Nārada (in sanscritoनारद) oNāradamuni (in sanscritoनारदमुनि)[1] è un saggio (ṛṣi) divino della tradizioneinduista, che riveste un ruolo prominente in numerosi testipuranici, soprattutto nelBhāgavata Purāṇa.Nārada è ritratto come unbrāhmaṇamonaco con il potere di viaggiare tra pianeti e mondi distanti e che porta con sé unavina (strumento a corde), che utilizza per suonare inni,preghiere ecanti in onore del suo Signore,Visnù/Kṛṣṇa.
Nārada è dettoMānasaputra, "nato dalla mente" diBrahmā, eTriloka sanchaari, per il suo potere di viaggiare tra i "tre mondi" (triloka): Swargaloka, il mondo celeste, Mrityuloka, il "mondo della morte" (la Terra) ePātālaloka, il mondo inferiore.
Nella tradizionevaiṣṇava Nārada è tenuto in grande considerazione proprio per la glorificazione continua dei nomi diHāri eNārāyaṇa (appellativi di Visnù) e per la promozione del servizio devozionale, ilBhakti Yoga, così come spiegato nel testo tradizionalmente attribuito allo stesso Nārada, ilNārada Bhakti-Sūtra. È identificato come uno dei dodicimahājana, i grandi devoti di Dio. Nella vita precedente è stato ungandharva (essere alato), prima di diventare unṛṣi.In alcuni testi è identificato come unavatāra parziale di Visnù, e nellaBhagavadgītā (10.26)Kṛṣṇa afferma: "E tra i saggi e gli esseri celesti Io sono Narada".Divenne unagopī di nome Naradi nelle foreste diVṛndāvana per poter adorare Kṛṣṇa.
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