| Palazzo Comunale di San Gimignano | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | Toscana |
| Località | San Gimignano |
| Indirizzo | piazza del Duomo |
| Coordinate | 43°28′03.5″N 11°02′35.08″E43°28′03.5″N,11°02′35.08″E |
| Informazioni generali | |
| Condizioni | In uso |
| Costruzione | 1288 |
| Piani | quattro |
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |
IlPalazzo Comunale, detto anchepalazzo del Popolo opalazzo nuovo del Podestà, diSan Gimignano si trova inpiazza del Duomo, tra laTorre Grossa e laloggia del Comune. Contiene ilMuseo civico con importanti opere d'arte di scuola fiorentina e senese dal XIII al XVI secolo, con artisti comeCoppo di Marcovaldo,Lippo Memmi,Benozzo Gozzoli,Filippino Lippi,il Sodoma, ilPinturicchio eAzzo di Masetto.
Il Palazzo Comunale, sede del governo di San Gimignano, fu costruito nel 1288. Ampliato nel1323, il palazzo divenne sede del comune dopo che esso aveva avuto luogo nel vicinoPalazzo vecchio del Podestà, dal1337. Caratterizzato da una facciata con finestre ad archi ribassati, il registro inferiore è a grosse bozze di pietra squadrate, mentre la parte superiore è in laterizio.Al primo piano è in bella mostra unbalcone che poggia sumensole antiche, un tempo a sostegno di unballatoio detto "arengo", dal quale ilpodestà parlava alla folla.L'edificio ospita il museo civico dal1852.Il coronamento merlato e altri elementi risalgono al restauro effettuato daGiuseppe Partini tra il 1878 e il 1881.
Il Museo civico diSan Gimignano si trova ai piani superiori del palazzo e vi si può accedere sia dallaPiazza del Duomo che dal cortile dietro al Palazzo. Il cortile fu costruito nel1323 ed è decorato da stemmi affrescati o scolpiti e, al centro, da una cisterna sistemata nel1361. Tra gli affreschi qui presenti sono di notevole interesse unSant'Ivo che rende giustizia delSodoma (1507), unaMadonna con due santi di un pittore di scuola senese non identificato della seconda metà delXIV secolo e unaGiustizia che calpesta la menzogna a monocromo diVincenzo Tamagni (XVI secolo). Da qui parte la scalinata esterna per l'entrata ai locali del museo, coperta da una tettoia sorretta da colonne in laterizio.
La sala deve il suo nome al breve soggiorno delgrande poeta del1300: qui in veste di ambasciatore dellaRepubblica fiorentina egli perorò davanti al podestà e al consiglio generale la causa di una lega guelfa Toscana. La sala è decorata dalla grandiosaMaestà diLippo Memmi (firmata e datata1317) , ispirata a quella dipinta dal cognatoSimone Martini nelPalazzo Pubblico diSiena. Come nell'affresco senese Maria è assisa in trono circondata da uno stuolo di santi e angeli: in adorazione si scorge anche la figura dell'allora podestà Nello di Mino de' Tolomei.
La successiva sala era usata dal governo cittadino. Contiene gli antichi sedili lignei intagliati e intarsiati (1475) e unBusto di San Bartolo in terracotta colorata della prima metà delXV secolo entro una nicchia.
A questo piano è presente un'altra saletta con unbusto di Guido Marabottini, in terracotta di fattura fiorentina del Quattrocento. Da qui parte anche la scalinata per la salita allaTorre Grossa, il cui accesso è decorato da un elmo delXIV secolo.

La pinacoteca vera e propria si trova al secondo piano. La prima sala è dettadella Trinità, dall'affresco diPier Francesco Fiorentino del1497; vi si trovano anche unaMadonna col Bambino e santi diLeonardo da Pistoia e laPietà con i simboli della Passione, trittico diSebastiano Mainardi. In una teca è inoltre esposto un raro tappetomamelucco del XIV secolo, annodato alCairo con un'inconsueta forma a croce che simula la soprammissione di tre tappeti.
Il vano delle scale della torre ospita a questo piano un gradino d'altare scolpito conCherubini diBenedetto da Maiano. Il successivo salone ospita alcune delle opere più importanti:
In alto è inoltre affrescata unaMadonna con Bambino e angeli diCenni di Francesco e vari stemmi di podestà databili tra il1525 e il1528.
La stanza a destra contiene unaMaestà di un pittore senese della fine del Duecento, undossale d'altare con laMadonna con Bambino e santi diMemmo di Filippuccio, dueCrocifissioni di scuola fiorentina (una del XIII e una del XV secolo) e unaMadonna con Bambino duecentesca.
La sala successiva espone un polittico diTaddeo di Bartolo, unaMadonna con Bambino affrescata daVincenzo Tamagni (1528), unBusto-reliquiario di Sant'Orsola in legno policromato diMariano d'Agnolo Romanelli, unSan Gimignano e storie della sua vita ditaddeo di Bartolo (1401), uncassone nuziale decorato all'inizio del Quattrocento, unPolittico dell'Assunta e santi diNiccolò di ser Sozzo, unSan Giuliano in trono del cosiddettoMaestro del 1419 e infine tre tavole diLorenzo di Niccolò:Storie di Santa Fina (1402),San Bartolomeo e storie della sua vita (1401) e unaMadonna con Bambino.
La cosiddettaCamera del Podestà è affrescata dagliEsiti positivi e negativi dell'iniziazione amorosa di un giovane, curiosa opera diMemmo di Filippuccio databile ai primi anni del Trecento e da affreschi con scene di caccia e tornei diAzzo di Masetto (circa 1290)
Alle pareti si trovano unaMadonna con Bambinosu tavola e un analogo soggetto affrescato daPier Francesco Fiorentino; una terzaMadonna con Bambino è opera diNeri di Bicci.
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