Museo civico di Lodi | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Lodi |
Indirizzo | corso Umberto I, 63 |
Coordinate | 45°18′57.1″N 9°30′15.43″E45°18′57.1″N,9°30′15.43″E |
Caratteristiche | |
Tipo | arte earcheologia |
Chiusura | gennaio 2011 |
Sito web | |
Modifica dati su Wikidata ·Manuale |
IlMuseo civico di Lodi è stato unmuseo civico situato aLodi, che fu inaugurato nel1869 con lo scopo di raccogliere e conservare i repertiarcheologici provenienti dal territorio diLodi Vecchio e i dipinti di scuola lodigiana e chiuso nel gennaio 2011[1].
Ospitato dal1876 nell'exconvento adiacente allachiesa di San Filippo, conservava numerose opere del lodigianoCallisto Piazza, ma anche due importanti dipinti diFrancesco Hayez[2]. È presente inoltre una sezionearcheologica che custodisce numerosi reperti provenienti daLaus Pompeia, una sezionerisorgimentale e l'importante sezione dellaceramica, elemento classico dell'artigianato locale[2].
In questa sezione sono contenuti materiali provenienti dalterritorio, rinvenuti a partire dall'Ottocento.Nella prima sala vi sono alcuneepigrafi che costituirono il primo nucleo della raccolta. Sono presenti inoltre reperti dell'età del bronzo, due corredi disepolturaceltica, e vasellamebronzeoromano.Nella seconda sala vi erano le epigrafi del tempio diErcole sulle rive dell'Adda e altre epigrafi cristiane, corredi funebri romani elongobardi e altri reperti provenienti dallaMagna Grecia e dall'Etruria.
LaPinacoteca era situata al primo piano del palazzo. Per accedervi si passava da un imponente scalone, a metà del quale è situato il busto dimarmo di Ludovico Vistarini, opera diLeone Leoni. Particolarmente pregiati sono gli ornamenti inferro battuto risalenti alXVIII secolo.
Tra le opere relative a questo periodo, il documento più importante è il ciclo diaffreschi provenienti dalTempio dell'Incoronata, attribuibili a Matteo e Giovanni della Chiesa (attivi dal1494 al1519), con episodi della vita delBattista.Le storie si sviluppano su due registri, in quello superiore troviamo: l'Annuncio dell'angelo a Zaccaria, laVisita di Maria ad Elisabetta, laNascita del Battista, laCirconcisione del Santo, laPredicazione; in quello inferiore:San Giovanni battezza Gesù, ilSanto di fronte ad Erode, laDecollazione e il banchetto di Erode, laSepoltura del Santo.
Ancora proveniente dal Tempio dell'Incoronata è l'altare inlegno intagliato, dipinto, dorato e graffito, con leStorie della Vergine e di Cristo, opera diAmbrogio e Pietro De Donati.
In questo periodo la produzione pittorica lodigiana è rappresentata soprattutto dalla bottega dei Piazza, che tra il1530 e il1580 ottiene in città le principali commissioni. Tra gli esponenti più illustri ricordiamo:
Dello stesso secolo, la collezione include numerose opere di pittori anonimi lodigiani, una pala di Bartolomeo Bononi (attivo fino al1514), unaAdorazione dei Magi di fra' Sollecito Arisi (attivo dal1591 al1651). Dell'ambito delProcaccini una tela con l'Apparizione di Gesù Cristo a santa Maria Maddalena e lo stendardo della Confraternita di San Bassiano.
Questo secolo è testimoniato da un pregevoleRitratto di Giulio Codecasa, e di notevole valore documentario è una veduta settecentesca dellaPiazza Maggiore di Lodi.
Infine, segnaliamo un'opera diGiovanni Carnovali, ilVolto di Gesù Cristo e due importanti opere diFrancesco Hayez:Autoritratto a 48 anni, e ilRitratto di Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, datato1833.
Controllo di autorità | VIAF(EN) 125584863 ·LCCN(EN) n87867647 |
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