Fino al 18 luglio 2020 Mykolaïv costituiva unacittà di rilevanza regionale e fungeva da centro amministrativo del distretto di Mykolaïv e deldistretto di Vitovka, sebbene non appartenesse a nessuno dei due distretti. Come parte della riforma amministrativa dell'Ucraina, che ridusse a quattro il numero di distretti dell'oblast' di Mykolaïv la città fu integrata nel distretto di Mykolaïv.[3][4]
È la nona città ucraina per numero di abitanti.[5]
Il 24 marzo 2022, la città è stata insignita dell'onorificenza di "CittàEroe dell'Ucraina" con Decreto delPresidente dell'Ucraina per celebrare l'impresa, l'eroismo di massa e la resilienza dei cittadini, mostrati nella difesa delle loro città durante la repulsione dell'aggressione armata della Federazione Russa contro l'Ucraina.
Mykolaïv sorge su una penisola a 65 km dalMar Nero lungo l'estuario del fiumeBug Meridionale, che qui riceve il suo tributarioInhul. Situata nel centro-sud della propria oblast', nell'Ucraina meridionale, dista 480 km dalla capitaleKiev e circa 130 km daOdessa.
Sia il fiume Inhul sia il fiume Bug meridionale seguono corsi molto tortuosi poco prima di unirsi a nord-est del centro di Mykolaïv. Questo fa sì che la sezione settentrionale dell'abitato di Mykolaïv sia caratterizzata dalla presenza di diverse penisole lunghe e strette.
L'esistenza di antichi insediamenti portuali sulla penisola, dove si trova la moderna città di Mykolaïv, è confermata da vari ritrovamenti archeologici di villaggi risalenti al tardo periodoNeolitico e all'età del bronzo.[6]
L'insediamento esisteva nei secoli XIII-X a.C. Persone e merci accorrevano qui per corsi d'acqua dall'intera regione del Mar Nero e dalle remote terre settentrionali, in particolare dai Carpazi. E durante il suo periodo di massimo splendore, il porto più settentrionale del Mar Nero mantenne legami commerciali con il Mediterraneo e il Medio Oriente.
Nella zona dove sarebbe sorta Mykolaïv, si trovava una città deiCimmeri nota "insediamento del giardino selvaggio" (in ucrainoгородище Дикий Сад?,horodyšče Dykyj Sad), anche nota con i nomi diKimeropolis oAlibant, che apparteneva allacultura di Bilozerka.[7]
A partire dal IX secolo, sul territorio della futura città apparvero avamposti delRus' di Kiev prima di andare in mare aperto sulla via "dai Variaghi ai Greci". A metà. XIII secolo questo territorio passò sotto il dominio dell'Orda d'Oro. Dal 1362 fece parte delGranducato di Lituania, ma già nel XV secolo sulla terra dello stato di Pobužžja, il controllo non si è esteso. L’area storica della città prende il nome dal principe lituanoVitoldo, che nel 1399 costruì qui il castello di Vitoldo (una fortezza) e una dogana per controllare il commercio con il Tartari.
Mykolaïv fu abitata da cosacchi. Dalla fine del XV secolo, la storia della Pobužžja meridionale è stata strettamente collegata ai cosacchi delSič di Zaporižžja, diventando la base per la formazione dell'etnia ucraina in queste terre. Sulle rive di fiumi e torrenti furono stabiliti insediamenti cosacchi, quartieri invernali, palanchini e furono organizzati attraversamenti fluviali.
Secondo lo storico regionale di Mykolaïv, Oleksandr Košmatoj, che ha trovato la croce tombale a Uljanivka, il territorio dei sobborghi meridionali iniziò a svilupparsi e popolarsi, a partire dal XV secolo. Nel XVII secolo gli insediamenti divennero numerosi ed erano collegati aicosacchi di Zaporižžja. Quindi, la suddetta croce nel villaggio di Uljanivka (il vecchio nome è Kurinnyj Brid) si trova sulla tomba di un cosacco zaporoziano di nome Ruban.
Sino al 1730 era il luogo della fucina di Zaporižžja. Sulle mappe del XVIII secolo, diversi insediamenti dei cosacchi erano contrassegnati sul sito dell'attuale Mykolaïv: Rušerynivka, Rybal's'ka, Kut Khljuša, Kut Umaha, Kut Osnyc'kyj.
A partire dal 1785, nella raccolta statistica dell'Impero russo, Vitovka era menzionata come città senza contea delGovernatorato di Ekaterinoslav. E già nel 1787 Potëmkin, per adattare Vitovka come postazione forte durante la guerra con la Turchia, acquistò la tenuta di Vitovka da Dems'kyj Filim, un anno dopo fu allestito a Vitovka un "ospedale da campo". Danylo Samojlovič fu nominato capo medico, grazie al quale l'ospedale si espanse in un vero e proprio ospedale militare.
Dal 1789 Vitovka fu ribattezzata Bogoljavlensk e la città ricevette lo status di insediamento dell’Ammiragliato. Potëmkin cambiò il nome di Vitovka per le proprie ambizioni e vanità, voleva che la città in cui era stato costruito il suo palazzo non avesse nulla in comune con un'altra figura storica di spicco (il principe Vytautas di Lituania. Il nuovo nome fu probabilmente scelto a causa all'ovvietà del miracolo "fonti, leggende sull'apparizione di Dio ..”
Nikolaev divenne poi sede dellaFlotta del Mar Nero della Marina imperiale e, nel corso dellaguerra di Crimea, fu una delle principali basi logistiche russe. Sul finire delXIX secolo, divenne il principale porto d'esportazione del grano ucraino e parallelamente iniziò a svilupparsi anche come centro industriale.
Nel corso dellaguerra civile russa fu brevemente occupata da uncorpo di spedizione francese in appoggio all'Armata Bianca. Il potere sovietico nell'oblast' di Mykolaïv fu stabilito solo nel 1920. Nel 1937, la città divenne il centro dell'oblast di Mykolaïv e del distretto di Mykolaïv.
Occupata dalle truppe naziste il 16 agosto1941, a Nikolaev e nel suo territorio furono uccisi oltre 35 000 civili, in particolare ebrei e comunisti. Per tutta la durata dell'occupazione tedesca fu attivo in città un gruppo di partigiani dedito alla guerriglia. Fu liberata dall'Armata Rossa il 28 marzo1944.
Nel secondo dopoguerra furono espansi e costruiti nuovi cantieri navali, facendo diventare Nikolaev uno dei principali centri cantieristici dell'Unione Sovietica. Proprio per questa sua peculiarità, fu dichiaratacittà chiusa.
A seguito dell'indipendenza dell'Ucraina nel1991, ha assunto il nome attuale, in sostituzione di quello inlingua russa.
La città ha subito pesantissimi attacchi da parte della Russia nella guerra iniziata a febbraio del 2022. Il 5 luglio 2022 nel distretto di Korabel'nyj i bombardamenti hanno distrutto l'Istituto di Cultura. Il 15 luglio 2022 la Russia ha bombardato due università, provocando 41 feriti.
Secondo ilcensimento del2001, il 72,7% dei residenti nel comune sono di etnia ucraina e il 23,1% di etnia russa. Mykolaïv, già Nikolaev fino al1991, è infatti una delleparti dell'Ucraina in cui domina la lingua russa. Dai dati statistici demografici risulta infatti che, comelingua materna, il 56,81% dei nativi della città usa correntemente, abitualmente se non esclusivamente, ilrusso ed il 42,17% l'ucraino.[8][9]
Alcune statistiche indipendenti menzionano invece un più alto numero di abitanti dimadrelingua russa. Così è risultato infatti da unostudio demografico condotto a partire dal2004, secondo cui il numero della popolazione locale che parla di preferenza la lingua russa, a prescindere dall'etnia d'origine o d'appartenenza, ammonta in tutta l'oblast' di Mykolaïv a ben il 66%.[10] A partire dal2012, il russo, che era stato abolito, è di nuovolingua ufficialeregionale, accanto all'ucraino, nell'intera provincia di Mykolaïv.[10]
Mykolaïv è un luogo letterario che fa da sfondo all'azione rappresentata nel raccontoIstoria del luogotenente Yergounov diIvan Sergeevič Turgenev, quando la città poteva essere presentata come «affatto nuova allora».[12] Tale sfondo è storico ma anche fantastico nel caso della descrizione di un incubo vissuto dal personaggio protagonista.
Conosciuta come la "città dei costruttori dinavi", Mykolaïv vanta tre grandicantieri navali lungo il suo porto fluviale. La storia della città è fortemente legata a quest'attività e numerose classi di navi dellamarina militare sovietica sono state costruite nei locali cantieri.
La principale squadra calcistica è ilMFK Mykolaïv, fondato nel1920 come squadra degli operai dei cantieri navali; è uno dei sodalizi sportivi ucraini più antichi.
^(UK) Ivan Mychajlovič Dzjuba et alii,Encyklopedija sučasnoï Ukraïini (Енциклопедія сучасної України) NAN Ukraïni, NTŠ, Kiev, Instytut encyklopedyčnych doslidžen' NAN Ukraïni ( Інститут енциклопедичних досліджень НАН України), 2001-2025.