Mozzo – VedutaIn senso orario a partire dall'alto: veduta di Mozzo; villa Bagnada; Biblioteca Comunale "Sandro Pertini", Prato delle Associazioni, e Scuola Secondaria di Primo Grado "P. Brolis"; croce di vetta del Monte Gussa.
«Boschi di castagni e prati sempre verdeggianti, viti, frutti, novi, olivi, una fonte e fertili campi. Arricchisce il luogo una selva, piena di una grande varietà di belve, la più parte delle quali si cattura con le reti o con i cani. Non manca nulla di ciò che richiede una vita degna, poiché la natura benigna così arricchì questo luogo»
Il comune di Mozzo è situato ai piedi dei colli diBergamo ed ha una superficie di3,57 km², in parte collinoso, in parte pianeggiante. L'altezza di riferimento, al centro del paese, è di252 m s.l.m.
Il TorrenteQuisa, che nasce dalle falde delCanto Alto nel comune diSorisole, segna il confine con il comune diPonte San Pietro. Ha carattere torrentizio, con pochissima acqua nei periodi normali, e sfocia nelfiume Brembo nel territorio diPonte San Pietro. Nella frazione del Borghetto, è visibile la Roggia Curna, opera voluta daBartolomeo Colleoni, per irrigare la zona di Astino e a sud diCurno. Le numerose sorgenti esistenti sui colli sono ormai scomparse.
I primi documenti scritti in cui si parla di Mozzo risalgono invece agli anni958 e989: sai parla di alcuni lasciti di terreni effettuati da Guglielmo e Auberto figli di Aponi da Muzo, capostipite della famiglia da cui il paese ha preso il nome.
Nei secoli successivi la storia di Mozzo segue quella della vicinaBergamo.Dal1927[7] al1947[8] i comuni diCurno e Mozzo furono uniti in quello diCurdomo (dalle iniziali di Curno, Dorotina, Mozzo).
Mozzo, che nel dopoguerra era esclusivamenteagricolo, ha visto negli anni l'insediamento di attivitàindustriali (chimica fra le prime) e di una timida edilizia privata. Ma è a partire daglianni ottanta che il paese trova la sua identità residenziale, divorando tutto lo spazio edificabile. Attualmente solo la fascia collinare che taglia il paese in direzione nord-sud rimane al riparo dalla lottizzazione, grazie ai vincoli posti dalParco dei Colli, che impediscono l'edificazione di nuovi immobili.
Il nome del paese daFondum Muſii oFondum Mucii e successivamenteMuz,Muzo,Moss,Moz divenne infine Mozzo.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 gennaio 1979.
«Inquartato: il PRIMO d'argento, all'aquila di nero; il SECONDO di azzurro, al castello d'oro, merlato alla guelfa e torricellato di uno, sulla campagna tre montagne al naturale pure d'oro; il TERZO di rosso, al pastorale d'oro, in palo; il QUARTO di nero, a due spade d'argento, in decusse con la punta rivolta in basso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma comunale del comune di Mozzo è inquartato: i quattro campi sono di coloreargento,azzurro,rosso enero a rappresentare la speranza, la giustizia, la carità e la prudenza. Nel primo campo l'aquila è simbolo dei Capitani di Mozzo; nel secondo ilcastello, costruito nel Medioevo a scopo difensivo, domina sui tre colli i quali occupano la campagna, cioè la parte inferiore dello scudo, a rappresentare le tre alture presenti nel territorio, il colle Bagnada o monte Gussa, dei Gobbi e il colle Lochis; nel terzo ilpastorale è segno del dominio deivescovi di Bergamo; nel quarto le daghe deiRomani ricordano le origini del paese e gli accampamenti dei primi abitanti.Lo stemma comunale fu registrato allaCorte dei Conti il 1º febbraio1979 e inserito nel registro araldico il 19 febbraio dello stesso anno.
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso.
Laparrocchia di Mozzo è riconosciuta come tale dal1476. Originariamente la chiesa del paese era intitolata asan Salvatore, mentre la nuovachiesaparrocchia è dedicata aSan Giovanni Battista.Della vecchia chiesa, demolita per far spazio a una che potesse contenere un maggior numero di fedeli, rimane solo ilcampanile.Nella frazione Dorotina c'è un'altra chiesa, che fino a poco tempo fa faceva parte della parrocchia diPonte San Pietro.
Sono numerose le residenze di famiglie nobili in campagna presenti nel bergamasco, datate soprattutto tra il'700 e l'800.Alcune di esse si trovano a Mozzo e rappresentano il desiderio delle famiglie di uscire dai territori comunali per trascorrere le proprie vacanze in un ambiente diverso. Ecco un elenco delle ville di Mozzo:
Villa Albani, di proprietà della famiglia nobile degli Albani, originari diUrgnano
Villa Bagnada, situata sotto la vetta del colle omonimo, è un esempio di architettura neoclassica di fine ottocento.
Villa Berizzi, ubicata nel centro del paese
Villa Lochis alle Crocette, situata nella frazione omonima, dove visse per molti anni il violoncellistaAlfredo Piatti.
Pinacoteca Lochis, esempio del neoclassicismo, risale al1840.
Villa Lochis al Monte, ben ristrutturata. Sotto la chiesetta dedicata a S. Guglielmo vi è la cripta con la Tomba di Alfredo Piatti.
Castello, probabilmente un castello dei Capitani di Mozzo di origine medievale.
Villa Dorotina, edificio signorile nel quale trascorse le sue vacanzeGaetano Donizetti.
Villa Masnada, risalente alla prima metà dell'Ottocento e di proprietà diAntonio Percassi.
Il Borghetto risulta separato dal resto del paese dai tre colli del comune stesso appartenenti al "Parco dei Colli".Da molti anni c'è un progetto di una galleria sotto il colle che collegherebbe piazza Trieste alla frazione ma non se n'è mai fatto nulla. Da questa frazione ha inizio il sentiero degli Angeli.
La Dorotina è invece separata dal resto del paese dalla linea ferroviaria che da Bergamo porta a Lecco. Un sottopasso, datato1985, collega la Dorotina con la frazione Pascoletto, mentre una strada ciclopedonale (nota come Tombotto o Via degli Alpini) la congiunge al centro del paese. Nella frazione si trova anche una chiesa, che fino a poco tempo fa risultava parte integrante della parrocchia diPonte San Pietro.
Il Pascoletto si trova ad ovest del centro di Mozzo ed è collegato ad esso tramite il sottopassaggio, costruito nel1981, alla strada provinciale. Al Pascoletto sono sorti negli ultimi anni numerosi centri residenziali che ne hanno incrementato fortemente la popolazione. Nella frazione sorge l'impianto sportivo "Colombera", composto da un campo dacalcio con annessa pista d'atletica e campi coperti pertennis e calcetto.
Mozzo è situato lungo laSS 342, nota come "Briantea" che collega la città diBergamo conComo.Un'altra importante strada taglia Mozzo e separa la frazione Pascoletto dal resto del paese, si tratta dellastrada provinciale che daVilla d'Almè porta aDalmine, costruita neglianni sessanta.Il Comune di Mozzo è servito dall'Azienda di Trasporto pubblico di Bergamo (ATB) grazie alla linea 9 che collega il comune al capoluogo. Più rare sono le corse della linea 8, della 10 e della 19, quest'ultima porta anche aDalmine e aVilla d'Almè.Sebbene Mozzo sia attraversato dalla linea ferroviaria che porta aLecco (realizzata nel1862) non possiede una stazione ferroviaria; quelle più vicine si trovano aPonte San Pietro e a Bergamo.L'aeroporto più vicino è quello diOrio al Serio.
Per quanto riguarda il calcio l'ASDC Mozzo milita in Prima Categoria, sempre in Prima Categoria milita la più recente GSD Amici Mozzo 2008. GSD Amici Mozzo 2008 ha anche una squadra Special 5 che vede protagonisti atleti con disabilità che concorre ad un campionato provinciale CSI.