Nasr I | |
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emiro deiSamanidi | |
In carica | 864/865 –892 |
Predecessore | Ahmad ibn Asad |
Successore | Isma'il Samani |
Morte | agosto892 |
Dinastia | Samanidi |
Padre | Ahmad ibn Asad |
Religione | sunnismo |
Nasr I ibn Ahmad (in persianoصر یکم; ... –agosto892) è stato unpolitico edemiropersiano.
Governò dall'864/5 all'892 data della sua morte, egli era a capo delladinastia dei Samanidi, succedette al padreSaman Khoda.
Subito si trovò isolato dal resto delcaliffato dall'espansionismo della dinastiasaffaride e, come conseguenza, fu investito nell'875 del potere sull'interaTransoxiana dalCaliffoabbasideal-Mu'tamid,[1] nel tentativo di contrastare le ambizioni saffaridi.
Nasr inviò suo fratelloIsmāʿīl a occupare la città diBukhara, che era stata da poco saccheggiata dagli sciàafrighidi dellaCorasmia. La città gli spalancò le porte e Ismāʿīl fu nominato Governatore della città dal fratello Nasr.[2]
Contrasti tra loro sulle somme da distribuire dal prelievo fiscale, causarono tuttavia un conflitto che esplose tra i due fratelli. Ismāʿīl ne uscì vittorioso e assunse il controllo dello Stato samanide. Nasr però era il solo a essere stato investito del governatorato della Transoxiana e il Califfo continuò pertanto a riconoscerlo come legittimo governante e, a causa di ciò, Ismāʿīl continuò a riconoscerlo, sia pure del tutto formalmente, visto che Nasr non gestiva alcun potere effettivo. Una situazione questa che perdurò fino alla sua morte nell'892.