NGC 6946, (nota anche comeC 12), è unagalassia a spirale posta sul confine tra lecostellazioni delCigno e diCefeo. Le sue grandi dimensioni apparenti sono dovute alla sua relativa vicinanza allaVia Lattea.
Si individua con facilità circa 2 gradi a sudovest dellaη Cephei, a meno di un grado dall'ammasso apertoNGC 6939. Si tratta di una galassia estesa, poco al di là del nostroGruppo Locale, visibile pure con unbinocolo; untelescopio Newtoniano consente però di ammirarne la struttura a spirale, la quale si presenta con quattro bracci luminosi, poco avvolti intorno al piccolo centro; nei bracci sono ben evidenti le regioni in cui l'idrogeno ionizzato (regioni HII) delle suenebulose indica zone diformazione stellare. Nelle foto a lunga posa si possono pure evidenziare i suoiammassi globulari più luminosi.
Questa galassia è famosa presso la comunità scientifica col nome diFireworks Galaxy (Galassia fuochi d'artificio)[1], a causa del numero disupernovae osservate, ben dieci negli ultimi 100 anni (1917A, 1939C, 1948B, 1968D, 1969P, 1980K, 2002hh, 2004et, 2008S e 2017eaw)[2][3]; l'esplosione del1980, di tipo II, fu la più appariscente, raggiungendo un picco dimagnitudine 11,4.
Fra i suoi bracci di spirale si trova un gran numero diregioni HII, ossia nebulose in cui ha luogo la nascita di nuove stelle; all'infrarosso è stato evidenziato che negli ultimi 20 milioni di anni in questa galassia avrebbe avuto luogo un intenso fenomeno distarburst: nei pressi del nucleo vi è un gran numero di stelle giovani e brillanti. Il diametro lineare della galassia sarebbe di circa 58.000anni luce, e la luminosità è pari a circa 30 miliardi disoli.
NGC 6946 è stata oggetto di uno studio volto a comprendere le origini e l'importanza dellapolvere interstellare come costituente di molti corpi celesti nell’Universo. Osservazioni spettroscopiche in medio infrarosso effettuate con lo strumentoMIRI deltelescopio Webb focalizzatesi su duesupernove di tipo II[4] hanno evidenziato come a seguito di un collasso stellare e successiva manifestazione di supernova vengono rilasciati volumi di gas caldo che raffreddando a grandi distanze producono notevoli quantità di polvere cosmica.[5]
- ^ Marco Malaspina,Epic fail: da stella a buco nero, ma senza il botto, sumedia.inaf, 26 maggio 2017.
- ^List of Supernovae, suwww.cbat.eps.harvard.edu.URL consultato il 16 luglio 2023.
- ^CBAT "Transient Object Followup Reports%quot;, suwww.cbat.eps.harvard.edu.URL consultato il 16 luglio 2023.
- ^ Chiara Brada,Jwst e le super fabbriche di polveri stellari, sumedia.inaf, 6 luglio 2023.
- ^(EN) Melissa Shahbandeh et al.,JWST observations of dust reservoirs in type IIP supernovae 2004et and 2017eaw, inMonthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 523, n. 4, 5 luglio 2023, pp. 6048-6060,DOI:10.1093/mnras/stad1681.
- (EN) Stephen James O'Meara,Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003,ISBN 0-521-55332-6.
- Tirion, Rappaport, Lovi,Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987,ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott,Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998,ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion,The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001,ISBN 0-521-80084-6.