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Nazikeda Kadin (consorte di Mehmed VI)

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Nazikeda Kadın
Nazikeda Kadın, terza da sinistra, al matrimonio di sua figlia Sabiha Sultan, terza da destra
BaşKadin
Prima Consorte Imperiale
In carica3 luglio1918 –
1º novembre1922
Nome completoprincipessa Emine Marşania (alla nascita)
TrattamentoAltezza Imperiale (Impero ottomano)
Maestà Imperiale (in Europa)
Altri titoliImperatrice dell'Impero ottomano (in Europa)
NascitaSukhumi, 9 ottobre1866
MorteIl Cairo, 4 aprile1941 (74 anni)
SepolturaMausoleoAbbas Hilmi Pasha
Luogo di sepolturaCimitero di Abbasiye,Il Cairo
DinastiaMarşania (per nascita)
Casa di Osman (per matrimonio)
Padreprincipe Hasan Ali Bey Marşania, signore di Tzebelda
Madreprincipessa Fatma Horecan Hanim Aredba
ConiugeMehmed VI
FigliMünire Fenire Sultan
Fatma Ulviye Sultan
Rukiye Sabiha Sultan
ReligioneIslam sunnita

Nazikeda Kadın (turco ottomano: نازك ادا قادین,lett. "colei che ha modi delicati", nataprincipessa Emine Marşania;Sukhumi,9 ottobre1866Il Cairo,4 aprile1941) è stata unaprincipessaabcasa, prima moglie del sultano ottomanoMehmed VI. È nota in Europa comel'ultima imperatrice ottomana.

Origini

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Nazikeda Kadın nacque come principessa Emine Hanim Marşania il 9 ottobre 1866 aSukhumi, inAbcasia. Apparteneva alla famiglia principescaabcasa dei Marşania: suo padre era il principe Hasan Ali Bey, signore di Tzebelda (m. 1877) e sua madre la principessa Fatma Horecan Aredba. Aveva due fratelli maggiori, i principi Abdülkadir Bey e Mehmed Bey, e due sorelle minori, le principesse Naciye Hanım eDaryal Hanım.

Nel 1876 venne mandata con le sorelle e le cugineAmine,Rumeysa, Pakize, Fatma e Kamile alla corteottomana diIstanbul, dove vennero messe sotto la tutela della balia Babuce Hanim, la quale in seguito rifiutò di tornare nelCaucaso e accudì Nazikeda fino a quando non morì, nel 1910. Successivamente furono mandate a servizio diCemile Sultan, figlia delsultanoAbdülmecid I e sorellastra dei sultaniMurad V,Abdülhamid II,Mehmed V eMehmed VI. Qui tutte, come da protocollo cambiarono nome, ed Emine prese quello di Nazikeda. Entrata nella grazie di Cemile, che finì per considerarla una figlia, venne ben istruita: imparò il francese, a suonare il pianoforte e a cavalcare nel giardino del Palazzo. Cemile stimava particolarmente Nazikeda fra le sue dame e le affidò il compito di stare accanto alla sua figlia più giovane,Fatma Hanımsultan, che era malata ditubercolosi e che sarebbe morta precocemente.

Nazikeda venne descritta come una donna bellissima, alta, formosa e con la vita sottile. Aveva la pelle pallida, occhi castani tendenti al color miele, lunghi capelli castano ramato e un portamento regale[1][2][3].

Consorte imperiale

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Ritratto a matita

Nel 1884 Nazikeda fu notata dal fratellastro minore diCemile, l'allora Şehzade Mehmed Vahdeddinin (Mehmed VI), che chiese alla sorella di poterla sposare. Cemile rifiutò, perché era affezionata a Nazikeda e non voleva dovesse convivere con unharem di altre consorti. Cemile credeva che Vahideddinin avrebbe presto ceduto e avrebbe dimenticato la ragazza, ma il principe insistette e minacciò di non sposarsi mai se non con Nazikeda. Dopo un anno di insistenze, Cemile acconsentì, a patto che Nazikeda restasse la sua unica consorte.

Il matrimonio fu celebrato l'8 giugno 1885 a Palazzo Ortaköy, e consumato il 18. Nello stesso periodo la sorella di Nazikeda, Daryal Iryale Hanım, sposòŞehzade Mehmed Selim, figlio delsultanoAbdülhamid II, mentre sua cugina Amine Nazikeda sposòŞehzade Yusuf Izzeddin, figlio del sultanoAbdülaziz. Nazikeda accolse fra le sue dame le figlie di suo fratello Abdülkadir, Kezban, Pakize e Hatice Hanim, che vennero ribattezzate rispettivamenteŞahinde Hanım,Mislimelek Hanim (che divenne poi consorte diŞehzade Mehmed Abdülkadir, figlio del SultanoAbdülhamid II) e Aşubican Hanım.

Nazikeda e Mehmed vissero aPalazzo Feriye fin quando un incendio non li costrinse a trasferirsi a villa Çengelköy. Insieme ebbero tre figlie, di cui la prima morta a due settimane. Dopo il terzo parto Nazikeda divenne incapace di avere altri figli, così, dopo vent'anni in cui era stata l'unica moglie, acconsentì che Mehmed prendessealtre consorti da cui avere dei figli maschi.

Nazikeda era amata da tutti e ricevette persino complimenti dal severoAbdülhamid II per il modo in cui si vestiva e vestiva le figlie. Il 30 maggio 1918 fu fra le dame che ricevettero l'ImperatriceZita di Borbone-Parma, in visita aIstanbul col marito.

Nel 1918 Mehmed salì al trono comeMehmed VI. Nazikeda venne elevata al rango diBaşKadin (Prima Consorte) e, essendo Mehmed orfano di madre (sia la madre naturale,Gülistu Kadın, che quella adottiva,Şayeste Hanim, erano morte), divenne il membro femminile più importante della dinastia. In Europa divenne nota come "l'ultima imperatrice ottomana", titolo che gli europei accordavano solitamente allamadre del sultano piuttosto che alle sue mogli, che venivano indicate, a seconda del loro posto nella gerarchia interna, come Regine, principesse o dame.

Nel 1920 aiutò sua figlia, Sabiha Sultan, a ottenere da suo padre il permesso di sposare suo cuginoŞehzade Ömer Faruk, permesso inizialmente negato perché fra il ramo famigliare di Mehmed e quello diAbdülmecid, padre di Faruk, non scorreva buon sangue a causa della deposizione e della morte controversa del sultanoAbdülaziz, padre di Abdülmecid. Nazikeda si alleò conŞehsuvar Hanim, madre di Faruk, e riuscì a ottenere il permesso al matrimonio, che si tenne il 29 aprile.

Durante il regno di suo marito ha patrocinato moschee e ospedali, ha aiutato icircassi in difficoltà economiche e ha invitato gli aristocratici russi in fuga a causa dellarivoluzione russa a rifugiarsi aPalazzo Yıldız[3][4][5][6][7][8][9][10].

Esilio

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Nel 1922Mehmed VI fu deposto ed esiliato e il Sultanato abolito. Nazikeda, insieme al resto dell'harem, fu imprigionata aPalazzo Feriye, dove visse momenti difficili, dal momento che il governo spesso non elargiva loro nemmeno il necessario per mangiare. Tuttavia, non si lamentò mai, ma anzi cercava sempre di sorridere ed essere di sostegno alle altre donne.

Il 10 marzo 1924 ladinastia ottomana fu esiliata e alle consorti e alle altre dame di Mehmed fu concesso lasciare il Palazzo. Nazikeda scelse di raggiungere suo marito aSanremo, in Italia. Ancora molto uniti, erano soliti bere il caffè insieme ogni mattina.

Nel 1926 Nazikeda rimase vedova e si trasferì prima aMontecarlo, dalla figliaUlviye Sultan, e poi aNizza, dall'altra figlia,Sabiha Sultan, dove venne sistemata in una grande stanza dove occasionalmente ospitava ancheŞehzade Mehmed Ertuğrul, figlio di Mehmed VI eMüveddet Kadın.

Alla fine, sia Nazikeda che le sue figlie si trasferirono adAlessandria d'Egitto. Invecchiando, Nazikeda s'indebolì, ma restò una donna molto curata nell'aspetto e devota. Quando non le fu più possibile inginocchiarsi, pregò seduta sulla sua sedia a dondolo[11][12].

Morte

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Emine Nazikeda Kadın morì aIl Cairo, nel quartiereMaadi, il 4 aprile 1941, a settantaquattro anni. Venne sepolta nel mausoleoAbbas Hilmi Pasha nel cimitero di Abbasiye[13][14].

Discendenza

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Da Mehmed VI, Nazikeda ebbe tre figlie:[15][16]

  • Münire Fenire Sultan (1888 - 1888). Nata e morta a Palazzo Feriye, a due settimane. A volte è indicata come due gemelle invece che una sola principessa.
  • Fatma Ulviye Sultan (11 settembre 1892 - 1 gennaio 1967). Sposata due volte, ha avuto una figlia.
  • Rukiye Sabiha Sultan (19 marzo 1894 - 26 agosto 1971). La sua nascita fu particolarmente complicata, tanto che la madre divenne incapace di sopportare altre gravidanze. Sposata una volta, con suo cuginoŞehzade Ömer Faruk, ha avuto tre figlie.

Cultura popolare

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  • Nazikeda è un personaggio minore nel romanzo storico di T. Byram KarasuOf God and Madness (2007)[17].

Note

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  1. ^Bardakçı 2017, p. 8-14.
  2. ^Açba 2004, p. 33, 66-81
  3. ^abBardakçı, Murat (January 1, 1998). Şahbaba: Osmanoğulları'nın son hükümdarı VI. Mehmed Vahideddin'in hayatı, hatıraları ve özel mektupları. Pan Yayıncılık. p. 41.ISBN 978-9-757-65275-5.
  4. ^Bardakçı 2017, p. 8-11, 24.
  5. ^Freely, John (July 1, 2001). Inside the Seraglio: Private Lives of the Sultans in Istanbul. Penguin. p. 312.
  6. ^Tucker, Spencer (2005). World War I: Encyclopedia, Volume 1. ABC-CLIO. p. 779.ISBN 978-1-851-09420-2.
  7. ^Ünver, Mine Sultan (March 31, 2016). Yanağımda Soğuk Bir Buse: Vahdettin ile Mustafa Kemal Arasında. Portakal Kitap.ISBN 978-9-752-46845-0.
  8. ^Açba 2004, p. 56, 67-68, 79-82.
  9. ^Uluçay 2011, p. 262-265.
  10. ^Aredba 2009, pp. 65, 70.
  11. ^Açba 2004, p. 197-198
  12. ^Bardakçı 2017, p. 10, 91, 110, 142, 152-154, 171
  13. ^Bardakçı 2017, p. 24
  14. ^Hülagü, M. Metin (2008). Yurtsuz İmparator: Vahdeddin : İngiliz gizli belgelerinde Vahdeddin ve Osmanlı hanedanı. Timaş. p. 24.ISBN 978-9-752-63690-3.
  15. ^Uluçay 2011, p. 265-266.
  16. ^Bardakçı 2017, p. 9-10
  17. ^Karasu, T. Byram (2007). Of God and Madness: A Historical Novel. Rowman & Littlefield. pp. 110–111.ISBN 978-0-742-55975-2.

Bibliografia

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