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Musano

Coordinate:45°43′32″N 12°07′03″E45°43′32″N,12°07′03″E (Musano)
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Musano
frazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
ComuneTrevignano
Territorio
Coordinate45°43′32″N 12°07′03″E45°43′32″N,12°07′03″E (Musano)
Altitudine64 m s.l.m.
Abitanti2 272[1] (31-03-2005)
Altre informazioni
Cod. postale31040
Prefisso0423
Fuso orarioUTC+1
PatronosantiMartino vescovo eSisto papa
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Musano
Musano
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Musano è unafrazione delcomune italiano diTrevignano, inProvincia di Treviso.

Storia

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Le origini del paese andrebbero ricercate nell'epoca deiPaleoveneti, quando rappresentava forse unpagus (villaggio) ad economia agricolo-pastorale, sviluppatosi grazie alla posizione lungo il percorso che sarebbe diventato laromanavia Postumia.

Inepoca romana la zona fu centuriata e pare che lo stesso toponimo sia unprediale riferito ad un colono di nomeMusius. Si ritiene che in questo periodo la località mantenesse il suo ruolo di centro agricolo fornito di unamansio, ovvero una stazione di sosta.

Nelmedioevo seguì le sorti dei centri vicini come parte delcomune diTreviso. NelXII secolo compaiono le prime forme di autonomia amministrativa locale (leregole), ma di Musano non c'è ancora traccia, pur rappresentato già un abitato di discrete dimensioni (era forse una centena dipendente daIstrana). A partireTrecento è invece attestata una regola locale dipendente direttamente dalla podesteria di Treviso, così comeSignoressa e diversamente da Trevignano eFalzè, comprese nel distretto diMontebelluna.

In questo periodo lo sviluppo del paese fu ostacolato da una forte presenza religiosa (nell'XI secolo divenne sede di un monastero), che si contrapponeva alle più vivaci signorie feudali presenti, per esempio, a Falzè e a Trivignano. A ciò si aggiungeva la posizione in prossimità della Postumia e dellaFeltrina che la esponeva ai saccheggi degli eserciti di passaggio.

Con l'annessione allaRepubblica di Venezia la vecchia organizzazione amministrativa venne grossomodo mantenuta. Musano risultò ancora compresa nel Trevigiano, ora come parte della circoscrizione detta Campagna di Sotto.

Durante lacaduta della Serenissima, Musano fu travagliata dai combattimenti tra le truppe francesi e austriache. Seguì quindi le sorti delVeneto e, dopo un periodo passato sotto l'Arciducato d'Austria, divenne parte delnapoleonicoRegno d'Italia. Fu comune autonomo sino al1810, quando venne dichiarata frazione di Trevignano quale è tuttora. Seguirono ilRegno Lombardo-Veneto e, nel1866, l'annessione alRegno d'Italia.

Laprima guerra mondiale segnò particolarmente Musano in quanto, dopo laRotta di Caporetto, l'intero comune di Trevignano si ritrovò a breve distanza dalfronte del Piave. Durante questo drammatico periodo villa Coletti ospitò il Comando generale dell'esercito che aveva il compito di riorganizzare le truppe e dirigere la controffensiva. Nei dintorni erano frattanto improvvisati degli ospedali da campo e posizionati pezzi di artiglieria nell'evenienza di uno sfondamento nemico. Nel1918 fu addirittura bombardata la zona attorno alla chiesa: si contarono alcuni morti, tra cui due civili e alcuni militari del vicino campo inglese. In questo periodo il paese era frequentato dall'eroeFrancesco Baracca che vi passava per comprare il latte[2][3].

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa parrocchiale

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Giàcappella dellapieve diPostioma, sin dal1184 il suo beneficio era concesso alcapitolo dei canonici dellacattedrale di Treviso, ma dalCinquecento venne trasferito alla famiglia Banfio. Questa situazione fu mantenuta sino alSettecento, quando fu dichiarataparrocchia.

L'attuale edificio venne ultimato nel1770 e dieci anni dopo fu concluso ilcampanile disegnato daGiovanni Miazzi. La definitiva consacrazione avvenne nel1779.

All'interno, va citato iltabernacolo dell'altare maggiore, attribuito aGiorgio Massari[3][4].

Chiesa di San Sisto

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È un edificio antichissimo che affonda forse le sue radici in epoca paleocristiana. NelQuattrocento vi sorgeva attorno un piccolo centro abitato, presto abbandonato a causa delle devastazioni portate da soldataglie di passaggio[3].

Ville venete

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  • Villa Cadò
  • Villa Coletti
  • Casa Coletti Previero
  • Casa Pizzolato
  • Villa Favaretto, un tempo costituiva un'unica proprietà con la limitrofa villa Coletti.

Realizzata, probabilmente, nelXVIII secolo, è composta dalla casa domenicale, unabarchessa e un rustico usato un tempo comestalla. Gli edifici sono immersi nel vasto parco costituito da una grande varietà di alberi ad alto fusto e delimitato da un muro intonacato concluso da una corona inlaterizi a vista con sezione semicircolare. Gli accessi sono due: il principale, a sud, è un grande cancello in ferro sostenuto dapilastri circolari raccordati da ali curve al muro; l'altro è un ingresso solo pedonale.

Le costruzioni si dispongono isolate l'una dietro l'altra in direzione sud-nord, con la casa domenicale più prossima alla strada, la barchessa nel mezzo e, infine, il rustico.

La casa domenicale è costituita da un volume a tre piani (l'ultimo è un sottotetto), affiancato da un ampliamento più basso a est. La facciata, tripartita, è molto equilibrata in quanto le aperture si dispongono su treassi di simmetria equidistanti. Interessante l'asse mediano, dove si susseguono tre aperture via via sempre più piccole, dal portale d'ingresso alla finestrella del sottotetto, oltre la quale si colloca ilfrontoncino curvilineo, ornato al centro da un piccolo foro quadrilobato e ai vertici da tre sfere decorative poste su piedistalli. Al centro del primo piano si trova un pregevole balconcino in ferro ornato da motivi floreali, in realtà poco visibili per il rivestimento di rampicanti che cresce sulla superficie dell'edificio. Si intravede anche un altro motivo decorativo basato sul contrasto tra l'intonaco bianco e le fasce decorative rosate che incorniciano le aperture. Il tutto è concluso da una cornice su cui si imposta lacopertura a padiglione.

All'interno si può apprezzare il tradizionale impianto tripartito con una sala a occidente, il vano scala a est (cui si aggiunge un'altra sala comunicante con l'ampliamento) e il salone centrale passante. Di quest'ultimo vanno ricordati il pavimento aterrazzo veneziano e il soffitto ligneo allasansovina[5]

Note

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  1. ^Il Comune - Ambiente e territorio, sucomune.trevignano.tv.it.URL consultato il 7 luglio 2010(archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
  2. ^Informazioni dal sito del comune di Trevignano.
  3. ^abcVivi la città - comune di Trevignano, 2003-2004Archiviato il 22 febbraio 2016 inInternet Archive..
  4. ^Il Comune - Notizie storico-architettoniche
  5. ^Villa Favaretto, suagritourdeicavedin.it.URL consultato l'11 novembre 2021..
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