Nazionale di calcio più antica al mondo insieme a quellascozzese, ha vinto uncampionato mondiale, nell'edizione casalinga del 1966, e nella rassegna ha raggiunto in due occasioni il quarto posto (1990 e2018). Per quanto riguarda ilcampionato d'Europa, il miglior piazzamento è il secondo posto raggiunto nelle edizioni2020 e2024. L'Inghilterra è, dunque, l'unica nazionale di calcio che non ha mai vinto l'alloro continentale tra quelle laureatesi campioni del mondo.[2] Negli altri trofei internazionali vanta, quale miglior risultato, un terzo posto nell'edizione inaugurale dellaUEFA Nations League.
Il posizionamento più alto raggiunto dall'Inghilterra nellaclassifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, è il 3º posto, occupato dall'agosto al settembre 2012, da settembre a ottobre 2021 e dal novembre 2023 all'aprile 2024, mentre il più basso è il 27º posto del febbraio 1996. Occupa attualmente il 4º posto nella graduatoria.[1]
L'Inghilterra schierata prima di un match contro laScozia a Richmond nel 1893.
La nazionale inglese di calcio è la nazionale di calcio più antica. Fu fondata insieme a quellascozzese, con cui disputòcinque partite rappresentative dal 1870 al 1872. Il primo match tra le due compagini, organizzato dallaFootball Association, si tenne il 5 marzo 1870 e il primo match di ritorno il 30 novembre 1872.
La gara, giocata all'Hamilton Crescent, in Scozia, è considerata il primo incontro ufficiale tra nazionali di calcio della storia, perché si trattava di due selezioni indipendenti operanti in autonomia e non controllate dalla medesima federazione calcistica[3]. Per i successivi quarant'anni l'Inghilterra giocò esclusivamente contro nazionali di calcio dellenazioni costitutive delRegno Unito, vale a direScozia,Galles eIrlanda (IFA) nelTorneo Interbritannico.
Inizialmente l'Inghilterra non disputava i propri incontri di calcio in uno stadio ben definito. Affiliatasi allaFIFA nel 1906, la federazione allargò il novero di avversarie della propria squadra nazionale nel 1908, quando la nazionale inglese intraprese un tour nell'Europa centrale. Nel 1923 fu inaugurato loStadio di Wembley, che divenne la sede della nazionale inglese. Nel 1928 la federcalcio inglese uscì dalla FIFA, prima di rientrarvi nel 1946. Di conseguenza non partecipò alcampionato mondiale di calcio sino all'edizione diBrasile 1950, dove fu eliminata al primo turno dopo la clamorosa sconfitta per 1-0 contro gliStati Uniti[4].
La prima sconfitta casalinga dell'Inghilterra contro una selezione "straniera" (vale a dire non una di quelle facenti parte delRegno Unito) risale alla partita persa per 2-0 contro l'Irlanda il 21 settembre 1949 aGoodison Park. La squadra perse poi la sua seconda partita, per 6-3, solo nel 1953, contro l'Ungheria a Wembley. Nella sfida di ritorno aBudapest l'Ungheria vinse di nuovo, con il punteggio di 7-1. Rimane questa la sconfitta con il più largo scarto subita dall'Inghilterra nella sua storia. Al termine del matchSyd Owen dichiarò: "È stato come giocare contro dei marziani"[5]. Alcampionato del mondo 1954 l'Inghilterra raggiunse per la prima volta nella propria storia i quarti di finale, dove fu sconfitta per 4-2 ed eliminata dall'Uruguay campione del mondo in carica.
Malgrado la nomina del primoselezionatore a tempo pieno,Walter Winterbottom, nel 1946, la squadra fu ancora scelta da un comitato tecnico fino alla nomina diAlf Ramsey, che assunse il ruolo di allenatore nel 1963. Nelcampionato del mondo 1966, ospitato dall'Inghilterra, la squadra di Ramsey vinse il proprio girone grazie ai successi contro Messico e Francia e il pareggio contro l'Uruguay. Ai quarti batte 1-0 l'Argentina e in semifinale 2-0 il Portogallo grazie alla doppietta di Bobby Charlton e in finale batte laGermania Ovest (4-2) dopo itempi supplementari, grazie alla tripletta diGeoff Hurst divenendo per la prima volta campioni del mondo. In quello stesso anno l'attaccante della nazionaleBobby Charlton vincerà ilPallone d'Oro.
Qualificatasi per ilcampionato del mondo 1970 inMessico, da campione del mondo in carica la nazionale inglese fu eliminata ai quarti di finale dalla Germania Ovest: in vantaggio di due gol, subì la rimonta avversaria e perse per 3-2 dopo i tempi supplementari. Le mancate qualificazioni alcampionato d'Europa 1972 e alcampionato del mondo 1974 portarono alle dimissioni di Ramsey, ma l'Inghilterra fallì anche la qualificazione alcampionato d'Europa 1976 e alcampionato del mondo 1978. Nel 1977 la nazionale inglese venne affidata al commissario tecnicoRon Greenwood, con il quale riuscì stavolta a qualificarsi per la fase finale delcampionato d'Europa 1980, da dove venne comunque eliminata al primo turno. Alcampionato del mondo 1982 l'Inghilterra, sempre guidata da Greenwood, tornò dopo dodici anni a giocare una fase finale di un grande torneo: venne eliminata nella seconda fase a gironi, pur senza subire alcuna sconfitta.
Allenata daBobby Robson, la squadra raggiunse i quarti di finale delcampionato del mondo 1986, dove fu sconfitta per 2-1 dall'Argentina ed eliminata in una partita resa famosa da due gol diDiego Armando Maradona: laprima rete fu segnata di mano, mentre laseconda venne premiata dallaFIFA nel 2002 come "Gol del secolo". Alcampionato d'Europa 1988, però, l'Inghilterra perse tutte le partite e fu eliminata al primo turno. Al mondiale diItalia 1990 ottenne il suo secondo miglior piazzamento di sempre, il quarto posto, dopo aver perso aitiri di rigore (4-3 dopo l'1-1 dei tempi supplementari) la semifinale con la Germania Ovest e la finale per il terzo posto contro l'Italia padrona di casa. Il risultato fu salutato con entusiasmo da tutta la nazione e sancì di fatto la fine della lunga gestione Robson, che lasciò la panchina inglese l'anno seguente.
Passata nelle mani del nuovo selezionatoreGraham Taylor, alcampionato d'Europa del 1992 la squadra pareggiò contro i futuri vincitori dellaDanimarca e contro laFrancia, e fu eliminata al primo turno dopo la sconfitta contro i padroni di casa dellaSvezia.
Gli anni novanta videro avvicendarsi quattro allenatori alla guida della nazionale inglese. Taylor si dimise dopo la mancata qualificazione alcampionato del mondo 1994;Terry Venables guidò la squadra alcampionato d'Europa 1996, disputato in casa e concluso con l'eliminazione in semifinale, ancora aitiri di rigore e ancora contro la Germania[6]. Fu uguagliato così il miglior piazzamento inglese nel torneo europeo, risalente al 1968.
Come noto prima del campionato europeo del 1996, a rassegna conclusa Venables lasciò il posto aGlenn Hoddle, che guidò i suoi alla qualificazione alcampionato del mondo 1998 vincendo un girone comprendente anche l'Italia. Nella fase finale del torneo l'Inghilterra uscì agli ottavi di finale contro l'Argentina, ancora una volta ai tiri di rigore (dopo il 2-2 dei tempi supplementari).Kevin Keegan condusse dunque l'Inghilterra alcampionato d'Europa 2000, dove la squadra fu eliminata nuovamente nella fase a gironi, disfatta che causò le dimissioni del tecnico.
Nel 2001 la conduzione tecnica dell'Inghilterrà passò aSven-Göran Eriksson, primo allenatore non inglese della squadra. Durante la sua gestione, durata cinque anni, la formazione deiLeoni si fermò sempre ai quarti di finale di mondiali ed europei: alcampionato del mondo 2002 (eliminazione contro ilBrasile poi vincitore del torneo), alcampionato d'Europa 2004 (eliminazione contro ilPortogallo, nuovamente ai tiri di rigore) e alcampionato del mondo 2006 (ancora contro il Portogallo e ancora ai tiri di rigore). Nonostante le eliminazioni, l'Inghilterra di Eriksson in cinque anni perse solo tre partite nei 90 minuti di gioco (cinque se si considerano i 120 minuti) e si issò al quarto posto dellaclassifica mondiale della FIFA, ragioni che spinsero la federazione a rinnovare il contratto con il tecnico svedese sino alcampionato d'Europa 2008. Ciononostante l'allenatore lasciò il proprio ruolo alla fine del mondiale.
La gestione del successore,Steve McClaren, si rivelò fallimentare: nel novembre 2007, dopo aver clamorosamente mancato la qualificazione alcampionato d'Europa 2008 (decisivo il rovescio interno contro laCroazia all'ultima giornata), egli fu esonerato e sostituito dall'italianoFabio Capello, in carica dal dicembre 2007.
Dopo aver vinto tutte le partite di qualificazione alcampionato del mondo 2010 tranne una, nella fase finale del torneo la squadra inglese pareggiò le prime due partite controStati Uniti eAlgeria[7], poi vinse contro laSlovenia e superò il primo turno, ma agli ottavi di finale, contro laGermania, perse per 4-1, stabilendo la propria peggiore sconfitta nelle fasi finali di un mondiale.
Nel febbraio 2012 Capello lasciò la nazionale dopo una polemica con la federazione sulla cessione di sottrarre la fascia di capitano aJohn Terry per accuse di razzismo[8] e fu sostituito daRoy Hodgson, a sole sei settimane dell'inizio delcampionato d'Europa 2012[9]. Ancora una volta per gli inglesi furono fatali i rigori: ai quarti di finale fu l'Italia a eliminare iLeoni dopo lo 0-0 dei 120 minuti di gioco[10].
Qualificatasi per ilcampionato del mondo 2014, inBrasile la squadra inglese deluse, uscendo già al primo turno (la fase a gironi), evento che in un mondiale non accadeva daSvezia 1958 e in un grande torneo daBelgio-Paesi Bassi 2000[11]. L'unico punto ottenuto nella fase finale, contro laCosta Rica nell'ultima partita, rappresentò il peggiore risultato di sempre per l'Inghilterra ai mondiali[12]. L'Inghilterra si qualificò poi per ilcampionato d'Europa 2016 con 10 vittorie in 10 partite del girone eliminatorio[13], ma nella fase finale uscì agli ottavi di finale contro la sorprendenteIslanda (2-1)[14]. Hodgson si dimise[15] e gli subentròSam Allardyce, che rimase in carica per un solo mese (vittoria in una partita contro laSlovacchia), costretto alle dimissioni allo scoppio di uno scandalo di affari illeciti di calciomercato che lo vedeva coinvolto[16].
Gareth Southgate, allenatore dell'Under-21, assunse le redini della nazionale maggiore nell'autunno del 2016, inizialmente in via temporanea[17] e poi permanente[18]. Sotto la sua gestione l'Inghilterra ottenne da imbattuta nel proprio girone la qualificazione alcampionato del mondo 2018, poi si qualificò per gli ottavi di finale giungendo seconda nel gruppo di prima fase, ottenendo due vittorie controTunisia ePanama e subendo una sconfitta contro ilBelgio. Agli ottavi eliminò laColombia ai tiri di rigore[19] e ai quarti di finale laSvezia (2-0)[20], accedendo così alle semifinali del mondiale dopo 28 anni. In semifinale fu sconfitta per 2-1 dallaCroazia dopo i tempi supplementari e poi perse anche la finale per il terzo posto contro ilBelgio, chiudendo al quarto posto, come aItalia 1990.[21]
Nel settembre 2018 la nazionale inglese esordì nella Lega A dellaUEFA Nations League 2018-2019, dove vinse il girone conSpagna eCroazia con due successi e un pari in quattro gare, ottenendo così la qualificazione allafinal four. Sconfitta in semifinale aGuimarães dai Paesi Bassi, nello stesso stadio l'Inghilterra batté ai tiri di rigore laSvizzera, ottenendo il terzo posto nella rassegna.
Alcampionato d'Europa 2020, disputato in varie sedi nel 2021, l'Inghilterra superò da prima classificata il proprio girone, grazie alle vittorie per 1-0 controCroazia eRep. Ceca e al pareggio a reti bianche contro laScozia, in tre partite giocate allo stadio londinese diWembley. Qualificatasi da capolista del girone, l'Inghilterra continuò a giocare a Londra, dove batté laGermania per 2-0 agli ottavi di finale, mentre ai quarti di finale, allostadio Olimpico diRoma, superò per 4-0 l'Ucraina e in semifinale sconfisse laDanimarca per 2-1 dopo itempi supplementari, accedendo alla finale dell'europeo per la prima volta. Nell'atto conclusivo della manifestazione, disputato in casa, a Wembley, la nazionale inglese fu sconfitta dall'Italia aitiri di rigore (3-2) dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano chiusi con il risultato di 1-1.
Dopo la terza posizione nel proprio girone di Lega A dell'edizione2020-2021 di UEFA Nations League, nellasuccessiva edizione del torneo gli inglesi delusero le aspettative, non vincendo neanche una partita su sei e retrocedendo così in Lega B a causa dell'ultimo posto. Alcampionato del mondo 2022 in Qatar, dopo aver primeggiato nella fase a gironi e aver superato il Senegal agli ottavi, la corsa degli inglesi si fermò ai quarti contro i campioni in carica della Francia, vittoriosi per 2-1. Alcampionato d'Europa 2024, inGermania, la nazionale inglese superò la prima fase come prima nel girone (vittoria per 1-0 contro laSerbia e pareggi per 1-1 contro laDanimarca e 0-0 contro laSlovenia) e di seguito eliminòSlovacchia (2-1 dopo i tempi supplementari) agli ottavi,Svizzera (1-1 e 5-3 aitiri di rigore) ai quarti ePaesi Bassi (2-1) in semifinale, per poi venire sconfitta dallaSpagna (2-1) nella finale diBerlino e confermare, quindi, il secondo posto raggiunto tre anni prima.
Tra i vari stadi che hanno ospitato le gare della nazionale inglese particolarmente noto è lostadio londinese di Wembley.[22] L'impianto originario venne inaugurato nel 1923, risultando teatro di numerose partite: oltre a varie finali dicoppe europee, ospitò gli atti conclusivi del Mondiale 1966 e dell'Europeo 1996.[23] Demolito nei primi anni 2000[24][25], venne ricostruito riaprendo nel 2007 con lostesso nome.[26] L'apertura coincise con una sfida dell'Under-21, che in amichevole pareggiò (3-3) contro ipari età dell'Italia (3-3 il finale).[27] La fama del Wembley rimase legata anche ai risultati, tanto che fino al 1953 nessuna avversaria fu in grado di uscirne vittoriosa.
Altri impianti in cui iTre Leoni si sono spesso esibiti sono l'Old Trafford diManchester e l'Highbury, sempre sito nella capitale ed abbattuto nel 2006.[28][29]
La classica divisa casalinga dell'Inghilterra è composta da magliabianca, pantalonciniblu e calzettoni bianchi; in genere il colore blu è variato spesso, anche se la tonalitànotte è quella più tradizionale nonché l'attuale. Dal1998 la maglia è spesso decorata con ornamenti colorrosso, per avvicinarla ai crismi dellabandiera nazionale; inoltre, talvolta non è insolito vedere i giocatori inglesi scendere in campo in totale completo bianco.
In trasferta, altrettanto classica è la tenuta rossa con pantaloncini bianchi e calzettoni rossi, la più amata e la più famosa anche perché usata nel Mondiale del 1966 vinto in casa – nonostante nella storia, gli inglesi non ne ebbero bisogno fino a una partita contro una selezione non britannica. In realtà la seconda divisa non è stata sempre rossa: dal1935[30] al1959[31] l'Inghilterra scendeva spesso in campo in tenuta blu. Nel1996 invece, durante l'Europeo tenutosi proprio in patria, l'allora sponsor tecnico propose una muta d'un tenueblu indaco: tale combinazione fu utilizzata controBulgaria,Germania eGeorgia, ma trovò scarsi consensi sia tra i tifosi, attaccatissimi alla casacca rossa della tradizione, sia tra gli addetti ai lavori, dato che tale tonalità poco contrastava col bianco della prima tenuta;[32] la maglia rossa fu pertanto ripristinata dopo due soli anni, e utilizzata stabilmente fino ai giorni nostri salvo che nel biennio 2011-2012, quando si tentò una nuova sperimentazione con una casaccablu navy abbinata a pantaloncini colorceleste.[33]
Il classico abbinamento cromatico inglese, maglia bianca e pantaloncini blu, qui in una delle sue versioni più iconiche, sfoggiata aEuro 1980
Situazione più unica che rara nel panorama delle compagini nazionali, nel corso della sua storia l'Inghilterra ha più volte sfoggiato anche delle terze maglie. Già neiMondiali del '70 vestì una divisa celeste contro laCecoslovacchia.[34] Nel1973 invece si ricorse a un'uniforme simile a quella delBrasile, composta da una magliagialla e da pantaloncini blu, utilizzata ancora contro la Cecoslovacchia e in seguito vista pure conPolonia eItalia.[35] AiMondiali 1986, l'Inghilterra scese in campo in maglia bianca e pantaloncini celesti contro l'Argentina. Tra il1986 ed il1993 ci furono infine varie terze maglie color celeste (tra cui una rimasta famosa tra i collezionisti, coi leoni d'Inghilterra sullo sfondo[36]), ma che furono raramente usate in occasioni ufficiali.
Moore in maglia gialla nel 1973, per un'amichevole in casa dell'Italia
Per oltre vent'anni il fornitore tecnico dell'Inghilterra è stata laUmbro ma, dopo l'annuncio della vendita della società da parte della proprietariaNike, proprio il colosso americano delloswoosh è subentrato come sponsor tecnico dal 2013. Precedentemente, per brevi periodi le maglie erano state firmate da aziende comeBukta eAdmiral.
Per quanto concerne i dettagli, sul petto dei giocatori inglesi è presente lo stemma dellapropria federazione, uno scudo bianco con bordatura blu scuro, recante all'interno i tre leoni d'Inghilterra e le rose rosse tipiche delladinastia Tudor; il richiamo è fortemente ispirato all'emblema nazionale. Sopra lo stemma è inoltre posta unastella che rappresenta la vittoria al Mondiale del '66.
^Come da regolamentoFIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionarequesta pagina.
Giovanni Armillotta.Come Fifa comanda. «I Quaderni speciali di Limes», n. 2 - 2005
Antonio Papa, Guido Panico.Storia sociale del calcio in Italia dai club dei pionieri alla nazione sportiva (1887-1945), Il Mulino, Bologna 1993,ISBN 88-15-08764-8.