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Musulami

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Le province diMauretania eNumidia, con i territori meridionali dei Musulami eGetuli.

IMusulami (inlatinoMusulamii[1]) erano una popolazione dilingua berbera che abitava a sud diTheveste e del massiccio montuoso dell'Aurès, in quella che sarebbe diventata laprovincia romana diNumidia, l'attualeAlgeria nord orientale.

Confinavano ad ovest con laMauretania, ad est con la provincia romana dell'Africa proconsolare ed a sud con ildeserto del Sahara.

Storia

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All'epoca di Augusto

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Di questo popolo abbiamo poche informazioni dagli scrittori contemporanei. Sappiamo che sottoAugusto furono combattuti nel3-5 d.C.Lucio Passieno Rufo (console del4 a.C.[2]) divenuto governatore della provincia dell'Africa proconsolare, otteneva gliornamenta triumphalia per aver sconfitto le popolazioni nomadi diGetuli, ed appunto i Musulami[3].

Ed ancora nel5-6 d.C. un certoCosso Cornelio Lentulo (console nell'1 a.C.) batteva prima i Musulami e poi ancora iGetuli, che abitavano ad occidente ed a sud dellaMauretania. Otteneva anch'egli gliornamenta triumphalia e suo figlio poté fregiarsi del cognomen diGaetulicus (Getulico)[4].

All'epoca di Tiberio

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I Musulami sembravano definitivamente sottomessi, ma nel17 scoppiava una grave rivolta presso queste genti, oppresse dagli eccessivi tributi che dovevano allo Stato romano. Sotto la guida di unnumida di nomeTacfarinas, che aveva militato tra letruppe ausiliarie dell'esercito romano, prima di disertare. InAfrica, provincia senatoria, furono inviati alcuni ambasciatori per trattare con i rivoltosi senza successo, mentre i generali inviati successivamente dalSenato, non riuscirono ad imporsi in questa guerra, a causa dei metodi da guerriglia imposti dalle popolazioni indigene.

Nel19-20 d.C.Tiberio era costretto a causa degli scarsi risultati ottenuti dopo già due/tre anni di guerra ad inviare temporaneamente dallaPannonia l'interalegio IX Hispana[5], e forse anche alcunevexillationes (distaccamentilegionari dellalegio VIII Augusta)[6].

Nel21 era inviato sul teatro di guerraQuinto Giunio Bleso, zio diElio Seiano. Quest'ultimo, sembra che in seguito ad alcuni buoni risultati, pur se parziali, otteneva gliornamenta triumphalia.

Nel24 d.C. il successore di Giunio Bleso,Cornelio Dolabella, riuscì a catturare ed uccidereTacfarinas, modificando la tattica fino ad ora risultata improduttiva, dividendo le sue truppe in quattro colonne mobili, grazie anche all'aiuto diTolomeo di Mauretania, succeduto da poco al padreGiuba, che si meritò il riconoscimento formale disocius et amicus populi romani.

Con il ripristino della pace, nella provincia d'Africa tornò rapidamente la prosperità, come ben testimoniano i numerosi edifici pubblici costruiti durante il regno diTiberio aThugga o aBulla Regia. L'Africa continuava, inoltre, ad essere uno dei maggiori granai dell'impero. È proprio in questo periodo che lalegio III Augusta era trasferita adAmmaedara[7].

Nel44-45 ci fu un'ultima rivolta tra i Musulami, che il nuovo governatore d'Africa,Servio Sulpicio Galba (il futuro imperatore), represse con grande rapidità. Altri episodi non sono ricordati da questo momento in poi, fino alla conquista dell'Africa da parte deiVandali. Era infine insediata daClaudio unacolonia adOppidum Novum nella fertile valle delloChéliff.

Coorti ausiliarie nell'esercito romano

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Lo stesso argomento in dettaglio:Elenco delle truppe ausiliarie romane.

Dopo la fine della rivolta del24 o forse durante ladinastia dei Flavi, venne arruolata una coorte di Musulami, lacohors I Flavia Musulamiorum, che troviamo posizionata nel69-70 inGiudea durante laprima guerra giudaica, inSiria sottoDomiziano, poi lungo i confini dellaNumidia e dellaMauretania, sottoTraiano[8].

Note

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  1. ^Plinio, V, 30.
  2. ^Syme 1993, p. 680.
  3. ^Syme 1933, p. 25;
    Velleio Patercolo, II, 116, 2;
    ILS, 120.
  4. ^Syme 1933, p. 25;
    Syme 1993, p. 563 n. 24;
    Velleio Patercolo, II, 116, 2;
    Floro, II, 31;
    Orosio, VI, 21;
    Cassio Dione, LV, 28.
  5. ^Daniels, pp. 264 ss.
  6. ^Keppie, pp. 158 ss.
    ILA.
  7. ^Daniels, pp. 265 ss.
  8. ^AE1922, 19.

Bibliografia

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Fonti primarie

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Fonti secondarie

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Voci correlate

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V · D · M
Berberi
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