La sua posizione è facilmente reperibile, mezzo grado a NNW dellastellaκ Cassiopeiae; meno facile è individuare l'ammasso, il quale è formato da una manciata di stelle, la più luminosa delle quali non supera lamagnitudine 9. Gli stessi confini dell'oggetto non sono facilmente identificabili: si presenta infatti come un leggero addensamento di astri minuti, disposti a forma di Y rovesciata, ben evidenti anche con un piccolotelescopio. Fa parte di un gruppetto di ammassi aperti, comprendenteNGC 146 e il dispersissimo King 14.
Ladeclinazione fortemente settentrionale di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord, da cui si presentacircumpolare fino alle latitudini medio-basse; dall'emisfero australe d'altra parte resta piuttosto basso e non è osservabile dalle aree lontane dalla zona tropicale.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra agosto e gennaio.
NGC 133 è un ammasso aperto poco appariscente e di debole concentrazione, nonché scarsamente studiato; la sua distanza è stimata attorno ai 630 parsec (2054anni luce)[2] ed è situato all'interno delBraccio di Orione, più o meno in direzione della parte meridionale dell'associazioneCepheus OB4. La sua età è molto giovane ed è stimata sui 10 milioni di anni;[2] indice di ciò è anche la presenza di alcune stelle massicce diclasse spettrale B.
Spesso, proprio a causa della sua bassa concentrazione, è stato considerato un asterismo piuttosto che un reale ammasso aperto, formato da sole cinque stelle e comprendente lastella doppia BD+6293, la cui primaria haclasse spettrale B3; studifotometrici e dimoto proprio hanno messo in evidenza che in realtà in questa direzione sembrerebbe esserci realmente un ammasso, formato forse da una ventina di componenti, di cui 13 fino alla magnitudine 14,5.[5]
^Una declinazione di 63°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 27°; il che equivale a dire che a nord del 27°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 27°S l'oggetto non sorge mai.