro ilBahrein), ma una vittoria contro l'Indonesia (1-0) consentì alla squadra di qualificarsi ai quarti di finale, dove i sudcoreani batterono l'Iran per 4-2 ai tiri di rigore (0-0 dopo i tempi supplementari). In semifinale la Corea del Sud fu clamorosamente fermata sullo 0-0 e poi eliminata ai tiri di rigore (4-3) dall'Iraq, poi vincitore a sorpresa del torneo. Ottenne la consolazione del terzo posto battendo per 6-5 ai tiri di rigore il Giappone nella "finalina" (0-0 dopo i tempi supplementari).
Al termine del torneo Pim Verbeek, criticato perché la sua squadra era stata costretta a giungere ai rigori in ben tre partite di fila senza aver segnato un gol, lasciò l'incarico e fu sostituito dal rientranteHuh Jung-Moo, che divenne il primo CT sudcoreano della nazionale di casa dal 2000. Sotto la sua guida la Corea del Sud vinse laCoppa dell'Asia orientale 2008 e fece registrare una striscia di 27 partite consecutive senza sconfitte.
La formazione sudcoreana ottenne l'accesso alcampionato mondiale 2010 inSudafrica vincendo il proprio girone diqualificazione asiatico con 16 punti; con 7 vittorie e 7 pareggi i sudcoreani furono gli unici rimasti imbattuti nelle qualificazioni continentali. La Corea del Sud esordì alla fase finale di Sudafrica 2010 battendo laGrecia per 2-0, poi perse per 4-1 contro l'Argentina e pareggiò per 2-2 con laNigeria, approdando agli ottavi di finale. Qui fu eliminata dall'Uruguay (1-2)[17].
Il 2 luglio 2010 il selezionatoreHuh Jung-Moo si dimise e fu sostituito, il 20 luglio, daCho Kwang-Rae[18]. Superato il girone di prima fase nellaCoppa d'Asia 2011 al secondo posto dietro l'Australia (favorita dalladifferenza reti), ai quarti di finale la Corea del Sud eliminò l'Iran (1-0) dopo i tempi supplementari, ma in semifinale si arrese al Giappone padrone di casa ai tiri di rigore (3-0 dopo il 2-2 dei tempi supplementari). Si piazzò terza nel torneo battendo per 3-2 l'Uzbekistan nella finale di consolazione. La squadra si aggiudicò ilpremio Fair Play FIFA e il suocentrocampistaKoo Ja-Cheol fu capocannoniere del torneo con 5 gol.
Dopo la Coppa d'Asia 2011 calciatori simbolo comePark Ji-sung eLee Young-Pyo abbandonarono la nazionale per sopraggiunti limiti di età e la nazionale accusò una crisi di risultati. Dopo nette sconfitte contro Giappone (3-0) eLibano aBeirut (1-2) Cho fu esonerato malgrado il 6-0 ottenuto in casa ancora contro il Libano e fu rimpiazzato daChoi Kang-Hee. Sotto la sua guida la squadra riuscì a ottenere una complicata qualificazione per ilcampionato del mondo 2014 grazie alladifferenza reti.
Scaduto il contratto di Choi, sulla panchina della nazionale arrivòHong Myung-Bo, excapitano della squadra classificatasi quarta al mondiale 2002. Questi, che aveva guidato l'under-23 sudcoreana alla medaglia di bronzo alleOlimpiadi di Londra 2012, sedette in panchina durante il mondiale brasiliano del 2014, dove la Corea del Sud uscì al primo turno dopo un pari (1-1 contro laRussia) e due sconfitte (4-2 contro l'Algeria e 1-0 contro ilBelgio) in tre partite.
Hong, aspramente criticato, si dimise e fu rimpiazzato daltedescoUli Stielike, nominato CT il 5 settembre 2014. Nel dicembre 2014 la squadra precipitò dal 57º al 69º posto dellaclassifica mondiale della FIFA, peggiore posizione di sempre da quando (1993) il ranking fu istituito. La Corea del Sud ottenne poco dopo una vittoria (3-1) inamichevole contro ilVenezuela, la prima dopo quasi nove mesi.
Grazie al terzo posto ottenuto nell'edizione del 2011, la Corea del Sud del CT Stielike fu ammessa d'ufficio allaCoppa d'Asia 2015. Con tre vittorie in tre partite vinse il girone di prima fase, lasciandosi alle spalle l'Australia padrona di casa. Battendo l'Uzbekistan dopo i tempi supplementari si qualificò per la semifinale per la decima volta nella storia (record continentale). Battuto per 2-0 l'Iraq, ebbe dunque accesso alla finale contro l'Australia, già battuta qualche giorno prima. Qui fu sconfitta per 2-1 dopo i tempi supplementari, subendo per altro solo in finale i primi gol nel torneo.
Nel secondo turno delle qualificazioni alcampionato del mondo 2018 la Corea del Sud vinse i primi sette incontri, qualificandosi al terzo turno e ottenendo, nel gennaio 2016, l'accesso alla fase finale dellaCoppa d'Asia 2019. Nel giugno 2017 Stielike fu, tuttavia, esonerato a causa di una serie di risultati negativi al terzo turno (tra cui le sconfitte controCina eQatar). Al suo posto subentrò, nel luglio 2017,Shin Tae-yong, l'allenatore dellanazionale Under-20 sudcoreana[19], che con due pareggi senza reti controIran eUzbekistan qualificò la Corea del Sud al campionato mondiale di Russia come seconda classificata del girone finale asiatico. InRussia, nel difficile girone conGermania,Messico eSvezia, i sudcoreani rimediarono due sconfitte per 1-0 contro Svezia e Messico nelle prime due partite. Nel terzo incontro, con le speranze di qualificazione agli ottavi di finale ridotte ormai al lumicino, batterono per 2-0 la Germania campione del mondo in carica grazie a due gol nei minuti finali di partita. Il successo fu inutile ai fini della qualificazione (sarebbe servita la contemporanea sconfitta della Svezia contro il Messico), ma estromise i tedeschi dal mondiale e consentì alla Corea del Sud di chiudere il girone al terzo posto, proprio davanti alla Germania. Per i tedeschi si trattò della prima eliminazione al primo turno nella storia del campionato del mondo.
Nel gennaio 2019 la selezione sudcoreana del CTPaulo Bento, subentrato nell'agosto 2018, si presentò come una delle favorite per la vittoria finale allaCoppa d'Asia 2019 negliEmirati Arabi Uniti. Vinto con autorevolezza il girone grazie a tre successi controFilippine (1-0),Kirghizistan (1-0) eCina (2-0), agli ottavi di finale eliminò ilBahrein (2-1) dopo itempi supplementari, ma ai quarti di finale fu eliminata dalQatar (1-0).
Nell'ottobre 2019 la Corea del Sud affrontò per la prima volta laCorea del Nord in gare ufficiali in casa di quest'ultima: la partita, svoltasi davanti a pochissimi ammessi senza diretta televisiva e valida per le qualificazioni alcampionato del mondo 2022, terminò a reti bianche[20].
Centrata agevolmente la qualificazione alcampionato del mondo 2022, inQatar, la squadra esordì nella fase a gironi pareggiando senza reti contro l'Uruguay, poi perse per 2-3 contro ilGhana, ma riuscì a ottenere la qualificazione agli ottavi di finale da seconda nel girone battendo per 2-1 all'ultima giornata ilPortogallo, già matematicamente qualificato. Agli ottavi di finale fu nettamente sconfitta per 1-4 dalBrasile ed eliminata.
Nel 2024 prende parte allaCoppa d'Asia. Nel girone pareggia per 2-2 contro laGiordania e per 3-3 contro laMalaysia e si qualifica come seconda classificata dietro alBahrein, che batte per 3-1. Battuta l'Arabia Saudita per 4-2 aitiri di rigore (1-1 dopo i tempi supplementari) agli ottavi, la Corea del Sud sconfigge in rimonta per 2-1 l'Australia dopo i tempi supplementari ai quarti di finale e affronta nuovamente la Giordania. Pur godendo dei favori del pronostico, viene eliminata dopo aver perso per 2-0, con i giordani che riescono a qualificarsi alla finale della Coppa d'Asia per la prima volta.
Il 6 giugno 2025, grazie alla vittoria per 0-2 contro l'Iraq, si aggiudica con una giornata d'anticipo la qualificazione diretta alCampionato mondiale di calcio 2026 e chiudendo poi con la vittoria delgruppo B.
Con l'eccezione delcampionato del mondo 1994 (in cui non usò la variante rossa della divisa dell'epoca usata nelle qualificazioni nell'anno precedente) e dei Giochi Asiatici del 1994 (in cui fu adottata una divisa blu o bianca), la Corea del Sud ha tradizionalmente indossato nella sua storia una maglia rossa, di solito affiancata da calzoncini blu, rossi o bianchi e calzettoni rossi o blu. Essendo il rosso il colore più identificativo della nazionale sudcoreana, sia la stampa locale che i tifosi danno alla nazionale il soprannome di "The Reds". Emblematico il caso delcampionato del mondo 2002, in occasione del mondiale giocato in casa, quando molti tifosi coreani indossavano maglie, cappellini e sciarpe con la scritta "Be The Reds". Nel 1995 si costituirono iRed Devils, il club di tifosi ufficiale della nazionale della Corea del Sud.
La Corea del Sud giocò la sua prima partita ufficiale il 2 agosto 1948 aLondra contro ilMessico, vincendo per 5-3. La vittoria con maggiore scarto di reti la ottenne nella partita giocata il 29 settembre 2003 aIncheon contro ilNepal, battuto con il punteggio di 16-0. La sconfitta con maggiore differenza di reti della Corea del Sud risale alla partita contro laSvezia giocata nella capitale britannica il 5 agosto 1948: il punteggio fu di 12-0.
La Corea del Sud ha disputato 10 fasi finali delcampionato mondiale. La sua prima presenza nella fase finale risale aSvizzera 1954. La prima vittoria in una fase finale del campionato del mondo arrivò all'esordio nell'edizione casalinga del 2002: 2-0 contro laPolonia, con reti diHwang Sun-hong (26') eYoo Sang-chul (53'). Il miglior piazzamento in un mondiale è il quarto posto nello stessocampionato giocato in casa nel 2002, unica nazionale asiatica ad avere, finora, raggiunto questo risultato.
La Corea del Sud ha partecipato inoltre a 13 edizioni dellaCoppa d'Asia vincendone 2 (nel 1956 e nel 1960). La sua prima apparizione nellaCoppa d'Asia risale all'edizione del1956.