IlNagorno Karabakh (in italiano talvolta ancheKarabakh Montuoso,Alto Karabakh oKarabakh Superiore), oArtsakh inlingua armena, è unaregione geografica senza sbocco sul mare sita nelCaucaso meridionale e appartenente geograficamente all'Altopiano armeno. Si sviluppa all'estremità sudorientale della catena montuosa delCaucaso Minore e copre una superficie di8223 km².
Il 19 settembre 2023 l'Azerbaigian ha lanciato un'offensiva militare su larga scala nel Nagorno Karabakh[2], ottenendo una schiacciante vittoria, il disarmo delle forze della Repubblica dell'Artsakh e la conseguente fine di quest'ultima. La vittoria azera ha provocato l'esodo di decine di migliaia di abitanti armeni dalla regione[3].
Inlingua armena la regione è nota come Լեռնային Ղարաբաղ (traslitterabile conLernayin Gharabagh) anche se più comunemente identificata comeArtsakh (Արցախ). Inlingua azera, invece, è nota comeDağlıq Qarabağ oYuxarı Qarabağ, espressione che significa "giardino montuoso nero" o "giardino nero superiore". La forma russa è Нагорный Карабах (traslitterato conNagornyj Karabach), mentre quella persiana è قره باغ.[4]
La regione dell'Alto Karabakh si distingue da quellaBasso Karabakh (o Karabakh inferiore) che interessa prevalentemente la piana alluvionale che si estende tra i fiumiKura eAras. Le principali città della regione sonoStep'anakert, che funge da capitale della non riconosciuta Repubblica del Nagorno-Karabakh, eŞuşa, parzialmente in rovina dopo labattaglia di Shushi del 2020.
Il territorio è prevalentemente montuoso con un'altezza media di950 m, ricco di foreste e corsi d'acqua. Il bordo settentrionale è cinto dalla catena deiMonti Mrav, catena secondaria delCaucaso Minore che delimita a ovest l'altopiano del Karabakh. Scendendo verso sud, seguendo il corso delfiume Hakari, fino alla piana dell'Aras e a est a quella del Kura.
La maggior parte della popolazione del Nagorno Karabakh è composta dall'etnia armena che ha una fede cristiana apostolica, mentre la restante parte della popolazione è costituita da azeri che sono di fede musulmana sciita.
La regione del Nagorno Karabakh fa parte delle terre note agli archeologi come sede dellacultura Kura-Araxes, perché si è sviluppata nella zona compresa tra questi due fiumi. Nell'antichità precristiana, quest'area (il cui antico nome armeno è Artsakh) ha fatto parte (in alcuni periodi che oggi è difficile individuare con precisione) dell'Albania caucasica e dellaGrande Armenia. Nel 95 a.C. la regione fu conquistata daTigrane II d'Armenia, signore delRegno d'Armenia. Gli antichi albanesi e gli armeni si alternarono al dominio del territorio fino all'inizio delIV secolo d.C. Ilcristianesimo fu introdotto nel Nagorno Karabakh per la prima volta già nelI secolo ad opera di sant'Eliseo. Tra ilVII e l'VIII secolo la regione fu invasa e saccheggiata dagliarabi, nelXIII secolo venne invasa datartari emongoli, mentre nel secolo successivo fu la volta di tribù turche. Con iltrattato di Gulistan del 1813, il Karabakh passò all'Impero russo.
Dopo laRivoluzione russa del 1917, il Karabakh fu inglobato nellaFederazione Transcaucasica, che ben presto si divise traArmenia,Azerbaigian eGeorgia. Il territorio del Nagorno Karabakh venne rivendicato sia dagli armeni (che all'epoca costituivano il 98% della popolazione), sia dagli azeri. Dopo la conquista bolscevica del 1920, il territorio (come pure quello delNakhchivan) venne assegnato, per volere diStalin, all'Azerbaigian e nel 1923 venne creata l'Oblast' autonoma del Nagorno Karabakh. Con ladissoluzione dell'Unione Sovietica tra la fine deglianni 1980 e l'inizio deglianni 1990, la questione del Nagorno Karabakh riemerse. Lamentando l'azerificazione forzata della regione operata da Baku, la locale popolazione armena, con il supporto ideologico e materiale dell'Armenia stessa, cominciò a mobilitarsi per riunire la regione alle madrepatria.
Nel settembre 1991 il soviet locale, utilizzando la legislazione sovietica dell'epoca, dichiarò la nascita della nuova repubblica dopo che l'Azerbaigian aveva deciso di fuoriuscire dall'Unione Sovietica. Seguirono un referendum ed elezioni, ma nel gennaio dell'anno seguente la reazione militare azera accese ilconflitto che si concluse con unaccordo di cessate il fuoco nel 1994. Da allora sono in corso negoziati di pace sotto l'egida delGruppo di Minsk. Il 27 settembre 2020, l'Azerbaigian ha ripresoil conflitto occupando la parte meridionale del Nagorno Karabakh. LaRussia è intervenuta dopo gli appelli dell'ONU ed il 10 novembre 2020 ha annunciato un accordo di tregua tra Azerbaigian ed Armenia e lo schieramento di una forza di pace russa lungo il confine.[5][6] Il 19 settembre 2023 l'Azerbaigian ha nuovamente ripreso il conflitto e il 28 settembre Artsakh e Armenia hanno siglato la resa, a seguito della quale l'Azerbaigian ha preso il controllo totale della regione provocando un esodo di massa degli abitanti verso l'Armenia.[3]