In passato era conosciuta come nazionale di calcio dello Zaire, quando l'attuale RD del Congo era conosciuta comeZaire (1971-1997). In quel periodo la squadra si qualificò per imondiali di calcio del1974, prima nazionale dell'Africa subsahariana a riuscire nell'impresa.[2] Il traguardo fu storico, ma la prestazione al mondiale negativa: gli zairesi furono eliminati dopo la fase a gironi senza riuscire a segnare in nessuna delle tre partite disputate e subendo una sconfitta per 9-0 contro laJugoslavia,[2] la peggiore per la nazionale africana e il più ampio scarto in una partita della fase finale dei mondiali insieme a Ungheria - El Salvador 10-1 (Spagna 1982).
Il 18 febbraio 2006 il presidenteJoseph Kabila decise di adottare un nuovo emblema nazionale passando da quello vecchio in cui era ritratto unleone (da cui il vecchio soprannomelions) a quello odierno in cui il leone è stato sostituito da unleopardo e cambiando, quindi, anche il soprannome della squadra nazionale.
Nellagraduatoria FIFA in vigore da agosto1993 il miglior posizionamento raggiunto è stato il 28º posto nel luglio2017, mentre il peggiore è stato il 133º posto di ottobre2011; occupa il 67º posto della graduatoria.[1]
Il 22 novembre 1969 fece registrare la più larga vittoria della propria storia, sconfiggendo per 10-1 loZambia. Anche se in questo periodo svariati giocatori congolesi militavano nei campionati europei (soprattutto ilcampionato belga), la nazionale era costituita principalmente da giocatori che militavano nelcampionato locale. Tra i giocatori militanti all'estero vi eraJulien Kialunda, che giocò laCoppa d'Africa 1972 con lo Zaire all'epoca della sua militanza nell'Anderlecht.
Lo Zaire vinse laCoppa d'Africa 1974 inEgitto. Ileopardi sconfissero laGuinea per 2-1, ilRep. del Congo per 2-1 e leMauritius per 4-1. In semifinale ebbero la meglio sull'Egitto per 3-2 e in finale pareggiarono con lo Zambia per 2-2. Nella ripetizione della finale, due giorni dopo, vinsero per 2-0.Mulamba Ndaye fu capocannoniere del torneo con 9 gol segnati, record per il torneo. La squadra fece poi un trionfale ritorno in patria sull'aereo di stato concesso per l'occasione dal presidenteMobutu, che convocò la formazione nel suo palazzo presidenziale per assegnare a ogni singolo calciatore un sostanzioso premio in denaro che avrebbe consentito a ognuno di sistemare per sempre le proprie famiglie.[2]
Lo Zaire divenne la prima nazionale dell'Africa subsahariana a qualificarsi per ilcampionato del mondo di calcio qualificandosi perGermania Ovest 1974 a spese delMarocco, che aveva rappresentato l'Africa aMessico 1970 e che fu sconfitto dai congolesi per 3-0 in un decisivo incontro giocato aKinshasa. Ai mondiali lo Zaire non riuscì a segnare in nessuno dei tre incontri della prima fase:[2] nella prima partita venne sconfitto dallaScozia per 2-0,[2] quindi nella seconda subì la più larga sconfitta della sua storia aGelsenkirchen contro laJugoslavia (9-0).[2]
Nell'ultima partita del girone, lo Zaire si trovò di fronte ilBrasile diRivelino,[2] il quale necessitava di una vittoria con almeno tre gol di scarto per accedere alla fase finale della Coppa del Mondo.[2] LaSeleçao segnò il primo gol al 13’ del primo tempo conJairzinho, trovò il bis al 67' con Rivelino e il gol-qualificazione 12 minuti dopo conValdomiro. Quello che accadde dopo, però, passò alla storia più del punteggio della gara.[2][3]
Sul risultato di 3-0 per i brasiliani fu assegnata una punizione al limite dell'area difesa dagli africani;[2][3] sul pallone si presentòRivelino, uno dei migliori interpreti dei calci piazzati dell'epoca.[2][3] Prima del fischio dell'arbitro,Joseph Mwepu Ilunga si staccò dalla barriera e calciò il pallone lontano, sfiorando il volto di un increduloJairzinho.[2][3] Tra le risate dei giocatori brasiliani e l'allora incomprensibile collera diMwepu,[2] l'arbitro ammonì quest'ultimo.[2][3] La punizione non sortì alcun effetto e la partita si concluse sul 3-0.[2][3] L'azione di Mwepu, apparentemente inspiegabile,[2][3] era in realtà legata ad una situazione drammatica che stavano vivendo i giocatori africani:[2][3]Mobutu e i suoi uomini, a causa delle sconfitte rimediate prima dell'ultima partita del girone,[2][3] minacciarono la squadra dicendo loro che se avessero perso con più di tre gol di scarto non avrebbero fatto ritorno a casa, e le loro famiglie avrebbero subito un destino simile al loro.[2][3]
Eliminata nella prima fase dellaCoppa d'Africa 1976 con un pari e due sconfitte in tre partite, la squadra congolese non riuscì a qualificarsi per il massimo torneo continentale dal1978 al1986, né prese parte alle qualificazioni mondiali perArgentina 1978 eMessico 1986.
NellaCoppa d'Africa 1988 finì ultima nel proprio girone con due pareggi in due partite e fu eliminata.
Dal1992 al1996 lo Zaire raggiunse per tre volte consecutive i quarti di finale della Coppa d'Africa. Nel 1992 e nel 1994 fu sconfitto dallaNigeria e nel 1996 dal Ghana.
Nel 1997 il nome del paese cambiò in Repubblica Democratica del Congo e il soprannome dei calciatori della nazionale divennesimba. L'8 giugno 1997 la nazionale esordì con il nuovo nome aPointe-Noire, dove perse per 1-0 contro la Repubblica del Congo.
NellaCoppa d'Africa 1998 la RD del Congo, guidata daLouis Watunda, ottenne un sorprendente terzo posto. Batté per 1-0 il quotatoCamerun nei quarti di finale, prima di arrendersi alSudafrica in semifinale (2-1 dopo itempi supplementari). Nella finale per il terzo posto prevalse sui padroni di casa delBurkina Faso in quello che si rivelò un match rocambolesco: i congolesi andarono sotto di 3 gol, segnarono il gol del 3-1, subirono il gol del 4-1 e poi, in tre minuti, dall'86º all'89º, realizzarono tre gol e pareggiarono l'incontro, portandolo ai supplementari; dopo anche quelli, vinsero aitiri di rigore per 4-1.
Si qualificò anche per laCoppa d'Africa 2000, ma si piazzò terza nel proprio girone e fu eliminata. NelCoppa d'Africa 2002 fu eliminata ai quarti di finale dalSenegal, mentre nel2004 fu estromessa al primo turno, dopo aver subito tre sconfitte in altrettanti incontri di prima fase.
Nel2006, sotto la guida delfranceseClaude Le Roy, la squadra fu eliminata ai quarti di finale dall'Egitto, che vinse per 4-1.
NellaCoppa d'Africa 2013 fu eliminata dopo la prima fase, dopo tre pareggi. NellaCoppa d'Africa 2015 si piazzò terza, dopo aver eliminato Congo (4-2 in rimonta dopo uno svantaggio di due gol) nei quarti di finale e aver ceduto allaCosta d'Avorio (3-1) in semifinale, prima di battere laGuinea Equatoriale dopo i tiri di rigore (0-0 dopo i tempi supplementari) nella finale di consolazione.
NellaCoppa d'Africa 2017 la RD del Congo vinse il proprio girone, ma fu eliminata ai quarti di finale dalGhana (2-1);Junior Kabananga fu capocannoniere del torneo con 3 gol. Sfiorata la qualificazione alcampionato del mondo 2018, a causa di una sconfitta in casa dellaTunisia e a un pareggio nel successivo match casalingo contro lo stesso avversario, la RD del Congo fu eliminata dallaCoppa d'Africa 2019 agli ottavi di finale, perdendo aitiri di rigore contro ilMadagascar. Non si qualificò invece allaCoppa d'Africa 2021. Nel 2021, sotto la conduzione diHéctor Cúper, la squadra riuscì a qualificarsi ai play-off per l'accesso alcampionato del mondo 2022, ma mancò la qualificazione, venendo eliminata dalMarocco (1-1 all'andata in casa, 4-1 al ritorno in Marocco).
Nell'edizione del 2023 dellaCoppa d'Africa i leopardi, guidati dal franceseSébastien Desabre, ritornarono ai vertici del calcio continentale, ottenendo il quarto posto. Dopo aver superato il girone con tre pareggi controMarocco,Tanzania eZambia, eliminano l'Egitto ai tiri di rigore, in una lunga serie decisa dall'errore dal dischetto diGabaski, portiere dell'Egitto, e dalla successiva rete dell'estremo difensore congoleseLionel Mpasi. Nel turno successivo superano laGuinea per 3-1 e giunsero in semifinale, dove persero contro i padroni di casa dellaCosta d'Avorio. Vengono in fine sconfitti ai tiri di rigore dalSudafrica nella finale per il terzo posto.
^Come da regolamentoFIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionarequesta pagina.