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Museo civico di storia naturale di Milano

Coordinate:45°28′22″N 9°12′08.85″E45°28′22″N,9°12′08.85″E
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Museo civico di storia naturale di Milano
La facciata neogotica
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàMilano
IndirizzoCorso Venezia 55
Coordinate45°28′22″N 9°12′08.85″E45°28′22″N,9°12′08.85″E
Caratteristiche
TipoStoria naturale
Istituzione1838
Apertura1893
Visitatori205 544(2022)
Sito web
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlMuseo civico di storia naturale diMilano fu fondato nel1838 ed è uno dei più importanti musei naturalistici d'Europa. Si trova all'interno deigiardini di Porta Venezia ed è parte del Polo musei scientifici del settore musei del Comune di Milano.

Storia

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Scheletro dicapodoglio.

Nel 1838 il Comune di Milano accolse la donazione del museo naturalistico privato del collezionista milaneseGiuseppe De Cristoforis e del botanico di origine unghereseGiorgio Jan, costituito nel 1832 quale proprietà indivisa[1], nominando primo direttore del nuovo Museo civico di storia naturale lo stesso Jan, al quale veniva accordato un vitalizio annuo.

Il museo aprì al pubblico nel 1844 in occasione del VICongresso degli Scienziati Italiani che quell'anno svolgeva i suoi lavori a Milano presieduto dal botanico conteVitaliano Borromeo.[2]Fin dal primo regolamento del 1843 venne stabilito che il museo impartisse pubbliche lezioni di scienze naturali, questa funzione didattica si rafforzò nel 1863 con l'apertura dei corsi per l'istituto tecnico superiore (poi Politecnico di Milano) e nel 1875 con la partecipazione del museo al Consorzio degli istituti di istruzione superiore, articolata struttura formativa che diede origine nel 1924 all'Università degli Studi di Milano. Dal 1924 al 1938 ebbe sede in Museo la facoltà di Scienze naturali, Matematiche e Fisiche dell'Università Statale che, grazie ad una convenzione tra lo Stato e il Comune di Milano, poteva usufruire dei laboratori, delle collezioni, dellabiblioteca e del personale scientifico del Museo di storia naturale per le attività didattiche e di ricerca.

Il 14 febbraio 1943 il bombardamento aereo anglo-americano devastò tutte le coperture e i solai del palazzo, distruggendo circa metà dell'edificio dal lato del Planetario.[3]

L'incendio derivante dal bombardamento, che durò tre giorni, distrusse buona parte del patrimonio scientifico del museo. L'ingente lascito in denaro del medico milanese Vittorio Ronchetti permise la ricostruzione del Museo. Le prime sale vennero riaperte al pubblico nel 1952, con alcuni allestimenti provvisori e la pianificazione di un programma di nuove acquisizioni al fine di ricostituire il patrimonio museale. Il museo venne inaugurato l'anno dopo. Vennero in seguito completati gli interni e ricostruita la facciata, la cui sistemazione si concluse nel 1956 con l'inserimento delle statue e dei pinnacoli.[3]

Dal 1866 il museo ospita laSocietà italiana di scienze naturali, fondata nel 1857 come Società geologica residente in Milano. Il sodalizio scientifico portò nel 1893 alla cointestazione delle riviste scientifiche edite dalla Società e tuttora pubblicate insieme al Museo di storia naturale. Attualmente hanno sede presso il Museo di storia naturale di Milano anche il Gruppo Mineralogico Lombardo, il Gruppo Botanico Milanese e ilCentro studi archeologia africana.

Sede

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Facciata posteriore

Il Museo di storia naturale ha sede in un palazzo in stileneogotico appositamente edificato tra il 1888 e il 1893, su progetto dell'architettoGiovanni Ceruti, all'interno deiGiardini Pubblici di Porta Venezia. Dal 1863 aveva avuto sede nella villa settecentesca diPalazzo Dugnani, e prima ancora nell'ex convento di via Santa Marta. Il nuovo edificio del museo sorse con la risistemazione dei Giardini seguita alla grandeEsposizione Nazionale di Milano del 1881 di cui lo stesso Ceruti era stato l'architetto e i cui padiglioni erano stati demoliti dopo la mostra.

Si tratta della prima architettura museale italiana, in un panorama nazionale ricco di edifici monumentali trasformati nel corso del tempo in sedi di musei[4]. Lo stile neogotico del palazzo fa riferimento al grande successo avuto dal nuovo edificio delBritish Museum Natural History di Londra (1871-1881) mentre la pianta ad anello - tagliato da un corpo centrale - riproduce fedelmente la scelta operata per la nuova sede delNaturhistorisches Museum diVienna (1872-1891). Le decorazioni in cotto vennero eseguite dalla ditta Carlo Candiani & C. di Milano.

L'incendio provocato dal bombardamento aereo dell'agosto del 1943 provocò gravissimi danni all'edificio che neldopoguerra venne ricostruito seguendo il progetto originario. Nel 1952 terminarono i lavori strutturali sotto la direzione dell'architettoEgizio Nichelli[5], consentendo al Museo di riaprire parzialmente le sale espositive al pubblico, mentre gli interventi sulle parti decorative, sulle statue e sui pinnacoli della copertura si conclusero quattro anni più tardi.

Nel 2013 le facciate sono state oggetto di un completo restauro conservativo.

Presso il Museo di storia naturale di Milano sono esposte alcune rarità come una delle 10 più grandi Tridacne (Tridacna gigas) del mondo[6], il celebre fossile delloScipionyx samniticus , il "baby-dinosauro" chiamato "Ciro".

Il Museo di storia naturale di Milano si è ispirato per il rinnovamento delle proprie esposizioni ad importanti Musei di Storia naturale tra cui l'American Museum of Natural History di New York[7] per la realizzazione dei propridiorami.

Direttori del museo

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Busto del cofondatoreGiuseppe De Cristoforis, collocato ai piedi della scalinata che porta al primo piano
periodoDirettorenote
dal 1838 al 1866Giorgio Jannaturalista
dal 1866 al 1882Emilio Cornaliazoologo epaleontologo
dal 1882 al 1891Antonio Stoppanigeologo e paleontologo
dal 1892 al 1911Tito Vignolifilosofo e antropologo
dal 1911 al 1927Ettore Artinipetrografo emineralogista, direttore della sezione di Mineralogia dal 1893
dal 1928 al 1951Bruno Parisizoologo, direttore della sezione di Zoologia dal 1921
dal 1951 al 1964Edgardo Moltoniornitologo, conservatore della Collezione ornitologica Turati dal 1922 al 1951
dal 1964 al 1981Cesare Concientomologo, conservatore della sezione di Zoologia dal 1957 al 1964
dal 1981 al 1994Giovanni Pinnapaleontologo, conservatore della sezione Geologia e Paleontologia dal 1964
dal 1994 al 2001Luigi Cagnolarozoologo, conservatore della sezione di Zoologia dei vertebrati dal 1962
dal 2001 al 2010Enrico Banfibotanico, conservatore della sezione di Botanica dal 1976
dal 2010 al 2012Mauro Marianimalacologo, biologo marino, già Direttore dell'acquario civico di Milano dal 1988
dal 2012 - attualeDomenico Piraina

Sistemazione attuale

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Il museo è costituito da 23 saloni d'esposizione distribuiti su circa 5.500 m², articolati su due piani e un sottotetto, e preserva quasi tre milioni di pezzi. Possiede inoltre 83diorami (il primo è stato realizzato nel 1965 e contiene unanacondatassidermizzata) dei principali ambienti naturali del mondo[8] che costituiscono la maggiore esposizione inItalia.

Al piano rialzato a una sala introduttiva che delinea la storia del museo, segue una zona illustrante le Scienze della terra con la sezione dedicata allamineralogia, quelle sullapaleontologia e sull'origine edevoluzione deivegetali, degliinvertebrati, e deivertebrati, inclusa una sala con espostischeletri didinosauri e una ricostruzione in grandezza naturale di untriceratopo, il calco di untirannosauro e gli scheletri originali di unallosauro e di ungriposauro e si conclude con una sala sullastoria naturale dell'uomo. Altre due sale presentano gli invertebrati, imolluschi, gliartropodi e gliinsetti attualmente viventi sulla Terra.

Le sale del primo piano sono per la maggior parte dedicate allazoologia e alla presentazione dei principaliambienti naturali (ecosistemi marini; foreste e ambienti umidi tropicali; foreste temperate, taiga e montagne; ambienti artici e antartici e mammiferi marini; savane, praterie e deserti) con grandi diorami. L'esposizione si conclude con tre sale che descrivono gli ambienti, i parchi e le riserve naturali italiane; infine nel sottotetto sono in mostra una serie di piccoli diorami riproducenti dettagli degli ambienti naturali.

Labiblioteca del museo è aperta al pubblico e nel 2015 è stata completata dall'assorbimento della Biblioteca dell'Acquario Civico.[9]

Galleria d'immagini

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Note

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  1. ^Elena Canadelli,Le collezioni di Giuseppe De Cristoforis e Giorgio Jan. Da raccolta privata a Museo Civico di Storia Naturale. In: Musei dell'Ottocento. Alle origini delle collezioni pubbliche lombarde, Torino, Allemandi, 2012, pag. 149
  2. ^Diario della sesta riunione degli scienziati italiani convocati in Milano nel settembre 1844.., Milano, Presso Luigi di Giacomo Pirola, 1844.
  3. ^abIl palazzo del Museo di Storia Naturale Un'architettura della Milano Belle Époque, Silvana Editoriale, 2014, pp. 103-116.
  4. ^Alessandro Martini,Architettura e stile, istruzione e diletto. I Musei di Storia Naturale in Europa nel tardo Ottocento. In: Il palazzo del Museo di Storia Naturale. Un'architettura della Milano Belle époque, 2014 pag. 45
  5. ^Museo Civico di Storia Naturale, suLombardiaBeniCulturali.it.URL consultato il 19 febbraio 2015.
  6. ^Guida del Museo di Storia Naturale di Milano, SilvanaEditoriale, p. 56,ISBN 9-788836-641369.
  7. ^Natura Rivista di Scienze Naturali, Volume 107, Fascicolo 2, 2017,ISSN 0369-6243 (WC ·ACNP).
  8. ^Museo di Storia Naturale di Milano, sumuseodistorianaturalemilano.it.
  9. ^sito ufficiale, sucomune.milano.it.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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