Considerata la rappresentativasudamericana più importante dopoBrasile,Argentina eUruguay fino ai primianni ottanta, nel palmarès annovera 2Coppe America (una vinta in casa nel1939, quando il torneo era conosciuto comeCampeonato Sudaméricano de Football, e una con la denominazioneCopa América, nel1975); in un'altra occasione ha disputato la finale del massimo torneo continentale, da cui è uscita sconfitta (2019).[4] Ha partecipato per cinque volte alla fase finale delcampionato del mondo, spingendosi fino ai quarti nel1970[5] e raggiungendo il girone del secondo turno nel1978.[6]
Nellaclassifica mondiale della FIFA il Perù ha raggiunto come miglior piazzamento il 10º posto nell'ottobre del 2017, mentre il peggiore è stato il 91º posto, nel settembre 2009. Occupa attualmente il 21º posto della graduatoria.[1]
Dopo aver debuttato da paese organizzatore nelCampeonato Sudamericano de Football nel novembre del1927 - il primo gol della storia per il Perù fu messo a segno daDemetrio Neyra - arrivò la prima vetrina intercontinentale per la selezione andina: i peruviani infatti fecero il loro esordio ai mondiali nel1930, dopo appena 6 incontri ufficiali disputati (di cui uno solo vinto).[7] LaBlanquirroja venne eliminata al primo turno: perse per 3-1 contro laRomania (primo gol iridato diLuis de Souza Ferreira) e per 1-0 contro l'Uruguay (nazione ospitante e di lì a poco campione del mondo).[8][9][10]
Nel1935 raggiunse la terza posizione nellaCopa América e l'anno successivo partecipò alleOlimpiadi di Berlino: nel corso dei giochi a cinque cerchi, la prima rassegna disputata dai peruviani lontano dalSudamerica, la nazionale andina sarebbe arrivata fino alla semifinale, battendo laFinlandia per 7-3 e l'Austria per 4-2; tuttavia quest'ultima gara fu annullata dallaFIFA per intemperanze della panchina e del pubblico sudamericano (che avrebbero picchiato i calciatori austriaci)[11], ordinando di rigiocarla senza spettatori. Questa decisione provocò il ritiro del Perù dalla manifestazione.[12][13][14]
Il Perù cambiò tre selezionatori prima di affidarsi nel 1975 nuovamente aMarcos Calderón (già sulla panchina biancorossa in tre occasioni): con lui, laBlanquirroja vinse laCopa América. Dopo una sonora sconfitta per 6-0 contro l'Ecuador[7] in amichevole, si presentò alla rassegna continentale con buone prospettive e si laureò campione. Nella prima fase eliminò ilCile (famosa la rovesciata vincente di Oblitas[34]) e laBolivia; in semifinale toccò alBrasile di un giovaneRoberto Dinamite (nel doppio confronto, dopo il 3-3 del risultato complessivo, i peruviani prevalsero grazie al sorteggio).[35][36][37] In finale batté laColombia: sconfitto di misura aBogotà (1-0), il Perù ebbe la meglio al ritorno (2-0); nello spareggio sul neutro dell'Estadio Olímpico diCaracas, un gol diSotil fu sufficiente per sollevare la coppa.[38][39][40]
L'allenatoreMarcos Calderón con il trofeo della Copa América
La partita tra Perù e Cile giocata aLima si è conclusa con una vittoria peruviana
Lo Stadio Olimpico diCaracas è stato il luogo in cui si è giocata la finale che il Perù avrebbe battuto la Colombia
La nazionale andina si qualificò perArgentina 1978 all'ultimo incontro, vinto per 2-0 contro ilCile. Nel primo turno del mondiale vinse per 3-1 contro laScozia,[43][44] pareggiò per 0-0 contro iPaesi Bassi e si impose 4-1 contro l'Iran,[45] accedendo alla seconda fase a gruppi da prima classificata. A quel punto il Perù calò di rendimento: dopo un secco 3-0 ad opera delBrasile,[46] fu battuto anche dallaPolonia (1-0).[47] In tale situazione, gli andini si apprestavano ad affrontare l'Argentina padrona di casa da eliminati. La partita, disputatasi dopo che i brasiliani e i polacchi avevano già terminato il loro match (3-1 per i sudamericani), finì con un clamoroso 6-0 in favore dell'Albiceleste.[48][49][50] Sull'incontro, noto inspagnolo comemarmelada peruana, aleggiò il sospetto di un risultato combinato: difatti agli argentini serviva una vittoria con almeno 4 gol di scarto per sopravanzare i verde-oro ed accedere alla finalissima.[6] La gara vide una difesa biancorossa molto svogliata, regolarmente surclassata dagli attaccanti avversari con estrema facilità; è da aggiungere anche che il portiereRamón Quiroga era nato aRosario (sede della gara) ed aveva ottenuto la nazionalità peruviana solo l'anno precedente.[51][52][53] Inoltre la notte prima della partita, la polizia allentò le misure di sicurezza presso l'hotel in cui alloggiavano i peruviani, che furono così continuamente disturbati dai tifosi argentini con urla e schiamazzi. Infine, l'autobus che doveva accompagnare la squadra alGigante de Arroyto impiegò due ore per coprire il tragitto di pochi chilometri fino allo stadio, dato che l'autista "sbagliò" intenzionalmente più volte la strada: quando si fermò, lo fece davanti alla curva dellatorcida bianco-celeste, che sommerse di fischi e imprecazioni gli allibiti peruviani.[54] Tuttavia le ipotesi di combine non furono mai dimostrate ufficialmente, seppur ci siano testimonianze a suffragare ilbiscotto.[55]
Anni '80: dal mondiale spagnolo al disastro aereo del 1987
Il Perù si qualificò anche per ilmondiale del 1982. Nel maggio di quell'anno gliIncas partirono verso l'Europa per una tournée di tre settimane in vista del mondiale: sconfisse l'Ungheria (2-1) e laFrancia diPlatini (1-0),[56] mentre pareggiò per 1-1 contro l'Algeria. Nella fase finale della competizione iridata, la selezione peruviana pareggiò per 1-1 contro l'Italia futura vincitrice[57], 0-0 contro ilCamerun e fu eliminata dopo la netta sconfitta per 5-1 in favore dellaPolonia diBoniek eLato.[58][59][60]
Neglianni ottanta, i cambi di allenatore sulla panchina peruviana furono addirittura undici. Dopo che nellaCopa América 1983 laBlanquirroja si spinse fino alle semifinali[61], dovette attendere otto anni per vincere un incontro nella massima competizione continentale.
L'8 dicembre 1987 il calcio peruviano fu colpito daldisastro aereo dell'Alianza Lima,squadra che forniva l'ossatura della nazionale. Ilcharter che riportava giocatori, staff tecnico, dirigenza ed alcuni tifosi aLima, siinabissò nell'Oceano Pacifico al largo diCallao: morirono 16 calciatori, l'allenatoreMarcos Calderón (ct che aveva guidato il Perù alla vittoria in Coppa América dodici anni prima), i collaboratori, l'equipaggio ed altri passeggeri - in totale ci furono 43 vittime ed un sopravvissuto.[62]
Finito il ciclo della generazione d'oro, la nazionale peruviana conobbe un periodo di crisi di risultati. In Coppa América vinse solo due partite (5-1 contro ilVenezuela nel1991 e 1-0 ai danni del Cile nel1993). Inoltre non riuscì a vincere neanche una partita nelle qualificazioni per ilmondiale del 1990 e per quello del1994, terminando il cammino eliminatorio in entrambi i casi all'ultimo posto.[63][64]
Invitata a giocare laCONCACAF Gold Cup 2000 insieme aColombia eCorea del Sud, la nazionale peruviana partecipò per la prima volta ad una manifestazione organizzata da una confederazione a cui non era affiliata: lacentro-nordamericana ecaraibicaCONCACAF. I biancorossi si classificarono terzi, eliminati proprio dai colombiani in semifinale.[71][72]
Il Perù chiuse i gironi sudamericani di qualificazione almondiale 2002 e2006 con due deludenti ottavi posti. Ciononostante, nel1999,2001,2004 e2007 raggiunse sempre i quarti di finale della Copa América; la stella della selezione eraClaudio Pizarro.
Nel marzo 2014 fu nominato nuovo CTPablo Bengoechea,[88][89] che lasciò l'incarico nel dicembre dello stesso anno.[90] Gli subentrò quindi l'argentinoRicardo Gareca.[91] Con lui alla guida tecnica, nellaCopa América 2015 inCile, il Perù fu sconfitto in rimonta all'esordio dalBrasile (2-1), poi superò il Venezuela (1-0) e pareggiò a reti bianche contro la Colombia, qualificandosi ai quarti di finale. Ebbe poi la meglio sullaBolivia (3-1) e approdò in semifinale, dove fu sconfitto per 2-1 dai padroni di casa delCile, futuri campioni. Battendo per 2-0 l'altra semifinalista sconfitta, ilParaguay, i biancorossi chiusero la competizione nuovamente al terzo posto.[92] Uno degli artefici di questa conferma tra le migliori tre nazionali delSudamerica fuChristian Cueva, che mise in campo prestazioni convincenti.
NellaCopa América Centenario dell'anno successivo, la nazionale peruviana primeggiò nel proprio raggruppamento battendoHaiti eBrasile (entrambi per 1-0) e pareggiando per 2-2 contro l'Ecuador. Nei quarti di finale gliIncas furono eliminati dallaColombia (4-2 dopo itiri di rigore, 0-0 al termine dei tempi supplementari).[93]
Nell'ottobre 2017, grazie ai buoni risultati ottenuti nei mesi precedenti e durante le qualificazioni mondiali in corso, la nazionale biancorossa riuscì a raggiungere la decima posizione nella graduatoriaFIFA, miglior piazzamento di sempre.[94]
Nellequalificazioni alcampionato del mondo 2018 il Perù riuscì a raggiungere il quinto posto nella classifica del raggruppamento sudamericano, valevole per disputare lospareggio contro i vincitori dellazona oceaniana. Dopo lo 0-0 in trasferta nella gara di andata, il 15 novembre 2017 la selezione andina riuscì a sconfiggere per 2-0 laNuova Zelanda, qualificandosi alcampionato del mondo 2018[95] e tornando nella fase finale di un mondiale dopo trentasei anni. Grande protagonista fuJefferson Farfán. Nella fase finale del campionato del mondo diRussia, il Perù uscì al primo turno, dopo due sconfitte controDanimarca (1-0) eFrancia (1-0) ed un'inutile vittoria per 2-0 contro l'Australia.
NellaCoppa America 2019, disputata inBrasile, laBlanquirroja, malgrado la rovinosa sconfitta per 5-0 contro i padroni di casaverde-oro nel girone iniziale, riuscì a superare il primo turno come migliore terza classificata. Ai quarti di finale eliminò una delle favorite: l'Uruguay dovette inchinarsi dopo il 5-4 ai tiri di rigore (0-0 al termine dei tempi supplementari); in semifinale il Perù si impose con un perentorio 3-0 ai danni delCile campione in carica, tornando così a disputare la finale del torneo dopo quarantaquattro anni. IlBrasile, tra le mura amiche, vinse, tuttavia, agevolmente per 3-1.[4] Durante la manifestazione, impressionò positivamente il difensoreCarlos Zambrano.
Sulla stessa falsariga si svolse laCoppa America 2021 del Perù, che all'esordio fu sonoramente sconfitto (4-0) dal Brasile, ma riuscì a chiudere al secondo posto il girone vinto dai verde-oro, qualificandosi ai quarti di finale, dove ebbe la meglio sulParaguay per 4-3 ai tiri di rigore (3-3 dopo 90 minuti di gioco). In semifinale fu ancora il Brasile a spegnere le velleità peruviane, imponendosi per 1-0; il Perù chiuse poi al quarto posto, perdendo per 3-2 la finale di consolazione contro laColombia.
I colori della divisa provengono dalla bandiera nazionale. La prima divisa della squadra peruviana, realizzata per ilCampeonato Sudamericano del 1927, era composta da una maglia a righe bianche e rosse, pantaloncini bianchi e calzettoni neri.
GliIncas hanno vinto la medaglia d'oro aiGiochi bolivariani del1938, 1947, 1961, 1973 e 1981, disputati dalle selezioni maggiori delle nazioni partecipanti.[15][100][101]
^Le fonti sono contrastanti: alcune riportano tifosi peruviani facinorosi che avrebbero fatto irruzione sul terreno di gioco con spranghe, coltelli e anche una pistola minacciando e malmenando i calciatori austriaci; altre invece fanno leva sullaPropaganda nella Germania nazista ed il fatto che non fosse vista di buon occhio una vittoria dei sudamericani, tra le cui file vi erano giocatori di colore.
^abNon si disputò la finale per il 3º posto: entrambe le semifinaliste sconfitte furono accreditate della terza posizione.
^Come da regolamentoFIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionarequesta pagina.
^abA seguito dell'annullamento dell'incontro vinto contro l'Austria, la nazionale andina si ritirò dalla competizione.