Ha vinto setteCONCACAF Gold Cup (nel1991,2002,2005,2007,2013,2017 e2021), treCONCACAF Nations League (2019-2020,2022-2023 e2023-2024) e vanta undici partecipazioni alcampionato mondiale, dove raggiunse il terzo posto nel1930, perdendo la semifinale con l'Argentina. È una delle tre nazionali (le altre sono laCorea del Sud ed ilMarocco) non appartenenti allaUEFA o allaCONMEBOL che hanno disputato la semifinale di un campionato del mondo di calcio. Ai mondiali la selezione statunitense si qualificò anche per le edizioni del1934 e del1950, per poi tornarvi solo quarant'anni più tardi, nel1990. Nel1994 ospitò il campionato del mondo (dove raggiunse gli ottavi di finale) e in seguito si è qualificata per le successive cinque edizioni del campionato del mondo, un traguardo raggiunto solo da altre sette nazionali[5]. Nel2002 raggiunse i quarti di finale del mondiale, che perse contro laGermania, successivamente finalista perdente dell'edizione. Nel2009 raggiunse la finale dellaConfederations Cup, che perse contro ilBrasile. NellaCONCACAF Gold Cup ha raggiunto altre cinque volte la finale (nel1993,1998,2009,2011,2019) perdendo sempre contro ilMessico.
La migliore posizione raggiunta dagli USA nellaclassifica mondiale della FIFA, in vigore dall'agosto 1993, è stata il 4º posto dell'aprile 2006; la peggiore è stata il 36º posto del luglio 2012.[6] Attualmente occupa il 14º posto della graduatoria.[3]
Gli Stati Uniti vantano il maggior numero di calciatori con almeno 100 presenze in nazionale.[7]
L'esordio ufficiale della nazionale statunitense nel1916
La prima nazionale di calcio degli Stati Uniti fu costituita nel 1885: il 28 novembre di quell'anno la squadra fu sconfitta dalCanada per 0-1 aNewark,New Jersey. Gli Stati Uniti ebbero la loro rivincita l'anno seguente, quando sconfissero la selezione canadese 1-0, sempre a Newark; tuttavia tali partite non furono ufficialmente riconosciute.La partita d'esordio ufficiale della nazionale statunitense fu disputata il 20 agosto 1916 contro laSvezia aStoccolma e fu vinta per 3-2 dagli statunitensi.
Ai suoi albori la rappresentativa statunitense riscosse un buon successo, ma soltanto dalla metà deglianni novanta ha iniziato a riguadagnare prestigio internazionale e valore tecnico.
In quel primo campionato mondiale gli Stati Uniti arrivarono alle semifinali, dove furono sconfitti per 6-1 dall'Argentina. Si classificarono al terzo posto, che resta il migliore piazzamento di sempre ai mondiali della nazionale statunitense e il migliore in assoluto di una nazionale dell'America settentrionale e centrale al campionato mondiale di calcio.
Alcampionato mondiale del 1950 la squadra statunitense, che si presentò al torneo con una squadra di giocatori part-time messa insieme per l'occasione, fu protagonista di uno dei fatti più clamorosi nella storia del calcio, procurando all'Inghilterra la suaprima sconfitta di sempre al campionato mondiale (1-0), dopo che quest'ultima aveva di recente battuto ilResto d'Europa per 6-1 in una partita amichevole. Il gol della vittoria venne siglato dal giocatore di originehaitianaJoe Gaetjens. Ciononostante gli Stati Uniti non riuscirono a superare la fase a gironi, a causa delle sconfitte patite contro laSpagna (1-3) e ilCile (0-2). La straordinaria vittoria sugli inglesi ispirò il filmIn campo per la vittoria.
Dopo il mondiale disputato in Brasile, gli Stati Uniti non riuscirono più a qualificarsi per uncampionato mondiale di calcio per ben quarant'anni. L'Inghilterra vendicò in parte la sconfitta subita in Brasile battendo gli Stati Uniti per 6-3 aNew York nel 1953 e per 8-1 aLos Angeles nel 1959.
Negli anni '50 gli USA vinsero tre partite: la già citata partita contro l'Inghilterra al mondiale 1950 e due incontri controHaiti. La squadra statunitense mancò la qualificazione ai mondiali del1954 (a causa dell'esiguità dei fondi, dovette giocare le partite in casa in Messico e ad Haiti) e1958 (nelle qualificazioni la nazionale, a causa della disorganizzazione della federazione, fu sostituita dal club del St Louis Kutis in due partite contro ilCanada).
Negli anni '60 fu creata laNorth American Soccer League (NASL) e l'acquisizione dei diritti di trasmissione televisiva delcampionato del mondo 1966 fu tra i motivi del rinnovato interesse per il calcio negli Stati Uniti d'America. Dopo l'entusiasmo generato dalla creazione della NASL, negli anni '60 e '70 sembrava che la nazionale statunitense fosse avviata a diventare una delle nazionali di primo piano nel panorama mondiale, ma queste aspettative furono disattese.
Le qualificazioni alcampionato del mondo 1962 e per il mondiale del 1966 furono condotte negativamente. La vittoria contro l'Honduras (1-0) del 17 marzo 1965 fu la prima per la nazionale a stelle e strisce dopo undici anni.
Tra l'ottobre e il novembre 1968 gli USA vinsero tre partite consecutive, evento senza precedenti, contro Canada e, due volte,Bermuda. La qualificazione alcampionato del mondo 1970 era vicina, ma tra l'aprile e il maggio del 1969 due sconfitte contro Haiti nell'ultimo turno delle eliminatorie si rivelarono fatali.
Vista la crescita della NASL, la federazione decise per investimenti più corposi per lo sviluppo della nazionale, che fu affidata al CTBob Kehoe. Se negli anni '60 la nazionale aveva disputato solo 19 partite, ne giocò 12 nel solo 1973. Nel 1973 sull'isola di Terranova, in vista di una partita di qualificazione alcampionato del mondo 1974, la squadra si trovò in un hotel sovraffollato dove dormivano cinque giocatori in una sola stanza. Nelle qualificazioni perse per 3-2 contro il Canada e fallì l'accesso alla fase finale, come avvenne anche per ilcampionato del mondo 1978. La federcalcio statunitense organizzò partite in tutto il mondo nel tentativo di far guadagnare maggiore esperienza alla squadra. Nell'ottobre 1979 la nazionale giocò nelleBermude, aParigi, aBudapest e aDublino nell'arco di soli 22 giorni.
Tra il 1981 e il 1983 la selezione statunitense giocò solo due incontri.
Allo scopo di promuovere un programma di sviluppo della nazionale e di rinnovare l'interesse per la NASL, la federcalcio statunitense decise di inserire la nazionale nel campionato del 1983 con il nome diTeam America. Questa compagine non aveva la continuità e la regolarità di allenamento delle squadre di club e molti calciatori si rifiutavano di lasciare il proprio club di appartenenza per giocare per il Team America. Furono questi alcuni dei motivi che condussero il Team America a concludere il campionato all'ultimo posto. L'esperimento era fallito e la federcalcio ritirò il Team America dalla NASL.
In vista delleOlimpiadi di Los Angeles del 1984 e delcampionato del mondo 1986 ilcomitato olimpico internazionale decise di aumentare le possibilità che le nazionali non appartenenti alla zonaUEFA o alla zonaCONMEBOL si qualificassero per la fase a eliminazione diretta, stabilendo che queste compagini avrebbero potuto schierare anche giocatori senior, purché non scesi in campo in precedenza in partite della Coppa del mondo di calcio. Gli Stati Uniti inserirono dunque molti senior nella squadra che giocò le Olimpiadi, ma la rappresentativa statunitense non riuscì ad andare oltre la prima fase del torneo.
Nel 1988 agli USA fu assegnata l'organizzazione delcampionato del mondo 1994 e l'anno dopo la squadra ottenne la qualificazione alcampionato mondiale di Italia '90, grazie alla prima vittoria in trasferta dopo due anni, controTrinidad e Tobago (1-0). Tra i migliori elementi della nazionale a stelle e strisce spiccavanoBalboa eWynalda. In vista della fase finale il CTBob Gansler dovette rinunciare per infortunio aRick Davis eHugo Pérez, giocatori di esperienza, e convocò numerosi giovani. Gli Stati Uniti furono eliminati al primo turno, subendo tre sconfitte: 1-5 contro laCecoslovacchia, 0-1 contro l'Italia e 1-2 contro l'Austria.
Nel 1992 negli Stati Uniti disputò la prima edizione dellaU.S. Cup, voluta per promuovere ulteriormente il calcio negli Stati Uniti. La squadra di casa si aggiudicò ilgirone all'italiana conItalia,Irlanda ePortogallo, con due vittorie e un pari contro gli italiani. NellaU.S. Cup del 1993 gli Stati Uniti chiusero al terzo posto, sconfitti da brasiliani e tedeschi, ma vittoriosi con l'Inghilterra per 2-0.
Ilcampionato del mondo 1994 fu il definitivo trampolino di lancio per ilcalcio negli Stati Uniti: il Paese era scelto per ospitare la rassegna iridata, e sempre in questo periodo la Federazione, come contropartita imposta dalla FIFA, fondò laMajor League Soccer.
La squadra degli USA fornì un'ottima prova nella fase a gironi della Coppa del mondo giocata in casa. La formazione allenata daBora Milutinović, qualificata di diritto in quanto compagine del paese ospitante, pareggiò contro la Svizzera (1-1), batté laColombia, allora quarta nellaclassifica mondiale della FIFA (2-1), e perse di misura (0-1) contro laRomania, ottenendo l'accesso agli ottavi di finale di un mondiale per la prima volta dal 1930. Il cammino dei padroni di casa terminò in questo turno contro ilBrasile, futuro campione del mondo, che vinse per 1-0. La gara fu giocata il 4 luglio, giorno della festa nazionale statunitense.
Malgrado il buon cammino, Milutinović fu sollevato dall'incarico nel 1995. Passataad interim, nell'aprile 1995, sotto la guida diSteve Sampson, già vice di Milutinović, la squadra ben figurò allaCoppa America dello stesso anno, alla quale fu invitata a partecipare insieme alMessico. Gli statunitensi vinsero il girone mettendosi davantiArgentina (battuta per 3-0),Bolivia eCile e ai quarti di finale eliminarono il Messico ai tiri di rigore, raggiungendo la semifinale contro ilBrasile, che vinse per 1-0 ed eliminò gli USA, proprio come al mondiale dell'anno prima. Nella finale per il terzo posto la squadra a stelle e strisce fu sconfitta per 4-1 dallaColombia. Grazie alle buone prestazioni in Coppa America, nell'agosto 1995 Sampson dismise i panni di traghettatore e fu nominato ufficialmente nuovo CT degli USA.
NellaCONCACAF Gold Cup del 1998, disputata in casa nel mese di febbraio, la squadra si piazzò seconda, dopo aver sconfitto in semifinale il Brasile campione del mondo in carica per 1-0.
Meno fortunata fu la partecipazione alcampionato del mondo del 1998, dove gli USA, qualificatisi arrivando secondi nel girone finale di sei squadre (a un punto dal Messico capolista), uscirono al primo turno perdendo tutti e tre gli incontri: 2-0 con laGermania, 1-0 con laJugoslavia e 2-1 contro l'Iran]. Questa partita fu importante anche per il clima politico e sociale in cui si giocò: per lanciare un messaggio contro l'odio tra il mondo occidentale e quello orientale, prima dell'incontro i giocatori delle due squadre si fecero fotografare mentre si abbracciavano e si stringevano la mano.
Il CTSteve Sampson fu ritenuto il principale responsabile della disfatta, dato che aveva tolto la fascia dicapitano aJohn Harkes solo poche settimane dopo avergli espresso la propria fiducia e avendo escluso dalla rosa per il mondiale francese numerosi giocatori rivelatisi fondamentali per la qualificazione. Nel febbraio 2010 sarebbe emerso che Sampson aveva tolto i gradi ad Harkes perché questi aveva avuto una relazione con la moglie del compagno di squadraEric Wynalda. A condizionare il rendimento della squadra al mondiale furono per altro due infortuni importanti, quelli occorsi aEric Wynalda e aTab Ramos. Sampson si dimise il 29 giugno 1998.
Malgrado la crescita di popolarità del calcio negli USA negli anni '90, la nazionale maschile statunitense aveva vissuto all'ombra della fortissimanazionale femminile, una delle più quotate a livello mondiale, fatto che continuava a relegare ilsoccer maschile a comprimario di altri sport qualibaseball,football americano epallacanestro.
Nell'ottobre 1998 la nazionale degli USA passò sotto la guida del CTBruce Arena, che esordì inamichevole aSan Jose, inCalifornia, contro l'Australia il 6 novembre 1998. AllaCONCACAF Gold Cup 2000 gli USA si fermarono ai quarti di finale, dove furono battuti dalla Colombia ai tiri di rigore dopo che i tempi supplementari si erano chiusi sul 2-2.
Bruce Arena, l'allenatore con il maggior numero di vittorie alla guida della nazionale statunitense, che ha guidato dal 1998 al 2006 e dal 2016 al 2017.
Qualificatisi per ilcampionato mondiale 2002, gli Stati Uniti si rivelarono la sorpresa del torneo, sconfiggendo nella fase a gruppi ilPortogallo (3-2) e pareggiando contro i padroni di casa dellaCorea del Sud (1-1). La sconfitta contro la già eliminataPolonia, per 3-1, fu ininfluente ai fini della qualificazione al turno successivo. Agli ottavi di finale gli USA incontrarono i rivali continentali delMessico per la prima volta in un mondiale e vinsero la partita per 2-0.Brian McBride aprì le marcature eLandon Donovan segnò il secondo gol. Quella vittoria portò la squadra ai quarti di finale, dove la compagine a stelle e strisce fu eliminata in modo controverso dalla Germania futura finalista (1-0).
Anche se l'ombra della nazionale femminile non scomparve del tutto, la nazionale maschile statunitense si dimostrò dunque compagine altamente competitiva, spesso in grado di giocare alla pari o sconfiggere le nazionali più titolate al mondo. Negli anni 2000 il calcio statunitense si rese famoso per aver lanciato a livello internazionale moltiportieri. Tre portieri statunitensi iniziarono la stagione 2003-2004 dellaPremier League. Due di loro (Brad Friedel nel 2002-2003 eTim Howard nel 2003-2004) vinsero il premio diPortiere dell'anno, assegnato in base ai voti degli stessi calciatori.
In virtù dei risultati positivi, nel primo decennio degli anni 2000 la nazionale statunitense entrò costantemente nella top 15 dellagraduatoria mondiale della FIFA, stilata mensilmente. Il miglior piazzamento di sempre nella classifica resta il 4º posto, ottenuto per la prima volta nell'aprile 2006. Molti calciatori statunitensi proseguirono con successo la propria carriera nei campionatieuropei. Anche le nazionali giovanili statunitensi seppero affermarsi, come dimostrò la vittoria dellaMilk Cup 2005 ottenuta dalla rappresentativa Under-18. Sotto la guida di Arena la nazionale vinse laCONCACAF Gold Cup nel2002 (2-0 in finale allaCosta Rica) e nel2005 (3-1 ai tiri di rigore nella finale controPanama dopo lo 0-0 dei tempi supplementari) e nel2003 si piazzò seconda nel torneo, fermata dal Brasile in semifinale (2-1 dopo i tempi supplementari).
Qualificatasi per il suo ottavo mondiale, quello diGermania 2006, dopo aver battuto ilMessico per 2-0 aColumbus, gli USA furono inseriti nel girone E conItalia,Ghana eRep. Ceca. Furono eliminati al primo turno in quanto ultimi classificati (sconfitte per 3-0 contro la Repubblica Ceca e per 2-1 contro il Ghana, inframmezzate dal bel pareggio per 1-1 contro l'Italia, poi campione del mondo). Dopo il mondiale del 2006 si ritiròClaudio Reyna, uno dei giocatori statunitensi più forti e rappresentativi di sempre, con all'attivo 112 presenze e 8 gol in nazionale[8].
Dopo il fallimento della nazionale al mondiale tedesco, fu annunciato che il contratto della federcalcio statunitense conBruce Arena, CT più vincente nella storia della nazionale, non sarebbe stato rinnovato alla sua scadenza naturale, prevista per la fine del 2006. L'allenatore lasciò dunque la squadra con alcuni record, come le 75 vittorie ottenute dal 1998 al 2006 (più di ogni altro CT degli USA) e ottimi piazzamenti nel ranking FIFA.
Arena fu sostituito in panchina dall'amico e assistenteBob Bradley, nominato CTad interim l'8 dicembre 2006. Dopo una serie di vittoriose amichevoli (tra cui una vinta per 2-0 contro il Messico), il 15 maggio 2007 la federazione decise di dare a Bradley il ruolo di CT in via definitiva. Nel giugno seguente la nazionale statunitense si aggiudicò in casa laGold Cup 2007, battendo in finale ilMessico per 2-1 alSoldier Field diChicago (seconda vittoria contro i rivali messicani in quattro mesi) e laureandosi così campione continentale per la quarta volta. A conferma dei progressi compiuti dalla nazionale statunitense ci fu anche il bel risultato almondiale Under-20 2007 inCanada, dove gli statunitensi batterono il Brasile e l'Uruguay e uscirono poi sconfitti nei quarti di finale dopo itempi supplementari contro l'Austria. AllaCoppa America 2007, dove mandò una squadra composta per lo più da giovani calciatori militanti nellaMLS, la nazionale statunitense perse tutte e tre le partite della fase a gironi, controArgentina,Paraguay eColombia. Nel primo anno di gestione Bradley ottenne 12 vittorie e un pareggio e subì 5 sconfitte, rimanendo imbattuto per 10 partite consecutive nell'arco di 10 mesi.
AlleOlimpiadi di Pechino 2008 la nazionale statunitense uscì al primo turno dopo aver vinto 1-0 con il Giappone, pareggiato 2-2 con l'Olanda e perso 1-2 con la Nigeria, poi finalista.
Avendo vinto la Gold Cup 2007, gli Stati Uniti parteciparono inSudafrica allaConfederations Cup 2009. Pur avendo perso le prime due partite del girone controItalia eBrasile, riuscirono nell'impresa di qualificarsi alla semifinale vincendo per 3-0 contro l'Egitto. A parità di punti edifferenza reti con gli italiani (anche l'Egitto chiuse il girone con 3 punti, dopo aver sorprendentemente battuto l'Italia per 1-0) gli statunitensi, anche se sconfitti nel confronto diretto, prevalsero per il maggior numero di gol segnati (4 contro 3). Dopo aver battuto a sorpresa laSpagnacampione d'Europa per 2-0 in semifinale (prima sconfitta per gli spagnoli dopo 35 partite di fila da imbattuti e dopo 15 vittorie di fila), sfiorarono l'impresa nella sfida decisiva contro ilBrasile, terminando il primo tempo in vantaggio di due gol (2-0), prima di essere raggiunti e superati (3-2) dai campioni uscenti nei minuti finali.
Poche settimane più tardi gli Stati Uniti raggiunsero la finale dellaGold Cup 2009, ma furono malamente sconfitti per 5-0 dalMessico.
Clint Dempsey durante una partita di Gold Cup nel luglio 2011
Almondiale sudafricano 2010 gli USA, qualificati alla fase finale come primi classificati del girone conclusivo della zona CONCACAF, furono inseriti nel girone C conInghilterra,Slovenia eAlgeria[9]. La squadra esordì pareggiando per 1-1 contro gli inglesi[10], per poi fermare sul 2-2 gli slavi: la formazione rimontò due gol di scarto e recriminò per una terza rete ingiustamente annullata[11]. Nell'ultima partita del gruppo, contro gli africani, dopo aver rischiato l'eliminazione, gli USA, grazie al gol diLandon Donovan nel recupero, ottennero la vittoria e la qualificazione agli ottavi come primi classificati[12]. Fu ilGhana ad avere la meglio in questo turno, imponendosi per 2-1 dopo itempi supplementari[13].
Nell'estate 2011 seguente, la nazionale statunitense fu impegnata nellaGold Cup. Superò la fase a gironi grazie alle vittorie conGuadalupa eCanada, nonostante la sconfitta controPanama per 2-1. Ai quarti di finale sconfisse laGiamaica per 2-0 e in semifinale vendicò la sconfitta subita nei gironi contro Panama, vincendo per 1-0 e raggiungendo la quarta finale consecutiva di Gold Cup. Qui incontrò nuovamente ilMessico dopo la finale del 2009. Gli Stati Uniti furono sconfitti di nuovo dai rivali messicani per 4-2, in rimonta[14][15]. Dopo il torneoBob Bradley fu esonerato[16] e sostituito, il 29 luglio 2011, dal tedescoJürgen Klinsmann[17].
Nella prima amichevole del 2012 gli Stati Uniti vinsero di misura contro l'Italia[18]. L'operato dell'ex centravanti dellaGermania non fu esente da critiche, con appunti mossi in particolare ai suoi metodi di allenamento[19]. Nonostante le polemiche, il primo biennio in panchina si concluse con il sorriso: la squadra vinse infatti laGold Cup 2013 piegando in finale Panama[20]. A settembre la formazione statunitense si qualificò inoltre per ilmondiale brasiliano del 2014[21][22].
Al debutto nel torneo brasiliano gli statunitensi vendicarono la sconfitta del 2010 contro il Ghana vincendo per 2-1 contro gli africani[23]. Il successivo pareggio con il Portogallo (2-2) e la sconfitta con la Germania (1-0) permisero di accedere agli ottavi, con il secondo posto in classifica[24]. Come già capitato in Sudafrica, agliStates risultarono fatali i tempi supplementari: ilBelgio si impose infatti per 2-1, eliminando gli uomini di Klinsmann[25]-
LaGold Cup 2015 si tradusse in un'ulteriore delusione per la squadra che, eliminata dallaGiamaica in semifinale[26], perse aitiri di rigore contro Panama la sfida per il bronzo[27]. Per gli USA fu il peggiore piazzamento nel torneo continentale dal2000 e la prima eliminazione prima della finale dal2003.
Nell'autunno 2015, per effetto delle nuove norme approvate dallaFIFA, gli statunitensi sostennero uno spareggio con il Messico per decidere la rappresentante CONCACAF allaConfederations Cup 2017: le due rivali si erano infatti aggiudicate le ultime due edizioni del torneo confederale. La vittoria per 3-2 nei supplementari alRose Bowl diPasadena dette allaTricolor l'accesso alla manifestazione[28].
Nel giugno 2016 il paese ospitò l'edizione del centenario dellaCopa América, dove gli USA si classificarono al quarto posto[29][30]. Dopo aver perso all'esordio contro laColombia, vinsero infatti le due successive partite controCosta Rica (4-0) eParaguay (1-0) e si qualificarono come primi classificati nel girone grazie ad una miglioredifferenza reti rispetto alla Colombia (pur avendo perso lo scontro diretto con i sudamericani). Nei quarti di finale sconfissero per 2-1 ed eliminarono l'Ecuador (2-1), ma poi persero malamente la semifinale contro l'Argentina (4-0). Si piazzarono quarti dopo essere stati battuti ancora dai colombiani (1-0) nella finale per il terzo posto. Per gli USA il quarto posto rappresentò il miglior piazzamento in Coppa America dal1995.
Il 21 novembre 2016 Klinsmann fu esonerato per via del rendimento deficitario della squadra nelle eliminatorie delmondiale 2018.[31] Nel quinto turno delle qualificazioni al mondiale di Russia, anche noto come Hexagonal, gli Stati Uniti rimediarono infatti due sconfitte, in casa contro il Messico (1-2) e in trasferta contro la Costa Rica (4-0), nelle prime due giornate. Il 21 novembre Klinsmann fu esonerato e sostituito l'indomani dal rientranteBruce Arena, di nuovo alla guida della nazionale a stelle e strisce dopo dieci anni[32][33].
Nell'estate 2017 gli USA riportarono il sesto successo inGold Cup, sconfiggendo in finale la Giamaica per 2-1[34].
Gli Stati Uniti mancarono poi clamorosamente la qualificazione al mondiale di Russia 2018. Sulla loro classifica pesò infatti, in maniera decisiva, la sconfitta conTrinidad e Tobago[35]. All'ultima giornata delle qualificazioni CONCACAF alla fase finale del mondiale, l'11 ottobre 2017, la squadra statunitense si presentò a quota 12 punti in classifica, con due punti di vantaggio e miglioredifferenza reti suPanama eHonduras, appaiate a 10 punti. Ciò significava che anche in caso di sconfitta gli USA sarebbero stati eliminati solo in caso di vittoria delle due centramericane. La sconfitta per 2-1 contro i caraibici, unita alle vittorie di honduregni e panamensi, volle dire quinto posto per un punto (alle spalle di Panama e Honduras)[35] e lasciò fuori gli Stati Uniti dalla fase finale di un mondiale dopo 31 anni[36]. A seguito della mancata qualificazione alla fase finale del mondiale, due giorni dopoBruce Arena si dimise da CT[37].
Il ruolo di commissario tecnico fu poi affidatoad interim aDave Sarachan, rimasto in carica per poco più di un anno, con un bilancio di 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte[38]. Il 2 dicembre 2018 la panchina passò al CTGregg Berhalter, con cui nel luglio seguente la squadra raggiunse la finale dellaGold Cup 2019, dove fu sconfitta di misura (1-0) dal Messico.
LaCONCACAF Nations League 2019-2020 vide gli Stati Uniti ammessi alla Lega A, avendo partecipato all'esagonale delle qualificazioni alcampionato del mondo 2018. Vinto il girone davanti aCanada eCuba, nel giugno 2021 la nazionale statunitense sconfisse per 1-0 l'Honduras in finale, accedendo alla finale contro ilMessico. Battendo per 3-2 gli storici rivali dopo itempi supplementari, si aggiudicò l'edizione inaugurale del trofeo.
Berhalter guidò poi gli Stati Uniti alla vittoria dellaGold Cup 2021, ottenuta con una squadra composta largamente da riserve, che batterono in finale il Messico per 1-0 dopo itempi supplementari. Ottenuta la qualificazione alcampionato del mondo 2022 grazie al terzo posto nel girone conclusivo delle eliminatorie, composto da otto squadre, nella fase finale del torneo, inQatar, la selezione statunitense superò il girone come seconda classificata, dopo i pareggi controGalles (1-1) eInghilterra (0-0) e la vittoria contro l'Iran (1-0), per poi essere eliminata agli ottavi di finale daiPaesi Bassi (1-3).
NellaCONCACAF Nations League 2022-2023 la squadra ottenne nuovamente il successo: vinto facilmente il girone conEl Salvador eGrenada, gli Stati Uniti eliminarono in semifinale ilMessico (3-0), poi si imposero per 2-0 nella finale dell'Allegiant Stadium diParadise contro ilCanada (2-0). Eliminata nelle semifinali dellaGold Cup 2023, a causa della sconfitta ai rigori controPanama, la nazionale statunitense rivinse la CONCACAF Nations League nel2023-2024. Ammessa direttamente ai quarti di finale poiché figurava tra le quattro squadre migliori nel ranking, per via dell'ampliamento delle squadre nella competizione rispetto all'edizione precedente, ai quarti di finale eliminòTrinidad e Tobago con un complessivo 4-2 tra andata e ritorno e in semifinale eliminò laGiamaica, sconfitta per 3-1 ai tempi supplementari (dopo aver pareggiato in extremis al 96º minuto di gioco). Nella finale giocata alAT&T Stadium diArlington gli Stati Uniti batterono il Messico con il risultato di 2-0 e vinsero il trofeo per la terza volta consecutiva.
Deludente fu la partecipazione allaCoppa America 2024, da cui gli Stati Uniti, padroni di casa, furono eliminati al termine della fase a gironi, avendo vinto all'esordio contro laBolivia (2-0) e perso controPanama (1-2) eUruguay (1-0).
Si aprì dunque la gestione del commissario tecnico argentinoMauricio Pochettino, che esordì nellaCONCACAF Nations League 2024-2025, dove gli Stati Uniti, dopo aver eliminato ai quarti di finale laGiamaica (5-2 tra andata e ritorno), furono estromessi in semifinale daPanama (1-0). La successiva partecipazione allaGold Cup 2025 si risolse in un secondo posto finale, con gli USA che, dopo aver conseguito tre vittorie in tre partite nel girone, eliminarono laCosta Rica aitiri di rigore (2-2 dopo i tempi regolamentari, 4-3 dal dischetto) e ilGuatemala (2-1) ai quarti, persero la finale controMessico (2-1).
Sin dalla sua prima partita non ufficiale contro il Canada, la nazionale statunitense ha indossato frequentemente come prima tenuta una maglia bianca con calzoncini blu e calzettoni bianchi. Nel 1950 appare una banda diagonale rossa che parte dalla spalla destra e attraversa tutta la maglia. La banda viene ripresa nella terza maglia del 2003, 2004 e 2006, e inoltre nella prima, seconda e terza maglia del 2010, di colorazioni differenti.Adidas è stato il fornitore tecnico dal 1985 al 1994. Dal 1995 le maglie della nazionale vengono fornite dall'aziendastatunitenseNike.[39]
La nazionale statunitense è stata guidata da 38commissari tecnici. Il primo fuThomas Cahill, che la guidò dal 1916 al 1924.Bruce Arena è l'allenatore che vanta ancor oggi il maggior numero di vittorie nella storia della nazionale.
Questa è la lista completa dei commissari tecnici che si sono succeduti alla guida della nazionale statunitense dal 1916 a oggi.
^Come da regolamentoFIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionarequesta pagina.